dossier del centro culturale san giorgio

titolo la grande utopia di un mondo nuovo

di Francesco Agnoli 1

 

postato: 3 gennaio 2022

 

mondo nuovo utopia

 

 

Premessa

 

In questo articolo, l'Autore, parte nel suo excursus dall'analisi dal famoso romanzo distopico di Aldous Huxley intitolato Il mondo Nuovo. A differenza di 1984, un altro racconto ambientato nel futuro dello stesso genere che descrive una terribile dittatura spersonalizzante, il Mondo Nuovo delinea un nuovo modello di società in cui la famiglia tradizionale e tutto ciò che le compete viene sostituita da nuove forme di consorzio umano.

 

Ma soprattutto le autorità di questo nuovo mondo immaginario sembrano concentrare i loro sforzi nel sottrarre agli esseri umani tutto ciò che concerne la riproduzione umana. Quest'ultima è parte di un processo di manipolazione genetica per ottenere mediante l'eugenetica tipi umani prestabiliti, intelligenti o ritardati, a seconda delle necessità di chi sta siede al potere. Queste tecniche, insieme all'aborto e all'eutanasia, vengono utilizzate per mantenere stabile il numero della popolazione.

 

Purtroppo, questa mentalità malthusiana, nemica della vita umana, non è rimasta confinata nel mondo dell'immaginazione, ma ha iniziato a manifestarsi negli anni '50 nelle sfere più alte delle organizzazioni internazionali che sono emanazioni delle Nazioni Unite. Negli anni successivi, una folta schiera di letterati e «scienziati» hanno finito per influenzare con i loro scritti il mondo della politica più progressista spingendolo a promulgare leggi che riflettono nel loro contenuto la mentalità mortifera espressa da Huxley nel suo romanzo.

 

figli in provetta

 

E così, la fantasia ha preso corpo nella realtà e, grazie alle nuove conquiste tecnologiche, a superarla rendendo possibili cose inimmaginabili negli anni '50. E qui Agnoli va oltre cercando le radici filosofiche e religiose di questa forma mentis dimostrando che il disprezzo per la vita umana e l'esaltazione della morte erano già presenti nell'antichità, e in particolare nelle sètte ereticali dei primi secoli dell'era cristiana sotto forma di gnosticismo, un movimento di pensiero che, anche se ha assunto nel tempo forme e nomi diversi, è riapparso nel corso della Storia fino ai nostri giorni come un fiume carsico.

 

Dietro il disprezzo per la materia e in particolare per la vita - che ne è la forma più organizzata - si nasconde sempre l'odio profondo per il Dio Creatore, per l'ordine che Egli ha stabilito, per la natura e per il fine soprannaturale dell'uomo (la vita eterna). Per contro, si assiste alla ricerca dell'annullamento e all'apologia della morte, vista come la liberazione dello spirito dalla tirannia del corpo. Dietro a queste utopie agghiaccianti si staglia netta la figura del demonio, l'angelo dal cuore superbo che Cristo ha definito «omicida fin da principio [...], e padre della menzogna» (Gv 8, 44).

 

padre della menzogna e omicida

 

  Paolo Baroni

 

 

Verso un mondo nuovo

 

  «Quanti mi odiano amano la morte» (Pro 8, 36).


Nel lontano 1932, si noti bene la data, lo scrittore Aldous Leonard Huxley (1894-1963), figlio di un famosissimo biologo e fratello del premio Nobel per la Scienza Julian Sorell Huxley (1887-1975), descrive nel suo romanzo Brave New World («Il Mondo Nuovo») la società del futuro, quella che egli crede potrà essere la società del futuro. Un'opera che godrà di fama immensa, un testo capitale della letteratura inglese, accanto e simile a 1984 (scritto nel 1949), di George Orwell (1903-1950).

 

aldous huxley - brave new world

Sopra: Aldous Huxley e il suo romanzo distopico Brave New World.

 

Egli descrive un mondo i cui gli abitanti sono rigidamente controllati, manipolati e soggiogati dal potere in ogni aspetto della loro vita. La riproduzione stessa è sottoposta ad un controllo centralizzato; gli ovuli fecondati in vitro vengono conservati artificialmente. La nascita è quindi anonima (non esiste più la famiglia), e può essere plurigemina, con la capacità di ottenere fino a novantasei gemelli identici da un solo uovo.

 

Le conoscenze genetiche permettono di studiare la riproduzione a tavolino e di creare caste di uomini superiori, fisicamente e intellettualmente, e, agendo sull'ossigenazione del cervello durante il processo di sviluppo dell'embrione, di uomini inferiori, pronti ad obbedire ed eseguire i lavori più umili. Il numero dei cittadini è fisso.

 

brave new world

 

L'intensità demografica viene controllata attraverso:

  • La sterilizzazione forzata di un numero consistente di donne;

  • Le cosiddette «cinture malthusiane», contenenti mezzi contraccettivi;ù

  • Un «centro di aborti» la cui attività appare alacre, visto che la castità è considerata una perversione;

  • Una sorta di eutanasia di altri provvedimenti analoghi. L'ideologica è fornita dall'educazione sessuale nelle scuole, che elimina ogni «tentazione» alla famiglia promuovendo rapporti sessuali precoci, occasionali e continui.

Sulla tematica del controllo demografico Huxley ritorna in Brave New World Revisited («Il Mondo Nuovo rivisitato»), del 1958, dimostrando che la distopia, il mondo da incubo descritto nel precedente romanzo, non gli appare come tale in tutti gli aspetti:

 

«Nel Mondo Nuovo della mia favola era ben risolto il problema del rapporto fra popolazione umana e risorse naturali. S'era calcolato il numero ideale per la popolazione del mondo e si provvedeva a contenerlo entro quel limite [...]. Ma nel mondo vero contemporaneo non si è risolto il problema della popolazione».

 

brave new world revisited

 

Il problema della sovrappopolazione, scrive Huxley, è capitale, la popolazione attuale, due miliardi e ottocentomila persone nel 1958, eccessiva, e non esistono «l'intelligenza e la volontà che quasi mai ritroviamo nel formicaio di analfabeti che popolano il mondo», per attuare «il controllo delle nascite».

 

«Forse non è impossibile la gestazione in vitro, come non è impossibile il controllo centralizzato della riproduzione; ma è chiaro che per molti anni a venire la nostra rimarrà una specie vivipara, che si riproduce a casaccio».

 

Laddove invece la dittatura del Mondo Nuovo sarà forse eccessiva, ma efficace.

 

«Il nostro sregolato capriccio non solo tende a sovrappopolare il pianeta, ma anche, sicuramente, a darci una maggioranza di uomini di qualità biologicamente inferiore».

 

eugenetica

Sopra: tramite l'eugenetica sarà possibile creare

uomini di razza superiore e di razza inferiore.

 

È evidente che l'Huxley sta dalla parte del grande dittatore; è evidente il suo disprezzo per l'umanità «formicaio di analfabeti», che si riproduce «a casaccio», secondo uno «sregolato capriccio»; che abbisognerebbe quindi di un «ordine», di un controllo dall'alto, dell'intelligenza superiore, imposta con la violenza, con l'inganno, con la tecnologia, di uomini «illuminati» come lui.

 

Al fondo vi è la teoria darwiniana della selezione naturale che Aldous eredita dal padre e dal fratello, e che lo porta, pur fra molte ambiguità, a chiedersi, in Brave New World Revisited, in un capitolo intitolato «Qualità, quantità, moralità», se i «mezzi buoni» dell'igiene e della medicina, portando alla salvezza di persone che altrimenti potrebbero morire, non raggiungano in fondo un «fine cattivo», un male quale è la sovrappopolazione e

 

«la progressiva contaminazione del fondo genetico a cui dovranno attingere i membri della nostra specie [...]. Ogni progresso della medicina sarà frustrato da un corrispondente aumento del tasso di sopravvivenza degli individui che dalla nascita portano con sé una qualche insufficienza genetica [...]. E che dire degli organismi insufficienti per condizioni congenite, che la medicina e i servizi sociali oggi salvano e lasciano proliferare»?

 

aktion t4

Dal 1939 al 1945, seguendo il programma eugenetico Aktion T4, che inseguiva l'utopia della razza pura, i nazisti eliminarono in Germania 300.000 disabili o portatori di handicap ritenuti possibili trasmettitori di tare ereditarie.

