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titolo l'influenza del frankismo sabbatista nel mondo

di Russ Winter 1

 

postato: 20 luglio 2025

 

frankismo sabbatista

 

 

Premessa

 

In molti articoli contenuti in questo sito, soprattutto in quelli tratti da TheVigilantCitizen, si parla spesso dell'élite occulta, come di una sorta di cupola del male da cui partono tutte le iniziative orientate alla corruzione dell'Occidente un tempo cristiano. In questo articolo, l'Autore ci da modo di conoscere le radici e le metastasi di questo cancro diffuso sulla terra da due individui che hanno deciso di esaltare il peccato e ribaltare i concetti di bene e male: Sabbatai Zevi e Jacob Frank.

 

sabbatai zevi - messia

Sopra: Sabbatai Zevi si proclama davanti ai suoi seguaci il Messia atteso dagli ebrei. Il rifiuto di Gesù Cristo ha portato nei secoli molti israeliti a credere nella messianicità di tanti altri falsari che li hanno ingannati.

 

Questi due geni luciferini hanno partorito un culto abominevole che ancora oggi, almeno nelle modalità, nello spirito e negli intenti, persegue - ormai in maniera ostentata, almeno per chi vuol vedere - l'instaurazione di un unico Governo Mondiale, un evento che deve essere preceduto dall'annientamento della Chiesa cattolica e dalla depravazione delle generazioni più giovani attraverso l'immoralità. Ciò che è disgustoso e rivoltante in tutta questa storia è la doppia vita di persone che, per fini malvagi, si sono infiltrate negli ambienti che contano fingendo di essere ciò che non sono. Mediante questo odioso stratagemma essi sono giunti ad occupare posti di rilievo diventando finanzieri, banchieri, politici, diplomatici, consiglieri di re e imperatori e magari - Dio non voglia - anche Vescovi o Cardinali! Che Dio ci liberi da questa peste!

 

  Paolo Baroni

 

 

 

Una storia poco conosciuta

 

Uno degli aspetti più nascosti della storia degli ultimi 350 anni è l'impatto sul mondo del movimento messianico sabbatista. Esso fu guidato dall'ebreo Sabbatai Zevi (1626-1676) a partire dal 6 giugno 1666 (6666). Al suo apice Zevi convinse, forse, metà dell'ebraismo mondiale, di essere il vero Messia.

 

sabbatai zevi

 

Un vasto movimento sabbatista promosse le ambizioni messianiche di Zevi, che riconosceva solo il libro sacro della Kabbalah, lo Zohar (in ebraico «Splendore»), e rifiutava la Toràh e il Talmud. Il fenomeno luciferino sabbatista fu mantenuto in vita attraverso i secoli attraverso grandi aiuti.

 

zohar - kabbalah

 

Nel XVIII secolo, Jacob Frank (1726-1791) reintrodusse il sabbatismo in Europa. Sebbene diversi studiosi ebrei abbiano analizzato il sabbatismo e il frankismo, poco di questi argomenti è noto al mondo esterno. Il rabbino Marvin Stuart Antelman (1933-2013) ritiene che il movimento sopravviva anche ai nostri tempi, almeno nello spirito, e si riferisce ai credenti odierni come ai «satanici sabbatisti frankisti».

 

jacob frank

 

L'articolo che segue utilizza il libro scritto nel 1974 da Antelman intitolato To Eliminate the Opiate («Per eliminare l'oppio») 2 come fonte primaria per documentare questi eventi.

 

rabbi marvin alteman - to eliminate the opiate

Sopra: rabbi Marvin Altelman (al centro della foto)

e il suo libro To Eliminate the Opiate.

 

Lo studioso ebreo Gershom Scholem (1897-1982) cerca di rispondere alla domanda sul perché il sabbatismo sia stato messo a tacere nel suo scritto del 1971 Holiness of Sin («Santità del peccato»), come segue:

 

«D'altra parte, gli storici laicisti si sono sforzati di sminuire il ruolo del sabbatismo per un motivo diverso. Non solo la maggior parte delle famiglie un tempo associate al movimento sabbatista nell'Europa occidentale e centrale continuò a rimanere all'interno dell'ovile ebraico, ma molti dei loro discendenti, in particolare in Austria, raggiunsero posizioni di rilievo nel corso del XIX secolo come intellettuali di spicco, grandi finanzieri e uomini di alto rango politico».

 

gershon sholem - holiness of sin

Sopra: Gershom Sholem e il suo scritto The Holiness of Sin.

