titolo cosa comporterà il gran reset?

di Stacey Rudin 1

 

postato: 15 agosto 2023

 

 

 

Nel corso di numerose proteste anti-lockdown durante la pandemia COVID-19, sono apparsi diversi manifesti recanti la scritta «Stop al Gran Reset». Il New York Times ha definito questa frase «una teoria del complotto priva di fondamento». Ecco il problema. Niente di tutto ciò è segreto. Ci sono libri che potete tranquillamente leggere su questo argomento e siti web che lo descrivono in maniera dettagliata. Il Time Magazine ha persino realizzato una storia di copertina.

 

time - freat reset

Sopra: il Time, del 2 novembre 2020.

 

È il titolo del libro del leader del World Economic Forum (WEF) Klaus Schwab sulla pandemia e sulle future opportunità offerte dai lockdown. Esso è stato pubblicato il 9 luglio 2020 e ora ha raggiunto la cifra di quasi 900 recensioni su Amazon 2.

 

klaus schwab - covid-19: the great reset

Klaus Schwab e il suo libro COVID-19: The Great Reset

(Forum Publishing 2020).

 

I fautori del «Gran Reset» sostengono che la recente pandemia ha dimostrato che la nostra società così com'è «non funziona», e che quindi abbiamo bisogno di un futuro «sostenibile» incentrato sulla tecnologia per ridurre le emissioni e quindi «salvare il pianeta». Il Gran Reset è una nuova versione rafforzata dell'agenda decennale dello «sviluppo sostenibile» delle Nazioni Unite («Agenda 21») 3.

 

agenda 21

Agenda 21 è un documento di intenti e obiettivi programmatici su ambiente, economia e società sottoscritto da oltre 170 paesi di tutto il mondo, durante la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (UNCED) svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992.

 

Le stesse politiche e idee sono contenute nel Green New Deal, bocciato nel 2019 dal Congresso degli Stati Uniti. Vale la pena ripeterlo: sei mesi prima che il virus SARS-COV-2 fosse scoperto in Cina, le Nazioni Unite e il World Economic Forum avevano già firmato una «partnership strategica» specificamente per far avanzare l'agenda dello «sviluppo sostenibile», ora nota come Gran Reset. Potete trovare tutte le informazioni su questa partnership on line 4.

 

Schwab ha apertamente «combattuto» (per usare le sue stesse parole) 5 per decenni contro le tesi dell'economista statunitense Milton Friedman (1912-2006), da quando quest'ultimo ha pubblicato il suo famoso saggio del 1970 intitolato The Social Responsibility of Business Is to Increase Its Profits («La responsabilità sociale del business è aumentare i suoi profitti»).

 

Sopra: Milton Friedman e il suo studio The Social Responsibility of Business Is to Increase Its Profits. In realtà, ciò che separa Friedman da Schwab è un'idea diversa di capitalismo. Friedman è un fautore del capitalismo neoliberista dove ogni azionista trae il proprio beneficio individuale dall'andamento del mercato. Schwab invece è un vero e proprio globalista che sostiene un'economia globale guidata da un'élite formata da turbo-capitalisti che lavorano all'interno di una governance mondiale posta al di sopra di qualsiasi autorità nazionale (il famoso Governo Mondiale...).

 

Ora Schwab prevede che la «pandemia di COVID-19» - che secondo lui sarebbe durata almeno fino al 2022 - suonerà la campana a morto finale del «neoliberalismo», che definisce come

 

«un corpus di idee e politiche [...] che favoriscono la concorrenza rispetto alla solidarietà, provocano la distruzione creativa ai danni dell'intervento del governo e la crescita economica a scapito del benessere sociale».

 

Altri descriverebbero il neoliberismo come «potere decentralizzato e governo più piccolo», mentre il sistema preferito di Schwab sarebbe «la Cina di Xi Jinping». Da quanto tempo Schwab sapeva che una pandemia poteva essere sfruttata per promuovere i suoi ideali? Da un po', visto che le sue pubblicazioni e le esercitazioni di pianificazione alquanto indicative sono precedenti la pandemia.

