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Rockers massoni

titolo i pearl jam, l'occultismo e l'aborto

di R. C.

 

postato: 11 marzo 2017

ultimo aggiornamento: 7 giugno 2018

 

pearl jam

 

 

Premessa

 

«Posso uccidere perché credo in Dio». Così cantava polemicamente Eddie Vedder nel brano Do the Evolution (tratto dall'album Yeld, del 1998), in una delle non rare occasioni in cui i Pearl Jam prendevano di mira la religione cristiana e i sui seguaci. Sono cose che molti fans conoscono già e che non meravigliano affatto, viste le opinioni negative di molti gruppi rock riguardanti la religione in generale.

 

Quello che però a molti non è noto è che un certo astio verso il cristianesimo da parte della band, probabilmente non dipende solo da motivazioni politiche o ideologiche, pur essendo queste ben presenti e assai radicate. Forse non tutti sanno che, almeno in parte, questo modo di pensare potrebbe derivare anche dal coinvolgimento di alcuni membri del gruppo con il mondo dell'occultismo.

 

Comprendiamo come un'affermazione del genere possa destare delle perplessità, anche perché risulta difficile associare il gruppo di Seattle a certe band di black metal esplicitamente sataniste. In realtà, se invece si va a scandagliare la storia dei Pearl Jam, si scopriranno anche qui delle influenze da parte di personaggi assai negativi e propugnatori di dottrine di fatto sataniche. Ma andiamo con ordine.

 

logo usato dai pearl jam

 

Il gruppo si forma a Seattle nel 1990, per iniziativa dei chitarristi Stone Gossard e Mike McCready e del bassista Jeff Ament, che registrano un primo demo con un batterista provvisorio, Matt Cameron dei Soundgarden. Il nastro viene inviato ad un giovane cantante di San Diego, Eddie Vedder, che aggiunge la sua voce. Il risultato sorprende tutti, tant'è che Vedder viene subito chiamato ad unirsi alla band.

 

Successivamente, arriverà anche il batterista Dave Krusen. Il nome scelto originariamente dai cinque era Mookie Blaylock, preso a prestito da un giocatore di basket della NBA, ma pochi mesi dopo venne cambiato in Pearl Jam. Nel 1991 venne pubblicato il loro primo album, Ten (Epic), che a poco a poco scalò le classifiche, vendendo sorprendentemente milioni di copie, facendo diventare la band uno dei nomi di punta della nascente scena grunge, assieme ai Nirvana, ai Soundgarden e agli Alice in Chains.

 

In seguito, ci saranno dei cambi di formazione, ma solo alla batteria, dove si avvicenderanno via via Matt Chamberlain, Dave Abbruzzese, Jack Irons e Matt Cameron. Dal 2002 si è aggiunto stabilmente il session man Boom Gaspar (tastiere, organo, piano). Dopo milioni di dischi venduti, la band è tutt'ora in attività, ma nel corso degli anni i vari membri hanno pubblicato lavori solisti e dato vita a diversi progetti paralleli.

 

 

Le influenze esoteriche

 

Per iniziare ad addentrarci nel rapporto tra i Pearl Jam e l'occultismo facciamo ricorso ad un'intervista rilasciata alla rivista musicale Uncut Magazine dal cantante Eddie Vedder, principale autore dei testi del gruppo, pubblicata nel numero del 6 agosto 2009.

 

eddie vedder - pearl jam

 

Qui il frontman risponde ai fans mettendo a fuoco le sue influenze letterarie e il suo sistema di credenze.

 

Uncut: «Qual'è il libro che ti ha cambiato la vita»? (Jennifer Coppertino, New York)

 

Eddie Vedder: «Mi viene in mente "Cat's Cradle" ["Ghiaccio-nove"] di Kurt Vonnegut. È la storia di un umanista che si trasforma in ateo ed ha avuto una profonda influenza su di me. Ho finito per leggere ogni cosa che ha scritto dopo questa, due, tre, quattro, cinque volte. L'unico altro autore che ha avuto su di me un effetto paragonabile al suo, è stato Charles Bukowski, che ti apre gli occhi sulla bellezza che c'è in ciascuna vita. Anche l'esistenza più infima é colorata e piena di significato più che in qualsiasi carattere di una novella di F. Scott Fitzgerald. Questo ti fa capire che tutti noi siamo individui e tutti abbiamo qualcosa che è degno di introspezione e rispetto».

 

Uncut: «Hai aderito al Movimento di Meditazione Trascendentale di David Lynch; hai indossato magliette di Aleister Crowley e hai dichiarato di essere ateo. Qual è il tuo credo personale e come ci sei arrivato»? (Stephan Rott, Germany)

 

Eddie Vedder: Be', si cambia! E credo che bisogni essere elastici. Ogni sistema di fede è rigido, chiuso alle altre fedi e questo non è molto sano. Penso inoltre che, se guardi alla vita come a una lunga serie di cambiamenti evolutivi cominciata miliardi di anni fa da piccole cose che nuotavano nel fango, e poi pensi a dove siamo adesso, è certo una serie importante di circostanze. Per me c'è molta più magia in questo che in qualcuno che crea il mondo in sei giorni e si riposa il settimo. Quando capisci quanto tempo ha impiegato l'umanità per arrivare al punto in cui si trova, il tuo rispetto per l'esistenza di un'altra persona acquista profondità e assume un significato più ampio. Non potrei mai pensare di uccidere nessuno perché il suo lignaggio risale ai mari primordiali, non perché c'è un qualche occhio nel cielo che controlla a quanti comandamenti stai disobbedendo» 1.

 

Da questa risposta un po' evasiva, si possono trarre alcuni rilievi. Kurt Vonnegut (1922–2007) è stato un celebre scrittore americano di fantascienza, fantapolitica e satira sociale, che, pur dichiarandosi apertamente ateo, pare avesse fatto parte anche della Società Teosofica 2. In ogni caso fu assai critico nei confronti della religione.

 

kurt vonnegut

 

David Lynch è il noto regista cinematografico, famoso per Twin Peaks, The Elephant Man, Strade perdute, Una storia vera, Mullholland Drive e i cui lavori più surreali ed enigmatici sembrerebbero nascondere risvolti esoterici. Nella terza stagione di Twin Peaks, Vedder, oltre che collaborare alla colonna sonora, avrà pure un ruolo da attore 3.

 

david lynch

 

Ma al di là di questi due personaggi e dell'ateismo dichiarato, nella domanda colpisce il riferimento ad Aleister Crowley (1875-1947), il più influente occultista del '900, propugnatore di una dottrina ferocemente anticristiana, di evocazioni di spiriti e di perverse pratiche magiche. Di questo personaggio troviamo tracce più o meno marcate in moltissimi gruppi e personaggi del mondo della musica, dai Beatles ai Led Zeppelin, da David Bowie a Sting, da Steve Tyler (Aerosmith) a Ian Gillan (Deep Purple), da Jay-Z a Robbie Williams, ecc...

 

Vedder in questo caso non si espone direttamente anche se non nega, ma come vedremo, ci sono molti altri indizi più espliciti. Nel 1992, in un'intervista apparsa sulla rivista Creem, l'autore, Brad Balfour, nel presentare la band scriveva:

 

«Il bassista Jeff Ament non può fare a meno di parlare in toni abilmente rivelatori degli eroi pieni di rabbia e di rivolte intellettuali come Robert Anton Wilson e Aleister Crowley (in linea con altri fans di Crowley come Jimmy Page e Daryl Hall)» 4.

 

Robert Anton Wilson (1932-2007) è stato uno scrittore di fantascienza, saggista e collaboratore di Playboy. Per sua ammissione grande ammiratore di Crowley, fu anche autore di libri sulle teorie del complotto un po' fuorvianti (ad esempio, la sua trilogia Illuminatus!, scritta con Robert Shea).

 

illuminatus!

Sopra: le copertine dei tre volumi della trilogia Illuminatus! Oltre all'Occhio onniveggente, nel primo volume (da sinistra) appare un sottomarino giallo, un chiaro riferimento ai Beatles.

 

 

La sua visione, infatti, non era affatto ostile all'opera della Massoneria, come emerge da questa intervista:

 

Richard Metzer: «Hai studiato gli Illuminati per anni. Sei giunto ad una qualche conclusione circa i loro scopi»?

 

Robert Anton Wilson: «Normalmente quando le persone mi fanno questa domanda, do loro una specie di risposta finta, ma non riesco a pensare ad una finzione buona ed originale che non abbia dato un sacco di altre volte in passato. Così, per una volta, ti dirò la verità.

 

Dopo aver investigato gli Illuminati e i loro critici durante gli ultimi trent'anni, ritengo che gli Illuminati fossero una società durata brevemente, composta da liberi pensatori e riformatori democratici, che formarono una società segreta all'interno della Massoneria, usandola come copertura, in modo che in Europa potessero cospirare per abbattere tutte le monarchie e il Papa.

 

Sono molto contento che siano riusciti ad far cadere tutti i re, anche se avrei voluto che avessero completato il lavoro e si fossero sbarazzati pure della Royal Family in Inghilterra, ma hanno fatto abbastanza bene nel continente. Mi dispiace che non abbiano finito nemmeno con il Papa, ma penso che stiano ancora lavorando al progetto e auguro loro buona fortuna» 5.

 

robert anton wilson - astrum argentum

Sopra: lo scrittore Robert Anton Wilson. Sulla sua maglietta figura il Sigillo dell'Astrum Argentum (A.∙.A.∙.), la sètta massonica fondata da Aleister Crowley nel 1907.

 

Definito come «uno degli eroi personali» 6 del chitarrista Mike McCready, Wilson venne invitato dal gruppo a tenere un discorso in occasione di un concerto gratuito voluto e organizzato dai Pearl Jam per i fans della città di Seattle:

 

«Domenica 20 settembre 1992, i Pearl Jam tennero il loro concerto gratuito a Seattle, non al Gasworks Park, ma al Magnusson Park [...]. Il giorno dell'evento, circa 29.000 persone si recarono al Magnusson Park. Fortunatamente tutti evitarono di usare l'automobile, scongiurando così il pericolo di trasformare l'intera zona in un gigantesco parcheggio. Il concerto iniziò alle 11 del mattino in punto, con un'esibizione acustica di Peter Droge and Lazy Susan.

 

A mezzogiorno fu la volta dei Cypress Hill, uno dei più duri gruppi rap di Los Angeles. Dopo di loro salì sul palco Shawn Smith, un cantautore del posto, poi i Seaweed, una band di Tacoma e, per ultimo, Jim Rose dei Jim Rose Circus MCed. Prima dei Pearl Jam, lo scrittore-filosofo Robert Anton Wilson pronunciò un breve discorso. Nessuno fu poi in grado di ricordare di cosa avesse parlato. I Pearl Jam, accolti da un'enorme ruggito d'approvazione, iniziarono alle 2 del pomeriggio, e terminarono alle 4» 7.

 

mike mccready

 

Vi è però un altro fatto ancora più significativo. A partire dal 1991, i Peal Jam, attraverso il loro fan club ufficiale, chiamato Ten Club (dal titolo del primo album), decisero di mettere a disposizione delle «chicche» per gli appassionati più fedeli: singoli in edizione speciale, poster e gadget vari.

