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dossier del centro culturale san giorgio

titolo the beatles

di David W. Cloud (*)

 

ultima modifica: 28 marzo 2015

 

the beatles

 

 

Il quartetto di Liverpool è ormai entrato a far parte non solo dell'Olimpo musicale, ma in quello delle celebrità del XX secolo. Nonostante il loro precoce scioglimento, la loro musica e il loro stile di vita hanno continuato ad essere un punto di riferimento per tutti i rocker che sono venuti dopo di loro. Oggi essi sono considerati icone del nostro tempo, profeti di una società futura che lentamente sta nascendo sotto gli occhi delle nuove generazioni.

 

Ma, come dimostra questo succinto dossier, questo ritratto sentimentale dei fab four si discosta non poco dalla verità dei fatti. In realtà, i Beatles sono stati i menestrelli coscienti della contro-cultura, ossia di quella trasformazione radicale della società iniziata negli anni Sessanta grazie alle idee diffuse da certi filosofi marxisti e al denaro scucito dalle lobby mondialiste. Obiettivo: la scristianizzazione dell'Occidente e la costruzione dell'utopico mondo unito vagheggiato da Imagine... e dalle Logge massoniche!

 

john lennon - great seal of united states

Sopra: John Lennon fotografato in compagnia di Ringo Starr. Notate che sulla t-shirt di Lennon c'è il Gran Sigillo degli Stati Uniti, un simbolo stampato sul retro delle banconote da un dollaro ricco di significati esoterici e cabalistici.

 

  Paolo Baroni

 

Introduzione
 

I Beatles sono la più popolare e autorevole rock band di tutti i tempi. Essi, nei fatti, sono sinonimo di rock'n'roll. La loro musica è stata rimasterizzata e ridistribuita nel 1987 in versione CD-ROM, continua a vendere bene, e viene continuamente mandata in onda dalle vecchie stazioni radio. La loro influenza impregna la società occidentale e si fa sentire in tutto il mondo. Perfino i musicisti cristiani contemporanei 1 sono fans dei Beatles.

 

Ad esempio, il rocker cristiano Phil Keaggy ha tributato il suo omaggio ai Beatles nel suo album del 1993 Crimson and Blue (Myrrh).

 

phil keaggy - crimson and blue

 

Anche gli heavy metal texani Galactic Cowboys ammettono di essere stati fortemente influenzati dal famoso quartetto.

 

galactic cowboys

 

I cristiani Caedmon's Call suonano spesso la musica dei fab four.

 

caedmon's call

 

I Dc Talk aprono i loro concerti Jesus freak con la canzone Help dei Beatles.

dc talk

 

Gli Jars of Clay hanno dichiarato che la loro ispirazione viene da Jimy Hendrix (1942-1970) e dai Beatles... Il loro chitarrista ha dichiarato di essere un «fanatico dei Beatles».

 

jars of clay

 

Il produttore musicale Sid Bernstein (1918-2013) ha osservato:

 

«Solo Hitler ha superato il potere che avevano i Beatles davanti alle folle [...]. Quando i Beatles parlano di droga, della guerra nel Vietnam, di religione, milioni di persone ascoltano; è questa la nuova situazione della musica pop mondiale» 2.

 

sid bernstein

 

Il critico rock Vern Stefanic ha notato che

 

«Lennon fu più di un musicista perché promosse l'anticristianesimo, l'antiamericanismo e una presa di posizione rivoluzionaria» 3.

 

I Beatles sono stati anche i pionieri del look dei capelli lunghi.

 

«In effetti, il maggior impulso androgino del rock negli anni '60 aveva origini straniere: […] i Beatles […]. Il taglio di capelli era così rivoluzionario rispetto agli standard di quegli anni che erano visti come un segno di incipiente travestitismo» 4.

 

Paul McCartney ha ammesso il ruolo dei Beatles nella distruzione delle convenzioni tradizionali:

 

«In America, il concetto era che chi aveva i capelli corti era un uomo e chi li aveva lunghi era una donna. Bene, noi abbiamo fatto in modo che si sbarazzassero di quella piccola convenzione. E anche di un altro paio di cose» 5.

 

paul mccartney
 

La storia dei Beatles

 

Definiti i fab four (i «favolosi quattro»), i Beatles erano composti da John Lennon (1940-1980), Paul McCartney, George Harrison (1943-2001) e Ringo Starr (nato Richard Starkey). McCartney ed Harrison avevano madri cattoliche, ma i loro padri non erano religiosi. Il padre di Paul McCartney, Jim (1902-1976), si considerava un agnostico 6.

 

jim mccartney

 

La madre e il padre di Ringo si separarono quando questi era molto giovane e in seguito divorziarono. La madre di Ringo lavorò come barista per qualche tempo. La madre (Julia) e il padre (Fred) di Lennon si sposarono senza il consenso dei loro genitori, e Fred lasciò la sua piccola famiglia seguendo la marina mercantile quando John era ancora molto piccolo.

 

fred julia lennon

 

In seguito, la madre di John visse con un altro uomo ed ebbe due figlie, nonostante non avesse mai divorziato da Fred. John venne cresciuto per lo più dalla sorella di sua madre, la zia Mimi. Essa lo mandò in una scuola domenicale anglicana, dove cantò nel coro. All'età di undici anni, John fu definitivamente allontanato dalla funzione domenicale perché «improvvisava ripetutamente strofe oscene sugli inni religiosi» 7.

 

Lennon raccontò che nessuna delle sue esperienze in chiesa lo aveva mai toccato e che all'età di diciannove anni era «cinico a proposito della religione, e che non aveva mai considerato le vicende del cristianesimo». È triste che tutta l'esperienza di Lennon sulla corruzione del cristianesimo si fondasse sulla visione distorta dall'eresia anglicana.

 

john lennon

 

Nel 1964, Paul McCartney disse che nessuno di loro credeva in Dio e che quella religione «non era adatta alla mia vita». La loro esperienza con le droghe cambiò le loro convinzioni, ma il «dio» in cui iniziarono a credere non era il Dio cristiano. McCartney descrisse il suo «dio» come «una forza di cui noi tutti facciamo parte». Lennon disse: «Noi tutti siamo Dio». Lennon era il leader indiscusso dei Beatles. Verso la fine degli anni Cinquanta, egli era un irriverente e rissoso ragazzo di strada.

 

Rubava nei negozi, maltrattava le ragazze, dipingeva quadri osceni e mentiva «su qualsiasi cosa», disprezzava le autorità, ed era il capobanda di un gruppo di teppisti. Il giovane Lennon era anche piuttosto crudele. Gli piaceva spaventare i vecchi e prendersi gioco di chi era storpio o deforme. La nuova musica chiamata rock'n'roll si adattava al suo dissoluto modo di vivere 8.

 

Anche gli altri Beatles erano giovani teppisti, anche se non del tutto delinquenti. Anche se ancora un adolescente, McCartney «divenne un ragazzo più precoce sessualmente della sua età». Anche Paul rubava e faceva disegni osceni. Essi si ribellarono contro i loro padri e le altre autorità. Il primo lavoro di Ringo fu quello di barista su di un traghetto. Anche lui, durante la sua giovinezza, rubò e marinò la scuola. Persino George Harrison, «l'unico che avesse un background familiare normale», si ribellò contro il padre per il modo in cui voleva che lui si comportasse e vestisse. Più avanti disse:

 

«Vestirsi in modo diverso, o almeno provare ad essere un po' diverso [...] era parte della ribellione. Non mi sono mai preoccupato delle autorità» 9.

 

george harrison

 

A scuola, Harrison era spesso nei guai. Quando iniziarono a suonare insieme nelle band negli anni della loro gioventù, suonarono in postacci come gli strip joint 10. Dissero poi di «essersi ubriacati molte volte» e «di aver avuto un sacco di ragazze» 11. I Beatles furono fortemente influenzati dai bluesmen americani e da Elvis Presley (1935-1977), e a metà degli anni Cinquanta formarono una rock band chiamata The Quarrymen. Lennon disse: «Niente mi faceva davvero effetto come Elvis».

 

elvis presley

 

E McCartney aggiunse: «(Elvis) era davvero il meglio. Ogni volta che mi sentivo giù bastava che lo ascoltassi per sentirmi alla grande, davvero bello». Ringo disse: «Elvis cambiò la mia vita». Dopo il 1957, la band includeva Lennon, Harrison, McCartney e altri giovani ragazzi al basso e alla batteria. Si pettinavano e si vestivano come Elvis e suonavano rhythm & blues e la musica di Chuck Berry (1926-2017), di Little Richard (1932-2020) ed Elvis. Nel 1960, il gruppo cambiò nome in Silver Beetles, poi semplicemente in Bealtes, riferito al beat (al ritmo) della loro musica. «John Lennon cambiò il nome in "Beatles" per accentuare cosa guidava la loro musica: il beat» 12.