 

I culti sabbatisti sono ben documentati nell'Enciclopedia Judaica e negli scritti di accademici israeliani, tra cui qulli del defunto professore Y. Tishbi, di Yehuda Liebes e di Yaacov Katz. In poche parole, questi gruppi praticavano l'incesto, la pedofilia, l'adulterio e l'omosessualità, ed erano dei depravati. Il Talmud (Sanhedrin 98a) afferma che il Messia atteso dagli ebrei verrà solo in un'epoca completamente colpevole o completamente innocente. Da questo epigramma, i frankisti trassero questa conclusione: «Dato che non possiamo essere tutti santi, allora saremo tutti peccatori».

 

talmud

 

Bisogna chiedersi quale follia si celasse nelle menti di questi ebrei, tale da spingere così tante persone ad aderire a questo culto nichilista. Inoltre, sabbatisti e frankisti praticavano la consanguineità (si sposavano solo tra parenti stretti), il che certamente non aiutava a contrastare la tendenza alla psicosi e alle nevrosi. A quel tempo, oltre un milione di ebrei di ogni estrazione sociale proclamarono e acclamarono Zevi come il loro liberatore. Il movimento rigettò il Talmud e rifiutò completamente l'etica e la morale dell'ebraismo della Toràh. Essi cospirarono insieme agli Illuminati con l'obiettivo di distruggere tutte le religioni e fondere tutte le nazioni in un'unica entità.

 

Gershon Scholem ha ricondotto le pratiche incestuose dei sabbatisti al culto della Madre Terra. Dopo una conversione forzata all'islam imposta dal sultano turco, il culto si placò. Poi, Jacob Frank, uno degli uomini più spregevoli della storia, mentre era un commesso viaggiatore in Turchia nel 1750, incontrò un dönmeh 3. Egli perfezionò il concetto di Messia, si dichiarò tale e incitò i membri del movimento a considerare il peccato come mezzo di salvezza. Tale movimento prese il nome di «culto dell'Occhio onniveggente».

 

occhio onniveggente

 

Il «fedele» frankista aveva un sistema di credenze contorto e ingannevole. Non bisognava apparire per quello che si era realmente. Quest'ultima credenza giustificava la ricerca, da parte dei suoi seguaci, della doppia vita che conducevano. Si poteva apparire esteriormente ebrei religiosi ed essere, in realtà, frankisti. I dönmeh si convertirono ufficialmente all'islam, ma rimasero nascostamente cripto-ebrei. Lo stesso valeva per molti frankisti che si convertirono ufficialmente al cattolicesimo. La grande maggioranza dei frankisti che esteriormente sembravano abbracciare l'ebraismo si integrò nella comunità ebraica.

 

dönmeh

Sopra: alcuni dönmeh nel'Ottocento.

 

Nonostante fossero tutti esteriormente religiosi, nutrivano comunque come obiettivo l'annientamento di ogni religione e di ogni sistema di credenze positivo, e sognavano una rivoluzione generale che avrebbe spazzato via il passato in un colpo solo, affinché il mondo potesse essere ricostruito. Per il frankista, la distruzione anarchica rappresentava tutta la radiosità luciferina, e «grande è un peccato se commesso fine a se stesso». I frankisti insegnavano che le loro «Quattro Divinità» rappresentavano le principali religioni che dovevano essere distrutte: Elia era considerato il Messia supremo, che si raggiungeva partendo dall'ebraismo; poi c'era il rabbino cabalista Jonathan Eibeschutz (1690-1764).

 

jonathan eibeschutz

 

Poi, proseguendo, c'era l'islam, rappresentato da Sabbatai Zevi; e infine c'era l'ultimo portale rappresentato da Jacob Frank, infiltrato nel cristianesimo. Dopo la rivoluzione, sarebbe arrivato il Grande Fratello, che avrebbe governato la Terra. I frankisti spinsero le donne a lasciare i loro mariti e ad unirsi alle loro orge. Centinaia di famiglie furono distrutte. Ciò è ancora più sorprendente se si considera la solida vita familiare che caratterizzava a quel tempo gli ebrei nelle comunità della Podolia, della Moravia, della Polonia, dell'Ungheria e della Romania. Frank scrisse:

 

«Tuttavia, la strada della vita non è facile, perché è la via del nichilismo, della distruzione, e significa liberarsi da tutte le leggi, da tutte le convenzioni e da tutte le religioni per adottare ogni atteggiamento concepibile e seguire passo dopo passo un leader nell'abisso».

 

sabbatai zevi

Sopra: Sabbatai Zevi e una sua discepola

che riceve falsamente il battesimo.