 

Nel 1992-1993 il Ten Club offriva una maglietta nel cui lato frontale era disegnato l'Albero della Vita (la rappresentazione chiave della Kabbalah, la dottrina esoterica dell'ebraismo), delimitato dalle scritte «Pearl Jam» e «Tree of Life», mentre sul retro compariva la scritta «Love is the law, love under will» («L'amore è la legge, l'amore sotto la volontà»), uno dei motti di Crowley 8.

 

pearl jam - aleister crowley

Sopra: la maglietta del Ten Club (fronte e retro)

e una foto del mago nero Aleister Crowley.

 

Durante il tour del '93, anche in alcuni dei pass di accesso per il backstage dei concerti era raffigurato il faccione di Crowley.

 

pass pearl jam - aleister crowley

 

Si può comunque affermare con sicurezza che uno dei membri più influenzati dalla figura del mago nero inglese fosse il bassista Jeff Ament.

 

jeff ament

Sopra: Jeff Ament indossa una

t-shirt con un bel Pentacolo...

 

jeff ament - aleister crowley

Foto di gruppo dei Pearl Jam: Ament indossa

una maglietta con il volto di Crowley.

 

La cosa buffa (si fa per dire) è che da bambino Ament non solo era cattolico, ma era stato addirittura chierichetto! Lo raccontò lui stesso in occasione di un'intervista ad un sito gestito da fan americani, TwoFeetThick:

 

Jessica (TwoFeetThick): «Stavo leggendo un'intervista con Richard in cui diceva che Dug  ritorna al gospel perché sua mamma era solita suonarglielo quando era bambino. [L'intervistatrice qui si sta riferendo a Richard Stuverud e Dug Pinnick, compagni di Jeff Ament nel progetto Tres Mts.; N.d.T.]

 

Jeff Ament: «Credo sia cresciuto in una famiglia piuttosto conservatrice, molto religiosa. Penso che la sua unica esposizione alla musica fino ai diciotto o diciannove anni fosse principalmente il cantare in chiesa. Mi pare avesse alcuni parenti che forse gli suonavano il blues e Little Richard. Così sapeva che c'era un altro genere di musica là fuori, ma principalmente era musica di chiesa. Anch'io ho avuto a che fare con una situazione simile, inizialmente la musica per me era principalmente il cantare in chiesa».

 

Jessica: «Tu hai cantato in chiesa»?

 

Jeff Ament: «Ooooh sì. Ero un ragazzo cattolico. Un chierichetto. Lezioni di piano. CYC (Catholic Youth Council). Presidente per tre o quattro anni. Credo che mio padre volesse davvero che diventassi prete, il che è proprio incredibile» [ride].

 

Jessica: [ride] «È difficile da immaginare».

 

Jeff Ament: [ride] «Senza voler dire niente di davvero orribile sulla Chiesa cattolica, io non ho quello che serve per essere quel tipo di persona. In realtà, crescendo ho avuto un sacerdote davvero grande con il quale sono ancora in contatto, Padre Tobin. È un tipo super-incredibile. Giocavamo a tennis. Era uno di quelli bravi».

 

Jessica: «Nel Montana, immagino».

 

Jeff Ament: «Sì, vive ancora in una piccola città del Sudest. Siamo andati laggiù circa un anno fa durante il nostro viaggio verso il Colorado, saranno stati circa dieci anni che non lo vedevo. Ma è irlandese e ogni volta che vado in Irlanda gli spedisco una cartolina» 9.

 

Povero Padre Tobin, forse qualche partita di tennis in meno e qualche spiegazione di catechismo in più avrebbero prodotto risultati migliori... Ma l'interesse di Jeff Ament per il mago nero inglese lo si è visto in modo ancora più evidente in un altro contesto. Durante il tour del 1993, i Pearl Jam ebbero come band di supporto un gruppo sudafricano, i Tribe after Tribe, anch'essi già avvezzi a frequentazioni esoteriche (e con titoli derivati da citazioni crowleyane come il loro album del 1993 Love Under Will, che conteneva il brano Babalon).

 

In seguito, sarà proprio il chitarrista di questa band, Robbie Robb a unirsi a Jeff Ament e al batterista Richard Stuverud per formare un progetto parallelo, i Three Fish, che diedero alla luce due album, Three Fish (Epic, 1996) e The Quiet Table (Epic, 1999).

 

tribe after tribe - love under will

Sopra: sulla cover dell'album Love Under Will appare il Baphomet ispirato alla statua scolpita sulla cattedrale parigina di Notre Dame.

 

three fish

Sopra: i Three Fish : Jeff Ament, Richard Stuverud e Robbie Robb, e  la copertina del loro primo album omonimo.

 

Al riguardo scriveva infatti la rivista musicale Rolling Stone:

 

«Quando il bassista dei Pearl Jam Jeff Ament incontrò Robb fuori dal Brixton Academy di Londra il 13 luglio 1993, i due spiriti liberi si accorsero che stavano leggendo lo stesso libro: "Moonchild" di Aleister Crowley» 10.

 

moonchild - aleister crowley

Sopra: la copertina del libro

Moonchild (1917), di Crowley.

 

Riportiamo qualche ulteriore notizia presa dal libro Pearl Jam. Atto di rivolta, di Milena Ferrante:

 

«L'origine del nome, ispirato a un verso del poeta persiano del Xlll secolo, Jelaluddin Rumi, rivela l'assunto dì fondo: nelle quindici tracce (con tre bonus nella splendida edizione in doppio vinile) i Three Fish coltivano trance medianica nel tentativo di raggiungere silenzio e armonia [...].

 

Meno brillante invece è il secondo lavoro, che ha comunque il merito di spostare le coordinate sonore rispetto all'esordio. ll disco, scritto e inciso tra il 1997 e il 1999, nasce da "escursioni alla tomba di Rumi, alle moschee di Costantinopoli, alle viscere dell'antica Il Cairo"» 11.

 

pearl jam. atto di rivolta - milena ferrante

 

Jalāl al-Dīn Rūmī (1207-1273) fu il maggiore poeta persiano e fondatore della confraternita sufi dei Dervisci Rotanti. Il sufismo risale indicativamente all'VIII secolo d. C. e può essere considerato la corrente esoterica dell'islam. Sviluppatosi prevalentemente in ambito sunnita, ha visto confluire in esso anche notevoli influenze neoplatoniche e gnostiche.

 

Non si tratta di un movimento omogeneo: è suddiviso in ordini e confraternite, dette «tarīqa», che tra loro possono avere anche differenze significative. In alcune di esse, i rituali di iniziazione sono straordinariamente simili alle cerimonie massoniche.

 

three fish - laced

Un derviscio rotante compare nel

video di Laced dei Three Fish.

 

Non è questo l'unico contatto col sufismo da parte di un membro del gruppo. Nel 1995, il cantante Eddie Vedder realizzerà due brani della colonna sonora del film Dead Man Walking di Tim Robbins con Nusrat Fateh Ali Khan (1948-1997), il più noto cantante pakistano di qawwali, la musica religiosa tipica del sufismo indiano. Qui però l'esoterismo molto probabilmente non c'entrava. In quel periodo, infatti, Nusrat Fateh Ali Khan aveva acquisito una certa notorietà in Occidente grazie a Peter Gabriel e alla sua etichetta Real World, che ne fecero conoscere le straordinarie doti vocali al grande pubblico.

 

Ma ancora più indicativo sarà l'album dei Pearl Jam No Code, uscito nel 1996 per la Epic. Il lay out, concepito da Eddie Vedder (sotto lo pseudonimo di Jerome Turner) e realizzato da Ames Bros (società di design e produzioni grafiche di cui fanno parte, tra gli altri, Jeff Ament e il fratello Barry), si rivela a dir poco sorprendente. «La ragione per cui si intitola No Code [Nessun codice] è perché è pieno di codici (Eddie Vedder)» 12.

 

pearl jam - no code

La copertina di No Code (fronte).

 

Il compact disc merita un'attenzione particolare. Le lettere e i simboli che raffigura ricordano vagamente una tavola Ouija, la base che viene utilizzata per evocare gli spiriti (e dalla quale è assolutamente bene stare alla larga, in quanto assai pericolosa). A parte i segni zodiacali e altri simboletti vari, ve n'è almeno uno che vorremmo segnalare, in quanto si tratta del Segno della Bestia, anch'esso ideato da Aleister Crowley:

 

cd no code - crowley

 

La copertina di No Code è costituita da 144 fotogrammi la cui maggior parte presa singolarmente dice poco o nulla. Una volta dispiegata completamente però, si può notare come le immagini più scure rivelino la forma di un Occhio dentro ad un Triangolo, uno dei più classici simboli iniziatici.

 

no code - occhio onniveggente

 

Lo stesso simbolo è raffigurato anche nel fotogramma che contiene il titolo del disco e in un altro logo pubblicitario.

 

no code - occhio nel triangolo

 

Molte delle foto piccole in effetti sono occhi ripresi singolarmente. Non si tratta certo di un caso: l'Occhio nel Triangolo oppure l'occhio fotografato da solo, o ancora il volto con un occhio coperto ed uno scoperto non sono altro che una specie di codice che rappresenta gli iniziati all'esoterismo. Negli ultimi anni questa simbologia viene utilizzata sempre più spesso dai famigerati Illuminati, che ormai controllano il mondo della musica (e non solo).

 

Questo però non vuol dire che anche i Pearl Jam ne facciano parte o siano da loro controllati. L'unica deduzione che si può trarre con certezza è che anch'essi siano assai addentro a qualche dottrina occulta. Un altro Occhio onniveggente (stavolta senza Triangolo), compare nella copertina di Lightning Bolt, album ufficiale uscito nel 2013. Anche il fulmine è un simbolo usato nell'occulto. Pure una delle t-shirts del tour nordamericano del 2016 è piuttosto esplicita (Occhio nel Triangolo con Serpente) 13.

 

pearl jam - simboli esoterici

 

Sempre a proposito di magliette ufficiali, un possibile riferimento esoterico potrebbe esserci in questa, venduta negli anni '90 durante il tour di Vitalogy:

 

pearl jam - rebis

Sopra: a sinistra, la maglietta con un bambino con due teste, una femminile e una maschile; a destra, il Rebis degli alchimisti, l'Androgino primitivo della Kabbalah.

 

L'essere umano con un solo corpo e due teste, una di un bambino e una di una bambina, ricorda sorprendentemente una figura tipica dell'alchimia e della Kabbalah, il Rebis, che rappresenta l'essere Androgino primitivo, contemporaneamente maschile e femminile.

 

Per completare il quadro non si possono ignorare i poster ufficiali dei singoli concerti. È vero che i soggetti rappresentanti dipendono molto dal background degli artisti che di volta in volta li hanno realizzati, ma anche qui ve ne sono alcuni che presentano una simbologia esoterica o che ironizzano sulla religione cristiana, anche se la cosa ormai non sorprende più nessuno, visto che si tratta di una prassi assai diffusa tra molti gruppi rock.

 

Molte di queste locandine sono realizzate dalla già citata Ames Bros dei fratelli Ament. Nel caso del poster di Trieste (concerto del 22 giugno 2014), sembra che l'autore parta da una sincera ammirazione per l'arte sacra. Così si legge nel retro:

 

«Sono sempre stato affascinato dai personaggi rappresentati nell’arte bizantina. La storia dell'arte al college, il viaggiare e il vedere gli affreschi, i mosaici e i bassorilievi dell'Italia e della Grecia. La somiglianza delle figure, generalmente religiose o imperiali, che decoravano gli interni delle chiese e illuminavano i manoscritti. Allo stesso modo di personaggi delineati nei fumetti moderni, aspri contrasti in chiaroscuro, figure piatte libere dalla prospettiva e dallo sfondo, tutti eseguiti come fossero scolpiti nella pietra. Mani e piedi piccoli, corpi e arti lunghi, con fattezze geometriche. L'occasione perfetta per un'estrema trasformazione bizantina del rock, come quello che la band ha suonato a Trieste nel 2014».

