di John Ankerberg e John Weldon 1
Purtroppo non possiamo capire quando le esperienze paranormali diventino pericolose; possiamo solo affermare che non dovrebbero essere ricercate. Brooks Alexander, ricercatore senior dello Spiritual Counterfeit Project («Progetto "Falsificazioni Spirituali"») dell'Università di Berkeley 2, in California, ha osservato quanto segue:
Per molti aspetti sembrerebbe che il coinvolgimento consapevole nell'occulto avvenga come per altri peccati: quanto più prolungata e approfondita la partecipazione, tanto maggiore il rischio. Forse qualcuno potrebbe subirne le conseguenze prima di altri: così, una certa attività oppure una certa durata di quell'attività in un dato contesto potrebbe non determinare gli stessi effetti in un contesto diverso. Dobbiamo anche notare che gli effetti del coinvolgimento psichico possono risultare non chiaramente riconoscibili: essi possono essere invisibili, inconsci o in fase di maturazione; ad esempio, un'inspiegabile ma crescente avversione al sacro, oppure gli impercettibili livelli iniziali del danno psicologico o della possessione 4.
Dovrebbe essere chiaro che una delle ragioni per cui l'occultismo è pericoloso è perché porta le persone a contatto coi dèmoni i quali, se anche si dichiarano amichevoli, amano davvero poco gli uomini. Nella Bibbia i dèmoni sono indicati come responsabili di numerosi disturbi fisici e psicologici nei confronti delle loro vittime. Mentre va ribadito che la maggior parte delle malattie, mentali e fisiche, non hanno origine demoniaca, la varietà dei possibili sintomi citati nella Sacra Scrittura comprende virtualmente tutti i meccanismi della mente e del corpo umani: malattie della pelle (Gb 2, 7), gesti distruttivi e irrazionali (Mt 8, 28, Lc 8, 27), sordità e incapacità di parlare (Mc 9, 25; Lc 11, 14), crisi simil-epilettiche (Mt 17:15; Mc 9, 20; Lc 9, 39), cecità (Mt 12, 22), penose sofferenze (Ap 9: 1-11), follia (Lc 8, 26-35), gravi deformità fisiche (Lc 13:11-17) e altri sintomi.
I dèmoni possono, con facilità, sia conferire ad una persona una forza e una conoscenza preternaturali inspiegabili (Lc 8, 29), sia tentare di ucciderla (Mt 17, 15). Non sorprenda dunque come una gran quantità di medium, spiritisti ed occultisti - e di quelli che li frequentano - soffrano fisicamente, in modo simile o identico, dei sintomi appena descritti 5. Ad esempio, la famosa medium russa Nina Kulagina (1926-1990) fu oggetto di ripetuti esperimenti di parapsicologia: durante alcuni di questi, i suoi abiti prendevano fuoco spontaneamente e sul suo corpo comparivano insoliti segni di bruciature.
Per via delle sue attività paranormali «ha sopportato dolori, lunghi periodi con vertigini, perdita di peso, malesseri continui», dolori acuti alla spina dorsale, vista confusa e un attacco cardiaco quasi fatale 6; purtroppo quest'ultimo è stato severo, causandole un'invalidità permanente. Il famigerato occultista «nero» Aleister Crowley (1875-1947) finì per sei mesi in un manicomio dopo aver cercato di evocare il diavolo. I suoi tentativi di evocare spiriti in suo aiuto causarono spesso l'intervento di dèmoni; i suoi figli morirono tutti e le sue mogli impazzirono o si ubriacarono a morte. Due biografi osservano:
Se indaghiamo nel mondo dell'occulto è facile menzionare esempi di questi «incidenti» e di altre conseguenze.
● Il famoso medium brasiliano e «chirurgo psichico» Zè Arigò (1918-1971) morì in un terribile incidente d'auto;
● L'occultista armeno Georges Ivanovič Gurdjieff (1872-1949) rischiò di morire in un incidente automobilistico;
● Il conosciutissimo parapsicologo britannico Edmond Gurney (1847-1888), autore di Phantasms of the Living («Spettri dei viventi») morì tragicamente, forse in un incidente o forse suicida;
Sopra: Edmond Gurney e il suo libro Phantasms of the Living.
