titolo la psicologia del totalitarismo

del Dr. Joseph Mercola 1

 

postato: 18 novembre 2022

 

psicologia del totalitarismo

 

 

 

Premessa

 

Il professor Mattias Desmet, uno psicologo belga con un master in statistica, ottenne, verso la fine del 2021, il riconoscimento mondiale per aver presentato il concetto di Mass Formationformazione delle masse» o «conformazione delle masse»), come una spiegazione per gli assurdi e irrazionali comportamenti cui abbiamo assistito durante la pandemia COVID-19 e le sue contromisure 2. Inoltre, egli ha sottolineato che tale «conformazione delle masse» può favorire la nascita dei totalitarismi, che è proprio l'argomento principale del suo nuovo libro The Psychology of Totalitarianism («La psicologia del totalitarismo»).

 

mattias desmet - the psychology of totalitarianism

Sopra: Mattias Desmet e il suo

libro The Psychology of Totalitarianism.

 

Il lavoro di Desmet è stato poi divulgato e reso popolare dal dr. Robert Malone (uno dei padri della nanotecnologia; N.d.R.), la cui apparizione nel podcast di Joe Rogan è stata guardata da circa 50 milioni di persone. Ma, non appena il termine di ricerca «Mass Formation» è esploso nella sua popolarità, Google ha reagito manipolando il motore di ricerca, nel tentativo di screditare Desmet, mostrando agli utenti informazioni tese a sfatare l'importanza della sua opera. Perché mai? Perché Google è il nucleo dello spostamento della congiura globale verso il totalitarismo.

 

robert malone - joe rogan

 

Capire la psicologia dei nostri tempi è cruciale

 

Dicono che coloro che si rifiutano di imparare dalla Storia sono costretti a ripeterla; al giorno d'oggi, questa frase è abbastanza azzeccata, perché, come indica Desmet, se non capiamo come la «conformazione delle masse» si verifica e dove conduce, non saremo in grado di prevenirla. Ma come ha fatto Desmet a giungere alla conclusione che ci troviamo all'interno di questo processo? Egli stesso lo spiega:

 

«All'inizio della crisi da Coronavirus, nel febbraio del 2020, ho iniziato a studiare le statistiche sulla mortalità del virus, sulla mortalità da infezione, e così via... e immediatamente ho avuto l'impressione - e insieme a me anche numerosi statistici come John Ioannidis della Stanford University, ad esempio - che le statistiche e i modelli matematici utilizzati avessero drammaticamente sovrastimato il pericolo del virus. Prontamente, ho scritto un documento di posizione nel tentativo di portare l'attenzione delle persone su questi errori; ma ho notato come la gente non voleva venire a conoscenza di questo errore. Era come se non fossero in grado di vedere neppure gli errori più palesi delle statistiche utilizzate. E tuttavia le persone avevano la capacità di vederli».

 

john ioannidis

 

Questa prima esperienza lo ha spinto a concentrarsi sui meccanismi psicologici in gioco nella società, e si è convinto che ciò a cui stavamo assistendo erano gli effetti di una «conformazione delle masse» a livello globale, perché la caratteristica più rilevante di questa tendenza psicologica è di rendere le persone cieche a qualunque cosa vada contro la narrazione in cui credono.

 

In pratica, essi diventano incapaci di distanziarsi dalle loro convinzioni e, conseguentemente, non riescono ad accettare nuovi dati o a valutarli. Continua Desmet:

 

«Un'altra caratteristica molto specifica è che questo processo di "conformazione delle masse" rende le persone disposte a sacrificare radicalmente tutto ciò che è importante per loro, persino la loro salute, il loro benessere economico o la salute e il futuro dei loro figli. Quando qualcuno si trova nella morsa di una "conformazione delle masse", diventa disposto a sacrificare qualunque suo interesse personale.

 

stress da covid

«La risposta allo stress da COVID».

 

La terza caratteristica, solo per nominarne alcune, è che, una volta che le persone si trovano all'interno di questo processo, normalmente, mostrano una tendenza ad una crudeltà nei confronti delle persone che non credono a quella narrazione, o che non la condividono. Lo fanno come se fosse un loro dovere etico. In definitiva, sono tipicamente orientati, prima, a stigmatizzare, poi, ad eliminare e distruggere gli individui che non si conformano alla massa.

