di R. C.
Gli inglesi Coil, in sostanza il duo Peter Christopherson (1955-2010), detto Sleazy (in inglese «trasandato», «untuoso»), e Jhonn Balance (1962-2004), furono non solo tra principali esponenti della scena industrial e dell'elettronica sperimentale, ma pure uno degli esempi più estremi dell'intreccio tra musica e occultismo. Nel corso della loro intera carriera i due musicisti hanno attinto a piene mani dai più oscuri personaggi del pensiero esoterico, applicandone i rituali più disgustosi.
Christopherson aveva lavorato nel mondo musicale fin dagli anni '70, come fotografo per lo studio di grafica Hipgnosis (si segnala la sua collaborazione per le copertine di album come Wish You Were Here e Animals dei Pink Floyd e i primi tre lavori di Peter Gabriel), per poi diventare anche regista di videoclip.
Il gruppo nasce nel 1982, quando Peter Christopherson e Jhonn Balance, dopo la partecipazione al primo album degli Psychic TV del famigerato Genesis P-Orridge (1950-2020), decidono di proseguire con un nuovo progetto, i Coil, appunto. I due, omosessuali dichiarati, fecero coppia anche nella vita privata. Nel corso degli anni vi fu la collaborazione anche di altri musicisti, ma il duo ebbe pure lunghi periodi di inattività per dare spazio a diversi progetti paralleli.
L'interesse per l’occulto fu assai precoce in Jhonn Balance, come spiegato da lui stesso nel 2001 in occasione di un'intervista rilasciata ad una rivista britannica dedicata al paranormale, Fortean Times:
Alex Sanders, fondatore della Wicca Alexandriana.
Austin Osman Spare (1886-1956), pittore e occultista, fu l'ispiratore di quella corrente esoterica nata negli anni '70 nota come chaos magick («magia del caos»), una forma di magia individualistica che attinge da varie tradizioni, ma senza una precisa ritualistica organizzata. Il simbolo della chaos magick (una Stella a otto punte) compare in diversi lavori dei Coil e un po' alla volta prese il posto del Sole Nero, simbolo del gruppo preso da Crowley 2.
Da sinistra: il Sole Nero dei Coil, il simbolo della chaos magick e Austin Osman Spare.
Alcuni lavori dei Coil in cui compare il simbolo della chaos magick: Horse Rotovator (1986), Gold is the Metal (1987) e il postumo The Plastic Spider Thing (2017).
Un altro elemento che aveva attratto Balance verso gli Psychic TV era Thee Temple ov Psychick Youth (TOPY), una via di mezzo tra un fan club e una pseudo-religione magica, fondato da Genesis P-Orridge e da altri musicisti della scena industrial. Tra le attività dei membri del TOPY vi era la produzione di «sigilli magici», che venivano poi spediti per posta alla sede, dove venivano custoditi in cassaforte:
P-Orridge con Sleazy al tempo degli Psychic TV e il simbolo di Thee Temple ov Psychick Youth.
A sinistra gli Psychic TV con la maglietta del famigerato Charles Manson, a destra i Coil.
Il primo lavoro a firma esclusiva Coil, l'EP How to Destroy Angels (Laylah Antirecords, 1984), era un lungo pezzo strumentale realizzato con strumenti tipici dei rituali d'iniziazione, come il gong e il bullroarer (rombo) ricoperti di sangue, secondo concetti ripresi dal mago nero Aleister Crowley (1875-1947) e dall'alchimista John Dee (1527-1608) 4.
In realtà, il duo si era fatto notare già l'anno precedente per le provocatorie performance dal vivo, come quella alla Air Gallery di Londra del 24 agosto 1983 (con Nick Cave e Lydia Lunch tra il pubblico). L'esecuzione dal vivo venne documentata molti anni dopo in una compilation a nome Coil + Zos Kia + Marc Almond, intitolata anch'essa How to Destroy Angels (Cold Spring, 2018), nella cui copertina troviamo un simbolo composto dall'unione di un Triangolo, di un Pentacolo rovesciato e di un Esagramma unicursuale crowleyano 5.
La cover di How to Destroy Angels («Come distruggere gli angeli»).
L'esibizione non era propriamente un concerto, tanto che qualcuno la definì «un lungo rituale sonoro finalizzato all'accumulazione dell'energia sessuale maschile» 6, e vedeva Jhonn Balance (Coil) e John Gosling (Zos Kia) in perizoma sadomaso nell'atto di legarsi fili di ferro, cospargersi di olio, sangue (non è chiaro se vero o finto) e altre non meglio precisate sostanze, mentre Marc Almond leggeva un testo e Peter Christopherson (Coil) suonava e azionava il nastro del brano How to Destroy Angels.
