di Jonas E. Alexis 1

 

postato: 11 agosto 2015

 

aleister crowley

 

Il prodigioso letterato Hugh B. Urban, dell'Ohio State University, scrive nel suo studio Magia Sexualis:

 

«Da D. H. Lawrence e Oscar Wilde ad Havelock Ellis, molti intellettuali britannici si sono liberati dai vincoli sessuali dei loro genitori vittoriani e hanno abbracciato un nuovo ideale di liberazione erotica, inclusi gli atti più "devianti" e "anormali" come la masturbazione e i rapporti omosessuali» 2.

 

Aleister Crowley (1875-1947) fu un prodotto di quell'epoca. Egli nacque e crebbe in una famiglia puritana, e ammise:

 

«Per noi Vittoria era puro e semplice soffocamento [...]. Era una nebbia enorme e pesante; non potevamo vedere, non potevamo respirare [...]. Lo spirito della epoca aveva ucciso tutto ciò che ci piaceva [...]. L'anima dell'Inghilterra era stagnante, istupidita»! 3.

 

Anche il poeta inglese socialista Edward Carpenter (1844-1929), che era un fautore della liberazione sessuale, fece affermazioni molto simili 4. La stessa cosa fecero lo scrittore David Herbert Lawrence (1885-1930) e altri 5. Negli anni '80 dell'Ottocento, ossia nell'epoca in cui le metafisiche darwiniste iniziarono a diffondersi come un fuoco selvaggio, la moralità era considerata come una reliquia del passato.

 

Era dunque inevitabile che la decadenza sessuale si facesse strada fra molti intellettuali e scrittori, e più specificamente nella vita di Oscar Wilde (1854-1900), che di conseguenza finì per contrarre la sifilide. Wilde arruolava ragazzi come prostitute negli strati più poveri della società e li usava 6. Un biografo dichiarò che Wilde

 

«donava denaro, pacchetti di sigarette e altri regali a questi ragazzi, e si era creato una reputazione di persona generosa e di buona volontà della quale essi approfittavano sfacciatamente. Questo era il "festeggiare con la pantera" di cui Wilde parlò più tardivamente» 7.

 

hugh b. urban

edward carpenter

david herbert lawrence

Hugh B. Urban Edward Carpenter David H. Lawrence

 

Diceva Wilde: «L'immoralità è un mito inventato dalle persone buone per spiegare la curiosa attrattiva esercitata dai cattivi» 8. Se la perversione non esiste, perché dunque non usare i ragazzini come giocattoli sessuali? Infatti, Wilde venne accusato in più occasioni di «posare come un sodomita», e alla fine venne arrestato per «grave indecenza» 9.

 

Come Crowley e William Butler Yeats (1865-1939), Wilde era un membro della Golden Dawn 10, il gruppo occulto che praticava la magia sessuale come mezzo per ottenere il potere e l'energia. Wilde definiva la sua libidinosa passione «l'irreprimibile fiamma, il verme che non smette mai di mangiare» 11. Il ritratto di Dorian Gray (1890) è per molti versi l'autobiografia di Wilde scritta in forma narrativa. Tuttavia, paragonato a Crowley, Wilde era semplicemente un principiante.

 

Crowley era un contemporaneo di Sigmund Freud (1856-1939), il quale credeva che «l'uomo avrebbe fatto dell'erotismo genitale il punto centrale della sua vita» 12. Molti dei discepoli di Freud, inclusi Wilhelm Reich (1897-1957) ed Herbert Marcuse (1898-1979), fecero proprio quel principio sessuale e lo costituirono «il necessario analogo e il prerequisito indispensabile per la liberazione» 13. Scrive Urban: «Se c'è una figura nell'immaginario moderno alla quale viene generalmente associata la pratica della magia sessuale, questi è certamente Aleister Crowley» 14.