 

Il pensiero sulla sovrappopolazione è sostanzialmente lo stesso espresso dal famoso filosofo e teorico del controllo delle nascite Bertrand Russell (1872-1970) 2:

 

«Se una peste nera potesse diffondersi in tutto il mondo una volta durante l'arco di ciascuna generazione, i sopravvissuti potrebbero procreare liberamente senza riempire troppo il mondo [...]. Questo stato di cose potrebbe essere spiacevole, e allora? Le persone di grande levatura intellettuale sono indifferenti alla felicità, specialmente a quella degli altri» 3.

 

bertrand russell

 

Analoga anche l'opinione dell'esploratore marino, oceanografo e documentarista francese Jacques Cousteau (1910-1997), pubblicata - se ne capirà più avanti l'importanza - sul Corriere dell'UNESCO del 1991:

 

«Un tempo, grazie alle epidemie, la natura compensava gli eccessi di natalità con gli eccessi di mortalità. Vogliamo eliminare le sofferenze? L'idea è bella, ma non può rivelarsi positiva nel lungo termine. C'è da temere di compromettere l'avvenire della nostra specie».

 

jacques cousteau

 

Sul controllo demografico Huxley torna anche nell'ultimo capitolo, dove si arriva ad auspicare l'invenzione della pillola anticoncezionale:

 

«La pillola non è stata ancora inventata. Quando e se la inventeremo, come si potrà distribuirla alle centinaia di milioni di madri in potenza le quali dovranno ingerirla se vogliamo ridurre il tasso di natalità della nostra stirpe»?

 

Ma chi era Aldous Huxley? È forse stato un profeta un uomo che nel 1932 parla di cose che erano ben lungi dal venire, anzi neppure immaginabili ai più, e che oggi invece sono o si stanno realizzando: la legittimazione dell'aborto, l'educazione sessuale nelle scuole, la fecondazione in vitro, la clonazione di esseri umani 4, la pillola abortiva, gli anticoncezionali, la sterilizzazione forzata, gli esperimenti eugenetici e disgenetici?

 

ru-486

Sopra: la pillola abortiva RU-486, detta

anche «la pillola del giorno dopo»

 

E ancora, la droga di Stato, surrogato di «felicità» nel quale la razza inferiore trova sfogo alle sue frustrazioni, la diffusione della cremazione, della pornografia, i messaggi subliminali visivi... tutti ingredienti previsti di Brave New World? E perché cose che appaiono dittatoriali, disumane e ignobili sono per lui auspicabili e si stanno sempre più realizzando?

 

Ecco un esempio classico di messaggio subliminale visivo. In Le avventure di Bianca e Bernie (The Rescuers), un film d'animazione del 1977, in due fotogrammi non consecutivi, in un paio di finestre, appare l'immagine fotografica di una donna in topless. Nel primo frame, l'immagine essa è visibile al centro sopra i due protagonisti del cartone animato, mentre nel secondo appare in basso a sinistra. Poiché la proiezione prevede 24 frames al secondo, l'immagine non può essere percepita consciamente dallo spettatore.

 

L'eugenismo razzista, che sarà proprio del nazismo, come pure l'aborto, la sperimentazione sugli uomini e la sterilizzazione forzata, ha nel fratello di Aldous un teorico fondamentale e un precursore. Sir Julian Sorell Huxley, infatti, negli anni Venti è stato uno dei fondatori della Eugenics Society britannica. Il 6 settembre 1962, a nome del Comitato per la Legalizzazione della Sterilizzazione Eugenetica, scriveva sir Huxley:

 

«Gli argomenti a favore della sterilizzazione di certe classi di gente anormale o deficiente mi sembrano schiaccianti» 5.

 

julian sorell huxley

 

Ma soprattutto Julian Huxley è stato il primo direttore generale dell'UNESCO (nel periodo 1947-1948), il cervello dell'ONU. La sua attività e filosofia è ben espressa in un suo opuscolo 6, in cui si fanno proposte estremamente simili a ciò che succede nel romanzo di Aldous. Per cui appare evidente che lo «Stato Mondiale unificato», senza nazioni, senza più lingue, tradizioni diverse, senza cristianesimo e con tutti gli errori sopra elencati, descritto in Brave New World, coincide col progetto del fratello, che è poi quello dell'ONU, dell'UNESCO, ecc...

 

Tanto più che anche Aldous ebbe un ruolo importante in organizzazioni onusiane, quali ad esempio la FAO o il Centro Studi sulla Persona Umana. Ma vediamo le somiglianze:

  • Aldous parla di «Stato Mondiale unificato»; Julian, nell'opuscolo sopra citato, e auspica il «trasferimento della piena sovranità da nazioni separate ad una organizzazione mondiale», cioè ad un Governo Mondiale;

  • Aldous parla di «Governo élitario», retto da appartenenti alla razza geneticamente pianificata come superiore dallo Stato; Julian scrive che la democrazia tende per sua natura alla «promozione della mediocrità» e

«un animale dieci volte più pesante di un elefante sarebbe biologicamente estremamente inefficiente, proprio come un comitato di duecento membri sarebbe socialmente estremamente inefficiente» 7;

 

governo mondiale

  • Aldous parla di una «cultura» completamente omogeneizzata, di fine del cristianesimo, e delle varie tradizioni, culture, lingue; Julian afferma per l'UNESCO il «compito di unificare the world-mind» (di «unificazione nelle cose della mente»):

«Speciale attenzione dovrà essere dedicata dall'UNESCO al problema della costruzione di un pool unificato della tradizione per l'umanità nel suo insieme» 8.

 

Per questo bisognerà anche eliminare i personaggi «pericolosi», come Bernardo in Brave New World:

 

«Certi tipi di uomini dovrebbero essere esclusi dal ricoprire determinate posizioni: [...] l'astenico cristianizzato, fanatico, esageratamente zelante, succube di una morale eccessivamente rigida [...]; tali persone dovranno essere stralciate da taluni incarichi, come essere arbitri di costumi, magistrati, insegnanti, né vi sarà posto per loro nell'amministrazione» 9.

 

bigotto

Sopra: il bigotto fanatico nell'immaginario di chi

vorrebbe escludere il cristianesimo dalla società.

 

Anche il controllo demografico, che abbiamo visto stare tanto a cuore ad Aldous, è preso in esame da Julian negli stessi termini, e in un capitolo dallo stesso titolo «Qualità e quantità», che abbiamo già trovato anche in Aldous. Scrive Julian: «C'è infatti una densità della popolazione umana ottimale, e di tutta la popolazione del mondo» 10, oltre la quale non si deve andare.

 

«L'applicazione della scienza medica può aumentare il numero degli esseri umani in una data area, ma abbassare la loro qualità o le loro opportunità di godere della vita: se così succede non va bene».

 

Si vuole stabilire, come per Aldous così pure per Julian, quante persone debbano vivere sul nostro pianeta, quante vadano eliminate, dove la medicina debba fermarsi! Il principe Filippo di Edimburgo (1921-2021), cofondatore, proprio insieme a Julian Huxley, del World Wide Fund for Nature (WWF), altra associazione legata all'ONU, ebbe ad affermare, l'8 agosto 1988:

 

«Se rinascessi, mi piacerebbe essere un virus letale, per contribuire risolvere il problema dell'eccesso di popolazione» 11.

 

filippo di edimburgo

 

E Aurelio Peccei (1908-1984) 12, fondatore ed ex presidente del Club di Roma, potente associazione internazionale vicinissima agli ambienti onusiani e al principe Filippo, nel suo Cento pagine per l'avvenire 13, scrive:

 

«Cos'è l'Homo Sapiens? Il capolavoro della natura o un refuso sfuggito al controllo della selezione immediata? [...]. Salvo gli insetti, sono rare le specie che si moltiplicano in modo così selvaggio e cieco; una proliferazione che non si può definire che cancerosa».

 

aurelio peccei - cento pagine per l'avvenire

Sopra: Aurelio Peccei e il suo libro Cento pagine per l'avvenire.

 

In un'intervista a La Repubblica, del 31 dicembre 1980, Peccei ha affermato:
 

«Gli uomini continuano a vivere sul pianeta come i vermi sulla carogna [...]. E questi vecchi che ci sono in più? Dobbiamo rivalutare la morte»!