 

chuck berry - little richard

 

Il batterista Ringo Starr si unì al gruppo nel 1962, poco prima della registrazione del loro primo singolo. Quell'anno suonarono con Little Richard in un club di Liverpool, in Inghilterra. Little Richard disse di loro: «Erano piccoli, ragazzi dall'aspetto strano; ognuno di loro aveva la sua frangia di capelli sulla fronte» 13. Nel 1963, la beatlemania invase in tutta Inghilterra, e nel 1964 i Beatles raggiunsero la loro fama internazionale quando il loro brano I Want to Hold Your Hand salì in cima alle classifiche negli Stati Uniti, e fecero la loro apparizione all'Ed Sullivan Show.

 

neatles - ed sullivan show

Sopra: i Beatles partecipano

all'Ed Sullivan Show nel 1964.

 

Nell'aprile del 1964, i Beatles avevano i cinque singoli più venduti in America. I Beatles alzarono il tono della musica rock e della cultura giovanile hippie negli anni Sessanta fino a quando la band non si sciolse nel 1969. Essi guidarono una generazione ribelle dalla marijuana all'acido, al «sesso libero», alle religioni orientali, alla rivoluzione, alla politica liberale e all'attivismo sociale. David Noebel osserva:

 

«I Beatles indicavano la direzione, e i loro fans li seguivano. Essi erano l'avanguardia di un'intera generazione che portava i capelli lunghi, fumava marijuana, sniffava cocaina, prendeva acidi e viveva per il rock'n'roll. Erano la "cool" generation» 14.

 

david noebel

 

I Beatles e l'immoralità
 

Ringo racconta:

 

«Ci ubriacavamo di continuo. Non potevi farci nulla. Avevamo un sacco di ragazze. Capimmo presto come era facile conquistarle» 15.

 

McCartney disse:

 

«Nessuno di noi aveva preso la musica come un lavoro! A dire il vero, la usavamo per evitare di lavorare e per avere un mucchio di ragazze».

 

Il party per il ventunesimo compleanno di John Lennon fu «una gigantesca orgia di ubriachi casinisti» 16. Lennon definì il matrimonio una stupida farsa e «un mero pezzo di carta». Egli frequentò prostitute fin dagli anni della sua adolescenza, visse nell'immoralità prima di sposarsi, ed ebbe poi relazioni extraconiugali durante i suoi due matrimoni. La sua prima moglie, Cynthia Powell (1939-2015) era in attesa di un bambino quando finalmente la sposò con una cerimonia clandestina nell'agosto del 1962.

 

cynthia e john lennon

Sopra: Cynthia e John Lennon.

 

Nessun genitore presenziò al rito nuziale e gli altri membri del gruppo vestivano in nero. Nella loro prima notte da sposati, John uscì per un concerto. Lennon e Yoko Ono vissero insieme per un anno mentre lui era ancora sposato con Cynthia e la Ono era ancora sposata con un regista americano. Quando Cynthia tornò da una vacanza in Grecia, trovò la Ono che viveva con il marito nella loro stessa casa. La Ono era ancora sposata con un altro uomo quando annunciò che aspettava un bambino da Lennon.

 

john lennon - yoko ono

Sopra: John Lennon e Yoko Ono.

 

La copertina, fronte e retro del beffardo album Two Virgins (Apple Records/Rykodisc 1968) ritraeva Lennon e la Ono nudi 17. La Ono era stata sposata più volte ed aveva avuto alcuni aborti procurati prima di unirsi a Lennon. Quest'ultimo affermò:

 

«Intellettualmente sapevamo che il matrimonio era una stupida farsa, ma allo stesso tempo romantica. Vivemmo insieme per un anno prima di sposarci, perché eravamo legati ad altre persone da un pezzo di carta» 18.

 

jogn lennon - yoko ono - two virgins

Sopra: Lennon e la Ono nudi sulla

cover dell'album Two Virgins («Due vergini»).

 

I due si sposarono nel marzo del 1969. La Ono indossava una minigonna e grandi occhiali da sole. Durante la loro luna di miele passarono sette giorni in un letto pubblico ad Amsterdam, «per protestare contro la violenza». Più tardi, Lennon passò diciotto mesi con May Pang, la segretaria della Ono, mentre erano ancora sposati.

 

john lennon -  may pang

Sopra: Lennon e May Pang.

 

Lennon ebbe anche una relazione con la moglie del roadie dei Beatles, Malcolm Evans (1936-1976) 19.

 

malcolm evans

 

In quello stesso periodo, Lennon fu morbosamente attratto dalla pornografia e da altre cose volgari.

 

yoko ono - andi warhol - john lennon

Sopra: Yoko Ono, l'artista omosessuale Andy Warhol (1928-1987) e John Lennon si palpeggiano tra loro nelle zone genitali.

 

Nel febbraio del 1965, dopo anni di condotta immorale, Ringo Starr sposò Maureen Cox (1946-1994). Essa era già incinta quando lui le chiese di sposarla dopo una notte di sbronze. Nel 1975, il matrimonio naufragò in «un piuttosto aspro e litigioso divorzio».

 

ringo starr - maureen cox

Sopra: Ringo Starr e Maureen Cox.

 

George Harrison disse di essere innamorato della moglie di Ringo, e Ringo, da parte sua, ammise di aver avuto una relazione con l'attrice Nancy Andrews (1920-1989). Dopo il divorzio, Ringo «iniziò a vivere una vita vagabonda». Nel 1981, sposò Barbara Bach, un'attrice americana con un passato da modella per Playboy.

 

ringo starr - barbara bach

Sopra: Ringo Starr e Barbara Bach.

 

George Harrison visse con la modella Pattie Boyd per circa un anno prima che si sposassero nel gennaio del 1966. Nel 1970, Eric Clapton scrisse la famosa canzone d'amore Layla, per la moglie di un altro uomo; la donna di cui Clapton si era «innamorato» era Pattie, la moglie di George Harrison. Nel 1973, Pattie iniziò a vivere e viaggiare con Clapton.

 

george harrison - pattie boyd

Sopra: George Harrison e Pattie Boyd.

 

George Harrison and Pattie divorziarono nel 1977, ed essa sposò Clapton nel 1979. Quel matrimonio durò solo qualche anno.

 

Sopra: Eric Clapton e Pattie Boyd.

 

Nel 1978, George Harrison sposò Olivia Trinidad Arias.

 

george harrison - olivia trinidad arias

Sopra: Harrison e Olivia Trinidad Arias.

 

Harrison ebbe un'altra relazione con Maureen Cox, la prima moglie di Ringo Starr. Paul McCartney visse con Jane Asher per molti anni. Essa disse alla stampa:

 

«Non ho davvero niente da obiettare che la gente abbia figli quando non è sposata, e penso che sia assennato vivere insieme prima di sposarsi» 20.

 

paul mccartney - jane asher

Sopra: Paul McCartney e Jane Asher.

 

 McCartney e la Asher si fidanzarono nel gennaio del 1968, ma lei lo lasciò dopo aver scoperto che Paul aveva una relazione con una donna americana. McCartney visse anche con Linda Eastman (1941-1998) per qualche mese prima che si sposassero nel marzo del 1969. La Eastman era incinta di quattro mesi.

 

paul mccartney linda eastman

Sopra: Paul McCartney Linda Eastman.

 

George Harrison promise ai giornalisti che i Beatles non avrebbero avuto paura di usare parolacce nelle loro canzoni. In effetti, le oscenità erano davvero comuni nelle loro composizioni 21. Il manager dei Beatles, Brian Epstein (1934-1967), era omosessuale. Dopo aver sentito i Beatles in un pub di Londra, Epstein divenne ossessionato dall'idea di diventare l'amante di John Lennon. Due anni dopo il successo selvaggio del tour americano dei Beatles del 1964, Lennon accompagnò Epstein a Barcellona, in Spagna, per un weekend che probabilmente incluse attività omosessuali 22.

 

brian epstein

 

Ci furono probabilmente altri episodi omosessuali nella vita di Lennon. Il biografo Geoffrey Giuliano, che ebbe accesso ai diari di Lennon, concluse che c'era «una pronunciata omosessualità nel trucco di Lennon» 23. Nei suoi ultimi giorni di vita

 

«Epstein era in un costante stato di profonda depressione, viveva di pillole, infuriandosi con il suo staff e con i suoi amici più vicini per cose di poca importanza» 24.

 

geoffrey giuliano

 

Era anche coinvolto in estreme e sordide unioni omosessuali. Prima di diventare il manager dei Beatles, Epstein era stato arrestato per adescamento in un bagno pubblico o in un parcheggio. Morì nel 1967 a trentasette anni per overdose.