 

xi jinping - klaus schwab

Sopra: Klaus Schwab stringe la mano al presidente della Cina Xi Jinping in occasione di uno degli incontri a Davos (in Svizzera) organizzati dal World Economic Forum. Schwab è dunque sostenitore della dittatura cinese, un modello che, secondo lui, (e secondo l'altro miliardario Soros) dovrebbe essere adottato da tutto il pianeta.

 

Il suo libro COVID-19: The Great Reset contiene un lungo discorso su come le pandemie siano agenti noti per provocare i principali cambiamenti sociali. Egli si chiede: «Perché il COVID-19 dovrebbe essere diverso»? Poi c'è il fatto che l'organizzazione di Schwab nell'ottobre del 2019, ossia meno di cinque mesi prima che arrivasse il COVID-19, ha praticato un'«esercitazione di pandemia di alto livello».

 

I co-sponsor del World Economic Forum per questo evento sono stati il Johns Hopkins Center for Health Security e la Bill and Melinda Gates Foundation, che hanno entrambi promosso attivamente una risposta alla pandemia prima del 2020.

 

 

Come ha recentemente spiegato Neil Ferguson, medico ed epidemiologo britannico, docente di biologia matematica all'Imperial College di Londra, i lockdown non sono stati raccomandati da nessuno governo fino a quando Xi Jinping «ha cambiato ciò che era possibile cambiare» 6 proclamando che «questo da noi in Cina ha funzionato».

 

neil ferguson

 

Questa esercitazione di pianificazione della pandemia straordinariamente tempestiva ha fatto apparire Schwab come una specie di oracolo. In effetti, egli si vanta apertamente della sua lungimiranza:

 

«Per anni, organizzazioni internazionali come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), istituzioni come il "World Economic Forum" e la "Coalition for Epidemic Preparedness Innovations" (CEPI - lanciata all'Annual Meeting 2017 a Davos), e individui come Bill Gates ci hanno messo in guardia sul prossimo rischio di pandemia, specificando anche che esso:

 

Emergerebbe in un luogo altamente popolato dove lo sviluppo economico costringe a coesistere insieme le persone e la fauna selvatica;

Una pandemia si diffonderebbe rapidamente e silenziosamente sfruttando reti di viaggi e commerci umani;

Essa raggiungerebbe più Paesi rendendo difficile il contenimento».

 

klaus schwab - bill gates

Sopra: Klaus Schwab e Bill Gates al meeting annuale organizzato dal World Economic Forum a Davos, nel 2008. Quello a cui stiamo assistendo è stato preparato da lungo tempo...

 

Già nel 2017 7, l'immunologo statunitense Anthony Fauci - che è divenuto uno dei volti più importanti nella lotta al virus SARS-CoV-2, tanto da essere stato chiamato dal presidente Donald Trump a far parte della task force dedicata ad affrontare l'emergenza - dichiarò che «non c'è dubbio» che Donald J. Trump «si troverà di fronte ad una pandemia» prima della fine del suo mandato.

 

Come Schwab, Fauci ha promosso attivamente i lockdown. Come Schwab, ha dichiarato che non potremo mai più tornare alla normalità: se lo facciamo, dovremmo aspettarci che le malattie passino costantemente dagli animali agli esseri umani (perché le pandemie non si sono mai verificate fino al 2020, quando il mondo è diventato «troppo industrializzato»). Per salvarci, dobbiamo ridisegnare la società «in armonia con la natura» 8. Sia la prosa di Fauci che quella di Schwab sono disseminate di termini come «sostenibilità», «inclusività», «green», «natura» e «armonia».