Come se non bastasse, ad un certo punto Gosling iniziava ad orinare copiosamente addosso al compagno. Nel finale, Balance cadeva a terra sfinito e iniziava a contorcersi a scatti in maniera convulsa. Non è da escludere che si fosse trattato di una vera e propria una possessione demoniaca, eventualità sempre possibile durante i rituali magici 7.
Due scene del video di How to Destroy Angels. Quella di destra è tratta dalla parte finale in cui Gosling sembra posseduto.
Sempre nel 1984 esce il primo LP, Scatology (Force & Form, 1984), album «il cui ironico titolo, alludendo alla mutazione alchemica di materiali di scarto per ottenere l'oro, esprime bene la concezione "inclusiva" del gruppo, è attraversato ovunque da riferimenti a De Sade, alle anfetamine, all'omosessualità» 8.
La copertina mostrava un deretano nudo (maschile) racchiuso dentro una forma a croce rovesciata. Si trattava del rifacimento di un lavoro del celebre fotografo surrealista Man Ray (1890-1976), intitolato Monument to D.A.F. De Sade (1933). Sarà stata anche una citazione colta, fatto sta che la copertina era provocatoriamente blasfema (come del resto l'opera originale).
Da sinistra: Monument to D.A.F. De Sade di Man Ray e due versioni della copertina di Scatology.
Nel 1985 venne dato alle stampe un vinile 12", Panic/Tainted Love (Force & Form, 1985), il cui lato B conteneva la cover di Tainted Love, brano scritto nel 1964 da Ed Cobb per Gloria Jones, la fidanzata di Marc Bolan (1947-1977), il padre fondatore del glam rock. Qualche anno prima, la canzone era stata portata al successo dai Soft Cell di Marc Almond, che - come abbiamo visto - frequentava gli stessi ambienti esoterico-musicali. Almond comparirà pure nel video, diretto Christopherson, incentrato sul tema dell'AIDS. La versione dei Coil non solamente era molto più cupa, ma le immagini erano intramezzate da fotogrammi raffiguranti simboli esoterici e motti crowleyani.
Nel 1985 esce The Angelic Conversation (1985), film a tema omosessuale dell'amico regista Derek Jarman, per il quale i Coil hanno composto le musiche. Anche qui torniamo al mago John Dee (1527-1608), personaggio che godeva della fiducia della regina Elisabetta I (1527-1608) e al suo collaboratore l'alchimista Edward Kelley (1555-1597). E infatti il titolo dell'album e quelli di alcuni brani rimandano proprio a John Dee, che asseriva di aver incontrato gli angeli, i quali gli avrebbero insegnato una lingua sconosciuta, l'enochiano. Anche la raffigurazione impressa sul CD (uscito nel 1994) riproduce un talismano ideato da John Dee, il Talismano d'Oro delle Torri di Guardia 9.
Il disegno stampato sul CD di The Angelic Conversation è il Talismano d'Oro delle Torri di Guardia, dell'alchimista John Dee.
Altro simbolo ideato da John Dee è la «monade geroglifica», che ritroviamo al centro della copertina di Time Machines (1991) e in una foto del gruppo.
In questa foto pubblicata all’interno dell'LP Gold is the Metal (1987) Balance indossa una maglietta con l'Esagramma crowleyano.
Occultismo e sesso sembrano essere un’ossessione per i Coil: nella copertina del singolo Wrong Eye/Scope (Shock, 1990) vediamo, oltre a disegni di carattere pornografico, pure un demone chiamato Buer, descritto in un grimorio (testo di formule magiche) del XVI secolo intitolato Pseudomonarchia Dæmonum.
Da sinistra: due immagine dal singolo Wrong Eye/Scope e il demone Buer preso dal Pseudomonarchia Dæmonum.
Lo Pseudomonarchia Dæmonum e la pagina contenente un'immagine del demone Buer.
E veniamo all’album Love's Secret Domain (Wax Trax, 1991). Come spesso accade in questi ambiti, quando troviamo il connubio tra occultismo e pratiche sessuali estreme, non può mancare l'utilizzo di sostanze stupefacenti, cosa che avvenne per i Coil almeno fin dagli inizi degli anni '80...