 

L'Enciclopedia Judaica afferma che la considerevole ricchezza e il reddito di Frank «erano una fonte costante di meraviglia e speculazione, e la questione non fu mai risolta». Nel 1752, Frank sposò un'ebrea bulgara di nome Channa. Era molto bella e lui la utilizzò, come era usanza tra i membri della sua sètta, per intrappolare centinaia di uomini che avevano relazioni licenziose con lei per rafforzare il prestigio della sua sètta. Nel 1755, Frank tornò in Polonia, dove si unì ai leader sabbatisti della Podolia e visitò e ampliò comunità ebraiche note per le loro tendenze eretiche fin dall'inizio del XVIII secolo.

 

La repressione dei rabbini

 

Dopo che i frankisti bruciarono copie del Talmud e accusarono gli altri ebrei di omicidio rituale, i rabbini ne ebbero abbastanza. Nel 1756, nella città di Satinow, i rabbini scomunicarono formalmente Frank e tutti i suoi seguaci. Essi proibirono i matrimoni misti con qualsiasi membro della sètta. Il rabbino Jacob Emden (1697-1776) scrisse in una lettera in cui si diceva che era proibito a chiunque avere pietà di loro. Separato dall'ebraismo tradizionale, un gruppo di frankisti in Europa si convertì al cattolicesimo nel 1759. Ma un anno dopo, Frank fu accusato di eresia e rinchiuso nella cittadella di Cestocòva. Frank visse agiatamente in un monastero per tredici anni.

 

rabbi jacob emden

 

Il termine «frankismo» fu coniato all'inizio del XIX secolo ed era inizialmente un insulto rivolto ai discendenti dei seguaci di Frank che si erano convertiti al cattolicesimo romano e avevano cercato di nascondere le loro origini. Secondo i resoconti dell'epoca, i frankisti di Varsavia erano almeno 6.000. In tutta la Polonia si stimava che fossero 24.000. Si diceva che i membri della sètta monopolizzassero alcuni mestieri e professioni, tra cui il prestito, i bordelli e l'alcolismo. Questo fattore portò a molti conflitti tra i borghesi polacchi e i frankisti.

 

Negli opuscoli e nei pamphlet polacchi pubblicati a Varsavia nel 1790, i frankisti venivano descritti come né ebrei né cristiani (camaleonti religiosi), e venivano descritti come persone che riuscivano a sfuggire al controllo sia delle autorità ebraiche che di quelle polacche. Dopo che i rabbini riuscirono a ridurre in parte la sètta, i frankisti comparvero in Moravia e a Vienna. A Praga esisteva già un influente clan sabbatista che precedette Jacob Frank. Per ragioni non adeguatamente spiegate nel libro del rabbino Antelman, molte delle famiglie frankiste a quel tempo appartenevano ad un'élite benestante.

 

kabbalah

 

La nostra teoria è che la loro bassa moralità e le loro cattive intenzioni permisero loro di muoversi aggressivamente nei redditizi traffici illeciti che i popoli più tradizionalmente religiosi evitavano. Inoltre, poiché molti erano ormai «ufficialmente» cattolici, potevano unirsi a Logge massoniche e persino fondarne delle nuove, dove amavano complottare e cospirare. In particolare, le famiglie consanguinee frankiste d'élite operavano nell'Ordine Massonico dei Fratelli Asiatici di Vienna. Altre Logge furono aperte ad Amburgo e a Berlino. Persino le Logge massoniche gentili (non ebraiche) erano molto disponibili nei confronti degli ebrei convertiti al cristianesimo, soprattutto tra gli uomini facoltosi (i cripto-ebrei frankisti) che potevano elargire bustarelle e offrire favori sessuali. Ciò portò ad un percorso di infiltrazione e, naturalmente, ad una compromissione del controllo.

 

cripto-ebrei sauditi

Sopra: due cripto-ebrei sauditi.

 

L'élite frankista

Dopo il suo rilascio dalla cittadella, Frank si trasferì a Brno, in Moravia, per stare con il fratello, capo della numerosa famiglia Dobrushka. Jacob Frank adottò persino quel nome. Erano fedelissimi frankisti. La famiglia comprendeva otto figli. Due, che cambiarono il loro nome in Frey, guidarono i giacobini durante la Rivoluzione Francese e furono ghigliottinati quando i giacobini caddero in disgrazia. Frank visse per tredici anni a Brno. Suo fratello Solomon (1715-1774) deteneva in Moravia sia i redditizi monopoli del cloruro di potassio che quelli del tabacco. Sebbene avessero la tendenza a sposarsi tra loro e a procreare consanguinei all'interno del proprio gruppo, l'élite frankista luciferina non ebbe problemi ad assimilarsi strategicamente con selezionate famiglie cattoliche benestanti.

