titolo mass-media e controllo mentale

a cura di The Vigilant Citizen 1

 

ULTIMA MODIFICA: 1º APRILE 2015

 

manipolazione mentale

 

I mezzi di comunicazione di massa sono i più potenti strumenti utilizzati dalla classe dirigente per manipolare la collettività. Essi formano e plasmano le opinioni e gli atteggiamenti, e definiscono ciò che è normale e accettabile. Questo articolo esamina il funzionamento dei mezzi di comunicazione di massa attraverso le teorie dei suoi pensatori più importanti, le strutture di potere e le tecniche che vengono utilizzate, al fine di comprendere il loro vero ruolo nella società.

 

 

La maggior parte degli articoli presenti su questo sito tratta del simbolismo occulto presente negli elementi della cultura popolare. Dalla lettura di questi articoli sorgono molte domande legittime relative allo scopo di questi simboli e le motivazioni di coloro che li inseriscono in quel dato contesto, ma è impossibile offrire risposte soddisfacenti a queste domande senza menzionare molti altri concetti e fatti. Per tale ragione, abbiamo deciso di scrivere questo articolo per illustrare il background teoretico e metodologico delle analisi presentate in questo sito e per presentare il pensiero dei più importanti studiosi nel campo della comunicazioni di massa. Alcune persone hanno letto i nostri articoli su Lady Gaga 2 e pensano che «essa vuole controllare le nostre menti». Non si tratta di questo. Essa è semplicemente un piccolo ingranaggio di quell'enorme sistema che sono i mass media.

 

Programmazione attraverso i mass media

 

I mass media sono stati progettati per raggiungere il maggior pubblico possibile. Essi comprendono la televisione, i film, la radio, i giornali, le riviste, i libri, i dischi, i videogiochi e internet. Nel secolo scorso, molti studi sono stati condotti per misurare gli effetti dei mass media sulla popolazione, al fine di scoprire le tecniche più efficaci per influire su di essa. Da tali studi è emersa la Scienza delle Comunicazioni, che viene usata nel marketing, nelle pubbliche relazioni e nella politica. La comunicazione di massa è uno strumento necessario per assicurare la funzionalità di una grande democrazia, ma è anche uno strumento indispensabile per una dittatura.

 

Dipende tutto dal suo utilizzo. Nella prefazione al suo libro A Brave New World («Un audace mondo nuovo»), del 1958, lo scrittore britannico Aldous Huxley (1894-1963) dipinge un ritratto piuttosto cupo della società. Egli ritiene che essa sia controllata da una «forza impersonale», una classe dirigente, che manipola la popolazione con diversi metodi. «Le "forze impersonali", sulle sulle quali non abbiamo quasi alcun controllo, sembrano spingere tutti noi nella direzione di uno spaventoso "Audace Mondo Nuovo", e questa spinta impersonale viene consapevolmente accelerata dai rappresentanti delle organizzazioni commerciali e dai politici che hanno sviluppato una serie di nuove tecniche per manipolare, nell'interesse di qualche minoranza, i pensieri e i sentimenti delle masse». Le sue prospettive poco rosee non sono semplici ipotesi o un delirio paranoico. è un fatto documentato, presente negli studi più importanti sul mondo dei mass media.

 

aldous huxley brave new world - aldous huxley
Aldous Huxley Brave New World

 

Ecco alcuni tra i più influenti teorici:

 

I pensatori dell'élite

 

Walter Lippmann (1889-1974)

lavaggio del cervelloLippmann, un intellettuale americano (di origine ebraico-tedesca), scrittore e vincitore per ben due volte del Premio Pulitzer, ha realizzato una delle prime opere riguardanti l'uso dei mass-media in America. In Public Opinion (1922), Lippmann paragona le masse ad un «grande animale» e ad una «mandria disorientata» che ha bisogno di essere guidata da una classe dirigente. Egli descrive l'élite dominante come «una classe specializzata, i cui interessi vanno oltre la portata locale». Questa classe è composta da esperti, da specialisti e da burocrati. Secondo Lippmann, gli esperti - che spesso vengono identificati come delle «élite» - devono essere un apparato di conoscenza che elude il difetto primario della democrazia: l'impossibile ideale del «cittadino onnicompetente». La scalpitante e ruggente «mandria disorientata» ha la sua funzione: essere «l'interessato spettatore dell'azione», vale a dire il non partecipante. La partecipazione è il dovere dell'«uomo responsabile», che non è il cittadino comune. I mass media e la propaganda sono quindi gli strumenti che devono essere utilizzati dall'élite per dominare il grande pubblico senza ricorrere alla coercizione fisica. Un importante concetto presentato da Lippmann è quello della «costruzione del consenso», che in sostanza è la manipolazione dell'opinione pubblica per fare accettare alle masse l'ordine del giorno delle élite. è opinione di Lippmann che il grande pubblico non sia qualificato per ragionare e decidere su importanti questioni. è quindi importante che le élite possano decidere «per il bene comune» e in seguito «vendere» quelle decisioni alle masse.

