titolo aleister crowley era satanista?

di L. C. Vincent 1

 

postato: 12 ottobre 2010

Ultima modifica: 29 giugno 2021

 

aleister crowley

 

La domanda che dà il titolo a questo articolo è una delle più frequenti e dibattute tra chi si interessa e studia l'occultismo. Come è successo in tanti altri casi, anche a riguardo del supposto satanismo di Crowley non esiste un pensiero unanime. Secondo certi esperti (come Massimo Introvigne, ad esempio), il mago inglese, soprattutto per via della sua esplicita negazione dell'esistenza del diavolo, non potrebbe assolutamente essere classificato come «satanista». Per altri, invece, il Maestro Therion era un adoratore del diavolo, al punto di ritenerlo il «padre del satanismo moderno». La faccenda è molto più complessa di quanto magick master therionpossa sembrare. Diversamente dal cattolicesimo, ad esempio, dove tutti i fedeli seguono una stessa dottrina e obbediscono ad un'unica Gerarchia, il mondo del satanismo è tutt'altro che omogeneo. Per certi satanisti, il diavolo sarebbe solo un mero simbolo delle passioni più perverse dell'uomo (i cosiddetti «satanisti razionalisti»). Per altri, egli sarebbe un'entità personale dotata di volontà propria e di grande intelligenza, ma diversa dalla descrizione di creatura malvagia che ne fà la Sacra Scrittura. Per altri ancora, Satana sarebbe il lato oscuro di Dio stesso o un'energia, ecc... ecc... Di fronte ad una realtà così variegata ed eterogenea è difficile designare con un unico aggettivo chi si dedica al culto delle tenebre. In questo senso, l'etichetta di «satanista» ad un personaggio poliedrico e contraddittorio come Crowley potrebbe andare stretta. In realtà, a causa della sua malvagità e soprattutto del suo odio demoniaco per il cristianesimo (l'unico punto che accomuna tra loro tutti i cultori del male), Crowley fu certamente un personaggio satanico. Per questo motivo, ogni tentativo di scagionare Crowley dall'accusa di satanismo potrebbe sembrare non solo un'analisi puramente accademica o sociologica, ma soprattutto troppo lontana da una visione soprannaturale. Per tale ragione, questo articolo, che data la sua brevità non pretende di essere esauriente, dimostra che se in certi suoi scritti il Magus ha negato l'esistenza del diavolo, in altri l'ha apertamente o implicitamente affermata. 

 

 

«Se Crowley potesse essere con noi, riderebbe indubbiamente dell'etichetta di satanista che gli viene affibbiata, riconoscendo segretamente la sua esattezza».

 

Una lettera

 

Un lettore del sito http://www.henrymakow.com ha scritto:

 

«Perché mai tutti associano Aleister Crowley al satanismo? Almeno un autore che lo menziona ha mai letto una delle sue opere??? Secondo me no... Quindi, dove hanno scovato l'idea secondo cui Crowley sarebbe stato un satanista? Non certo nei suoi libri giacché egli non parla mai di "Satana" o del "diavolo", eccetto un caso in cui parla dell'interiorità di ogni uomo e di ogni donna. O forse perché ha ricollegato a sé il numero 666? E chi prega, mi spieghi come mai questo numero - insieme al 13 - sarebbe un numero maledetto? Il Vaticano; ecco chi ha ragione! Perché lo fanno? Hmm? Crowley identificò il numero 666 con la Bestia che viveva dentro di lui. Egli la identificò in modo da poterla controllare e potersene liberare. Conoscere sé stessi. Ecco la chiave dei suoi insegnamenti. Conoscete la traduzione letterale del nome "Satana?" Si tratta di una parola ebraica che significa "avversario". Non il diavolo col forcone. Secondo me, questo articolo è pieno di sottintesi cristiani che vanno bene, ma se voi conosceste Aleister Crowley, sapreste che odiava il cristianesimo. Egli era convinto che fosse una religione di schiavi dell'epoca precedente. L'era di Osiride, l'epoca che stiamo lasciando. Egli scrisse sulla nuova era, l'era di Horus nella quale stiamo entrando. Vi suggerisco, anzi, vi sfido ad acquistare una copia dell'opera "The Law Is For All" ("La legge è per tutti"), di Aleister Crowley, a leggerlo per tre volte e a scrivere un articolo su questo libro. Vi dirò questo: in questa opera non c'è alcuna menzione a "Satana". Ma non fidatevi delle mie parole: leggetelo voi stessi».

 

the law is for all - aleister crowley

 

Questa lettera mi è stata inoltrata affinché la commentassi. Chi l'ha scritta, come molti lettori ingenui o alle prime armi con Aleister Crowley, è convinto che l'intelligenza, il fascino e l'acume mondano di questo mago siano qualcosa di completamente estraneo con ciò che considera come «satanista». Questo è dovuto anche al fatto che raramente Crowley parlò direttamente di Satana in molti dei suoi scritti.

