di Thomas Müller 1
Il caso di seguito riportato è uno dei più famosi, nonostante Savile fosse molto più conosciuto nel Regno Unito che nel resto d'Europa. E tuttavia il suo esempio può darci un'idea più precisa della ragione per cui certi personaggi, anche se bene in vista, possono tranquillamente stuprare bambini o procurarsi rapporti necrofili con cadaveri in qualche obitorio senza che nessuno osi ostacolarli. Il caso molto più recente del miliardario Jeffrey Epstein (1953-2019), che per decenni ha avuto rapporti con ragazzine senza che gli accadesse nulla, o dell'affare Pizzagate, sono lì a mostrarci che nonostante le denunce e lo scandalo scoppiato dopo la morte del pedofilo Savile, nulla è cambiato.
Ci penserà sempre la cerchia dei potenti, l'élite, quella che possiede i mass media e i politici, a coprire questa gente, magari in cambio di una «fetta della torta» di cui si nutrono questi pervertiti. Ecco come funzionano le democrazie moderne di cui l'Occidente si vanta tanto. E infine riflettiamo sul fatto che a soffrire sono quasi sempre dei bambini innocenti e sulle dure parole di Cristo riferite a chi si macchia di questo orribile delitto:
Nota dell'Editore: Netflix ha realizzato un documentario di due ore su Jimmy Savile intitolato «Jimmy Savile: A British Horror Story». Lo consideriamo degno di essere visto. È ricco di rivelazioni su come Savile si sia posizionato, infiltrandosi negli istituti per le ragazze per i quali aveva raccolto fondi e prendendo di mira coloro che gli istituti avrebbe dovuto seguire. Winter Watch ritiene che la tana del Bianconiglio di Savile sia molto più profonda di quanto rivelato da questa serie.
Jimmy Savile (1926-2011) è stato uno degli intrattenitori più noti della Gran Bretagna e un maestro della magia nera. Savile si autoproclamava mago e allo stesso tempo si atteggiava a personaggio. In realtà, egli rivelò apertamente e più volte di essere un pervertito e un luciferino di prim'ordine, nascondendo al contempo la sua vera natura, anche se tutto era in piena vista. Il caso di Savile illustra anche la debolezza dei seguaci autoritari e della gente in pigiama 2 nelle mani di un agente così malvagio, se il tutto è combinato con un sistema mediatico corrotto e controllato dall'élite occulta.
Sopra: Jimmy Savile indossa un abito per compiere rituali di magia cerimoniale.
Dovrebbe essere abbastanza evidente che, nonostante la sua abilità nel male, non avrebbe potuto agire indisturbato per mezzo secolo senza essere protetto da qualcuno che stava molto in alto. Solo dopo la sua morte, avvenuta nel 2011 all'età di 85 anni, le sue vittime si sentirono al sicuro e autorizzate a denunciarlo. Il suo modus operandi preferito era quello di stuprare e abusare dei pazienti proprio negli ospedali per i quali raccoglieva fondi. In genere, gli veniva data piena libertà di azione su queste strutture.
Si sa che tredici tra ospedali e scuole furono coinvolti. Almeno 450 persone di entrambi i sessi hanno presentato denunce, e alla fine la polizia dichiarò che erano stati commessi 214 reati. 28 riguardavano bambini di età inferiore ai 10 anni. Parte della sua influenza era dovuta alla sua attività di procuratore di bambini e bambine per alti funzionari.
Sopra: il mostro stupratore con le sue piccole vittime.
Come il serial killer John Wayne Gacy (1942-1994), Savile potrebbe aver gestito un servizio di smaltimento cadaveri 3. La reale portata della sua attività nell'arco di cinquant' anni è difficilmente immaginabile. Egli ha anche profanato sessualmente i corpi dei pazienti deceduti (necrofilia) e ha persino rubato i loro occhi di vetro per farne degli anelli.
Sopra: Savile mostrava il suo totale disprezzo per le persone
normali
mettendo al dito uno dei suoi trofei (un occhio di
vetro). Una volta Savile si presentò ad un talk show chiamato Through the Peephole indossando una maglietta su cui era scritto: «I am an animal and I eat people» («Sono un animale e mangio le persone»). Un metodo di un satanista esperto come Savile è una «rivelazione del metodo» diretta e della programmazione neuro-linguistica. Ma le persone in pigiama si fanno una risata, definendo tutto ciò semplicemente «strano» e continuano a ignorarlo. Abbiamo raccolto un campione di «savilismi» per illustrare la sua routine. Il suo modo di parlare non era particolarmente divertente o coinvolgente, ma piuttosto inquietante.