 

Scrive Lippmann nella succitata opera Public Opinion: «Credo che nessuno neghi che la costruzione del consenso sia in grado di produrre grandi miglioramenti. Il processo dal quale scaturisce l'opinione pubblica è certamente meno intricato di quanto emerga dalla lettura di queste pagine, e le opportunità per poter manipolare svelino a chiunque sia in grado di capire che il processo è abbastanza semplice [...]. Come il risultato di una ricerca psicologica, affiancata ai moderni mezzi di comunicazione, la pratica della democrazia ha voltato l'angolo. Sta avendo luogo una rivoluzione molto più significativa di qualsiasi cambiamento del potere economico [...]. Sotto l'impatto della propaganda, le vecchie costanti del nostro pensiero sono divenute (non necessariamente nel significato sinistro della parola in sé) variabili. Ad esempio, non è più possibile credere nel dogma originale della democrazia; il fatto che la conoscenza sia necessaria per la gestione degli affari umani è una constatazione che sgorga spontaneamente dal cuore umano. Se ci opponiamo a questa teoria ci esponiamo all'auto-inganno, e a forme di persuasione che non possiamo verificare. è stato dimostrato che non possiamo contare sull'intuizione, sulla coscienza o sugli accidenti dell'opinione casuale se abbiamo a che fare con un mondo che è oltre la nostra portata».

 

walter lippmann public opinion - walter lippmann
Walter Lippmann Public Opinion

 

È interessante notare che Lippmann è stato uno dei padri fondatori del Council on Foreign Relations (CFR), il più influente comitato mondialista per gli affari esteri del pianeta. Questo ulteriore elemento dovrebbe farci riflettere circa la forma mentis delle élite a riguardo all'uso dei media. Scrive a questo proposito Steve Jacobson: «Negli Stati Uniti, il potere politico ed economico è totalmente concentrato nelle mani di un'"elite dominante" che controlla la maggior parte delle multinazionali, dei più importanti mezzi di comunicazione, delle fondazioni più influenti, delle più prestigiose università private e della maggior parte delle aziende di servizi pubblici. Fondato nel 1921, il Council on Foreign Relations è il collegamento-chiave tra le grandi società per azioni e il Governo Federale. Esso è stato definito una "scuola di statisti" ed è prossimo a divenire un organo di ciò che C. Wright Mills ha definito lite di Potere", ossia un gruppo di uomini, con gli stessi interessi e prospettive, che da dietro le quinte e da posizioni invulnerabili plasma gli eventi. La creazione delle Nazioni Unite era un progetto di questo comitato, così come lo era quella del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale» 3. Tra gli attuali membri del Council on Foreign Relations figurano David Rockefeller, Dick Cheney, Barack Obama, Hillary Clinton, il pastore della mega-chiesa Rick Warren e gli amministratori delegati di famose società per azioni come la CBS, la Nike, la Coca-cola e Visa.

 

david rockefeller dick cheney rick warren
David Rockefeller Dick Cheney Rick Warren

 

carl gustav jung- Carl Gustav Jung (1875-1961)

Jung è il fondatore della psicologia analitica, che sottolinea la comprensione della psiche, esplorando i sogni, l'arte, la mitologia, la religione, i simboli e la filosofia. Il terapeuta svizzero è all'origine di molti concetti psicologici usati oggi, come l'Archetipo, il Complesso, il Personaggio, l'Introverso/Estroverso e la Sincronicità. Egli fu fortemente influenzato dal background occulto della sua famiglia. Carl Gustav, suo nonno, era un massone accanito (un Gran Maestro) e Jung stesso scoprì che alcuni dei suoi antenati furono dei Rosacroce. Questo potrebbe spiegare il suo grande interesse per la filosofia orientale e occidentale, per l'alchimia, per l'Astrologia e per il simbolismo. Uno dei suoi più importanti (e incompresi) concetti è stato l'Inconscio Collettivo. «La mia tesi, dunque, è la seguente: oltre alla nostra coscienza immediata, che è di natura completamente personale e che riteniamo essere l'unica psiche empirica, esiste un secondo sistema psichico di natura collettiva, universale e impersonale che è identico in tutti gli individui. Questo inconscio collettivo non si sviluppa individualmente, ma viene ereditato. Esso consiste in forme preesistenti, gli archetipi, che possono diventare coscienti solo secondariamente e che danno forma definita a certi contenuti psichici» 4. L'inconscio collettivo traspare attraverso l'esistenza di simboli simili e di figure mitologiche in civiltà diverse. I simboli archetipici sembrano essere incorporati nel nostro inconscio collettivo, e, quando siamo esposti ad essi, dimostriamo una naturale attrazione e fascino.

 

I simboli occulti possono quindi esercitare un grande impatto sulle persone, anche se molte persone non sono mai state personalmente introdotte al significato esoterico del simbolo. I teorici dei mass media, come Edward Bernays, vedeono in questo concetto un ottimo metodo per manipolare l'inconscio personale e collettivo del pubblico.

