del Dr. Joseph Mercola 1

 

postato: 15 maggio 2023

 

mangiare carne

 

 

Prefazione

 

Fino a qualche anno fa i mass media, di tanto in tanto, tiravano fuori la storia dei pericoli per la salute rappresentati dal consumo di carni rosse, che, secondo gli «esperti», aumenterebbero la possibilità di ammalarsi di cancro. Oggi si è andati ben oltre affermando addirittura che occorrerebbe vietare non solo il consumo di tutti i tipi di carne, ma persino l'allevare bestiame per trarne nutrimento. In questo caso però la ragione di questo drastico provvedimento non è collegata alla salute del consumatore, bensì a quella del pianeta.

 

Infatti, sempre secondo gli «esperti», la produzione di carne animale - dall'allevamento fino alla messa in vendita sugli scaffali dei supermercati - sarebbe responsabile di un cospicuo aumento dei livelli di CO2 nell'atmosfera, che sarebbe responsabile del riscaldamento globale e dei conseguenti «cambiamenti climatici».

 

 

Non rimane quindi che rinunciare alla carne animale e cercare alternative «sostenibili». Già da tempo si parla in certi ambienti di «carne sintetica» ottenuta artificialmente in laboratorio coltivando cellule non animali, o di carne vegetale, o di insetti commestibili, e via di questo passo.

 

Sopra: immagine propagandistica che spinge al consumo di insetti e mostra tutti i «vantaggi» (compresa la salvaguardia dell'ambiente...) di questo tipo di cibo.

 

In realtà, come afferma l'Autore di questo articolo, il vero scopo di questa rivoluzione alimentare, alimentata da una propaganda martellante, rientra nei piani dell'élite globalista di accentrare e assumere il controllo totale delle risorse della Terra: da tutti i tipi di energia fino all'alimentazione (ovviamente, a questa centralizzazione non sfuggirà la sanità mondiale con tutto ciò che ne consegue...). Una volta ottenuta carne sintetica si procederà alla sua brevettazione da parte di poche multinazionali che a quel punto avranno il monopolio in materia alimentare (e non).

 

 

A questa gente non importa un fico secco se poi questi cibi artificiali e gli insetti si dimostreranno nocivi per la salute della gente. D'altronde, per i vegani e per gli ambientalisti più esaltati (alleati coscienti o incoscienti dell'élite globalista) l'uomo stesso è il cancro da estirpare che sta distruggendo il pianeta... Senza dimenticare che in diverse occasioni l'élite non ha nascosto la sua intenzione di ridurre drasticamente la popolazione mondiale... Ancora una volta, i supposti pericoli per l'ambiente sono il pretesto per intruppare l'umanità in vista di Nuovo Ordine Mondiale e di un Governo Mondiale che ogni giorno sembra essere più vicino.

 

 

  Paolo Baroni

 

 

 

Il consumo di carne sta distruggendo il pianeta

 

La carne è stata un alimento base sin dagli albori dell'umanità 2. Fino ad oggi nessuno ha mai sentito il bisogno di giustificare il consumo di proteine animali. Secondo l'élite globalista, che sta lavorando per un giungere ad monopolio completo dell'approvvigionamento alimentare, il consumo di carne è al centro dei cambiamenti climatici provocati dall'uomo e deve cessare per «salvare il pianeta».

 

 

Nel settembre 2019, un avvocato britannico (un avvocato processuale) è arrivato al punto di chiedere l'approvazione di nuove leggi che vietino il consumo di carne per proteggere l'ambiente e, col passare del tempo, questo tipo di follia probabilmente non farà che intensificarsi. Come riportato da The Guardian all'epoca,

 

«l'avvocato Michael Mansfield ha suggerito che dovremmo varare nuove leggi contro l'ecocidio - le pratiche che distruggono il pianeta - e che queste nuove norme potrebbero prendere di mira la carne. Egli ha affermato: "Penso che quando guardiamo al danno che il cibarsi di carne sta facendo al pianeta, non è assurdo pensare che un giorno mangiare la carne  diventerà illegale 3.

 

 

Oltre a un divieto assoluto del consumo di carne, sono state proposte anche una serie di strategie coercitive, come la modifica dei sussidi agricoli e delle leggi commerciali, il cambiamento delle diete negli ospedali e nelle scuole, l'aggiunta di etichette di avvertenza, l'istruzione (leggi «propaganda») e l'attuazione di varie tassazioni, comprese una serie di tasse specifiche sulla carne e di carbon tax (tassa sull'anidride carbonica emessa) più generalizzate 4.

