occultismo - articoli

 

Il simbolismo oscuro del film «Longlegs»

TOP

 

titolo anton lavey: la vita segreta di un satanista

di Russ Winter 1

 

postato: 25 ottobre 2025

 

anton szandor lavey

 

 

 

Anton Lavey e il sionismo

 

L'autobiografia del sedicente leader satanista Howard Stanton Levey, alias Anton Szandor LaVey (1930-1997), contiene alcuni dettagli che la maggior parte delle persone potrebbe non conoscere. Ad esempio, si descrive apertamente come egli sia stato un agente sionista sul retro della copertina del libro The Secret Life of a Satanist («La vita segreta di un satanista»), una biografia autorizzata del «papa nero» scritta nel 1992 da Blanche Barton, la sua ultima compagna.

 

blanche barton - the secret life of a satanist

Sopra: Blanche Barton e la sua biografia

di Anton LaVey The Secret Life of a Satanist.

 

the secret life of a satanist - lavey sionista

Sopra: sulla quarta di copertina del succitato

libro si dice che LaVey era un sionista operativo.

 

Questo libro stesso fornisce ulteriori dettagli su come i trafficanti d'armi si procurassero grandi quantità di armi, che venivano localizzate e spedite ai terroristi ebrei come la Banda Stern e l'Irgun. Quando nel 1969 The Satanic Bible («La bibbia satanica») venne pubblicata, LaVey ne donò una copia ad Assaf Dayan (1945-2014), figlio del famoso Ministro della Difesa israeliana Moshe Dayan (1915-1981), che la definì perfettamente adatta alle condizioni d'Israele. Essa offre una visione completamente nuova del concetto di Sinagoga di Satana (Ap 2, 9).

 

assaf dayan - the satanic bible

Sopra: la copertina di The Satanic Bible e Assaf Dayan.

 

Ecco un estratto del libro della Barton:

 

«Grazie ad amici, Anton entrò in contatto con gruppi militanti israeliani, alcuni dei quali rifornivano di armi la nazione appena emersa - organizzazioni con nomi come "Betar", "Hashimer Hatzair", "Poale Zion", la "Banda Stern" e l'"Irgun" - alcune delle quali erano già state paragonate ai nazisti per le loro tattiche feroci. Paradossalmente, nello stesso periodo LaVey suonava il pianoforte durante le riunioni dei veterani della Brigata "Abraham Lincoln", quegli americani il cui idealismo li aveva portati in Spagna negli anni '30 a combattere per ciò che ritenevano giusto, sebbene irrevocabilmente etichettati come di sinistra. Fu qui che Anton incontrò uomini come Dalton Trumbo e Alvah Bessie, due dei membri più noti degli "Hollywood Ten". Bessie lavorava come addetto alle luci durante gli incontri, non riuscendo a trovare lavoro altrove. Anton sapeva di essere spiato dall'FBI.

 

dalton trumbo - alvah bessie

Sopra: da sinistra, Dalton Trumbo e Alvah Bessie,

due pezzi grossi di Hollywood coinvolti nel sionismo.

 

Mentre entrava, le sale riunioni la cosa non sembravano scoraggiarlo. Anton vide che il "Terrore Rosso" non era lontano dall'isteria indotta dalla Chiesa che aveva causato migliaia di persone bruciate sul rogo come streghe e stregoni, semplicemente perché minacciavano le persone sbagliate. La sua simpatia per i gruppi etichettati come "comunisti" dalle condizioni prevalenti era palese. Anton rinvigoriva i patrioti respinti modo empatico. Egli ascoltava uomini disillusi cantare canzoni su Madrid, Jarama, Brunete... Con poco più di un vecchio disco gracchiante, Anton avrebbe dato nuova vita alla loro musica. Si fidavano di Anton, erano incoraggiati dalla sua volontà di imparare e dal fervore del suo modo di suonare. Gli emarginati per cui Anton suonava apprezzavano il suo entusiasmo e lo intrattenevano con storie sui miliziani che combattevano nelle Brigate Internazionali [in Spagna nel 1936], sperando che una parte di loro sopravvivesse grazie a lui.