 

La morte, dovuta ad un effetto cumulativo di bromuro e di Carbitral, fu riconosciuta come accidentale; ma nei fatti aveva già tentato il suicidio un'altra volta. Altri due tipi di droghe vennero trovate nel suo corpo. Quando morì, i Beatles erano in Galles, seduti ad ascoltare gli insegnamenti del guru induista Maharishi Mahesh Yogi (1918-2008). La Gran Bretagna depenalizzò le pratiche omosessuali un mese prima della morte di Epstein.

 

maharishi mahesh yogi - beatles

Sopra: Maharishi Mahesh Yogi e i Beatles.

 

I Beatles e la droga

 

Testimoniando davanti all'House Select Committee on Crime, il popolare intrattenitore televisivo Art Linkletter, che ha perso una figlia a causa della droga, ha chiamato in causa i Beatles come i «principali missionari della società dell'acido» 25.

 

art linkletter

 

Il ricercatore Wilson Bryan Key (1925-2008) ha osservato: «I Beatles divennero i più grandi profeti della cultura della droga di tutti i tempi» 26.

 

wilson bryan key

 

Il giornale studentesco dell'Università del Wisconsin scrisse che i Beatles

 

«predicarono l'uso delle droghe così sottilmente che le parole e i concetti che usavano erano comuni solo a quelli che facevano uso di droghe e ai ragazzini musicomani» 27.

 

I Beatles iniziarono a fare uso di droghe durante i primi tempi della loro carriera prima di divenire famosi. Essi iniziarono ad assumere piccole pillole per rimanere svegli durante i loro lunghi concerti. Si sballavano con il Prellies, una specie di speed chiamato Phenmetrazina, commercializzata come Preludin.

 

beatles - preludin

Sopra: i Beatles, nel loro periodo ad

Amburgo, mostrano orgogliosi il Preludin.

 

John Lennon era così fuori di testa che una notte

 

«quando uno del pubblico andò entusiasta verso il palco, gli diede due calci in testa, poi prese un coltello da carne da un tavolo e lo lanciò verso l'uomo» 28.

 

Molte delle canzoni dei Beatles parlano di droga. Tra queste, ricordiamo Strawberry Fields Forever, Day Tripper, Yellow Submarine, Help, Rubber Soul, Cold Turkey, Glass Onion, I Am the Walrus e Penny Lane 29. La BBC escluse dalle sue programmazioni la canzone dei Beatles A Day in the Life a causa delle sue allusioni alle droghe. Il loro album del 1967 Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band proclamò la rivoluzione della droga in America 30. La rivista Time dichiarò che questo album era «imbevuto di droga» 31.

 

Questo album «galvanizzò la sottocultura dell'acido e fornì all'LSD una piattaforma internazionale» 32. Nell'album Sgt. Pepper's, Ringo Starr canta: «I get high with a little help of my friends»Mi sballo con un piccolo aiuto da parte dei miei amici»). Più tardi, i Beatles ammisero apertamente che era «un album di droga» 33. Sgt. Pepper's fu uno degli LP più influenti, uno degli album più venduti della storia del rock. Il critico teatrale del London Times' Kenneth Tynan (1927-1980) osservò che l'album Sgt. Pepper's era uscito «in un momento decisivo della civililtà occidentale».

 

kenneth tynan

 

Lennon ammise che aveva iniziato ad assumere LSD nel 1964 e che era andato «avanti per anni. Avrò fatto migliaia di viaggi, un migliaio. Ne inghiottivo sempre» 34.

 

Nel 1966, John Lennon lesse il libro di Timothy Leary (1920-1996), il guru dell'LSD, intitolato The Psychedelic Experience («L'esperienza psichedelica»), dopo che Paul McCartney lo aveva portato ad Indica, in un negozio di libri New Age a Londra. Lennon scrisse Tomorrow Never Knows dopo aver assunto LSD, e scrisse le canzoni Come Together e Give Peace a Chance in onore di Leary.

 

timothy leary - the psychedelic experience

Sopra: Timothy Leary e il suo

libro The Psychedelic Experience.

 

Lennon dichiarò che assumeva pillole da quando aveva diciassette anni e subito dopo iniziò con la marijuana. Egli disse:

 

«Ho sempre avuto bisogno della droga per sopravvivere. Anche gli altri, ma io ho sempre avuto più droga, più pillole, più di tutto perché probabilmente sono più pazzo» 35.

 

Lennon ammise davanti all'intervistatore della rivista Rolling Stone che c'era «un sacco di LSD nella musica, era ovvio». E continuò: «Dio non è in una pillola, ma l'LSD spiegava i misteri della vita. Era un'esperienza religiosa». In un intervista concessa a Playboy nel 1981, Lennon disse che i Beatles fumavano marijuana a colazione, e che erano così fatti che «avevamo tutti gli occhi vitrei».

 

lsd

 

Nel giugno del 1967, i Beatles acquistarono un'intera pagina del Times di Londra per chiedere la legalizzazione della marijuana. Nel 1969, Lennon affermò: «Se la gente non riesce ad affrontare il fatto che altra gente si spoglia o fuma erba, allora non andremo da nessuna parte» 36.

 

 

beatles marijuana

Paul McCartney raccontò alla rivista Life che

 

«stava pensando che l'LSD potesse essere una cura universale per tutto [...]. Dopo averlo preso (l'acido) i miei occhi si aprirono. Noi usiamo solo un decimo del nostro cervello. Pensa solo a cosa potremmo raggiungere se solo riuscissimo a tirare fuori quella parte nascosta. Significherebbe un intero nuovo mondo. Se i politici assumessero l'LSD non ci sarebbero più guerre, povertà o fame» 37.

 

Nel 1968, John Lennon e Yoko Ono vennero arrestati per possesso di marijuana. A Lennon la sentenza costò quasi il diritto di vivere negli Stati Uniti. Nell'aprile del 1969, George Harrison e sua moglie Pattie vennero arrestati in casa loro e incriminati per il possesso di centoventi canne di marijuana. La droga venne trovata da un cane poliziotto. Si dichiararono colpevoli e furono multati.

 

Nel 1972, Paul McCartney e sua moglie Linda si dichiararono colpevoli di aver contrabbandato marijuana in Svezia. Nel 1973, McCartney fu dichiarato colpevole per aver coltivato marijuana nella sua fattoria in Scozia. La moglie di McCartney venne arrestata nel 1975 a Los Angeles in 1975 per possesso di marijuana. Nel 1980, McCartney venne arrestato dagli ufficiali di dogana all'aeroporto internazionale di Tokyo quando circa centottanta grammi di marijuana vennero trovati nella sua valigia.

 

paul mccartney arrestato in giappone

Sopra: l'arresto di Paul McCartney in Giappone

nel 1980 per possesso di cannabis.

 

Egli venne cacciato dal Giappone dopo nove giorni di detenzione. Nel 1984, McCartney e sua moglie Linda vennero multati di settanta sterline dai magistrati delle Barbados per possesso di marijuana. Pochi giorni dopo, Linda McCartney venne nuovamente incriminata per aver introdotto marijuana all'aeroporto di Heathrow, a Londra.

 

La droga divenne protagonista nel 1976, quando Malcolm Evans, in passato road manager dei Beatles, venne ucciso con un colpo di pistola dalla polizia durante una lite in cui sembrava ci fosse di mezzo un fucile. La sua ragazza chiamò la polizia riferendo che Malcolm aveva assunto Valium ed era «del tutto fuori di testa», e quando presumibilmente impugnò in modo minaccioso il fucile, la polizia gli sparò. Il fucile non era carico. Aveva quarant'anni.

 

I Beatles e la rivoluzione

 

I Beatles incoraggiarono la rivoluzione, il rovesciamento delle autorità e il comunismo in canzoni come Revolution No. 9, Working Class Hero, Back in the USSR, Power to the People, Sometime in New York City, Give Peace a Chance, Bloody Sunday (che definiva la polizia britannica «anglo pigs», «maiali inglesi»), Attica State («now's the time for revolution», «adesso è l'ora della rivoluzione»), Angela (che glorificava la comunista Angela Davis) e Piggies.

 

gloria steinem e angela davis

Sopra: le femministe Gloria Steinem e

Angela Davis salutano a pugno chiuso.

 

Lennon partecipò alle manifestazioni anti-americane e disse agli Stati Uniti di lasciare il Vietnam ai comunisti. Egli dichiarò:

 

«Ho davvero pensato che l'amore ci avrebbe salvato. Adesso porto un distintivo del presidente Mao. Siamo a questo punto. Sto cominciando a pensare che stia facendo un buon lavoro» 38.

