titolo chi è il baphomet?

a cura di TheVigilantCitizen 1

 

postato: 15 dicembre 2013

ultima modifica 12 aprile 2019

 

baphomet

 

Premessa

 

Il Baphomet è un'enigmatica figura con la testa di capro, che si ritrova in diversi esempi nella storia dell'occultismo. Dai Cavalieri Templari del Medioevo, ai massoni del XIX secolo, alle correnti moderne di occultismo, il Baphomet non ha mai smesso di creare polemiche attorno alla sua figura. Ma da dove ha origine la figura del Baphomet e, soprattutto, qual'è il vero significato di questa figura simbolica? Questo articolo esaminerà le origini del Baphomet, il suo significato esoterico e la sua incidenza nella cultura popolare.

 

In tutta la storia dell'occultismo occidentale, il nome del misterioso Baphomet viene spesso invocato. Nonostante sia divenuto un nome conosciuto comunemente nel XX secolo, testimonianze del Baphomet si trovano in documenti risalenti all'XI secolo. Oggi, questo simbolo è associato a qualcosa di relativo all'occultismo, alla magia rituale, alla stregoneria, al satanismo e all'esoterismo.

 

Il Baphomet appare spesso nella cultura popolare per identificare qualcosa di occulto. La raffigurazione più famosa del Baphomet si trova nel libro di Eliphas Levi (1811-1878) Dogme et Rituel de la Haute Magie, un libro del 1856 che è diventato uno standard di riferimento per l'occultismo moderno.

 

eliphas levi dogme et rituel de la haute magie - eliphas levi il baphomet di eliphas levi
Eliphas Levi Dogme et Rituel... Il Baphomet di Levi

 

Che cosa rappresenta questa creatura? Qual'è il significato dei simboli che la circondano? Perché è così importante per l'occultismo? Per rispondere ad alcune di queste domande, dobbiamo prima guardare alle sue origini. Diamo ora un'occhiata alla storia del Baphomet e ai diversi esempi di riferimenti a questa figura nella cultura popolare.

 

Origini del nome

 

Ci sono diverse teorie circa le origini del nome «Baphomet». La spiegazione più comune sostiene che si tratterebbe di una storpiatura dal francese classico del nome di Mohammed, il profeta dell'islam (che venne latinizzato in «Maometto»). Secondo un'opinione diffusa (ma priva di prove concrete a sostegno; N.d.R.), durante le Crociate, i Cavalieri Templari, che rimasero per periodi di tempo prolungati nei Paesi del Medio Oriente, sarebbero venuti a conoscenza degli insegnamenti del misticismo arabo. Il contatto con civiltà orientali avrebbe permesso loro di riportare in Europa i principî fondamentali di quello che sarebbe in seguito divenuto l'occultismo occidentale, tra cui lo gnosticismo, l'alchimia, la Kabbalah e l'ermetismo.

 

L'amicizia dei Templari con i musulmani portò la Chiesa ad accusarli del culto di un idolo chiamato «Baphomet». Vi sono quindi alcuni collegamenti plausibili tra il Baphomet e Maometto. Tuttavia, ci sono altre teorie circa le origini di questo nome. Eliphas Levi, un occultista francese che ha disegnato il celebre dipinto del Baphomet, sosteneva che quesyo nome derivava da una codifica cabalistica:

 

«Il nome del Baphomet dei Templari, che dovrebbe essere pronunciato cabalisticamente al contrario, è composto di tre abbreviazioni: "tem"; "ohp"; "ab"; "TEMpli Omnium Hominum Pacis ABbas, ossia "il padre del tempio della pace di tutti gli uomini"» 2.

 

baphomet - temohpab

Immagine del Baphomet estratta dall'opera di O. Nardi La Gnosi e la fucina delle rivoluzioni (Salpan Editore, Matino 2010, pag. 40).

 

Arkon Daraul (1924-1996), pseudonimo usato da Idries Shah, autore e docente di tradizione e magia sufi, sosteneva che il nome Baphomet derivava dalla parola araba Abu fihama(t), che significa «il Padre della Comprensione» 3. Il Dr. Hugh Schonfield (1901-1988), il cui lavoro sui rotoli del Mar Morto è ben noto, ha sviluppato una delle teorie più interessanti.

 

Schonfield, che aveva studiato un codice ebraico chiamato Atbash, che veniva utilizzata nella traduzione di alcuni dei rotoli del Mar Morto, affermò che quando si applica il codice alla parola «Baphomet», essa viene tradotta nella parola greca «sophia», che significa «Conoscenza» ed è anche sinonimo di «dea».