● Lo spiritista «cristiano» William Branhan (1909-1965) morì in un incidente d'auto;
● Il guru occultista Swami Rudrananda morì nel 1973, a 45 anni, in un incidente aereo 10
● Entrambi i genitori della nota medium irlandese Eileen Garrett (1892-1970) si suicidarono;
il fratello del «messia» della Società Teosofica Jiddu Krishnamurti (1895-1986), Nityananda, morì a 25 anni, e lo stesso Krishnamurti affrontò una tremenda possessione durante tutta la sua vita; era affetto da tormenti incredibilmente strani e lancinanti come se fossero causati da una «presenza» in continuo cambiamento, che egli chiamò «il percorso» 11.
Sopra: da destra, Jiddu e Nityananda Krishnamurti.
James I. Wedgwood (1883-1951), un convertito alla Teosofia e capo della Liberal Catholic Church («Chiesa cattolica liberale»), istituita dal movimento teosofico, visse nella pazzia gli ultimi vent'anni, e potremmo citare decine di altri esempi.
Nei nostri studi abbiamo riscontrato attacchi cardiaci, crisi epilettiche, squilibri mentali, svenimenti insoliti, problemi allo stomaco, agli occhi e alla pelle e molte altre malattie causate da pratiche occulte 12. Nella sua vita Kurt Koch ha assistito più di 11.000 persone 13 che avevano sperimentato problemi scaturiti dalle loro pratiche occulte. Delle persone impegnate attivamente in tali attività egli ha osservato che «le storie familiari e la fine di questi operatori dell'occulto sono, in parecchi casi a me noti, così drammatiche da non potersi più parlare di coincidenza» 14. Quanto a chi vi prenda parte passivamente egli constata che «è stata notata una relazione tra la soggezione occulta e disturbi psicologici che mostrano le seguenti caratteristiche prevalenti»:
In aggiunta, sia la psichiatria che la psicologia riconoscono gli effetti pregiudizievoli dell'attività spiritistica sulla mente. Sintomi di sdoppiamento della personalità compaiono dopo interazioni continuative con l'occulto. La psichiatria definisce i disturbi che ne derivano come psicosi «medianica» 17. Il filosofo, avvocato e stimato teologo John Warwick Montgomery (1931-2024) ha scritto o pubblicato molti libri sull'occulto e possedeva una delle più vaste biblioteche private contenenti libri occulti rari nel Paese. Egli avverte:
Esistono molti modi per pagare un tal prezzo. Come si è visto, il suicidio è un rischio per i praticanti dell'occulto. Spesse volte gli spiriti tentano deliberatamente di indurre al suicidio gli sprovveduti. A quelli che cercano di sottrarsi all'occultismo viene detto che non saranno mai capaci di farlo e che l'unica via di fuga possibile è il suicidio. Alcuni guru induisti hanno perfino insegnato che i discepoli che li lasciano finiranno per suicidarsi quale logica conseguenza; per il discepolo, l'unica scelta possibile è tra seguire il guru o morire 19. Alcune persone rimangono affascinate dalle estatiche descrizioni delle «meraviglie» e dei «piaceri» della «prossima vita», fatte dalle loro guide spirituali, e sono gentilmente spinte ad «unirsi a noi». Il teologo liberale e sostenitore dell'occultismo Morton Kesley (1917-2001) scriveva:
Il consulente spirituale delle Nazioni Unite e guru spiritista Sri Chinmoy (1931-2007) ammetteva che gli spiriti sono astutamente maligni. Egli osservava che, durante le visioni, essi sono anche apparsi ai discepoli con le precise sembianze del loro guru, spiegando loro come suicidarsi al fine di accelerare la «liberazione dal karma» 21. Alla luce di tutto questo, la dannazione del diavolo, da parte di Gesù Cristo, in quanto «bugiardo e omicida fin dal principio» (Gv 8, 44) è molto precisa. Senza dubbio, i metodi e gli intenti letali del diavolo sono diffusamente manifesti nella miserabile storia dell'occultismo.
Considerate il caso di Carl August Wickland (1861-1945), un fisico, esperto spiritista e ricercatore di psicologia. Sua moglie Anna praticava la trance medianica ed era «agevolmente controllata da entità disincarnate» 22. Per più di trent'anni Wickland ha comunicato col mondo dell'aldilà attraverso di lei registrando le sue istruzioni, che riportò nel suo libro Thirty Years Among the Dead («Trent'anni fra i morti»). Wickland divenne un'affermata autorità nel settore dello spiritismo e dell'occulto.