 

oscar wilde

william butler yeats

herbert marcuse

Oscar Wilde William Butler Yeats Herbert Marcuse

 

Crowley, scrive Urban, «fece uso esplicito degli atti sessuali più "devianti", come la masturbazione e l'omosessualità, come componenti centrali della sua pratica magica» 15. «Tra il 1914 e il 1918, il diario di Crowley, il "Rex de Arte Regia", riporta una lunga serie di 309 atti di magia sessuale per una vasta varietà di scopi» 16. Questi punti non sono privi di evidenza. Scrive lo storico dell'occulto Colin Wilson (1931-2013):

 

victor neuberg«A Parigi, nel 1913, Crowley si preparò con cura per compiere un rito di magia sessuale accoppiandosi con Victor Neuberg (un ebreo ortodosso che era diventato agnostico e con il quale Crowley giocava un ruolo passivo) come parte di una cerimonia magica. Egli praticò la magia sessuale anche con una compagna di Isadora Duncan, Mary D'Este Sturges, e affittò una villa in Italia (a Cefalù, in Sicilia) a quello scopo. Crowley portò con sé anche una corale di ragazze di Mosca - le "Ragged Ragtime Girls" - ed ebbe una relazione violenta con un'altra "leopardessa famelica", una ragazza che aveva bisogno di essere picchiata per provare piacere. Crowley disse che questa fu la sua prima relazione di quel genere, ma anche che non fu l'ultima. Il sadismo fisico era un altro gusto che egli coltivò [...]. Ora Crowley aveva addentato con i suoi denti canini un punto acuto, e quando incontrò altre donne, si sentiva spinto a dar loro il "bacio del serpente", mordendo loro il polso, o di quando in quando la gola 17.

 

isadora duncan - mary d'este sturges.

Sopra: da sinistra, Isadora Duncan e Mary D'Este Sturges.

 

Crowley ricoprì i muri di affreschi di persone che facevano sesso in ogni posizione, e dipinse demoni sulle pareti del suo studio, che chiamò "la camera degli incubi". Egli era convinto che una persona esperta potesse liberarsi dal bisogno di droghe assumendone liberamente e dominando così il bisogno di esse; così, grandi quantità di cocaina vennero offerte a chiunque volesse sniffare, mentre l'eroina veniva approvvigionata da un commerciante proveniente dalla terraferma» 18.

 

«Si dice che Crowley abbia preso parte a centocinquanta omicidi rituali, la maggior parte dei quali di bambini» 19. In un particolare rito magico, Crowley battezzò una rana con il nome di Cristo e la crocifisse su di una croce 20. Il pugnale con cui crocifisse la rana era stato chiamato «Pugnale dell'Arte» 21. Ciò indica evidentemente che Crowley conosceva abbastanza bene quanto potente fosse l'Arte nella lotta contro l'ordine morale ed estetico. Nel suo testo estremamente particolareggiato Magick: In Theory and Practice (1929), egli scrive:

 

«Ci sono tre metodi per evocare una Divinità. Il Primo Metodo consiste nella devozione a quella Divinità [...]. Il Secondo Metodo consiste nella semplice evocazione cerimoniale. Il Terzo Metodo è il Drammatico, forse il più attraente di tutti; certamente, ciò accade a causa del temperamento dell'artista, per la sua attrattiva verso l'immaginazione attraverso il suo senso estetico» 22.

 

Egli prosegue dicendo:

 

«Nel Terzo (Metodo), l'identità viene raggiunta attraverso la comprensione. É molto difficile per l'uomo comune immedesimarsi completamente nel soggetto di un dramma o di un romanzo, ma per quelli che ci riescono, questo metodo è indiscutibilmente il migliore» 23.

 

aleister crowley - magick

Sopra: da sinistra, il mago nero Aleister Crowley

e il suo manuale di magia cerimoniale Magick: In Theory and Practice

 

Ciò che questo maestro del satanismo ci sta dicendo è che gli attori e le attrici, o anche gli scrittori, possono essere facilmente posseduti anche senza esserne consapevoli. In altre parole, attori e attrici possono - di proposito o inconsapevolmente - entrare nella parte di una persona indemoniata mentre recitano.

 

Detta in parole più semplici, attori e attrici possono evocare una divinità semplicemente «immedesimandosi completamente nel soggetto di un dramma o di un romanzo». Gli attori possono chiamare questi fenomeni con nomi diversi, ma il risultato finale - secondo Crowley - è sempre lo stesso. Tuttavia, questo «metodo» è piuttosto antico. Esso era già conosciuto nei secoli passati ed era presente in ogni cultura.