 

the club of rome

 

Ritorna alla mente quanto scriveva un autore studiato nei nostri licei e università italiane, Italo Svevo (1861-1928) nato Aron Hector Schmitz, a conclusione del suo celeberrimo romanzo La coscienza di Zeno (del 1919):

 

«L'uomo si è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l'aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. Vi è una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una grande ricchezza [...] nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sarà occupato da un uomo. Chi ci guarirà dalla mancanza d'aria e di spazio? Solamente al pensarci soffoco! Ma non è questo, non è questo soltanto [...]. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare [...]. Forse attraverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute [...]. Un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile [...]. E un altro uomo, fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po' più malato, ruberà tale esplosivo e si arrampicherà al centro della Terra per porlo nel punto dove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la Terra, ritornata alla forma di nebulosa, errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie».

 

italo svevo - la coscienza di zeno

Sopra: Italo Svevo e il suo racconto La coscienza di Zeno.

 

Svevo era un freudiano; nel suo già citato opuscolo, Julian Huxley scrive 14 che è compito dell'UNESCO applicare Sigmund Freud (1856-1939) all'educazione. Sarebbe troppo lungo qui descrivere l'ideologia di costui. Basti dire che suoi epigoni furono Wilhelm Reich (1897-1957) 15 e lo psichiatra sudafricano David Cooper (1931-1986), autore de La morte della famiglia 16.

 

david cooper - la morte della famiglia

Sopra: David Cooper e il suo libro La morte della famiglia.

 

Oltre ai sostenitori dell'incesto, dell'omosessualità, della nocività della famiglia... e che Svevo, rifacendosi alle dottrine di Freud, fa dire a Zeno Cosini:

 

«Sarei guarito ancora meglio quando fosse finita la mia rieducazione in seguito alla quale mi sarei abituato a considerare quelle cose, il desiderio di uccidere il padre e di baciare la propria madre, come cose innocentissime» 17.

 

Molto più tardi, calcando le orme di Italo Svevo, Jim Morrison (1943-1971), leader dei Doors e icona della controcultura, canterà nel brano The End (1967): «"Padre"? "Sì, figlio"? "Voglio ucciderti". "Madre? Voglio fare l'amore con te"». Inoltre, Morrison era fortemente attratto dalla figura orgiastica del dio Dioniso (vedi più sotto).

 

In un documento dell'ONU del 1972, intitolato Measures, Polices and Programs Affecting Fertility, With Particular Reference to National Family Planning («Misure, politiche e programmi inerenti la fertilità, con riferimento particolare alla pianificazione familiare nazionale»; United Nations, New York 1972), si affermano alcuni obiettivi, e sono sempre gli stessi di Brave New World di Aldous Huxley, del 1932:

  • Diffondere i contraccettivi 18;

  • «Promozione di matrimoni tardivi e modelli di famiglia ridotti»;

  • Sterilizzazione chirurgica forzata di donne del Terzo Mondo 19;

  • Promuovere l'aborto come «unico metodo di largo impiego per il birth control ("controllo delle nascite")» 20.

Per questo

 

«gli scaffali degli ambulatori in Africa come in Asia sono pieni di contraccettivi mentre, mancano le medicine basilari, dai disinfettanti agli antibiotici: è ciò che è accaduto in India durante la recente pestilenza» 21.

 

birth control

 

È poi risaputo che anche in Italia la legittimazione dell'aborto è stata favorita dall'ONU, con le solite argomentazioni, tanto più grottesche in quanto il nostro è ormai un Paese di vecchi, ansimante e morente. Il grande artefice infatti di quella famigerata Legge, il socialista Loris Fortuna (1924-2985), giungeva ad inserire, nelle buone ragioni per introdurla, un ipotetico e fantasioso sovrappopolamento: «Sette miliardi (!?) gli individui che popoleranno la terra nel 2000 [...]. Ipotizzabile come evento futuro, ma non incerto, la catastrofe».

 

loris fortuna

 

Ma tutto ciò ha una qualche «giustificazione»? Falsamente ci raccontano che il mondo è sovraffollato e che la povertà del Terzo Mondo dipende appunto dall'esuberanza numerica. Innanzi tutto, infatti, il birth control è attuato, anche se con mezzi meno violenti, nell'Occidente ormai vecchio e in perenne denatalità. In secondo luogo, basta qualsiasi atlante geografico per rendersi conto che la ricca Europa e il Giappone hanno una densità demografica molto più alta di quella dell'Africa, dell'Asia o dell'America latina: il benessere materiale non dipende dunque da essa.

 

In terzo luogo, è sotto gli occhi di tutti il fatto che l'Unione Europea costringe i Paesi aderenti a limitare la produzione di determinati generi alimentari: è recente la notizia che l'Italia ha dovuto pagare oltre tremila miliardi (di lire) di multa per aver prodotto più latte di quello da essa stabilito.

 

In quest'ottica folle, in Europa, i contadini che possiedono latifondi di date dimensioni e che coltivano particolari prodotti ricevono sussidi per non lavorare la terra; gli allevatori di vacche da latte ottengono premi per la macellazione delle stesse; tonnellate di pomodori e di agrumi vengono macerati per ragioni di «politica di mercato» e altre simili amenità... tutto al fine di contenere la produzione.

 

Non è il cibo che manca. Non è eccessiva la popolazione: numerosi scienziati sostengono che le cifre dei demografi dell'ONU sono volutamente gonfiate e che comunque la Terra potrebbe ospitare parecchie volte la popolazione attuale. Lo stesso John Caldwell (1928-2016), presidente dell'International Union for the Scientific Study of Population (IUSSP), la massima organizzazione mondiale di demografi, ha affermato:

 

«Il tasso di fertilità nel mondo è in declino già da tempo, e penso che la popolazione del pianeta finirà per assestarsi attorno agli 11 miliardi nel 2100, per poi calare lentamente, tornando ai livelli di oggi nel giro di due o tre secoli» 22.

 

john caldwell

 

Perché allora l'ONU fornisce cifre considerevolmente più alte?

 

«Alcuni demografi neomalthusiani, con forti sovvenzioni da parte della Fondazione Rockefeller e dell'OMS si sono fermati alle previsioni fatte anni fa e non si sono accorti dei progressi ottenuti in questi ultimi decenni dall'agricoltura [...]. Mentre nel 1880 un ettaro di terreno rendeva 900 Kg di cereali, nel 1930 ne rendeva 4.200» 23.

 

rockefeller foundation

 

Demografi incapaci dunque, meglio, asserviti. Il mito dell'esplosione demografica si regge infatti sul principio «contate e moltiplicateli». L'ultimo esempio, dopo che si è scoperto che per la Cina e l'India si sono denunciati 200 milioni di abitanti in più di quelli esistenti, è dato dalla Nigeria: secondo il Population Reference Bureau («Dipartimento della popolazione»), una delle agenzie che fanno il gioco dell'ONU, alla metà del 1991 i nigeriani erano 122.500.000.

 

Paul e Ann Ehrlich, due ambientalisti assoldati dall'ONU, indicavano 115.000.000 nel 1989 con la previsione astronomica di 530 milioni nel 2050. L'Encyclopedia Britannica faceva di più: dichiarava che la Nigeria nel 1990 contava 119.812.000 abitanti (non si capisce da quali calcoli «porta a porta» salti fuori tanta e minuta precisione). Ma il 20 marzo 1992 arriva un'informazione certa e definitiva: il risultato del censimento fatto da 800.000 rilevatori, a frontiere chiuse, sotto il controllo di osservatori delle Nazioni Unite è di 88 milioni 24, circa 30 milioni in meno di quelli dichiarati.

 

paul e ann erlich

 

Uno dei veri scopi dei programmi di pianificazione familiare è svelato da un documento emesso nel 1974 dal National Security Council («Consiglio per la sicurezza nazionale») di Washington. Questo scritto, cui collaborarono George Bush sr (1924-2018) 25 e Brent Scowcroft (1925-2020), allora responsabile della sicurezza alla Casa Bianca, e che propone la sterilizzazione forzata di abitanti dell’America Latina, è significativamente intitolato Implicazioni della crescita della popolazione mondiale per la sicurezza e gli interessi esterni degli Stati Uniti 16.

 

george bush sr - brent scowcroft

 

Tutelare dunque gli interessi dei potenti: questo è lo scopo principale; altrimenti non vedremmo scendere in campo, accanto e con l'ONU, i più potenti banchieri del mondo, i Rockefeller, il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Banca Mondiale e mamma America. Ci si chiede, a questo punto, come mai l'UNICEF, ramificazione dell'ONU, chieda insistentemente soldi in tutto il mondo per attuare «la riduzione di un terzo della mortalità tra i bambini al di sotto dei cinque anni» e «la riduzione della mortalità materna».