 

Il risultato però, pur senza essere offensivo, ha più che altro un effetto ironico:

 

pearel jam - trieste

 

Altre volte invece le immagini sono sicuramente più dissacranti, come nel caso dei santi con lo skateboard (locandine per alcune date americane del tour di Binaural del 2000):

 

pearl jam - poster tour binaural

Sopra: da sinistra i poster dei concerti

di Fresno, Los Angeles e Sacramento.

 

Nel poster di Brisbane (1998) troviamo una specie di Sacro Cuore, oltre alla figura di un Santo, che potrebbe essere San Rocco, visto il cane al suo fianco. Naturalmente, anche il diavolo non può mancare: lo vediamo stringere la mano a Dio (Berlino 2012), giocare a flipper (Greenville 2016), o con un serpente avvinghiato a sé (Belfast 2010).

 

pearl jam - poster

 

Altre locandine sono caratterizzate da un simbolismo esoterico, come il solito Occhio onniveggente (date europee di settembre 2006, Milano 2014 e il concerto da solista di Vedder di Phoenix 2012) o il Pentacolo disegnato sulla mano dello sciamano, che tra l'altro sulla spalla ha una Civetta, animale caro anche alla Massoneria (Tulsa 2014):

 

pearl jam poster

 

Il gesto delle dita poste a Triangolo, con le braccia tese in avanti, denominato Segno del Fuoco, venne introdotto dall'occultista inglese Aleister Crowley, durante i rituali della sua sètta, l'Ordine magico Astrum Argentum (A.∙.A.∙.). Ormai è divenuto popolare nel mondo della musica, anche se non è detto che tutti quelli che lo compiono siano consapevoli del suo reale significato. Date le loro frequentazioni crowleyane, è però difficile pensare che i Pearl Jam lo ignorino del tutto. Anche questo gesto è presente nel poster della data americana di Hershey 2003:

 

pearl jam - aleister crowley

Sopra: a sinistra, il poster dei Pearl Jam per il concerto di Hershey; a destra, il Segno del Fuoco praticato nell'Astrum Argentum di Crowley.

 

Alla luce di quanto visto finora, anche il video di Jeremy, uno dei pezzi storici del primo album Ten, potrebbe assumere un significato diverso da quanto appare a prima vista. Per il testo Eddie Vedder trasse ispirazione da due fatti realmente accaduti: il primo avvenne nel 1991 in Texas, dove un ragazzo di sedici anni si uccise sparandosi in classe davanti ai compagni; il secondo, accaduto a San Diego, nella scuola che Vedder frequentava, nella quale un altro studente si mise a sparare in un'aula (in quel caso non ci furono vittime) 14.

 

Non faremo una dissertazione sui versi della canzone, anche perché sono piuttosto chiari e si possono trovare facilmente sul web 15. Il videoclip ebbe una storia piuttosto travagliata, dal momento che la Epic inizialmente non credeva molto nel brano. Una prima versione venne girata con pochi mezzi nel 1991 dal fotografo Chris Cuffaro, che dovette autofinanziarsi, ma fu rifiutata dalla casa discografica, che nel 1992 fece realizzare un nuovo video dal regista Mark Pellington.

 

mark pellington

 

Il lavoro finale però venne censurato in un paio di scene: una in cui i compagni di classe di Jeremy eseguivano il saluto nazista e un'altra, verso la fine, in cui il protagonista si metteva una pistola in bocca 16. Questa scena creò accese discussioni, come spiegarono sia il regista Mark Pellington, sia il produttore Rick Krim 17:

 

Mark Pellington (regista): «Probabilmente la frustrazione maggiore che abbia mai avuto è che la fine del video di Jeremy viene spesso male interpretata, come se lui avesse sparato ai suoi compagni di classe. L'idea era: è il suo sangue su di loro, e loro sono paralizzati da quello che hanno visto. Avrei ricevuto telefonate anni dopo, ai tempi della Columbine. Penso che il video abbia rappresentato qualcosa che c'è sempre stato e che ci sarà sempre. Subirai sempre la pressione da parte dei tuoi simili, avrai sempre la rabbia giovanile, avrai sempre famiglie disfunzionali».

 

Rick Krim (produttore): «Ho il video non tagliato di Jeremy. Era troppo esplicito. Il ragazzo che si metteva la pistola in bocca... mi dà ancora i brividi quando lo guardo. Come potete immaginare, il gruppo non voleva cambiarlo. Pensavano che quella fosse la loro presa di posizione. Ho avuto un paio di discussioni al telefono con Eddie del tipo "qualche ragazzino potrebbe pensare che è figo mettersi una pistola in bocca". Ma non è stata un’esperienza piacevole, né per me né per loro.

 

Nel mio ufficio ho un poster del loro primo disco, una foto della figlia di Kelly quando aveva tre anni, in cui sta giocando con una pistola. È firmato da tutti, e c'è una nota di Eddie che dice: "La pistola che non ci hai lasciato mostrare. E grazie a te penso che hai mostrato fin troppo". Che voleva dire aver compromesso la loro visione artistica per farli diventare così popolari. È stata la fine dei video per i Pearl Jam».

 

pearl jam - jeremy

Sopra: la cover del singolo Jeremy.

 

rick krim

 

A questo punto consigliamo la visione del videoclip, prima di analizzarne alcuni dettagli.

 

 

 

Prima di tutto chiariamo che le immagini che vediamo illustrano sicuramente la storia narrata dalla canzone: quella del ragazzo incompreso, annoiato, deriso, pieno di rabbia che alla fine si suicida davanti ai compagni di classe. Una possibile ulteriore interpretazione si può solo affiancare a questa, ma ovviamente la completa senza sostituirla. Se proviamo a ipotizzare un'altra spiegazione, lo dobbiamo al fatto che vi sono alcuni particolari che sembrano un po' fuori luogo e di cui non si capisce bene il senso all'interno della vicenda.

 

In ogni caso, vorremmo precisare che si tratta solamente di una nostra ipotesi teorica, che può essere discussa, accettata o rifiutata del tutto, a differenza delle considerazioni fatte finora che invece hanno trovato numerosi riscontri. Nel videoclip vediamo alternarsi scene in cui Eddie Vedder canta ad altre in cui si svolge la storia di Jeremy. Ogni tanto compaiono anche dei fotogrammi con delle frasi o delle parole, che delineano meglio la trama principale.

 

Alcune di esse sono riferite a Jeremy (come, ad esempio, «problem», «peer», «harmless», «bored», «ignored» e «child»). Ve ne sono altre però che sembrano andare al di là della storia di Jeremy. La prima, dopo 52" è una citazione del Libro della Genesi: «The serpent was subtil» («il serpente era astuto»), corrispondente al nostro passo: «Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio» (Gn 3,1)» 18.

 

pearl jam - jeremy

 

Siamo nell'episodio che racconta la tentazione di Adamo ed Eva ad opera del Serpente. Subito dopo vediamo il protagonista correre nella foresta in mezzo a grandi foto: una testa di volpe pronta ad ingoiarlo, un abito maschile di colore blu, un abito femminile colore rosso. Poi, dopo 1' 24" arriva un altro richiamo alla Bibbia, «genesis 3:6».

 

pearl jam - jeremy

 

Qui siamo al culmine della vicenda: il Serpente ha sedotto Eva, che ha mangiato il frutto proibito e che poi ha trascinato con sé Adamo nella disobbedienza a Dio.

 

«Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò» (Gn 3, 6).

 

Cosa c'entra questo episodio biblico con la vicenda narrata nella canzone? A pensarci bene, proprio un bel niente! Poi vediamo Jeremy con i compagni di classe dai quali sembra essere ignorato. Ma non sono solo loro che non gli prestano attenzione, perché anche i suoi genitori rimangono completamente indifferenti alle sue proteste.

 

E proprio in questa scena (dopo 2' 10") compare un elemento che potrebbe gettare una luce diversa alla narrazione: dietro a Jeremy e ai suoi genitori, sullo sfondo, come in uno schermo, si staglia per pochi secondi un gigantesco occhio aperto.

 

pearl jam - jeremy

Sopra: mentre Jeremy cerca inutilmente di farsi ascoltare dai suoi genitori,  sullo sfondo compare un grande occhio.

 

Abbiamo già visto in precedenza come l'Occhio onniveggente abbia un significato esoterico: può rappresentare le sétte massoniche (come gli Illuminati), ma allo stesso tempo può essere un simbolo della conoscenza iniziatica. Se adesso proviamo a collegare le citazioni bibliche viste in precedenza con questa scena, il tutto acquista un certo grado di coerenza.

 

Nel mondo dell'esoterismo, spesso il Serpente non viene visto negativamente come nella religione cristiana, in cui viene descritto come il tentatore, come colui che ha trascinato l'umanità nell'abisso del peccato, ma piuttosto come colui che ha dato la conoscenza (il bene e il male) all'uomo. A tal proposito, ricordiamo che in maniera affine, vi è un altro personaggio spesso citato dalle società segrete, il Prometeo della mitologia greca, colui il quale aveva rubato il fuoco (la conoscenza) agli dèi per donarlo agli uomini.

 

prometeo

Sopra: Prometeo, figura di Satana,

ruba il fuoco agli dèi per darlo agli uomini.

 

In questo caso, il Jeremy del video sembrerebbe impersonare colui che si trova all'inizio di un percorso di esplorazione dei segreti di qualche dottrina occulta. È un cammino difficile, in cui è probabile dover andare avanti da soli poiché non si viene compresi nemmeno dalle persone più vicine. Una metafora di questa situazione potrebbero essere le scene in cui vengono messe in luce l'indifferenza dei genitori e quella dei compagni di classe (che anzi, più avanti lo deridono).

 

Nella fase iniziale ci possono essere dubbi e tentennamenti, ed è forse per questo che poco dopo, vediamo il protagonista camminare tra gli alberi nell'oscurità, mentre sullo sfondo l'Occhio è chiuso (2' 23"). Compaiono poi altri fotogrammi con le parole che si riferiscono al Jeremy della trama principale. Successivamente però ritorna l'Occhio sullo sfondo ad illuminare l'oscurità in cui si trovava il protagonista (3' 59" e 4' 06").

 

pearl jam - jeremy

 

pearl jam - jeremy

 

Ed è in questa fase che arriva un altro versetto biblico (4' 02"): «the unclean spirit entered» 19, cioè «lo spirito immondo entrò». Un passo simile lo troviamo nell'episodio dell'indemoniato di Gerasa, liberato da Gesù (Mc 5, 13). Come nel primo caso il riferimento non è preciso alla lettera: qui lo spirito è al singolare, nel testo biblico invece gli spiriti sono tanti.

 

(Nota: Riportiamo l'intera storia, nella speranza possa servire a coloro che si professano cristiani, ma non credono all'esistenza del diavolo come essere spirituale e lo considerano una figura simbolica. Affermare come fanno molti che gli indemoniati fossero degli epilettici o avessero problemi psichici, vuol dire semplicemente contraddire il Vangelo).