 

arkon daraul hugh schonfield
Arkon Daraul Hugh Schonfield

 

Possibili origini della figura

 

La rappresentazione moderna del Baphomet sembra trarre spunto da diverse fonti antiche, ma soprattutto dalle divinità pagane. Il Baphomet ha dei tratti in comuni a tutti gli altri dèi, tra cui quelli egizi, del Nord Europa e dell'India. Infatti, le mitologie di un gran numero di antiche civiltà parlano di una sorta di divinità cornuta.

 

Nella teoria jungiana, il Baphomet è una continuazione dell'archetipo del dio cornuto, un concetto di divinità che è universalmente presente nella psiche individuale. Cernunno, Pan, Hathor, il diavolo (come illustrato dal cristianesimo) e il Baphomet hanno un'origine comune? Alcuni dei loro attributi sono sorprendentemente simili.

 

cernunno

L'antico dio celtico Cernunno viene tradizionalmente raffigurato con delle corna spinate in testa, seduto nella «posizione del loto», simile al ritratto di Levi del Baphomet. Anche se la storia di Cernunno è avvolta nel mistero, lo si identifica come dio della fertilità e della natura.

 

herne

In Gran Bretagna, un dio dall'aspetto di Cerenunno veniva chimato Herne. Il dio cornuto possiede alcune delle caratteristiche del satiro come il Baphomet, come l'enfasi sul fallo.

 

il dio pan

Pan era una divinità di primo piano in Grecia. Il dio della natura era spesso raffigurato con le corna in testa e la parte inferiore del corpo di un capro. Non diversamente da Cerenunno, Pan è una divinità fallica. Le sue caratteristiche animalesche sono una concretizzazione degli impulsi carnali e procreativi degli uomini.

 

papa silvestro II e il diavolo

Papa Silvestro II (950-1003) e il diavolo (disegno del 1460). Nel cristianesimo, il diavolo ha caratteristiche simili agli dèi pagani sopra descritti in quanto sono l'ispirazione principale per queste rappresentazioni. Gli attributi incarnati da questi dèi divennero la rappresentazione di quello che è considerato il male dalla Chiesa.

 

il tarocco del diavolo

Il Tarocco del Diavolo. Questa carta raffigura il demonio, con le sue ali, le corna, i seni e la postura delle mani. Essa fu senza dubbio una grande fonte di ispirazione nella rappresentazione di Levi del Baphomet.

 

robin good-fellow

Robin Good-Fellow (o Puck) è una favola mitologica in cui vi è una personificazione degli spiriti della terra. Dotato di molti attributi del Baphomet o di altre divinità, egli appare su di un libro del 1629 circondato dalle streghe.

 

goya - sabba delle streghe

Nel 1821, Francisco Goya (1746-1828) dipinse «Il Grande Caprone» o «Sabba delle streghe». Il dipinto raffigura una congrega di streghe riunite intorno Satana. Quest'ultimo viene raffigurato come una creatura metà uomo e metà capro.

 

baphomet - notre-dame

Una figura molto simile al Baphomet appare tra le guglie della cattedrale parigina di Notre-Dame, originariamente costruita dai Cavalieri Templari.

 

Il Baphomet di Eliphas Levi

 

La raffigurazione del Baphomet di Eliphas Levi presente nel suo libro Dogmes Rituels et de la Haute Magie è divenuta la figura «ufficiale» del Baphomet. Nel 1861, l'occultista francese Eliphas Levi incluse nel suo succitato libro un disegno che sarebbe diventato la più famosa rappresentazione del Baphomet: un capro umanoide alato con un paio di seni e una torcia sulla testa tra le corna. La figura reca numerose somiglianze con le divinità sopra citate. Esso comprende anche diversi altri simboli esoterici relativi ai concetti magici incarnati dallo stesso Baphomet. Nella prefazione al suo libro, Levi dichiara:

 

«Il capro sul frontespizio porta il segno del Pentagramma sulla fronte, con un punta in alto, simbolo di luce; le sue due mani formano il segno dell'ermetismo, quella rivolta verso l'alto verso la Luna bianca (Chesed), l'altra verso il basso in direzione di quella nera (Geburah). Questo segno esprime la perfetta armonia della misericordia con la giustizia. Un suo braccio è femminile, l'altro è maschile come quelli dell'androgino (Khunrath), attributi che abbiamo dovuto unire con quelli del nostro caprone perché è unico ed è lo stesso simbolo. La fiamma dell'intelligenza brillante tra le corna è la luce magica dell'equilibrio universale, l'immagine dell'anima elevata sopra la materia, come la fiamma, pur essendo legata alla materia, brilla al di sopra di essa. L'orrenda testa della bestia esprime l'orrore del peccatore che, agendo materialmente, è l'unico responsabile che dovrà sopportare la punizione, perché l'anima è insensibile secondo la sua natura e può solo soffrire nel momento in cui si materializza. L'asta eretta in piedi al posto dei genitali simboleggia la vita eterna, il corpo ricoperto di squame, l'acqua, il semicerchio sopra l'atmosfera. L'umanità è rappresentata dai due seni e dalle braccia androgine di questa sfinge delle scienze occulte» 4.

