
di
Russ Winter
1

Anton Lavey e il sionismo
L'autobiografia del sedicente leader satanista Howard Stanton Levey,
alias Anton Szandor LaVey (1930-1997), contiene alcuni
dettagli che la maggior parte delle persone potrebbe non conoscere.
Ad esempio, si descrive apertamente come egli sia stato un agente
sionista sul retro della copertina del libro The Secret Life
of a Satanist («La vita segreta di un satanista»), una
biografia autorizzata del «papa nero» scritta
nel 1992 da Blanche Barton, la sua ultima compagna.

Sopra: Blanche
Barton e la sua biografia
di Anton LaVey
The Secret Life
of a Satanist.

Sopra: sulla quarta di
copertina del succitato
libro si dice che
LaVey era un sionista operativo.
Questo
libro stesso fornisce ulteriori dettagli su come i trafficanti
d'armi si procurassero grandi quantità di armi, che venivano
localizzate e spedite ai terroristi ebrei come la Banda Stern
e l'Irgun. Quando nel 1969 The Satanic Bible
(«La bibbia satanica») venne pubblicata, LaVey ne donò una copia ad
Assaf Dayan (1945-2014), figlio del famoso Ministro della Difesa
israeliana Moshe Dayan (1915-1981), che la definì
perfettamente adatta alle condizioni d'Israele. Essa offre una
visione completamente nuova del concetto di Sinagoga di Satana
(Ap 2, 9).

Sopra: la copertina di
The Satanic Bible e Assaf Dayan.
Ecco un estratto del libro della Barton:
|
«Grazie ad amici,
Anton entrò in contatto con gruppi militanti israeliani, alcuni dei
quali rifornivano di armi la nazione appena emersa - organizzazioni
con nomi come "Betar", "Hashimer Hatzair", "Poale Zion", la "Banda
Stern" e l'"Irgun" - alcune delle quali erano già state paragonate
ai nazisti per le loro tattiche feroci. Paradossalmente, nello
stesso periodo LaVey suonava il pianoforte durante le riunioni dei
veterani della Brigata "Abraham Lincoln", quegli americani il cui
idealismo li aveva portati in Spagna negli anni '30 a combattere per
ciò che ritenevano giusto, sebbene irrevocabilmente etichettati come
di sinistra. Fu qui che Anton incontrò uomini come Dalton Trumbo
e Alvah Bessie, due dei membri più noti degli "Hollywood
Ten". Bessie lavorava come addetto alle luci durante gli incontri,
non riuscendo a trovare lavoro altrove. Anton sapeva di essere
spiato dall'FBI.