 

Tra i filosofi e i musicologi era risaputo che il dramma e la musica possono essere usati come collegamento diretto alla possessione demoniaca 24. Quasi tutti gli scrittori e i drammaturghi greci erano consapevoli di questo fenomeno. Platone (427-347 a.C.) afferma:

 

«Le persone che sono psicologicamente piuttosto fragili, e quelle che per avere irritato gli dèi soffrono di pazzia divina, guariscono praticando la trance rituale che è provocata da un motto musicale che prende la forma di danza. La musica e il ballo, per effetto del loro movimento, reintegrano la persona malata nel movimento generale del cosmo, e questa guarigione viene provocata dalla benevolenza degli dèi che vengono resi propizi dai sacrifici» 25.

 

Scrive lo studioso Gilbert Rouget:

 

«Per suggerire il fatto che lo stato di possessione è divenuto totale e che è giunto al culmine, Euripide scrive che "la divinità nella sua pienezza inonda il corpo di chi possiede". E successivamente annota: "Dopo di che quella persona è in grado di predire il futuro"» 26.

 

Rouget prosegue con questa roboante osservazione:

 

«La musica, che produce sia il segnale per la trance che il supporto per la danza, permette essenzialmente alla persona indemoniata di identificarsi pubblicamente con la divinità che lo possiede» 27.

 

Il defunto Michael Jackson (1958-2009), che per il suo moonwalk (la tecnica di camminare all'indietro) si ispirò agli insegnamenti di Aleister Crowley, sarebbe stato d'accordo. Egli disse infatti:

 

«In ogni caso, io non faccio molte cose finché una certa forza mi dice di farle. La forza mi dice quando, e solo allora io faccio il mio movimento» 28.

 

 

magick - camminare a ritroso

Sopra: un estratto dal libro Magick in cui Crowley suggerisce all'adepto di imparare a camminare all'indietro.

 

Aleister Crowley affermò che il suo manuale The Book of the Law («Il Libro della Legge»; 1904), gli fu inspirato da un'entità che comunicava attraverso di lui:

 

«Questo libro mi fu dettato al Cairo tra mezzogiorno e l'una di sera in tre giorni successivi, l'8, il 9 e il 10 aprile dell'anno 1904. L'Autore disse di chiamarsi Aiwass, e affermò di essere "il ministro di Hoor-paar-kraat"» 29.

 

gilbert rouget

the book of the law - aleister crowley

Oscar Wilde Gilbert Rouget The Book of the Law

 

Quale fu il messaggio di Aiwass?

 

«Io sono il Serpente che dona la Conoscenza e il Piacere e gloria fulgida, ed eccita i cuori umani con l'ebbrezza. Per adorarmi prendete vino e strane droghe di cui narrerò al mio profeta ed inebriatevene! Non vi faranno alcun male. Questa della follia contro sé stessi è una menzogna. L'esibizione dell'innocenza è una menzogna. Sii forte, o uomo! Desidera, godi ogni cosa dei sensi e dell'estasi: non temere che alcun Dio possa punirti per questo» 30.

 

aiwass

Aiwass disegnato da Crowley.


Ciò che qui è essenzialmente importante e che Crowley vide «strane droghe» come una via d'accesso all'occulto. Il summenzionato storico dell'occultismo Colin Wilson aggiunge:

 

«Tutte le arti tradizionali dell'Europa settentrionale mostrano fate e maghi circondati da funghi, di solito i "liberty cap", ora identificato come psilocibina, lo stesso fungo utilizzato dagli sciamani nativi americani per circa 4.000 anni. I gaelici irlandesi chiamano questo favoloso fungo "Pokeen", che vuol dire "piccolo dio" [...]. Crowley cita questa tradizione quando dice che la vera religione ha sempre invocato Dioniso, Afrodite e le Muse, che lui chiama anche "vino, donne e musica"» 31.

 

psilocibina

Sopra: il fungo psilocibina (psilocybe semiancelata).

 

Crowley non fu l'unica persona a considerare le droghe come una porta d'accesso all'altra dimensione. Aldous Huxley (1894-1963), che assunse droghe insieme a Timothy Leary (1920-1996), dell'Università di Harvard, la pensava allo stesso modo. Ecco un'interessante conversazione tra Huxley e Leary, che ebbe luogo mentre entrambi erano sotto l'influenza di sostanze allucinogene:

 

«Gli occhi di Huxley erano chiusi [...]. Improvvisamente, egli batté le mani contro l'osso della sua gamba. "Il tuo ruolo è abbastanza semplice. Devi diventare una cheerleader dell'evoluzione. Questo è ciò che ho fatto, e che mio nonno ha fatto prima di me. Queste droghe del cervello, prodotte su larga scala nei laboratori, provocheranno enormi cambiamenti nella società. Tutti ciò che possiamo fare è diffondere il verbo. L'ostacolo a questa evoluzione, Timothy, è la Bibbia» 32.