 

pearl jam - jeremy

 

 

gesù caccia i demoni nei porci«Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Geraseni. Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo. Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, e urlando a gran voce disse: "Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi"! Gli diceva infatti: "Esci, spirito immondo, da quest'uomo"! E gli domandò: "Come ti chiami"? "Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti". E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.

 

Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. E gli spiriti lo scongiurarono: "Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare. I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto. Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.

 

Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: "Va' nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato". Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decapoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati» (Mc 5, 1-20).

 

L'adattamento dal plurale al singolare potrebbe essere una cosa voluta semplicemente per una questione di adattabilità al senso della canzone. Se seguiamo il significato principale, abbiamo lo spirito del male che entra nel ragazzo per indurlo al suicidio e alla vendetta contro gli altri; se invece pensiamo al sottotesto esoterico potrebbe essere uno spirito entrato nell'iniziato per illuminarlo. Ma ci rendiamo conto che questa potrebbe essere una forzatura, per cui possiamo anche considerare questa frase semplicemente funzionale alla trama primaria.

 

indemoniato di gerara

Gesù fa entrare i demoni nei porci,

i quali si gettano nel mare.

 

A questo punto Jeremy, pieno di rabbia, prende coscienza che deve agire. Compare la parola «erase», cioè «cancella» (4' 09"). Il significato qui potrebbe essere doppio: farla finita con la propria vita per cancellare il dolore causato dall'incomprensione del mondo (trama principale), oppure cancellare il passato, le proprie credenze (trama secondaria). Ricordiamo qui che una delle prime cose che viene chiesta a chi si accosta a qualche dottrina iniziatica, è l'abbandono totale dal vecchio io, con il suo bagaglio di convinzioni (specialmente se legate alla religione cristiana).

 

Questo brusco taglio con il passato viene simboleggiato da una morte rituale, dopo la quale dovrà rinascere un nuovo individuo, un iniziato alla ricerca dell'illuminazione definitiva. Tanto per fare un esempio, chi entra per la prima volta in una Loggia massonica deve passare attraverso un particolare rituale di iniziazione in cui, tra i vari passaggi, gli viene fatto indossare un cappuccio (o una benda) e successivamente gli viene messo un cappio al collo, come se fosse un condannato a morte 20.

 

iniziazione massonica

 

Il suicidio finale di Jeremy potrebbe perciò essere visto anche come una metafora di questa morte rituale, necessaria all'iniziato per intraprendere una nuova «vita spirituale».

 

pearl jam - jeremy

Sopra: Jeremy si infila la pistola in bocca

(scena tagliata dalla versione definitiva).

 

Questo modo criptico di illustrare la via dell'iniziato era quello che veniva utilizzato negli ambienti esoterici fino qualche anno fa. La nostra impressione è che oggi invece il simbolismo sia molto più esplicito, tant'è che le promesse di una (falsa) realizzazione interiore e l'alone di mistero che circondano il mondo dell'esoterismo suscitano sempre maggior fascino tra un numero crescente di sprovveduti.

 

Ma cosa insegneranno mai questi percorsi esoterici? Ebbene, in un modo o nell'altro, questi «cammini» spirituali hanno tutti una caratteristica comune: mirano all'auto-divinizzazione di sé. In altre parole, conta solo il proprio io, il proprio desiderio, il proprio piacere, non si devono avere scrupoli morali, specie se intralciano la propria realizzazione. La filosofia di Aleister Crowley si incentra infatti sulla piena volontà, il suo motto è «Fa' ciò che vuoi». Il principio base del satanismo è lo stesso.

 

E qui vogliamo fare una precisazione. Ci sono alcuni che non considerano Aleister Crowley un vero satanista e altri che si scandalizzano quando le varie dottrine esoteriche (gnosticismo, alchimia, Kabbalah, ecc...) vengono accostate al satanismo. Ebbene, possiamo concedere che almeno in apparenza queste non coincidano esattamente, tant'è che vi sono persino crowleyani che si professano atei (ma allo stesso tempo praticano la magia). Lo stesso Crowley nei suoi scritti su questo tema pare contraddirsi.

 

adam kadmon

Sopra: l'Adam Kadmon, l'Androgino

divinizzato della Kabbalah.

 

Occorre però comprendere che quello dell'occultismo è un mondo irrazionale, assai variegato e pieno di contraddizioni: ci sono i satanisti propriamente detti (quelli che adorano il demonio), ci sono i satanisti razionalisti (che credono a Satana non come essere spirituale, ma come simbolo di ribellione e di libertà assoluta dalle regole). D'altronde, anche nella Massoneria esistono Logge razionaliste (pensiamo al Grand'Oriente di Francia) e Logge mistiche o spiritualiste (come l'Alta Vendita, l'Ordine Martinista, ecc...).

 

Ci sono poi i seguaci di percorsi «spirituali» differenti solo nella forma, più «colta», come lo gnosticismo, la Kabbalah, la Teosofia, l'alchimia, ecc... Quello che va ribadito invece è che tutte queste dottrine esoteriche sono senza dubbio sataniche, in quanto hanno in comune gli stessi principî base del satanismo («tu sei il dio di te stesso»), nonché un odio feroce nei confronti di Gesù Cristo e della religione cattolica.

 

Tornando ai Pearl Jam, non è un caso che anche nei loro brani, nelle loro interviste e nei loro video ci siano qua e là critiche al cattolicesimo. Solo per fare un esempio, basta prendere in considerazione il video di Do the Evolution, un pezzo tratto dall'album Yeld (1998), ispirato al libro Ishmael dello scrittore americano Daniel Quinn. Attraverso un cartone animato viene dipinta l'evoluzione umana come un susseguirsi di guerre, violenze e sopraffazioni da parte dei potenti.

 

pearl jam - do the evolution

 

Non mancano però le bordate contro la religione cristiana, con i crocifissi messi in vendita, il Vescovo associato ai dittatori, il frate missionario che porta un terribile morbo tra gli indiani. Anche il testo non è da meno 21: «I can kill 'cause in God I trust, yeah», ossia «Posso uccidere perché credo in Dio». Come se i regimi atei e materialisti non avessero causato milioni di morti!

 

E ancora «I'm a thief, I’m a liar/ There's my church, I sing in the choir/ {Hallelujah, hallelujah}», cioè «Sono un ladro, sono un bugiardo/ Ecco la mia chiesa, io canto nel coro / {Hallelujah, hallelujah}». Chissà perché invece non viene mai mostrato il bene che hanno fatto i grandi Santi cattolici che hanno portato il Vangelo nelle varie parti del mondo...

 

pearl jam - do the evolution

La religione cristiana presentata come commercio.

 

pearl jam - do the evolution

Il frate missionario tra gli indiani mostra il crocifisso.

 

Sopra: e subito dopo il volto dell'indigeno si ricopre di bubboni. Il cristianesimo visto come la peste? O il vaiolo portato dai cristiani?

 

Un altro aspetto tipico dell'occultismo è che conduce ad un completo ribaltamento del concetto di bene e di male, portando un po' alla volta l'adepto senza scrupoli ad accettare pratiche assolutamente orribili. Visto che abbiamo parlato di Crowley, vorremmo presentare alcuni esempi dei suoi insegnamenti inerenti le pratiche magiche. Ci auguriamo che siano sufficienti per rimanere schifati da questo malefico personaggio. Nel suo libro Magick, a proposito del sacrificio «di sangue» Crowley scriveva:

 

«Un bambino maschio di perfetta innocenza e di alta intelligenza è la vittima più soddisfacente e adatta» 22.

 

Pare infatti che il sacrificio rituale di bambini gli fosse stato ordinato da Aiwass, il suo demone di riferimento, come descritto dal Liber al vel Legis (III, 12, 24):

 

«Sacrifica animali, piccoli e grandi; dopo un bambino [...]. Il sangue migliore è della Luna. Inoltre il sangue fresco di un bambino» 23.

 

aleister crowley - liber al vel legis

 

Scrive ancora Crowley al riguardo:

 

«Il rito supremo dovrebbe creare un'atmosfera particolare attraverso la morte della vittima. Con questo rito si potrebbe raggiungere il vertice dell'Arte Magica. La cosa migliore sarebbe sacrificare una fanciulla, possibilmente vittima volontaria, perché, se fosse maldisposta al sacrificio, potrebbe introdurre una corrente ostile. La fanciulla dovrebbe venir violentata, poi tagliata in nove pezzi. La testa, le braccia e le gambe dovrebbero venire amputate, e il tronco tagliato in quattro parti.

 

Sulla pelle andrebbero scritti i nomi di altrettanti dèi: poi le braccia andrebbero scuoiate e bruciate in onore di Pan o di Vesta; le gambe, dopo un procedimento eguale, andrebbero offerte a Priapo, Hermes o Giunone; la spalla destra è sacra a Giove, la sinistra a Saturno; la metà inferiore destra del tronco a Marte, quella sinistra a Venere. La testa non andrebbe scuoiata, ma semplicemente bruciata in onore di Giunone o di Minerva. Questo rito non dovrebbe essere usato in occasioni ordinarie, ma raramente, e soltanto per scopi importantissimi; e non dovrebbe venire mai rivelato ai profani».

 

Sopra: l'agghiacciante immagine che appare all'interno dell'album Houses of The Holy (1973), dei Led Zeppelin (Jimmy Page è discepolo di Crowley...): un uomo offre un bambino (o una bambina) in sacrificio al Sole.

 

C'è ancora qualche dubbio che Aleister Crowley, satanista o no, fosse per lo meno un personaggio assolutamente satanico?

 

 

I Pearl Jam e la promozione dell'aborto

 

eddie vedder - rock for choice

Sopra: Eddie Vedder indossa una maglietta

con la scritta «rock for choice» («rock per l'aborto»).

 

Purtroppo, al giorno d'oggi vi sono anche altre forme di sacrifici di bambini per nulla segreti e del tutto legali, che comunque compiacciono Satana: i milioni di aborti che avvengono ogni anno nel mondo, esseri umani innocenti anche se non ancora nati. Sappiamo benissimo che, di questi tempi, tali discorsi possono essere etichettati come «roba da fondamentalisti».

 

Ma per far capire come invece non siano del tutto campati per aria, vorremmo riportare un estratto di un'intervista ad un ex satanista americano di nome Zachary King, convertitosi al cattolicesimo. Costui venne coinvolto nelle sétte sataniche fin da ragazzino e una volta divenuto «Grande Stregone» (High Wizard) fu chiamato per diversi anni a compiere aborti rituali.

 

Ovviamente, le operazioni vere e proprie venivano eseguite dai medici, ma il suo ruolo consisteva nell'inserire il bisturi e lasciar proseguire il chirurgo. La cosa fondamentale per lui era sporcarsi le mani con il sangue della donna o del bambino e poi eseguire il rituale previsto. King ha raccontato di aver eseguito 141 aborti rituali da «Grande Stregone», alcuni dei quali all'interno di importanti cliniche abortiste 24.

 

Lepanto Institute: «Che ruolo gioca laborto nei rituali satanici, e quando sei stato coinvolto per la prima volta in un aborto nellambito del satanismo»?

 

Zachary King: «Appena dopo aver compiuto quattordici anni, i membri della congrega vennero da me e mi dissero che nel giro di nove mesi circa sarei stato coinvolto in un aborto. C'era un'orgia con tutti i membri maschi tra i dodici e i quindici anni e una ragazza del gruppo oltre i diciotto. Il suo scopo era di rimanere incinta, per poi avere un aborto entro i nove mesi. Quando mi fu riferito questo, dissi ad alta voce: "Fico"!, ma non avevo idea di cosa fosse un aborto.