 

edward bernays- Edward Bernays (1892-1995)

Nato in una famiglia ebraica, Bernays è considerato il «padre delle pubbliche relazioni» e utilizza i concetti scoperti da suo zio Sigmund Freud (1856-1939) per manipolare l'opinione pubblica attraverso il subconscio. Egli condivide l'opinione di Walter Lippmann sulla popolazione generica, considerandola irrazionale e soggetta all'«istinto del gregge». A suo parere, le masse devono essere manipolate da un governo invisibile per assicurare la sopravvivenza della democrazia. «La manipolazione cosciente e intelligente delle abitudini organizzate e delle opinioni delle masse è un elemento importante nella società democratica. Coloro che manipolano questo meccanismo invisibile della società costituiscono un governo invisibile che è il vero potere dominante del nostro Paese. Noi siamo governati, le nostre menti sono modellate, i nostri gusti plasmati, le nostre idee suggerite in gran parte da uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare. Questo è un risultato logico derivato dal modo in cui è organizzata la nostra società democratica. Un gran numero di esseri umani deve cooperare in questa maniera se si vuole vivere insieme come società. I nostri governanti sono invisibili e in molti casi, ignorano l'identità dei loro colleghi» 5. Le campagne pionieristiche di marketing di Bernays hanno profondamente cambiato il funzionamento della società americana. Fondamentalmente, egli ha creato il «consumismo» costituendo così una cultura in cui gli americani spendono per il piacere anziché per la loro sopravvivenza. Per questa ragione, Bernays è stato ritenuto dalla rivista Life uno tra i cento americani più influenti del XX secolo.

 

harold dwight lasswell- Harold Dwight Lasswell (1902-1978)

Nel 1939-1940, l'Università di Chicago ospitò una serie di seminari segreti in materia di comunicazioni. Questi gruppi di riflessione furono finanziati dalla Fondazione Rockefeller e coinvolsero i ricercatori più importanti nei settori della comunicazione e degli studi sociologici. Uno di questi studiosi fu Harold Lasswell, uno dei principali politologi statunitensi e teorico della comunicazione, specializzato nell'analisi della propaganda. Anch'egli era del parere che una democrazia, un governo guidato dal popolo, non poteva sostenersi senza un'élite specializzata nella modellatura e nella formazione dell'opinione pubblica attraverso la propaganda. Nella sua Encyclopaedia of the Social Sciences («Enciclopedia delle Scienze Sociali»), Lasswell spiega che quando le élite non detengono la forza necessaria per costringere all'obbedienza, i manager del sociale devono rivolgersi «ad una nuova tecnica di controllo, sfruttando in gran parte la propaganda». E aggiunge una giustificazione convenzionale: «Dobbiamo riconoscere l'ignoranza e la stupidità delle masse e non cedere ai dogmatismi democratici di uomini che si sentono i migliori giudici dei proprî interessi». Lasswell ha ampiamente studiato l'analisi dei contenuti al fine di comprendere l'efficacia dei diversi tipi di propaganda. Nel suo saggio Contents of Communication («I contenuti della comunicazione»), Lasswell spiega che, al fine di comprendere il significato di un messaggio (ad esempio di un film, di un discorso, di un libro, ecc...), si dovrà tener conto della frequenza con cui compaiono alcuni simboli nel messaggio, la direzione in cui i simboli cercano di persuadere l'opinione del pubblico, e l'intensità dei simboli utilizzati.  Lasswell era famoso per il suo modello di analisi dei media basato su:
 

Chi (dice) – Che cosa – (per) Chi – (in) Che canale – (con) quale effetto

 

Con questo modello, Lasswell indica che, al fine di analizzare correttamente un prodotto mediatico, si deve guardare a chi produce il prodotto (le persone che ne hanno voluto la realizzazione), a chi era diretto (il target) e quali erano gli effetti desiderati di questo prodotto (per informare, convincere, vendere, ecc...) sul pubblico. Utilizzando un video di Rihanna come esempio, l'analisi sarebbe la seguente:

  • chi lo ha prodotto: la Vivendi Universal;

  • che cosa (ha prodotto): la cantante pop Rihanna;

  • per chi: per persone di età compresa tra i nove e i venticinque anni;

  • che canale ha utilizzato: video musicali;

  • qual'è l'effetto desiderato: vendere l'artista, la sua canzone, la sua immagine e il suo messaggio.

Le analisi dei video e dei film in molti nostri articoli hanno come scopo di rivelare «chi c'è dietro» i messaggi comunicati al pubblico. Il termine «Illuminati» è spesso usato per descrivere questo piccolo gruppo di élite dirigente nascosto alle masse. Anche se il termine sembra piuttosto caricaturale e cospiratorio, descrive appropriatamente l'affinità che ha l'élite con le Società Segrete e la Conoscenza occulta. Nella cultura popolare, ci devono essere necessariamente una varietà di punti di vista, di idee e di opinioni. Tuttavia, il consolidamento delle società dei media ha prodotto una standardizzazione dell'industria culturale. Vi siete mai chiesti perché tutte le nuove canzoni o i film si assomigliano o sono addirittura uguali? Il seguente grafico è parte della risposta.