 

baphomet

 

Nella rappresentazione di Levi, il Baphomet incarna il culmine del processo alchemico, ossia l'unione di forze opposte per creare luce astrale, la base della magia e, infine, l'illuminazione. Uno sguardo da vicino ai dettagli dell'immagine rivela che ogni simbolo è inevitabilmente equilibrato con il suo opposto. Il Baphomet è un personaggio androgino in quanto è in possesso delle caratteristiche di entrambi i sessi: seni femminili e un'asta che rappresenta il fallo eretto.

 

Il concetto di androgenismo è di grande importanza nella filosofia occulta in quanto rappresenta il più alto livello di iniziazione alla ricerca dell'unione con Dio. Il fallo del Baphomet è in realtà il Caduceo di Hermes – un'asta intrecciata composta da due serpenti. Questo antico simbolo ha rappresentato per secoli l'ermetismo. Il Caduceo rappresenta esotericamente l'attivazione dei chakra, dalla base della spina dorsale fino alla ghiandola pineale, usando il potere del serpente (da qui i due rettili) o Luce Astrale.

 

caduceo di hermes

Sopra: il Caduceo di Hermes.

 

Il caduceo come simbolo dell'attivazione dei chakra.

 

«La scienza è reale solo per coloro che ammettono e comprendono la filosofia e la religione. Questo processo avrà successo solo se l'Adepto avrà raggiunto il pieno controllo della volontà, diventando così re del mondo elementare: è questa la forza descritta nel Simbolo di Hermes. Sulla Tavola di Smeraldo, esso rappresenta il potere magico universale, spirituale, il fuoco, la forza motrice, è la lettera «Od», secondo gli ebrei, e la Luce Astrale, secondo altri. In esso si trova il fuoco segreto, vitale e filosofico, di cui tutti i filosofi ermetici ne parlano riferendosi ad esso come al segreto più importante: il Seme Universale, il segreto che hanno mantenuto, e che rappresentavano unicamente sotto la figura del Caduceo di Hermes» 5.

 

Il Baphomet è quindi un simbolo della Grande Opera alchemica in cui si uniscono le forze separate e contrapposte in perfetto equilibrio per generare la Luce Astrale. Questo processo alchemico è rappresentato nell'immagine di Levi dai termini «Solve et Coagula» sulle braccia del Baphomet.

 

Mentre concorrono ad ottenere risultati opposti, «sciogliere» (trasformare ciò che è solido in un liquido) e «coagulare» (trasformare ciò che è liquido in un solido) sono due passaggi necessari del processo alchemico che mira a trasformare la pietra in oro o, in termini esoterici, un uomo profano in un uomo illuminato.

 

Le due scritte sono sulle braccia che puntano in direzioni opposte, a sottolineare ancora una volta la loro natura opposta. Le mani del Baphomet formano il «segno dell'ermetismo», che è una rappresentazione visiva dell'assioma ermetico «come sopra, così sotto». Questa massima riassume l'insieme degli insegnamenti e gli obiettivi dell'ermetismo, dove il microcosmo (l'uomo) è come il macrocosmo (l'Universo).

 

solve et coagula - baphomet

 

Pertanto, la comprensione dell'uno fà capire l'altro. Questa Legge di Corrispondenza nasce dalla Tavolette di Smeraldo di Ermete Trismegisto, su cui era scritto:

 

«Tutto ciò che sta in basso corrisponde a ciò che si trova in alto, e tutto ciò che si trova in alto, ha una corrispondenza a ciò che è in basso, per compiere i miracoli dell'Uno» 6.

 

Il dominio di questa forza di vita, la Vita Astrale, è ciò che viene chiamato magick dagli occultisti moderni.
 

tarocco del mago

Il Tarocco del Mago ripropone l'assioma

ermetico «come in alto, così in basso».

 

«La pratica della magia – bianca o nera – dipende dalla capacità dell'adepto di controllare la forza universale della vita, quella che Eliphas Levi chiama il grande agente magico o la Luce Astrale. Attraverso la manipolazione di questa essenza fluida si producono fenomeni trascendentali. Il famoso Capro di Mendes (anche lui ermafrodita) è una creatura composita formulata per simboleggiare questa Luce Astrale. Esso è identico al Baphomet, il Pantheos mistico dei discepoli della magia cerimoniale, i Templari, che probabilmente la ottennero a loro volta dagli arabi» 7.