 

lennon ono - power to the people

Sopra: sulla cover del singolo «Power to the People» («Potere al popolo»; 1971) di John Lennon/Plastic Ono Band, Lennon saluta a pugno chiuso. Come molti pacifisti, in quel periodo, Lennon era (giustamente) contrario alla guerra in Vietnam, ma si guardava bene dal parlare negativamente della dittatura sovietica o di quella maoista.

 

Lennon donò 5.000 sterline all'associazione violenta Students for Democratic Society (SDS), sperando che avrebbero aiutato quelli che sarebbero stati ricercati dalla polizia per attentati. Sebbene Lennon abbia in seguito classificato il suo radicalismo come «fasullo» motivandolo come la ragione della sua ricchezza 39, «il suo effetto fu mortalmente reale» 40.

 

rolls royce di john lennon

Sopra: i Beatles fotografati davanti alla Rolls Royce di Lennon. Quest'ultimo più che un vero comunista era un riccone radical chic cui piaceva essere ritenuto di «sinistra». La sua ricchezza, così in contrasto con le sue canzoni tutte pace e amore, fu uno dei motivi che spinse Chapman ad assassinarlo.

 

john lennon - dollari

 

Persino all'inizio del 1961, prima che diventassero rockstar internazionali, i Beatles sperimentarono diversi tumulti durante i loro concerti.

 

«Nella maggior parte dei posti dove si esibivano, le loro apparizioni terminavano in sommosse, specialmente quando Paul cantava "Long Tall Sally", un pezzo standard del rock, ma eseguito da loro con un beat tremendo ed eccitante. Essi iniziarono a comprendere l'effetto che potevano avere sul pubblico, fino a quando le cose non sfuggirono loro di mano. Paul dichiarò che alcuni dei loro primi concerti nelle sale da ballo fu terrificante» 41.

 

I fans dei Beatles usarono gli estintori gli uni contro gli altri all'Hambledone Hall. Paul McCartney disse: «Quando suonavamo "Hully Gully", era una di quelle canzoni che portavano inevitabilmente il pubblico alla rissa».

 

Neil Aspinall (1941-2008), il road manager dei Beatles, racconta «che iniziarono a causare risse ovunque». Un giornale inglese di fans del rock dell'epoca osservò che la ragione di quelle violenze erano i Beatles, «i quali erano il simbolo della ribellione giovanile». Quando i Beatles approdarono al successo internazionale, i tumulti peggiorarono. Il parlamento britannico discusse sulle «migliaia di poliziotti sparsi nel Paese che erano costretti a fare gli straordinari, oltre al loro lavoro pericoloso, a causa dei Beatles» 42.

 

neil aspinall

 

Ad un concerto a Manila, nel 1966, i Beatles furono presi a calci e pugni dalla folla perché avevano sentito offendere la moglie del presidente. Durante il loro ultimo tour negli Stati Uniti, la folla sfondò il tetto della limousine in cui si pensava fossero i Beatles. Mentre la macchina continuava la sua corsa, il quartetto era uscito nascosto a bordo di un ambulanza.

 

I Beatles, l'induismo e l'occulto

 

Nell'estate del 1967, i quattro Beatles e altre rockstar, inclusi Brian Jones (1942-1969) e Mick Jagger dei Rolling Stones, visitarono il guru Maharishi Mahesh Yogi durante il suo viaggio nel Galles del Nord, e ascoltarono i suoi insegnamenti che chiamava «Movimento di Rigenerazione Spirituale». Questo falso maestro dichiarava di iniziare ad un sentiero al di là del quale si rinasceva oltre la fede in Gesù Cristo.

 

maharishi - mick jagger - brina jones

Sopra: nella fotografia 1) Mick Jagger;

2) Brian Jones 3) Maharishi.

 

In seguito, i Beatles, insieme a Donovan, a Mia Farrow, a Mike Love dei Beach Boys, e ad altri personaggi, visitarono l'ashram di Maharishi sulle rive del fiume Gange in India per studiare la Meditazione Trascendentale (TM).

 

maharishi - beatles - mia farrow - donovan

Sopra: nella fotografia 1) John Lennon; 2) Maharishi; 3) George Harrison; 4) Mia Farrow; 5) Donovan; 6) Paul McCartney; 7) Jane Asher. Più di chiunque altro, i Beatles favorirono l'interesse in Occidente per le religioni e le filosofie induiste. L'unico che continuò su questa strada fu Harrison che si divenne un Hare Krishna.

 

I Beatles ruppero presto con Maharishi. Una ragione della rottura fu il suo suggerimento secondo cui avrebbero dovuto versargli il 25% dei loro profitti a beneficio della sua opera. Un'altra ragione fu quella che beccarono il guru a mangiare carne - cosa non concessa ai suoi discepoli - intrattenedosi in atti immorali con le sue discepole. Lennon compose poi una canzone su Maharishi intitolata Sexy Sadie. Sebbene avesse rinnegato Maharishi, Lennon continuò a credere nello yoga fino alla fine della sua vita.

 

«Se il livello di energia e delle ambizioni di John erano al massimo, mezz'ora o più di yoga erano nella sua agenda [...]. A parte il camminare, lo yoga fu l'unico esercizio che lui abbia mai fatto. Ma più che ragioni spirituali, c'erano ragioni fisiche che lo motivarono a continuare la meditazione [...]. Egli credeva che lo yoga avrebbe potuto aiutarlo a raggiungere la sua più grande ambizione, che era uno stato di perfezione spirituale per seguire la Via dei Maestri: Gesù, Buddha, Maometto, Krishna e Gandhi [...].

 

John era convinto che se avesse meditato abbastanza a lungo e intensamente, si sarebbe fuso con Dio e avrebbe acquisito poteri psichici, come la chiaroveggenza e la capacità di volare. E desiderava questi poteri più di qualsiasi altra cosa» 43.

 

George Harrison continuò a seguire l'induismo. Egli ammise durante un'intervista a Rolling Stone che la droga LSD aveva aperto la sua mente all'induismo:

 

«Prima di provare l'LSD, non avevo mai compreso che potesse esserci qualcosa oltre questo stato di coscienza. Per me è stato davvero l'LSD. La prima volta che l'ho preso ho spazzato tutto via. Avevo un'irresistibile sensazione di benessere, c'era un Dio, e potevo vederlo in ogni filo d'erba» 44.

 

Anche l'inventore dell'LSD, il dottor Albert Hofmann (1906-2008), ammise che furono le sostanze allucinogene a guidarlo verso la meditazione induista 45.

 

albert hofmann

 

Infine, Harrison acquistò il Krishna Temple a Londra e finanziò la pubblicazione della rivista Krishna. La canzone di Harrison My Sweet Lord (1971), che pubblicò l'anno dopo la rottura con i Beatles, è una canzone di lode alla divinità induista Krishna. Essa narra il lungo processo per raggiungere il nirvana attraverso la meditazione e il misticismo, e termina con l'invocazione Hare Krishna.

 

my sweet lord - george harrison

Sopra: la cover del singolo di George Harrison My Sweet Lord («Mio dolce Signore»). Più tardi egli ammise di avere inserito nel brano la parola Alleluja per far credere ai suoi ascoltatori che si trattasse una canzone cristiana, mentre il «signore» in questione era Krishna, l'incarnazione di una divinità del pantheon induista...

 

Harrison parlò di Krishna anche nei suoi album Living in the Material World (EMI/Apple1973) e Dark Horse (Apple 1974). Ecco un estratto del testo di Living in the Material World: «I hope to get out of this place/ by the Lord Sri Krishna's grace/ My salvation from the material world» («Spero di uscire da questo posto/ Verso la grazie del mio Signore Sri Krishna/ La mia salvezza dal mondo materiale»).

 

george harrison - living in the material worldgeorge harrison - dark horse

Sopra: le cover degli album dell'ex beatle George Harrison Living in the Material World e Dark Horse.

 

Durante i suoi concerti del 1974 in America, Harrison guidò il pubblico nella recita del mantra di Hare Krishna. Nel 1987, Harrison affermò che l'induismo era ancora parte della sua vita:

 

«Credo ancora che lo scopo delle nostre vite sia la comprensione di Dio. C'è una scienza che si interessa a questo processo: la scienza dell'auto-realizzazione. È ancora parte della mia vita, ma è qualcosa di personale, di veramente privato» 46.

 

george harrison - hare krishna

Sopra: l'ex beatle George Harrison insieme ad alcuni adepti del Movimento Hare Krishna. Notate come essi siano tutti occidentali...

 

La canzone Tomorrow Never Knows fu ispirata da un John Lennon «immerso nella lettura vuota e drogata de "Il Libro Tibetano dei Morti 47. Dice il testo:

 

«Turn off your mind, relax and float down stream

It is not dying, it is not dying

Lay down all thought, surrender to the void

Is it shining? Is it shining?