 

grafico mass media americani

 

Il controllo sui media
 

Come mostra questo grafico, il numero di compagnie cui appartiene la maggioranza dei media americani è sceso da cinquanta a cinque in meno di vent'anni. Ecco i nomi delle principali società che controllano i media in tutto il mondo e il patrimonio di loro proprietà.

 

logo aol time warner
 

«L'elenco delle proprietà controllate da AOL Time Warner è lungo una decina di pagine e comprende circa 292 società separate o sussidiarie. Di queste, ventidue sono collegate ad altre grandi aziende coinvolte in misura diversa nelle operazioni dei media. Questi partner sono: 3Com, eBay, Hewlett-Packard, Citigroup, Ticketmaster, American Express, Homestore, Sony, Viva, Bertelsmann, Polygram e Amazon.com. Alcune delle proprietà interamente possedute da Time Warner comprendono: Book-of-the-Month Club, Little, Brown Editors, HBO (con i suoi sette canali), CNN e sette canali specializzati in lingue straniere; la Road Runner, la Warner Brothers Studios; la Weight Watchers, la Popular Science e cinquantadue diverse etichette discografiche» 6.

 

società gestite da aol time warner
 

- AOL Time Warner possiede:

  • Sessantaquattro riviste, tra cui Time, Life, People, MAD Magazine e DC Comics;

  • Warner Bros, New Line e Fine Line Features (nel cinema);

  • Oltre quaranta etichette musicali, tra cui Warner Bros, Atlantic ed Elektra;

  • Numerose reti televisive, tra cui WB, HBO, Cinemax, TNT, Cartoon Network e CNN;

  • Madonna, Sean Paul e The White Stripes.

proprietà della aol time warner

 

 

logo viacom

- Viacom possiede:

  • CBS, MTV, MTV2, UPN, VH1, Showtime, Nickelodeon, Comedy Central, TNN, CMT e BET;

  • Paramount Pictures, Nickelodeon Movies ed MTV Films;

  • Blockbuster Videos;

  • 1800 cinema della catena Famous Players.

proprietà della viacom

 

 

the walt disney company

 

«La Disney possiede una squadra di hockey chiamata "The Mighty Ducks", ma essa non inizia neppure a darci un'idea della vastità del suo impero. Hollywood è ancora il suo cuore simbolico, con otto studi cinematografici di produzione e distribuzione: Walt Disney Pictures, Touchstone Pictures, Miramax, Buena Vista Home Video, Buena Vista Home Entertainment, Buena Vista International, Hollywood Pictures e Pictures e Caravan. La Walt Disney Company controlla otto case editrici, e attraverso l'ABC Publishing Group molte riviste; la ABC Television Network, sempre di proprietà della Disney, controlla dieci canali TV, trenta stazioni radio, undici canali via cavo, tra cui quello Disney, l'ESPN (congiuntamente), l'A&E e History Channel. Essa possiede anche tredici canali che trasmettono in tutto il mondo, sette canali sportivi in tutto il mondo, e diciassette siti Internet, tra cui quello dell'ABC Group, dell'ESPN.Sportszone, NFL.com, NBAZ.com e NASCAR.com. Le sue cinque case discografiche includono la Buena Vista, la Lyric Street, le etichette della Walt Disney e le produzioni teatrali che derivano dai film come Il Re Leone, La Bella e la Bestia e Il re Davide» 7. La Walt Disney Company possiede:

proprietà della disney

 

 

logo della vivendi universal


La Vivendi Universal possiede:

  • Il 27% delle vendite musicali negli Stati Uniti; le etichette sono: la Interscope Geffen, l'A&M, Isola, Def Jam, MCA, la Mercury, la Motown e la Universal;

  • La Universal Studios, Studio Canal, Polygram Films e Canal+;

  • Numerose compagnie telefoniche e di internet;

  • Lady Gaga, The Black Eyed Peas, Lil Wayne, Rihanna, Mariah Carey e Jay-Z.

proprietà vivendi universal

 

 

logo della sony

 

La Sony possiede:

proprietà della sony

 

Un numero limitato di operatori nel settore culturale implica una quantità limitata di punti di vista e di idee che si fanno strada tra il grande pubblico. Ciò significa anche che un singolo messaggio può facilmente saturare tutte le forme di media per generare consenso (ad esempio, il messaggio «ci sono armi di distruzione di massa in Iraq»).
 