 

LaVey ricorda: "L'intera faccenda era molto simile alle scappatelle di vecchi film come "The Woman on Pier 13". C'erano due punti di ritrovo principali a San Francisco, un Centro della Comunità Ebraica e un Collettivo dei Lavoratori, dove i ragazzi scendevano dalla barca e andavano direttamente ad incontrare i loro contatti nella biblioteca di uno di questi posti. Venivo assunto per suonare per una sfilata di moda o per uno spettacolo di varietà, poi passavo e andavo direttamente al molo dove casse di armi venivano caricate sulle navi dirette in Israele. Molte delle armi erano quelle che erano state "liberate" durante la guerra dai soldati americani ed erano state classificate come "DEWAT" [trofei di guerra disattivati]. Ma prima che avessero la possibilità di essere ufficialmente disattivate, venivano cosmoallineate e inviate in Israele. Finivano in una cassa con la scritta "menorah" o qualcosa del genere - per lo più MP40 tedeschi e P-38, ma persino Nambu giapponesi - qualsiasi cosa potevano prendere. In seguito, ricevevo lettere di elogio dagli organizzatori della sfilata di moda che mi dicevano quanto avessi aggiunto alla loro presentazione; non sapevano cosa avessi fatto dopo la loro sfilata.

 

Quei trafficanti d'armi sionisti potrebbero essere definiti mercenari ideologici. Avevano la sensazione del tipo: "Beh, quello che faccio potrebbe non fare poi così tanta differenza, ma almeno faccio quello che so fare meglio". Molti sembravano più preoccupati di perfezionare e affinare le tecnologie innovative delle armi che stavano sperimentando, piuttosto che se il loro nuovo relè o esplosivo avrebbe fatto saltare tutti in aria. Ho incontrato sionisti che provenivano direttamente dalle prigioni europee - non dai campi di concentramento nazisti, ma da altre prigioni - che avevano cicatrici di proiettili lungo la parte posteriore delle gambe, causate dal fuoco delle mitragliatrici. A quel punto erano piuttosto ambivalenti nei confronti dei nazisti. Molti di loro erano stati decorati nella Prima Guerra Mondiale a fianco della Germania, poi avevano combattuto in Spagna contro la Germania, per poi stringere dubbie alleanze con i nazisti contro gli inglesi in Palestina, e infine si battevano per affermare il nuovo Stato di Israele.

 

betar

Sopra: militanti del Betar con divise naziste a Berlino nel 1936.

 

C'era sempre stato molto di tutto questo, più di quanto la gente, fino a poco tempo fa, volesse sentire. C'è un libro intitolato "Zionism in the Age of the Dictators" ["Il Sionismo nell'era dei dittatori"] che conferma molti dei miei sospetti su cosa stesse succedendo esattamente tra il sionismo e la Germania nazista. Ho sentito il culmine di quell'intero episodio nella mia vita molti anni dopo, poco dopo l'uscita di "The Satanic Bible". Ho incontrato Assaf Dayan, attore e figlio del leggendario Ministro della Difesa israeliano Moshe Dayan, era entusiasta del libro, ed era d'accordo con tutto ciò che conteneva. Disse che era esattamente la filosofia che praticavano, che erano costretti a praticare, nell'Israele moderno. Mi invitò a stare a casa sua a Tel Aviv ogni volta che lo desideravo».