 

anthony fauci

 

Termini su cui è difficile non essere d'accordo, anche se i comportamenti che presumibilmente promuovono sono più difficili da vendere. Nel suo libro sul Gran Reset, Schwab rivela che i nostri nuovi comportamenti per evitare il contatto con il virus sono stati considerati come ottimali per l'ambiente:

 

«Durante i lockdown, molti consumatori precedentemente riluttanti a fare troppo affidamento su applicazioni e servizi digitali, sono stati costretti a cambiare le proprie abitudini quasi dall'oggi al domani [...]. Molti dei comportamenti tecnologici che siamo stati costretti ad adottare durante il confinamento diventeranno più naturali grazie alla familiarità. Se le considerazioni sulla salute (leggi: paura del virus!) diventassero fondamentali, potremmo decidere, ad esempio, che una lezione di ciclismo davanti ad uno schermo a casa [...] sia più sicura (ed economica!).

 

Sopra: il quotidiano San Francisco Chronicle, del 17 marzo 2020, titolava in prima pagina: «Stay at Home» («State a casa»).

 

Lo stesso ragionamento si può applicare a molti altri domini come volare in aereo per partecipare ad una riunione (l'applicazione Zoom è più sicura, più economica, più ecologica e molto più conveniente), guidare per andare ad una riunione di famiglia lontana per il fine settimana (il gruppo familiare di WhatsApp non è così divertente ma, ancora una volta, più sicuro, più economico e più green), o addirittura frequentare un corso accademico online (che non è altrettanto appagante, ma è più economico e conveniente)».

 

Mi rendo conto che per coloro che sono troppo sbalorditi per accettarlo, questa è un'ammissione aperta che avvantaggia l'agenda politica di Schwab e Fauci per continuare ad imporre lockdown e misure contenitive il più a lungo possibile. Le stesse persone che impongono lockdown interminabili - ignorando l'immunità preesistente, la l'incertezza sulla diffusione asintomatica e l'inaffidabilità dei test PCR - credono che i lockdown siano l'agente perfetto per inaugurare i cambiamenti che desiderano.

 

test pcr

 

 Ci riusciranno? Il loro comportamento è lontanamente giustificato? La pandemia dimostra davvero che la nostra società è fatalmente imperfetta? Perché non possono usare il sistema politico per ottenere la maggioranza dei voti se la loro agenda è così buona? Il COVID-19 è la prima grande pandemia verificatasi dopo sei decenni. Le pandemie peggiori si sono verificate nel 1918, nel 1957 e nel 1968, quando la popolazione era esponenzialmente più piccola (rispettivamente 1,8 miliardi; 2,8 miliardi; e 3,6 miliardi 9) e le emissioni di carbonio non erano sul radar di nessuno.

 

Poiché le pandemie si sono sempre verificate, non c'è alcuna base logica - nemmeno debole - per dedurre che la «crescita della popolazione», i «cambiamenti climatici» o l'«eccessiva industrializzazione» abbiano causato tutto questo. Le persone possono essere o meno d'accordo con Schwab sul fatto che le riunioni su Zoom siano preferibili al lavoro di persona, che sedersi nella stessa casa tutti i giorni della settimana sia preferibile al pendolarismo in ufficio, che l'intrattenimento locale sia migliore dei viaggi internazionali, che le lezioni di ginnastica siano altrettanto efficaci sullo schermo del computer del proprio studio.

 

industrializzazione

 

Ma c'è una cosa su cui la maggior parte delle persone è d'accordo: sentirsi dire che i virus minacciano la nostra esistenza quando in realtà non è così. Spaventare le persone nelle loro case, far loro temere per la propria famiglia e per i proprî amici, approfittare della loro vulnerabilità, mandare in frantumi la loro vita sociale - specialmente quando lo si fa consapevolmente nella speranza di renderlo permanente - è un comportamento grave.

 

terrore del virus

 

Cari Schwab & compagnia, sappiate che i lockdown hanno «fatto fuori» alcuni settori risparmiandone altri: in poche parole, i potenti sopravvivono sempre. Chiunque abbia sia questa conoscenza che la capacità di influenzare la durata del lockdown ha raggiunto un livello di potere impensabile e una capacità illimitata di accumulare più denaro manipolando praticamente l'intero sistema finanziario globale. Tutto ciò è più che prevedibile per le persone che incoraggiano, sostengono e impongono questi provvedimenti restrittivi.