 

Ricordatevi che Leary affermava di essere «Crowley rinato, e si suppone che completi il lavoro che Crowley iniziò, preparando l'umanità alla coscienza cosmica» 33. William Sargant (1907-1988), un famoso psichiatra britannico, ha dichiarato: «Nei suoi scritti e parlandomi personalmente, Aldous Huxley insisteva nel dire che la mescalina lo aveva condotto alla presenza di Dio» 34.

 

aldous huxley

timothy leary

william sargant

Aldous Huxley Timothy Leary William Sargant

 

Sargant aggiunge:

 

possessione«Come le tecniche sessuali, le droghe vengono utilizzate da tempo immemorabile per suscitare sentimenti di possessione da parte degli déi e degli spiriti, e uno dei discepoli di Aleister Crowley è completamente in armonia con migliaia di anni di tradizione religiosa e magica, e fin troppo con la tragedia moderna, quando afferma che "l'unica scusa legittima per il ricorso alle droghe è quella scientifica; ad esempio, per l'acquisizione della conoscenza e del potere preterumano, che include l'ispirazione poetica o ogni altra forma di dinamismo creativo" [...]. L'ispirazione poetica, il potere profetico e le altre forme di "dinamismo creativo", indotti da droghe o meno, sono stati considerati da molte società come il risultato della possessione provvisoria di un essere umano da parte di un'entità o di una forza soprannaturale. É un vero peccato che i moderni fautori dell'uso della marijuana, dell'LSD e di tutteacido lisergico lsd le altre droghe abbiano così raramente indagato sull'enorme letteratura riguardante questo argomento, in quanto gli effetti prodotti dalle varie droghe sono stati riportati più volte nel passato. In Oriente, i primi inni vedici cantavano le lodi della soma, la "Regina delle Piante", onnipotente, salutare, capace di donare l'immortalità, il cui consumo elevava l'adoratore a livello del divino, e che era considerata una divinità. La cosa non è certa, ma poteva trattarsi di un fungo, l'amanita muscaria o agaricus della mosca. Il tantrismo e le altre sétte indiane hanno fatto continuamente ricorso alle droghe per spostare l'area di percezione e raggiungere gli stati estatici e l'illuminazione mistica. Le droghe, le bevande chimiche e i preparati medicinali speciali erano e sono tuttora utilizzati a questo scopo» 35.

 

Leary stesso sapeva perfettamente ciò che stava accadendo ad un'intera generazione di giovani attraverso il movimento della droga, e in particolare mediante la musica dei Rolling Stones, dei Led Zeppelin e dei Beatles. Barry Miles, nella sua biografia di Paul McCartney, scrive:

 

«Come molti dei grandi romanzi della "Lost Generation" degli anni Venti furono scritti sotto gli effetti dell'alcol, così gran parte della musica degli anni Sessanta fu composta sotto l'influenza delle droghe. I Doors incisero il loro primo album sotto l'effetto dell'acido; Brian Wilson registrò alcuni dei brani più famosi dei Beach Boys stando disteso pavimento dello studio col microfono sistemato in modo da poter cantare da quella posizione; era così fatto da essere incapace di stare in piedi. Il famoso pezzo "Layla" di Eric Clapton venne inciso sotto l'effetto dell'eroina [...]. L'uso di droghe da parte dei Beatles a metà degli anni Sessanta provocò un enorme cambiamento nella loro musica e nei loro atteggiamenti» 36.

 

McCartney ha ammesso:

 

«Era un periodo in cui, dopo essere stati in America, iniziammo ad espandere i nostri orizzonti [...]. Così, una volta che l'erba entrò a far parte del nostro curriculum, cominciammo a produrre un po' di materiale più surreale che proveniva da noi, un po' di roba più astratta. Era la prima volta che mettevamo in mostra tutte queste nuove influenze [...]. Devo riconoscere che tutto ciò era dovuto alla marijuana. Fu Bob Dylan che ci illuminò sull'erba e che ci aprì ad un genere diverso di sensibilità» 37.