Sopra: da sinistra, Dalton Trumbo
e Alvah Bessie,
due pezzi grossi di
Hollywood coinvolti nel sionismo.
Mentre entrava,
le sale riunioni la cosa non sembravano scoraggiarlo. Anton vide che il
"Terrore Rosso" non era lontano dall'isteria indotta dalla Chiesa che
aveva causato migliaia di persone bruciate sul rogo come streghe e
stregoni, semplicemente perché minacciavano le persone sbagliate. La
sua simpatia per i gruppi etichettati come "comunisti" dalle
condizioni prevalenti era palese. Anton rinvigoriva i patrioti
respinti modo empatico. Egli ascoltava uomini disillusi
cantare canzoni su Madrid, Jarama, Brunete... Con poco più di un
vecchio disco gracchiante, Anton avrebbe dato nuova vita alla loro
musica. Si fidavano di Anton, erano incoraggiati dalla sua volontà
di imparare e dal fervore del suo modo di suonare. Gli emarginati
per cui Anton suonava apprezzavano il suo entusiasmo e lo
intrattenevano con storie sui miliziani che combattevano nelle
Brigate Internazionali [in Spagna nel 1936], sperando che una
parte di loro sopravvivesse grazie a lui.
LaVey ricorda:
"L'intera faccenda era molto simile alle scappatelle di vecchi film
come "The Woman on Pier 13". C'erano due punti di ritrovo principali
a San Francisco, un Centro della Comunità Ebraica e un Collettivo
dei Lavoratori, dove i ragazzi scendevano dalla barca e andavano
direttamente ad incontrare i loro contatti nella biblioteca di uno
di questi posti. Venivo assunto per suonare per una sfilata di moda
o per uno spettacolo di varietà, poi passavo e andavo direttamente
al molo dove casse di armi venivano caricate sulle navi dirette
in Israele. Molte delle armi erano quelle che erano state
"liberate" durante la guerra dai soldati americani ed erano
state classificate come "DEWAT" [trofei di guerra disattivati]. Ma prima
che avessero la possibilità di essere ufficialmente disattivate,
venivano cosmoallineate e inviate in Israele. Finivano in una cassa
con la scritta "menorah" o qualcosa del genere - per lo più MP40
tedeschi e P-38, ma persino Nambu giapponesi - qualsiasi cosa
potevano prendere. In seguito, ricevevo lettere di elogio dagli
organizzatori della sfilata di moda che mi dicevano quanto avessi
aggiunto alla loro presentazione; non sapevano cosa avessi fatto
dopo la loro sfilata.
Quei
trafficanti d'armi sionisti potrebbero essere definiti mercenari
ideologici. Avevano la sensazione del tipo: "Beh, quello che faccio
potrebbe non fare poi così tanta differenza, ma almeno faccio quello
che so fare meglio". Molti sembravano più preoccupati di
perfezionare
e affinare le tecnologie innovative delle armi che stavano
sperimentando, piuttosto che se il loro nuovo relè o esplosivo
avrebbe
fatto saltare tutti in aria. Ho incontrato sionisti che provenivano
direttamente dalle prigioni europee - non dai campi di
concentramento nazisti, ma da altre prigioni -
che avevano cicatrici di proiettili lungo la parte posteriore delle
gambe, causate dal fuoco delle mitragliatrici. A quel punto erano
piuttosto ambivalenti nei confronti
dei nazisti. Molti di loro erano stati decorati nella Prima Guerra
Mondiale a fianco della Germania, poi avevano combattuto in Spagna
contro la Germania, per poi stringere dubbie alleanze con i
nazisti contro gli inglesi in Palestina, e infine si
battevano per affermare il nuovo Stato di Israele.

Sopra: militanti del
Betar con divise naziste a Berlino nel 1936.
C'era sempre stato molto di tutto questo, più di quanto la gente,
fino a poco tempo fa, volesse sentire. C'è un libro intitolato "Zionism
in the Age of the Dictators" ["Il
Sionismo nell'era dei dittatori"] che conferma molti dei miei
sospetti su cosa stesse succedendo esattamente tra il sionismo e la
Germania nazista. Ho sentito il culmine di quell'intero episodio nella mia vita molti
anni dopo, poco dopo l'uscita di "The Satanic Bible". Ho incontrato
Assaf Dayan, attore e figlio del leggendario Ministro della Difesa
israeliano Moshe Dayan, era entusiasta del libro, ed
era d'accordo con tutto ciò che conteneva. Disse che era esattamente
la filosofia che praticavano, che erano costretti a praticare,
nell'Israele moderno.
Mi invitò a stare a casa sua a Tel Aviv ogni volta che lo
desideravo».
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Nota a cura
del
Centro Culturale San
Giorgio

Sulla collaborazione di
alcune organizzazioni terroristiche ebraiche (che operarono
in Palestina prima della creazione dello Stato d'Israele)
con il governo nazista, si veda il libro di Emmanuel
Ratier (1917-2015) intitolato I Guerrieri d'Israle
(Centro Librario Sodalitium, 1998). In esso si
dimostra, con vasta documentazione e numerose fotografie,
che gruppi come la milizia ebraica Betar negli anni
'30 sfilavano per le vie di Berlino in uniforme tedesca, o
come elementi sionisti (come la Banda Stern)
collaborassero strettamente con i gerarchi delle SS
per il trasferimento degli ebrei in Palestina.

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Cliccare sulla copertina per acquistare il libro. |
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LaVey era anche un grande fan dei
Protocolli dei Savi di Sion 2, ed
esclamava: «Cosa c'è in essi che non va»? LaVey aveva
abbandonato la scuola superiore e amava frequentare i teppisti. Alla
fine si dedicò al lavoro nel circo e nei luna park dove
suonana l'organo. Lì divenne esperto dei numerosi metodi usati per
separare i poveri dai loro soldi, nonché della psicologia che spinge
le persone a tali attività. Oltre alla saggezza di base della gente
del luna park, le sue influenze intellettuali includevano la
russa Ayn Rand (nata Alisa Zinov'evna Rozenbaum;
1905-1982), sostenitrice dell'individualismo e dell'egoismo
razionale, il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche
(1844-1900), che predicava la morte di Dio, e l'imbroglione circense
Phineas Taylor Barnum (1818-1891).