 

«Il settore di attività (della ristorazione) è stato colpito dalla pandemia (dai lockdown) in una misura così drammatica che [...] potrebbe non tornare ad essere mai più come prima. In Francia e nel Regno Unito, diverse voci del settore stimano che fino al 75% dei ristoranti indipendenti potrebbe non sopravvivere ai lockdown e alle successive misure di distanziamento sociale. Al contrario, le grandi catene e i giganti del fast-food sopravvivranno. Ciò a sua volta suggerisce che le grandi imprese aumenteranno sempre più, mentre le più piccole si ridurranno o scompariranno. Una grande catena di ristoranti, ad esempio, ha maggiori possibilità di rimanere operativa in quanto beneficia di maggiori risorse e, in definitiva, ha meno concorrenza sulla scia dei fallimenti tra le aziende più piccole».

 

chiuso per lockdown

 

Eliminare consapevolmente le piccole imprese - uno degli ultimi bastioni della libertà di parola e dell'indipendenza, distinguibile dal mondo aziendale strettamente controllato - è un male. È difficile credere che qualcuno lo farebbe se potesse evitarlo. Tuttavia, è altrettanto difficile ignorare il fatto che Florida, Georgia, South Dakota, Texas e Svezia (tra i tanti Stati che non hanno adottato i lockdown) hanno economie completamente aperte e una mortalità media che dimostra la mancata necessità di misure restrittive.

 

Sia l'etica della salute pubblica 10 che i Principî di Siracusa 11 impongono che i «mezzi restrittivi» non possono essere adottati quando la «salute pubblica» è data come giustificazione per limitare i diritti umani fondamentali, come il diritto a guadagnarsi da vivere. Eppure Schwab e Fauci hanno ignorato sia la Svezia che la Florida e hanno affermato che le restrizioni e i lockdown del COVID-19 dovevano continuare fino al 2022 (e anche oltre). Come diavolo lo giustificano?

 

Sembra che stiano dicendo a se stessi - e possono persino crederci veramente - che stanno «salvando il pianeta», e che quindi il fine giustifica i mezzi. Nel suo libro, Schwab si pone una domanda retorica: «È lecito mentire al pubblico per un bene superiore»? «Bene - rispondo io, di chi dovremmo fidarci per decidere qual è il bene superiore»? Non ci sarà mai un accordo unificato su quale sistema raggiunga questo scopo. Alcuni voteranno Milton Friedman, altri Klaus Schwab. Quasi tutti, tuttavia, sarebbero d'accordo sul fatto che trucchi come lo sfruttamento delle pandemie non dovrebbero essere usati in nessun caso, anche per il bene comune.

 

media bugiardi

 

Le persone ragionevoli possono ben credere nel merito dell'«economia degli stakeholder» 12 di Schwab. Ma indubbiamente si aspettano di essere persuasi della validità di questa soluzione, e non di vedersi imporre il sistema con l'astuzia. Il processo democratico esiste unicamente solo nel caso in cui le idee possono essere apertamente discusse, dibattute e risolte dai governi, e che ad ogni persona viene assegnato un voto.

 

Schwab ammette abbastanza apertamente che vorrebbe fare a meno di questo processo in quanto non sta producendo il risultato che egli desidera. Tutt'altro: i recenti movimenti populisti negli Stati Uniti («Make America Great Again») e nel Regno Unito («Brexit») hanno espressamente rifiutato i suoi ideali mondialisti. Scrive in proposito Schwab:

 

«Senza una maggiore collaborazione, non saremo in grado di affrontare le sfide globali che affrontiamo collettivamente. Detto in termini più semplici: se, come esseri umani, non collaboriamo per affrontare le nostre sfide esistenziali (l'ambiente e la caduta libera della governance globale, tra le altre), siamo condannati».

 

schwab bugiardo e globalista

Il globalista Klaus Schwab.