 


La salute umana dev'essere sacrificata... per salvaguardare l'ambiente

 

The Guardian ha citato la ricerca dell'Università di Oxford 5, pubblicato nell'estate del 2018, secondo cui la produzione di carne e latticini è responsabile del 60% delle emissioni di gas serra prodotte dal settore agricolo, e che i bovini utilizzano l'83% dei terreni agricoli disponibili fornendo solo il 18% delle calorie e il 37% di proteine alimentari. Continua The Guardian:

 

«Ma le preoccupazioni ambientaliste non possono essere l'unica considerazione. Anche la salute umana dev'essere presa in esame, e i ricercatori avvertono che non sappiamo virtualmente nulla sugli effetti a lungo termine sulla salute causati dal consumo di cibi alternativi come la carne coltivata e vegetale».

 

Sopra: quella che a prima vista sembrerebbe una barzelletta è ciò che sostengono fermamente gli ambientalisti e i fautori della carne sintetica.

 

Ma le preoccupazioni ambientali sono l'unico fattore valido in questa equazione? E la salute umana? È ragionevole condannare intenzionalmente tutta l'umanità a cattive condizioni di salute e scarsa cognizione solo perché una piccola élite assetata di potere afferma che la produzione di cibo ha un impatto negativo sul clima? Molte delle attività perseguite da questi globalisti hanno impatti dannosi sull'ambiente, ma questi effetti non vengono affrontati.

 

Invece, stanno mirando al cibo! La parte più esasperante di questo dibattito è il fatto che la salute umana e quella ambientale possono essere ottimizzate contemporaneamente. Se l'élite globalista fosse veramente animata da buone intenzioni, incentiverebbe gli agricoltori a passare a pratiche agricole rigenerative e alla gestione globale del bestiame. Problema risolto.

 

Sopra: esempio di

propaganda ambientalista.

 

Avremmo alimenti più sani e ricchi di elementi nutrienti, e l'ambiente si rigenererebbe rapidamente. Presto seguirebbe la normalizzazione del clima. Per saperne di più, vedi il mio articolo Regenerative Food and Farming: Survival and Revival. Ma no, l'agricoltura rigenerativa non fa nemmeno parte della discussione. Essa viene intenzionalmente ignorata, ed è così che si arriva alla conclusione che i globalisti non hanno alcuna intenzione di risolvere il vero problema. La loro intenzione è di controllare l'approvvigionamento alimentare assicurandosi che tutti gli alimenti siano brevettabili e di loro proprietà.

 

 

Uno studio avverte: il divieto di carne danneggerebbe la salute umana

 

Dall'altro lato di questo dibattito, abbiamo ricerche 6 che dimostrano che l'eliminazione di carne e latticini dalla dieta umana comporterebbe danni significativi alla salute. Ecco quanto scriveva Nutrition Insight a metà aprile 2023 7:

 

«Tra un numero crescente di ricerche che collegano il consumo ridotto di carne a vari benefici per la salute, un nuovo studio conclude che rimuovere o ridurre il consumo di carne il dalle diete è rischioso in quanto la carne è un alimento ricco di nutrienti che "continua ad avere un ruolo chiave nella salute e nello sviluppo umano. I ricercatori spiegano che la carne offre una fonte di proteine e sostanze nutritive di alta qualità che non sono sempre facilmente ottenibili con diete prive di carne e che sono spesso subottimali o carenti nelle popolazioni globali. Gli alimenti di origine animale sono superiori a quelli di origine vegetale in quanto forniscono contemporaneamente diversi micronutrienti biodisponibili e macronutrienti di alta qualità, fondamentali per la crescita e lo sviluppo cognitivo", osserva il coautore Dr. Adegbola Adesogan, direttore del "Global Food Systems Institute", dell'Università della Florida. Le raccomandazioni dietetiche di eliminare i cibi di origine animale dalle diete ignorandone l'importanza...”».

 

 

Infatti, come osservato in questo documento 8, l'anatomia umana, la digestione e il metabolismo indicano che la razza umana non solo è compatibile con l'assunzione di carne, ma dipende anche da un consumo di questo alimento relativamente sostanziale, e scollegare l'intera popolazione dai nostri modelli dietetici aumenta piuttosto che ridurre il rischio di carenze nutrizionali e malattie croniche.
 