La «Bibbia Satanica»
Lungi dall'essere un'opera poco nota, The
Satanic Bible ha avuto più di trenta edizioni e più di un
milione di copie vendute. Questo manuale fu seguito nel 1971 da
The Complete Witch («La strega perfetta»), poi
ripubblicato nel 1989 con il titolo The Satanic Witch
(«La strega satanica»), un manuale che insegna la «magia minore»,
ovvero i modi e i mezzi per conoscere e manipolare le persone e
le loro azioni per raggiungere i proprî obiettivi.


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Sopra:
sulla quarta di
copertina di The Satanic Witch viene proposta una tecnica su
cui torneremo più tardi. Secondo LaVey, la magia non comprende solo
il rituale, ma anche la
manipolazione
del soggetto. Ẻ scritto infatti: «Questa è pura tradizione gitana
riguardante la conoscenza proibita della
seduzione
e della
manipolazione».
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Incuriosito da tutto questo clamore, e poiché
Winter Watch si occupa
regolarmente di satanismo, ho deciso che era giunto il momento di
leggere davvero The Satanic Bible. Volevo leggere
direttamente dalla fonte. Quella che segue è una critica.
L'agghiacciante filosofia satanica è più che reale e rappresenta
un'enorme minaccia per l'intera umanità. Oserei dire che è il modo
di pensare dominante nel mondo odierno. Ci sono molti satanisti di
fatto e
frankisti sabbatisti
che non hanno mai letto né LaVey né praticato rituali o l'occulto,
ma che sono inconsapevolmente immersi nella mentalità ivi descritta.

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Sopra: da sinistra,
Sabbatai Zevi (1626-1676) e Jacob Frank (1726-1791), due cabalisti
che in epoche diverse pretesero di essere il messia atteso dagli
ebrei. Ciò che colpisce è la forte similitudine tra la necessità di
commettere i peccati più abominevoli («il santo peccato»), predicata
dai due falsi messia, e l'immoralità incoraggiata da Anton LaVey già
negli anni '60.
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Per lo più, essa si manifesta come un relativismo morale estremo.
«Il satanismo offre una struttura etica minima e si fida
abbastanza degli individui da capire il resto da soli». Scrive
LaVey:
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«Non c'è
nulla di intrinsecamente sacro nei codici morali. Come
gli idoli di legno di un tempo, essi sono opera delle mani
dell'uomo, e ciò che l'uomo ha creato, l'uomo può
distruggerlo»! |

Sopra: Anton LaVey, in
compagnia di due adepti, indica
The Satanic Bible come
manuale del perfetto satanista.
Tutto ciò è l'opposto dei principî fondamentali
della verità oggettiva e della legge naturale: conoscere la
differenza tra giusto e sbagliato. Penso che le persone normali
disprezzino l'idea che esista un satanismo di massa, perché evoca
immagini mentali di adorazione del diavolo. Ma lo stesso LaVey ha
chiarito questo punto:
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«Il satanismo è stato spesso
travisato come "adorazione del diavolo", quando in realtà esso
costituisce un chiaro rifiuto di ogni forma di adorazione
come componente desiderabile della personalità». |

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Sopra: una tipica
rappresentazione del satanismo laveyano; su una
croce rovesciata
(che rappresenta il rifiuto del cristianesimo) è scritto in
verticale: «Crea da te stesso il tuo futuro». Esattamente il
contrario della frase «sia fatta la tua volontà» che si
recita nel Padre Nostro.
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Ecco un frammento descrittivo preso da
Wikipedia:
|
«Il darwinismo sociale e il
concetto di "natura umana" sono idee prevalenti in tutta la "Bibbia
Satanica". LaVey descrisse gli esseri umani come intrinsecamente
carnali e animaleschi. Ciascuno dei sette vizi capitali vi è
descritto come parte dell'istinto naturale umano e, pertanto, viene
raccomandato. Il satanismo di LaVey è stato descritto come "istituzionalizzazione
dell'egoismo machiavellico" a causa di molti di questi temi»
3. |