 

burioni - no vax

 

Ed ecco perché è così importante comprendere i meccanismi psicologici all'opera, perché, se si comprendono, si può evitare che la "conformazione delle masse" entri così in profondità da far raggiungere alle persone un punto critico, nel quale sono fanaticamente convinte di dover distruggere tutti coloro che non sono d'accordo con loro. Tutto ciò è di cruciale importanza ed è ciò che il mio libro descrive.

 

Sopra: i non-ipnotizzati trattati da delinquenti pericolosi.

 

Esso descrive come una massa, un pubblico, emerge in una società, sotto quali condizioni emerge, quali sono i meccanismi della massa e della "conformazione delle masse", e cosa si può fare a riguardo. È estremamente importante. Ne parlo già all'inizio.

 

Di solito è impossibile risvegliare le masse. Una volta che un processo di "conformazione delle masse" emerge in una società, è estremamente difficile risvegliare le masse stesse. Ma, (risvegliarle) è importante, (perché) si può evitare che le masse e i loro leader divengano così fanaticamente convinti della loro narrazione da iniziare a distruggere le persone che non si trovano d'accordo con loro».

 

pnotizzato covid

 

Infatti, a coloro che non sono caduti sotto l'incantesimo dell'irrazionale narrativa ufficiale del COVID-19, la crudeltà con la quale la leadership politica, i media e le persone hanno cercato di imporre la conformità è orrendo. Molti sono stati attaccati fisicamente, e alcuni persino uccisi per il semplice fatto di non aver indossato una mascherina, che sappiamo benissimo costituire una strategia di prevenzione inutile.

 

anti-lockdown

Sopra: manifestanti anti-lockdown ammanettati e arrestati dalle forze di polizia come malviventi in Gran Bretagna e in Australia. Tutto normale...

 

Contesto storico delle ipnosi di massa

 

È più semplice comprendere cosa sia una «formazione delle masse» se la si considera come un'ipnosi di massa, perché essa non è meramente simili, ma identica, afferma Desmet. La «conformazione delle masse» è una forma di ipnosi che emerge quando vi è un incontro di specifiche condizioni. E, cosa inquietante, queste condizioni, e la trance ipnotica che ne scaturisce, quasi sempre precedono la nascita di sistemi totalitari.

 

 

Mentre il totalitarismo e la dittatura classica condividono alcune caratteristiche, essi differiscono a livello psicologico. Secondo Desmet, una dittatura classica, sul piano psicologico, è molto primitiva. Vi è una società spaventata da un piccolo gruppo, un regime totalitario, per via della sua potenziale aggressività. Il totalitarismo, d'altra parte, procede da un meccanismo psicologico completamente diverso.

 

È interessante notare come il concetto di totalitarismo non esistesse prima del XX secolo. Esso è un fenomeno relativamente recente, basato sulla «conformazione delle masse» o sull'ipnosi di massa. Le condizioni per questo stato ipnotico di massa (elencate più sotto) sono state raggiunte, per la prima volta, prima della nascita dell'Unione Sovietica e della Germania nazista; questo è il nostro contesto storico. Queste condizioni sono state raggiunte, di nuovo, prima della crisi causata dalla crisi da COVID-19.

 

totalitarismi nazista e comunista

Sopra: i totalitarismi classici del XX secolo.

 

Ciò che stiamo osservando ora è un tipo di totalitarismo diverso, il che è dovuto ai progressi tecnologici che hanno permesso la creazione di strumenti efficaci per influenzare il subconscio del pubblico. Adesso, disponiamo di strumenti molto più sofisticati, attraverso i quali siamo in grado di ipnotizzare masse di persone incredibilmente più ampie di quanto si potesse fare prima.

 

Ma, mentre il totalitarismo dei nostri giorni è globale, piuttosto che regionale, e la guerra alle informazioni è molto più sofisticata di qualunque cosa la Germania nazista o l'URSS potessero mettere insieme, le dinamiche psicologiche sono ancora identiche.

 

Sopra: il totalitarismo mediatico.

 

Capire l'ipnosi

 

Quindi, quali sono le dinamiche psicologiche? «Conformazione delle masse» è un termine clinico che, per utilizzare il gergo dei non addetti ai lavori, può essere tradotto semplicemente come una forma di ipnosi di massa, che può avere luogo quando determinate condizioni vengono soddisfatte.