 

fondo monetario internazionale - banca mondiale

 

Non è appunto questo che condannarono Aldous e Julian Huxley, Jacques Cousteau, Filippo di Edimburgo e Aurelio Peccei quando combattevano il sovrappopolamento, la «proliferazione cancerosa», la sopravvivenza di esseri di «qualità biologicamente inferiori» di cui sarebbe stato meglio sterilizzare le madri; la medicina e l'igiene come «mezzi buoni» che raggiungono «fini cattivi»; la negatività di una «scienza medica (che) può aumentare il numero degli esseri umani in una data area, ma abbassare la loro qualità»? Cosa manca, oggi, alla realizzazione del mondo da incubo, grigio, disumano e immorale, descritto da Aldous Huxley nel 1932?

 

In gran parte dell'Occidente nulla: l'educazione sessuale nelle scuole e la legalizzazione della droga 27 sono ormai tristi realtà pressoché ovunque. Nella nostra Italia, ormai, quasi nulla. Il dibattito sulla legalizzazione e la depenalizzazione delle droghe leggere è in realtà un finto dibattito. Troppo schiacciante è l'alleanza fra il neo-comunismo governativo e il grande capitalismo dello speculatore George Soros (nato György Schwartz), l'amico dei banchieri Rothschild.

 

george soros

 

Il Corriere Economia 28, dopo aver riportato le cifre astronomiche da lui guadagnate speculando sulla sterlina inglese, sulla lira italiana, sulle valute asiatiche, e i feroci attacchi rivoltigli dai presidenti della Bielorussia, della Croazia e della Malaysia, ci riferisce le cifre delle sue donazioni di 25 miliardi di dollari ad enti antiproibizionisti, di 1,7 miliardi di dollari per la distribuzione di siringhe ai drogati, e di 1,7 miliardi per la liberalizzazione della marijuana. Di lui si dice, continua l’articolo, che sia il vero capo del Mossad (il servizio segreto israeliano) e, guarda guarda, secondo alcuni il «prossimo segretario generale dell'ONU».

 

mossad

Sopra: logo del Mossad.

 

Pochi mezzi hanno invece coloro che lottano contro il suo progetto, che sono poi quelli che vivono il problema droga ogni giorno, ogni momento della loro vita dedicata al ricupero dei tossicodipendenti. Fra i loro avversari, compagni di strada di Soros, qui in Italia, troviamo una parte del mondo catto-comunista, i centri sociali, Marco Pannella (1930-2016), Rifondazione Comunista, i Verdi, il PDS (oggi PD), insomma il grosso dell'ala progressista, gli stessi che pochi anni fa manifestavano nelle piazze italiane per ottenere la ratifica della legge del più forte.

 

marco pannella

 

«L'utero è mio e lo gestisco io», «anch'io ho abortito» - gridavano - spiegando il loro «diritto» ad eliminare i nascituri, definiti «parassiti», «clandestini», «grumi di sangue»...

 

femminista

 

Gli stessi che plaudono al presidente Bill Clinton e alla sua politica abortista grazie a cui esiste oggi in America un nuovo tipo di aborto:

 

«La tecnica consiste nel far nascere il bambino fino a un certo punto. L'ostetrico lo fa scendere, intatto, fino a quando la testa non esce dal grembo della madre. A questo punto inserisce un paio di forbici nel cranio, lo apre, allarga il buco e il cervello viene succhiato fuori. In questa maniera la testina si riduce e può essere estratta» 29.

 

partial birth abortion

Sopra: aborto per nascita parziale.

 

Hanno voluto l'aborto; vogliono la legalizzazione delle droghe, leggere per il momento; hanno introdotto furtivamente, come ladri notturni, l'educazione sessuale nelle scuole, per Decreto Ministeriale, scavalcando così ogni possibile ostacolo parlamentare. L'ultimo tassello del progetto di Julian Huxley e del Mondo Nuovo di Aldous Huxley è ormai sistemato. Racconta un direttore scolastico:

 

«Per un lungo periodo i giochi erotici tra i fanciulli sono stati considerati anormali (ci fu uno scoppio di risa); non solo anormali, ma perfino immorali...».

 

educazione sessuale

Sopra: testo per l'educazione sessuale nelle scuole

per studenti dagli undici e i quattordici anni.

 

Per un lungo periodo esistevano la famiglia, la fedeltà coniugale... ora non più. E la regia? Ancora una volta, ancora la stessa. La Documentazione per le commissioni parlamentari, della X legislatura, a cura della Camera dei Deputati, ribadisce in più punti un concetto essenziale: è l'ONU, attraverso le sue varie ramificazioni come l'OMS, a «raccomandare che tutti i Paesi adottino leggi che rendano obbligatoria l'educazione sessuale» e la «pianificazione familiare».

 

Il nostro modello, recitano le direttive, dovrebbero essere altri Paesi come l'Inghilterra, dove vi sono «testi scolastici che spiegano modelli di famiglie composte da omosessuali e figli adottati» 30, e soprattutto la Svezia. Qui, secondo la Documentazione per le Commissioni Parlamentari, fra i sette e i nove anni, si parla agli alunni di «masturbazione, contraccezione», e tra i tredici e i sedici anni «degli aborti spontanei e provocati, dei mezzi contraccettivi, delle minoranze sessuali», ossia omosessuali, trans et similia.

 

genitori gay

 

Come nel Mondo Nuovo di Huxley, l'educazione sessuale nelle scuole è espressione della volontà di teorizzare, di consacrare, di universalizzare la violazione dell'ordine naturale, della Legge divina che in esso si esprime.

 

Al di là del bene e del male

 

Questo ordine che non si può infrangere impunemente senza scatenare una serie di effetti collaterali, sulla vita psichica e su quella fisica. Come dire che chi dimentica, ad esempio, la fedeltà, iscritta in esso, non rimane immune da contraccolpi psicologici, depressione, turbamento interiore...

 

Spesso precipita da una infedeltà all'altra; finisce per inseguire, come un inquieto don Giovanni, sogni di avventure che lo corrodono e lo rendono sempre insoddisfatto; oppure storie concrete, seminando lungo il cammino delusioni, figli abbandonati, sentimenti bruciati, figli uccisi con l'aborto. L'omicidio di una propria creatura come sbocco estremo della violazione, come richiamo lancinante di Dio e della natura! Ma oggi si vuole che anche questi richiami vengano affogati dall'insegnamento, dato a scuola fin da piccolissimi, che vi sono «rimedi», certo, non naturali, ma tecnologici, anche contro essi.

 

Che se tutto è sotto controllo, se non saltano fuori impicci, allora tutto è lecito. Si può tradire, ci si può prostituire. L'importante è avere il contraccettivo. Non c'è problema se in un buon 15% dei casi fallisce: il frutto di quell'attimo non darà nessun peso, verrà ucciso in un ospedale, a spese dello Stato, come ci hanno insegnato a scuola. Oppure  sarà adottato da una «famiglia omosessuale», come in Inghilterra.

 

Ma se poi questo non basta, se i contraccolpi psicologici su chi ha disfatto la sua famiglia, o ha ucciso un bimbo, sul «figlio di un preservativo rotto», non si possono eliminare con la tecnologia, si potrà sempre affogare il dolore nella droga fornita gratis dai medici, come nel Mondo Nuovo di Huxley, oppure porvi fine, in un momento di stanchezza, con la «dolce morte», l'eutanasia.

 

eutanasia

 

Al fondo di tutto vi è una tentazione che attraversa tutta la Storia, che si basa sull'odio verso il Dio Creatore; costituendo in un certo modo l'anti-Cantico delle Creature di San Francesco di Assisi (1182-1226). Quella filosofia nichilista, gnostica, dualistica, per cui il Dio creatore è un dio cattivo, un dio inferiore che ha rinchiuso le anime nei corpi, essendo questi orrende prigioni, non templi di Dio destinati a risorgere, rivestiti di gloria, come per i cristiani. Riassume bene Arrigo Boito (1842-1918), poeta scapigliato, nella poesia Dualismo:

 

«Forse di fango e foco
per ozioso gioco
un buio Iddio ci fé.
E ci scagliò sull'umida
gleba che ci incatena
poi dal suo ciel guardandoci
rise alla pazza scena...».

 

arrigo boito

 

Questa filosofia gnostica compare più o meno esplicita, più o meno coerente, nel corso dei secoli, in tanti filosofi, eretici, religioni. Al sommo della coerenza, che non sempre ritroviamo, comporta il rigetto del matrimonio, della famiglia e della procreazione, in quanto perpetuamento dell'opera malvagia del Creatore; il rifiuto delle Sue leggi; il disprezzo della vita e del corpo che trova massima espressione nel suicidio rituale, o, più spesso, nella cremazione.