 

Le mani del Baphomet puntano verso Lune opposte, che Levi chiama Chesed e Geburah, due concetti opposti ripresi dalla Kabbalah ebraica. Nel cabalistico albero della vita, Chesed è associato alla «gentilezza verso gli altri», mentre Geburah si riferisce alla «moderazione del proprio desiderio di donare la bontà agli altri, quando il destinatario di quel bene è giudicato indegno e sospetto di farne cattivo uso».

 

Questi due concetti sono opposti e, come ogni altra cosa nella vita, dev'essere trovato un equilibrio tra i due. La caratteristica più riconoscibile del Baphomet è, naturalmente, la testa di capro.

 

Questa testa mostruosa rappresenta l'animale che c'è nell'uomo e la sua natura peccaminosa, le sue tendenze egoistiche e i suoi bassi istinti. In contrasto con la natura spirituale dell'uomo (simboleggiata dalla «luce divina» sulla sua testa), questo lato animale è visto a prescindere come una parte necessaria alla natura dualistica dell'uomo, dove l'animale e lo spirituale devono unirsi in armonia.

 

É possibile inoltre sostenere che l'aspetto grottesco complessivo del Baphomet possa servire ad allontanare e a respingere i profani che non sono iniziati al significato esoterico del simbolo.

 

Nelle Società Segrete

 

Sebbene la raffigurazione di Levi del 1861 sia la più famosa del Baphomet, il nome di questo idolo stava già circolando da oltre mille anni, nelle Società Segrete e nei circoli occulti. La prima menzione registrata del Baphomet come parte di un rituale occulto apparve durante l'era dei Cavalieri Templari.

 

I Cavalieri Templari

 

 

baphomet rito massonico templarista

Il Baphomet presiede ad un rito massonico templarista (secondo le testimonianze del bugiardissimo Leo Taxil).

 

Viene ampiamente riconosciuto dai ricercatori occulti che la figura del Baphomet fu di grande importanza nei rituali dei Cavalieri Templari. La prima occorrenza del nome Baphomet è apparsa in una lettera del 1098 del crociato Anselmo de Ribemont in cui si afferma:

 

«Non appena il giorno nuovo sorse chiamarono a gran voce Baphomet, mentre noi pregavamo nel silenzio dei nostri cuori Dio. Quindi attaccammo e riuscimmo a respingere tutti i nemici al di fuori delle mura» 8.

 

Durante i processi ai Templari del 1307, dove vennero torturati i Templari e interrogati su richiesta del re Filippo IV di Francia (1268-1314), il nome del Baphomet venne menzionato più volte. Mentre alcuni Templari negarono l'esistenza del Baphomet, altri lo descrissero come un gatto, o come una testa con tre facce.

 

Mentre i libri finalizzati al consumo di massa spesso negano qualsiasi legame tra i Cavalieri Templari e il Baphomet, sostenendo che esso fosse un'invenzione della Chiesa per demonizzarli, quasi tutti gli autori studiosi di occultismo (che scrissero cioè libri destinati agli iniziati) riconoscono tale collegamento.

 

L'idolo viene spesso definito come «il Baphomet dei Templari».

 

«I templari adoravano veramente il Baphomet? Salutavano vergognosamente le natiche del capro di Mendes? Cosa era in realtà questa associazione segreta e potente, che mise in pericolo Chiesa e Stato e che venne quindi rasa al suolo senza ripensamenti? Non giudicare nulla alla leggera, sono colpevoli di un grande crimine. Essi hanno mostrato ad occhi profani il santuario iniziatico degli antichi. Essi si sono riuniti di nuovo e hanno condiviso i frutti dell'albero della conoscenza, in modo che possano diventare i padroni del mondo. Il giudizio pronunciato contro di loro è più alto e molto più vecchio del tribunale del papa o del re: "Il giorno in cui tu ne mangerai di certo morrai", ha detto Dio stesso, come leggiamo nel Libro della Genesi [...]. Sì, nella nostra più profonda convinzione, il Gran Maestro dell'Ordine dei Templari adorava il Baphomet, e lo fece adorare ai suoi inziati; sì, esisteva in passato, ed è certo che esista nel presente. Esso presiede infatti a delle riunioni con i suoi seguaci, seduto su un trono e con una torcia accesa tra le corna. Ma gli adoratori di questo segno non considerano, come noi, che è una rappresentazione del diavolo: al contrario, per loro è quella del dio Pan, il dio delle nostre scuole moderne di filosofia, il dio della scuola teurgica alessandrina e dei nostri mistici neoplatonici, il dio di Lamartine e di Victor Cousin, il dio di Spinoza e Platone, il dio delle scuole gnostiche primitive, il Cristo dei sacerdoti dissidenti. Quest'ultima qualifica, attribuita al capro della magia nera, non stupisce gli studenti di religioni antiche che conoscono le fasi del simbolismo e della dottrina nelle loro varie trasformazioni, sia in India, che in Egitto e in Giudea» 9.