 

beatles - bob dylan

Sopra: i Beatles insieme a Bob Dylan.

 

McCartney ha anche ammesso che sotto l'influenza delle droghe le canzoni e la musica dei Beatles venivano composte in meno di un'ora. Yoko Ono, moglie di John Lennon (1940-1980), ha confessato:

 

«Più di qualsiasi altra cosa era il era il tempo e il luogo dove i Beatles si riunivano. Lì accadeva qualcosa [...]. Era come se molte persone si raggruppassero attorno ad un tavolo e apparisse un fantasma. Era un tipo di messaggio. Così essi erano come dei medium. C'erano più di quattro persone [...]. Come ho detto, erano come dei medium. Essi non erano consapevoli di tutto ciò che stavano dicendo, ma che stava passando attraverso di essi».

 

barry miles

paul mccartney

bob dylan

Barry Miles Paul McCartney Bob Dylan

 

Attori, registi e produttori cinematografici sono giunti a conclusioni simili, sebbene usino un linguaggio diverso per esprimere le loro idee. Ad esempio, Wes Craven, conosciuto per i suoi film horror, ha ammesso di essere diventato progressivamente freudiano dopo aver iniziato ad assumere delle droghe.

 

«Sentii realmente che questo era il modo di percepire la coscienza. Che era, a modo mio, un sogno attentamente controllato per risvegliare la coscienza. Una volta che hai iniziato ad entrare in qualcosa come i sogni, la mente diventa piuttosto annebbiata. Certamente, nel periodo della mia vita in cui ho assunto droghe psichedeliche e via dicendo, riuscivo improvvisamente a vedere la realtà in tutti i suoi bagliori e nella sua trasparenza» 38.

 

Un produttore e regista di Hollywood che seguì indirettamente questo principio per tutta la sua vita fu Rainer Werner Fassbinder (1945-1982). Un biografo ha scritto di questo regista:

 

«Negli ultimi anni, Fassbinder ebbe una specie di relazione controllata con la cocaina, che usava come strumento di lavoro: egli si chiudeva in una stanza con approvvigionamenti per quattro giorni, scriveva come un matto senza dormire e mangiare, e poi dormiva per ventiquattr'ore di seguito, prima di riprendere allo stesso modo. Uno degli scritti che fu completato in questa maniera era basato sul romanzo di Pittigrilli "Cocaine"» 39.

 

Un altro individuo che seguì questo orientamento in modo lievemente diverso fu Carlos Castaneda (1925-1998), che era un ammiratore di Crowley e di William Seward Burroughs (1914-1997). Castaneda frequentò la University of California, Los Angeles (UCLA) e si laureò in Antropologia. La sua tesi di dottorato fu intitolata «Sorcery: A Description of the World» («Stregoneria: una descrizione del mondo»), che più tardi venne pubblicata come libro con il titolo Viaggio a Ixtlan. Le lezioni di don Juan 40.

 

wes craven

rainer werner fassbinder

carlos castaneda

Wes Craven R. W. Fassbinder Carlos Castaneda

 

Più tardi, si scoprì che molti dei suoi libri erano delle finzioni 41. Castaneda, come i suoi maestri Crowley e Burroughs, assumeva droghe come fonte di illuminazione. Fra le altre cose, egli incoraggiò «la psicosi, il suicidio e l'omicidio» 42. Si dice che le sue amanti, «The Witches» («Le streghe»), si siano suicidate.

 

Inoltre, Castaneda ha collaborato con il gruppo The Eagles, che più tardi cantò Hotel California 43, una delle canzoni più popolari di tutti i tempi. Il punto cruciale è che sia i vecchi che i nuovi attori e attrici potrebbero testimoniare che le droghe li hanno portati in luoghi in cui forse non avrebbero voluto andare.

 

E Hollywood è uno dei tanti luoghi sulla terra in cui è facile trovare registi, attori e attrici che assumono droghe per «migliorare» le loro performance. Considerate, ad esempio, l'attrice Helen Mirren, che ha recitato in film psicopatici come The Cook, The Thief, His Wife and Her Lover («Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante»; 1989). All'età di sessantatre anni, la Mirren ha ammesso di aver sniffato cocaina fino alla fine degli anni '80 44. Peter Greenaway, regista di The Cook, The Thief, His Wife and Her Lover, ha descritto questo film come

 

«un'appassionata e rabbiosa dissertazione sul ricco, volgare, incolto e anti-intellettuale atteggiamento dell'attuale cultura britannica rappresentato da squallida donna che sta violentando il Paese, distruggendo lo stato del welfare, il sistema sanitario, mandando all'aria il sistema scolastico e creando devastazione ovunque» 45.