La carne è più della somma delle singole sostanze nutrizionali

 

Sappiamo già che la preponderanza di alimenti processati nella dieta occidentale è responsabile del nostro attuale carico di malattie e la rimozione di uno dei pochi cibi integrali rimasti - la carne - senza dubbio non farà che peggiorare la situazione. I nutrienti specifici presenti nella carne, che non sono facilmente ottenibili nelle diete prive di carne, includono vitamine del gruppo B, e in particolare la vitamina B12, il retinolo, gli acidi grassi omega-3 a catena lunga, in forme biodisponibili di ferro e zinco, taurina, creatina e carnosina, che hanno tutti importanti funzioni nutritive.

 

Sopra: le vitamine del gruppo B hanno un ruolo importantissimo all'interno di una dieta equilibrata che include la carne e i latticini.

 

Come notato dagli autori 9:

 

«Come matrice alimentare, la carne vale più della somma dei suoi singoli nutrienti. Inoltre, all'interno della matrice dietetica, essa può fungere da alimento-chiave di volta in interventi dietetici per migliorare lo stato nutrizionale, specialmente nelle regioni che fanno molto affidamento sui cereali di base. Gli sforzi per ridurre l'assunzione globale di carne per motivi ambientali o di altro tipo oltre la soglia acritica possono ostacolare i progressi verso la riduzione della denutrizione e gli effetti che ciò ha sui risultati sia fisici che cognitivi, e quindi soffocare lo sviluppo economico [...].

 

Tralasciando il grado di impatto negativo che la carne può avere su una varietà di fattori che riguardano la salute umana e planetaria [...], lo scopo del presente articolo è riassumere gli aspetti nutrizionali positivi del consumo di carne. La delineazione, la comprensione e la ponderazione di tali parametri saranno necessarie per consentire un'adeguata analisi costi-benefici di qualsiasi trasformazione del sistema alimentare, e in particolare di coloro che desiderano ridurre fortemente o addirittura eliminare l'assunzione di carne».

 

 

Abbiamo un problema creato dall'uomo

 

Abbiamo un problema causato dall'uomo, ma non è il presunto cambiamento climatico. Il problema è che la produzione alimentare è stata imbastardita. In un articolo del 24 aprile 2023 su The Scotsman 10, l'editorialista Philip Lymbery condivide i ricordi di un viaggio attraverso la valle agricola italiana.

 

 

Durante il tour di «graziosi villaggi», «infiniti pascoli e campi coltivati», si è presto reso conto che mancava qualcosa: il bestiame. Non una volta ha visto un animale da fattoria da nessuna parte. I pittoreschi pascoli erano tutti vuoti. Ha scritto:

 

«Dov'erano le mucche che producevano il latte per il famoso Parmigiano o Grana Padano? O i maiali famosi per il prosciutto di Parma? O le galline che producono le uova per la Carbonara? Quello che ho scoperto è che i contadini della regione agricola più ricca d'Italia avevano dimenticato come tenere gli animali all'aperto. Avevano semplicemente un punto cieco.

 

 

Non riuscivano a capire perché non fosse giusto tenerli rinchiusi tutto il giorno, tutti i giorni. Non riuscivano a vedere l'ironia dell'erba che veniva coltivata, poi falciata e ridotta in balle per nutrire le mucche incarcerate.

 

 

Avevano perso di vista il fatto che a mucche, maiali e galline piace sentirsi all'aria aperta e al Sole tanto quanto noi. Mi ha fatto venire in mente qualcos'altro. Una volta Locatelli disse: "È meglio avere una carne fantastica una volta alla settimana che riempirsi ogni giorno con carne scadente e allevata con noncuranza". Dobbiamo tutti abituarci alla qualità, non alla quantità"».

 

 

Lymbery ha scoperto che anche i cibi pubblicizzati come prodotti da mucche «nutrite con erba», come il famoso Parmigiano Reggiano o il Parmigiano italiano, venivano allevate al chiuso in spazi ridotti. Secondo Lymbery, nel 2016 meno dell'1% delle aziende agricole italiane che forniscono prodotti lattiero-caseari per la produzione di Parmigiano ha permesso alle mucche di pascolare liberamente all'aperto. È la norma.