 

zionism in the age of the dictators

 

 

Nota a cura del

Centro Culturale San Giorgio

san giorgio

 

Sulla collaborazione di alcune organizzazioni terroristiche ebraiche (che operarono in Palestina prima della creazione dello Stato d'Israele) con il governo nazista, si veda il libro di Emmanuel Ratier (1917-2015) intitolato I Guerrieri d'Israle (Centro Librario Sodalitium, 1998). In esso si dimostra, con vasta documentazione e numerose fotografie, che gruppi come la milizia ebraica Betar negli anni '30 sfilavano per le vie di Berlino in uniforme tedesca, o come elementi sionisti (come la Banda Stern) collaborassero strettamente con i gerarchi delle SS per il trasferimento degli ebrei in Palestina.

 

Cliccare sulla copertina per acquistare il libro.

 

LaVey era anche un grande fan dei Protocolli dei Savi di Sion 2, ed esclamava: «Cosa c'è in essi che non va»? LaVey aveva abbandonato la scuola superiore e amava frequentare i teppisti. Alla fine si dedicò al lavoro nel circo e nei luna park dove suonana l'organo. Lì divenne esperto dei numerosi metodi usati per separare i poveri dai loro soldi, nonché della psicologia che spinge le persone a tali attività. Oltre alla saggezza di base della gente del luna park, le sue influenze intellettuali includevano la russa Ayn  Rand (nata Alisa Zinov'evna Rozenbaum; 1905-1982), sostenitrice dell'individualismo e dell'egoismo razionale, il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche (1844-1900), che predicava la morte di Dio, e l'imbroglione circense Phineas Taylor Barnum (1818-1891).

 

ayn ​rand -  friedrich nietzsche - phineas taylor barnum

 

La «Bibbia Satanica»
 

Lungi dall'essere un'opera poco nota, The Satanic Bible ha avuto più di trenta edizioni e più di un milione di copie vendute. Questo manuale fu seguito nel 1971 da The Complete Witch («La strega perfetta»), poi ripubblicato nel 1989 con il titolo The Satanic Witch («La strega satanica»), un manuale che insegna la «magia minore», ovvero i modi e i mezzi per conoscere e manipolare le persone e le loro azioni per raggiungere i proprî obiettivi.

 

anton lavey - the complete witch - the satanic witch

 

Sopra: sulla quarta di copertina di The Satanic Witch viene proposta una tecnica su cui torneremo più tardi. Secondo LaVey, la magia non comprende solo il rituale, ma anche la manipolazione del soggetto. Ẻ scritto infatti: «Questa è pura tradizione gitana riguardante la conoscenza proibita della seduzione e della manipolazione».

 

Incuriosito da tutto questo clamore, e poiché Winter Watch si occupa regolarmente di satanismo, ho deciso che era giunto il momento di leggere davvero The Satanic Bible. Volevo leggere direttamente dalla fonte. Quella che segue è una critica. L'agghiacciante filosofia satanica è più che reale e rappresenta un'enorme minaccia per l'intera umanità. Oserei dire che è il modo di pensare dominante nel mondo odierno. Ci sono molti satanisti di fatto e frankisti sabbatisti che non hanno mai letto né LaVey né praticato rituali o l'occulto, ma che sono inconsapevolmente immersi nella mentalità ivi descritta.

 

sabbatai zevi - jacob frank

Sopra: da sinistra, Sabbatai Zevi (1626-1676) e Jacob Frank (1726-1791), due cabalisti che in epoche diverse pretesero di essere il messia atteso dagli ebrei. Ciò che colpisce è la forte similitudine tra la necessità di commettere i peccati più abominevoli («il santo peccato»), predicata dai due falsi messia, e l'immoralità incoraggiata da Anton LaVey già negli anni '60.

 

Per lo più, essa si manifesta come un relativismo morale estremo. «Il satanismo offre una struttura etica minima e si fida abbastanza degli individui da capire il resto da soli». Scrive LaVey:

 

«Non c'è nulla di intrinsecamente sacro nei codici morali. Come gli idoli di legno di un tempo, essi sono opera delle mani dell'uomo, e ciò che l'uomo ha creato, l'uomo può distruggerlo»!