 

Nella mia famiglia, credo di aver sentito i miei genitori bisbigliare la parola «aborto» una sola volta, parlando di un'altra persona, così pensavo fosse una parolaccia, visto che l'avevano sussurrata. Non avevo mai sentito quella parola da nessun'altra parte. Quando chiesi cosa fosse un aborto ai membri della congrega, dissi che non sapevo cosa avrei dovuto fare e loro mi spiegarono che "c'è un bambino nel grembo e tu lo ucciderai. Ci sarà un medico abortista che ti aiuterà e ci sarà un'infermiera, poiché si tratta di una procedura medica completa". La mia prima domanda fu: "È legale"? La risposta fu: "Sì, finché è nel grembo. Finché il bambino è ancora dentro la donna, tu puoi ucciderlo.

 

«Questo è il modo in cui ce lo spiegarono. Ci fu anche spiegato che "tu stai uccidendo un bambino". Non ci dissero che avremmo ucciso un feto o alcune cellule in un corpo. Niente di tutto ciò. [Semplicemente che] è un bambino».

 

«Ora, io non credo che mi sarebbe andato bene uccidere un bimbo fuori dal corpo di una donna, ma sapendo che potevo uccidere quanto volevo se qualcuno fosse stato all'interno del corpo... Nel satanismo, uccidere qualcosa o la morte di qualcosa è il modo più efficace di ottenere la realizzazione del tuo incantesimo. Per quanto uno provi ad ottenere l'approvazione di Satana, affinché ti conceda quello che vuoi, uccidere qualcosa è il modo migliore per arrivarci. Uccidere è la massima offerta a Satana, e se tu riesci ad uccidere un non nato, quello è il suo più grande traguardo».

 

[...]

 

Lepanto Institute: «Hai mai compiuto un aborto rituale in una [struttura sanitaria abortista di alto profilo]»?

 

Zachary King: «Sì. Avevo stimato di aver fatto più o meno una ventina di aborti rituali all'interno di queste strutture, ma non ho mai tenuto un vero e proprio conteggio. So solo che ne ho frequentate molte. Circa due anni fa andai all'interno di una di queste cliniche per fare alcune ricerche per un nuovo CD a cui stavo lavorando, era un posto molto pulito e le persone erano super simpatiche. Ma tutti gli altri posti dove ero stato per praticare aborti erano terribilmente malsani. Assomigliavano a delle case degli orrori, con sangue dappertutto, in alcune stanze persino sul soffitto.

 

[...]

 

Alla fine della giornata, ogni giorno, i gruppi satanici fanno una specie di messa nera, di solito intorno a mezzanotte, una cerimonia prolungata che dura circa due o tre ore dove consacrano a Satana tutti i bambini che sono stati uccisi quel giorno. Non importa per quale motivo le donne siano andate ad abortire, tutti i bambini vengono offerti a Satana alla fine della giornata».

 

zachary king

 

Qualora si nutrisse ancora qualche dubbio, ricordiamo che nel 2015, sempre negli Stati Uniti, alcuni membri dell’organizzazione Satanic Temple hanno manifestato a favore di Planned Parenthood, la multinazionale di servizi abortivi al centro di un grosso scandalo per il traffico di organi di feti abortiti, inscenando, travestiti da sacerdoti, una finta tortura ad alcune donne 25.

 

satanic temple

Sopra: gli adepti del Satanic Temple davanti alla sede della Planned Parenthood. Si è trattato di una messa in scena per deridere gli anti-abortisti (pro-life) che stavano manifestando contro il commercio di organi di bambini abortiti attuato dal Planned Parenthood. Sulla sinistra si vede Jex Blackmore, portavoce della sètta, con un cartello su cui è scritto: «L'America non è una teocrazia. Mettiamo fine alla gravidanza forzata»! Satanisti e abortisti uniti nella stessa guerra contro la vita.

 

Ci rendiamo conto dell'estrema crudezza di questa testimonianza, ma purtroppo oggi si è persa la consapevolezza di quanto atroce sia l'aborto. Molte donne sono state e vengono tutt'ora ingannate facendo credere loro che quello presente nel loro grembo non sia altro che un grumo di cellule. Eppure basta una normalissima ecografia per rendersi conto che c'è un cuore che pulsa già alla fine della terza settimana.

 

Aiutare le donne vuol dire spiegare loro la verità prima che compiano un gesto di cui poi si pentiranno e la cui ferita rimarrà un peso enorme per tutta la vita 26. Non si fa loro del bene dicendo che l'aborto è un diritto, che possono decidere in piena libertà se tenere o no il bambino. Eppure ci sono moltissime persone che promuovendo l'aborto sono convinte di agire nell'interesse delle donne. Ovviamente, la maggior parte di loro non sono certo dei satanisti.

 

nessun diritto per i non nati

Sopra: a sinistra: una sostenitrice dell'aborto imbraccia un cartello su cui è scritto: «Il corpo è mio, mia è la scelta». A destra, un feto che di rimando risponde: «Il corpo è mio; ma non mi viene data nessuna scelta». Scegliere vuol dire uccidere.

 

Spesso si tratta di persone di idee liberal-progressiste, convinte che l'interruzione di gravidanza sia «una scelta di libertà» e «una questione di civiltà». A volte tra di loro ci sono anche persone che si professano credenti. Eppure vorremmo provare a mostrar loro come finora abbiano preso una grossa fregatura. Prendiamo l'esempio dei Pearl Jam, grandi sostenitori dell'aborto. Non ci è dato sapere se ciò sia una conseguenza delle frequentazioni di Aleister Crowley, ma in fin dei conti non è molto importante.

 

Più probabilmente il motivo potrebbero essere le idee politiche o le storie personali dei singoli membri. Pare infatti che lo stesso Eddie Vedder, oggi padre di due figlie, da giovane sia passato attraverso la triste esperienza dell'aborto, come scrisse egli stesso nel 1992, in un articolo sull'argomento commissionatogli dalla rivista Spin:

 

«Dieci anni. Questa è l'età che avrebbe avuto mio figlio. E io non sarei qui a Glasgow. Non sarei in questa band o in viaggio. E non avrei visto i modi liberali in cui altri Paesi che abbiamo visitato affrontano questa istanza. Non mi sarebbe stato chiesto di scrivere questo pezzo. Il fatto che ci sia passato anch'io a tutti i livelli è l'unica ragione per cui ho accettato» 27.

 

Non vogliamo qui giudicare Vedder, che dieci anni prima di quell'articolo avrà avuto più o meno diciott'anni. Chissà in quale situazione si trovava e cosa sapevano lui e la sua ragazza dell'aborto, chissà se hanno ricevuto aiuto oppure no... Ci interessa piuttosto ricordare l'attivismo a favore dell'interruzione volontaria di gravidanza suo e della band, per poi far vedere come la cosa sia assolutamente in contraddizione con le loro istanze anti-sistema.

 

Va precisato inoltre che il gruppo ha sempre condiviso con il suo leader queste battaglie, ad eccezione forse di Dave Abbruzzese, batterista dal 1991 al 1994. Stando alle affermazioni di Kelly Curtis, la manager del gruppo, Abbruzzese in generale non era molto in sintonia con i compagni:

 

«C'era una certamente una differenza nelle loro filosofie. La politica, l'aborto, le armi da fuoco, il rispetto per le donne, e tutte queste cose. Le responsabilità di essere membri dei Pearl Jam e quale messaggio mandare» 28.

 

dave abbruzzese.

 

I Pearl Jam, infatti, sono sempre stati un gruppo «politico», anche se in alcune fasi della loro carriera si sono dovuti adeguare al sistema (ad esempio, dopo la battaglia sul prezzo dei biglietti dei concerti persa contro il colosso Ticketmaster, che controllava una grossa parte della distribuzione). La loro visione del mondo li ha infatti condotti a supportare diverse cause, a volte condivisibili, altre meno.

 

Sono stati molti i concerti di beneficenza di singoli membri o di tutta la band: dal sostegno ad enti caritativi che aiutano i bambini o i malati di tumore, al supporto di associazioni contro la pena di morte o di iniziative ecologiste. Sono stati tra le tante star del modo dello spettacolo che si sono adoperate per la riapertura del processo contro tre ragazzi di West Memphis (Damien Echols, Jessie Misskelley Jr. e Jason Baldwin), che, accusati dell'omicidio a sfondo satanico di tre bambini nel 1994, vennero condannati e poi assolti nel 2011.

 

Nel corso della loro carriera ci sono state anche prese di posizione più strettamente politiche, come l'appoggio a Rock the Vote (organizzazione progressista che mira ad incentivare l'iscrizione dei giovani nelle liste elettorali), o la propaganda a favore di Ralph Nader, il verde candidato alle elezioni presidenziali del 2000, le polemiche contro George Walker Bush, l'appoggio a Barack Obama.

 

Quella che però vogliamo prendere in considerazione è la loro battaglia a favore dell'aborto, sicuramente una delle cause in cui si sono prodigati maggiormente. L'iniziativa che li ha visti coinvolti in più occasioni è stata Rock for Choice, ideata nel 1991 dal gruppo rock interamente femminile (e femminista) delle L7 a sostegno dell'aborto e delle cliniche abortiste, protrattasi fino al 2001.

 

rock for choice

 

Nel corso degli anni sono stati organizzati vari concerti che hanno visto la partecipazione di alcuni tra i maggiori nomi del rock degli anni '90, ma anche di qualche band o cantante di altri generi musicali. Oltre ai Pearl Jam, si sono esibiti, tra gli altri, Nirvana, Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Offspring, Rage Against the Machine, Stone Temple Pilots, Radiohead, Soundgarden, Iggy Pop, Bad Religion, ecc... 29. (N.B.: ricordiamo che negli Stati Uniti i favorevoli all'aborto vengono definiti «pro choice», cioè a favore della scelta, mentre i contrari vengono chiamati «pro life», a favore della vita). Anche una delle leader storiche del femminismo americano, la giornalista Gloria Steinem, elogiò «l'impegno» della band:

 

«Ho incontrato i Pearl Jam la prima volta perché si stavano esibendo con Neil Young per il ventiduesimo anniversario della causa Roe contro Wade (la causa che liberalizzò l'aborto negli USA) al concerto annuale che "Voters for Choice" organizza a Washington DC. Quando l'aspetto delle interruzioni di gravidanza in stadio avanzato emerse come cruciale, loro chiesero degli incontri in modo da poter davvero capire il problema. Maureen Brittel di "Voters for Choice", che è stata una delle donne che hanno convinto Clinton a porre il veto sulla legislazione che avrebbe reso fuori legge gli aborti in stato avanzato, venne, e c'era l'intero gruppo ad ascoltarla. Vuol dire che ci tenevano davvero. Da allora siamo diventati amici. E, ovviamente, i miei nipoti mi tributano una stima che non avevo mai avuto prima» 30.

gloria steinman - eddie vedder

Sopra: la femminista Gloria Steinem ed Eddie Vedder.

 

gloria steinem

Sopra: la Steinem indossa orgogliosamente una t-shirt su cui è scritto: «Ho avuto un aborto». Notate che il segno del femminismo (klat) è molto simile a quello del Fuoco di Crowley che abbiamo visto più sopra.