 

Pratica questa che fu sempre condannata dalla Chiesa, contro la Massoneria, perché attuata da molti con la precisa volontà di rinnegare il corpo e la sua risurrezione, o per sottolineare simbolicamente quale sia la mèta cui aspirano i nemici della Vita e dell'Essere: il raggiungimento del non essere, il nulla eterno, l'annullamento nirvanico dei buddisti (il Nirvana, ossia l'estinzione assoluta), il ricongiungimento con un dio che, secondo la Kabbalah ebraica, è il Nulla, secondo le religioni orientali e Plotino (205-270) ciò che è al di là dell'Essere.

 

ain soph - kabbalah

Secondo la dottrina della Kabbalah, Dio proverrebbe dall'Ain Soph, ossia dal Nulla Assoluto. Ciò apre la strada al nichilismo e, in ultima analisi, all'ateismo.

 

Le religioni indiane, oggi così di moda grazie al movimento New Age, e il neoplatonismo dello gnostico Plotino, pongono infatti all'origine di ogni cosa un Uno che non è l'Essere assoluto, ma un qualcosa di indefinibile, di cui non bisognerebbe neppure parlare, che non è Essere, non è Persona, Pensiero, Verbo... Il supremo Brahaman dell'induismo «non è né ciò che è esistenza, né ciò che non è esistenza» (Asvaghosa); l'Uno di Plotino è al di là dell'essere e «in lui [...] non c'era nemmeno ragione, né pensiero alcuno; non c'era neppure lui stesso insomma...» 31.

 

brahaman

 

La ragione è quindi svalutata, non può certo cogliere l'Uno, che non è pensiero, né ragione, né essere: andrà invece attinto attraverso esperienze al di là del pensiero, dell'essere, cioè arazionali, alogiche, spersonalizzanti e annullanti: da qui nascono le tecniche indiane respiratorie o di ripetizione continua auto-ipnotica, per uscire dall'essere e dal pensiero; da qui l'uso «mistico» delle droghe.

 

Contro queste credenze, parlando di quel Dio che aveva detto a Mosè «Io sono Colui che è» (Es 3, 14), l'evangelista San Giovanni scrive: «In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio» (Gv 1, 1): Dio è pensiero, Logos. Filosofia nichilista, dualista, dunque, che spesso comporta sul piano pratico la convinzione che l'uomo è, come affermava il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche (1844-1900), «al di là del bene e del male», e anzi deve compiere ciò che per il Dio creatore è peccato, deve contraddire le sue leggi, nemiche dell'anima in quanto al servizio dell'ordine e dell'armonia del creato.

 

friedrich nietzsche

 

Diviene positivo e affermazione di libertà, ciò che per il cristiano è negativo, il peccato contro natura, la sodomia, la chiusura alla generazione; il disordine dei sensi nelle esperienze orgiastiche, nell'ubriachezza, nell’uso di droghe, che possono rappresentare esperienze «conoscitive», liberatorie dalla negatività dell'essere e del pensiero, in quanto trascinano la mente al di là del corpo e della realtà. Come dichiarano Charles Baudelaire (1821-1867), Paul Verlaine (1844-1896), i poeti maledetti, alcuni scapigliati, Aldous Huxley ne Le porte della percezione, i movimenti hippy, il New Age...

 

aldous huxley - le porte della percezione

 

In questa ottica, il Mondo Nuovo di Huxley non è che la riesposizione aggiornata del conflitto millenario fra teologia dell'Essere e teologia del Non Essere. Aggiornata con il portato dei tempi nuovi, le scoperte tecnologiche (aborto, contraccezione, sterilizzazione, eutanasia...) per opporsi alla Vita più «scientificamente»; la manipolazione genetica per avere addirittura potere su di essa. «Contro i fanatici della vita», si intitola un articolo a tutta pagina, a cura degli aderenti al Manifesto laico di bioetica 32, in difesa di aborto, eutanasia, e di un generale «ripensare la vita».

 

Sopra: femministe manifestano nei primi anni '70 in favore dell'aborto libero. Si calcola che dal 1978 ad oggi, grazie alla legge 194, siano stati uccisi mediante l'aborto provocato 6 milioni di bambini.

 

Si comprende allora perché il Dio Creatore infinitamente buono dei cristiani, che ha preso corpo per venire fra gli uomini, dica: «Quanti mi odiano amano la morte» (Pro 8, 36); «Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi» (Lc 20, 38); «Io sono la Via, la Verità, e la Vita» (Gv 14, 6). Egli ci dice di non avere paura perché ha vinto la morte.

 

Questo «è il libro dei decreti di Dio, è la legge che sussiste nei secoli; quanti si attengono ad essa avranno la vita, quanti l'abbandonano moriranno» (Bar 4, 1). Un breve e incompleto schema di questa «tentazione nichilista» e gnostica che secondo Vittorio Messori e Umberto Eco (1932-2016) attraversa la storia umana da Simon Mago all'idealismo, alla Massoneria, al nazismo, al comunismo, «all'occultismo, all'esoterismo, alla cultura della droga» 33.

 

vittorio messori - umberto eco

 

Il buddismo

La mèta per l'uomo è sfuggire il dolore e il desiderio attraverso un annullamento nirvanico, che può essere solo parziale, in vita, e uno completo e perfetto alla fine delle varie reincarnazioni. Come per tutte le dottrine della reincarnazione, il corpo, e quindi questa vita, è una prigione, più o meno misera, in una realtà che è essenzialmente sofferenza e stolto attaccamento all'esistenza. L'annullamento parziale si raggiunge, come nella gran parte delle filosofie indiane, in esercizi di estasi auto-ipnotica: non siamo lontani dall'uso mistico di droghe.

 

Nel buddismo tibetano vi è l'estasi tantrica, derivata da pratiche di magia sessuale. Data la concezione pessimistica della vita, compare, nel variegato mondo buddista, anche la condanna del matrimonio, della procreazione, la pratica della morte per inedia, la cremazione... La moralità non è intesa come nel mondo cristiano, in quanto le opere, azione del corpo, non hanno importanza, bensì solo la meditazione, l'estasi e la conoscenza. Insegna il libro sacro induista Bhagavadgita:

 

«Anche se commettesse gli atti peggiori, chiunque sia impegnato nel servizio di devozione deve essere ritenuto un santo, perché ha scelto la via della perfezione».

 

estasi tantrica

Sopra: l'estasi tantrica raggiunta

mediante tecniche di magia sessuale.

 

Questo concetto è proprio anche degli gnostici, per i quali appunto ciò che conta è solo la Conoscenza (in greco «gnôsis»), e non le azioni. Martin Lutero (1483-1546), fondatore del protestantesimo, riprese questi concetti riconoscendo valore solo alla fede e non alle opere: «Pecca fortemente, ma credi più fortemente». Ugualmente, Sigmund Freud insegnò a cancellare il senso di colpa e la nozione di peccato.

 

martin lutero

 

Il culto dionisiaco

Il culto di Dioniso proviene dall'Asia, ma si diffonde presto per tutta la grecità, e poi, osteggiato prima da Catone (234-149 a.C.), poi da Augusto (63 a.C.-14 d.C.), in tutto l'impero romano. Eraclito (540-480 a.C.) dice che «Ade (dio dell'oltretomba e della morte; N.d.R.) e Dioniso sono la stessa cosa». Euripide (480-406 a.C.) nelle Baccanti lo presenta come il dio che allevia il dolore, che è la sostanza della vita, col vino e col sonno.

 

È celebrato con orge notturne, nell'euforia del vino, al suono martellante di tamburi e della ripetizione incessante e auto-ipnotica del medesimo grido: si determina così uno stato di follia ed estraniamento che culmina nello smembramento di animali mangiati crudi e di cui viene bevuto il sangue, ma anche, almeno in Euripide, di esseri umani. È un dio «disgregatore», «dissolutore» delle istituzioni e del «nomos» 34, che si muove fra l'«esaltazione della vita e l'annientamento» 35.

 

dioniso

Sopra: Dioniso, il dio dell'orgia e dell'ebbrezza.