 

Quando si viene ipnotizzati, la prima cosa che l'ipnotista fa è di scollegare o catturare la nostra attenzione dalla realtà o dall'ambiente che ci circonda. Poi, attraverso delle suggestioni ipnotiche - di solito si tratta di frasi molto semplici dette ad alta voce - l'ipnotista concentra la nostra completa attenzione su un singolo punto; ad esempio, un pendolo in movimento o la sua voce.

 

ipnotista

«A me gli occhiiii..., anzi, a me il braccioooo»!!

 

Dalla prospettiva dell'ipnotizzato, sembrerà che la realtà sia svanita. Un esempio estremo di questo uso dell'ipnosi è quello di rendere le persone completamente insensibili al dolore durante gli interventi chirurgici. In questa situazione, l'attenzione mentale del paziente è così precisa e intensa, che non si accorge che il suo corpo viene letteralmente aperto. Allo stesso modo, non è importante quante persone sono state colpite dalle misure anti-COVID, perché l'attenzione è rivolta al COVID-19 e, in termini psicologici, qualunque altra cosa è svanita.

 

Le persone potrebbero essere uccise per non aver indossato una mascherina e nessuno alzerebbe ciglio. I bambini potrebbero morire di fame e gli amici suicidarsi per la disperazione economica, ma niente di ciò avrebbe un impatto psicologico sull'ipnotizzato perché, per lui, le difficoltà degli altri non sono rilevanti.

 

de luce - vaxxino

 

Un esempio perfettamente calzante di questa cecità psicologica a riguardo della realtà è come le morti causate dal vaccino anti-COVID vengano semplicemente non riconosciute e persino non considerate come causate dal siero. La gente viene vaccinata, soffre pene indicibili e dice comunque: «Grazie a Dio sono stato vaccinato, altrimenti sarebbe stato molto peggio».

 

Essa non riesce a concepire la possibilità che, magari, è stata danneggiata dal vaccino stesso. Ho persino visto individui esprimere gratitudine per il vaccino, anche quando un loro «caro» è morto nell'arco di pochi giorni o di poche ore dall'iniezione! È sconvolgente. Le dinamiche psicologiche di un'ipnosi sono in grado di spiegare questo comportamento irrazionale e incomprensibile, ma resta comunque surreale. Ha confidato Desmet:

 

«Persino dopo aver compreso questi meccanismi, sono ancora sconcertato ogni volta che accade. Quasi non riesco a credere a ciò che vedo. Conosco una persona, il cui marito è morto qualche giorno dopo il vaccino, durante il sonno, per un attacco cardiaco. E ho pensato: "Adesso aprirà gli occhi e si risveglierà". Niente affatto! Essa ha continuato nello stesso modo fanatico - se non addirittura ancora più fanatico - a parlare di quanto dovessimo essere felici per aver ricevuto questo vaccino. Incredibile, sì».

 

obbligo vaxxino

 

Le radici psicologiche della «conformazione delle masse»

 

Come accennato, la «conformazione delle masse», o ipnosi di massa, si verifica quando determinate condizioni psicologiche si presentano in una porzione di società sufficientemente ampia. Le quattro condizioni centrali, necessarie affinché sorga questo fenomeno sono:

 

1. Una solitudine e un'assenza di interazioni sociali, sufficientemente ampie, le quali portano a:
2. Percepire la vita come se non avesse senso, significato e scopo; e/o a trovarsi persistentemente di fronte a circostanze che non hanno alcun senso logico, il che conduce a:
3. Un'insoddisfazione e ad un'aleggiante ansia generale (ansia/sconforto che non hanno alcuna causa apparente o individuabile); ciò porta a:
4. Una diffusione generale di frustrazione e aggressività (anch'esse non hanno una causa individuabile), e il tutto conduce ad una sensazione di perdita di controllo.