 

La Massoneria

 

Poco dopo l'uscita dell'illustrazione di Levi, lo scrittore e giornalista francese Léo Taxil (1854-1907) pubblicò una serie di opuscoli e di libri che denunciavano la Massoneria, accusando le Logge di adorare il diavolo. Al centro delle sue accuse vi era il Baphomet, che venne descritto come l'oggetto di culto del massone.

les mystères de la franc-maçonnerie - leo taxil

In Les mystères de la Franc-maçonnerie («I misteri della Massoneria»), si accusa la sètta di adorare il Baphomet e di praticare il satanismo. Le opere di Taxil fecero esplodere l'ira dei cattolici.

 

les mystères de la franc-maçonnerie - leo taxil

La copertina di Les mystères de la Franc-maçonnerie illustra un rito presieduto dal Baphomet e viene letteralmente adorato dai suoi adepti.

 

baphomet - massoneria

Immagine anti-massonica (1894) del pubblicista Abel Clarin de la Rive (1855-1914).

 

Nel 1897, dopo aver causato molto scalpore a causa delle sue rivelazioni sulla Massoneria francese, Léo Taxil convocò una conferenza-stampa dove annunciò che molte delle sue rivelazioni erano delle invenzioni 10. Da allora, questa serie di eventi venne soprannominata la «bufala di Léo Taxil». Tuttavia, alcuni sostengono che vi siano forti probabilità che Taxil fosse stato costretto a confessare al fine di sedare la polemica che aveva coinvolto la Massoneria. Qualunque sia il caso, il collegamento più probabile tra la Massoneria e il Baphomet è presente nel simbolismo, in cui l'idolo diventa un'allegoria profonda di concetti esoterici.

 

L'autore massonico Albert Pike (1809-1891) sostiene che, nella Massoneria, il Baphomet non è un oggetto di culto, ma un simbolo, il cui vero significato è rivelato solo agli iniziati di alto Grado.

 

«É assurdo supporre che gli uomini di intelletto adorassero un idolo mostruoso chiamato Baphomet, o che riconoscessero in Maometto un profeta ispirato. Il loro simbolismo, inventato secoli prima, per nascondere ciò che era pericoloso confessare, era ovviamente incomprensibile da coloro che non erano iniziati, e a i loro nemici sembrava un concetto panteistico. I simboli dei saggi sono sempre diventati gli idoli della moltitudine ignorante. Ciò che i capi dell'Ordine veramente credevano e insegnavano, veniva indicato agli Adepti grazie ai suggerimenti contenuti nei Gradi elevati della Massoneria, e dai simboli che solo gli Adepti potevano capire» 11.

 

leo taxil albert pike
Leo Taxil Albert Pike

 

Aleister Crowley

 

L'occultista Aleister Crowley (1875-1947) nacque circa sei mesi dopo la morte di Eliphas Levi, e credeva di esserne la reincarnazione. Anche per questo, Crowley era conosciuto all'interno dell'Ordo Templi Orientis (O.T.O.) - la Società Segreta che rese famosa - come «Baphomet».

 

aleister crowley - baphometh

Sopra: Una fotografia autografa di Crowley in cui si firma «Baphomet».

 

Ecco la spiegazione di Crowley dell'etimologia del nome «Baphomet», tratto dal suo libro del 1929 The Confessions of Aleister Crowley:

 

«Presi il nome "Baphomet" come il mio motto nell'O.T.O. Per sei anni e più cercai di scoprire il modo corretto per scrivere questo nome. Sapevo che doveva avere otto lettere e anche che le corrispondenze numeriche e letterali dovevano essere tali da esprimere il significato del nome in modo da confermare ciò che gli studiosi occulti avevano scoperto su di esso, e anche per chiarire i problemi che gli archeologi non erano finora, riusciti a risolvere […]. Una teoria del nome è che esso rappresenti le parole [...], il battesimo della saggezza; un’altra, che si tratti della storpiatura di un titolo che significava "Padre Mithra". Inutile dire che il suffisso "R" va a sostegno della seconda teoria. Ho aggiunto la parola come pronunciata dal Mago. Essa è pari a 729. Questo numero non era mai apparso nel miei lavori cabalistici e, pertanto, non significava nulla per me. Tuttavia, si giustifica come il cubo di nove. La parola [...], il titolo mistico dato da Cristo a Pietro, come pietra angolare della Chiesa, ha questo stesso valore. Finora, il Mago ha dimostrato grandi qualità! Egli aveva chiarito il problema etimologico e mostrato perché i Templari avrebbero dovuto dare il nome "Baphomet" al loro cosiddetto idolo. Baphomet era Mitra Padre, la pietra cubica che era la pietra angolare del Tempio» 12.