 

Dioniso è anche il dio dell'orfismo, in cui si contrappone dualisticamente l'anima al corpo-prigione, tomba. La mèta è raggiungere la liberazione dal corpo, e quindi da questa vita, alla fine del ciclo delle reincarnazioni. In età moderna, Nietzsche amava firmarsi, oltre che «l'Anticristo», proprio col nome di questo dio, che è anche protagonista della novella La Morte a Venezia (1912), del massone Thomas Mann (1875-1955).

 

thomas mann - la morte a venezia

 

Platone

Nella sua opera Repubblica egli sostiene il dualismo fra anima e corpo-prigione; la reincarnazione; l'abolizione della famiglia, del matrimonio, la comunanza delle donne, il numero chiuso dei cittadini, l'uccisione dei bimbi in più e di quelli malformati, la creazione di una razza geneticamente superiore e di una inferiore.

 

Plotino

Egli sostiene il dualismo anima-corpo e che l'Uno è al di là dell'Essere, cioè «è» il nulla emanante. Scopo dell'uomo è ricongiungersi estaticamente con esso. Plotino ebbe numerosissimi seguaci nell'antichità, fra cui l'imperatore Giuliano l'Apostata (331-363), e nel Rinascimento (i cabalisti «cristiani» Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, ecc...).

 

riqudro kabbalah - gnosticismo

 

Eretici dei primi secoli (simoniani, gnostici, manichei, caiani, ecc...)

Sant'Agostino (354-430), nel suo libro Sulle eresie, ne conta ben ottantotto! Si tratta di un complesso di eresie ebraiche che confluiranno nella Kabbalah e nei suoi seguaci rinascimentali: il Dio Creatore è cattivo, nefasto il corpo. Ne derivano spessissimo: la negazione che Cristo avesse un corpo e che vi sia la resurrezione dei corpi; la credenza, talora, nella reincarnazione; la condanna della famiglia, del matrimonio e della procreazione come perpetuamento del regno di Satana (molti, fra cui il celebre Origene, si facevano evirare).

 

origene

 

La comunione delle donne, riti orgiastici, sodomia, incesto, ecc...; occorre cioè rigettare i Comandamenti del Dio malvagio, fare ciò che egli vieta: è il «Do it»! («Fallo»!) odierno, il motto del mago nero britannico che tanto seguito ha oggi nel mondo del rock e della droga «mistica», Aleister Crowley (1875-1947). Come nella religiosità orientale, il disprezzo del corpo è realizzato non solamente nella dissolutezza morale, ma anche in pratiche di severa penitenza.

 

Eretici medioevali: sostenevano anch'essi il dualismo gnostico anima-corpo, Dio creatore cattivo e Dio buono. Gli Apostolici di Fra Dolcino (1250-1307), i catari (sec. XII), gli albigesi (sec. XIII), gli hussiti (sec. XV), i taboriti... erano contrari alla famiglia, al matrimonio e alla procreazione. Ciò non escludeva la promiscuità sessuale e la sodomia. I catari praticavano il suicidio rituale per soffocamento, o per inedia («endura»). I bogomili (sec. XII), nell'avversione alla vita, arrivavano alla castrazione.

 

fra dolcino

 

La vita è solo dolore

 

Tutti questi principî ritornano continui, si ripetono più o meno completi, nel corso dei secoli. Si pensi allo scrittore francese Gabriel de Foigny (1630-1692) e al suo La terra australe (1676): il concetto è sempre quello per cui la vita è solo dolore. L'utopia è allora questa terra australe in cui tutto ciò che concerne la generazione è considerato scabroso: si parla solo della morte, sotto l'albero della morte. I suoi frutti sono oppiacei di cui tutti vanno desiderosi, come pure dell'eutanasia e del suicidio.

 

gabriel de foigny - la terra australe

Sopra: Gabriel de Foigny e il suo libro La terra australe.

 

Il numero degli abitanti è chiuso e non esiste nessuna legge e nessuna morale. Si pensi al filosofo tedesco Arthur Schopenhauer (1788-1860) che non fa che riprendere le dottrine induiste (Veda, Purana, ecc...), affermando che la vita umana oscilla fra dolore e noia, e che si deve arrivare a sopprimere la radice del male, che è la volontà di vivere. Per cui il «primo passo nella negazione della volontà è una libera e perfetta castità», il rifiuto della generazione creatrice di infelici, e il raggiungimento della «noluntas», una sorta di redenzione nel Non essere, non soffrire, non desiderare...

 

arthur schopenhauer

 

Un pensiero, questo, «che ha segnato in qualche modo il romanzo europeo di Tolstoj, Maupassant, Zola, Anatole France, Kafka e Thomas Mann» 36, il pessimismo di Giacomo Leopardi (1798-1837) che ha potuto esclamare: «è funesto a chi nasce il dì natale»...

 

giacomo leopardi

 

Mann, acceso interventista nella Prima Guerra Mondiale al pari di Svevo, nel suo celebre I Buddenbrook (1901), scrive:

 

«La morte è una felicità profonda [...] la riparazione di un deplorevole infortunio. Fine? Dissolvimento? Tre volte da compiangere chi veda in questi concetti insignificanti uno spauracchio! [...]. Questo corpo [...] Prigione! Prigione! Che mi importa di un figlio? Non ho bisogno di figli»!

 

thomas mann - i buddenbrook

 

Si pensi al filosofo tedesco Johan Gottlieb Fichte (1762-1814), per cui «in principio era l'azione», l'Io assoluto che si auto-pone, si auto-crea con un operare che non segue l'Essere, ma lo precede, sgorga dal nulla. Il mondo è l'antitesi, il momento negativo da superare ritornando all'origine positiva, precedente l'essere.

 

johan gottlieb fichte

 

Via del ritorno che abbiamo già visto compiersi nell'annullamento, attraverso le reincarnazioni, nel buddismo, e in molti eretici; attraverso l'ascesi nell'Uno al di là dell'essere in Plotino; nella «noluntas», negazione della vita, in Schopenauer... 37. Lo stesso che si è detto per Fichte lo si può dire per Friedrich Hegel (1770-1831): anche per lui l'essere sorge ab æterno dal nulla. Il principio di non contraddizione, che appartiene alla filosofia dell'Essere, viene negato nella conciliazione fra essere e non essere («Essere o non essere, questo è il problema», diceva Amleto).

 

 

Il mondo e la natura, rappresentano l'antitesi negativa da superare.

 

«Hegel insiste molto sul momento di negatività costituito dalla natura [...], sembra di udire addirittura una eco dell'antico gnosticismo» 38.

 

La cosiddetta sinistra hegheliana riprende invece la tentazione nichilista soprattutto sul piano morale: Karl Marx (1818-1883) è per l'abolizione della famiglia e del matrimonio, e così anche il filosofo francese Charles Fourier (1772-1837), che propone la fine di ogni morale e la prostituzione come sacerdozio. Finisce qui il nostro invito a cogliere questa tentazione continua contro la vita, contro l'Essere e la Sua Legge, e dalla parte della morte, del nulla, e della dissoluzione.

 

karl marx - charles fourier

 

Una filosofia che si ripresenta sotto mille volti, mille angolature, ma al fondo è sempre e solo l'antica ribellione a quel Dio della Vita che ha detto: «Chi non è con me, è contro di me» (Mt 12, 30), «Quanti mi odiano amano la morte» (Pro 8, 36). Tanti abbiamo tralasciato, da Nietzsche a Freud, al New Age, religione di massa che unisce le credenze gnostiche alle filosofie induiste, le esperienze auto-ipnotiche spersonalizzanti della respirazione e delle discipline Zen (il cui scopo è appunto la negazione dell'individualità e del pensiero personale)... all'uso liberatorio e alienante di droghe...

 

Rimandiamo per questo all'opera di Carlo Climati Inchiesta sul rock satanico, (Ed. Piemme, Casale Monferrato 1996) e a I principi del tramonto, di Paolo Baroni, (Ed. Il Cerchio, Rimini 1997). Ma soprattutto a Gli Adelphi della dissoluzione, di Maurizio Blondet (Ed. Ares, Milano 1994 ).

 

libri consigliati

 

In quest'ultimo cui si individua la fortezza gnostica italiana casa editrice Adelphi, diretta da Roberto Calasso (1941-2021), e che pubblica essenzialmente testi di filosofia nichilista, nietzschiani, interpretazioni esoteriche dei miti antichi, filosofi come Gianni Vattimo, Massimo Cacciari, Sergio Quinzio (1927-1996), Elémire Zolla (1926-2002), Guido Ceronetti (1927-2018), tutti celebrati opinionisti...