 

paura no-vax

 

Come la «conformazione delle masse» emerge in una società

 

Una volta che una porzione di società sufficientemente ampia si sente ansiosa e senza controllo, essa diventa altamente vulnerabile all'ipnosi di massa. Chiarisce Desmet:

 

«L'isolamento sociale, l'assenza di uno scopo, l'ansia ricorrente, la frustrazione e l'aggressività sono altamente ostacolanti, poiché, se la gente si sente ansiosa, senza sapere quale sia il motivo, essa inizierà a percepire la perdita del controllo. Si sente come se non potesse proteggersi da quest'ansia. E, se sotto queste condizioni, vi è una narrativa diffusa dai mass media, che indica quale sia la causa dell'ansia e fornisce, allo stesso tempo, una strategia per risolverla, allora tutta quest’ansia generalizzata viene collegata alla causa indicata.

psicosi covid

Tutto ciò porta ad una grande voglia di partecipare alla strategia per eliminare la causa dell'ansia, senza che importi quanto assurda possa essere. Pertanto, anche se fosse chiaro fin dall'inizio - per tutti coloro che vogliono vederlo - che la strategia messa in atto per affrontare la causa potrebbe fare molte più vittime della causa stessa... anche a quel punto ci potrebbe ancora essere un largo consenso a prendere parte a quella strategia.

 

Questo è il primo passo di qualunque grande meccanismo di "conformazione delle masse". Che abbia a che fare con le caccia alle streghe, con la Rivoluzione Francese, con la nascita dell'Unione Sovietica o con la Germania nazista, si notano, di volta in volta, le stesse identiche dinamiche. C'è un'abbondante ansia generale, senza una causa apparente. Alcuni propongono, quindi, una narrazione che indichi l'oggetto dell'ansia.

 

Sopra: Dallas 2021; la polizia, armata di mitra, fa irruzione in una scuola elementare in cui sembra che non vengano rispettate le regole imposte dal lockdown. Tutto normale...

 

Allora, tutta l'ansia stessa viene collegata all'oggetto (proposto). La gente partecipa alla strategia per risolvere la causa di quest'ansia, che produce un primo ed importante vantaggio psicologico e, da quel momento in poi, le persone iniziano ad avere l'impressione di riuscire a controllare quest'ansia. Essa viene connessa ad una causa e si propone una strategia per risolverla».

 

Il problematico legame sociale della «conformazione delle masse»

 

Una volta che le persone che si sentono sole, ansiose e fuori di sé, iniziano a partecipare alla strategia presentata loro come una soluzione alla loro ansia; un nuovo legame sociale emerge. Questo rinforza l'ipnosi di massa, poiché, adesso, non si sentono più isolati. Questo consolidamento è una forma di intossicazione mentale, ed è il vero motivo per cui le persone credono alla narrazione ufficiale, a discapito di quanto assurda sia.

 

ipnotizzati covid

 

Afferma Desmet: «Essi continueranno a crederci perché essa crea un nuovo legame sociale». Mentre i legami sociali sono in sé una cosa buona, in questo caso possono diventare estremamente distruttivi, perché l'ansia e l'aggressività generalizzate sono ancora lì e necessitano di uno sfogo.

 

Queste emozioni devono essere dirette verso qualcuno. Quel che è peggio è che, sotto l'incantesimo di questa «conformazione delle masse», le persone perdono le loro inibizioni e il senso della misura. Perciò, come abbiamo visto durante la pandemia COVID-19, la gente attaccherà e si scatenerà nelle maniere più irrazionali possibili contro chiunque non creda alla loro narrativa.

 

 

L'aggressività latente sarà sempre diretta verso le fette di popolazione che non sono ipnotizzate. Parlando in termini generali, tipicamente, una volta che la «conformazione delle masse» prende piede, circa il 30% della popolazione viene ipnotizzata, il 10% non si fa ipnotizzare e non crede alla narrazione e, la maggioranza, il 60 % avverte che c'è qualcosa di sbagliato in quella narrazione, ma scende a patti con essa perché non vuole uscire allo scoperto e creare problemi.

 

pubblico ipnotizzato

 

Un altro elemento che emerge assieme al legame sociale è che il legame stesso non si crea tra individui, ma tra l'individuo e la collettività. Questo fa sorgere un fanatico sentimento di solidarietà, ma non c'è alcuna solidarietà verso qualunque individuo. Pertanto, gli individui vengono sacrificati, senza rimorso, a favore del «bene più grande» della collettività senza volto. Continua Desmet:

 

«Questo spiega, ad esempio, perché durante la crisi da Coronavirus, tutti quanti parlavano di solidarietà, ma accettavano che se qualcuno avesse avuto un incidente per strada, non era più permesso aiutarlo, a meno che non si avessero avuti a disposizione una mascherina chirurgica e dei guanti. Ancora, ecco perché, mentre tutti parlavano di solidarietà, le persone accettavano che, se il loro padre o la loro madre stesse morendo, a loro non era permesso visitarli».