 

anton lavey - the satanic bible

Sopra: Anton LaVey, in compagnia di due adepti, indica

The Satanic Bible come manuale del perfetto satanista.

 

Tutto ciò è l'opposto dei principî fondamentali della verità oggettiva e della legge naturale: conoscere la differenza tra giusto e sbagliato. Penso che le persone normali disprezzino l'idea che esista un satanismo di massa, perché evoca immagini mentali di adorazione del diavolo. Ma lo stesso LaVey ha chiarito questo punto:

 

«Il satanismo è stato spesso travisato come "adorazione del diavolo", quando in realtà esso costituisce un chiaro rifiuto di ogni forma di adorazione come componente desiderabile della personalità».

 

Sopra: una tipica rappresentazione del satanismo laveyano; su una croce rovesciata (che rappresenta il rifiuto del cristianesimo) è scritto in verticale: «Crea da te stesso il tuo futuro». Esattamente il contrario della frase «sia fatta la tua volontà» che si recita nel Padre Nostro.

 

Ecco un frammento descrittivo preso da Wikipedia:
 

«Il darwinismo sociale e il concetto di "natura umana" sono idee prevalenti in tutta la "Bibbia Satanica". LaVey descrisse gli esseri umani come intrinsecamente carnali e animaleschi. Ciascuno dei sette vizi capitali vi è descritto come parte dell'istinto naturale umano e, pertanto, viene raccomandato. Il satanismo di LaVey è stato descritto come "istituzionalizzazione dell'egoismo machiavellico" a causa di molti di questi temi» 3.

 

lavey - das tierdrama

Sopra: Das Tierdrama, uno dei rituali officiati da LaVey in cui gli adepti rinunciano alla loro natura spirituale e celebrano la loro identità con i bruti indossando maschere di animali. LaVey era solito dire: «Nell'uomo c'è un animale che non dev'essere esorcizzato, ma esercitato».

 

Prima di addentrarci nelle peculiarità, dobbiamo osservare che LaVey aveva una solida filosofia che i non satanisti dovrebbero adottare: l'autoconservazione. Probabilmente LaVey aveva preso questo concetto da Nietzsche.

 

«Non c'è mai stato un grande movimento d'amore nella storia del mondo che non abbia finito per uccidere innumerevoli persone, dobbiamo supporre, per dimostrare quanto le amassero! Ogni ipocrita che abbia mai camminato sulla terra ha avuto le tasche piene d'amore»!

 

Scriveva LaVey:

 

«I satanisti sono incoraggiati a indulgere nei sette vizi capitali, poiché non hanno alcun bisogno di fare del male a nessuno; i vizi sono stati inventati dalla Chiesa cristiana solo per creare il senso di colpa nei suoi seguaci».

 

anton szandor lavey - rituale

Sopra: Lavey insieme alla seconda moglie Diane Hegarty (1942-2022) e due adepte nude. Il «papa nero» cercò di distruggere nei suoi seguaci ogni forma di pudore invitandoli spesso a spogliarsi durante le sue cerimonie.

 

Quindi non solo non bisogna avere alcun senso di colpa, ma anche indulgenza nel peccare. È una filosofia molto materialistica ben integrata nella visione del mondo odierno. Ma il satanismo cerca di separarsi dagli stupidi e dai più stupidi vendendo l'indulgenza nel peccato, l'individualismo e il materialismo come un intruglio ben meditato. Essi usano molto la parola «libertà». In altre parole, la libertà di essere un pervertito guerriero della «giustizia». Il satanismo e le sue perversioni portano l'impronta del frankismo sabbatista impressa ovunque. Il frankismo è estremamente sottovalutato come forza nel mondo.