 

the confessions of aleister crowley

 

Il Baphomet è una figura importante all'interno di Thélema, il sistema mistico che Crowley fondò all'inizio del XX secolo. In una delle sue opere più importanti, Magick (1929), Crowley descrive il Baphomet come un androgino divino:

 

«Il diavolo non esiste. Si tratta di un falso nome inventato dai Fratelli Neri per implicare un'Unità nella loro ignorante confusione di dispersioni. Un diavolo che possedesse l'unità sarebbe un Dio [...]. "Il diavolo" è, storicamente, il Dio di un popolo che non piace alle persone […]. Questo serpente, Satana, non è il nemico dell'uomo, ma colui che ha fatto diventare divina la nostra razza, conoscendo il Bene e il Male. Egli ordinò "conosci te stesso"!, e insegnò l'Iniziazione. Egli è "il diavolo" del "Libro di Thoth", e il suo emblema è il Baphomet, l’Androgino che è il geroglifico della perfezione arcana [...]. Egli è dunque Vita e Amore. Ma soprattutto la sua lettera è "ayin", l'occhio, così che egli è luce, e la sua immagine zodiacale è il Capricorno, il capro che salta e il cui attributo è Libertà» 13.

 

L'Ecclesia Gnostica Catholica, il braccio ecclesiastico dell'Ordo Templi Orientis, recita nel corso della sua Messa Gnostica: «E io credo nel Serpente e nel Leone, Mistero del Mistero, nel Suo nome "Baphomet"» 14. Il Baphomet è considerato come l'unione di Caos e Babilonia, l'energia femminile e quella maschile, il fallo e l'utero.

 

La Church of Satan

 

Anche se non è tecnicamente una società segreta, la Church of Satan di Anton Szandor LaVey (1930-1997) rimane un Ordine occulto molto influente. Fondata nel 1966, l'organizzazione ha adottato il "Sigillo di Baphomet" come insignium ufficiale.

 

Il Sigillo di Baphomet, il simbolo ufficiale della Church of Satan, ha come caratteristiche il Capro di Mendes all'interno di un Pentacolo rovesciato. Nella foto Anton LaVey.

 

Il Sigillo di Baphomet fu fortemente ispirato da questa illustrazione estratta da La Clef de la Magie Noire («La chiave della magia nera»), un'opera del 1897 scritta dall'occultista Stanislas de Guaita (1861-1897).

 

Illustrazione presa dal libro di Stanislas de Guaita La Clef de la Magie Noire.

 

stanislas de guaita la clef de la magie noire - stanislas de guaita
Stanislas de Guaita La Clef de la Magie...

 

Secondo Anton Lavey, i Templari adoravano il Baphomet come simbolo di Satana. Il Baphomet è presente in maniera prominente durante i rituali della Church of Satan, e come simbolo è posto sopra l'altare rituale. In The Satanic Bible, Lavey descrive con queste parole il simbolo del Baphomet:

 

«Il simbolo del Baphomet veniva usato dai Cavalieri Templari per rappresentare Satana. Attraverso i tempi, questo simbolo è stato chiamato con molti nomi diversi. Fra questi vi sono: Il Capro della Menzogna, Il Capro dei Mille Giovani, Il Capro Nero, Il Capro di Giuda, e forse nel modo più appropriato, Il Capro Espiatorio. Il Baphomet rappresenta i Poteri dell'Oscurità, combinati con la fertilità generativa del capro. Nella sua "pura" forma il Pentacolo, esso mostra la figura di un uomo, racchiuso nelle cinque punte della Stella - tre punte in alto, due punte in basso - simboleggiante la natura spirituale dell'uomo. Anche nel satanismo è usato il Pentacolo, ma poiché il satanismo rappresenta gli istinti carnali dell'uomo, o l'opposto della natura spirituale, il Pentacolo è capovolto per adattare perfettamente la testa del capro - le sue corna rappresentano la dualità, spinta oltre nella sfida, gli altri tre punti capovolti, rappresentano la negazione della Trinità. Le lettere ebraiche intorno al Cerchio del simbolo derivano dai magici insegnamenti della Kabbalah, e si riferiscono al Leviatano, il serpente degli abissi acquatici, e l'identificazione con Satana. Questi simboli corrispondono alle cinque punte della Stella rovesciata» 15.

 

michelle shortt

Sopra: Michelle Shortt, membro influente di The Satanic Temple (Capo del Capitolo dell'Arizona), pubblicizza una chitarra Templar Guitarworks nella posa del Baphomet.

 

baphomet - arkansas capitol

Il 16 agosto 2018, gli adepti di The Satanic Temple, una sètta diabolica statunitense, sono riusciti a posare per qualche ora una statua di bronzo del Baphomet alta 2,7 metri davanti all'edificio del Capitolo dello Stato dell'Arkansas. Il gesto, volutamente provocatorio, era in risposta all'erezione di un monumento con le tavole dei Dieci Comandamenti poco distante.