 

the cook, the thief, his wife and her lover

The Cook, The Thief, His Wife and Her Lover.

 

Riguardo allo spregevole e irresponsabile linguaggio usato nel film, Greenaway ha dichiarato: «Ho provato un grande piacere nello scrivere questa parte»! 46. Greenaway ha inoltre ammesso:

 

«Ho voluto creare intenzionalmente, quasi in modo tecnico, un personaggio di grande malvagità, che non avesse un aspetto benigno. La letteratura europea e tutto il cinema occidentale sono pieni di parti cattive. Ma c'è sempre questo sentimento abietto quando il cattivo si fa avanti, un qualcosa che dev'essere segretamente ammirato o invidiato, o che è affascinante. Ho voluto creare un personaggio così totalmente malvagio che non potrete evitare di amarlo e odiarlo allo stesso tempo» 47.

 

helen mirren

peter greenaway

Helen Mirren Peter Greenaway

 

 

Greenaway ha anche ammesso che il film stesso ha un intreccio sadico 48. Greenaway ama girare film che includono

 

«cannibalismo, omicidio, stupro, necrofilia e il bisogno di provocare [...]. Se desideriamo avere un cinema vivente, un cinema che tratta argomenti veramente importanti piuttosto che del puro divertimento da popcorn o una torre d'osservazione fatta d'avorio, dobbiamo avere il coraggio di articolare e mostrare queste cose» 49.

 

Tuttavia, Greenaway stesso ha ammesso che vuole corrompere intenzionalmente la morale di chi va a vedere i suoi film. Il fatto è che Greenaway non ha il coraggio di guardare quanto è corrotto lui! Egli ha affermato: «Ci sono state cose particolarmente terribili che sono accadute davanti alla cinepresa durante le riprese di questo film, cose che ho trovato difficili da guardare» 50. In un precedente articolo abbiamo visto come Heath Ledger (1979-2008), che ridefinì il significato del personaggio di Joker nella pellicola Il cavaliere oscuro (2008), si drogava pesantemente, una condotta che alla fine lo ha condotto ad una tragica morte 51.

 

Certe persone dicono che ogni mattina hanno bisogno di una buona tazza di caffè per funzionare come si deve, e sembra che per alcune celebrità di Hollywood il caffè sia costituito - come dice Aiwass - da «strane droghe». Ad un certo punto della loro carriera, la maggior parte di queste celebrità ha dovuto assumere delle droghe per migliorare le proprie performance.

 

L'elenco è infinito: Shia Labeouf 52, Edward Furlong e Linda Hamilton (di Terminator 2), Robert Downey Jr., Drew Barrymore, Mary-Kate Olsen, Lindsay Lohan, Tila Tequila, Mischa Barton, Jeremy London, River Phoenix, David Hasselhoff, Farrah Fawcett, Nicole Richie, Macaulay Culkin, Edie Falco, Philip Seymour Hoffman, Charlie Sheen, Tatum O'Neal, Johnny Depp, Ed Harris, Michael J. Fox, Brittany Murphy, Judy Garland, Marilyn Monroe (1926-1962), Anna Nicole Smith (1967-2007), Elizabeth Taylor (1932-2011), Kirsten Dunst, Angelina Jolie, George Clooney, Keith Richards, Colin Farrell, Madonna, Jon Bon Jovi, Lady Gaga, Whitney Houston (1963-2012), George Michael, Naomi Campbell, Megan Fox, Halle Berry, Brad Pitt, ecc...

 

Natalie Portman ha ammesso: «Sì, non ho toccato l'erba fino a che non ho avuto vent'anni. Non mi sono mai sbronzata fino all'Università. Ma penso che (drogarsi) sia una buona cosa in molti modi» 53. Forse ci sono delle verità nella testo del suo brano rap  54 in cui ha confessato di aver manipolato i test mentre era ad Harvard.