 

Purtroppo, non solo nelle riviste musicali, ma in generale sui giornali, non viene quasi mai spiegato in che cosa consistano gli aborti in stato avanzato (partial birth abortion). Si tratta di una procedura utilizzata, appunto, negli ultimi mesi di gravidanza, quando il bambino è quasi del tutto sviluppato. La legge americana prevede che una volta uscito completamente, il piccolo debba essere considerato una persona a tutti gli effetti e debba ricevere assistenza qualora manifesti il minimo segno di vita.

 

Per aggirare quest'obbligo, lo si fa uscire parzialmente dalle gambe, fino alla base del cranio, dove il medico esegue un'incisione. In questo foro viene introdotto un tubicino che aspira il cervello del bambino, che ovviamente muore. A questo punto si può estrarre interamente il corpicino.

 

Sopra: aborto in stato avanzato

(partial birth abortion).

 

L'allora presidente Bill Clinton aveva posto il veto contro un disegno di legge che chiedeva l'abolizione di questa barbarie. Successivamente, durante la presidenza di George Walker Bush questa pratica venne vietata, per essere reintrodotta da Barack Obama. Durante la campagna per le elezioni presidenziali del 2016, anche Hillary Clinton si era dichiarata favorevole a questa procedura 31.

 

eddie vedder - rock for choice

Eddie Vedder, arruolato

tra le file degli abortisti.

 

rock for choice

Sopra: manifesto di un concerto organizzato da Rock for Choice, con i Pearl Jam e le L7. In basso è scritto: «Il diritto di avere un aborto sicuro e legale ha richiesto molti anni e vite. La nostra libertà di scelta è in pericolo! Non vogliamo tornare indietro. Tutti gli introiti e i fondi saranno devoluti alla Feminist Majority Foundation».

 

Ma vediamo alcune delle occasioni in cui i Pearl Jam hanno fatto propaganda a favore dell'aborto, prendendo le notizie riportate principalmente dai libri di Mick Wall e di Milena Ferrante dedicati alla band:

 

24 gennaio 1992

 

«I Pearl Jam partecipano al concerto in favore di Rock For Choice, associazione no-profit che si batte per il diritto all'aborto, fondata in ottobre dalle L7. Nell'occasione la band ha l'onore di dividere il cartellone con i Fugazi, gli eroi musicali di Vedder».

 

16 marzo 1992

 

«I Pearl Jam volano a New York per registrare un'esibizione unplugged ai Kaufman Astoria Studios di MTV, al Queens. ll set completo dura cinquantuno minuti e comprende Oceans, State Of Love And Trust, Alive, Black, Jeremy, Porch, Even Flow, Rockin' ln The Free World.

 

La versione per la TV, trasmessa il 13 maggio, sarà ridotta a trenta minuti. L'atmosfera in studio è fin dall'inizio particolarmente calda. Il culmine dell'esibizione è l'assalto del ponte strumentale di Porch: Jeff balza sui tamburi di Dave, Eddie cade all'indìetro, si rialza, fa surf sullo sgabello e traccia sul braccio la scritta "Pro-choice 32.

 

eddie veddere - abortista

Sopra: Eddie Vedder con la

scritta «pro-choice» sul braccio.

 

11 aprile 1992

 

«In aprile, i Pearl Jam si esibirono per la prima volta al "Saturday Night Live". Alla fine del concerto, Eddie girò la schiena verso la telecamera e mostrò la scritta stampata sul retro della maglietta. Il regista cambiò subito inquadratura, ma la frase si lesse chiaramente: "NON VOTATE BUSH". La maglietta esibiva sul davanti il simbolo del movimento abortista Pro-Choice, un attaccapanni. L'attaccapanni è l'attrezzo tipico di chi procura l'aborto illegalmente e in condizioni deplorevoli.

 

"Questa è l'unica causa per cui mi batterò pubblicamente" spiegò poi Eddie. La band aveva da poco suonato con i Fugazi a Los Angeles, in occasione del Rock For Choice, un concerto in favore del movimento Pro-Choice. Scopo della serata era stato quello di raccogliere firme per appoggiare la legalizzazione della pillola per abortire. "Se capita l'occasione di dire qualcosa in un programma sulla televisione nazionale, non terrò la bocca chiusa. Cercherò di comunicarlo in un modo sufficientemente subdolo e sottile"» 33.

eddie vedder - attaccapanni e aborto

Sopra: Eddie Vedder al Saturday Night Live 1992, con l'attaccapanni sulla maglietta, un simbolo della propaganda abortista.

 

9 marzo 1994

 

«Pensacola, 9 marzo 1994: i Pearl Jam aprono al Civic Center il loro tour primaverile. Il concerto è in appoggio a "Rock For Choice" e si tiene alla vigilia dell'anniversario dell'uccisione del dottor David Gunn, medico legato al movimento abortista, assassinato all'uscita di una clinica della città. Il gruppo ha ricevuto minacce tanto gravi da costringere l'organizzatore dell'evento a contattare una squadra della SWAT per proteggere i musicisti» 34.

 

Le dichiarazioni di Eddie Vedder sull'argomento rispecchiano il campionario di luoghi comuni in materia:

 

«Di solito sono soddisfatto riguardo il mio carattere, ma tutti questi uomini che tentano di controllare i corpi delle donne cominciano davvero a farmi incazzare. Stanno parlando da un fumetto. Non stanno parlando dalla strada e non sono in contatto con ciò che è reale. Beh, cavolo, sono brutta e il mio nome è realtà» 35.

 

«Non è solo un problema delle donne. Qui si parla di diritti civili. Se interessasse il corpo maschile e il destino dei maschi, il problema non sarebbe neanche sorto» 36.

 

«Sopra di lui nel quartier generale c'è un ritratto di Obama. Vedder ammette che le cose stanno cambiando, ma ne rimangono ancora molte altre: "Le persone nel braccio della morte, il maltrattamento degli animali, il diritto di scelta delle donne. Troppe cose in America sono basate sul fondamentalismo religioso cristiano. É ora di crescere! Questo è il mondo moderno"»! 37.

 

Intanto qualcuno dovrebbe ricordare a Vedder che nel mondo moderno, proprio negli Stati Uniti, ci sono persino associazioni di atei contro l'aborto (http://www.secularprolife.org), a dimostrazione del fatto che essere a favore della vita è una questione a cui si può arrivare con il solo uso della ragione, senza scomodare la fede. Si pensi che persino l'ateo Christopher Hitchens (1949-2011), giornalista e saggista ferocissimo contro le religioni, specialmente musulmana e cristiana, era contrario all'aborto:

 

«Chiunque abbia visto un'ecografia o abbia speso un’ora su un manuale di embriologia sa che le emozioni non sono il fattore decisivo. Al fine di terminare una gravidanza, devi ridurre al silenzio un cuore che batte, spegnere un cervello che cresce e, al di là del metodo, rompere delle ossa e distruggere degli organi» 38.

 

christopher hitchens

 

Ma ecco ancora Eddie Vedder sviscerare un'altra delle argomentazioni tipiche degli abortisti:

 

«Riguardo al suo appoggio alla lobby abortista Pro-Choice, argomento di cui aveva a lungo discusso con la sua fidanzata Beth, Eddie disse: "Il fatto è che questa gente non si rende conto che siamo in troppi sulla barca, e cercano di farcene salire degli altri. La barca rischia di capovolgersi, e questa gente viene a dire di essere preoccupata per la vita e la sopravvivenza del genere umano? Be', anch'io lo sono! E dovrebbe essere un diritto di ogni donna quello di poter decidere del proprio corpo e del proprio futuro...» 39.

 

Come abbiamo già accennato in precedenza, soprattutto in certi ambienti liberal-progressisti, è radicata la convinzione che la legalizzazione e la diffusione dell'aborto siano necessari per una maggiore giustizia sociale, per la libertà delle donne e in qualche caso, come nell'ultimo esempio di Eddie Vedder, sia pure una questione di salvaguardia del pianeta.

 

Ma qui ci chiediamo: lo sanno costoro chi sono i maggiori finanziatori delle organizzazioni abortiste e della diffusione della contraccezione a livello mondiale? Hanno mai fatto una ricerca seria sull'argomento? Ebbene, ecco una lista dei principali sostenitori delle grandi organizzazioni abortiste (come l'International Planned Parenthood Federation [IPPF], Marie Stopes International, National Abortion Rights Action League [NARAL], USAID, ecc...):

 

Bill & Melinda Gates Foundation;
Rockefeller Foundation e Population Council (alias famiglia Rockefeller);
Open Society Foundations (del mega finanziere George Soros);
Warren Buffett (ex manager Coca-Cola, Microsoft, ecc...);
Ted Turned (CNN);
Ford Foundation;
Hewlett Foundation e Packard Foundation (Hewlett Packard).

 

Sia chiaro che questo non è affatto complottismo; si tratta di azioni compiute alla luce del sole di cui però sui nostri mass media non si parla quasi mai. Oggi però una verifica sul web è piuttosto facile, anche perché spesso le informazioni vengono pubblicate direttamente nei siti di queste organizzazioni (in nota abbiamo messo alcuni links a titolo di esempio, in modo che chiunque possa fare una rapida ricerca per testare la veridicità delle nostre affermazioni 40).

 

E quale sarebbe il motivo per cui lo fanno? Semplicemente ridurre la popolazione, specialmente nei Paesi poveri, per frenarne lo sviluppo ed evitare che un giorno possano avere la forza di sfruttare da soli le proprie risorse naturali e diventare pericolosi concorrenti. La crescita demografica, infatti, è uno dei principali motori dello sviluppo, perché stimola la domanda interna.

 

Le élite che controllavano l'economia lo capirono ben presto e si adoperarono per fare in modo che i governi adottassero politiche di controllo demografico. Assai illuminante è la dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Lyndon B. Johnson (1908-1973), che in occasione di un discorso tenuto a San Francisco il 25 giugno 1965 proclamò:

 

«Dobbiamo agire sul fatto che meno di cinque dollari investiti nel controllo della popolazione valgono quanto cento dollari investiti nella crescita economica» 41.

 

lyndon b. johnson

 

Allo stesso tempo, la diffusione dell'interruzione volontaria di gravidanza unitamente ad altri programmi come la promozione del divorzio, del gender e delle unioni gay, risponde al disegno di distruggere la famiglia per creare una società fatta di soli individui-consumatori facilmente manipolabili 42 dal potere. Spesso questi piani sono attuati con il ricatto ai governi, promettendo aiuti economici in cambio di politiche di controllo demografico. Per riuscire al meglio viene ingannata anche la popolazione, sia nei Paesi in via di sviluppo, che nei paesi ricchi:

 

 

Si utilizza la scusa di voler combattere gli aborti non sicuri (clandestini), le cui cifre vengono ingigantite a dismisura;
Il linguaggio viene spesso camuffato con espressioni asettiche, tipo tutela dei «diritti riproduttivi» o della «salute riproduttiva»;
Si promuovono aborto e contraccezione anche nei Paesi ricchi, in modo che fungano da esempio per il resto del mondo;
Si presentano queste pratiche come un simbolo di progresso, di libertà e di modernità, mascherandole da diritti;
Si concentra l'attenzione solo sulla donna, evitando di ricordare che è in gioco anche la vita di un altro essere umano;
Si tirano in ballo questioni ecologiche, insistendo sul fatto che il nostro pianeta sarebbe sovrappopolato (idea molto diffusa, seppure assolutamente fasulla, visto che, secondo un rapporto FAO del 2013, nel mondo viene prodotto cibo per 12 miliardi di persone 43).