 

abbraccio covid

Sopra: un «caloroso» abbraccio separate dal cellophane.

 

Per farla breve, si finisce in una paranoica e radicale atmosfera nella quale le persone non si fidano più le une delle altre, e sono disposte a denunciare i loro cari alle autorità. Spiega Desmet:

 

«Pertanto, questo è il problema della "conformazione delle masse", ossia la solidarietà dell'individuo con la collettività e non con gli altri singoli individui. Ciò spiega quel che accadde, ad esempio, durante la rivoluzione in Iran. Ho parlato con una donna che viveva in Iran durante la rivoluzione, che ha costituito, effettivamente, la nascita del regime iraniano. Essa ha visto, con i suoi occhi, una madre denunciare suo figlio alle autorità, e mettergli un cappio attorno al collo prima che fosse impiccato e considerarsi un'eroina per averlo fatto. Questo è il drammatico effetto della "conformazione delle masse"».

 

alessandro gassman

In pieno lockdown nel 2021, Alessandro Gassman è finito nel mirino delle polemiche dopo aver condiviso sui social quanto accaduto con alcuni vicini di casa impegnati, secondo l'attore, in una festa. L'attore si è chiesto se non fosse il caso di denunciare, vista l’emergenza sanitaria ancora in corso. Ha scritto in un tweet: «Sai quelle cose di condominio quando senti in casa del tuo vicino, inequivocabilmente il frastuono di un party con decine di ragazzi? [...]. Hai due possibilità: chiamare la polizia e rovinarti i rapporti con il vicino, ignorare e sopportare, scendere e suonare...». Siamo arrivati alla delazione, proprio come la STASI nella Germania dell'Est, incoraggiata, d'altronde, dalle stesse autorità governative... tutto per la nostra salute, naturalmente.

 

Senza un nemico esterno, cosa accade?

 

Stiamo ora affrontando una situazione molto più complessa di qualunque situazione precedente, perché il totalitarismo che sta sorgendo non ha nemici esterni, ad eccezione dei cittadini che non sono ipnotizzati e non credono alla falsa narrazione. La Germania nazista, ad esempio, venne distrutta da nemici esterni che si sono sollevati contro di essa.

 

D'altra parte, c'è un vantaggio in tutto ciò, perché gli Stati totalitari hanno bisogno di un nemico. Questa caratteristica è stata descritta accuratamente da George Orwell (1903-1950) nel suo romanzo distopico 1984.

 

george orwell - 1984

Sopra: George Orwell e il suo romanzo distopico 1984.

 

Affinché il processo di «conformazione delle masse» continui ad esistere, deve necessariamente esistere un nemico esterno sul quale lo Stato può focalizzare l'aggressività delle masse ipnotizzate.

 

La resistenza non violenta e l'onestà sono cruciali

 

Giungiamo quindi ad un punto chiave, che è la necessità di una resistenza non violenta e di un'onestà da contrapporre alla narrazione ufficiale. La resistenza violenta porterebbe inevitabilmente a diventare dei bersagli dell'aggressività. Pertanto, dice Desmet, «la resistenza all'interno di un sistema totalitario è sempre stata ancorata ai principî della non-violenza». Ma bisogna continuare a parlare e ad opporsi in maniera chiara, razionale e non offensiva. Continua Desmet:

 

«Il primo e più importante principio, a cui la resistenza deve attenersi durante un processo di "conformazione delle masse" e ad un totalitarismo emergente, è che coloro che non si conformano devono continuare ad esprimere il dissenso. Questo è l'aspetto più cruciale. Dato che il totalitarismo è basato sulla "conformazione delle masse", e quest’ultima è una forma di ipnosi, la conformazione stessa viene provocata dalla voce di un leader, che mantiene la popolazione in uno stato d'ipnosi.

