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titolo lady gaga e l'industria musicale

di Jonas E. Alexis 1

 

postato: 19 agosto 2015

 

lady gaga

 

 

Poco prima della Rivoluzione Francese, Voltaire (1694-1778) accettò l'idea talmudica secondo cui la Vergine Maria avrebbe avuto una relazione con un soldato romano 2. «Ho una colica - scrisse Voltaire - e soffro molto; ma quando attacco l'infame il mio dolore viene alleviato» 3. Voltaire ordinò a quelli della sua risma:

 

«Colpite e nascondete la mano [...]. Spero che ogni anno tutti quelli che fanno parte della nostra fratellanza [...] scaglieranno delle frecce contro il mostro, senza che lui capisca da quale mano provengono [...]. Attaccate, fratelli, abilmente, tutti voi, l'infame. Quello che ci interessa è [...] la soppressione dell'infame» 4.

 

Per Voltaire, il mostro o l'«infame» era la Chiesa cattolica... In questo modo,

 

«i libri diventarono armi, e la letteratura divenne guerra. Non solo Diderot, D'Alembert, Helvetius e una dozzina di altri filosofi unirono le loro penne in questa battaglia, ma Voltaire stesso, sempre morente, divenne una vera armeria di missili anticlericali» 5.

 

voltaire - écrasez l'infàme

Sopra: da sinistra, il massone Voltaire; al centro una sua lettera firmata con il motto «écrasez l'infàme» («schiacciate l'infame»), e infine stampa anticlericale francese che riprende la stessa parola d'ordine.

 

Nel 1767, Voltaire era assai felice del progresso che i filosofi illuministi avevano fatto in Francia. Egli scrisse a Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert (1717-1783):

 

«Lasciateci benedire questa felice rivoluzione che è stata prodotta nelle menti di tutti gli uomini onesti in questi ultimi quindici o vent'anni; essa ha superato ogni mia aspettativa» 6.

 

voltaire massone

Sopra: a sinistra, medaglia commemorativa di Voltaire fatta coniare dal Grand'Oriente di Francia nel 1890; a destra, il grembiule massonico che il filosofo indossò il giorno in cui venne iniziato alla sètta.

 

La Rivoluzione Francese fu figlia della Massoneria. Voltaire, Montesquieu (1689-1755), Horace Walpole (1717-1797), D'alembert, e Diderot (1713-1784) avevano un piano preciso e seguivano una weltanschauung («visione del mondo») rivoluzionaria che aveva le sue radici nella Massoneria 7, la quale è una società segreta 8 che giocò un ruolo determinante nella corruzione dei costumi francesi. Lo storico statunitense Will Durant (1885-1981) scrive che

 

«i giacobiti fuggiti dall'Inghilterra fondarono a Parigi le prime Logge massoniche. Montesquieu ne entrò a far parte, seguito da molti membri dell'alta nobiltà. Questi templi divennero un rifugio per deisti e il centro di intrighi politici; la Massoneria diventò un canale dell'influenza inglese, e preparò la strada ai filosofi illuministi» 9.

 

will durant

 

Sappiamo che diversi scrittori illuministi come Voltaire, Diderot, Helvetius (1715-1771), d'Alembert, Montesquieu e altri erano tutti massoni 10. Voltaire era stato iniziato a Londra nella Loggia Le Nove Sorelle 11. Perciò, era inevitabile che la Rivoluzione Francese, con l'appoggio degli enciclopedisti massoni, si manifestasse con un attacco frontale contro l'ordine morale. Mentre quei filosofi usavano il motto «Uguaglianza, Fratellanza e Libertà», come il manifesto del loro pensiero, l'ideologia fondamentale sottostante era il rovesciamento dell'ordine morale e sociale:

 

«L'eredità più durevole della Rivoluzione Francese era costituita dai Diritti dell'Uomo. Sia i massoni che gli ebrei usarono i cosiddetti "Diritti dell'Uomo" come base per la Rivoluzione, e la Rivoluzione come base per il rovesciamento dell'ordine sociale cristiano» 12.