La copertina di Love's Secret Domain, oltre a vari simboli esoterici, presenta l’immagine semi-subliminale di un pene che eiacula.
E con questo album arriviamo allo svelamento di un ulteriore livello di depravazione, precisamente con il video del brano che dà il titolo al disco. È ambientato in un locale di Bangkok e mostra il cantante Jhonn Balance circondato da ragazzetti adolescenti in mutande che si versano cera calda addosso. Le immagini sono già di per sé piuttosto disturbanti, ma se ce ne fosse ulteriormente bisogno, basta leggere cosa ammetteva lo stesso Balance:
Video di Love's Secret Domain, dei Coil.
Due fotogrammi estratti da Love's Secret Domain, dei Coil (1991). Jhonn Balance balla e canta in mezzo a dei ragazzini. Ẻ noto che la Thailandia è il paradiso del turismo sessuale e dei pedofili.
E infatti, in un'altra occasione, sempre Balance ammetteva, a proposito della sua fascinazione per la Thailandia, Paese in cui trascorse molto tempo:
I Coil in Thailandia.
Situazioni di questo tipo non erano affatto rare nella scena industrial del periodo, tanto che nel 1992 una trasmissione di Channel 4 accusò Genesis P-Orridge di abusi rituali satanici sui minori, scatenando un tale putiferio che lo costrinse a fuggire negli Stati Uniti. L'accusa poi cadde. Tutto era nato per un filmato girato da Peter Christopherson (Sleazy). Così lo raccontava P-Orridge in un'intervista rilasciata al quotidiano inglese The Guardian:
Negare le accuse di satanismo è un atteggiamento frequente di questi personaggi. Anche Balance del resto, in un'altra occasione ha dato questa spiegazione:
Un fotogramma del video di Tainted Love con Pan, il dio dell'orgia e dell'ebrezza.
La giustificazione dall'accusa di satanismo viene però smentita da un altro lavoro, Musick to Play in the Dark vol. II (Chalice, 2000), in cui è presente Batwings, «lunghissimo brano basato sulla successione di poche note di organo e dominato da un testo tratto da una bizzarra formula magica di Sir Thomas Browne del 1684, intitolata "Musæum Clausum"» 15.
Sir Thomas Browne e il suo Musæum Clausum.
Ma soprattutto c'è dell'altro: all'inizio del pezzo in questione si sente sussurrare una citazione tratta dall'Hymn to Lucifer («Inno a Lucifero»), di Alesteir Crowley: «The key of joy is disobedience», ossia «la chiave della gioia è la disobbedienza» 16.
E non convince neppure il presunto distacco da Crowley, anche perché solo due anni prima dell'intervista era stato dato alle stampe l'album Astral Disaster (1999), che conteneva The Sea Priestess:
La croce rovesciata, un simbolo tipico del satanismo moderno.
In definitiva, abbiamo visto solo alcuni tra i legami più evidenti dei Coil con l'occulto, ma se si desiderasse andare molto più in profondità si troverebbe molto di più. Non era però nostra intenzione fare un'esegesi completa dei loro lavori. Il nostro scopo alla fin fine è quello di mettere in guardia coloro che, incuriositi dai propri idoli musicali, pensassero di approfondire gli insegnamenti magici di Crowley, Spare, Dee e degli occultisti in genere, perché vorrebbe dire semplicemente degradarsi con le pratiche più disgustose, come abbiamo visto fare da Christopherson e Balance.
Il guaio è che più ci si addentra in questi sentieri oscuri, più è difficile rendersi conto della loro irrazionalità e dell'abbruttimento che comportano. Qui vale proprio il motto: «Quos deus perdere vult, dementat prius», ossia «Dio toglie prima il senno a quelli che vuole mandare in rovina». Dopo una carriera in cui non si sono fatti mancare crocifissi rovesciati, perversioni sessuali, abuso di droga, rituali occultistici, è veramente difficile considerare i Coil lontani dal satanismo.
L'essenza del satanismo e di ogni forma di filosofia esoterica è l'auto-divinizzazione dell'uomo, il decidere da sé cosa sia bene e cosa sia male. In questa maniera si possono giustificare le peggiori aberrazioni, persino la pedofilia. Quanto alla giustificazione che Satana non avrebbe nulla a che fare con Pan, o all'idea che un po' alla volta si sta diffondendo di una presunta superiorità del paganesimo rispetto al cristianesimo, vale la pena di ricordare le parole di San Paolo nella prima Lettera ai Corinzi:
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