 

Invece nel resto dei casi le mucche sono tenute permanentemente al chiuso. Un altro fatto che Lymbery ha scoperto durante i suoi viaggi attraverso l'Italia è stato che i campi coltivati sono principalmente dedicati alla coltivazione di mangimi per animali, non di alimenti per l'uomo. Questi tipi di pratiche sono ciò che sta avendo un effetto dannoso sull'ambiente. È l'agricoltura intensiva il problema, non l'agricoltura o la produzione alimentare in generale. Come accennato in precedenza, la soluzione è l'agricoltura rigenerativa e l'allevamento che tenga presente tutte le priorità, non più alimenti finti o trasformati.

 

 

Le carni sintetiche non sono un valido sostituto della carne vera

 

Come ho spiegato nel mio articolo in Red Meat Is Not a Health RiskLa carne rossa non è un rischio per la salute»), la ricerca ha dimostrato che la carne rossa non trasformata presenta un rischio molto basso di effetti avversi sulla salute, se presenti. D'altra parte, le operazioni di carne sintetica sono produttori significativi di emissioni di CO2, e le carni a base vegetale hanno dimostrato di inibire l'assorbimento di minerali negli esseri umani.

 

Sopra: carne sintetica prodotta in laboratorio.

 

Entrambe le alternative alla carne sono ultra-elaborate 11, e quindi possono causare lo stesso tipo di deterioramento della salute di altri alimenti trasformati. Obesità 12, Diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, cancro e depressione sono solo alcuni esempi di condizioni note per essere promosse ed esacerbate da una dieta alimentare trasformata 13.

 

Nel dicembre del 2022, i ricercatori svedesi hanno avvertito che le alternative alla carne a base vegetale hanno livelli molto elevati di fitati antinutrienti che inibiscono l'assorbimento dei minerali nel corpo umano. Di conseguenza, mentre il sostituto della carne può sembrare contenere molti dei nutrienti necessari, come il ferro, il tuo corpo non può assorbirli. Che le alternative alla carne a base vegetale possano quindi provocare carenze nutrizionali dannose per la salute è del tutto prevedibile. Come riportato da Nutrition Insight 14:

 

«Lo studio, pubblicato su "Nutrients", ha analizzato 44 sostituti della carne venduti nei supermercati svedesi, composti principalmente da proteine di soia e piselli. Esso comprendeva anche prodotti di soia fermentati di tempeh e micoproteine - funghi. "Tutti i prodotti avevano un alto contenuto di ferro e zinco, ma una bassa biodisponibilità (tranne il tempeh e i prodotti a base di micoproteine).

 

Ciò significa che i minerali passano attraverso il tratto gastrointestinale senza essere assorbiti", dice Ann-Sofie Sandberg di "Nutrition Insight", coautrice dello studio e docente di Scienze dell'alimentazione e della nutrizione presso la Chalmers University. La Sandberg precisa che le micoproteine non contenevano ferro, ma quantità relativamente elevate di zinco. L'assorbimento dello zinco potrebbe essere influenzato negativamente dalle pareti delle cellule fungine, sebbene il processo sia ancora sconosciuto.

 

 

"Tra questi prodotti, abbiamo visto un'ampia variazione nel contenuto nutrizionale e quanto possono essere sostenibili dal punto di vista della salute. In generale, l'assorbimento stimato di ferro e zinco dai prodotti era estremamente basso", afferma Cecilia Mayer Labba, autrice principale dello studio [...]. La Sandberg spiega che il ferro più disponibile per l'assorbimento proviene da carne e pesce contenenti ferro eme, che viene assorbito molto facilmente.

 

"Carne e pesce contengono anche quello che viene chiamato 'il fattore carne' - tessuti muscolari o amminoacidi - che stimolano l'assorbimento del ferro non eme nell'intero pasto. Così, ci sono due motivi per cui le proteine animali sono superiori per l'assorbimento del ferro. Inoltre, l'assorbimento dello zinco è stimolato dalle proteine animali"».