 

Nel suo libro di marketing The Great Reset 13, Schwab minaccia che questa crescente ondata di sovranismo si dimostrerà «incompatibile» con lo «status di valuta di riserva globale» del dollaro statunitense. Egli suggerisce che sarà necessaria una valuta alternativa, che alla fine arriverà una valuta digitale globale, e che la Cina è «anni avanti rispetto al resto del mondo» nello sviluppo di una valuta globale. Sebbene non lo dica direttamente, a Schwab e i suoi colleghi indubbiamente non piace ciò che Trump ha fatto per difendere il dollaro 14. Schwab cita l'economista statunitense Barry Eichengreen e i rappresentanti della Banca Centrale Europea (BCE):

 

«Il premio di sicurezza di cui gode il dollaro statunitense potrebbe diminuire in quanto gli Stati Uniti si stanno disimpegnando dalla geopolitica globale a favore di politiche più autonome e introspettive».

 

barry eichengreen

banca centrale europea

 

Com'era prevedibile, Schwab sostiene che durante la pandemia queste politiche nazionaliste si sono rivelate disastrose. Facendo eco all'elogio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'azione collettivista condotta dalla Cina a Wuhan - che Xi Jinping dichiara con orgoglio «ha sradicato il virus» dall'intera nazione cinese - Schwab scrive che i Paesi se la sono cavata meglio durante la pandemia quando hanno condiviso

 

«un vero senso di solidarietà, favorendo il bene comune rispetto alle aspirazioni e ai bisogni nazionali. Le caratteristiche sociali favorevoli (includono) i valori fondamentali di inclusività, di solidarietà e di fiducia (che) sono forti elementi determinanti e contribuiscono in modo importante al successo nel contenere un'epidemia».

 

riconoscimento facciale in cina

Sopra: il riconoscimento facciale in Cina, uno degli aspetti più inquietanti del «modello cinese» che si vorrebbe imporre a tutto l'Occidente.

 

Il supporto per questi concetti non è una novità per Schwab. Le sue idee non sono scaturite organicamente dalla pandemia, come un'epifania. Al contrario, questa è la sua visione di lunga data della sua utopia e il lavoro della sua vita. Egli ne parla da decenni:

 

«All'inizio di quest'anno, Schwab ha dichiarato al "Financial Times" che il suo obiettivo era quello di sconfiggere Friedman. "Ciò che mi ha sempre disturbato è stato che Milton Friedman ha fornito un sostegno morale al capitalismo degli azionisti, sostenendo che il ruolo degli affari era quello di far guadagnare il più possibile, e che in seguito il denaro sarebbe tornato dalle aziende al governo in forma di tasse. Ho dovuto lottare contro questa opinione"».

 

In breve, Schwab & soci hanno una missione: cambiare la società. Essi ammirano la governance della Cina e della Nuova Zelanda. Questi due Paesi si sono esercitati in vista di una pandemia. La verità è che in questi ultimi due anni la scienza (quella vera; N.d.T.) è stata totalmente ignorata e la censura è tuttora dilagante.

 

Il comportamento della La Svezia e della Florida è stato totalmente ignorato, lo stato di diritto è stato sospeso e alcuni governatori sembrano determinati a non liberarci mai più dallo «stato di emergenza». Queste circostanze sono favorevoli a Schwab e ai suoi potenti alleati, tra cui le aziende tecnologiche, i miliardari, i media, la Cina, le Nazioni Unite e altri soggetti. Al contrario, tali misure si sono rivelate dannose per miliardi di persone meno potenti e meno organizzate, come le piccole imprese.

 

quarta rivoluzione industriale

Sopra: la quarta rivoluzione industriale che, secondo Schwab, mediante l'introduzione dell'intelligenza artificiale al posto dell'uomo, cambierà radicalmente il mondo.

 

C'è molto che non sappiamo, perché non ci viene detto. Schwab e i suoi complici allineati ideologicamente pensano di salvare il mondo. Non è teoria del complotto leggere i suoi libri e ascoltare le sue parole, che prendono di mira le libertà e diritti fondamentali che l'Occidente da tempo dava per scontati. Ad un certo punto, non è irragionevole osservare che non si tratti più di una questione di salute pubblica. Si tratta di una nuova visione politica, ideata da pochi privati per governare sui molti. È improbabile che venga condiviso dalla maggior parte delle persone, dando così vita a quella che probabilmente sarà un'epica battaglia che avrà luogo nei prossimi anni.