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Sopra: Das
Tierdrama, uno dei rituali officiati da LaVey in cui gli adepti
rinunciano alla loro natura spirituale e celebrano la loro identità
con i bruti indossando maschere di animali. LaVey era solito dire:
«Nell'uomo c'è un animale che non dev'essere esorcizzato, ma
esercitato». |
Prima di addentrarci nelle peculiarità,
dobbiamo osservare che LaVey aveva una solida filosofia che i non
satanisti dovrebbero adottare: l'autoconservazione.
Probabilmente LaVey aveva preso questo concetto da Nietzsche.
|
«Non c'è mai stato un
grande movimento d'amore nella storia del mondo che non abbia finito
per uccidere innumerevoli persone, dobbiamo supporre, per dimostrare
quanto le amassero! Ogni ipocrita che abbia mai camminato sulla
terra ha avuto le tasche piene d'amore»! |
Scriveva LaVey:
|
«I satanisti sono
incoraggiati a indulgere nei sette vizi capitali, poiché non hanno
alcun bisogno di fare del male a nessuno; i vizi sono stati
inventati dalla Chiesa cristiana solo per creare il senso di colpa
nei suoi seguaci». |

|
Sopra: Lavey insieme
alla seconda moglie Diane Hegarty (1942-2022) e due adepte nude. Il
«papa nero» cercò di distruggere nei suoi seguaci ogni forma di
pudore invitandoli spesso a spogliarsi durante le sue cerimonie. |
Quindi non solo non bisogna avere alcun senso
di colpa, ma anche indulgenza nel peccare. È una filosofia molto
materialistica ben integrata nella visione del mondo odierno. Ma il
satanismo cerca di separarsi dagli stupidi e dai più stupidi
vendendo l'indulgenza nel peccato, l'individualismo e il
materialismo come un intruglio ben meditato. Essi usano molto la
parola «libertà». In altre parole, la libertà di essere un
pervertito guerriero della «giustizia». Il satanismo e le sue
perversioni portano l'impronta del frankismo sabbatista
impressa ovunque. Il frankismo è estremamente sottovalutato come
forza nel mondo.
Credo che ci sia un collegamento tra il satanismo laveyano e il frankismo sabbatista. LaVey affermava: «Il
significato semantico di Satana è "avversario", "oppositore" o
"accusatore"». Per me, il termine «accusatore» spicca sugli
altri. Si tratta di un'estensione del
marxismo culturale
e della teoria critica, che è un modo o un metodo subdolo per
abbattere avversari reali e immaginari, promuovendo al contempo i
programmi satanisti. A LaVey piaceva il termine «parodia», e il suo
stile di scrittura era molto prolisso e ironico. Esso può oscillare
tra il divertente e il bizzarro e il decisamente spaventoso. È
esattamente così che funziona la magia nera.

Sopra: una strega
satanica officia un rito
di magia nera. Notate
le candele nere.
Inoltre, i
satanisti di LaVey mettono in pratica questo senso di superiorità
e di smisurato ego, con una Regola d'Oro
modificata: «Dovresti fare agli altri ciò che vorresti che
facessero a te, ma se la tua cortesia non viene ricambiata,
dovrebbero essere trattati con l'ira che meritano». «L'ira
che meritano» è un tema ricorrente in tutta The Satanic Bible.
Ad esempio, i satanisti non apprezzano la gentilezza fine a se
stessa. Essa deve essere reciproca. Quindi, piuttosto che limitarsi
ad evitare, i satanisti esercitano una sorta di gioco di vendetta
e di rancore contro offese reali o immaginarie. E per lo più
sono immaginarie.

|
Sopra: essendo dannato
per tutta l'eternità nell'inferno, il demonio non è più in grado di
amare o di sperare, ma è dominato da sentimenti come l'orgoglio
smisurato, la vendetta e il rancore verso Dio e gli uomini, che
invidia perché a differenza di lui possono ancora salvarsi. Somiglia
molto allo stato d'animo che caratterizza i suoi adepti che sono
ancora in vita sulla terra. |
I satanisti si descrivono come membri di una
«meta-tribù». In effetti, ai nostri giorni è in atto una sindrome da
«Popolo Eletto» meta-tribù. Il bersaglio principale del satanismo è
l'ego umano. La maggior parte delle persone è attratta e
rimane devota al satanismo perché alimenta il proprio ego. Un
satanista praticante ha persino criticato
|
«il fatto che se ti viene
detto che sei speciale, d'élite o qualche altra idea rassicurante
quando abbracci una filosofia, allora sei più propenso ad accettarla
e ad ignorarne i difetti. Il risultato è un senso di sé
sopravvalutato e gonfiato (ovvero nessuna responsabilità)». |
Un satanista praticante ha descritto i suoi
seguaci come poco inclini a dibattiti intensi, ad analisi e
all'introspezione, e come persone sempre pronte a criticare gli
altri. Questa predisposizione a non lasciarsi intimidire descrive
praticamente molte persone di questi tempi, non è vero? Anche
all'interno della Church of Satan («chiesa di Satana») c'è la
consapevolezza che tutto questo ego e individualismo siano
problematici. L'attuale sommo sacerdote Peter Howard Gilmore
avverte che uno dei pericoli della filosofia satanista è che
«gonfia» alcune persone, dando loro illusioni esagerate del proprio
valore agli occhi degli altri.