 

filosofi illuministi

Sopra: i principali «filosofi» illuministi che hanno preparato la via all'attuale degrado sociale e morale che sta distruggendo l'Occidente. Tutti costoro furono iniziati alla Massoneria.

 

Per farla breve, Voltaire stava lavorando per i massoni, la cui ideologia talmudica ha impresso alla Rivoluzione Francese una svolta integrale.

 

 

Ai nostri giorni, Lady Gaga, il cui il vero nome è Stefani Germanotta, non comprende che il suo spettacolo è irriducibilmente congruente con l'ideologia talmudica, una delle ragioni per cui l'Anti-Defamation League (ADL), una costola del B'nai B'rith, le ha conferito il premio The No Place For Hate Making A Difference («Nessun posto per l'odio fa la differenza») per «aver sostenuto il cambiamento sociale positivo» 13. In risposta, Gaga ha affermato:

 

«Per me è un incredibile onore. Il "The No Place For Hate Making A Difference Award" significa molto per entrambi, specialmente a causa di tutto il duro lavoro che l'Anti-Defamation League ha fatto in questi ultimi cento anni per combattere contro l'antisemitismo, l'omofobia, il bigottismo e l'intolleranza» 14.

 

lady gaga - anti-defamation league

Sopra: «Congratulatevi con Lady Gaga e con la Fondazione "Nato così" e con oltre un milione di ragazzi in tutta la nazione»! «Non c'è posto per l'odio».

 

Ad Abraham Foxman, presidente dell'Anti-Defamation League, non è mancata l'opportunità di congratularsi con Lady Gaga per il suo contributo in favore del cambiamento delle regole culturali:

 

«Lady Gaga è molto di più di una popstar, è molto di più di un'incredibile intrattenitrice. Essa è una protettrice ispirazionale del cambiamento sociale e un modello di comportamento positivo per i giovani» 15.

 

abraham foxman

 

«Modello di comportamento positivo per i giovani»? Lady Gaga stessa ha ammesso:

 

«Mi sono fatta un sacco di buste (di cocaina). Soprattutto quando ero quasi pronta per uscire in scena, mentre stavo preparando il mio makeup» 16.

 

In altre occasioni Lady Gaga ha dichiarato:

 

«Sono stata assuefatta (all'erba) [...]. Fumavo 15-20 sigarette di marijuana al giorno. Vivevo su un piano diverso totalmente psichedelico, che mi rendeva completamente inebetita» 17.

 

Buona parte dell'album Artpop (Interscope 2013) di Lady Gaga è stato realizzato mentre la cantante era sotto l'effetto delle droghe. Lei stessa ha confessato: «(Durante la registrazione di questo) album ero più alticcia che ubriaca» 18. Altrove essa ha aggiunto:

 

«Qualche volta mi fa andare fuori di testa - o forse dovrei dire mi pietrifica - l'idea di starmene sdraiata nel mio appartamento (a New York) con cimici da letto e scarafaggi sul pavimento e sugli specchi, con cocaina dappertutto, priva di volontà o di interesse per qualsiasi cosa, tranne che per fare musica e sballarmi» 19.

 

lady gaga marijuana

Sopra: Lady Gaga si fa una canna sul palcoscenico.

 

Sempre lei: «Non ho avuto una cattiva infanzia. Tutte le cose che ho attraversato sono state una ricerca come parte di un viaggio artistico per incasinare me stessa come Warhol, Bowie e Mick (Jagger), e vai»! 20. La ricerca dello sballo l'ha portata a consumare diversi tipi di droghe:

 

«Sono stata assuefatta a varie cose da quando ero giovane. Lo sono stata in maniera più pesante nel corso degli ultimi sette anni [...]. Ero arrivata ad un punto in cui non potevo ottenere di più da una sostanza per cui passavo ad un'altra» 21.

 

lady gaga - cannabis

Sopra: la popstar si esibisce con una

maglietta che reclamizza la marijuana.