 

 

 

E quando delle voci dissonanti continuano ad esprimere il loro dissenso, anche se non sono in grado di risvegliare le masse, esse disturberanno costantemente il processo di conformazione. Interferiranno costantemente con l'ipnosi. Se queste persone persevereranno nel contrastare il processo, la "conformazione delle masse" non diverrà mai così profonda da generare una volontà generale di distruggere coloro che non sono d'accordo con la massa.

 

Questo è cruciale. Storicamente parlando, se si osserva ciò che accadde nell'Unione sovietica e nella Germania nazista, diventa chiaro che è esattamente nel momento in cui le opposizioni hanno smesso di parlare che i sistemi totalitari hanno iniziato a diventare crudeli.

 

Nel 1930, nell'Unione Sovietica, l'opposizione ha smesso di parlare e, nel giro di sei-otto mesi, Stalin iniziò l'eliminazione degli oppositori su larga scala facendo decine di milioni di vittime. Poi, nel 1935, la stessa cosa accadde nella Germania nazista. L'opposizione venne silenziata, o smise di opporsi.

 

 

Essa preferì sparire dalla circolazione. Gli oppositori pensavano di avere a che fare con una dittatura classica, ma si sbagliavano. Stavano facendo i conti con qualcosa di completamente diverso. Stavano facendo i conti con uno Stato totalitario. Scegliere di sparire dalla circolazione fu una decisione fatale. Infatti, anche nella Germania nazista, nel giro di un anno, iniziarono le crudeltà e il sistema iniziò ad eliminare gli oppositori. È sempre la stessa storia.

 

Nella prima fase, i sistemi totalitari, o le masse, iniziano ad attaccare coloro che non sono d'accordo. Ma, dopo poco tempo, iniziano ad attaccare e ad eliminare tutti, gruppo dopo gruppo. Difatti, nell'Unione Sovietica, dove il processo di "conformazione delle masse" raggiunse le fasi più avanzate, molto più che nella Germania nazista, Stalin iniziò ad eliminare l'aristocrazia, i piccoli agricoltori, i grandi agricoltori, i gioiellieri, gli ebrei, e tutti quei soggetti che, secondo lui, non sarebbero stati dei buoni comunisti.

 

no obbligo vaccinale

 

Dopo poco tempo, però, egli iniziò ad eliminare gruppi su gruppi, senza alcuna logica. Semplicemente, tutti. Ecco perché Hannah Arendt disse che lo Stato totalitario è sempre un mostro che divora i suoi stessi figli, e che il processo distruttivo comincia quando la gente smette di parlare. Questo, probabilmente, è il motivo per cui, all'inizio del XX secolo, c'erano diversi Paesi dov'erano presenti delle "conformazioni delle masse", ma non c'è mai stato un vero e proprio Stato totalitario.

 

Verosimilmente, c'erano abbastanza persone che non hanno smesso di parlare. È un punto incredibilmente importante da capire. Quando la "conformazione delle masse" emerge, le persone sentono che non ha più senso opporsi perché gli altri non si risveglieranno. Essi, non sembrano sensibili ai contro-argomenti.

 

no green pass

 

Ma non dobbiamo mai dimenticare che opporsi ha un effetto immediato. Forse non risveglierà le masse, ma disturberà il processo di "conformazione delle masse" e l'ipnosi. E in questo modo, si previene che le masse diventino altamente distruttive nei confronti di chi si oppone.

 

Ma poi accade qualcos'altro. Le masse iniziano a distruggersi tra loro e lo fanno prima di eliminare coloro che dissentono. Quindi, questa è la strategia da usare per una resistenza interna ad un regime totalitario».

 

Respingere il transumanesimo e la tecnocrazia

 

Come accennato in precedenza, anche i leader che propugnano la narrativa ufficiale agiscono come se fossero ipnotizzati (ma non lo sono). Anche loro sono dei fanatici in questo senso. Ad ogni modo, giacché i leader odierni sono dei fanatici del transumanesimo e della tecnocrazia, è probabile che non credano ad una parola a tutto ciò che dicono riguardo del COVID-19.

 

In fin dei conti, la battaglia finale non è tanto quella di mostrare alle persone che il COVID-19 non era pericoloso come ci è stato detto, o che la narrativa COVID-19 è sbagliata, ma che questa ideologia è sbagliata, ossia che l'ideologia transumanista e tecnocratica è un disastro per la razza umana... Come afferma Mattias Desmet, bisogna dimostrare alla gente che, in fondo, una visione transumanista dell'individuo e del mondo porterà ad una radicale disumanizzazione della nostra società.