 

elite globalista

 

 

banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione dall'originale inglese What’s Up with the Great Reset?, a cura di Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web

https://www.traditioninaction.org/HotTopics/j103_Res.htm

Questo articolo è stato precedentemente pubblicato dall'American Institute for Economic Research (AIER) il 6 gennaio 2021

https://www.aier.org/article/whats-up-with-the-great-reset/

2 https://www.amazon.com/COVID-19-Great-Reset-Klaus-Schwab/dp/2940631123

3 https://sustainabledevelopment.un.org/outcomedocuments/agenda21

4 Cfr. A. Tedeneke, «World Economic Forum and UN Sign Strategic Partnership Framework» («Il World Economic Forum e le Nazioni Unite firmano il quadro di partenariato strategico»)

https://www.weforum.org/press/2019/06/world-economic-forum-and-un-sign-strategic-partnership-framework/

5 Cfr. T. Corcoran, «The Great Reset and the COVID pandemic» («Il Gran Reset e la pandemia COVID»)

https://financialpost.com/opinion/terence-corcoran-the-great-reset-and-the-covid-pandemic

6 Cfr. F. Sayers, «Neil Ferguson interview: China changed what was possible» («Intervista a Neil Ferguson: la Cina ha cambiato ciò che era possibile cambiare»)

https://unherd.com/thepost/neil-ferguson-interview-china-changed-what-was-possible/

7 Cfr. G. Gallagher, «Fauci: "No doubt" Trump will face surprise infectious disease outbreak» («Fauci: "Senza dubbio" Trump dovrà affrontare un'epidemia di malattie infettive a sorpresa»)

https://www.healio.com/news/infectious-disease/20170111/fauci-no-doubt-trump-will-face-surprise-infectious-disease-outbreak#

8 Cfr. D. M. Morens-A. Fauci, «Emerging Pandemic Diseases: How We Got to COVID-19» («Malattie pandemiche emergenti: come siamo arrivati al COVID-19»)

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7428724/

9 https://en.wikipedia.org/wiki/Estimates_of_historical_world_population

10 Cfr. M. F. Byskov, «Qualitative and quantitative interpretations of the least restrictive means»Interpretazioni qualitative e quantitative dei mezzi meno restrittivi»)

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6590346/

11 Cfr. «Siracusa Principles on the Limitation and Derogation Provisions in the International Covenant on Civil and Political Rights»Principî di Siracusa sulle disposizioni limitative e deroghe del Patto internazionale sui diritti civili e politici»)

https://www.icj.org/siracusa-principles-on-the-limitation-and-derogation-provisions-in-the-international-covenant-on-civil-and-political-rights/

Trattasi di un documento sulle malattie infettive e sulle limitazioni che si possono imporre alla popolazione curato dall'American Association for the International Commission of Jurists (N.d.T.).

12 «Stakeholder è detto qualsiasi individuo, gruppo di persone o organizzazione (indipendentemente, in quest'ultimo caso, dalla sua natura profit o no profit) che nutra un qualche tipo di interesse verso un progetto o verso gli obiettivi di business che un'azienda persegue e il modo in cui lo fa».

13 https://www.amazon.com/COVID-19-Great-Reset-Klaus-Schwab/dp/2940631123

14 «The U.S. Just Destroyed A Potential Dollar Rival. Is Bitcoin Next»? («Gli Stati Uniti hanno appena distrutto un potenziale rivale del dollaro. Il bitcoin sarà il prossimo»?), in Forbes, 17 maggio 2020

https://www.forbes.com/sites/billybambrough/2020/05/17/the-us-just-destroyed-a-potential-dollar-rival-is-bitcoin-next/?sh=191e34e778b5

 

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