That you may see the meaning of within

It is being, it is being».

Spegni la tua mente, rilassati e galleggia lungo la corrente

Non è la morte. Non è la morte

Lascia andare tutti i pensieri, abbandonati al nulla

È splendente? È splendente?

Così forse potrai vedere il suo significato interiore

È l'esistenza. È l'esistenza.

 

il libro tibetano dei morti

 

Come tutti sanno, John Lennon e Yoko Ono erano pesantemente coinvolti nell'occultismo verso la fine della vita di Lennon. Quest'ultimo

 

«era fortemente influenzato da Van Gogh e da Marcel Duchamp 48; questi uomini erano il libro di testo degli insegnanti di Lennon quando frequentava la Liverpool Art School. Sia John che Yoko erano coinvolti nell'arte d'avanguardia, e la loro musica lo rivelava inequivocabilmente» 49.

 

Nel 1965, gli chiesero: «Cosa farai quando la beatlemania finirà»? E lui replicò:

 

«Credo di non pensare troppo al futuro. Non me ne importa niente. Adesso che ce l'abbiamo fatta, sarebbe davvero un peccato essere bombardati. È egoistico, ma non me ne importa nulla dell'umanità: fuggo dalla realtà. Chiunque strombazza sempre a proposito del suo futuro, ma non lascio che ciò interferisca con le mie risate, se capisci cosa voglio dire» 50.

 

john lennon - yoko ono

 

Lennon e Yoko Ono erano affascinati dall'occultismo. Avevano comprato intere sezioni di letteratura occulta in diversi librerie specializzate 51. L'occultista John Green venne assunto da Yoko Ono nel 1974 per essere il suo cartomante.

 

«Con il tempo divenne il consigliere, il confidente e l'amico di Lennon. Fino all'ottobre del 1980, egli lavorò al loro fianco. Facevano tutto in accordo con "le carte". Li consigliava su tutte le loro transazioni e investimenti, persino su come Lennon doveva affrontare i problemi che aveva con la Apple, la casa discografica dei Beatles» 52.

 

«La gente veniva assunta e licenziata in base alle parole del cartomante Charlie Swan, ai consigli del Council of Seers ("Consiglio dei Veggenti"), un'associazione di astrologi freelance e di medium direzionalisti, e alle consultazioni di Yoko dello Zodiaco e del "Libro dei Numeri"» 53.

 

dakota days

Sopra: il libro Dakota Days («I giorni al Dakota»), scritto da John Green, il cartomante dei Lennon, una lettura interessante sui retroscena occulti della coppia.

 

Yoko seguì la filosofia orientale del katu-tugai, che mescolava la Numerologia con la cartomanzia. Basandosi sulla dottrina katu-tugai, essa viaggiava sempre verso Occidente credendo che ciò portasse fortuna. Nel 1977, Yoko passò una settimana in Sud America studiando magia con una strega colombiana alta due metri e quattordici centimetri, che venne pagata 60.000 dollari per insegnare a Yoko come lanciare incantesimi. «I Lennon consideravano la magia come uno strumento e un arma ideale» 54.

 

Essi usarono la magia nera contro i loro rivali nei processi 55, e persino contro Paul e Linda McCartney quando li volevano semplicemente visitare nel 1980 56. Lennon credeva anche negli UFO, e leggeva religiosamente i giornali che parlavano di queste cose. Egli dichiarò di aver visto un UFO librarsi sopra l'East River nel 1974, e la sua Nobody Told Me, dall'album Milk and Honey (Geffen 1984), parlava degli UFO sopra New York.

 

john lennon - yoko ono - milk and honey

 

Lennon era affascinato da un libro intitolato The Lost Spear of Destiny («La lancia perduta del destino»), che parlava della lancia che fu usata per colpire Gesù Cristo quando era sulla croce. Lennon fantasticava di trovare la croce. Quando gli venne chiesto cosa avrebbe potuto fare con essa se l'avesse trovata, Lennon replicò che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa nell'Universo 57.

 

the lost spear of destiny

 

Lennon e Yoko partecipavano a sedute spiritiche, e Yoko credeva di essere la reincarnazione della mummia di una donna persiana vissuta 3.000 anni fa che aveva comprato in Svizzera 58.

 

Essa collezionava manufatti egizi, credendo che possedessero poteri magici. Yoko Ono credeva al mito induista secondo cui un bambino nato nel giorno del compleanno di suo padre avrebbe ereditato la sua anima quando sarebbe morto. Per questo, avevano fatto in modo di avere il loro figlio, Sean, mediante parto cesareo il giorno del trentacinquesimo compleanno di Lennon, il 9 ottobre 1975 59.

 

sean lennon

 

Essa «era convinta che un giorno suo figlio sarebbe stato il messia che avrebbe cambiato il mondo» 60. I «chiaroveggenti» fornivano spesso a Lennon e a Yoko false predizioni. Quando Yoko era incinta, interpretando gli I Ching, le predissero che il nascituro era una femmina; invece era un maschio 61. Nel 1976, il «sensitivo» di Yoko consigliò a Lennon di non riprendere la sua attività musicale prima del 1982, ma morì due anni prima 62.

 

i ching

Sopra: gli I Ching.

 

Un «veggente» consultato da Yoko nel 1977 a Roma le predisse che Lennon sarebbe tornato musicalmente produttivo nel 1980, e che questa fase sarebbe durata due anni, ma Lennon morì proprio nel 1980 63. Nel 1979, solo un anno prima della morte di Lennon, gli «indovini» di Yoko le dissero che lei e John avrebbero avuto altri due figli 64. I Beatles favorirono immensamente il concetto New Age di «mondo unito».

 

Nel 1967, ad esempio, la loro canzone All You Need Is Love («Tutto ciò di cui hai bisogno è amore») - che parla di amare Dio non attraverso Gesù Cristo, ma di un «amore» umanisticamente vago - venne trasmessa davanti a più di 150.000.000 di persone in un programma chiamato Our World («Il nostro mondo»).

 

beatles - all you need is love

 

Dopo la morte di sua moglie Linda, Paul McCartney raccontò alla stampa che la sua scomparsa era dovuta al «fato». E aggiunse:

 

«I Beatles usavano questa espressione: "qualcosa succederà". Questo è il massimo dove posso arrivare con la filosofia. Non c'è niente di pianificato per il prossimo anno. Il fato è molto più magico» 65.

 

La violenza e la mancanza d'amore di John Lennon

 

L'uomo che cantava l'amore («all you need is love») e la pace («give peace a chance») era tutt'altro che compassionevole; egli era estremista e violento. Il suo biografo parlò dell'«ignominioso temperamento di Lennon». Aveva frequenti scatti d'ira, urlava, fracassava oggetti e colpiva le persone. Egli ammise: «Ero come un pugile. Non riuscivo ad esprimermi e attaccavo. Litigavo con gli uomini e picchiavo le donne» 66.

 

Durante un weekend trascorso in compagnia della sua «segretaria», May Pang, Lennon «la accusò di ingannarlo, e diventò rabbioso, distruggendo la stanza e calpestandole gli occhiali» 67. Egli stesso ammise:

 

«Ero veramente un ragazzo geloso, possessivo. Un maschio davvero insicuro. Un ragazzo che voleva mettere la sua donna in una piccola scatola e tirarla fuori solo quando aveva voglia di giocare con lei» 68.

 

Quando il proprietario di un night club disse qualcosa che lo innervosì, Lennon «picchiò il poveruomo senza pietà» 69. Ad un party in California nel 1973, Lennon

 

«diventò violento, scagliò una sedia fuori dalla finestra, fracassando i vetri, tirò una televisione contro il muro, e urlò parole d'accusa senza senso contro il regista Roman Polanski» 70.

 

Durante la registrazione del suo album Rock'n'Roll (Apple/EMI 1974), Lennon era «così fuori controllo che cominciò a spaccare i finestrini della macchina e più tardi si accanì anche contro la casa» 71. Egli confidò ad un amico:

 

«Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato uccidere una donna, tante donne! È stato solo il diventare un beatle che mi ha salvato dal farlo» 72.

 

Quando Yoko era incinta del loro figlio (Sean Ono Taro Lennon), Lennon le diede un calcio allo stomaco durante una lite esplosiva; egli picchiò anche il piccolo Sean, prendendolo a calci persino in un ristorante 73. Nel 1979, Lennon divenne furente e distrusse il suo appartamento mentre «riempiva l'aria di invettive profane» 74. Pur cantando l'amore, Lennon celebrò la sua relazione con Yoko Ono riempendola di tutto fuorché d'amore.