Sopra: Carl August Wickland e la moglie Anna; a destra, il suo libro Thirty Years Among the Dead.
Persino sir Arthur Conan Doyle (1859-1930), autore delle serie di Sherlock Holmes e famoso convertito allo spiritismo, disse di Wickland: «Non ho mai incontrato qualcuno che abbia raggiunto una così vasta esperienza del mondo invisibile» 23.
La vita di Wickland ricordava in qualche modo quella del grande Emanuel Swedenborg (1688-1772), il famoso spiritista del XVIII secolo. Sebbene sia Swedenborg che Wickland praticassero ampiamente lo spiritismo, entrambi lanciarono severi ammonimenti circa i suoi pericoli. Secondo Wickland, «un gran numero di suicidi inspiegabili sono dovuti all'azione ossessiva o possessiva di... spiriti. Alcuni di questi sono mossi da un desiderio di tormentare le proprie vittime» 24. In base alla sua ampia esperienza, egli affermò che lo spiritismo comporta frequentemente
In effetti, questo libro dedica interi capitoli all'influenza che hanno gli spiriti nell'incoraggiare il suicidio, abitudini criminali, assunzione di droghe e altri comportamenti pregiudizievoli. Egli confida: «In parecchi casi di omicidi ributtanti, le indagini dimostreranno che i crimini sono stati commessi da persone inconsapevoli manipolate da spiriti disincarnati» 26. Wickland non è solo nel considerare i danni psicologici delle pratiche occulte. Alcuni esperti ritengono che una significativa percentuale delle persone ricoverate negli ospedali psichiatrici possa essere affetta da malattie mentali indotte da pratiche occulte e/o dall'intervento demoniaco.
Kurt Koch riferisce di uno psichiatra neozelandese che «afferma che il 50% dei nevrotici trattati nelle cliniche di Hamilton sono il risultato della magia maori» 27. E rileva che anche uno psichiatra cristiano affermi che oltre la metà dei nuovi arrivi nella sua clinica soffrano di vessazione a causa dell'occulto piuttosto che di vere malattie mentali 28. La Dr.ssa Anita Muhl, un'autorità nell'impiego della capacità medianica di scrittura automatica in psicoterapia, osserva che tali automatismi «degenerano spesso nella psicosi». Essa fornisce molti esempi 29.
Roger L. Moore, psicologo delle religioni presso il Chicago Theological Seminary, afferma che «ci sono inquietanti somiglianze» tra lo schizofrenico paranoide e l'occultista assiduo. Egli ha anche osservato, durante un simposio di quattro giorni tenuto dall'American Academy of Religion, che «prendere parte ad attività occulte è pericoloso per le persone che sono più interessate ad esse [...]. Molte di loro sono diventati degli psicotici paranoici» 30. Tutto questo dimostra che la frequentazione dell'occultismo comporta un rischio sia fisico che psicologico; sicuramente, nessuno che ne abbia esperienza può negarlo. Ma essa comporta anche rischi dal punto di vista spirituale.
Che cosa si intende per possessione? Il C. Fred Dickason, autore di molti libri sulla demonologia, ci fornisce la seguente disamina sulle origini e sul significato di questa parola:
In sostanza, una persona posseduta è quella che si trova sotto il diretto influsso o il controllo di uno o più dèmoni. I sintomi della possessione sono costantemente presenti e i demoni possono, in apparenza, andare e venire a piacimento. Ciò nonostante, pare che di solito preferiscano restare dentro chi li ospita anche se questi può non esserne consapevole. Purtroppo, la possessione, o intrusione di dèmoni per controllare una persona per i loro fini, è un'evenienza sempre più frequente nella società occidentale, e ciò è frutto esplicito del nostro attuale risveglio dell'occultismo.
La maggior parte delle persone non si rende conto di quanto la possessione sia diffusa in America. L'ex satanista e strega Doreen Irvine (1939-1999) ammetteva che «la possessione diabolica è reale, del tutto reale, e al giorno d’oggi sta aumentando ad un ritmo allarmante» 32. L'attuale ritorno del channelling 33 dimostra che letteralmente decine di migliaia di americani intendono aprire le loro menti e i loro corpi agli spiriti, permettendo a questi di entrare e impossessarsene 34.