 

Se egli potesse essere con noi, riderebbe indubbiamente dell'etichetta di satanista che gli viene affibbiata, riconoscendo segretamente la sua esattezza. Ne consegue che è essenziale iniziare fornendo prima di tutto una definizione condivisa di «satanista» che ci permetterà di rispondere positivamente o negativamente alla domanda se Crowley la pensasse in questa maniera, e soprattutto se agì in questo senso.

 

Definendo il termine

 

Quindi, permetteteci di definire questa espressione: il satanista è un individuo che adora quell'essere spirituale noto come «Satana», spesso incompreso o identificato o con «Lucifero» o con «il diavolo». Un «satanista» adora Satana per schierarsi con lui, o per essere ricettivo verso quei poteri che tale alleanza di Volontà può accordare a coloro che si suppone essere gli adoratori di Satana su questa Terra. Egli sottomette la realtà al suo servizio partecipando di tutti i sette «vizi» del cristianesimo, e nel contempo ponendo al di sopra di tutto la sua Vera Volontà, e quindi avendo la supremazia su ogni altro non-satanista.

 

Secondo la concezione di Crowley dell'Universo, l'uomo ha in ogni incarnazione un'unica «opera» da compiere su questa Terra: trovare la Vera Volontà od «opera» in questo mondo - lo scopo particolare dell'uomo in ogni incarnazione - e successivamente metterla in pratica. Nella cosmologia di Crowley, è attraverso l'adorazione di Satana - che lui considerava incarnato nel proprio Santo Angelo Custode - che una persona giunge alla perfetta conoscenza della «Vera Volontà». Da quel momento, l'individuo non ha più nessun altro obbligo spirituale che compiere la propria Vera Volontà su questa Terra.

 

La volontà del satanista

 

La «Volontà» di un satanista è semplicemente l'adempimento e il godimento dello scopo della sua vita senza il minimo ostacolo alla sua indulgenza ed esecuzione, anche se la sua realizzazione dovesse causare delle sofferenze a qualcuno. Quindi, il satanista adora e sacrifica a Satana allo scopo specifico di raggiungere certe mète. Crowley noterebbe anche che nel mondo dei satanisti, dove ognuno compie la sua Vera Volontà, non ci sarebbe alcun attrito o nessun moto inutile o emozione. Tutti sarebbero in in perfetta conformità con l'Armonia Universale, giacché starebbero perseguendo e attuando le loro Vere Volontà.

 

Ognuno starebbe seguendo la propria «Stella» particolare (il destino), perché noi soffriamo a causa dei «dis-astri» (allontanandoci dal nostro «astro» o «stella») unicamente quando ci spingiamo troppo in avanti alla ricerca del nostro percorso incarnato, la nostra Vera Volontà. Il più delle volte, purtroppo, la nostra percezione e definizione di «satanista», come quella del grande pubblico, è probabilmente sulla falsa riga di quella di certe stelle del rock che hanno ottenuto grande notorietà grazie al loro modo equivoco di intendere le verità occulte e al loro stile di vita licenzioso o accostandosi a certi personaggi, come l'ex imbonitore da carnevale Anton Szandor LaVey (1930-1997), confidente di tante stars, l'uomo del mistero oscuro che rivelava le verità «sataniche» a gente famosa affinché queste persone ambiziose potessero compiere rituali satanici per «ottenere ciò che vogliono».

 

L'ammissione di Crowley

 

Crowley avrebbe mai ammesso di essere un «tipo» di satanista? Oddio, no! Ma concorderebbe sul fatto di non essere stato in assoluto un tipo di satanista? Per rispondere a quella domanda, lasciamo la parola ad Aleister Crowley stesso. A pagina 73 del libro The Confessions of Aleister Crowley («Le Confessioni di Aleister Crowley») 2, il Magus afferma a proposito di cristianesimo e satanismo:

 

il satanismo di aleister crowley

«Sembra che io abbia posseduto una teologia tutta mia che in tutte le intenzioni e gli scopi era il cristianesimo. Il mio satanismo non ha mai interferito con essa».

 

Tra le pagine 512 e 519, troviamo una trentina di fotografie che mostrano Crowley in una varietà di abiti e di attività, inclusa una del 1910 che lo immortala con il copricapo di Horus, mentre fà con i pollici il «Segno di Pan» (il dio caprone cornuto), e un autoritratto del Maestro Therion (Crowley) nelle vesti della Bestia 666, una personificazione nella quale Crowley si riconosceva e che non ha mai abbandonato, ma piuttosto coltivato, in tutta la sua vita.

 

maestro therion crowley grande bestia 666 dio pan

Da sinistra: Aleister Crowley fà il segno di Pan, un suo autoritratto in cui si identifica con la Grande Bestia 666, e infine un'immagine di Pan, la divinità caprina.