 

Dopo il 1971, «il grande amore di John e Yoko era una grande buffonata pubblica organizzata per puntellare le loro carriere vacillanti» 75. Nel 1972, il Sunday Mirror descrisse John Lennon e Yoko Ono come una «una delle più tristi e solitarie coppie del mondo [...], due persone che avevano tutto, il che equivaleva a niente».

 

 

Nel 1979, in occasione del loro decimo anniversario di matrimonio, Lennon pensò che Yoko si burlasse di lui quando gli lesse una piccola poesia sentimentale che si riferiva a lui come al sovrano del loro regno, e divenne furibondo quando lei gli regalò un costosissimo anello di perle e diamanti, lamentandosi del fatto che «non gli aveva dato quello che lui aveva veramente voluto». Dopo questo, Lennon si chiuse nella sua stanza e cadde in un sonno indotto dalle droghe. Dopo la morte di Lennon, suo figlio Julian (quello avuto dalla prima moglie) si chiese:

 

«Come ha potuto parlare di pace e amore e avere una famiglia ridotta a pezzi, nessuna comunicazione, tradimento e divorzio»? 76.

 

julian lennon

 

La follia di Lennon
 

Ci furono molti segni della pazzia di Lennon negli ultimi anni della sua vita. Nei primi anni Settanta, Lennon e Yoko si sottoposero ad una terapia psicologica al Primal Institute in California. Il Dr. Arthur Janov (1924-2017) testimoniò: «Semplicemente John non funzionava. Aveva davvero bisogno d'aiuto» 77. La terapia consisteva nel provocare esplosioni isteriche d'ira per tentare di purificare la psiche. Lennon urlava e si lamentava, piangeva, e si rotolava sul pavimento.

 

arthur janov

 

«Infine, John confessò apertamente i suoi oscuri impulsi sessuali: voleva essere sculacciato o frustato, ed era attratto dall'idea di farsi penetrare dal tacco di uno stivale a punta [...]. Più avanti, nel corso della sua vita, John mise insieme una collezione di manichini, che nascose nelle viscere del Dakota. Questi manichini, adornati di fruste e catene, avevano anche mani e piedi ammanettati. I violenti impulsi sessuali di John davano grossi problemi a Yoko» 78.

 

Lennon era tormentato da incubi dai quali si svegliava terrorizzato 79. Sebbene non fosse mai stato sovrappeso, Lennon era ossessionato dal suo peso, e quando si accorgeva di aver mangiato troppo, si nascondeva nella grande camera da letto e si sforzava di vomitare 80. Nel 1973, dopo che la coppia si trasferì nell'appartamento al Dakota a New York, Lennon passava la maggior parte del suo tempo chiuso a chiave in casa. Parlava di sé stesso come di «Greta Hughes», riferendosi a Greta Garbo e Howard Hughes, famosi reclusi.

 

«Con il passare del tempo, sempre più recluso, Lennon iniziò ad evitare i suoi amici [...]. Le ansietà di Lennon presero velocemente il sopravvento [...]. L'eroe di tutta quanta la classe operaia stava lentamente scivolando in un pantano senza la speranza di uscirne» 81. «Egli scivolò completamente in una ibernazione di tenebre»

 

passando intere giornate a letto 82. Per aiutarlo a sconfiggere la sua assuefazione all'eroina, che gli costava 700 dollari al giorno, Yoko lo sottopose ad una forma di terapia che consisteva nell'autoipnosi e nella «regressione alle vite passate». Pensava davvero di andare a ritroso nelle sue passate reincarnazioni. Durante una seduta, egli scoprì di essere stato un uomo di Neanderthal. In un'altra era coinvolto nelle Crociate, nell'alto Medioevo. Lennon era così paranoico che quando nel 1976 visitò Hong Kong, non lasciò la sua suite per tre giorni.

 

Pensava di avere dentro di sé molte personalità, e si sdraiava immaginando che esse fossero sparse nelle stanza e gli parlassero. «Comportandosi in quel modo, Lennon era in un tale stato mentale che ogni piccolo rumore o ombra lo terrorizzavano» 83. Quando usciva tra la folla sentiva «una cacofonia di voci terribili nella sua testa» che lo riempivano di terrore. Quando tornò a New York, diventò un eremita virtuale,

 

«chiuso nella sua stanza, dormendo di giorno, guardando la pioggia, con lo la mente persa nel vuoto. Una volta, Yoko lo trovò a fissare il vuoto lamentandosi che non c'era nessun posto nel quale poteva andare senza sentirsi abbandonato e isolato» 84.

 

Nel 1978, Lennon

 

«si rinchiuse nella sua stanza da letto di mattoni bianchi e moquette bianca del Dakota. Sdraiato sul letto, fumava sigarette Gitane fissando la sua televisione gigante, mentre il telefono muto al suo fianco era pieno di chiamate alle quali non aveva risposto [...]. Stava in una stanza buia con le tende tirate» 85.

 

Nel 1979, a trentun'anni, «John Lennon era già un uomo rincorso dal suo passato e impaurito dal suo futuro» 86. Oscillava radicalmente «da un'energica impazienza a momenti di pianto incontrollato» e poteva dormire solo con l'aiuto dei psicofarmaci. Yoko chiese a Lennon di visitare la loro fattoria in Virginia nel 1979, ma diventò così paranoico e scosso a causa della loro breve escursione in pubblico (viaggiarono in treno) che quando tornarono a casa loro a New York «diventò violento, e mise a soqquadro l'appartamento». L'uomo che era acclamato come il genio dei Beatles aveva «tutto, ma aveva perso la sua creatività e confessò di essere così giù da essere terrorizzato dall'idea di comporre» 87.
 

I Beatles erano anticristi e blasfemi

 

L'addetto-stampa Derek Taylor (1932-1997) dichiarò:

 

«Essi (i Beatles) erano totalmente anticristo. Voglio dire, anche io sono un anticristo, ma loro lo erano a tal punto che mi hanno scioccato, il che non è facile» 88.

 

derek taylor

 

Nel 1964, Paul McCartney affermò: «Probabilmente sembriamo antireligiosi perché nessuno di noi crede in Dio». Abbiamo visto che all'età di undici anni John Lennon cacciato dal servizio domenicale della chiesa anglicana di sua zia perché «improvvisava ripetutamente versi empi e osceni durante gli inni». Fece persino cose più crudeli e disgustose di queste, come urinare su alcune suore dalle finestre del secondo piano sfoggiando manichini di Cristo fatti da lui in pose dissolute. Nel 1966, Lennon scatenò un putiferio dichiarando:

 

«Il cristianesimo sparirà, scomparirà del tutto. Non c'è bisogno di discuterne. Ho ragione e sarà dimostrato [...]. Attualmente siamo più popolari di Gesù Cristo» 89.

 

Dichiarò poi di essere stato frainteso e fece una mezza dichiarazione di scuse (dopo aver scoperto che le sue affermazioni avrebbero potuto mettere a rischio il loro tour negli Stati Uniti). Appare tuttavia chiaro quale fosse il pensiero del leader dei Beatles a proposito del cristianesimo. Nel suo libro pubblicato nel 1965 da Simon & Schuster A Spaniard in the Works (pag. 14), Lennon definì Gesù Cristo come «Jesus El Pifico, a garlic eating, stinking, little, yellow, greasy, fascist, bastard, catholic spaniard» («Gesù El Pifico, mangiatore d'aglio, piccolo, giallo puzzolente, unto, fascista, bastardo, cattolico e spagnolo»).

 

john lennon - a spaniard in the works

 

In questo orribile libro, Lennon bestemmia il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo ribattezzandoli «Fahter, Sock, and Mickey Most» («Padre, Calzino, e Mickey massimo»). Nella sua popolarissima canzone Imagine (1971) Lennon canta:

 

«Imagine there's no heaven [...]

No hell below us, above us only sky [...]

No religion too

You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one

I hope some day you'll join us, and the world will live as one».

Immagina che non ci sia il paradiso[...]

Nessun inferno sotto di noi, sopra di noi solo cielo [...]

E neanche la religione [...]

Potrai dire che sono un sognatore, ma non sono l'unico

Spero che un giorno ti unirai a noi, e il mondo vivrà unito.

 

john lennon - imagine

 

 Questa è una blasfema negazione di Dio Onnipotente e il rifiuto del suo dominio sul mondo. Nella sua canzone I Found Out, Lennon esclama: «There ain't no Jesus gonna come from the sky/ Now that I found out I know I can cry»Non c'è nessun Gesù che arriva dal cielo/ Adesso che l'ho scoperto e che lo so posso piangere»). Nella sua canzone del 1970 God, dal suo album Plastic Ono Band (Apple/EMI 1970), Lennon dichiarò che non credeva in Dio, nella Bibbia, in Gesù Cristo, e neanche nei Beatles. «I just believe in me/ Yoko and me/ And that's reality» («Credo solo in me/ In Yoko e in me/ E questa è la realtà»).