Il famoso psichiatra M. Scott Peck (1936-2005) osservava correttamente che di solito è l'occultista a venire posseduto:
Tuttora, in molti ridono sentendo parlare di possessione demoniaca, ma questo fenomeno è antico quanto l'uomo stesso. Di certo, i riscontri di questo stato di cose sono impressionanti. Perfino un'autorità come Montgomery asserisce che «il problema di stabilire se siamo in presenza di una possessione demoniaca e se la stregoneria sia efficace è incredibilmente semplice. La documentazione è schiacciante». In un autorevole testo sugli stati alterati di coscienza, Religion, Altered States of Consciousness and Social Change («Religione, stati alterati di coscienza e trasformazione sociale») la responsabile editoriale Dr.ssa Erika Bourguignon (1924-2015) sosteneva che di 488 organizzazioni sociali esaminate, ben il 74% credeva nella possessione da parte degli spiriti:
Sopra: Erika Bourguignon e il suo libro Religion, Altered States of Consciousness and Social Change.
In The Devil's Bride: Exorcism Past and Present, Martin Ebon (1917-2006), ricercatore nel campo del paranormale, scrive che «l'uniformità del concetto di possessione, nelle varie culture e in varie epoche, è scioccante» 37. Dobbiamo chiederci come sia emersa una tale prevalente credenza, se non dal fatto stesso della possessione da parte di spiriti? E la sua uniformità non ci suggerisce, nelle stesse parole di Ebon, l'eventualità di una «presenza universale di diavoli, dèmoni o spiriti maligni»? 38.
Sopra: Martin Ebon e il suo libro The Devil's Bride: Exorcism Past and Present.
John S. Mbiti (1931-2019) scriveva, nel suo African Religions and Philosophy («Religioni e filosofia in Africa»): «La possessione da parte di spiriti si verifica nell'una o nell'altra forma praticamente in ogni società dell'Africa» 39. Ciò che vale ovunque nel mondo. Sfortunatamente, il destino di quelle persone possedute, volenti o nolenti, è terribile a vedersi.
Sopra: John S. Mbiti e il suo libro African Religions and Philosophy.
Questi orrori sono meticolosamente descritti nella storia dell'occulto e della parapsicologia, in studi antropologici (sciamanesimo), passando per la medianicità e lo spiritismo, nonché in numerosi lavori sulla possessione demoniaca 40. Sebbene molti contemporanei deridano l'idea stessa di possessione demoniaca, molti occultisti la cercano proprio per le sue caratteristiche «stimolanti». Considerate la seguente descrizione della possessione dell'occultista da parte di uno spirito durante il Kabbalistic Master Ritual («Rituale del Maestro Cabalistico»), una pratica della Kabbalah:
Non sorprende che la moderna rinascita dell'occulto comporti serie conseguenze morali e sociali, e alcune di queste devono essere brevemente esposte.
La filosofia occulta è tipicamente amorale, cioè non si occupa, in definitiva, di principî morali. Per questo motivo, per molta gente, la pratica occulta si trasforma in dipendenza dal diavolo. Come asserito da Merrill Unger, «le persone che si occupano dell'occulto risultano spesso immorali» 42. Ẻ certo che la sola spregiudicatezza sessuale sia così dilagante e perversa che semplicemente non possiamo descriverla: sadomasochismo, sesso con animali, necrofilia, film snuff e roba peggiore sono abituali in alcuni circoli occultistici. Così Unger aggiunge: «Per quelli che si lasciano andare all'adorazione e al servizio di Satana, il degrado morale e la perversione sono sconvolgenti» 43. Colei che è stata la strega europea più importante, Doreen Irvine, ricorda:
Purtroppo, i metodi degli occultisti sono per lo più pratici, tutto quanto sia efficace per garantire lo scopo prefissato. Ciò può includere qualsiasi cosa, dallo sviluppo dei poteri psichici alla possessione spirituale volontaria, dal sacrificio umano ad altre azioni volutamente malvagie, dalla follia temporaneamente indotta ad atti di auto-mutilazione 45. Molte tradizioni occultistiche, come il tantrismo, insegnano che chi desidera l'«illuminazione» spirituale potrebbe effettivamente partecipare ad azioni malvagie o criminali per riuscire a capire e sperimentare che il male non è che un'«illusione». I guru induisti e buddisti sottolineano spesso che la Realtà sia amorale: è questo il motivo per cui l'affermato guru Rajneesh, più comunemente conosciuto come «Osho», (1931-1990), insegnava che
Egli ha continuato ad evidenziare che persino il male fosse «buono»: «Tutto è sacro; niente è empio», comprese cose come stupri e omicidi. Egli predicava anche che «Dio e il diavolo non sono due» entità separate 46. A commento della lezione sulla Bhagavad Gita, un libro sacro induista, Rajneesh diceva:
Sopra: Osho toccava la fronte dei suoi discepoli occidentali ed essi cadevano in una sorta di stato di trance.