 

Credo che ci sia un collegamento tra il satanismo laveyano e il frankismo sabbatista. LaVey affermava: «Il significato semantico di Satana è "avversario", "oppositore" o "accusatore"». Per me, il termine «accusatore» spicca sugli altri. Si tratta di un'estensione del marxismo culturale e della teoria critica, che è un modo o un metodo subdolo per abbattere avversari reali e immaginari, promuovendo al contempo i programmi satanisti. A LaVey piaceva il termine «parodia», e il suo stile di scrittura era molto prolisso e ironico. Esso può oscillare tra il divertente e il bizzarro e il decisamente spaventoso. È esattamente così che funziona la magia nera.

 

strega satanica

Sopra: una strega satanica officia un rito

di magia nera. Notate le candele nere.

 

Inoltre, i satanisti di LaVey mettono in pratica questo senso di superiorità e di smisurato ego, con una Regola d'Oro modificata: «Dovresti fare agli altri ciò che vorresti che facessero a te, ma se la tua cortesia non viene ricambiata, dovrebbero essere trattati con l'ira che meritano». «L'ira che meritano» è un tema ricorrente in tutta The Satanic Bible. Ad esempio, i satanisti non apprezzano la gentilezza fine a se stessa. Essa deve essere reciproca. Quindi, piuttosto che limitarsi ad evitare, i satanisti esercitano una sorta di gioco di vendetta e di rancore contro offese reali o immaginarie. E per lo più sono immaginarie.

 

Sopra: essendo dannato per tutta l'eternità nell'inferno, il demonio non è più in grado di amare o di sperare, ma è dominato da sentimenti come l'orgoglio smisurato, la vendetta e il rancore verso Dio e gli uomini, che invidia perché a differenza di lui possono ancora salvarsi. Somiglia molto allo stato d'animo che caratterizza i suoi adepti che sono ancora in vita sulla terra.

 

I satanisti si descrivono come membri di una «meta-tribù». In effetti, ai nostri giorni è in atto una sindrome da «Popolo Eletto» meta-tribù. Il bersaglio principale del satanismo è l'ego umano. La maggior parte delle persone è attratta e rimane devota al satanismo perché alimenta il proprio ego. Un satanista praticante ha persino criticato

 

«il fatto che se ti viene detto che sei speciale, d'élite o qualche altra idea rassicurante quando abbracci una filosofia, allora sei più propenso ad accettarla e ad ignorarne i difetti. Il risultato è un senso di sé sopravvalutato e gonfiato (ovvero nessuna responsabilità)».

 

Un satanista praticante ha descritto i suoi seguaci come poco inclini a dibattiti intensi, ad analisi e all'introspezione, e come persone sempre pronte a criticare gli altri. Questa predisposizione a non lasciarsi intimidire descrive praticamente molte persone di questi tempi, non è vero? Anche all'interno della Church of Satan («chiesa di Satana») c'è la consapevolezza che tutto questo ego e individualismo siano problematici. L'attuale sommo sacerdote Peter Howard Gilmore avverte che uno dei pericoli della filosofia satanista è che «gonfia» alcune persone, dando loro illusioni esagerate del proprio valore agli occhi degli altri.

 

peter h. gilmore

Sopra: l'attuale sommo sacerdote della Church of Satan Peter H. Gilmore fa il gesto delle corna. Sotto di lui, la Croce del Leviatano e il motto: «Non mi inginocchio davanti a nessun dio».

 

Queste persone assumono l'idea che «tu sei il Dio di te stesso» e poi danno per scontato di essere anche il Dio di tutti gli altri. Le opinioni di LaVey sui comportamenti sessuali riflettono ampiamente le norme attuali, secondo cui tutto è lecito purché sia  consensuale. Scriveva LaVey:

 

«Il satanismo tollera qualsiasi tipo di attività sessuale che soddisfi adeguatamente i desideri individuali, che sia eterosessuale, omosessuale, bisessuale o persino asessuale, a scelta. Il satanismo promuove anche qualsiasi feticismo o deviazione che possa migliorare la vita sessuale, purché non coinvolga nessuno che non desideri esserne coinvolto».