 

 

L'ordine esecutivo pone le basi per gli alimenti creati in laboratorio

 

I capi di governo, tuttavia, sembrano del tutto ignoranti dei rischi connessi con una transizione all'ingrosso da cibi veri e integrali ad alternative trasformate e sintetiche. Nel settembre 2022, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato un Executive Order on Advancing Biotechnology and Biomanufacturing Innovation for a Sustainable, Safe and Secure American Bioeconomy 15 («Ordine esecutivo sull'avanzamento dell'innovazione nelle biotecnologie e nella bioproduzione per una bioeconomia americana sostenibile, sicura e protetta»), che apre la strada alla biotecnologia per assumere il controllo della produzione alimentare.

 

 

Alla fine di marzo del 2023, Biden ha ulteriormente ampliato questa premessa nel rapporto «Bold Goals for US Biotechnology and Biomanufacturing» 16 («Obiettivi audaci per la biotecnologia e la bioproduzione statunitense»). Secondo questo piano, l'industria alimentare dev'essere guidata dalla biotecnologia e i «miglioramenti» che possiamo aspettarci sono più carni sintetizzate in laboratorio e alimenti vegetali bioingegnerizzati.

 

 

Un piano simile è descritto anche nel Genetic Technology and Precision Breeding Act («Legge sulla tecnologia genetica e sull'allevamento di precisione») del Regno Unito del 2023 17. Obiettivi specifici evidenziati nel rapporto «Bold Goals» 18 di Biden includono la riduzione delle emissioni di metano dall'agricoltura del 30% entro il 2030, in parte riducendo le emissioni di metano dal bestiame ruminante.

 

Sopra: per ridurre l'emissione di gas serra durante la ruminazione si è giunti persino, con il pretesto di studiare la digestione degli animali, ad aprire un buco sul fianco che immette direttamente allo stomaco della mucca.

 

Mentre Bill Gates sta investendo per sviluppare maschere facciali per il bestiame 19 che catturino il metano emesso durante la digestione, il modo più semplice per ridurre le emissioni del bestiame è semplicemente eliminare del tutto gli animali, e questo, ovviamente, significa meno cibo vero. Tra i molti problemi inerenti questo piano c'è il fatto che i contribuenti ora pagheranno per il finanziamento del governo delle società private coinvolte nell'industria del cibo falso. Il risultato finale è altamente prevedibile.

 

Sopra: un prototipo di maschera creato nei laboratori di Bill Gates che avrebbe lo scopo di impedire alle mucche di emettere gas serra durante la ruminazione.

 

Quello che avremo è una ripetizione di ciò che è accaduto con i sussidi agricoli. Piuttosto che sovvenzionare gli alimenti più nutrienti, i sussidi agricoli del governo mirano esclusivamente alle grandi aziende agricole monocolturali che coltivano mais geneticamente modificato, soia e altri ingredienti di base utilizzati negli alimenti trasformati. Di conseguenza, l'industria alimentare trasformata sarà alimentata dai nostri soldi, mentre la salute pubblica peggiorerà.

 

La stessa cosa accadrà qui. Invece di investire nell'agricoltura rigenerativa, il governo sta sostenendo un'intera nuova industria di alimenti contraffatti, dalle carni coltivate in laboratorio alla produzione di insetti su larga scala. Nel frattempo, i dati sulla sicurezza per le carni di origine vegetale, per le carni di allevamento sintetico e per le proteine degli insetti sono gravemente carenti.

 

Sopra: allevamenti intensivi di insetti, il cibo del futuro.

 

Solo per fare un esempio, un rapporto 20  sull'identificazione dei pericoli alimentari del marzo 2023 redatto dalla britannica Food Standards Agency (FSA) e dalla Food Standards Scotland sottolinea che ci sono «notevoli lacune nella conoscenza» quando si tratta di produzione di carne a base di cellule. Ci sono pochi o nessun dato sulla tossicologia, sui profili nutrizionali, sulla stabilità del prodotto, sui rischi allergici, sui rischi di contaminazione e sugli effetti avversi di questi prodotti se consumati dagli esseri umani.