 

Il Baphomet nella cultura popolare

 

Soprattutto a causa dell'influenza di Aleister Crowley e Anton Lavey nella cultura popolare, i riferimenti al Baphomet la permeano sempre più. In alcuni casi, come in quelli dei gruppi heavy metal, i riferimenti sono piuttosto chiari ed inequivocabili: queste band non nascondono in alcun modo le influenze di queste scuole di occultismo sul loro immaginario. Ecco alcuni esempi:

 

behemoth - zos kia cultus

La death metal band polacca Behemoth: la copertina di Zos Kia Cultus (Avantgarde Music 2002).

 

the black dahlia murder - ritual

La death metal band The Black Dahlia Murder: particolare della copertina dell'album Ritual (Metal Blade Records 2011).

 

marilyn manson - antichrist superstar

Marilyn Manson: copertina dell'album Antichrist Superstar (Nothing 1996).

 

marilyn manson - baphomet

Sopra: Marilyn Manson indossa una t-shirt con il Baphomet.

 

rammstein - pussy

Sopra: la copertina del singolo dei Rammstein Pussy (Universal records 2009) si riferisce alla androginia del Baphomet. Il secondo membro del gruppo da destra fà con le braccia il segno del «come in alto, così in basso».

 

in satan we trust - baphomet's blood

Sulla cover dell'album In Satan We Trust (Iron Bonehead Productions 2016) appare il Baphomet. D'altronde, il gruppo che ha inciso questo CD si chiama Baphomet's Blood (sono di Ascoli Piceno).

 

hewdat - blackest empire of satan

Il Baphomet è scena anche sulla cover dell'album Blackest Empire of Satan (SBM REcords 2006), del gruppo black metal russo H.E.W.D.A.T.

 

in sorte diaboli - dimmu borgir

La stessa figura appare anche sulla cover dell'album In Sorte Diaboli (Nuclear Blast 2007), dei norvegesi Dimmu Borgir.

 

evil war - bleeding in the shades of baphomet

Lo stesso demone androgino fa la sua comparsa anche sulla copertina dell'album Bleeding in the Shades of Baphomet (2006), .dei brasiliani EvilWar.

 

goatsnake - 1 + dog days

Il Baphomet appare anche sulla copertina della compilation 1 + Dog Days (2004), degli statunitensi Goatsnake.

 

othon mataragas - baphomet

Sull'album di Othon Mataragas intitolato Digital Angel (2008), appare lo stesso artista greco con le ali nere nella posa del Baphomet.

 

job for a cowboy - ruination

Sull'album del gruppo death metal statunitense Job For A Coyboy intitolato Ruination (Metal Blade Records, 2009), appare ancora una volta il Baphomet.

 

baphomet - magma

Sopra: il Baphometh appare anche sulla cover di Üdü Wüdü (1976),

del gruppo progressive rock francese Magma.

 

Nell'intrattenimento commerciale («corporativo»), i riferimenti al Baphomet sono molto più vaghi e nascosti. Rivolti ad un pubblico più giovane, tali riferimenti ci sono, ma, probabilmente, non vengono riconosciuti e compresi consapevolmente dalla maggior parte del pubblico. Ecco alcuni esempi.

 

lady gaga - posa del baphomet

In un fotomontaggio Lady Gaga assume la posa del Baphomet.

 

poppy - lowlife

Sopra: la cantante Poppy (Moriah Rose Pereira) nel video

del brano Lowlife (2016) assume la posa del Baphomet.

 

the claypool lennon delirium - baphomet

Sopra: il Baphomet nel video Blood and Rockets, dei The Claypool Lennon Delirium

(di cui fa parte Sean Lennon, figlio di John Lennon e Yoko Ono).

 

ragnarock - baphomet

Uno screen-shoot dal popolare videogioco online Ragnarök.

 

kiichi - baphomet

Copertina dell'album Baphomet (KarenT 2011), di Kiichi.

 

Sopra: il Baphomet sulla copertina del Necronomicon illustrato dal celebre disegnatore svizzero Hans Ruedi Giger (1940-2014).

 

pazuzu

Sopra: una curiosità; anche Pazuzu, il demone adorato in Siria nell'antichità che appare nel film L'esorcista (1973), tiene le braccia nella stessa posizione del Baphomet. Forse Eliphas Levi si è ispirato a questa figura...

 

Riferimenti, ancora più oscuri, potranno essere trovati da coloro che hanno «occhi per guardare» (e non semplicemente per vedere).