 

Ma questo «incasinarsi» per Lady Gaga non è sufficiente. Essa vuole trascinare con sé i suoi giovani ed impressionabili fans. E lo fa implicitamente attraverso la sua musica.

 

 

Nel 2012, a Lady Gaga fu proibito di esibirsi in Indonesia in quanto, secondo le autorità di questo Paese, essa era responsabile della diffusione «di testi satanici e di messaggi veicolati dalla sua musica che potevano potenzialmente corrompere i giovani» 22. Forse, le parole «testi satanici» potrebbero essere rivelatrici.

 

Infatti, il mago nero Aleister Crowley (1875-1947) che fu anche un massone di 33º Grado, disse abbastanza chiaramente nel suo The Book of the Law («Il Libro della Legge»; del 1904), che uno dei metodi più rapidi per entrare in contatto con il mondo occulto era l'uso di «strane droghe» 23. Il brano di Lady Gaga intitolato Dope (2013) sembra indicare che essa è spiritualmente nella sofferenza.

 

lady gaga - occhio nel triangolo

Sopra: Lady Gaga si esibisce mentre i suoi ballerini hanno sulla schiena l'Occhio nel Triangolo. A lato, The Eye in the Triangle, un libro di Israel Regardie, segretario di Aleister Crowley. Notate che con la mano destra Lady Gaga fa il segno del numero 666.

 

Come Madonna, che nel 1991 ammise di essere una «persona tormenta», anche Lady Gaga sembra capire che non si può ignorare l'ordine morale, corrompere i giovane e gli immaturi e sentirsi ugualmente felice. Essa ha confessato:

 

«La verità è che è molto difficile essere famosi. É meraviglioso essere celebri perché ho dei fans straordinari. Ma è molto, molto difficile andare fuori nel mondo quando non ti senti felice e comportarti come se lo fossi, perché anch'io sono un essere umano che può crollare. La verità è che io posso cedere, e l'ho fatto. Non è stato molto bello diventare famosa. Ho perso tutto ciò che amavo» 24.

 

Chiaramente, l'industria musicale ti farà rinunciare a tutto ciò che ami. Elvis Presley (1935-1977), Michael Jackson (1958-2009), Sinead O'Connor (1966-2023) e tanti altri, hanno dovuto rinunciare virtualmente a tutto ciò che avevano di più caro nella vita per poter ottenere dieci o vent'anni di fama. A questo proposito, Lady Gaga ha affermato:

 

«L'attuale industria pop è come un giornale scandalistico. Non esiste alcuna integrità e tutto è estremamente controllato e manipolato. C'è molta finzione e non molta autenticità» 25.


Lady Gaga sembra essere giunta ad un bivio. Sembra aver compreso che la droga, il denaro, il potere e la fama gli sono costati molto di più di quanto non fosse disposta a pagare. Ecco un estratto dal testo della canzone Dope:

 

Dope

Droga

«This drink is my last one
I know I fucked up again
Because I lost my only friend
God forgive my sins
Don’t leave me, I
Oh I will hate myself until I die
[...]
I’ll keep on searching for an answer

cause I need you more than dope [...]
Each day, I cry
Oh, I feel so low from living high»
.

Questo è il mio ultimo drink
So che ho mandato tutto all'aria di nuovo
Perché ho perso il mio unico amico

Dio, perdona i miei peccati
Non lasciarmi, io
Oh, odierò me stessa fino alla morte [...]Continuerò a cercare una risposta
perché ho bisogno di te più di una droga [...]

Ogni giorno, piango
Oh, mi sento male dopo aver vissuto alla grande.

 

lady gaga piange

Lady Gaga: «Non è stato molto bello diventare famosa. Ho perso tutto ciò che amavo».