 


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Note

 

1 Traduzione dell'originale inglese Crowley Goes to Hollywood and the Music Industry, a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web

http://www.veteranstoday.com/2014/11/04/crowley-goes-to-hollywood-and-the-music-industry-part-ii/

2 Cfr. H. B. Urban, Magia Sexualis: Sex, Magic, and Liberation in Modern Western Esotericism («Magia sessuale: il sesso, la magia e la liberazione nell'esoterismo moderno occidentale»), University of California Press, Berkley e Los Angeles 2006, pag. 111.

3 Ibid., pag. 112.

4 Ibid., pag. 114.

5 Cfr. H. Lawrence, The Portable D. H. Lawrence, The Viking Press, New York 1947, pagg. 651-652.

6 Vedi, ad esempio, L. Kelleher, «Wilde's Lust for Young Boys in the Spotlight» («La lussuria di Wild per i ragazzini al centro dell'attenzione»), in Irish Examiner, del 30 gennaio 2012.

7 Cfr. R. Ellman, Oscar Wilde, Knopf, New York 1988, pag. 389.

8 Cfr. K. Mogg, «Alfred Hitchcock: Master of Paradox» («Alfred Hitchcock: maestro del paradosso»), in Senses of Cinema, maggio 2005.

9 Cfr. E. Kantor, Politically Incorrect Guide to English and American Literature («Guida del politicamente scorreto nella letteratura inglese e americana»), pag. 157.

10 Documentato in J. Carter, Sex and Rockets («Sesso e razzi»), Feral House, Port Townsend 2004, pag. 43.

11 Cfr. N. McKenna, The Secret Life of Oscar Wilde («La vita segreta di Oscar Wilde»), Basic Books, New York 2005, pag. 109.

12 Cfr. H. B. Urban, op. cit., pag. 113.

13 Ibid.

14 Ibid., pag. 106.

15 Ibid.

16 Ibid., pag. 122.

17 Cfr. C. Wilson, The Occult: A History («L'occulto: una storia»), Random House, New York 1971, pagg. 362-363.

18 Ibid., pag. 365.

19 Cfr. C. Burns, Hidden Secrets of the Eastern Star («I segreti nascosti della Stella d'Oriente»), Sharing, Mt. Carmel 1997, pag. 102.

20 Cfr. L. Sutin, Do What Thou Wilt: A Life of Aleister Crowley («Fa ciò che ti piace: una vita di Aleister Crowley»), St. Martin’s Press, New York 2000, pagg. 206-201, 292.

21 http://hermetic.com/crowley/libers/lib70.html

22 Cfr. A. Crowley, Magick: In Theory and Practice («Magia: nella teoria e nella pratica»), Dover, New York 1976, pagg. 12-13.

23 Ibid., pag. 15.

24 Per uno studio storico su questo argomento, vedi, ad esempio, T. K. Oesterreich, Possession, Demoniacal and Other Among Primitive Races, in Antiquity, the Middle Ages, and Modern Times, University Books, New York 1996; G. Rouget, Music and Trance: A Theory of the Relations Between Music and Possession, University of Chicago Press, Chicago 1985; P. Murray-P. Wilson, Music and the Muses: The Culture of «Mousike» in the Classical Athenian City, Oxford University Press, New York 2004; F. S. Connelly, The Sleep of Reason: Primitivism in Modern European Art and Aesthetics, 1725-1907, Pennsylvania State University Press, University Park 1995; J. B. Foster, Heirs to Dionysus: A Nietzschean Current in Literary Modernism, Princeton University Press, Princeton 1981; C. Segal, Dionysiac Poetics and Euripides' Bacchae, Princeton University Press, Princeton 1982; E. Csapo-M. C. Miller, The Origins of Theater in Ancient Greece and Beyond, Cambridge University Press, New York 2007; M. Persson Nilsson, The Dionysiac Mysteries of the Hellenistic and Roman Age, Arno Press, New York 1975; C. Roebuck, The Muses at Work: Arts, Crafts, and Professions in Ancient Greece and Rome, MIT Press, Boston 1969; S. M. Friedson, Dancing Prophets: Musical Experience in Tumbuka Healing, University of Chicago Press, Chicago 1996; M. Roseman, Healing Sounds from the Malaysian Rainforest: Temiar Music and Medicine, University of California Press, Berkley 1991; I. M. Lewis, Ecstatic Religion: An Anthropological Study of Spirit Possession and Shamanism, Penguin, New York 1971; M. Tucker, Dreaming With Open Eyes: The Shamanic Spirit in Twentieth-Century Art and Culture, HarperCollins, New York 1992.