 

Anzi, a detta di tutti, erano cercatori d'oro e seduttori che possedevano anche denaro di loro proprietà. La figlia di Frank, Eva (1754-1816), ebbe una relazione con il principe ereditario e futuro imperatore Giuseppe II d'Asburgo-Lorena (1741-1790) a Vienna, dove per un certo periodo Frank fu il benvenuto a corte. Oltre alle prestazioni sessuali di Giuseppe II, gli Asburgo pensavano che potesse essere utile nella conversione e nell'assimilazione degli ebrei.

 

eva frank - imperatore giuseppe II d'asburgo

 

I frankisti potevano anche usare liberamente nomi ebraici, cattolici o islamici. Sabbatisti e frankisti incarnarono il termine «cripto-ebreo». Col passare del tempo, il frankismo divenne più un sistema di credenze psicopatiche e predatorie, una scusa per peccare e indulgere che altro. Otto Dobruska si convertirono «ufficialmente» al cristianesimo e sei ottennero titoli nobiliari. Una delle nipoti di Solomon, Francesca Dobrushka, sposò un membro della famiglia Hönig, che in seguito acquisì il cognome nobiliare von Hönigsberg. Tale famiglia incamerò la maggior parte della sua ricchezza come discendenti di Löbel Hönig che, durante la secessione austriaca del 1740-1748 e la Guerra dei Sette Anni del 1756-1763, accumulò una fortuna incredibile come fornitore dell'esercito austriaco.

 

Il figlio maggiore di Löbel, Israel Hönig von Hönigsberg (1724-1808), ottenne il controllo del monopolio del tabacco austriaco. Altri importanti sabbatisti erano la famiglia Wehles di Praga. Uno di loro, Gottlieb Wehle (1802-1881), arrivò negli Stati Uniti dopo la Rivoluzione del 1848 con un nutrito gruppo di frankisti provenienti dalla Boemia e dalla Moravia.

 

israel hönig von hönigsberg

 

Un membro di questo clan era Louis Brandeis (1856-1941), giudice della Corte Suprema e fervente sionista, che ebbe un ruolo determinante nel promuovere la Federal Reserve Bank statunitense.

 

louis brandeis - federal reserve

Sopra: Louis Brandeis e il logo della Federal Reserve.

 

Si dice che il giudice della Corte Suprema Felix Frankfurter (1882-1965) avesse ricevuto una copia del ritratto di Eva Frank da sua madre, discendente di una famiglia frankista di Praga.

 

felix frankfurter

 

Anche Isaac Daniel Itzig (1750-1806) di Berlino aveva legami familiari con i frankisti. Egli diresse l'ufficio-stampa della Scuola Libera Ebraica, che nel 1796 cambiò nome in Tipografa Orientale, considerata un potente strumento di «riforma culturale» e un precursore intellettuale della Scuola di Francoforte. Il rabbino Antelman ha definito Itzig un comunista ante litteram. Antelman, infatti, ha documentato una teoria secondo cui i proto-frankisti sarebbero stati le avanguardie della filosofia marxista-comunista.

 

isaac daniel itzig

 

Il padre di Itzig, Daniel (detto anche Daniel Yoffe), fu consigliere finanziario di re Federico Guglielmo II di Prussia (1744-1797), il quale, quando era principe ereditario, era membro degli Illuminati di Berlino. Itzig era un fornitore d'argento per la zecca reale prussiana. Insieme al banchiere-mercante H. Ephraim, durante la Guerra dei Sette Anni, provocò una speculazione monetaria che non solo contribuì all'inflazione, ma aiutò anche il governo prussiano a combattere la guerra. Queste due potenti famiglie frankiste si unirono in seguito in matrimonio. Il frankista Mayer Arnstein sposò Theresa Wertheimer, nipote del banchiere e rabbino capo d'Austria Samson Wertheimer (1654-1724). Quest'ultimo fu considerato l'ebreo più ricco d'Europa tra il 1694 e il 1704.