Qui Rajneesh sta semplicemente facendo da eco alla dottrina immorale di molti «déi» e guru orientali che diffondono la filosofia occultistica. Indra, una divinità induista della pioggia, in un altro libro sacro indù, le Kaushitaki Upanisad, asserisce (3, 1-2):
Sopra: il dio induista Indra.
Nella Bhagavad Gita (9, 30) il dio induista Krishna proclama:
Sopra: il dio induista Krishna.
Nel suo commentario alla Bhagavad Gita, Maharishi Mahesh Yogi (1918-2008), fondatore della Meditazione Trascendentale (TM), osservava che il personaggio centrale della Gita, Arjuna, deve raggiungere
Ma altrettanto facilmente possiamo passare da questa religione orientale alla dottrina del clan Manson. Charles Manson (1934-2017) una volta affermò: «Non ho ucciso nessuno» 51.
Susan Atkins (1948-2009), una seguace della family di Manson, credeva che i suoi omicidi fossero stati commessi per amore: «Bisogna avere davvero tanto amore nel cuore per fare ciò che feci a [Sharon] Tate».
Sandra Good, un'altra seguace del clan di Manson, spiegò: «Non c'è nulla di male [...]. Fai fuori chiunque ti si metta di traverso» 52.
La tendenza antisociale di molte pratiche orientali attualmente utilizzate in Occidente è ulteriormente mostrata da Mircea Eliade (1907-1986), storico delle religioni, nel suo libro Yoga, Immortality and Freedom («Yoga, immortalità e libertà»):
Sopra: Mircea Eliade e il suo libro Yoga, Immortality and Freedom.
In aggiunta, nel buddismo tantrico, all'aspirante Buddha è consentito mentire, rubare, commettere adulterio ed altri reati perché, per il Tantra,
Non sorprenda, pertanto, che Eliade evidenzi i seguenti collegamenti tra la stregoneria europea e lo Yoga tantrico:
Per la verità, è un po' dubbio che in America, ai giorni nostri, si compiano ogni anno centinaia e forse migliaia di sacrifici umani in rituali occulti sparsi ovunque 56. Lo psicologo James D. Lysle ritiene che nei casi di svariate forme di magia nera, come il satanismo o la stregoneria, «non puoi essere mai sicuro che chi vi prenda parte non oltrepasserà il confine verso il sacrificio di bambini o il cannibalismo. Abbiamo le prove che ciò accada» 57. Sta inoltre affiorando un collegamento tra i serial killer e l'occulto.
A quanto pare, Richard Ramirez (1960-2013), il presunto «Night Stalker» («l'incursore notturno») e primo sospettato di 14 omicidi nonché di almeno altri 50 reati in California, abbia praticato il satanismo.
A quanto pare, anche il pluriomicida David Berkowitz, il killer noto come «Son of Sam», apparteneva ad una sètta satanica 58. Forse anche gli omicidi dei bambini di Atlanta scaturirono da una miscela di vudù, film snuff, pornografia e prostituzione, droghe e omicidio rituale 59. Sta di fatto che, talvolta, gli occultisti commettono omicidi su esplicito ordine dei loro spiriti-guida.
Anche il reverendo Jim Jones (1931-1978), che pianificò il suicidio collettivo di 909 persone a Jonestown, in Guyana, «era convinto di essere guidato da uno spirito soprannaturale» 60. Ẻ ovvio che l'impiego di poteri soprannaturali al fine di uccidere faccia parte di una lunga e mirabile tradizione occultistica, che comprende stregoneria, satanismo, vudù, sciamanesimo, fatture a morte, ecc... 61.