 

In conclusione

 

Il Baphomet è una creazione composita simbolica della realizzazione alchemica attraverso l'unione di forze opposte. Gli occultisti credono che, attraverso la padronanza della forza vitale, l'iniziato sia in grado di produrre l'illuminazione magica e spirituale. La rappresentazione di Eliphas Levi del Baphomet include diversi simboli che alludono all'innalzamento della kundalini – l'energia del Serpente – che conduce verso l'attivazione della ghiandola pineale, conosciuta anche come il «Terzo Occhio».

 

Così, da un punto di vista esoterico, il Baphomet rappresenta questo processo occulto. Tuttavia, nel corso del tempo, il simbolo è andato via via rappresentando molto di più del suo significato esoterico. Attraverso polemiche, il Baphomet è diventato nell'occultism, a seconda del punto di vista, una rappresentazione di tutto ciò che è buono o di tutto ciò che è malefico. É, infatti, l'ultimo «capro espiatorio», il volto della stregoneria, della magia nera e del satanismo.

 

Il fatto che questo simbolo sia piuttosto mostruoso e grottesco ha probabilmente contribuito ad innalzare ulteriormente il simbolo al suo attuale livello di infamia; nessun simbolo ha mai urtato così tanto le religioni e attirato attorno a sé coloro che si ribellano ad esse. L'immagine del Baphomet viene attualmente utilizzata come simbolo per qualunque cosa riguardi l'occultismo e il ritualismo.

 

terzo occhio

Sopra: il Terzo Occhio degli occultisti.

 

Nei mass media di proprietà delle multinazionali, che hanno stretti legami con le Società Segrete, la figura del Baphomet appare nei posti più strani, spesso davanti ad un pubblico troppo giovane per capire il riferimento occulto. Forse che il Baphomet viene usato nella cultura pop come simbolo del potere delle élite occulte sulle masse ignoranti? Dopo secoli di miti, di bufale, di propaganda e di disinformazione da entrambi i lati dello spettro, possiamo veramente rispondere alla domanda originale poste da questo articolo: «Chi è il Baphomet»? É un simbolo di Satana o di illuminazione spirituale? É un simbolo del bene e del male?

 

La risposta si trova all'interno dello stesso simbolo: esso è, nell'ottica dualista di un certo satanismo, entrambe le cose. Nella mitologia egizia, Toth Hermes era una potenza mediatrice tra il bene e il male, assicurandosi che nessuno dei due avesse una vittoria decisiva sull'altro. Il Baphomet rappresenta il compimento di questo compito cosmico su scala molto piccola, all'interno di sé stessi. Una volta che l'equilibrio perfetto viene raggiunto a livello personale, l'iniziato all'occultismo può puntare una mano verso il cielo e una mano verso la terra, e pronunciare questo assioma ermetico che si riverbera attraverso i millenni: «Come in alto, così in basso».


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Note

 

1 Articolo reperibile alla pagina web

http://vigilantcitizen.com/hidden-knowledge/whoisbaphomet/

Traduzione dall'originale inglese a cura di Neovitruvian reperibile alla pagina web

http://www.neovitruvian.it/2011/07/08/chi-e-baphomet/

2 Cfr. E. Levi, Dogmes et Rituel de la Haute Magie («Dogma e rituale dell'Alta Magia).

3 Cfr. A. Daraul, A History of Secret Societies («Una storia delle Società Segrete»).

4 Cfr. E. Levi, op. cit.

5 Cfr. A. Pike, Morals and Dogma («Morali e dogma»).

6 Ermete Trismegisto è un personaggio leggendario dell'età ellenistica, venerato come maestro di sapienza e ritenuto l'autore del Corpus hermeticum. A lui è attribuita la fondazione di quella corrente filosofica nota come ermetismo.

7 Cfr. M. P. Hall, The Secret Teachings of All Ages («Gli insegnamenti segreti di tutte le epoche»).

8 Cfr. M. Barber-K. Bate, Letters from the East: Crusaders, Pilgrims and Settlers in the 12th-13th Centuries («Lettere dall'Oriente: crociati, pellegrini e coloni nei secoli XII e XIII»).

9 Cfr. E. Levi, op. cit.

10 Cfr. The Confessions of Léo Taxil («Le confessioni di Léo Taxil»), del 25 aprile 1897.

11 Cfr. A. Pike, op. cit.

12 Cfr. A. Crowley, The Confessions of Aleister Crowley («Le confessioni di Aleister Crowley»).

13 Cfr. A. Crowley, Magick in Theory and Practice («La magia nella teoria e nella pratica»), Liber ABA, Libro IV.

14 Cfr. H.-T. Apiron, The Invisible Basilica: The Creed of the Gnostic Catholic Church: An Examination («La basilica invisibile: il credo della chiesa gnostica cattolica: un esame»).

15 Cfr. A. S. LaVey, The Satanic Bible («La bibbia satanica»), Avon Book 1969.

 

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