 

 

Esempi di potenziali pericoli

 

Le potenziali aree problematiche identificate dalla Food Standards Agency includono 21:

 

Reagenti contaminati, bagni a base di aria o acqua;

Attrezzature scarsamente pulite o scarsamente sottoposte a manutenzione;

Mancato rispetto dei protocolli di pulizia durante la coltura delle cellule;

Mancato rispetto delle buone pratiche di laboratorio (BPL) e/o delle buone pratiche di fabbricazione (GMP);

Uso di antibiotici, fungicidi e/o sostanze chimiche tossiche per l'uomo nella produzione;
Consumo di virus utilizzati nel processo di produzione;

Contaminazione incrociata di una linea cellulare in un'altra dovuta all'uso concomitante di linee multiple;

Altri rischi di contaminazione incrociata, come «scarsa manutenzione delle apparecchiature, regimi di pulizia inadeguati, conservazione errata delle cellule, utilizzo di più linee cellulari in un'area, utilizzo di celle sbagliate ed etichettatura errata»;

Nuove malattie e/o reazioni allergiche a nuove proteine dovute all'utilizzo di linee cellulari di animali non comuni nella dieta locale;

Carenze nutrizionali, «in quanto il profilo nutrizionale potrebbe essere diverso da quello che va a sostituire».

 

Come indicato nel Food Hazards Identification Report 22:

 

«Ci sono molte fasi di sviluppo per la produzione di carne coltivata [...], dal prelievo di una linea cellulare da una piccola fiala o biopsia e dall'aumento graduale del volume della coltura per fasi (proliferazione), fino a quando un bioreattore di dimensioni commerciali può essere seminato, alla differenziazione delle cellule fino a raggiungere l'obiettivo finale desiderato tipo cellulare. Quindi [stanno] facendole maturare, di solito su di un'impalcatura, per aumentare il contenuto proteico, e quindi staccando/macinando le cellule dalla loro impalcatura per produrre un prodotto finale che può essere utilizzato per produrre cellule simili alla carne. In ogni fase, vengono utilizzati diversi prodotti chimici, biologici, formulazioni di terreni, additivi e integratori per garantire una coltura di successo».

 

 

La contaminazione può verificarsi in uno qualsiasi di questi passaggi. Inoltre, ogni additivo presenta rischi potenziali, noti e sconosciuti, poiché durante il processo vengono creati vari sottoprodotti. Considerando la lavorazione in più fasi a cui sono sottoposte le carni coltivate, semplicemente non è possibile che sia sicura come la carne convenzionale, dove i rischi di contaminazione primaria sono limitati alla macellazione, alla lavorazione, al confezionamento, alla distribuzione e allo stoccaggio. Con le carni sintetiche, una contaminazione pericolosa può verificarsi in qualsiasi momento durante la produzione, oltre a questi «punti deboli» convenzionali.

 

Sopra: cellule sintetiche allevate in uno dei tanti laboratori (quasi di tutti di proprietà di Bill Gates) in cui si sta cercando di creare carne artificiale.

 

Gli alimenti ultraprocessati sono tutt'altro che «green»

 

Gli alimenti ultraprocessati sono anche del tutto controproducenti per gli obiettivi ambientali «green» e sostenibili. Ad esempio, gli alimenti ultraprocessati rappresentano già dal 17% al 39% del consumo energetico totale correlato alla dieta, dal 36% al 45% della perdita totale di biodiversità correlata alla dieta e fino ad un terzo delle emissioni totali di gas serra legate alla dieta 23. Quindi, in che modo l'espansione della produzione e del consumo di alimenti ancora più ultraprocessati ridurrà le emissioni di gas serra? Come evidenziato in un articolo del Journal of Cleaner Production di settembre del 2022 24,

 

«Gli alimenti ultraprocessati sono prodotti fondamentalmente controproducenti per la preservazione dell'ambiente; essi sono stati associati alla cattiva salute e a risultati sociali, e richiedono risorse ambientali finite per la loro produzione [...]. Essi sono responsabili di significative emissioni di energia [e] di gas serra legate alla dieta».

 

E, nonostante tutto il rispetto formale per l'«equità», l'aumento del consumo di alimenti sintetici peggiorerà le disuguaglianze economiche, poiché reindirizzerà il denaro dai piccoli agricoltori e dai proprietari di case indipendenti alle multinazionali che fanno affidamento su lavoratori sottopagati.

 

Sopra: la solita lobby di miliardari, proprietari di multinazionali, che come sempre da questo affare guadagnerà un immenso profitto a spese della nostra salute e dei lavoratori del Terzo Mondo.

 

Il manzo sarà bandito?