 

Forse Lady Gaga comincia a realizzare che l'industria musicale la scaricherà immediatamente se non riuscirà più a vendere milioni di album. Forse il rapper DMX (1970-2021) dovrebbe ricordare a Lady Gaga che

 

«l'industria musicale non ha nulla a che fare con il talento; essa riguarda il "gioco" [...]. Se non hai una mente forte l'industria ti farà a pezzi, (ed) è solo questione di tempo. Se gli avvoltoi dell'industria non hanno nulla con cui banchettare [...]. L'industria ha a che fare con la sporcizia, vive nell'immondizia; fai qualcosa di sbagliato nell'industria e ti farai del male. L'industria vuole nuovi artisti - vivi o morti - per vendere le loro anime [...] per sopravvivere. All'industria non gliene frega niente di te! Ma essa non può guadagnare un centesimo senza di te»! 26.

 

dmx

 

Mentre Miley Cyrus si prostrava davanti all'industria musicale per i soldi, il potere e la fama, la cantautrice irlandese Sinead O'Connor le inviò un messaggio molto simile. Essa le scrisse:

 

«Il business della musica se ne frega di te e di tutti noi. Essi ti prostituiranno per quanto tu possa valere, e ti faranno abilmente credere che (sic) quello è ciò che tu volevi [...]. E quando finirai in un centro di riabilitazione come risultato dell'esserti prostituita, "essi" saranno là a prendere il sole sui loro yacht ad Antigua, yacht che hanno comprato vendendo il tuo corpo, e tu ti sentirai molto sola» 27.

 

miley cyrus - sinead o'connor

 

«L'industria» prende persone giovani come Lady Gaga e le trasforma letteralmente in qualcosa di diverso. Taylor Swift, che ancora non ha capito di essere stata turlupinata dal movimento femminista, e nei fatti dall'industria, è la nuova vittima sacrificale. Parlando come una ragazzina che non ancora imparato ad allacciarsi le scarpe, la Swift ha dichiarato:

 

«Penso che il femminismo sia assolutamente vitale per crescere nel mondo in cui viviamo [...]. Così, per me, il femminismo è probabilmente il più importante movimento che si possa abbracciare, perché esso è fondamentalmente un'altro termine che sta per uguaglianza» 28.

 

taylor swift

 

Ciò che la Swift deve ancora capire è che quando l'«industria» l'avrà spremuta la butterà nell'immondizia e cercherà altri babbei che la sostituiranno. Ora le cose vanno alla grande per la Swift. La cantante venticinquenne

 

«ha venduto oltre 30 milioni di album e 80 milioni di singoli digitali scaricati, e le è anche stato offerto un compenso 2,5 milioni di dollari per esibirsi a Tel Aviv» 29.

 

Ma la fama, il potere e i soldi sono disponibili solamente per alcune stagioni. Rapidamente, come Madonna, Lady Gaga e altri, essa diventerà infelice, e quindi verrà scaricata dall'«industria». É solamente una questione di tempo. Alcuni di coloro che sono stati scaricati e sono morti in modo patetico. John Lennon (1940-1980), ad esempio, cantò nei Beatles il brano Yer Blues (1968) in cui diceva di sentirsi «isolato», «così suicida», e di odiare «il mio rock'n'roll». Il suo desiderio si adempì nel dicembre del 1980. Kurt Cobain, dei Nirvana, è un altro esempio classico.

 

kurt cobain

 

In tutta la sua vita, Cobain ha tentato di trovare certi significato attraverso le droghe e il piacere. Charles R. Cross, uno dei biografi di Cobain, ha scritto:

 

«L'eroina divenne, in molti modi, l'hobby che non aveva mai avuto da bambino: egli organizzò metodicamente la sua "scatola dei lavori" allo stesso modo in cui probabilmente un ragazzino avrebbe messo in una scatola la sua raccolta di figurine di baseball. In questa scatola sacra egli mise la siringa, un fornelletto per sciogliere la droga, cucchiai e batuffoli di cotone usati per preparare l'eroina da iniettarsi. Una squallida serie di pusher e consegne quotidiane divennero abituali» 30.