 

 Negli ultimi cinquant'anni l'opera di convincimento attuata dai mass media è stata martellante e capillare (il Population Council dei Rockefeller si è avvalso persino di un cartone animato commissionato alla Disney e tradotto in venticinque lingue, intitolato Family Planning). Pure l'appoggio di intellettuali addentro alle cerchie del potere è stato fondamentale.

 

Tra i maggiori fautori del controllo demografico, ad esempio, abbiamo avuto lo scrittore Aldous Huxley (1894-1963) e il fratello Julian (1887-1975), primo presidente dell'UNESCO. Aldous Huxley nel suo Ritorno al Mondo Nuovo, riguardo alla sua ossessione di costringere le popolazioni a fare meno figli, suggeriva:

 

«A lunga scadenza, il controllo è meno efficace se ricorre al castigo della condotta indesiderata, anziché indurre la condotta desiderata mediante premi; è chiaro che un governo del terrore funziona nel complesso meno bene del governo che, con mezzi non violenti, manipola lambiente e i pensieri e i sentimenti dei singoli, uomini, donne e bambini» 44.

 

aldous e julian huxley

Sopra: da sinistra, Aldous e Julian Huxley.

 

Ovviamente, grandi capitalisti, grandi finanzieri, grandi multinazionali vuol dire Massoneria. Dopo quello che abbiamo segnalato fin qui, speriamo risulti più facile credere al racconto dell'ex massone francese Maurice Caillet (18° Grado) che ha spiegato come molte leggi tipo quella sulla legalizzazione dell'aborto e quella dei matrimoni gay (mariage pour tous) siano state elaborate in Loggia prima di essere portate poi in parlamento. In un'intervista andata in onda su TV 2000 per la trasmissione Vade Retro, Caillet aveva raccontato:

 

«Io sono stato molto vicino a questa situazione, molto coinvolto, quando si è trattato della vecchia legge per laborto, perché ero ginecologo e sono stato impegnato a sinistra nella Massoneria. E lì mi sono reso conto che quando Giscard D'Estaing è stato eletto, sembrava che non fosse massone, però nel suo Gabinetto c'era il Gran Maestro del Grand'Oriente che si chiamava Prouteau e al Ministero per la Salute e degli Affari Sociali, con la signora Veil, c'era il dottor Pierre Simon che era presidente, che era Gran Maestro della Grande Loggia Nazionale di Francia.

 

C'era un Gran Maestro vicino al Presidente e c'era un Gran Maestro con il Ministro della Sanità. Quindi la legge è passata molto facilmente, perché al momento della scelta da parte del Parlamento, i deputati di sinistra hanno votato a favore, ma i deputati di destra, che erano massoni, e purtroppo ce n'erano molti, hanno votato anche loro a favore. E quindi il governo ha avuto la maggioranza che voleva. Questo è stato fatto anche recentemente per il "matrimonio per tutti" [la legge sui matrimoni gay, N.d.A.], dove purtroppo dei deputati UMP che sono massoni hanno votato per il "matrimonio per tutti"» 45.

 

maurice caillet

 

Eppure ancora oggi i Pearl Jam continuano imperterriti a sostenere la più importante organizzazione di servizi abortivi d'America (anzi, una vera e propria multinazionale), la discussa Planned Parenthood, finita recentemente nell'occhio del ciclone per lo scandalo del commercio di pezzi di bambini abortiti. Visto che il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha tagliato i fondi pubblici alle organizzazioni abortiste, in occasione della festa della donna (8 marzo 2017), i Pearl Jam hanno annunciato la vendita di una speciale maglietta con il logo di Planned Parenthood e la scritta «Pearl Jam. Equality. No matter what» («Pearl Jam. Uguaglianza. Non importa quale»).

 

Il 100% dei ricavi di queste magliette sarà donato a Planned Parenthood, insieme al 25% dei proventi giunti dalla vendita on line di altri articoli presenti sul sito (fino al 12 marzo). Lo scopo è di finanziare non solo le cliniche abortiste americane, ma anche quelle presenti in Africa e in America Latina. La maglietta è stata disegnata dal bassista Jeff Ament, che ha dichiarato:

 

«Abbiamo voluto fare qualcosa per dare un aiuto, dal momento in cui abbiamo saputo del taglio dei fondi e della chiusura di alcune delle cliniche più isolate, come quelle di El Paso e di Midland, chiusura che costringe le donne in cerca di servizi di salute riproduttiva a guidare per centinaia di chilometri. Su Planned Parenthood incombono tagli massicci ed è più importante che mai dimostrare il nostro sostegno ad una delle nostre organizzazioni favorite» 46.

 

pearl jam - planned parenthood

Sopra:  la maglietta commercializzata dai Pearl Jam. In sovraimpressione, il logo del Planned Parenthood.

 

Giunti al termine, ci auguriamo che finalmente si comprenda che molte delle idee progressiste in realtà sono state suggerite e finanziate dai maggiori esponenti del turbo-capitalismo, che in questo modo sono riusciti a far sì che dei possibili oppositori lavorassero inconsapevolmente per loro. Alla luce di tutto questo, forse sarebbe anche il caso di riconsiderare l'insegnamento cattolico riguardante la bioetica, che non è affatto così irrazionale come molti credono.

 

Sopra: il bacio contro «l'omofobia» tra Eddie Vedder e Anthony Kiedis (dei Red Hot Chili Peppers) agli MTV Music Awards del 1992. Ricordiamo che proprio in quell'occasione, Anthony Kiedis, al momento di ricevere un premio, esordì dicendo: «Prima di tutto vogliamo ringraziare Satana...».

 

 

Durante il tour italiano del 2018, il 24 giugno, i Pearl Jam fanno tappa a Padova. La locandina ufficiale, tanto per cambiare, è di nuovo piuttosto irriverente nei confronti della religione cattolica. Stavolta ritrae un Sant'Antonio, divenuto ormai uno scheletro, mentre predica a dei pesci spada. La realizzazione si deve a Francesco Dal Re, illustratore noto nell’ambiente dei festival musicali 47:
 

«Quando ho appreso del concerto dei Pearl Jam a Padova, il luogo in cui vivo e lavoro da ormai sedici anni, mi è subito balenato in mente il proposito di realizzare un manifesto, qualcosa che legasse la mia città con la loro musica».

 

pearl jam padova 2018

 

Prima di presentare la spiegazione ufficiale, è opportuno ricordare un episodio miracoloso della vita del Santo, a cui il disegno è ispirato. Lo riprendiamo dal sito ufficiale della celebre Basilica patavina 48:
 

«Come nella vita di san Francesco c'è la predica agli uccelli, nella vita di Antonio c'è la predica, non meno fantasiosa e poetica, ai pesci. Sarebbe avvenuta a Rimini. La città era ben salda in mano a gruppi di eretici. All'arrivo del missionario francescano, i capi danno la parola d'ordine: chiuderlo in un muro di silenzio. Di fatto, Antonio non trova a chi rivolgere la parola. Le chiese sono vuote.

 

Esce in piazza, ma anche lì nessuno mostra di accorgersi di lui, nessuno fa caso a quello che dice. Cammina pregando e pensando. Arrivato al mare, vi si affaccia e comincia a chiamare il suo uditorio: "Dal momento che voi dimostrate di essere indegni della parola di Dio, ecco, mi rivolgo ai pesci, per confondere più apertamente la vostra incredulità". E i pesci affiorano a centinaia, a migliaia, ordinati e palpitanti, ad ascoltare la parola di esortazione e di lode».

 

sant'antonio predica ai pesci

 

E ora vediamo la descrizione del manifesto, come viene riportata da un sito di informazione locale 49:

 

«La scena ritrae il miracolo della predica ai pesci di Sant'Antonio, protettore di Padova e sua icona nel mondo. Il Santo, ridotto a scheletro dall'inesorabile trascorrere del tempo, si rivolge alla piazza della Basilica per la sua predica, ma non vi è nessuno ad ascoltarlo: il mare ha inondato la città e i suoi abitanti l'hanno abbandonata. Sono quindi ancora una volta le acque ad accogliere le sue parole.

 

I tempi, però, sono cambiati, la natura non si fida più degli uomini e per prudenza i pesci inviano la loro "guarnigione scelta": gli spada. Il Santo si trova così circondato da una selva di rostri acuminati. I pesci, dal canto loro, vengono inebriati dalla potenza mistica del loro interlocutore. Inizia così un grottesco concerto: uno scheletro a celebrare con le sue parole tutto ciò che è sacro e la sua minacciosa platea che si agita e si contorce al ritmo del suo eloquio».

 

Certamente se oggi Sant'Antonio ritornasse sulla Terra, non troverebbe un grande uditorio, vista la crisi di fede imperante, ma si vedrebbe costretto ancora una volta a rivolgersi ai pesci. Rappresentarlo però in questo modo, come un scheletro, ci sembra semplicemente un'evidente presa in giro. In ogni caso, visto il «background culturale» della band, pregno di esoterismo e anticristianesimo, possiamo star sicuri che la locandina non sarà affatto dispiaciuta a Vedder e compagni.

 

 

 

Lady Gaga e il significato occulto di «Alejandro»

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Note

 

1 Cfr. «An Audience With... Questions & Answers with Ed Vedder», in Uncut, del 6 agosto 2009. La traduzione l'abbiamo ripresa dal sito Pearl Jam Online, assai completo:

http://www.pearljamonline.it/interviste/uncut09.htm#uncut09ita

2 http://www.teosofica.org/it/societa-teosofica/qualche-nome-di-teosofo-famoso

3 http://it.blastingnews.com/cultura-spettacoli/2017/01/twin-peaks-3-un-poker-di-grandi-star-si-aggiunge-al-cast-001391577.html

4 Cfr. B. Balfour, «Pearl Jam, Take Ten From the Vaults», 28 marzo 2016, che riprende l'articolo originariamente apparso sulla rivista Creem (vol. I,  nº 9, agosto 1992), ripubblicato sul sito

http://www.popentertainment.com/features_music/pearljam.htm

5 https://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Anton_Wilson

Cfr. R. Metzger, Disinformation: the interviews. Retrieved 26 July 2011. A chi desiderasse approfondire l'argomento della lotta tra la Massoneria e la Chiesa cattolica consigliamo Mons. H. Delassus, Il problema dell'ora presente, Effedieffe, 2014 vol. I, 2015 vol. II.

6 Cfr. K. Neely, Five against one: The Peal Jam Story, Penguin 1997.

7 Cfr. M. Wall, Pearl Jam, Dissidenti – La storia del rock di Seattle, Arcana Editrice, 1995, pag. 114.

8 http://www.twofeetthick.com/2003/04/05/been-there-done-that-got-the-t-shirt/

9 Cfr. J. Letkemann, Pearl Jam’s Jeff Ament Talks to TwoFeetThick, 18 marzo 2011

http://www.twofeetthick.com/2011/03/18/the-tft-interview-with-jeff-ament/

10 Cfr. A. Layne, «Pearl Jam’s Jeff Ament Readies New Side Project Album», in Rolling Stone, del 17 dicembre 1998

http://www.rollingstone.com/music/news/pearl-jams-jeff-ament-readies-new-side-project-album-19981217

11 Cfr. M. Ferrante, Pearl Jam. Atto di rivolta, Giunti, 2003, pag. 157.

12 http://nocodepage.tripod.com/Pearljamcodebreak.html

13 http://picclick.ca/Pearl-Jam-T-Shirt-2016-North-America-Tour-XL-172379389041.html

14 http://www.fivehorizons.com/songs/aug99/index.shtml

http://www.fivehorizons.com/songs/aug99/jeremy_article.shtml

http://www.fivehorizons.com/archive/articles/rockline.shtml

https://en.wikipedia.org/wiki/Jeremy_(song)

15 Testo e traduzione si possono trovare in queste pagine

http://www.pearljamonline.it/lyrics/ten.htm#JEREMY

http://www.pearljamonline.it/traduzioni/ten.htm#JEREMY

16 La versione originaria di Chris Cuffaro:

PEARL JAM Jeremy (Original Chris Cuffaro Version)

https://www.youtube.com/watch?v=5WzkG1KnsUw

Un interessante video in cui vengono comparate parallelamente la versione di Cuffaro e le due di Pellington, quella censurata (ufficiale) e quella integrale.