 

samson wertheimer

 

Fu amministratore finanziario degli imperatori Leopoldo I (1640-1705), Giuseppe I (1678-1711) e Carlo VI (1685-1740), e supervisionò le loro missioni diplomatiche. Questo gli valse il soprannome di Judenkaiser, ovvero «imperatore ebreo». Arnstein, a sua volta, finanziò la rivolta contadina tirolese contro la Francia e la Baviera. Lo stesso schema emerge continuamente. Brillanti e ricchi luciferini, dediti al potere, ansiosi di assimilarsi superficialmente, di distruggere le religioni, di abbandonarsi al radicalismo, ad un'etica ambigua e a vivere vite criptiche e bivalenti, a volte spacciandosi per ebrei religiosi, per cattolici, per protestanti o per musulmani, ma assecondando segretamente il loro radicalismo rivoluzionario. Anche se il frankismo stesso si ridusse, almeno in apparenza, come sètta numerosa e organizzata, il suo sistema di credenze trovò un solido appoggio anche all'interno della Chiesa cattolica attraverso le «conversioni» frankiste. Scholem aggiunge ulteriori indizi sulle loro pratiche:

 

«I "credenti" si sforzavano di sposarsi solo tra di loro, e si creò un'ampia rete di relazioni interfamiliari tra i frankisti, anche tra coloro che erano rimasti all'interno dell'ovile ebraico. In seguito, il frankismo fu in larga misura la religione delle famiglie che avevano dato ai figli un'istruzione adeguata. I frankisti di Germania, Boemia e Moravia di solito tenevano riunioni segrete a Karlovy Vary (in Boemia, oggi Repubblica Ceca) in estate intorno al 9 di Av».

 

Nel 1800, i prussiani condussero un'indagine sui frankisti sotto la guida del funzionario Forney. Inizialmente, pensarono che si trattasse di una truffa. Ma alla fine, stabilirono che si trattava di una società segreta impegnata in attività di sfruttamento politico ed economico sotto le mentite spoglie di una religione.

 

Il legame con i Rothschild

 

Verso la fine della sua vita, Frank visse a Offenbach, appena fuori Francoforte. Vi si stabilì nel 1786, vivendo in modo regale e mantenendo una milizia. Morì ad Offenbach il 10 agosto 1791. Quando i frankisti si stabilirono a Offenbach nel 1786, erano sostenuti da «filantropi non identificati» della comunità di Francoforte. Ma durante gli anni di formazione della Loggia massonica di Francoforte, i tre membri più attivi della Judenloge di Francoforte erano influenzati dai frankisti: il banchiere Sigmund Geisenheimer (1775-1828), Michael Hess (1782-1860) e Justus Hiller (1760-1833). Erano anche leader del movimento riformista ebraico liberale.

 

Michael Hess fu assunto da Mayer Amschel Rothschild (1744-1812), il capostipite della famiglia e il padre della finanza internazionale, come tutore per i suoi figli. Geisenheimer era il capo degli impiegati di Mayer Rothschild. Così, lo spirito e la mentalità del frankismo ricevettero un forte impulso dalla famiglia più ricca d'Europa. Tra l'altro, 29 dei 58 nipoti di Mayer Amschel Rothschild sposarono cugini di primo o secondo grado.

 

mayer amschel rothschild

 

L'unione tra le società segrete dell'Illuminismo e della Massoneria fu suggellata nel 1782 al Congresso di Wilhelmbad. L'altro movimento promosso al Congresso fu il filosemitismo, ovvero l'emancipazione degli ebrei. Questo, naturalmente, includeva l'apertura delle Logge massoniche agli ebrei. Contemporaneamente, la sede centrale dell'Illuminismo fu trasferita nella sede centrale dei Rothschild di Francoforte. Curiosamente, questo nuovo movimento corrispose all'ascesa della casata Rothschild, influenzata dai frankisti sabbatisti, così come delle famiglie ebraiche Oppenheimer, Wertheimer, Schuster, Speyer e Stern di Francoforte.

 

bill gates - rebbe

Sopra: a proposito di cripto-ebrei, ecco una foto interessante. Un giovane Bill Gates - che è in parte di origini ebraiche - a colloquio con Menachem Mendel Schneerson (1902-1994), detto il Rebbe (in ebraico «maestro», «insegnante» o «mentore»), leader del potente movimento Chabad-Lubavitch. Sul tavolo, naturalmente, ci sono dei dollari offerti da Gates, forse per sfuggire al malocchio...


 


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Note

 

1 Traduzione dall'originale inglese The Influence of Sabbatean Frankism on the World, a cura di Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web

https://www.winterwatch.net/2024/08/the-influence-of-sabbatian-frankism-on-the-world/

2 Libro in lingua inglese scaricabile in formato PDF alla pagina web

https://archive.org/details/marvin-s.-antelman-to-eliminate-the-opiate-vol-1-pdf

3 I dönmeh erano un gruppo di cripto-ebrei sabbatisti dell'impero ottomano che furono costretti a convertirsi all'islam, ma mantennero in segreto la loro fede ebraica e le loro credenze cabalistiche

https://en.wikipedia.org/wiki/D%C3%B6nmeh

 

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