 

gay satanism

Sopra: vista la posizione permissivista (oggi si direbbe «inclusiva») del satanismo nei confronti ogni orientamento sessuale, un certo numero di persone che si riconoscono nel movimento LGBTQ+ hanno aderito a queste sètte.

 

Tuttavia, leggendo The Satanic Bible, ho notato una strana ossessione ricorrente per il sadismo e per il masochismo. È un'ossessione del tipo «eccoci di nuovo» che salta all'occhio. La maggior parte delle persone con i piedi per terra se ne terrebbe completamente alla larga. Ma il satanista trova una giustificazione per intromettersi e assecondare il masochista: «Se una persona vuole essere ferita e gode della sofferenza, allora non c'è motivo per non assecondarla nel suo desiderio». LaVey ha definito degradante confessarsi e chiedere perdono, affermando: «Pregare per il proprio nemico non è altro che rabbia da quattro soldi, di qualità decisamente scadente e inferiore»! LaVey era personalmente contrario all'uso di droghe e detestava la musica rock e il metal, esprimendo spesso il suo disprezzo per questo genere musicale. Egli sosteneva l'eugenetica e credeva che in futuro sarebbe stata una necessità.

 

anton lavey - sadomasochismo

Sopra: Anton LaVey frusta una sua adepta sull'altare satanico.

 

LaVey sul sacrificio umano e sulla vendetta

 

Forse la parte più disgustosa di The Satanic Bible è la sua discussione e insistenza sul sacrificio umano. Lo trovate nella sezione intitolata The Book of Lucifer («Il Libro di Lucifero»). Quale persona normale parlerebbe di un argomento del genere? LaVey fondamentalmente elenca i benefici del sacrificio, ovvero l'energia derivante dalla biochimica surrenale, bla bla bla... Tuttavia, poi parla degli svantaggi. Egli era fermamente contrario al sacrificio di animali e di bambini. Anzi, definisce tali atti propaganda antisatanista.

 

the book of lucifer

 

Tuttavia, pone la domanda su chi possa essere sacrificato «simbolicamente», in qualunque modo funzioni. Questi sarebbero ovviamente coloro che - realmente o presumibilmente - hanno danneggiato o insultato te o la tua «reputazione». Questi includerebbe anche coloro che ti hanno definito un pervertito guerriero della giustizia? LaVey Lo ha espresso con queste parole:

 

«Chiunque ti abbia fatto un torto ingiustamente - qualcuno che ha "fatto di tutto" per farti del male - per causare deliberatamente problemi e difficoltà a te o alle persone a te care. In breve, una persona che chiede di essere maledetta per le sue stesse azioni».

 

anton lavey - maledizione

Sopra: Anton LaVey nell'atto di lanciare una maledizione contro una persona. Dietro di lui, da sinistra, la figlia Karla, avuta dal primo matrimonio, e la moglie Diane.

 

LaVey è prudente nell'affermare che un simile antagonista deve essere distrutto «simbolicamente», ma è davvero così che accade nel satanismo? Una domanda sorge spontanea: tra la moltitudine di satanisti là fuori, quanti si limitano al «simbolismo» e a semplici maledizioni e malefici? 4.

 

«Pertanto, hai tutto il diritto di distruggerli (simbolicamente), e se la tua maledizione provoca il loro effettivo annientamento, rallegrati di aver contribuito a liberare il mondo da una piaga! Se il tuo successo o la tua felicità disturbano una persona, non gli devi nulla! È fatta per essere calpestata! Se le persone sapessero di dover subire le conseguenze delle proprie azioni, ci penserebbero due volte prima di farle»!

 

caprone satanico

 

Per chi di noi combatte questa piaga, Anton LaVey offre dei consigli protettivi. La vittima di una maledizione o di un incantesimo è molto più incline alla distruzione se non ci crede o non ne ha la comprensione.