 

transumanesimo

 

Molti leader sanno che i media stanno raccontando menzogne, ma giustificano tali bugie come necessarie per portare a compimento le ideologie del transumanesimo e della tecnocrazia. La ridicola agenda COVID-19 è un mezzo per raggiungere uno scopo. Questa è un'altra ragione per cui dobbiamo continuare a spingere e a parlare, perché, una volta che le argomentazioni contrarie spariscono, questi leader diventeranno persino più fanatici nella loro ideologica missione.

 

transumano«In definitiva, potrebbero non credere necessariamente a ciò che dicono riguardo al COVID-19. In fin dei conti, la battaglia finale non è tanto quello di mostrare alle persone che il COVID-19 non era pericoloso come ci è stato detto, o che la narrativa COVID-19 è falsa, ma che questa ideologia è sbagliata, questa ideologia transumanista e tecnocratica è un disastro per la razza umana; questo modo di pensare macchinoso, questa credenza per cui l'Universo e l'uomo facciano parte di un sistema meccanico, da manipolare e indirizzare in un modo tecnocratico e transumanista. Questa è l'ultima sfida: mostrare alla gente che una visione transumanista del mondo e dell'uomo porterà ad una disumanizzazione della società. Credo che questa sia la vera sfida che stiamo affrontando. Dire alla gente: "Guardate, dimentichiamoci della narrativa COVID-19 per un istante. Se continuiamo su questa strada, finiremo in una società transumanista, controllata tecnologicamente, che non lascerà più spazio per la vita dell'essere umano».

 

transumanesimo

 

Peggiorerà prima di migliorare

 

Come me, anche Desmet è convinto che siamo diretti verso un totalitarismo globale, e che le cose peggioreranno prima di migliorare. Perché? Perché siamo soltanto agli stadi iniziali del processo totalitario. All'orizzonte, si staglia ancora l'identità digitale, e con essa giunge un potente controllo insondabile dell'individuo in grado di eliminare chiunque.

 

totalitarismo

 

Il barlume di speranza è questo: tutti coloro che hanno studiato la «conformazione delle masse» e il totalitarismo sono arrivati alla conclusione che essi sono autodistruttivi. Non possono sopravvivere. E, più mezzi ha a disposizione per controllare la popolazione, prima potrebbe distruggersi da sé, perché il totalitarismo distrugge il nucleo dell'essere umano. Infine, il termine «totalitarismo» si riferisce ad un'ambizione del sistema.

 

Esso vuole eliminare la capacità di scelta individuale, e nel fare ciò, distrugge il nucleo di ciò che serve per essere umani, perché, come dice Desmet, «l'energia psicologica di un essere umano emerge in ogni momento in cui questo essere umano compie una scelta che è veramente una sua scelta». Più in fretta un sistema distrugge l'individuo, più in fretta distrugge se stesso.

 

libertà di scelta individuale

 

Di nuovo, l'unica arma contro la brutale distruzione dell'umanità è quella di rigettare, di parlare, di resistere in maniera non-violenta. Potrebbe non essere abbastanza per fermare il totalitarismo, ma potrebbe fermare le più atroci crudeltà che porta con sé. Può anche fornire uno spazio entro il quale i resistenti possono provare a sopravvivere insieme e a crescere nel mezzo del panorama totalitario.
 

censura mediatica«Poi, se vogliamo avere successo, dobbiamo pensare a delle strutture parallele che possano permetterci di essere autosufficienti. Dobbiamo fare in modo di non avere bisogno del sistema più di tanto. Ma, persino queste strutture parallele potrebbero essere distrutte da un momento all'altro se smettiamo di opporci. Pertanto, ripeto, questo è cruciale. Cerco di attirare l'attenzione di tutti; possiamo costruire strutture parallele a nostro piacimento, ma se il sistema dovesse raggiungere il suo potenziale massimo di aggressività, allora anch'esse saranno distrutte. Ma il sistema non raggiungerà mai questo livello di profondità dell'ipnosi se ci sono delle voci discordanti che fanno sapere la loro opinione. Sto dedicando tutto me stesso ad esprimere il mio dissenso».