La standardizzazione del pensiero umano
 

controllo mentale tramite la tvNegli ultimi decenni, la fusione tra le compagnie dei media ha generato una piccola oligarchia di conglomerati di media. Gli spettacoli televisivi che seguiamo, la musica che ascoltiamo, i film che guardiamo e i giornali che leggiamo sono tutti prodotti da cinque società. I proprietari di questi conglomerati hanno stretti legami con l'élite mondiale e, per molti versi, sono essi stessi l'élite. Possedendo tutti i possibili sbocchi, essi hanno il potenziale per raggiungere le masse e hanno il potere di creare nella mente delle persone una visione del mondo unica e coesa, generando una «standardizzazione del pensiero umano». Anche i movimenti o gli stili considerati marginali sono produzioni di questa oligarchia. I mass media producono anche gli stessi ribelli che, essendo però parte dell'establishment, non rappresentano una minaccia. Gli artisti, le creazioni e le idee che non rientrano nel modo di pensare standardizzato, vengono respinti senza pietà e dimenticati da questi conglomerati di media, che, in questo modo, li rendono praticamente invisibili alla società stessa. Di contro, le idee, che sono ritenute valide e auspicabili per le masse vengono abilmente commercializzate al fine di farle diventare la norma. Nel 1928, Edward Bernays aveva già intravisto l'immenso potenziale di questi sistemi per la standardizzazione del pensiero: «Il cinema americano è il più grande vettore inconsapevole di propaganda nel mondo odierno. Si tratta di un grande distributore di idee e di opinioni. I film possono standardizzare le idee e le abitudini di una nazione. Poiché le immagini sono fatte per soddisfare le richieste del mercato, esse riflettono, enfatizzano e addirittura esagerarono le tendenze popolari, piuttosto che stimolare nuove idee e opinioni. I film si avvalgono solo di idee e di fatti che sono in voga» 8. Nel 1930, questi fatti sono stati segnalati come pericoli per la libertà umana dai teorici della Scuola di Francoforte, come Theodor Adorno (1903-1969) ed Herbert Marcuse (1898-1979) 9. Essi hanno identificato tre principali problemi relativi all'industria culturale.

 

theodor adorno herbert marcuse
Theodor Adorno Herbert Marcuse

 

L'industria può:

  • ridurre gli esseri umani allo stato di massa che ostacola lo sviluppo di individui emancipati, i quali sono gli unici in grado di prendere decisioni razionali;

  • sostituire la legittima autonomia e la consapevolezza di sé con la pigrizia intrinseca del conformismo;

  • convalidare l'idea che gli uomini in realtà cercano di sfuggire al mondo assurdo e crudele in cui vivono lasciandosi andare ad uno stato di soddisfazione fittizia.

La nozione di fuga è ancor più pertinente oggi con l'avvento dei videogiochi on line, dei film in 3D e dei sistemi home teather. Le masse, costantemente alla ricerca del massimo intrattenimento, ricorrono a prodotti ad alto costo di realizzazione che possono essere creati solo dai piùpiovra televisiva grandi gruppi mediatici del mondo. Questi prodotti contengono messaggi attentamente calcolati e simboli che non sono nient'altro che propaganda di intrattenimento. Tale propaganda (utilizzata in senso politico, culturale e commerciale) non è più la forma di comunicazione coercitiva o autorevole che si può trovare nelle dittature: essa è diventata sinonimo di divertimento e di piacere. Scrive Aldous Huxley: «Per quanto riguarda la propaganda, i primi sostenitori dell'alfabetizzazione universale e della libertà di stampa avevano solo due possibilità: la propaganda poteva essere o vera o falsa. Essi non videro quello che in effetti è successo, soprattutto nelle nostre democrazie capitalistiche occidentali: lo sviluppo di una vasta industria delle comunicazioni di massa, il cui obiettivo principale non era trasmettere il vero e neppure il falso, ma ciò che è frivolo e irrilevante. In una parola, hanno fallito nel non prendere in considerazione l'infinito appetito per le distrazioni che ha l'uomo» 10. Un programma o una trasmissione singola non hanno un effetto notevole sulla psiche umana. I mass media, tuttavia, per la loro natura onnipresente, creano un ambiente di vita in cui ci evolviamo su base quotidiana. Esso definisce le norme ed esclude quelle indesiderabili. Allo stesso modo in cui ai cavalli viene fatto indossare il paraocchi in modo che possano vedere solo ciò che è davanti a loro, così le masse possono solo vedere ciò che i media mostrano.

 

Scrive Jacques Ellul: «è l'emergere dei mass media che rende possibile l'utilizzazione di tecniche di propaganda su scala sociale. L'orchestrazione della stampa, della radio e della televisione per creare un ambiente totale, durevole e continuo rende l'influenza della propaganda virtualmente impercettibile proprio perché crea un ambiente costante. I mass-media forniscono il legame essenziale tra l'individuo e le domande della società tecnologica» 11. Uno dei motivi per cui i mass media influenzano con successo la società è dovuto alla vasta quantità di ricerche sulle scienze cognitive e sulla natura umana che sono state condotte.