 

Per quanto folle possa sembrare, ci sono tutte le ragioni per sospettare che un divieto sulla carne alla fine diventerà realtà. Personalmente, non credo che ciò avverrà attraverso leggi che vietano il consumo di carne. Piuttosto, la carne verrà semplicemente eliminata poiché gli agricoltori sono costretti a limitare le dimensioni delle mandrie per conformarsi alle varie restrizioni sull'uso di fertilizzanti e ai limiti sulle emissioni di carbonio. Le false alternative prenderanno quindi il loro posto e, nel tempo, le persone dimenticheranno come allevare il proprio cibo. A quel punto, l'umanità sarà interamente catturata e ridotta in schiavitù.

 

 

Essere parte della soluzione

 

In definitiva, se vogliamo essere liberi e vogliamo la sicurezza alimentare, dobbiamo concentrare i nostri sforzi sulla costruzione di un sistema decentralizzato che colleghi le comunità con gli agricoltori che coltivano cibo vero in modo sostenibile e lo distribuiscono a livello locale. Le strategie che possono portarci al raggiungimento di quell'obiettivo sono state trattate nel simposio Attack on Food («Attacco al cibo»), organizzato il 4 marzo 2023 da Children's Health Defense («Difesa della salute dei bambini»).

 

 

Ad esempio, il Dr. John Day e la Dr.ssa Beverly Johannson hanno condiviso suggerimenti su come coltivare il proprio cibo e conservare ciò che si coltiva. La sessione finale del simposio si è occupata di soluzioni sociali più ampie per combattere la guerra al cibo.

 

 

Il rappresentante degli Stati Uniti Thomas Massie ha evidenziato le principali vulnerabilità nell'approvvigionamento alimentare, che è andato in pezzi durante la pandemia quando gli agricoltori hanno dovuto sopprimere gli animali perché non potevano farli lavorare.

 

 

Quattro confezionatori di carne controllano l'85% della carne lavorata negli Stati Uniti. Uno di loro è di proprietà della Cina, uno del Brasile e gli altri due sono multinazionali. I prezzi del cibo stanno salendo mentre gli agricoltori stanno fallendo. Nel 2017, Massie ha presentato il Processing Revival and Intrastate Meat Exemption (PRIME Act) 25, ma il disegno di legge non si è mosso dalla sua presentazione alla Camera.

 

 

Il PRIME Act consentirebbe agli agricoltori di vendere carne lavorata in impianti di macellazione più piccoli e consentirebbe agli Stati di stabilire i propri standard di lavorazione della carne. Poiché i piccoli macelli non hanno un ispettore nel personale - un requisito che solo le grandi strutture possono facilmente soddisfare - è loro vietato vendere la loro carne. Il PRIME Act eliminerebbe questo regolamento senza sacrificare la sicurezza, poiché potrebbero ancora verificarsi ispezioni casuali dell'U.S. Department of Agriculture (USDA). Ha affermato Massie:

 

«Se un allevatore vuole vendere carne di maiale, manzo o agnello ad un consumatore, fintanto che quel consumatore e quell'agricoltore e quel trasformatore sono tutti nello stesso Stato, e non stanno attraversando i confini statali, tengono il governo federale fuori da quella transazione».

 

Massey ha anche cercato di introdurre una legislazione per proteggere l'accesso al latte crudo (HR 4835, l'Interstate Milk Freedom Act del 2021 26) 27. Il disegno di legge è stato presentato alla fine di luglio del 2021, come emendamento al disegno di legge sull'agricoltura del 2018.

 

Fermiamoli fin che siamo ancora in tempo!

 


banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione dall'originale inglese Will Meat Be Banned?, a cura di Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web

https://takecontrol.substack.com/p/will-meat-be-banned

2 Cfr. Animal Frontiers, del 15 aprile 2023

https://academic.oup.com/af/article/13/2/11/7123475?login=false

3 Cfr. The Guardian, del 23 settembre 2019

https://www.theguardian.com/environment/shortcuts/2019/sep/23/should-meat-be-banned-save-planet-new-laws-environment

4 Ibid.

5 Cfr. Science, del 1º giugno 2018; nº 360, pagg. 987-992

https://josephpoore.com/Science 360 6392 987 - Accepted Manuscript.pdf

Science Erratum, del 22 febbraio 2019

https://www.science.org/doi/10.1126/science.aaw9908

The Guardian, del 31 maggio 2018

https://www.theguardian.com/environment/2018/may/31/avoiding-meat-and-dairy-is-single-biggest-way-to-reduce-your-impact-on-earth