Pearl Jam - Jeremy [comparison].

https://www.youtube.com/watch?v=_UD6yucoaPc

17 Ten Past Ten, by E. Weisbard with J. Letkemann, A. Powers, C. Norris, W. Van Meter, and W. Hermes, in Spin, agosto 2001. Traduzione ripresa da:

http://www.pearljamonline.it/interviste/TenPastTen.htm

18 Con una rapida ricerca abbiamo trovato più di un'edizione con queste stesse parole, seppur mancanti di «more», come ad esempio quella riportata dalla Bibbia di re Giacomo, «Now the serpent was more subtil»

http://biblehub.com/genesis/3-1.htm

Tutti i passi biblici in italiano sono tratti da La Bibbia di Gerusalemme , Edizioni Dehoniane, Bologna, 1996.

19 http://biblehub.com/mark/5-13.htm

20 https://againstfreemasonry.wordpress.com/il-racconto-personale-di-una-iniziazione-alla-massoneria/

21 Testo completo e traduzione:

http://www.pearljamonline.it/lyrics/yield.htm#DO

http://www.pearljamonline.it/traduzioni/yield.htm#DO

22 Cfr. A. Crowley, Magick, Samuel Weiser, York Beach 1974, pag. 219.

23 Cfr. F. G. Ripel, La Magia Rossa, pag. 36.

24 Cfr. M. HIchborn, «Former Satanist: "I Performed Satanic Rituals Inside Abortion Clinics"», pubblicato il 18 agosto 2015 sul sito americano del Lepanto Institute. Nell'intervista originale l'espressione «struttura sanitaria abortista di alto profilo» compare sempre tra parentesi quadre, come se si fosse scelto di non nominare una specifica clinica. È noto che negli Stati Uniti vi sono vere e proprie catene di cliniche specializzate nell'offerta di pratiche abortive. La più nota di tutte è la potentissima Planned Parenthood, una vera e propria multinazionale, finita recentemente nell'occhio del ciclone per il traffico di parti di feti abortiti. È possibile che l'intervistato si riferisca a questa organizzazione.

http://www.lepantoinstitute.org/abortion/former-satanist-i-performed-satanic-rituals-inside-abortion-clinics/

25 Si veda Chi si schiera in difesa di Planned Parenthood? Il Satanic Temple, in Tempi, del 24 agosto 2015

http://www.tempi.it/chi-si-schiera-in-difesa-di-planned-parenthood-il-satanic-temple#.WI3zNMwixMs

26 Le straordinarie immagini che illustrano lo sviluppo del bambino nel grembo materno:

https://www.youtube.com/watch?v=xLMDoqdSz9A

Per approfondimenti sui traumi psicologici del post aborto e sul sostegno alle donne sofferenti a causa di un'interruzione volontaria di gravidanza si vedano:

http://www.postaborto.it/

http://www.vignadirachele.orgn

27 Cfr. E. Vedder, «Reclamation - Pearl Jam's Eddie Vedder explains why a woman's right to choose is more than just a women's issue», in Spin, novembre 1992

http://www.fivehorizons.com/archive/articles/spin1192.shtml

28 Cfr. E. Weisbard- J. Letkemann-A. Powers-C. Norris-W. Van Meter-W. Hermes, «Ten Past Ten», in Spin, agosto 2001. Traduzione ripresa da:

http://www.pearljamonline.it/interviste/TenPastTen.htm

29 http://feminist.org/rock4c/index.html

https://en.wikipedia.org/wiki/Rock_for_Choice

30 Cfr. E. Weisbard- J. Letkemann-A. Powers-C. Norris-W. Van Meter-W. Hermes, art. cit.

31 Per approfondimenti sugli aborti in stato avanzato (partial-birth abortion):

Card. A. López Trujillo, «"Partial-birth abortion": da un crimine disumano all'umanizzazione»

http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/family/documents/rc_pc_family_doc_20030331_partial-birth-abortion_it.html

F. R. Poleggi, «Aborto alla nascita? La Clinton, agghiacciante, dice sì», in Notizie Pro Vita, 20 ottobre 2016

http://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/aborto-alla-nascita-la-clinton-agghiacciante-dice-si/

«Democraticamente lecito»

http://www.postaborto.it/2016/10/democraticamente-lecito.html

S. Ertelt, «Hillary Clinton Defends Partial-Birth Abortions, Happy Bill Clinton Vetoed Bill to Ban Them», in LifeNews, 16 febbraio 2016

http://www.lifenews.com/2016/02/16/hillary-clinton-defends-partial-birth-abortions-happy-bill-clinton-vetoed-bill-to-ban-them/

32 Cfr. M. Ferrante, op. cit., Giunti, 2003, pag. 45.

Il filmato è presente su Youtube

https://www.youtube.com/watch?v=hjUBg47zfl8

33 Cfr. M. Wall, Pearl Jam, Dissidenti – La storia del rock di Seattle, Arcana Editrice, 1995, pag. 98. La citazione è ripresa da J. Gilbert, Sky, aprile 1993. Anche questo video è presente su Youtube

https://www.youtube.com/watch?v=4vMVUF_Ny5c

34 Cfr. M. Wall, op. cit., pag. 161 (appendice di Gianrico Bezzato).

35 Cfr. «Rock and Roll», in Rolling Stone, del 5 maggio 1994. Citazione ripresa dal sito di Rock for Choice

http://feminist.org/rock4c/artists.asp

36 Cfr. M. Wall, op. cit., pag. 116. La citazione si riferisce ad uno speciale elezioni pubblicato dalla rivista Spin nel novembre 1992 che conteneva interventi di Krist Novoselic, Mark Arm e Eddie Vedder. Eddie scrisse sull'aborto.

37 Cfr. D. Simpson, «Pearl Jam: "People get that this means something", in The Guardian, del 13 agosto 2009

http://www.pearljamonline.it/interviste/guardian09.htm#guardian09ita

https://www.theguardian.com/music/2009/aug/13/pearl-jam

38 https://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/laborto-e-un-omicidio-parola-di-ateo/

http://www.uccronline.it/tag/hitchens-aborto/

39 Cfr. M. Wall, op. cit., pag. 107. La citazione è stata ripresa da un’intervista di Liz Evans pubblicata sul settimanale musicale Kerrang!, del 23 ottobre 1993.

40 Per una verifica diretta

http://www.gatesfoundation.org/How-We-Work/Quick-Links/Grants-Database#q/k=international planned parenthood

http://www.gatesfoundation.org/How-We-Work/Quick-Links/Grants-Database#q/k=mary stopes

http://www.popcouncil.org/research/population-policy-and-demographic-analysis

http://rockefeller100.org/items/show/3752

http://www.popcouncil.org/research/family-planning

http://www.popcouncil.org/research/contraceptive-development

http://www.popcouncil.org/research/safe-abortion-and-postabortion-care

http://www.marahvistendahl.com/unnatural-selection/

http://www.zeroviolenza.it/oldrassegna/pdfs/2f24757ff3f870b27eed5028788ed70c.pdf

http://www.foxnews.com/opinion/2011/12/14/george-soros-godfather-left-gives-550-million-to-liberal-causes.html

http://www.nytimes.com/2011/12/07/business/christopher-stone-to-lead-soros-open-society-foundations.html?_r=0

http://www.foxnews.com/opinion/2014/05/13/warren-buffet-donates-12-billion-to-abortion-groups.html

http://www.lifenews.com/2016/07/19/warren-buffett-gives-35-million-to-planned-parenthood-abortion-biz-in-a-single-year/

https://www.lifesitenews.com/news/video-ted-turner-reduce-population-by-five-billion-people

https://www.fordfound.org/ideas/equals-change-blog/posts/rallying-outside-the-supreme-court-to-support-abortion-rights/

https://www.fordfoundation.org/people/cecile-richards/

http://www.hewlett.org/grants/planned-parenthood-federation-of-america-for-general-operating-support/

http://www.hewlett.org/strategy/womens-choices/

http://www.hewlett.org/grants/national-abortion-federation-for-general-operating-support-1/

https://www.packard.org/what-we-fund/population-reproductive-health/

41 Il discorso è reperibile nel data base on line, The American Presidency Project, della University of California, Santa Barbara, (331 - Address in San Francisco at the 20th Anniversary Commemorative Session of the United Nations, 25 giugno 1965)

http://www.presidency.ucsb.edu/ws/?pid=27054

42 Cfr. D. FUSARO, La distruzione capitalistica della famiglia

https://www.youtube.com/watch?v=2iXkbhVUcqQ

43 http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/mondialismo/pagine_mondialismo/i_rockefeller_la_disney_l_onu_e_il_mito_della_sovrappopolazione.htm

44 Cfr. A. Huxley, Ritorno al Mondo Nuovo, 1958, trad. Oscar Classici moderni Mondadori 1991, pagg. 238-239.

45 Vade Retro - «Ero massone, così la Madonna mi ha salvato», puntata del 19 giugno 2014, in particolare dal minuto 18' 35" al 21' 30"

https://www.youtube.com/watch?v=Y62cFFgmYEg

http://www.vaderetro.tv2000.it/puntate/ero-massone-cosi-la-madonna-mi-ha-salvato/

Un'altra intervista, presa dalla trasmissione Nel cuore dei giorni, andato in onda su Tv2000 il 15 ottobre 2013, si può vedere qui

http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/massoneria/filmati_massoneria/pagine_filmati/la_conversione_di_maurice_caillet.htm

46 https://pearljam.com/news/pearl-jam-stands-with-women

47 Cfr. «Quando il sacro incontra il profano: da Sant'Antonio ai… Pearl Jam», in Padovaoggi, del 10 marzo 2018
http://www.padovaoggi.it/cronaca/locandina-sant-antonio-concerto-pearl-jam-padova-10-marzo-2018.html

48 http://www.santantonio.org/it/content/la-predica-ai-pesci

49 http://www.padovaoggi.it/cronaca/locandina-sant-antonio-concerto-pearl-jam-padova-10-marzo-2018.html

Il sito abbozza un'ulteriore spiegazione, a nostro avviso insoddisfacente: «I temi della misticità e dell'ambientalismo sono da sempre presenti nelle liriche della band di Seattle. Basti pensare a canzoni come "Faithfull", "Oceans" o "Force of Nature":la religione viene spesso additata come responsabile della mancata condanna di atti violenti ("Glorified G", "Do the Evolution"), mentre il mare è l'interlocutore prediletto nel dialogo tra uomo e natura ("Among the Waves")».
 

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