|
Sopra: l'attuale sommo
sacerdote della Church of Satan Peter H. Gilmore fa il gesto delle
corna. Sotto di lui, la
Croce del Leviatano
e il motto: «Non mi inginocchio davanti a nessun dio». |
Queste persone assumono l'idea che
«tu sei il Dio di te stesso» e poi danno per scontato di
essere anche il Dio di tutti gli altri. Le opinioni di LaVey sui
comportamenti sessuali riflettono ampiamente le norme attuali,
secondo cui tutto è lecito purché sia consensuale. Scriveva LaVey:
|
«Il satanismo tollera
qualsiasi tipo di attività sessuale che soddisfi adeguatamente i
desideri individuali, che sia eterosessuale, omosessuale, bisessuale
o persino asessuale, a scelta. Il satanismo promuove anche qualsiasi
feticismo o deviazione che possa migliorare la vita sessuale, purché
non coinvolga nessuno che non desideri esserne coinvolto».
|

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Sopra:
vista la posizione
permissivista (oggi si direbbe «inclusiva») del satanismo nei
confronti ogni orientamento sessuale, un certo numero di persone che
si riconoscono nel movimento LGBTQ+ hanno aderito a queste
sètte.
|
Tuttavia, leggendo The Satanic Bible, ho
notato una strana ossessione ricorrente per il sadismo e per
il masochismo. È un'ossessione del tipo «eccoci di nuovo» che
salta all'occhio. La maggior parte delle persone con i piedi per
terra se ne terrebbe completamente alla larga. Ma il satanista trova
una giustificazione per intromettersi e assecondare il masochista:
«Se una persona vuole essere ferita e gode della sofferenza,
allora non c'è motivo per non assecondarla nel suo desiderio».
LaVey ha definito degradante confessarsi e chiedere perdono,
affermando: «Pregare per il proprio nemico non è altro che rabbia
da quattro soldi, di qualità decisamente scadente e inferiore»!
LaVey era personalmente contrario all'uso di droghe e detestava la
musica rock e il metal, esprimendo spesso il suo
disprezzo per questo genere musicale. Egli sosteneva l'eugenetica
e credeva che in futuro sarebbe stata una necessità.

Sopra: Anton LaVey
frusta una sua adepta sull'altare satanico.
LaVey sul sacrificio umano e sulla vendetta
Forse la parte più disgustosa di The Satanic
Bible è la sua discussione e insistenza sul sacrificio umano. Lo
trovate nella sezione intitolata The Book of Lucifer
(«Il Libro di Lucifero»). Quale persona normale parlerebbe di un
argomento del genere? LaVey fondamentalmente elenca i benefici del
sacrificio, ovvero l'energia derivante dalla biochimica surrenale,
bla bla bla... Tuttavia, poi parla degli svantaggi. Egli era
fermamente contrario al sacrificio di animali e di bambini. Anzi,
definisce tali atti propaganda antisatanista.