6 Cfr. Animal Frontiers, del 15 aprile 2023.

7 Cfr. Nutrition Insight, del 17 aprile 2023

https://www.nutritioninsight.com/news/removing-meat-and-dairy-from-diets-would-harm-human-health-flags-study.html

8 Cfr. Animal Frontiers, del 15 aprile 2023.

9 Ibid.

10 Cfr. The Scotsman, del 24 aprile 2023

https://www.scotsman.com/news/opinion/columnists/italys-land-without-animals-reveals-something-sinister-behind-its-famously-passionate-relationship-with-food-philip-lymbery-4114309

11 Cfr. «Friends of the Earth, From Lab to Fork»Amici della Terra, dal laboratorio alla tavola»), giugno 2018 (PDF)

https://foe.org/wp-content/uploads/2018/06/From-Lab-to-Fork-1.pdf

Vedi anche l'articolo del Dr. Mercola «Fake Meat Is Junk Food»La carne sintetica è cibo spazzatura»)

https://takecontrol.substack.com/p/fake-meat-is-junk-food

12 Cfr. Cell Metabolism («Metabolismo della cellula»), 2019; doi: 0.1016/j.cmet.2019.05.008

https://www.cell.com/cell-metabolism/fulltext/S1550-4131(19)30248-7

13 Cfr. JAMA Internal Medicine, dell'11 febbraio 2019, nº 179 (4), pagg. 490-498

https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/article-abstract/2723626

BMJ, del 14, febbraio 2018, pag. 360

https://www.bmj.com/content/360/bmj.k322

JAMA, 2017, nº 317 (9), pagg. 912-924

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2608221

BMJ, 2019, nº 365, pag. |1451

https://www.bmj.com/content/365/bmj.l1451

BMJ, 2019, nº 365, pag. |1949

https://www.bmj.com/content/365/bmj.l1949

14 Cfr. Nutrition Insight, del 9 dicembre 2022

https://www.nutritioninsight.com/news/highly-nutritious-meat-substitutes-on-the-market-cannot-be-absorbed-by-the-human-body-study-flags-331956.html

15 Cfr. «White House Executive Order on Advancing Biotechnology», del 12 settembre 2022

https://www.whitehouse.gov/briefing-room/presidential-actions/2022/09/12/executive-order-on-advancing-biotechnology-and-biomanufacturing-innovation-for-a-sustainable-safe-and-secure-american-bioeconomy/

16 Cfr. «Bold Goals for US Biotechnology and Biomanufacturing», marzo 2023

https://www.whitehouse.gov/wp-content/uploads/2023/03/Bold-Goals-for-U.S.-Biotechnology-and-Biomanufacturing-Harnessing-Research-and-Development-To-Further-Societal-Goals-FINAL.pdf

17 Cfr. Genetic Technology (Precision Breeding) Act, 2023

https://www.legislation.gov.uk/ukpga/2023/6/pdfs/ukpga_20230006_en.pdf

18 Cfr. «Bold Goals for US Biotechnology and Biomanufacturing», marzo 2023.

19 Cfr. Cowboy State Daily, del 23 marzo 2023

https://cowboystatedaily.com/2023/03/23/bill-gates-gives-4-8-million-to-develop-gas-masks-for-cows-to-fight-climate-change/

20 Cfr. «Food standards Agency Hazards Identification Report», novembre 2022

https://www.food.gov.uk/sites/default/files/media/document/Cultured meat hazard identification final_0.pdf

21 Ibid.; vedi anche Food Safety News, del 24 marzo 2023

https://www.foodsafetynews.com/2023/03/data-lacking-in-fsa-assessment-of-hazards-from-cell-based-meat/

22 Cfr. Food standards Agency Hazards Identification Report, novembre 2022, pag. 8

https://www.food.gov.uk/sites/default/files/media/document/Cultured meat hazard identification final_0.pdf

23 Cfr. Journal of Cleaner Production, del 25 settembre 2022; 368: 133155

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0959652622027445

24 Ibid.

25 Cfr. HR 2657 PRIME Act

https://www.congress.gov/bill/115th-congress/house-bill/2657

26 HR4835  Interstate Milk Freedom Act 2021

https://www.congress.gov/bill/117th-congress/house-bill/4835?s=1&r=3

27 Cfr. Thomas Massie Press, del 30 luglio 2021

https://massie.house.gov/news/documentsingle.aspx?DocumentID=395374

 

home page