 

Inoltre, Crowley fu alla guida di un Ordine magico inglese noto come Ordo Templi Orientis (O.T.O.). Non solo si dice che i Cavalieri Templari adorassero il «dio caprone cornuto» noto come Baphomet, ma Crowley, nel prendere il comando dell'O.T.O. assunse il nome magico di Baphomet! 3. Dal momento che i Rolling Stones identificavano Mister D. (il diavolo) nel loro album Goat Head's Soup («Zuppa di testa di capra»), con il dio Baphomet, il dio cornuto con la testa caprina con cui Crowley si identificava personalmente prendendo il suo nome nell'Ordo Templi Orientis, rappresenta Satana incarnato. Kenneth Grant, capo dell'Ordo Templi Orientis in Inghilterra negli anni '50, conferma tutto questo nel suo libro del 1995 The Cults of the Shadow («I Culti dell'Ombra»), dove (a pag. 212) identifica il Baphomet come il dio «adorato dai Templari»... sotto forma di capra.

 

baphomet kenneth grant Cults of the Shadow - kenneth grant

Da sinistra: il Baphomet, Kenneth Grant e il suo libro Cults of the Shadow.

 

O considerate l'«invocazione» satanica di Crowley (dove per «evocazione» si intende la ricerca di un'unione sia spirituale che fisica per divenire tutt'uno con chi si evoca), in Magick 4:

 

 

O forse questo passo presente a pag. 270 dell'opera di Kenneth Grant intitolata Outside the Circles of Time («Fuori dai cerchi del tempo»): «Crowley stabilì un contatto con la Grande Fratellanza Bianca e si identificò con la Bestia 666, e con Set o Shaitan (Satana)....». Qui Kenneth Grant dice chiaramente che anche il lettore più sprovveduto non può ignorare il fatto che Aleister Crowley si considerò sia la Grande Bestia del Libro dell'Apocalisse che l'invocazione di Satana. Ma permetteteci di procedere oltre.

 

Noi troviamo il «Saluto a Baphomet» (il dio caprino dei Templari) scritto da Crowley a pagina 210 del libro The Secret Rituals of the OTO («I Rituali Segreti dell'OTO»), di Francis King. E in tutto il libro Aleister Crowley and the Hidden God («Aleister Crowley e il dio ignoto»), di Kenneth Grant, si parla del fatto che Crowley considerasse il suo spirito guida, Aiwass, identico al suo genio più elevato e al suo Santo Angelo Custode. A pagina 18 di questo libro, Grant afferma:

 

«Crowley riteneva che Aiwas fosse un'entità identica al suo demone, al suo genio, o al suo Santo Angelo Custode [...]. Il diavolo, Satana [...] della nostra particolare unità dell'Universo Stellato».

 

outside the circles of time - kenneth grant the secret rituals of the oto - francis king aleister crowley and the hidden god - kenneth grant

Da sinistra: la copertina di Outside the Circles of Time, quella di The Secret Rituals of the OTO e quella di Aleister Crowley and the Hidden God.

 

Conclusione

 

Non può esserci il minimo dubbio che Aleister Crowley si considerasse come l'incarnazione fisica della Bestia 666 di cui si parla nella Bibbia, e quindi, coerentemente al suo pensiero, Crowley adorò il Baphomet, il dio dalla testa caprina a lungo associato a Satana, considerando allo stesso tempo Aiwass, la sua guida spirituale, una manifestazione diretta del suo satanico Santo Angelo Custode. Aleister Crowley era «satanista»? Il Papa è cattolico?

 

«Non mi andava l'idea di credere in un diavolo personale e di servirlo, nel senso comune attribuito a questa parola. Volevo mettimi personalmente in contatto con lui e divenire il suo capo del personale» 5.

 

 

APPENDICE

LA DOPPIEZZA O LE CONTRADDIZIONI

DI ALEISTER CROWLEY

a cura del Centro Culturale San Giorgio.

 

 

Per sottrarre Crowley dall'accusa di satanismo, i suoi sostenitori sono soliti citare un passo estratto dal suo già citato libro Magick in cui il Maestro Therion afferma che «il diavolo non esiste» 6:

 

magick - diavolo

 

Oltre alle altre citazioni prese dallo stesso volume in cui Crowley chiama Satana «Padre mio», nella stessa pagina, in nota, il Nostro parla del Serpente tentatore dell'Eden come se credesse alla sua esistenza, e di fatto ne riconosce il ruolo di liberatore dell'umanità oppressa da Dio:

 

 

In definitiva, pensiamo che si possa dire che Crowley non era satanista nel senso classico conferito normalmente a questo termine, ma semplicemente ne rifiutava la descrizione che ne fa la Sacra Scrittura.

 

banner centro culturale san giorgio ccsg

 

Note

 

1 Traduzione dall'articolo originale inglese Was Aleister Crowley a Satanist? («Aleister Crowley era satanista»?), a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web

http://www.henrymakow.com/aleister_crowley.html

Chi volesse contattare direttamente l'Autore di questo articolo può scrivergli al segeunte indirizzo di posta elettronica

lcvincent88@bigstring.com

2 Arkana Penguin Books, 1989.

3 Ibid., pag. 916.

4 Cfr. A. Crowley, Magick, Astrolabio, Roma 1976, pag. 434.

5 Cfr. The Confessions of Aleister Crowley («Le confessioni di Aleister Crowley»), 1929, cap. V, pagg. 60-61.

6 Cfr. A. Crowley, op. cit., pagg. 363-364.

 

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