titolo a proposito di omofobia...

a cura di Paolo Baroni

 

postato: 28 gennaio 2019

 

stop omofobia

Sopra: una delle tante immagini-slogan

diffuse in rete dal movimento LGBT.

 

 

Premessa

 

In questi ultimi anni, il termine «omofobia» è senza dubbio uno dei più gettonati (o forse abusati) dai media. Con esso vengono etichettate tutte quelle persone che in un modo o nell'altro manifestano una certa repulsione o avversione per lo stile di vita omosessuale. Come andremo a vedere di seguito, si tratta di un vocabolo etimologicamente errato nato in un ambiente tutt'altro che nobile.

 

Un'etimologia sbagliata

 

La parola «omofobia» è formata dall'insieme di due termini di origine greca:

  • «homoios» («lo stesso», «il medesimo»), e non  dal latino «homo» («uomo») come molti credono;

  • «phobos («paura»).

Etimologicamente parlando, con questo vocabolo si intende la «paura per ciò che è uguale», e non «avversione per gli omosessuali». Chi lo ha forgiato ha attribuito erroneamente al termine «omo» il significato di «omosessuale».

 

L'origine

 

Molto più interessante ai nostri fini si rivela l'origine di questo termine. Questo neologismo è stato coniato dallo psicologo clinico americano George Weinberg (1929-2017), che lo usò estensivamente per la prima volta nel suo libro Society and the Healthy Homosexual («La società e l'omosessuale sano»), pubblicato nel 1972 dall'editrice St. Martin's Press 1.

 

george weinberg

society and the healthy homosexual

Sopra: lo psicoterapeuta George Weinberg e il suo libro Society and the Healthy Homosexual.

 

Questo almeno è ciò che afferma Wikipedia. Ma la stessa enciclopedia libera, alla voce «George Weinberg (psychologist)» (in lingua inglese) ci informa che in realtà questo termine apparve per la prima volta in un articolo redatto da Weinberg, e intitolato «The Homosexual Citizen» («Il cittadino omosessuale»). Tale articolo venne pubblicato sul settimanale Screw, del 5 maggio 1969 2, mentre il movimento dei diritti degli omosessuali muoveva i suoi primi passi in America.

 

Tuttavia, secondo la rivista Gay Times, egli lo avrebbe inventato già nel 1965 3. Per chi non lo sapesse, Screw era il titolo di una rivista pornografica softcore (con una tiratura di circa 150.000 copie mensili) fondata nel 1968 e diretta per anni da Alvin «Al» Goldstein (1936-2013), un pornografo che è rimasto famoso per le sue numerose condanne per oscenità, ma anche per le sue bestemmie contro Cristo e la religione cattolica.

 

al goldstein - screw

Sopra: il pornografo Al Goldstein e la rivista pornografica da lui diretta Screw.

 

Weinberg sosteneva che i soggetti che provavano repulsione per l'omosessualità fossero affetti da «omofobia», ossia da una malattia mentale e da uno stato irrazionale della mente provocato dai pregiudizi religiosi. Il suo contributo per l'eliminazione da parte dell'American Psychiatric Association (APA) dalla lista dei disordini mentali dell'omosessualità dal più importante manuale di psichiatria statunitense (il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) si rivelò fondamentale. Gli scritti di Weinberg segnarono il cambiamento della percezione dell'omosessualità presso il grande pubblico.

 

diagnostic and statistical manual of mental disorders

Sopra: il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, la guida ufficiale per gli psichiatri americani che fino al 1973 elencava l'omosessualità tra i disordini psichici. Essa venne depennata a causa della forte pressione esercita sull'American Psychiatric Association dal movimento per i diritti degli omosessuali.

 

La messa in pratica

 

Scrive Wikipedia alla voce «omofobia»:

 

«L'omofobia è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità, della bisessualità e della transessualità e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio. L'Unione Europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo. Con il termine "omofobia", quindi, si indica genericamente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali».

 

La stessa enciclopedia rassicura il lettore affermando:

 

«L'omofobia non è inserita in alcuna classificazione clinica delle varie fobie; infatti, non compare né nel "Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali" né nella classificazione "International Classification of Diseases"; il termine, come nel caso della xenofobia, è solitamente utilizzato in un'accezione generica (riferita a comportamenti discriminatori) e non clinica».

 

omofobia - la verità

 

L'omofobia, almeno per ora, non è stata classificata come una malattia mentale. Ma col passare del tempo le cose cambiano e non è detto che un giorno non lo diventi. Solo qualche decina di anni fa, il cosiddetto «matrimonio» gay era qualcosa di impensabile, anche per le menti più innovatrici; oggi è una realtà. Come abbiamo visto, nelle intenzioni del suo ideatore questo vocabolo identificava una patologia psichiatrica... Scrive a questo proposito la già citata voce «omofobia» su Wikipedia:

 

«L'accezione psicopatologica considera l'omofobia come una fobia, cioè una irrazionale e persistente paura e repulsione nei confronti delle persone omosessuali che compromette il funzionamento psicologico della persona che ne presenta i sintomi. Tale valutazione diagnostica includerebbe quindi l'omofobia all'interno della categoria diagnostica dei disturbi d'ansia e rientrerebbe all'interno dell'etichetta di fobia specifica».