 

autori adelphi

 

Libri su Dioniso, Shiva (dio induista della distruzione e della morte), Kalì, in cui si parla di esperienze di droga, riti orgiastici, incesti, sacrifici umani rituali, magia sessuale tantrica e stupri. L'editrice Adelphi ha pubblicato Prolegomeni ad una teologia dello stupro, di Jean-Jacques Langendorf, i vangeli gnostici, le apocalissi gnostiche, i rituali catari; Essenza del nichilismo, di Emanuele Severino (1929-2020), Schopenhauer, tutto Nietzsche, Huxley, La vita è sogno, di Pedro Calderón de la Barca (1600-1681) 39;

 

essenza del nichilismo - la vita è sogno

 

Inferno, dello scrittore e drammaturgo svedese August Strindberg (1849-1912), in cui il Dio creatore è il cattivo persecutore di Lucifero e degli uomini. Nel secondo atto del dramma, Lucifero induce Adamo ed Eva a mangiare il pomo con queste parole:

 

«E saprete allora che la vita è un male [...]. Mangiatene e avrete la liberazione dal dolore, la gioia della morte»!

 

august strindberg - inferno

Sopra: August Strindberg e il suo dramma Inferno.

 

Rimane aperto un altro campo di ricerca: quanto queste filosofie nichiliste e le connesse ideologie darwiniane e malthusiane, di cui si è parlato nella prima parte, abbiano influito su molti intellettuali nella loro teorica valutazione positiva della guerra (si pensi solo ad Hegel), da una parte, e nella entusiastica adesione a concreti eventi bellici, dall’altra. Ricordando solo tre fatti:

  • Stando alla testimonianza del rivoluzionario contemporaneo Gracchus Babeuf (1760-1797), ne La guerre de la Vendée et le système de dépopulation, proprio in nome della presunta sovrappopolazione si compì quella che è forse la prima grande guerra totale, programmaticamente senza rispetto per vecchi, donne e bambini;

gracchus babeuf - la guerre de la vendée et le système de dépopulation

Sopra: Gracchus Babeuf e il suo libro

La guerre de la Vendée et le système de dépopulation.

  • Nell'acceso dibattito fra neutralisti (la maggioranza del popolo ) ed interventisti, avvenuto in Italia allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, troviamo un famosissimo articolo del celeberrimo futurista e teosofo (neognostico) Giovanni Papini (1881-1956), poi convertitosi al cattolicesimo, intitolato «Amiamo la guerra» 40. Vi si legge fra le altre cose:

«Siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana [...]. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati [...]. Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte [...] quanti saranno non dico da piangere, ma da rammentare? 41. Chi odia l'umanità [...] si trova in questi tempi nel suo centro di felicità [...]. Amiamo la guerra [...] è spaventosa, e appunto perché spaventosa e tremenda e terribile e distruggitrice dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore...».

 

giovanni papini

  • Franco Battiato (1945-2021), famoso cantautore, legato alla spiritualità New Age, che non fa mistero di nutrire una certa ammirazione per l'omosessualità, per lo «shivaismo tantrico di stile dionisiaco [...] i desideri mitici di prostitute libiche» 41, lo gnosticismo (Le sacre sinfonie del tempo), il ricordo delle razze superiori (alfa e beta), e delle inferiori (gamma e delta), di Aldous Huxley (Beta), l'esperienza «conoscitiva» di droghe ecc... In Esodo, Battiato parla di «terza guerra nucleare», e in Venezia-Instanbul canta: «E perché il sol dell'avvenire splenda ancora sulla terra facciamo un po' di largo con un'altra guerra».

franco battiato

 

Conclusione

 

Alla filosofia gnostica, che considera Satana come dio della luce (Lucifero, da «lucem ferens» 42) e il Dio creatore come il Dio delle tenebre - per cui ogni Sua creazione è tenebra, e quindi degna di morire 43 - si contrappone la teologia di San Giovanni Apostolo:

 

«In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio [...]. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta» (Gv 1, 1-8).

 

signore gesù

«Et Verbum caro factum est».

 

Il Dio della luce, precisa San Paolo, proprio perché tale, si manifesta agli uomini tramite la luce delle Sue creature:

 

«Ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato. Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le Sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute» (Rm 1, 20).

 

Un filosofo francescano inglese del sec. XIII, Roberto Grossatesta (1170-1235) 44, partendo da queste considerazioni e dal «Fiat lux» della Genesi, proponeva queste riflessioni, che di seguito riassumo:

 

«La prima parola del Signore creò la natura della luce e disperse le tenebre, e dissolse la tristezza e rese immediatamente ogni specie lieta e gioiosa. La luce è bella di per sé, poiché la sua natura è semplice, e ha in sé tutte le cose insieme; perciò è massimamente unita, e proporzionata a sé in modo assai concorde a causa dell'uguaglianza; invece la concordia delle proporzioni è bellezza [...]. Essa fra le cose corporali è la dimostrazione più evidente per via analogica della somma Trinità. Perciò Dio, che è luce, giustamente ha cominciato l'opera dei sei giorni dalla luce stessa, di cui tanto grande è la dignità».

 

roberto grossatesta

 

In secondo luogo, si può dire che, fra le creature corporali, la luce è quella che maggiormente può essere considerata vestigio di Dio, secondo il concetto filosofico per cui ogni effetto o creatura è in parte simile e in parte differisce dalla causa o Creatore: come il manufatto di un artigiano «contiene» qualcosa dell'artigiano stesso, la sua fantasia, la sua abilità, ma ne è inferiore, così anche nelle creature, e, fra queste, riluce soprattutto nella luce:

 

Dio è Verità che conosce perfettamente sé stesso e permette alle realtà spirituali, agli occhi dello spirito, di conoscere la verità spirituale.
Come verità ha soprattutto la capacità di manifestarsi: la luce del Sole e ciò che nel mondo maggiormente manifesta e si manifesta, facendo conoscere agli occhi della carne le realtà materiali 45.

 

Dio è Vita, colui che la dà e che in essa ci mantiene: la luce del Sole è principio fondamentale di vita per tutta la natura, nella generazione, nel mutamento e nella corruzione.

 

Dio è Spirito invisibile e la luce è un corpo «spirituale», il corpo materiale che più assomiglia alle realtà spirituali, alla dimensione metafisica, intangibile, impalpabile, eppure evidente, anzi l'evidenza stessa.

 

Dio è Bellezza, e la luce, secondo il francescano Grossatesta, è «maxime pulcrificativa et pulcritudinis manifestativa», e cioè massimamente capace di manifestare le altre bellezze e nello stesso tempo di conferire bellezza anche alle cose che di per sé non la possiedono.

 

Dio è Unità, Uguaglianza e Semplicità: la luce, in un certo senso, genera sé stessa da sé stessa - come Cristo che, come recita il Credo, è il «lumen de lumine», il «lumen genitum» - senza dividersi, mantenendo unità nella sua espansione, avendo la più grande armonia
possibile nella perfetta proporzione e unità delle sue «parti». Inoltre, da un punto di vista fisico, si muove secondo due figure: la retta ed il cerchio, cioè le figure che hanno la massima semplicità, «unità ed uguaglianza senza angolo».

 

Tutti gli altri movimenti della luce, e cioè la rifrazione e la riflessione (linee spezzate) non sono propriamente naturali, in quanto nascono da ostacoli interposti alla luce. Rimanendo nell'osservazione scientifica si può notare che la luce è una sola, la luce bianca, ma contiene in sé i tre colori primari, i quali danno a loro volta i sette colori dell'iride: essa dunque richiama Dio come Unità e Trinità ad un tempo, i sette Sacramenti...; mentre il nero, che contraddistingue le tenebre, non è un colore, ma l'assenza e privazione di colore e di luce.

 

Dio è Bene, ed in quanto tale «diffusivum sui», diffusivo di sé, donatore e propagatore di vita, come la luce stessa è diffusiva di sé, ed è come la Carità (Bene) «che tutto abbraccia»...

 

ss.ma trinità unico dio

 


banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Pro manuscripto. Con il permesso dell'Autore.

2 Nel 1918, Russell, i cui studi di logica influenzarono la filosofia del XX secolo, venne privato della cattedra a Cambridge e arrestato per le sue prese di posizione antimilitariste e pacifiste. In seguito, scrisse Perché non sono cristiano (1927) e Matrimonio e morale (1929), opere in cui attaccò la religione e difese la libertà sessuale. L'impegno morale e civile di Russell, la sua partecipazione ai movimenti di emancipazione della società e la promozione dei valori come la tolleranza, la pace e la libertà gli fruttarono una notorietà che si estese ben oltre il mondo accademico. Nel 1950, Russel fu insignito del Premio Nobel per la letteratura.