 

repressione

Sopra: in Germania, le forze di polizia cercano di reprimere con la forza una manifestazione contro la misure anti-COVID. Ecco dove conduce il totalitarismo sanitario.

 

Nonostante sia impossibile fare previsioni accurate, la sensazione di Desmet è che probabilmente passeranno almeno sette o otto anni prima che il sistema totalitario che sta emergendo si estingua o si autodistrugga. Forse più, forse meno. La società è un sistema dinamico complesso, e persino i più semplici di questi sistemi non possono essere soggetti a previsioni neppure da un secondo all'altro. Questa regola è conosciuta come «determinismo imprevedibile dei sistemi dinamici complessi».

 

Qualche informazione in più

 

A discapito di quanto tempo ci voglia, la chiave per sopravvivere a tutto questo, e fare quello che possiamo, è di ridurre al minimo la strage. Una sfida chiave, a livello individuale, resterà quella di mantenere vivi i principî umani elementari. Nell'intervista, Desmet discute del libro Arcipelago Gulag del dissidente russo Aleksandr Solženicyn (1918-2008), che sottolinea l'importanza di preservare la propria umanità nel mezzo di una situazione inumana. Spiega Desmet:

 

«Questa, probabilmente, è l'unica e la sola cosa che potrà garantirci un esito positivo nell'intero processo, che, io credo, sia un processo necessario. Questa crisi non è priva di significato. È un processo nel quale la società può dar vita a qualcosa di nuovo, qualcosa di migliore rispetto a ciò che esiste oggi».

 

aleksandr solženicyn

 

 

APPENDICE

L'AGGRESSIVITà PRODUCE L'ODIO

 

a cura del Centro Culturale San Giorgio

 

Come scrive il dr. Mercola, una delle caratteristiche della Mass Formation è quella di causare nelle persone ipnotizzate un aumento dell'aggressività, soprattutto verso chi non si conforma alla narrazione ufficiale. Ma troppo spesso questa aggressività si è trasformata in un vero e proprio odio viscerale sparso a piene mani dagli ipnotizzatori.

 

Nella tabella sottostante riportiamo solo alcuni esempi di frasi gravemente offensive verso i no-vax proferite da personaggi di primo piano (politici e giornalisti accreditati). Ora, vi sembra normale che in un Paese come il nostro, dove vigono leggi che puniscono severamente ogni forma di discriminazione (sessuale, razziale, religiosa, ecc...) queste persone abbiano potuto pronunciare parole altamente ingiuriose nel più totale silenzio? Non un solo magistrato ha condannato queste parole (e se lo ha fatto, i media non ne hanno parlato). Ecco un'altra anomalia tipica della nostra «democrazia totalitaria»: le legge non è uguale per tutti.

 

«Renderemo difficile la vita ai no vax, sono pericolosi».
- Pierpaolo Sileri, vice-ministro della Sanità.

«Il green pass ha l'obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai livelli minimi».

- Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione.

«I no vax fuori dai luoghi pubblici»

- Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.

«I no vax sono i nostri talebani».

- Giovanni Toti, presidente Regione Liguria.

 

«Chi non si vaccina è un irresponsabile, egoista e opportunista. É un parassita...».

- Licia Ronzulli, senatrice.

 

«Non chiamateli no vax. Chiamateli con il loro nome: delinquenti».

- Alessia Morani, deputata.

«Mi divertirei a vederli morire come mosche».

- Andrea Scanzi, giornalista.

«I cani possono sempre entrare. Solo i non vaccinati, come è giusto, resteranno fuori».

- Sebastiano Messina, giornalista.

«Penso che lo Stato prima o poi dovrà prendere per il collo alcune persone per farle vaccinare».

- Lucia Annunziata, giornalista.

«Escludiamo dalla vita civile chi non si vaccina».

- Stefano Feltri, giornalista.

«Provo un pesante odio verso i no vax».

- J-Ax, rapper.

 

 

banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione dall’originale inglese The psychology of totalitarianism, a cura di Andrea Martella. Articolo reperibile alla pagina web

https://www.transhumanism.news/2022-07-01-the-psychology-of-totalitarianism.html#

2 Vedi l'articolo del dr. Mercola qui.

 

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