 

Se nel 1973 l'American Psychiatric Association ha deciso la declassazione dell'omosessualità come disturbo mentale, nulla impedisce che oggi avvenga il contrario per l'omofobia. Nel frattempo, sotto la forte pressione esercitata delle forze politiche più liberal e progressiste (sponsorizzate da giganti del turbocapitalismo come George Soros), in ambito legislativo, in molte nazioni, soprattutto europee, sono previsti strumenti legislativi, di carattere civile e penale, finalizzati al contrasto dell'omofobia intesa principalmente come discriminazione basata sull'orientamento sessuale. E in Italia?

  • Il 2 ottobre 2009, nel corso della XVI Legislatura, la Commissione Giustizia della Camera dei deputati ha adottato un testo base, presentato dalla deputata Anna Paola Concia e costituito da un singolo articolo, che tra le circostanze aggravanti comuni previste dall'articolo 61 del Codice Penale inserisce anche quella inerente all'orientamento sessuale.

  • Il 17 maggio 2011, in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (un uomo ritenuto molto vicino ai «poteri forti») ha definito «inammissibile in società democraticamente adulte» l'irrisione degli omosessuali.

  •  Il 18 maggio 2011, il testo base della deputata Anna Paola Concia, basato su una direttiva europea, è stato ripresentato alla Commissione Giustizia della Camera dei deputati, che l'ha bocciato. Il 26 luglio 2011, la Camera ha respinto per la seconda volta il DDL presentato dalla deputata Concia contro l'omotransfobia.

  • Un nuovo disegno di legge per l'estensione della legge Mancino ai casi di omofobia e transfobia è stato presentato durante la XVII Legislatura.

george soros

anna paolo concia

giorgio napolitano

George Soros Anna Paola Concia Giorgio Napolitano

 

Per farla breve si vuole annichilire la diversità di pensiero in nome della diversità di genere. Se un giorno verrà approvata una legge di questo tipo non solo rischierà di essere punito con ammende o con il carcere chi commette atti di violenza gratuita contro un omosessuale (già considerati illeciti dal Codice Penale in qualunque caso, anche se l'aggredito è un eterosessuale), ma anche chi si macchia della colpa di «discriminazione» (la parola magica...), ossia di un «reato di opinione», come potrebbe essere il caso di chi non è d'accordo con l'adozione di bambini da parte di una coppia gay (la famigerata stepchild adoption), o chi in nome della fede cattolica ritenga gravemente peccaminosi gli atti contro-natura come la sodomia o il lesbismo.

 

Si tratterebbe della solita legge-bavaglio che permetterebbe ai costruttori del Nuovo Ordine Mondiale di mettere a tacere o penalizzare «legalmente» chi crede ancora nella valori della famiglia tradizionale o non vuole vedere l'insegnamento dell'ideologia gender nelle scuole frequentate dai proprî figli.

 

Sopra: il 24 gennaio 2019, Vladimiro Guadagno - in arte «Luxuria» - il primo parlamentare transgender in Europa, in cattedra durante la trasmissione mandata in onda da RAI3 Alla lavagna, risponde alle domande di bambini dai nove ai dodici anni. Il lavaggio del cervello è già iniziato...

 

Conclusione

 

Per quel che ci riguarda, come cattolici fedeli al Magistero perenne della Chiesa, continuiamo a ritenere l'omosessualità uno dei «peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio» (come recita il vecchio ma sempre valido Catechismo di San Pio X). Detto questo, visto che viviamo in una società democratica, se un individuo vuole coltivare questo disordine privatamente è libero di farlo, ma deve essere avvertito che secondo la dottrina cattolica dovrà risponderne davanti al tribunale di Dio.

 

- «È terribile cadere nelle mani del Dio vivente»! (Eb 10, 31).

- «Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti [...] erediteranno il regno di Dio» (1 Cor 6, 9-10).

 

Quello che non possiamo e non vogliamo accettare è che, in nome di un errato concetto di tolleranza o di teorici diritti, vengano imposte leggi che non solo tutelano i gay a titolo individuale, ma che addirittura sdoganino lo stile di vita omosessuale presentandolo pubblicamente ai giovani come sano, normale, accettabile o persino desiderabile e lo considerino meritevole di tutela giuridica, imitando quanto previsto dall'ordinamento riguardo alla famiglia naturale, quella composta da un maschio e da una femmina, ossia la cellula base con la quale qualsiasi società può perpetuarsi. E qui non si tratta più di una questione semplicemente religiosa.