 

charles r. cross

 

Quasi tutti suoi soci sapevano che Cobain era su un percorso di morte. Un osservatore notò: «Egli era come un relitto di treno che stava per andare a schiantarsi, e tutti lo sapevano, ma ognuno cercava solamente di uscire da quella strada» 31. Cross continua dicendo:

 

«Ora l'eroina era parte dell'esistenza quotidiana di Kurt, e talvolta, in particolare quando non aveva impegni col gruppo, era la parte centrale. A partire dall'estate del 1993, egli la assumeva quasi ogni giorno, e quando non se la iniettava era in astinenza e si lagnava rumorosamente» 32.

 

Come ha notato un altro biografo, Cobain aveva una «personalità aggressiva che lottava contro i demoni che lo guidavano e lo tormentavano» 33. Ciò malgrado, Cobain non trovò mai la salvezza che aveva cercato mediante la droga e uno stile di vita orribile. Alla fine della giornata, egli si sentiva un miserabile. Egli confessò nel suo diario:

 

«Non c'è nessuno là fuori? Qualcuno, qualcuno che mi aiuti per favore. Voglio essere accettato. Devo essere accettato. Mi metterò ogni genere di vestiti che vorrete! Sono così stanco di piangere e di sognare, sono così solo. C'è qualcuno fuori di qui? Per favore aiutatemi. Aiutatemi! 34 [...]. Ricorda il giornalista Anton Brookes, una delle persone che soccorse Cobain: "Kurt giaceva sul pavimento del bagno d'albergo, dopo essere andato nuovamente in overdose.

 

Le sue labbra erano cianotiche e i suoi occhi erano completamente rovesciati all'indietro". Egli era esanime. C'era ancora una siringa conficcata nel suo braccio. Brookes rimase scioccato quando vide Courtney (Love) e la bambinaia Cali entrare in azione come medici esperti. Erano così metodiche che egli ebbe l'impressione che lo facevano regolarmente. Mentre Courtney controllava i parametri vitali di Kurt, Cali tentava di sollevarlo e lo colpiva violentemente con pugni al plesso solare.

 

"Lo colpì una volta, ma egli non ebbe una forte reazione, così essa lo colpì nuovamente. Poi, Kurt iniziò a rinvenire". Questo, oltre all'acqua fredda, fece sì che Kurt ricominciasse a respirare. Quando la sicurezza dell'albergo giunse, attirata dal rumore, Brookes gli diede una mancia affinché non chiamassero la polizia» 35.

 

kurt cobain tossico

Sopra: Cobain sotto l'effetto

di sostanze stupefacenti.

 

Un biografo di Kurt ha scritto:

 

«A partire dal 1993, anche le droghe iniziarono a perdere il loro effetto iniziale. Kurt percepiva la realtà della tossicodipendenza come qualcosa di ben diverso dal fascino che aveva immaginato leggendo le opere di William S. Burroughs, e anche all'interno della subcultura insulare dei tossicodipendenti, egli sentiva di essere un outsider» 36.

 

Come un outsider, Cobain iniziò a contemplare il suicidio, e lui

 

«era un uomo cambiato ed era in preda ad una frenesia che non mostrava alcun segno di voler diminuire. La droga, combinata con quella che molti descrissero come una depressione non diagnosticata di tutta una vita, lo avvolse nella pazzia. Anche eroina lo aveva tradito; egli diceva che non era più efficace come calmante» 37.

 

La frase più famosa che venne ritrovata in tutti i suoi diari e persino nei suoi album era la seguente: «Mi odio e voglio morire». Scrive Cross:

 

cobain fatto«La normale spensieratezza di Kurt era stata sostituita da un desiderio di morte che spaventava anche i tossicomani più cinici e incalliti. Negli ultimi mesi della sua vita, egli condivideva allegramente la siringa con altri drogati, ignorando gli avvertimenti di salute pubblica sull'HIV e sull'epatite. Il catrame nero dell'eroina provoca spesso ascessi dovuti alle impurità usate per tagliarla. A partire da marzo, le braccia di Kurt erano ricoperte di croste e di ascessi, che erano potenzialmente pericolosi per la sua salute. Più tardi, egli convinse altri tossici a procurargli l'eroina, promettendo loro droga in cambio. Quando la droga veniva spartita nel suo appartamento, Kurt preparava una siringa che era nera come il carbone. Nonostante venisse diluita con acqua il risultato era il medesimo. I suoi compari lo guardavano con orrore mentre si iniettava l'eroina; egli iniziò immediatamente a soffrire le conseguenze di un overdose.