Tuttavia, pone la
domanda su chi possa essere sacrificato «simbolicamente», in
qualunque modo funzioni. Questi sarebbero ovviamente coloro che -
realmente o presumibilmente - hanno danneggiato o insultato te o la
tua «reputazione». Questi includerebbe anche coloro che ti hanno
definito un pervertito guerriero della giustizia? LaVey Lo ha
espresso con queste parole:
|
«Chiunque ti abbia fatto un
torto ingiustamente - qualcuno che ha "fatto di tutto" per farti del
male - per causare deliberatamente problemi e difficoltà a te o alle
persone a te care. In breve, una persona che chiede di essere
maledetta per le sue stesse azioni». |

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Sopra: Anton LaVey
nell'atto di lanciare una maledizione contro una persona. Dietro di
lui, da sinistra, la figlia Karla, avuta dal primo matrimonio, e la
moglie Diane. |
LaVey è prudente nell'affermare che un simile
antagonista deve essere distrutto «simbolicamente», ma è davvero
così che accade nel satanismo? Una domanda sorge spontanea: tra la
moltitudine di satanisti là fuori, quanti si limitano al
«simbolismo» e a semplici maledizioni e malefici?
4.
|
«Pertanto, hai tutto il
diritto di distruggerli (simbolicamente), e se la tua maledizione
provoca il loro effettivo annientamento, rallegrati di aver
contribuito a liberare il mondo da una piaga! Se il tuo successo o
la tua felicità disturbano una persona, non gli devi nulla! È
fatta per essere calpestata! Se le persone sapessero di dover
subire le conseguenze delle proprie azioni, ci penserebbero due
volte prima di farle»! |

Per chi di noi combatte questa piaga, Anton
LaVey offre dei consigli protettivi. La vittima di una maledizione o
di un incantesimo è molto più incline alla distruzione se non ci
crede o non ne ha la comprensione.
|
«Non tentare mai di
convincere lo scettico su cui vuoi lanciare una maledizione. Lascia
che ti derida. Illuminarlo ridurrebbe le tue possibilità di
successo. Ascoltalo con benigna sicurezza mentre ride della tua
magia, sapendo che i suoi giorni saranno pieni di tumulti per
tutto il tempo. Se è abbastanza spregevole, per grazia di
Satana, potrebbe persino morire, dal ridere»! |
La sezione di The Satanic Bible
intitolata Book of Belial («Libro di Belial») è
rivelatrice. In essa LaVey si addentra nella magia nera e nello
psicodramma. Egli pontifica a lungo, ma il punto è per lui che
la magia nera non è altro che prendere in giro le persone per
controllarle e sfruttarle. È l'uso e lo studio della falsità.

L'obiettivo finale è la gratificazione dell'ego e il potere
personale. A proposito di magia, dove abbiamo già visto la seguente
sezione evidenziata? E ancora una volta vediamo la ricorrente
ossessione per il «surrenale». In The Satanic Bible
questa parola è usata almeno cinque volte.
|
«La magia si divide in due
categorie: rituale o cerimoniale, e non rituale o manipolativa.
La magia rituale consiste nell'esecuzione di una cerimonia formale,
che si svolge, almeno in parte, entro i confini di un'area
appositamente predisposta e in un momento specifico. La sua funzione
principale è quella di isolare l'energia surrenale e altre
energie indotte emotivamente, altrimenti dissipate, e convertirle in
una forza dinamicamente trasmissibile. È un atto puramente emotivo,
piuttosto che intellettuale. Questo tipo di magia è talvolta noto
come "magia maggiore".
La magia non rituale o manipolativa, a
volte chiamata "magia minore", consiste nell'astuzia e
nell'inganno ottenuti attraverso vari espedienti e situazioni
artificiose, che, se utilizzati, possono creare "un cambiamento,
secondo la propria volontà". Nei tempi antichi questo veniva
chiamato "fascinazione", "fascino" o "malocchio".
Fascinazione era il termine applicato al malocchio. Fissare lo
sguardo di una persona, in altre parole, affascinarla, significava
maledirla attraverso il malocchio». |
LaVey descrive perfettamente l'uso della magia
attraverso il sesso e la meraviglia, così come viene impiegata nella
cultura pop. La giovane star ha un'apparenza di
freschezza e innocenza, ma allo stesso tempo è molto sexy. Il
sex appeal si combina poi con sfumature più sinistre. Alla
fine, l'innocenza si trasforma in sfacciataggine, che è un lavaggio
del cervello satanico estremo.

Sopra: la rapper
Cardi B vestita da demone.
Conclusione
I membri dell'élite dominante sono
completamente immersi nella maggior parte negli aspetti del
satanismo e praticano la magia nera. È la chiave del loro potere.
L'influenza del lavaggio del cervello satanico nella società è
travolgente e pervasiva. Il resto dell'umanità ha bisogno di
svegliarsi e sviluppare una vera consapevolezza, e quindi di
sviluppare delle difese contro tale pericolo.