 

voglio mamma e papà: sono omofobo?

 

Abbiamo dedicato a questo argomento una sezione del nostro sito non certo per odio verso gli omosessuali, ma perché siamo contrari all'ideologia promossa dalla lobby omosessualista. Nel nostro mirino non ci sono quindi le singole persone omosessuali, bensì quei gruppi aggressivi e superorganizzati (associazioni LGBT come Human Rights Campaign, International Lesbian and Gay Association, Pride Foundation, ACON, GLAAD, Out and Equal, Pride Foundation, ecc...) che promuovono matrimoni gay e leggi contro la cosiddetta omofobia, tutte ben finanziate dalle fondazioni dei maggiori esponenti del turbocapitalismo (ad esempio Open Society Foundation, Gill Foundation, Arcus Foundation, Ford Foundation, Evelyn and Walter Haas jr. Fund, Rockefeller Foundation, Sigrid Rausing Trust) o dalle grandi banche d'affari e dalle multinazionali (Apple, Deutsche Bank, US Bank, Morgan Stanley, Goldman Sachs, UBS, Amazon, IBM, Ikea, Disney, Microsoft, Nike, Facebook, Google, solo per fare qualche nome, ma ce ne sarebbero moltissimi altri) 4.

 

turbocapitalismo

 

Chi vorrà approfondire per conto proprio potrà altresì notare che alcuni di questi finanziatori sono gli stessi che elargiscono enormi risorse alle organizzazioni abortiste e femministe, nonché a quelle che promuovono la legalizzazione della droga e dell'eutanasia. In sintesi, quello che vorremmo far comprendere è che dietro alla maschera del buonismo (che nulla ha a che vedere con il cristianesimo più autentico), troviamo un'élite massonica con un sempre più evidente piano di sovversione della società, dell'ordine naturale della creazione, dei valori cristiani (la vicinanza di gruppi dichiaratamente satanisti all'ideologia LGBT dovrebbe far riflettere…).

 

L'obiettivo finale è quello di arrivare ad un mondo unificato, governato da una ristretta cerchia di «Illuminati», con una popolazione completamente sottomessa, drasticamente ridotta numericamente e trasformata in una massa di individui omologati, distratti dai mass media, dalla ricerca di soddisfacimento degli istinti più bassi e dal consumo di droghe, privi di punti di riferimento forti (identità sessuale, sentimento religioso, senso di appartenenza alla propria famiglia e alla propria nazione).

 

agenda gay illuminati

 

Individui di questo tipo sarebbero consumatori perfetti, manipolabili a piacimento e del tutto incapaci di ribellarsi, perché convinti di essere nella piena espressione della propria illusione di libertà. In pratica si vuole arrivare alla realizzazione del mondo distopico descritto dal romanzo Il Mondo Nuovo (1932) di Aldous Huxley (1894-1963), un personaggio ben addentro alle cerchie delle élite, che non aveva affatto l'intenzione di lanciare un monito ai proprî lettori, ma semplicemente prepararli ad accettare quello cui si sarebbe arrivati nel giro di alcuni decenni.

 

aldous huxley - il mondo nuovo

Sopra: lo scrittore britannico Aldous Huxley e il suo romanzo Il Mondo Nuovo.

 

Concludendo, vorremmo mettere in guardia coloro che condividono, promuovono e/o vogliono imporre con prepotenza questa nuova visione del mondo, della famiglia, della società e della vita a chi non la condivide, perché costoro si rendono inconsapevolmente complici di questo progetto diabolico e antiumano.


banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 https://it.wikipedia.org/wiki/Omofobia

2 https://en.wikipedia.org/wiki/George_Weinberg_(psychologist)

3 https://www.gaytimes.co.uk/community/66467/george-winberg-man-coined-word-homophobia-died-aged-86/

4 Nei links delle stesse associazioni omosessualiste e fondazioni si possono trovare le liste dei finanziatori, delle donazioni e dei partner a vario titolo. Eccone alcuni, a titolo di esempio:

https://lgbtfunders.org/

https://www.hrc.org/hrc-story/corporate-partners

https://ilga.org/about-us/annual-reports-documents

https://www.glaad.org/support/partners

http://www.prideinclusionprograms.com.au/sponsors-supporters-patrons/

http://www.prideinclusionprograms.com.au/members-list-2/

http://outandequal.org/current-partners/

https://www.haasjr.org/resources/changing-hearts-and-minds

https://www.gatesfoundation.org/How-We-Work/Quick-Links/Grants-Database#q/k=Pride%20Foundation

https://www.sigrid-rausing-trust.org/Grantees/Programmes/LGBTI-Rights

 

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