 

john lennon - plastic ono band

 

Lennon disse che non credeva nella dottrina cristiana secondo cui Dio «è qualcos'altro fuori da noi stessi» 90. Da parte sua, nel 1979 George Harrison finanziò il film turpe e blasfemo di Monty Python Life of Brian, che persino il Newsweek descrisse come «irreverente». Il Time lo definì un «intenso assalto alla religione» 91.

 

life of brian

 

Sopra: l'ex beatle George Harrison appare (a destra) per qualche secondo nel film blasfemo di Monty Python Life of Brian, un pellicola che egli finanziò.

 

Paul McCartney descrisse sé stesso e gli altri Beatles come «quattro iconoclasti, sfacciati, post-cristiani, pragmatici e realisti» 92. La foto del mago nero inglese e padre del satanismo moderno Aleister Crowley (1875-1947) appare sulla copertina dell'album Sergent Pepper's.

 

Il volto di Crowley sulla cover di Sergent Pepper's.

 

I Beatles dissero che i personaggi che apparivano sulla copertina dell'album erano i loro «eroi». John Lennon spiegò a Playboy : «L'intero pensiero dei Beatles era riassunto in "do what thou wilt" ("fa ciò che vuoi"), purché non fai del male a qualcuno» 93, che era esattamente - parola per parola - quello che insegnava Crowley

 

 

alesiter crowley - the winged beetle

Sopra: il libro scritto nel 1910 da Aleister Crowley The Winged Beetle («Lo scarabeo alato»). Questo insetto era considerato sacro dagli egizi. Il nome del gruppo (scelto da Lennon), Beatles, è una mescolanza delle parole «beetle» («scarabeo») e «beat» («ritmo»)....

 

Sopra: all'interno dell'album di Yoko Ono Feeling the Space (Apple 1973), sopra il volto della Ono (simile alla Sfinge) e ad una piramide, c'è l'Occhio onniveggente e un simboletto che comprende il segno della donna, quello dell'Infinito e lo yin e yang. 

 

 Lennon dichiarò che i Beatles sapevano esattamente cosa volevano:

 

«Sappiamo cosa siamo perché sappiamo cosa facciamo. Ci sono state alcune cose che sono successe ai Beatles che non era il caso di chiedersi se farle o non farle» 94.

 

Il breve flirt di John Lennon con il cristianesimo
 

Nel 1977, Lennon fece una dichiarazione di fede in Cristo che ebbe vita breve, mentre seguiva una trasmissione mandata in onda da un'emittente evangelica 95. Lennon cominciò ad usare espressioni come «Praise the Lord» («Loda il Signore») e «Thank you, Jesus» («Grazie, Gesù»); frequentò le funzioni religiose; scrisse una canzone mai pubblicata dal titolo You Saved My Soul («Hai salvato la mia anima»); portò suo figlio Sean ad una rappresentazione teatrale cristiana; chiamò  The 700 Club e chiese aiuto in forma di preghiera per il suo sgangherato matrimonio; provò a far interessare Yoko Ono al cristianesimo 96.

 

Ma anche quando professò per quel breve periodo la sua fede in Cristo, Lennon non si allontanò dall'occultismo. Egli continuò a praticare riti magici, a consultare oroscopi e maghi, e a celebrare il compleanno di Buddha 97. La professione cristiana di Lennon durò solo qualche settimana. Quando due missionari si confrontarono con Lennon sulle verità fondamentali della Bibbia, come la divinità di Cristo, la caduta degli angeli e dell'uomo, egli le rifiutò 98. Nel 1979, Lennon scrisse una canzone intitolata Serve Yourself («Servi te stesso»), nella quale istruiva gli ascoltatori con queste parole:

 

«You got to serve yourself

Nobody gonna do it for you

You may believe in devils

You may believe in laws

But you know you're gonna have to serve yourself».

Devi servire te stesso

Nessuno lo farà per te

Puoi credere nei diavoli

Puoi credere nelle leggi

Ma sai che dovrai servire te stesso.

 

 Anche negli ultimi giorni della sua vita, Lennon continuò a guidare i suoi seguaci all'eterna dannazione. In un'intervista concessa nel dicembre del 1980, poco prima della sua morte, si descrisse come «uno zen cristiano, uno zen pagano, uno zen marxista» o niente di tutto questo 99. Disse che non aveva mai incontrato un cristiano che non fosse un ipocrita bigotto 100.
 

La morte di John Lennon

 

Lennon fu ucciso a colpi di pistola nel dicembre del 1980, fuori dal suo appartamento di New York. Aveva quarant'anni. In un intervista a Gannett News Service, l'assassino di Lennon, Mark David Chapman, raccontò come si era preparato all'omicidio:

 

«Da solo, nel mio appartamento a Honolulu, mi sono spogliato, ho messo sui giradischi un disco dei Beatles e ho pregato Satana di darmi la forza. Ho pregato i demoni di entrare nel mio corpo e di darmi il potere di uccidere» 101.

 

mark david chapman

 

john lennon - mark david chapman

Sopra: 8 dicembre 1980; John Lennon firma un autografo a Mark David Chapman. Dopo qualche ora Chapman lo avrebbe assassinato all'entrata del Dakota.

 

Chapman aveva imitato Lennon, prendendo persino il suo nome per un po', e sposando una donna giapponese. Poche ore prima di essere ucciso, Lennon aveva posato nudo in una foto che fu usata come copertina da Rolling Stone. All'inizio della canzone dei Beatles Come Together, Lennon sussurra: «Shoot me»Sparami»). L'album Double Fantasy uscì poche settimane prima che venisse ucciso. L'album conteneva la canzone Kiss, Kiss, Kiss, che conteneva un backmasking, cantato da Yoko Ono, che diceva: «We shot John Lennon»Abbiamo sparato a John Lennon») 102.

 

john lennon - yoko ono - double fantasy

 

Dopo la scomparsa di Lennon, Yoko Ono ha tentato di contattare il suo spirito per via medianica. Il retro della copertina dell'album It's Alright mostra Yoko e suo figlio Sean in un parco accanto ad uno spirito con la forma di Lennon in piedi vicino a loro. L'altro figlio di Lennon, Julian, avuto dalla prima moglie, Cynthia, cantò in una sua canzone Well, I Don't Know che aveva comunicato con l'anima del defunto padre 103.

 

it's alright

 

Quando Lennon morì, il suo patrimonio era stimato a circa 275.000.000 di dollari. Sintetizzando l'influenza di John Lennon, lo studioso del rock David A. Noebel ha dichiarato:

 

«La presente scena del rock, l'eredità di Lennon, è un gigantesco ritratto di degrado, un sudicio mondo di immoralità, di malattie veneree, di anarchia, di nichilismo, di cocaina, di eroina, di marijuana, di morte, di satanismo, di perversione e di orge» 104.

 

Non a caso, Lennon descrisse la popolare canzone Imagine come anti-religiosa e anti-patriottica.

 

yes, i'am a witch yoko onoyoko ono stregayoko ono strega

Sopra: a sinistra, il titolo di questo album di Yoko Ono è molto eloquente: Yes, I'am a Witch, vale a dire «Sì, sono una strega» (Virgin 2007). A destra, tre foto estratte dal filmato The Rolling Stones Rock and Roll Circus (1968). Notate come la Ono sia vestita da strega.

 

 

 

Ozzy Osbourne, il principe delle tenebre  

Satanisti per gioco o per davvero?

 

banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

(*) Traduzione dall'originale inglese The Beatles, a cura di Francesco Santia D'Apice. Estratto dall'opera Rock Music Vs. the God of the Bible (pagg. 110-121).

1 La Contemporary Christian Music, conosciuta più volgarmente come «rock cristiano», è un fenomeno quasi esclusivamente nordamericano e protestante, e quindi - fortunatamente - quasi sconosciuto in Europa. Si tratta di un patetico quanto pericoloso tentativo di «battezzare» il rock usandolo per cantare le lodi del Signore pur imitandone grottescamente lo stile ribelle e sensuale (N.d.R).

2 Cfr. Time, del 22 settembre 1967, pag. 60. Bernstein è il padre della british invasion che negli anni '60 travolse gli Stati Uniti.

3 Cfr. Tulsa World, del 12 dicembre 1980, pag. 20.

4 Cfr. S. Simels, Gender Chamaleons: Androgyny in Rock'n'Roll («Camaleonti sessuali: l'androginia nel rock»), pagg. 29, 30, 32.

5 Cfr. B. Ehrenreich, Beatlemania: Girls Just Wanted to Have Fun («Beatlemania: le ragazze vogliono solo divertirsi»); cit. in L. Lewis, The Adoring Audience: Fan Culture and Popular Media («Il pubblico adorante: la cultura del fan e i mezzi di comunicazione popolari»), pag. 102.