 

Non appena Kurt cominciò a respirare affannosamente il panico si diffuse nell'appartamento [...]. Il residenti ordinarono a Kurt di andarsene, e poiché era incapace di muoversi, lo trascinarono fuori. La sua Valiant era parcheggiata in strada, ed esso lo abbandonarono sul sedile posteriore della macchina. Una persona si offrì per chiamare il 911, ma Kurt, che era ancora abbastanza cosciente, scosse la testa. Essi lo lasciarono in pace, pensando che se voleva morire lo stava per fare sotto i loro sguardi» 38.

 

Kurt Cobain: «Mi odio e voglio morire».

 

Alla fine c'è riuscito. Nel 1994, questa rockstar si è sparato in testa con un fucile da caccia dopo anni di lotta con la droga, l'alcol e la depressione. Prima di suicidarsi, Kurt citò uno dei personaggi più famosi di Shakespeare: «Il Dr. Baker dice che, come Amleto, devo scegliere tra la vita e la morte. Io sto scegliendo la morte» 39.

 

In altre occasioni, egli ebbe spesso a dire: «Ho cercato di uccidermi ogni giorno. Ci sono arrivato molto vicino diverse volte» 40. Una storia triste. E tuttavia questo è il percorso che l'«industria» offre a coloro che non si sono dati la pena di comprendere che la vita stessa è più preziosa dell'oro e dell'argento. Come dice Cristo, infatti, «che gioverà infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua»? (Mc 8, 36).

 

gesù cristo consolatore


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Note

 

1 Traduzione dell'originale inglese Lady Gaga, ADL, and the Industry, a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web

http://www.veteranstoday.com/2015/06/27/lady-gaga-the-adl-and-the-industry/

2 Cfr. W. Durant, The Age of Voltaire («L'epoca di Voltaire»), Simon & Schuster, New York 1965, cap. VIII, edizione per kindle. Questa ed altre bestemmie orribili contro Cristo, la Madonna, i Santi e i cristiani sono contenute nel Talmud Babilonese, un testo sacro ebraico composta tra il III e il V secolo d. C.

3 Ibid.

4 Ibid.

5 Ibid.

6 Ibid.

7 Vedi S. C. Bullock, Initiating the Enlightenment? Recent Scholarship on European Freemasonry, Eighteenth-Century Life, vol. XX, nº 1, febbraio 1998, pag. 81.

8 Vedi G. W. Dennis, Encyclopedia of Jewish Myth, Magic and Mysticism («Enciclopedia del mito, della magia e del misticismo ebraico»), Llewellyn Publications, Woodbury 2007.

9 Cfr. W. Durant, op. cit.

10 Vedi E. M. Jones, The Jewish Revolutionary Spirit and Its Impact on World History («Lo spirito rivoluzionario ebraico e il suo impatto sulla storia mondiale»)Fidelity Press, South Bend 2008, cap. XII.

11 Vedi R. Chartier, The Cultural Origins of the French Revolution («Le origini culturali della Rivoluzione Francese»), Duke University Press, Durham 2004, pag. 65; A. G. Mackey-H. L. Haywood, Encyclopedia of Freemasonry («Enciclopedia della Massoneria»), Kessinger Publishing, Whitefish 2003, vol. I, pag. 246.

12 Cfr. E. M. Jones, Barren Metal: A History of Capitalism as the Conflict Between Labor and Usury («Metallo povero: una storia del capitalismo come conflitto tra il lavoro e l'usura»), Fidelity Press, South Bend 2014, pag. 1172.