3 Cfr. B. Russell, The Impact of Science Upon Society («L'impatto della scienza sulla società»), New York, Simon & Schuster, 1953, pag. 104.

4 «Novantasei gemelli identici che lavorano a novantasei macchine identiche»; vedi anche «Dopo il caso della pecora Dolly gli scienziati tentano di duplicare un uomo. USA, tentativo di clonazione umana», in Il Giornale, del 3 dicembre 1997.

5 Cfr. L'Italia settimanale, del 22 marzo 1995.

6 Trattasi di UNESCO: Its Purpose and Its Philosophy («UNESCO: i suoi scopi ala sua filosofia»), Ed. M.B. Schnapper, Washington D.C. 1948.

7 Ibid., pag. 16.

8 Ibid., pag. 18.

9 Ibid., pag. 22.

10 Ibid., pag. 16.

11 Cfr. Avvenire, del 12 agosto 1990.

12 Il dirigente industriale italiano Aurelio Peccei lavorò alla FIAT tra il 1934 e il 1939. Partecipò alla Resistenza nelle file di «Giustizia e Libertà» e, arrestato e torturato nel 1944, fu detenuto nelle carceri torinesi per un anno. Nel 1948, egli entrò nel comitato direttivo della FIAT, occupandosi dello sviluppo dell'industria in America Latina; fu anche un importante dirigente dell'Olivetti. Nel 1968, egli fondò il Club di Roma, del quale fu anche presidente; fu una personalità di spicco nella promozione della cooperazione internazionale e nel controllo delle nascite che sostenne come membro di diverse organizzazioni non governative. Autore di diversi libri, è ricordato soprattutto per Quale futuro? (1974) e Cento pagine per l’avvenire (1981).

13 Mondadori, Milano 1981,

14 Cfr. J. Huxley, UNESCO: Its Purpose and Its Philosophy, pag. 36.

15 Wilhelm Reich fu uno psicanalista e fisiologo austriaco. Originariamente vicino al gruppo di Sigmund Freud, ruppe con il movimento psicanalitico ortodosso ed emigrò negli Stati Uniti nel 1939. In questo periodo sviluppò la sua teoria sull'«energia orgonica», che pervaderebbe l'Universo e che gli esseri umani rilascerebbero durante l'attività sessuale. L'energia bloccata, secondo Reich, sarebbe alla base dello sviluppo della nevrosi. Dal 1957, egli entrò in conflitto con le autorità statunitensi per le sue ricerche sulla natura bioelettrica dei fenomeni sessuali. Accusato di ciarlataneria, rifiutò di comparire in giudizio e fu condannato a due anni di reclusione; morì in carcere. Sia Italo Svevo, che Freud e Reich erano ebrei.

16 Einaudi, 1972.

17 A pag. 451 del citato romanzo.

18 Oggi, la pillola abortiva RU 486, definita da molti «pesticida umano», piena di devastanti effetti collaterali, viene propagandata dall'OMS («Organizzazione Mondiale della Sanità»), agenzia dell'ONU, che in Italia ne ha sostenuto la sperimentazione «su gestanti che abbiano in grembo creature malformate» (cfr. Il Giornale, del 6 aprile 1990), considerando donne e bambini alla stregua di cavie.

19 «Sì, sono stata sterilizzata. Ma soltanto dopo l'operazione ho capito davvero cosa voleva dire. È come avere perso un parente o come se fosse morta una parte di me». Solange Oliveira è una delle 25 milioni di donne brasiliane fra i quindici e i cinquantaquattro anni sterilizzate a loro insaputa dalla metà degli anni '70 ad oggi nel corso di una gigantesca operazione di pianificazione familiare promossa dall'UNFPA, l'agenzia dell'ONU per la popolazione, e dalla CIA (cfr. Famiglia Cristiana, nº 38/1991; L'Adige, del 4 agosto 1991).

20 «Risulta infatti chiaramente dal rapporto dell'UNFPA che l'ONU dedica il 65% dei suoi fondi destinati a fini sanitari non per curare le malattie delle popolazioni più povere, ma a diffondere campagne per la prevenzione anticoncezionale e per la sterilizzazione» (cfr. Corrispondenza Romana, del 25 maggio 1988).

21 Cfr. L'Italia settimanale, del 22 marzo 1995.

22 Cfr. La Stampa, del 7 settembre 1994.

23 Cfr. Avvenire, del 27 dicembre 1990.

24 Cfr. Avvenire, dell'11 giugno 1992.

25 Secondo l'ex Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Bush era un 33° Grado della Massoneria di Rito Scozzese.

26 Cfr. Famiglia cristiana, n.38/1991.

27 Aldous Huxley ne era un assiduo sperimentatore e ne scrisse due opere apologetiche: Le porte della percezione (1954) e Paradiso e Inferno (1956).

28 Inserto de Il Corriere della Sera, del 20 ottobre 1997.

29 Cfr. Il Giornale, del 18 gennaio 1997.

30 Cfr. La Repubblica, del 18 gennaio 1992.

31 Cfr. Plotino, Enneadi 6, 11.

32 Cfr. Il Sole 24 Ore, del 24 novembre 1996.

33 Cfr. V. Messori, Pensare la storia, Ed. Paoline, 1992.

34 In greco «ordine», «norma», «regola».

35 Così il commento alle Baccanti di Euripide, edito da Feltrinelli.

36 Cfr. G. Reale, Il pensiero occidentale, Ed. La Scuola.

37 Il Mefistofele di Johann Wolfgang Goethe (1749-1832) dice nel Faust: «Sono lo spirito che nega sempre. E con ragione, perché tutto quello che nasce è degno di finire in perdizione. E perciò meglio sarebbe che non nascesse nulla».

38 Cfr. G. Reale, op. cit.

39 In questa sua opera, scritta nel 1635, il poeta spagnolo giunse a scrivere: «Il delitto maggiore dell'uomo è l'esser nato».

40 Articolo comparso sulla rivista Lacerba, del 1º ottobre 1914.

41 Così nella canzone Sentimiento nuevo (1981).

42 «Portatore di luce»; si veda l'iconografia rivoluzionaria dell'angelo con la fiaccola nella mano o in testa.

43 «Se ci fosse un abisso ove tutto si annientasse/ Mi ci precipiterei/ A rischio di distruggere il mondo [...]/ Questo mondo/ Si spezzerebbe/ Sotto le mie maledizioni [...]/ Affondare nel nulla e annientarsi del tutto/ Questa sarebbe vera vita» (cfr. K. Marx, Oulanem, atto I, scena III; cit. in R. Wurmbarnd, Mio caro diavolo. Ipotesi demonologiche su Marx, Ed. Paoline, Roma 1979, pag. 35.

44 Vescovo, filosofo e teologo inglese, magister e cancelliere dell'Università di Oxford, Grossatesta lottò zelantemente per la riforma del clero e tradusse alcune opere di Aristotele, di Dionigi l'Areopagita e di San Giovanni Damasceno. Ha scritto anche un gran numero di opuscoli di filosofia e di scienza naturale.

45 Scrive Roberto Grossatesta: «La verità creata, dunque, mostra ciò che è, non però nella sua luce, ma nella luce della somma verità, come il colore manifesta il corpo, ma solamente quando è inondato dalla luce [...]. La luce della somma verità, dunque, non è rispetto alle altre verità come è il Sole rispetto agli altri astri luminosi, che sono offuscati dal suo splendore, ma piuttosto come il Sole rispetto ai colori che illumina. La sola luce della somma verità quindi in primo luogo e per sé stessa manifesta ciò che è, come la sola luce manifesta i corpi. Ma per mezzo di questa luce anche la verità della cosa manifesta ciò che è, come il colore manifesta i corpi per mezzo della luce del Sole. È vero, quindi, come afferma Agostino, che non si vede verità alcuna se non alla luce della somma verità. Ma come gli occhi malati del corpo non vedono i corpi colorati se non sono investiti dalla luce del Sole, e non possono guardare in sé stessa la luce del Sole, bensì solo quella che si riversa sui corpi colorati, così come gli occhi malati della mente non vedono le cose vere se non alla luce della somma verità; non possono tuttavia guardare la somma verità in sé stessa (come l'occhio non può guardare il Sole; N.d.R.), ma soltanto in quanto è unita in un certo qual modo e si riversa sulle cose vere».

 

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