6 Quando Jim McCartney morì nel 1976, Paul non presenziò nemmeno al funerale.

7 Cfr. T. White, Rock Lives: Profiles and Interviews («Vite rock: profili e interviste»), Henry Holt & Co, New York 1990, pag. 114. La seconda moglie di suo padre, Pauline, testimoniò di avere sentito John «scaricare un attacco verbale contro di lei (sua madre), nel linguaggio più osceno che avessi mai sentito» (cfr. G. Giuliano, Lennon in America, Cooper Square Press, 2000, pag 17).

8 Più tardi, Lennon descrisse sé stesso come «uno strambo psicotico ragazzino che copriva la sua insicurezza con un atteggiamento da macho» (cfr. G. Giuliano, op. cit., pag. 2).

9 Cfr. H. Davies, The Beatles, W. W. Norton & Co, New York 1976, pag. 39.

10 L'equivalente dei nostri night club (N.d.T.).

11 Cfr. H. Davies, op. cit., pag. 77.

12 Cfr. H. T. Spence, Confronting Contemporary Christian Music («Affrontando la musica cristiana contemporanea»), Forwarding the Faith Publications, Dunn 1997, pag. 78.

13 Cfr. Dallas Times Herald, del 29 ottobre 1978.

14 Cfr. D. Noebel, The Legacy of John Lennon («L'eredità di John Lennon»), Thomas Nelson, Nashville 1982, pag. 43.

15 Cfr. TV Guide, del 29 luglio 1978, pag. 21.

16 Cfr. H. Davies, op. cit., pag. 177.

17 L'album non aveva canzoni, ma era composto di effetti sonori e voci campionate.

18 Cfr. H. Davies, op. cit., pag. 132.

19 Cfr. G. Giuliano, op. cit., pag. 107.

20 Cfr. Noebel, The Marxist Minstrels («I ministrelli marxisti»), American Christian College Press, Tulsa 1974, pag. 92.

21 Ibid., pagg. 104, 92.

22 Cfr. H. Davies, op. cit., introduzione all'edizione del 1985.

23 Cfr. G. Giuliano, op. cit., pag. 13.

24 H. Davies, op. cit., introduzione all’'edizione del 1985.

25 Cfr. Crime in America: Illicit and Dangerous Drugs («Il crimine in America: droghe illecite e pericolose»), ottobre 1969.

26 Cfr. B. W. Key, Media Sexploitation («Lo sfruttamento del sesso fatto dai media»), 1976, pag. 136.

27 Cfr. Daily Cardinal, del 3 dicembre 1968, pag. 5; cit. in D. Noebel, The Legacy of John Lennon, pag. 63.

28 Cfr. Waiting for the Man («Aspettando l'uomo»), pag. 107.

29 I Beatles stessi ammisero che queste erano canzoni sulla droga.

30 Cfr. «Approbation on Drug Usage in Rock and Roll Music» («L'approvazione dell'uso di droga nella musica rock»), in U.N. Bulletin on Narcotics, ottobre-dicembre 1969, pag. 35; D. Noebel, The Legacy of John Lennon, pagg. 56,58.

31 Cfr. Time, del 22 settembre 1967, pag. 62.

32 Cfr. Waiting for the Man, pag. 145.

33 Cfr. J. Miller, Flowers in the Dustbin: The Rise of Rock and Roll, 1947-1977 («Fiori nel bidone della spazzatura: l'ascesa del rock, 1947-1977»), Fireside 2000, pag. 253.

34 Cfr. Rolling Stone, del 7 gennaio 1971, pag 39; cit. in J. Wenner, Lennon Remembers («Lennon ricorda»), pag. 76.

35 Cfr. D. Noebel, The Marxist Minstrels, pag. 111.

36 Cfr. Penthouse, ottobre 1969, pag. 29; cit. in D. Noebel, The Legacy of John Lennon, pag. 66.

37 Cfr. Life, del 16 giugno 1967, pag. 105.

38 Cfr. J. Wenner, op. cit., pag. 86.

39 Cfr. Newsweek, del 29 settembre 1980, pag. 77.

40 Cfr. D. Noebel, The Legacy of John Lennon, pag. 78.

41 Cfr. H. Davies, op. cit., pag. 94.

42 Ibid., pag 184.

43 Cfr. R. Rosen, Nowhere Man: The Final Days of John Lennon («L'uomo inesistente: gli ultimi giorni di John Lennon»), Quick American Archives, 2002, pag. 18.

44 Cfr. Rolling Stone, del 5-10 novembre 1987, pag. 48.

45 Cfr. M. Spaulding, The Heartbeat of the Dragon: Occult Roots of Rock and Roll («Il battito cardiaco del dragone: le radici occulte del rock»), Light Warrior Press, Sterling Heights 1992, pag. 75.

46 Cfr. People, del 19 ottobre 1987, pag. 64.

47 Cfr. Stairway to Heaven, pag. 140.

48 Artisti depravati e filosofi che insegnavano che la vita non ha alcun senso.

49 Cfr. H. T. Spence, op. cit., pag. 41.

50 Cfr. Stairway to Heaven, pag. 128.

51 Cfr. G. Patterson, Hellhounds on Their Trail («Segugi infernali sulle loro orme»), Dowling Press, Nashville 1998, pag. 181.

52 Cfr. Song Magazine, febbraio 1984, pag. 16.

53 Cfr. R. Rosen, op. cit. , pag. 38.

54 Ibid., pag. 62.

55 Cfr. G. Giuliano, op. cit., pag. 119.

56 Ibid., pag. 208.

57 Cfr. G. Giuliano, op. cit., pag. 81.

58 Ibid., pag. 157.

59 Cfr. G. Patterson, op. cit., pag. 183.

60 Cfr. G. Giuliano, op. cit., pag. 101.

61 Ibid., pag. 88.

62 Ibid., pag. 108.

63 Ibid., pag. 144.

64 Ibid., pag. 192.

65 Cfr. USA Today, del 15 ottobre 1999, pag. 8E.

66 Cfr. G. Giuliano, op. cit., pag. 20.

67 Ibid., pag. 16.

68 Ibid.

69 Ibid., pag. 8.

70 Ibid., pag. 57.

71 Ibid., pag. 59.

72 Ibid., pag. 20.

73 Ibid., pagg. 111, 138.

74 Ibid., pag. 179.

75 Ibid., pag. 147.

76 Ibid., pag. 220.

77 Ibid., pag. 18.

78 Ibid., pag. 19.

79 Ibid., pagg. 83, 137, 142.

80 Ibid., pag. 92.

81 Ibid., pagg. 84, 97, 105.

82 Ibid., pag. 129.

83 Ibid., pag. 122.

84 Ibid., pag. 142.

85 Ibid., pagg. 173, 174.

86 Ibid., pag. 177.

87 Ibid., pag. 130.

88 Cfr. Saturday Evening Post, dell'8-15 agosto 1964, pag. 25.

89 Cfr. Newsweek, del 21 marzo 1966.

90 Cfr. Spin, febbraio 1987, pag. 46.

91 Cfr. Time, del 17 settembre 1979, pag. 101.

92 Cfr. Time, del 5 settembre 1968, pag. 60.

93 Cfr. D. Sheff, The Playboy Interviews with John Lennon and Yoko Ono («Le interviste di Playboy a John Lennon e Yoko Ono»), pag. 61.

94 Cfr. Rolling Stone, del 12 febbraio 1976, pag. 92.

95 Questa informazione è stata recentemente resa nota da due libri: quello R. Rosen, Nowhere Man: The Final Days of John Lennon, e quello di G. Giuliano, Lennon in America.

96 Nel 1970, il suo primo marito, Anthony Cox, era diventato cristiano, ma lei non ne aveva voluto sapere.

97 Cfr. G. Giuliano, op. cit., pag. 133.

98 Ibid., pag. 134.

99 Cfr. S. Turner, «The Ballad of John and Jesus» («La ballata di John e Gesù»), in Christianity Today, del 12 giugno 2000, pag. 86.

100 Cfr. G. Giuliano, op. cit., pag. 134.

101 Intervista concessa a Richard Ciarrocca, e pubblicata su Observations, dicembre 1990.

102 Cfr. J. Godwin, What's Wrong with Christian Rock? («Cosa c'è di sbagliato nel rock cristiano»?), The Rock Ministries, Bloomington, pag. 144.

103 Cfr. J. Muncy, The Role of Rock («Il ruolo del rock»), Daring Publishing Group, Canton 1989, pag. 364.

104 Cfr. D. Noebel, The Legacy of John Lennon, pag. 15.

 

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