25 Cfr. G. Rouget, Music and Trance: A Theory of the Relations Between Music and Possession («Musica e trance: una teoria delle relazioni tra musica e possessione»), University of Chicago Press, Chicago 1985, pag. 205.

26 Ibid., pag. 191.

27 Ibid., pag. 206.

28 Cfr. D. Marsh, Trapped: Michael Jackson and the Crossover Dream («Intrappolato: Michael Jackson e il sogno all'incrocio»), Bantams Books, New York 1985, pag. 195.

29 Cfr. A. Crowley, The Book of the Law, Weiser Books, New York 1976, pag. 5. Hoor-paar-kraat era uno dei nomi del dio egizio dalla testa di falco Horus.

30 Ibid., pag. 31.

31 Cfr. J. Carter, op. cit., pag. xviii.

32 Cfr. T. Leary, Flashbacks: An Autobiography («Ricordi: un'autobiografia»), G. P. Putnam's Sons, New York 1983, pagg. 43-44.

33 Cfr. R. A. Wilson, Cosmic Trigger («Grilletto cosmico»), New Falcon Publications, Tempe 1977, vol. I, pag. 100.

34 Cfr. W. Sargant, The Mind Possessed: A Physiology of Possession, Mysticism, and Faith Healing («La mente posseduta: una fisiologia della possessione, del misticismo e della fede che guarisce»), J. B. Lippencott, New York 1973, pag. 106.

35 Ibid., pag. 99.

36 Cfr. B. Miles, Paul McCartney: Many Years from Now (Paul McCartney: molti anni da adesso»), Henry Holt and Company, New York 1977, pag. 184.

37 Ibid., pag. 185.

38 Cfr. B. Robb, Screams and Nightmares: The Films of Wes Craven («Urla e incubi: i film di Wes Craven»), The Overlook Press, New York 1998, pagg. 13-14.

39 Cfr. C. B. Thomsen, Fassbinder: The Life and Work of a Provocative Genius («Fassbinder: la vita e l'opera di un genio provocatorio»), Faber and Faber, Londra 1991, pag. 42.

40 Cfr. W. P. Patterson-B. Allen Patterson, The Life and Teachings of Carlos Castaneda («La vita e gli insegnamenti di Carlos Castaneda»), Arete Communications, 2008, pagg. 2-3.

41 Cfr. R. Marshall, «The Dark Legacy of Carlos Castaneda» («L'oscura eredità di Carlos Castaneda»); vedi pagina web

http://www.salon.com/books/feature/2007/04/12/castaneda/

42 http://egina2.blogspot.com/2007/04/dark-legacy-of-carlos-castaneda.html

43 Qualcuno ha suggerito che questo brano sembra essere un riferimento alla Church of Satan («Chiesa di Satana»). La sede originale di questa sètta era situata in California Street. Il recording manager di questa band ha ammesso che i membri del gruppo hanno avuto dei rapporti con la Church of Satan.

44 http://www.cnn.com/2008/SHOWBIZ/09/01/helen.mirren.rape/index.html

45 Cfr. D. Keesey, The Films of Peter Greenaway: Sex, Death and Provocation («I film di Peter Greenaway: sesso, morte e provocazione»), McFarland & Company Inc. Publishers, 2006, pag. 82.

46 Ibid., pag. 83.

47 Ibid., pag. 82.

48 Cfr. V. Gran-M. Gras, Peter Greenaway: Interviews (Peter Greenaway: interviste»), University Press of Mississippi, 2000, pag. 97.

49 Ibid., pagg. 61-62.

50 Cfr. D. Keesey, op. cit., pag. 83.

51 Vedi, ad esempio, B. J. Robb, Heath Ledger: Hollywood's Dark Star (Heath Ledger: la stella oscura di Hollywood»), Plexus, Londra 2008.

52 http://en.wikipedia.org/wiki/Shia_LaBeouf

53 Cfr. «Natalie Portman on Getting Drunk, Smoking Pot» («Natalie Portman sullo sbronzarsi e sul fumare erba»), in The Huffington Post, del 3 dicembre 2009.

54 https://www.youtube.com/watch?v=IWW8onRK_GA#t=24

 

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