L'onnipresente sigaro fungeva da bacchetta magica. Raramente lo si vedeva ridere e di solito sogghignava. Se sorrideva, l'effetto era distorto dal sigaro premuto sui denti macchiati di tabacco. Eppure, i ragazzi in pigiama, plagiati, si divertivano.
In un'agghiacciante intervista del 1991 con lo psichiatra irlandese Dr. Antony Clare, Savile parlò apertamente e francamente della sua filosofia satanica del «fa ciò che vuoi». Dopo aver definito suo padre un «bravo ragazzo», Savile si descrisse come «disonesto e invertito», e uno «che lavora sott'acqua». In seguito, egli affermò di non provare sentimenti verso gli altri. Poi disse di «odiare i bambini, ma di poter andare d'accordo con loro». Infine, Savile spiegò a Clare come funziona il nichilismo:
E concluse questo ragionamento affermando: «La cosa più difficile da praticare nella vita è la libertà assoluta».
Sospettiamo che Savile praticasse la Magia del caos. Purché ci fosse abbastanza «libera credenza» da alimentare i suoi desideri - essendo privi di vincoli - questi si sarebbero trasformati in ossessioni, culminando in risultati magici che si sarebbero verificati nella realtà. In qualche modo ha funzionato, poiché Savile ha preso in giro la gente ignara fino alla sua morte. Per qualche ragione che non riesco a comprendere appieno, i suoi incantesimi si sono rapidamente estinti con lui, poiché centinaia di vittime si sono fatte avanti subito dopo la sua morte.
Egli parlava spesso in modo incomprensibile e combinava due sillabe seguite da tre. Ad esempio: «How-sa 'bout-that-then» («Che ne dici di questo allora»?). Oppure ripeteva tre parole con un'intonazione, come «Now then, now then, now then» («Ora allora, ora allora, ora allora»), che era una delle sue tiritere preferite. Una delle sue canzoncine era una canzone che poteva essere accettata solo in un mondo di marxisti culturali ammiccanti e di pervertiti guerrieri della «giustizia» 4. Notate le classiche intonazioni di tre parole. I suoi testi mescolano perversione sotto un linguaggio falso, contorto, invertito e oscuro, avvolto nelle sembianze di una canzone per bambini. Questa parodia dovrebbe essere una canzone natalizia:
Ecco di nuovo Savile, nascosto ma contemporaneamente in bella vista. Non c'è assolutamente alcuno scopo aneddotico in questa storia. Tutto ciò che stava facendo era dirci che poteva portare delle ragazze a Buckingham Palace per incontrare il Principe Filippo di Edimburgo (1921-2021) nel bagagliaio della sua auto senza ostacoli. Durante un filmato, Savile dice a Filippo: «Quindi do il mio assenso», che significa: «Guarda cosa ho per te». Non spiegava mai perché portava una ragazza a palazzo per vedere Filippo, che «per una fortuna incredibile» si rivelava disponibile e sembrava quasi in attesa dell'arrivo del mezzano con l'ultima offerta.
Sopra: Jimmy Savile e Filippo di Edimburgo.
A proposito di sua madre Agnes, morta nel 1972, che egli chiamava «La Duchessa», egli disse: «Una volta ho dovuto condividerla con altre persone. Abbiamo trascorso momenti meravigliosi. Quando è morta, era tutta mia, solo per me».
Sopra: Jimmy Savile con la madre Agnes.
Mark Thompson, amministratore delegato del New York Times, il gruppo editoriale che protegge i pedofili, un tempo era l'amministratore della BBC, la British Broadcasting Corporation, dove il pedofilo satanista Jimmy Savile ha lavorato per oltre trent'anni, violentando centinaia di bambini, alcuni in ospedale, altri negli studi di proprietà della BBC. Le ragazze che osavano denunciare di essere state aggredite sessualmente venivano considerate «fastidiose» e le loro denunce non venivano prese in considerazione. Thompson architettò la copertura del caso Savile da parte della BBC, poi ha abbandonato la nave per diventare amministratore delegato del New York Times. Anche ai nostri giorni Thompson continua a proteggere i seguaci del gruppo satanista pedofilo.
Uno dei progetti preferiti di Savile era quello con l'ospedale psichiatrico di Broadmoor, dove amava «fraternizzare» con i detenuti. Nel 1988, si presentò all'ospedale di Broadmoor per guidare una task force, e visse in una villetta a schiera. Poi si procurò delle fidanzate tra i detenuti. La leggenda del pugilato Frank Bruno descrisse come Savile lo avesse ingannato per vendetta, facendosi fotografare mentre stringeva la mano a Peter Sutcliffe (1946-2020), lo «squartatore dello Yorkshire», a Broadmoor.