13 Cfr. «Lady Gaga Accepts ADL Award on Behalf of her "Born This Way" Foundation» («Lady Gaga accetta un premio dall'ADL a favore della Fondazione "Nato in questo modo"»), in Jewish Telegraphic Agency, del 22 maggio 2015.

14 Ibid.

15 Ibid.

16 Cfr. J. Crawley, «Lady Gaga's Drug-Fuelled Past Revealed as Superstar's Former Best Friend Prepares to Release Scandalous Tell-all Book» («Il passato di Lady Gaga rivelato da un ex migliore amico che sta preparando l'uscita di un libro scandalistico»), in Daily Mail, del 23 luglio 2013.

17 Cfr. V. Miller, «Lady Gaga Admits to Heavy Drugs Use» («Lady Gaga ammette di aver fatto uso di droghe pesanti»), in Examiner, dell'11 novembre 2013.

19 Cfr. «Lady Gaga Talks Cocaine Use, Traumatic Events In Neil Strauss's New Book» («Lady Gaga parla del

18 Cfr. J. Chester, «"I was less drunk and more high on this record…": Lady Gaga Hints at Drug Use During Artpop Recording Sessions» («"Ero più alticcia che ubriaca in quell'album...": Lady Gaga allude all'uso di droga durente le sessioni di registrazione di Artpop»), in Daily Mail, del 29 settembre 2013.

l'uso di cocaina e di eventi traumatici nel nuovo libro di Neil Strauss»), in Huffington Post, del 9 marzo 2011.

20 Cfr. S. Cosgrove, «Lady Gaga Admits Having an Addiction to Marijuana» («Lady Gaga ammette di essere stata dipendente alla marijuana»), in People, dell'11 novembre 2013.

21 Ibid.

22 Cfr. B. Perez Schwartz, «Lady Gaga Banned in Indonesia for Being Satanic Corruption» («Ladi Gaga bandita in Indonesia per essere corruzione satanica»), in Examiner, del 16 maggio 2012.

23 Cfr. A. Crowley, The Book of the Law, Weiser Books, Boston 1938, pag. 31.

24 Cfr. S. Cosgrove, art. cit. Vedi anche http://www.people.com/people/article/0,,20750557,00.html

25 Cfr. M. Myers, «Lady Gaga on Tony Bennett: "He Thinks I'm Old School"» («Lady Gaga su Tony Bennett: "Egli pensa che sono la vecchia scuola"»), in Wall Street Journal, del 17 settembre 2014.

26 https://www.youtube.com/watch?v=LHmQokVlmpo

27 Cfr. S. O'Connor, «Sinead O'Connor's Open Letter to Miley Cyrus» («Lettera aperta di Sinead O'Connor a Miley Cyrus»), in The Guardian, del 3 ottobre 2013.

28 Cfr. I. Oh, «Taylor Swift: "Misogyny Is Ingrained in People From the Time They Are Born"» («Taylor Swift: "La misoginia è radicata nella gente fin dal momento in cui nascono"»), in Mother Jones, del 19 maggio 2015.

29 Cfr. «Israeli Producers Vying to Bring Taylor Swift to Tel Aviv» («I produttori israeliani vogliono portare Taylor Swift a Tel Aviv»), in Jewish Telegraphic Agency, del 17 febbraio 2015.

30 Cfr. C. R. Cross, Heavier than Heaven: A Biography of Kurt Cobain («Più pesante che paradiso»), Hyperion, New York 2001, pag. 226.

31 Ibid., pagg. 226-227.

32 Ibid., pag. 275.

33 Cfr. C. Sandford, Kurt Cobain, Carroll and Graf Publishers, New York 2003, pag. 71.

34 Cfr. C. R. Cross, op. cit., pag. 284.

35 Ibid., pag. 285.

36 Ibid., pag. 283.

37 Ibid., pag. 318.

38 Ibid., pag. 323.

39 Ibid., pag. 312.

40 Ibid., pag. 290.
 

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