 

«Non tentare mai di convincere lo scettico su cui vuoi lanciare una maledizione. Lascia che ti derida. Illuminarlo ridurrebbe le tue possibilità di successo. Ascoltalo con benigna sicurezza mentre ride della tua magia, sapendo che i suoi giorni saranno pieni di tumulti per tutto il tempo. Se è abbastanza spregevole, per grazia di Satana, potrebbe persino morire, dal ridere»!

 

La sezione di The Satanic Bible intitolata Book of Belial («Libro di Belial») è rivelatrice. In essa LaVey si addentra nella magia nera e nello psicodramma. Egli pontifica a lungo, ma il punto è per lui che la magia nera non è altro che prendere in giro le persone per controllarle e sfruttarle. È l'uso e lo studio della falsità.

 

the book of belial

 

L'obiettivo finale è la gratificazione dell'ego e il potere personale. A proposito di magia, dove abbiamo già visto la seguente sezione evidenziata? E ancora una volta vediamo la ricorrente ossessione per il «surrenale». In The Satanic Bible questa parola è usata almeno cinque volte.

 

«La magia si divide in due categorie: rituale o cerimoniale, e non rituale o manipolativa. La magia rituale consiste nell'esecuzione di una cerimonia formale, che si svolge, almeno in parte, entro i confini di un'area appositamente predisposta e in un momento specifico. La sua funzione principale è quella di isolare l'energia surrenale e altre energie indotte emotivamente, altrimenti dissipate, e convertirle in una forza dinamicamente trasmissibile. È un atto puramente emotivo, piuttosto che intellettuale. Questo tipo di magia è talvolta noto come "magia maggiore".

 

La magia non rituale o manipolativa, a volte chiamata "magia minore", consiste nell'astuzia e nell'inganno ottenuti attraverso vari espedienti e situazioni artificiose, che, se utilizzati, possono creare "un cambiamento, secondo la propria volontà". Nei tempi antichi questo veniva chiamato "fascinazione", "fascino" o "malocchio". Fascinazione era il termine applicato al malocchio. Fissare lo sguardo di una persona, in altre parole, affascinarla, significava maledirla attraverso il malocchio».

 

LaVey descrive perfettamente l'uso della magia attraverso il sesso e la meraviglia, così come viene impiegata nella cultura pop. La giovane star ha un'apparenza di freschezza e innocenza, ma allo stesso tempo è molto sexy. Il sex appeal si combina poi con sfumature più sinistre. Alla fine, l'innocenza si trasforma in sfacciataggine, che è un lavaggio del cervello satanico estremo.

 

cardi b - demonio

Sopra: la rapper Cardi B vestita da demone.

 

Conclusione

 

I membri dell'élite dominante sono completamente immersi nella maggior parte negli aspetti del satanismo e praticano la magia nera. È la chiave del loro potere. L'influenza del lavaggio del cervello satanico nella società è travolgente e pervasiva. Il resto dell'umanità ha bisogno di svegliarsi e sviluppare una vera consapevolezza, e quindi di sviluppare delle difese contro tale pericolo.

 

 

 

 

Il simbolismo oscuro del film «Longlegs»  

 


banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione dall'originale inglese «On Anton LaVey's "Secret Life of a Satanist" and Satanic Bible», a cura di Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web

https://www.winterwatch.net/2024/04/on-anton-laveys-secret-life-of-a-satanist/

2 I famosi Protocolli dei Savi di Sion sarebbero un piano elaborato nell'800 da una cricca di ebrei per giungere al dominio mondiale. Giudicato dagli esperti un falso scritto dalla polizia zarista, questo piano è tuttavia estremamente veridico, nel senso che ciò che prevede si sta avverando davanti ai nostri occhi (N.d.T.).

3 https://en.wikipedia.org/wiki/The_Satanic_Bible

4 Purtroppo, molti di coloro che anche oggi nel XXI secolo devono ricorrere ad un valido sacerdote esorcista sono vittime di malefici (N.d.T.).

 

home page