 

Tecniche di manipolazione

 

marshall mcluhanScrive il filosofo canadese Marshall McLuhan (1911-1980): «La pubblicità è il deliberato tentativo di gestire la percezione che il pubblico ha di un determinato soggetto. I soggetti delle pubblicità includono le persone (ad esempio, dei politici e degli artisti), i beni e i servizi, le organizzazioni di ogni tipo e le opere di intrattenimento» 12. Il concetto di vendere prodotti e idee alle masse ha portato ad una quantità senza precedenti di ricerche sul comportamento umano e sulla psiche. Le scienze cognitive, la psicologia, la sociologia, la semiotica, la linguistica e le scienze di altri settori connessi sono tutt'ora oggetto di ricerca, attraverso studi ben finanziati. «Nessun gruppo di sociologi può essere paragonato ad un team pubblicitario nella raccolta e nell'elaborazione dei dati sociali utilizzabili. Le squadre pubblicitarie dispongono di miliardi da spendere annualmente sulla ricerca e sull'esame delle reazioni, e i loro risultati sono magnifiche raccolte di materiale sull'esperienza condivisa e sui sentimenti della comunità» 13. I risultati di tali studi vengono applicati alle pubblicità, ai film, ai video musicali e agli altri mezzi di comunicazione, al fine di renderli più autorevoli possibile. L'arte del marketing è molto scientifica perché deve raggiungere sia l'individuo che la coscienza collettiva. Tra i prodotti culturali più costosi, i video non sono semplicemente filmati; essi contengono immagini, simboli e significati messi in posizione strategica, al fine di generare l'effetto desiderato. «é mediante la conoscenza dell'essere umano, delle sue tendenze, dei suoi desideri, dei suoi bisogni, dei suoi meccanismi psichici e dei suoi automatismi che la psicologia e la sociologia affinano le proprie conoscenze e tecniche d'azione» 14.

 

La propaganda odierna non usa quasi mai argomenti razionali o logici. Essa attinge direttamente ai bisogni più primordiali dell'uomo e ai suoi istinti al fine di generare una reazione emotiva e irrazionale. Se avessimo sempre pensato razionalmente, probabilmente non avremmo mai acquistato il 50% di ciò che possediamo. I neonati e i bambini sono costantemente inseriti nelle pubblicità rivolte alle donne per un motivo specifico: alcuni studi hanno dimostrato che le immagini dei bambini scatenano nelle donne l'istinto di nutrire, di curare e di proteggere, che in ultima analisi le conduce a trovare «simpatiche» le suddette pubblicità. Il sesso è onnipresente nei mezzi di comunicazione di massa, in quanto attira e mantiene l'attenzione dello spettatore. Si collega direttamente al nostro istinto riproduttivo, e, quando attivato, questo istinto può immediatamente far passare in secondo piano ogni altro pensiero razionale nel nostro cervello.

 

Percezione subliminale
 

james mcdonald vicaryChe cosa succederebbe se i messaggi sopra descritti fossero in grado di raggiungere direttamente il subconscio degli spettatori senza che questi ultimi si rendessero nemmeno conto di ciò che sta succedendo? Tale è l'obiettivo della percezione subliminale. La definizione «pubblicità subliminale» è stata coniata nel 1957 dal ricercatore di mercato statunitense James McDonald Vicary (1915-1977), il quale affermava di poter indurre inconsciamente gli spettatori a bere Coca-Cola e a mangiare il popcorn, facendo apparire messaggi sullo schermo per un tempo così breve che gli spettatori neanche se ne accorgevano. «La percezione subliminale è un processo intenzionale creato dai tecnici della comunicazione, mediante il quale si risponde a determinate istruzioni senza esserne consapevoli» 15. Questa tecnica viene spesso utilizzata nel marketing e sappiamo tutti che il sesso vende bene. Anche se alcune fonti sostengono che la pubblicità subliminale sia inefficace o addirittura che sia una leggenda metropolitana, l'uso documentato di questa tecnica nei mass media dimostra che i suoi creatori credono fermamente nella sua efficacia. Recenti studi hanno anche dimostrato che funziona, soprattutto quando il messaggio è negativo. «Un'équipe dell'University College of London, finanziata dalla Wellcome Trust, ha scoperto che la percezione subliminale è particolarmente adatta a registrare i messaggi negativi. "Ci sono state molte speculazioni sul fatto che le persone possono elaborare le informazioni emozionali inconsciamente, come ad esempio le immagini, i volti e le parole", ha detto la professoressa Nilli Lavie, che ha guidato la ricerca. "Abbiamo dimostrato che le persone possono percepire il valore emozionale dei messaggi subliminali e che sono molto più in sintonia con le parole negative 16.

 

Un esempio famoso di messaggio subliminale nelle comunicazioni politiche è stato scoperto nello spot pubblicitario di George Walker Bush contro Al Gore in occasione delle presidenziali del 2000. Al 24º secondo del filmato viene presentato il prescription plan di Gore, e mentre compare la seconda riga, la fine della parola bureaucrats - ratstopi», «traditori» o «canaglie») – lampeggia sullo schermo (vedi immagine sotto) per una frazione di secondo 17. La scoperta di questo «giochetto» ha suscitato molto scalpore e, anche se negli Stati Uniti non ci sono leggi contro i messaggi subliminali, la pubblicità è stata immediatamente rimossa.