Ad esempio, nella puntata del 16 maggio 1985 del programma 20/20 mandata in onda dall'emittente ABC News, fu trasmesso un servizio intitolato The Devil Worshippers («Gli adoratori del diavolo»), dove si sosteneva che il satanismo fosse «praticato diffusamente nel Paese» mediante «atti perversi ed orribili oltre ogni immaginazione», inclusi suicidi, omicidi e il massacro rituale di bambini e di animali. Maury Terry (1946-2015) avvertiva, nel suo libro The Ultimate Evil («Il male estremo») che attualmente, oggi, l'America è tormentata «a piacimento» da sètte omicide 62. Neanche questo dovrebbe sorprendere. Siamo nel bel mezzo di un deciso risveglio dell'occultismo.
Sopra: Maury Terry e il suo libro The Ultimate Evil.
Svariati libri, come ad esempio Indian Underworld («La criminalità indiana»), di M. Paul Dove, prova che, in tutto il mondo, l'omicidio rituale viene praticato diffusamente nell'occultismo, sia nel passato che attualmente 63. In futuro, quando la gente inizierà a comprendere le «motivazioni» di tali delitti da parte della dottrina occultistica, potrà almeno intravedere i possibili collegamenti tra le pratiche occulte e qualcosa come il sacrificio umano. Il fondamento logico del sacrificio umano è esaminato da Richard Cavindish (1930-2016), formatosi ad Oxford e uno dei principali esperti di storia della magia e dell'occultismo, nel suo The Black Arts («La magia nera»):
Guardate ora la seguente descrizione fatta da un membro di alto grado della sètta di Raineesh. Dopo la morte di una seguace di Raineesh per cause apparentemente naturali,
Un guru, nel momento esatto della morte della seguace, percepì «un'energia incredibile e travolgente che era passata dal suo corpo nel mio. Traboccavo di energia. Fu come un orgasmo totale» 66. Esperienze come queste, che sembrano attivate da dèmoni che creano o gestiscono energie nascoste, possono prima o poi condurre a forme più potenti di pratiche occulte - e, in ultimo - alla discesa verso il sacrificio umano come mezzo di eccitazione e/o di elevazione spirituali. Peccato che potrebbero essere scritti parecchi libri sulle conseguenze sociali dell'occultismo. In parole povere, la disintegrazione sociale è il risultato di un entusiastico orientamento culturale verso l'occulto.
L'America ora ha iniziato questo percorso. In sintesi: il rifiuto dell'etica da parte dell'occulto; la fattiva promozione di droghe e sessualità perversa, compresi gli abusi sui bambini; l'ossessione per la morte; l'esaltazione dei dèmoni; la negazione dei principî di causa ed effetto nel campo dell'etica e della medicina - per nominarne alcuni - tutti pagano un tributo comune. Nel suo articolo intitolato «Satanism and the Devolution of the New Religions» («Il satanismo e la delega delle Nuove Religioni»), il Dr. Carl A. Rashcke, laureato ad Harvard e docente di Studi Religiosi all'Università di Denver, collega le relazioni reciproche tra satanismo, nuove religioni, droghe e criminalità contemporanea; questo articolo, insieme con molti altri, rivela chiaramente la sussistenza delle drastiche ripercussioni sociali delle pratiche occulte 67.
Tutto quanto precede sottolinea il fatto che le pratiche occulte comportano pesanti conseguenze morali e culturali, molto più serie di quanto molti ritengano. Fortunatamente, numerosi dibattiti recenti su occulto e criminalità segnalano una crescente consapevolezza verso alcune di queste conseguenze. Ad esempio, dal 30 di ottobre al 1° novembre del 1990, le North American Conferences di San Demas, in California, hanno finanziato a Las Vegas un congresso sul tema «Occult Crime and its Impact on Society» («L'impatto dei reati occulti sulla società»), il quale riportò che
Nonostante ciò, a causa della segretezza di tantissime pratiche occulte, presumibilmente la maggior parte dei crimini legati all’occulto non viene alla luce. Da un certo punto di vista, solamente coloro che hanno preso parte all’occultismo duro e puro e se ne sono liberati hanno una qualche idea di quanto queste pratiche siano davvero spaventose ed antisociali. Quindi: come si conclude la nostra indagine? La conclusione è che il nostro Paese necessita disperatamente di una rieducazione circa le verità riguardanti l'occulto.
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