Voyage of the Acolyte («Il viaggio dell'adepto»; Charisma Records 1975) è un album di Steve Hackett. Fu il primo pubblicato come solista dall'allora chitarrista dei Genesis. Considerato spesso come un album ufficioso di questa band inglese, per la presenza di Mike Rutherford e Phil Collins, esso è incentrato sul tema del viaggio dell'iniziato, concetto caratteristico dell'interpretazione esoterica dei Tarocchi. Il titolo venne suggerito dal manager della loro casa discografica, Tony Stratton Smith (1933-1987):
I titoli dei brani rimandano infatti ai nomi di alcuni
degli Arcani maggiori: rispettivamente la Papessa (Priestess),
la Torre folgorata (Tower struck down), l'Eremita (The
Hermit), la Stella (Star of Sirius), gli Amanti (Lovers)
e Il Papa (Hierophant). Una prima versione Shadow of the
Hierophant è stata scritta in coppia con Mike Rutherford
nel periodo di Foxtrot (1972), anche se non è specificato se
fosse solo la musica o anche il testo:
Da sinistra: la cover dell'album del chitarrista Steve Hackett Voyage of Acolyte.
In un'intervista condotta da Leslie Michele Derrough a Steve Hackett leggiamo:
In un'altra occasione, lo stesso Hackett aveva dichiarato:
Tutti i brani sono estremamente interessanti, ma è nostra intenzione concentrare la nostra attenzione su The Hermit, dedicato al IX Tarocco, quello dell'Eremita, una figura molto significativa da un punto di vista dell'occultismo. Ecco il testo della canzone:
Per capire di chi stiamo parlando, ecco alcune versioni del celebre Tarocco.
I Tarocchi sono un tipo di carte da gioco che trovano la maggiore diffusione in Europa, tra la fine del Medioevo e il Rinascimento. Nati anticamente come gioco di carte nelle corti signorili dell'Italia settentrionale, oggi sono utilizzati popolarmente a scopo divinatorio, ma in virtù del loro contenuto sapienziale sono un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi di esoterismo che vedono nei ventidue Trionfi, o Arcani maggiori, le tappe di un percorso d'iniziazione.
Uno degli occultisti più autorevoli che si è interessato di Tarocchi è senz'altro lo svizzero Oswald Wirth (1860-1943), massone del 33º Grado, che creò un proprio mazzo basato sui Tarocchi di Marsiglia. Wirth ne creò una notevole elaborazione, soprattutto per quanto riguarda la correzione degli errori presenti in questo Tarocco, la giusta attribuzione dei colori e i singoli particolari delle figure.
Sopra: l'occultista Oswald Wirth e il suo libro I Tarocchi.
Il risultato che ne ottenne fu quello di un Tarocco altamente significativo dal punto di vista esoterico e altrettanto valido per la pratica della cartomanzia. Su ciascun arcano maggiore è riportata l'attribuzione di una lettera ebraica, secondo lo schema ideato dall'altro grande esoterista Eliphas Levi (1810-1875).
Secondo molti, Wirth ebbe il merito di saper recepire e sintetizzare il pensiero e i principî delle più importanti correnti iniziatiche massoniche. Se ne servì per l'interpretazione dei segreti della Grande Opera, dedicandosi allo studio dell'Alchimia, della Kabbalah e dei Tarocchi. Oswald Wirth scrisse quello che è considerato uno dei migliori testi sui Tarocchi in cui definisce l'arte della divinazione come una sorta di sacerdozio 6. Ecco cosa scrive Wirth del Tarocco dell'Eremita 7:
Che in un linguaggio comprensibile anche ai non-iniziati significa: se il Mago incontra il Serpente - Satana - non lo allontana o lo schiaccia - come fà la Donna alata dell'Apocalisse - la Beata Sempre Vergine Maria - ma fà ricorso ai suoi poteri per realizzare i suoi sordidi scopi. Il mantello è il simbolo del segreto nel quale agisce l'Iniziato e la lanterna è figura della Conoscenza dei Misteri che lo guida sulla via dell'autodeificazione, mèta del vero satanismo.
Sopra: il Tarocco dell'Eremita rielaborato da Oswald Wirth.
Di questo Tarocco, scrive l'esperto di occultismo e Massoneria Manly Palmer Hall (1901-1990), nel suo libro The Secret Teachings of All Ages: An Encyclopedic Outline of Masonic, Hermetic, Qabbalistic and Rosicrucian Symbolical Philosophy («Gli insegnamenti segreti di tutte le epoche: un'enciclopedia abbozzata della filosofia simbolica massonica, ermetica, cabalistica e rosicruciana»):
Sopra: Manly Palmer Hall e il suo libro The Secret Teachings of All Ages
Ma c'è un altro album in cui questo Tarocco dai significati luciferini fà la sua comparsa: parliamo del IV album (Atlantic Records 1971) dei Led Zeppelin. Nell'interno aperto della versione su vinile c'è proprio l'Eremita dei Tarocchi!
Sopra: i Led Zeppelin e la figura dell'Eremita all'interno della cover di questo album.
La presenza di questa figura ieratica in una cover dei padri dell'hard rock non è affatto casuale, visto che Jimmy Page, virtuoso chitarrista dei Led Zeppelin è un devoto seguace del Mago Nero inglese Aleister Crowley (1875-1947), anch'egli grande studioso dei Tarocchi. Ma di questo aspetto satanico del famoso quartetto britannico parleremo altrove...
Note
1 Cfr. K. Barrie, A Conversation With ex-Genesis Guitarist Steve Hackett («Una conversazione con l'ex chitarrista dei Genesis Steve Hackett»), in Music Life Magazine, del 31 gennaio 2016 http://www.musiclifemagazine.net/a-conversation-with-ex-genesis-guitarist-steve-hackett/ 2 Cfr. M. Giammetti, Genesis – Gli anni prog, Giunti, 2013, pag. 131. 3 Cfr. L. M. Derrough, Steve Hackett – An Interview with the Prog Pioneer («Steve Hackett - Un'intervista con il pioniere del Prog»), in Glide Magazine, del 30 settembre 2013. https://glidemagazine.com/40562/steve-hackett-an-interview-with-the-prog-pioneer/ 4 Cfr. A. Hewitt, The Defector Speaks Out - Steve Hackett Talks at Length About His Solo Career («Il disertore si rivela: Steve Hackett parla a lungo della sua carriera solista»), intervista del 25 settembre 1993, presente sul sito The Waiting Room on line http://www.twronline.net/issues/twr26/twr26_sh_interview.htm 5 Traduzione del testo a cura di Francesco D'Apice, che ringraziamo. 6 In Italia, questa opera è uscita per i tipi delle Edizioni Mediterranee, Roma 1990. 7 Cfr. O. Wirth, op. cit., pag. 172.
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