 

rats subliminale

 

Come abbiamo visto in molti articoli pubblicati su The Vigilant Citizen, i messaggi subliminali o semi-subliminali sono spesso usati nei film e nei videoclip musicali per trasmettere concetti o idee agli osservatori.

 

Desensibilizzazione

 

pubblico pecoraIn passato, quando sono stati imposti cambiamenti alle popolazioni, le proteste sono dilagate per le strade. La ragione principale di questi scontri è dovuta al fatto che l'evento era stato chiaramente annunciato dai governanti e ben compreso dalla popolazione. Avveniva all'improvviso e i suoi effetti potevano chiaramente essere analizzati e valutati. Oggi, quando l'élite ha bisogno che una parte della suo piano venga accettata dal pubblico, procede attraverso la desensibilizzazione. L'ordine del giorno, che potrebbe andare contro i migliori interessi della popolazione, sta lentamente, gradualmente e ripetutamente penetrando nel mondo attraverso il cinema (mescolandosi alla trama stessa), i video musicali (che lo rendono fantastico e sexy) o le notizie (che lo presenteranno come la soluzione ai problemi attuali). Dopo diversi anni passati ad esporre alle masse un particolare ordine del giorno, l'élite presenta apertamente questo concetto, che, grazie alla programmazione mentale, viene accolto con indifferenza generale e accettato passivamente. Questa tecnica nasce dalla psicoterapia. «Le tecniche di psicoterapia, ampiamente praticate e accettate come un mezzo per curare certi disturbi psicologici, fungono anche da metodi di controllo per le persone. Esse possono essere utilizzate sistematicamente per influenzare gli atteggiamenti e i comportamenti. La desensibilizzazione sistematica è un metodo utilizzato per rimuovere l'ansia in modo che il paziente (o il pubblico) non sia più tormentato da una paura specifica, come ad esempio dalla paura della violenza [...]. La gente si adatta alle situazioni spaventose se viene sufficientemente esposta ad esse» 18.

 

Il simbolismo occulto nella cultura popolare

 

Contrariamente alle informazioni sopra riportate, la documentazione sul simbolismo occulto è piuttosto difficile da reperire. Il fatto in sé non dovrebbe costituire una sorpresa dato che il termine «occulto» significa letteralmente «nascosto». Ciò equivale anche a dire che lailluminati comprensione di tale simbolismo è «riservata a coloro che sanno», poiché viene comunicata solo a coloro che sono ritenuti degni della Conoscenza (in greco gnôsis). Essa non viene insegnata nelle scuole, né viene discussa nei media. è quindi considerato marginale o addirittura ridicolo da parte della popolazione in generale. Tuttavia, la Conoscenza occulta non viene considerata ridicola dai circoli esoterici. Essa è considerata senza tempo e sacra. Esiste una lunga tradizione di Conoscenza ermetica e occulta che viene insegnata attraverso antiche Società Segrete fino ad arrivare ai massoni moderni. Anche se la natura e la profondità di questa Conoscenza furono probabilmente modificate e alterate nel corso dei secoli, le scuole del mistero hanno mantenuto le loro caratteristiche principali, che sono altamente simboliche, rituali e metafisiche. Queste caratteristiche, che sono state parte fondante delle sètte misteriche, sono state completamente eliminate dalla società moderna, per essere sostituite dal materialismo pragmatico. Per questo motivo, esiste un notevole divario di comprensione tra la persona pragmatica media e l'élite occulta. Scrive l'alto iniziato manly palmer hallManly Palmer Hall (1901-1990): «Se questa dottrina interna è stata tenuta nascosta alle masse, per le quali è stato concepito un codice più semplice, non è forse assai improbabile che gli esponenti di ogni aspetto della civiltà moderna – filosofico, etico, religioso e scientifico - ignorino il vero significato delle teorie e dei dogmi su cui si fondano le loro credenze? Forse che le arti e le scienze che l'umanità ha ereditato dalle più antiche nazioni celano sotto l'aspetto esteriore un mistero così grande che solamente l'intelletto più illuminato può comprenderne l'importanza? Tale è indubbiamente il nostro caso» 19. Per un certo periodo, il «codice più semplice» concepito per le masse sono state le religioni organizzate. Ai nostri giorni, tale codice viene diffuso dal tempio dei mass media, i quali predicano su base quotidiana un materialismo estremo, una vacuità spirituale e un'esistenza egocentrica e individualistica. Questi sono esattamente gli attributi opposti richiesti per divenire un individuo veramente libero, come insegnato da tutte le scuole filosofiche di pensiero. Una popolazione inebetita non si lascia forse ingannare e manipolare più facilmente? «Si dice che questi schiavi accecati siano "liberi" e "altamente educati", anche se marciano seguendo simboli che metterebbero in fuga persino un contadino medievale, il quale se la darebbe a gambe urlando terrorizzato e in preda al panico. I fregi che l'uomo moderno abbraccia con l'ingenua fiducia di un fanciullo potrebbero essere paragonati a cartelli su cui è scritto a chiare lettere: "Questa è la via che conduce alla tua morte a alla tua schiavitù", simboli che comprenderebbe persino un antico contadino» 20.