Sopra: Peter Sutcliffe da la mano a Frank Bruno alla presenza di Savile.
Sutcliffe fu condannato per l'omicidio di 13 donne e probabilmente ne uccise e ferì gravemente molte altre. L'ignaro pugile fu presentato a Sutcliffe da Savile durante una visita all'ospedale psichiatrico di massima sicurezza nel 1991. Incredibilmente, il corpo della ventottenne Irene Richardson (1948-1977), una delle vittime dell'omicida Sutcliffe, venne trovato proprio dietro l'appartamento di Savile. Una coincidenza?
Dall'articolo «David Hare on Jimmy Savile», pubblicato su The Guardian, del 9 luglio 2014: «Alla domanda se avesse seguito la storia di Myra Hindley, Savile rispose enigmaticamente: "Io sono la storia di Myra Hindley"». Savile era coinvolto negli omicidi delle brughiere del 1963-1965? 6. Ian Brady e Myra Hindley potrebbero aver visto una terza persona nella stanza che assisteva alla registrazione delle torture. Da quel che si sa, torturarono e uccisero cinque ragazzi. Savile andò a trovare entrambi in prigione. Egli adottò e non abbandonò mai l'acconciatura di Myra Hindley.
Sopra: Ian Brady e Myra Hindley, i responsabili degli «omicidi delle brughiere».
Sopra: Jimmy Savile e Myra Hindley; stessa pettinatura.
Jimmy Savile non era un lupo solitario. Era la punta di diamante di una contorta e pervertita rete luciferina che oggi domina la Gran Bretagna e gli Stati Uniti.
Note
1 Traduzione dall'originale inglese Clues Hidden in Plain Sight About Jimmy Savile's True Nature, a cura di Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web https://www.winterwatch.net/2024/01/clues-hidden-in-plain-sight-about-jimmy-saviles-true-nature/ 2 Vedi l'articolo A Word About Authoritarian Followers and Dealing with Pajama People («Una parola a proposito dei seguaci autoritari e l'inganno della gente in pigiama») 3 Soprannominato il «killer clown», Gacy ha rapito, torturato, sodomizzato e ucciso 33 vittime, tutte adolescenti e di sesso maschile, 29 delle quali seppellite sotto la sua abitazione o ammassate in cantina (una nelle fondamenta del barbecue in giardino), dal 1972 fino alla sua cattura avvenuta nel 1978, in seguito alle indagini sulla scomparsa di Robert Piest, la sua ultima vittima https://it.wikipedia.org/wiki/John_Wayne_Gacy 4 Vedi l'articolo Nope, Skits and Jokes About Raping Babies Aren’t Funny and Never Will Be («No, gli sketch e le battute sullo stupro dei bambini non sono divertenti e non lo saranno mai») 5 Secondo alcuni questo verso direbbe «fanculo il mio sedere» e non «guarda il mio sedere». 6 I Moors Murders («omicidi delle brughiere»), furono una serie di delitti che sconvolsero l'intera Gran Bretagna negli anni Sessanta, compiuti dalla coppia di serial killer Ian Brady e Myra Hindley tra il luglio 1963 e l'ottobre 1965, nella zona della Greater Manchester, in Inghilterra. Le vittime furono cinque, e si trattò di bambini ed adolescenti di età compresa dai 10 ai 17 anni: Pauline Reade, John Kilbride, Keith Bennett, Lesley Ann Downey e Edward Evans, di cui quattro furono anche violentati. Gli omicidi furono così denominati in quanto due delle vittime furono rinvenute in una fossa nella brughiera di Saddleworth. Una terza tomba, sempre nella brughiera, venne trovata nel 1987, più di vent'anni dopo la cattura di Brady e Hindley nel 1966. Il corpo di una quarta vittima, Keith Bennett, non venne mai trovato, ma si sospetta che anch'esso venne sepolto lì. Inizialmente, la polizia fu a conoscenza di soli tre omicidi, quelli di Edward Evans, Lesley Ann Downey e John Kilbride. Le successive indagini (riaperte nel 1985), si ebbero a seguito delle dichiarazioni dal carcere di Brady, che confessò anche gli omicidi di Pauline Reade e Keith Bennett. Brady e la Hindley furono condotti separatamente a Saddleworth Moor per assistere la polizia nella ricerca dei corpi https://it.wikipedia.org/wiki/Moors_murders
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