 

In conclusione

 

Questo articolo esamina i più importanti teorici nel settore dei mass media, la struttura del potere dei mezzi di comunicazione e le tecniche utilizzate per manipolare le masse. Sono convinto che queste informazioni siano di vitale importanza per chi voglia comprendere il «perché» di certi temi trattati in questo sito. La dicotomia «popolazione di massa» contro «classe dominante» descritta in molti articoli non è una «teoria cospirazionista» (odio quel termine), ma una realtà che è stata chiaramente affermata nelle opere di alcuni tra gli uomini più influenti del XX secolo.

 

Sia Lippmann che Bernays e Lasswell hanno dichiarato che il pubblico non è in grado di decidere il proprio destino, che in sé sarebbe la mèta di ogni democrazia. Al contrario, essi hanno evocato una criptocrazia, un governo segreto, una classe dominante alla guida di una «mandria disorientata». Giacché le loro idee continuano ad essere applicate alla società, appare sempre più evidente che una popolazione ignorante non è un ostacolo col quale questi signori si devono misurare: a dirla tutta, è qualcosa di auspicabile e di necessario per assicurarsi il dominio totale. Una popolazione ignorante non conosce i suoi diritti, non cerca di capire in profondità i problemi che lo attanagliano e non mette in dubbio l'autorità che la guida. Essa segue semplicemente le mode.

 

La cultura popolare va incontro a questa esigenza e coltiva l'ignoranza diffondendo un intrattenimento che intorpidisce il cervello puntando i riflettori su celebrità corrotte che devono essere continuamente idolatrate. Molte persone mi chiedono: «Esiste un modo per fermare tutto questo»? Sì, esiste. Smettere di comprare la loro schifezza. Ha detto Thomas Jefferson (1743-1826), 3º presidente degli Stati Uniti: «Se un popolo si aspetta di poter essere libero restando ignorante, spera in qualcosa che non è mai stato e che mai sarà».

 

eddie manson
 

banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione dall'originale inglese Mind Control Theories and Techniques used by Mass Media («Le teorie del controllo mentale e le tecniche usate dai mass media»), a cura di Neovitruvian's Blog. Scritto reperibile alla pagina web

http://neovitruvian.wordpress.com/category/lady-gaga/page/2/

L'articolo originale è invece reperibile alla pagina web

http://vigilantcitizen.com/vigilantreport/mind-control-theories-and-techniques-used-by-mass-media/

2 Vedi pagine web

http://vigilantcitizen.com/musicbusiness/lady-gagas-judas-and-the-age-of-horus/

http://vigilantcitizen.com/musicbusiness/lady-gagas-born-this-way-the-illuminati-manifesto/

http://vigilantcitizen.com/musicbusiness/the-occult-interpretation-of-lady-gagas-alejandro/

3 Cfr. S. Jacobson, Mind Control in the United States («Il controllo mentale negli Stati Uniti»), Critique Pub 1985.

4 Cfr. C. G. Jung, Il concetto di inconscio collettivo, 1939.

5 Cfr. E. Bernays, Propaganda, 1928.

6 Cfr. B. H. Bagdikian, New Media Monopoly («Il nuovo monopolio dei media»), 1983.

7 Ibid.

8 Cfr. E. Bernays, op. cit..

9 In realtà, anche la Scuola di Francoforte è stata creata per perseguire una rivoluzione non violenta (oggi trionfante), definita correntemente «Rivoluzione Culturale». Il suo strumento primario è stato lo sfruttamento delle teorie di Sigmund Freud in un'ottica marxista. La Rivoluzione Culturale è stata resa possibile dal tradimento degli intellettuali (come Adorno e Marcuse, entrambi di ascendenze ebraiche), utilizzati per corrompere l'Occidente.

10 Cfr. A. Huxley, prefazione ad A New Brave World.

11 Ellul (1912-1994) era un intellettuale francese.

12 Cfr. M. McLuhan, The Extensions of Man («Le estensioni dell'uomo»), McGraw-Hill, 1964.

13 Ibid.

14 Cfr. J. Ellul, Propagandes («Propagande»),  Armand Colin, Parigi 1962.

15 Cfr. S. Jacobson, op. cit..

16 Vedi pagina web

http://www.wellcome.ac.uk/News/Media-office/Press-releases/2009/WTX056618.htm

17 Il video è visionabile alla pagina web

http://www.youtube.com/watch?v=2NPKxhfFQMs

18 Cfr. S. Jacobson, op. cit..

19 Cfr. M. P. Hall, Secret Teachings of All Ages («Gli insegnamenti segreti di tutte le epoche»), 1928.

20 Cfr. M. A. Hoffman II, Secret Societies and Psychological Warfare («Società Segrete e guerra psicologica»), Independent History and Research, 2001.
 

home page