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titolo alfred kinsey: tra pedofilia e occulto

di Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta 1

 

postato: 21 settembre 2023

 

alfred kinsey

 

 

Alfred Kinsey, da entomologo o padre della Rivoluzione Sessuale

 

Anche se le cause più immediate della «Rivoluzione Sessuale» sono facilmente rintracciabili nella comprensibile reazione a una cultura del sesso improntata, all'epoca, a un manicheismo demonizzante e spesso ipocrita, per spiegare certe dinamiche e connotazioni «ideologiche» che l'avrebbero poi caratterizzata negli anni successivi non si può però prescindere da quella che possiamo definire come una vera e propria «operazione culturale», voluta e sponsorizzata da ben definiti gruppi di potere.

 

Stiamo parlando, ad esempio, dell'emergere del Rapporto Kinsey, ovvero della pubblicazione di due studi sul comportamento sessuale degli americani, opera dell'entolomologo e poi sessuologo Alfred Kinsey (1894-1956), che sconvolsero l'opinione pubblica di quegli anni: Sexual Behavior in the Human Male (1948) e Sexual Behavior in the Human Female (1953).

 

rapporti kinsey

 

Un successo mediatico che sarebbe stato impossibile senza il supporto pubblicitario ed economico di una fra le più potenti lobby di potere del mondo occidentale, ovvero la Fondazione Rockefeller, nella persona del suo fondatore John David Rockefeller (1874-1960) che ne curò persino la pubblicazione.

 

Sopra: John David Rockefeller.

 

L'opera di Kinsey 2, in realtà, vedeva la luce a partire da presupposti «scientifici» del tutto inconsistenti: basti pensare al fatto che gran parte dei «dati statistici» in essa contenuti (dati che nelle intenzioni, avrebbero dovuto offrire una visione realistica della vita sessuale degli americani) era stata ottenuta intervistando soggetti della popolazione carceraria, molti dei quali detenuti proprio per reati sessuali.

 

Al di là del reale valore scientifico della ricerca, tuttavia, l'unica cosa che qui ci interessa realmente è l'effetto collettivo che tale sponsorizzatissima ricerca ebbe sulla coscienza di massa: il Rapporto Kinsey, infatti, ridefiniva l'immagine stessa che gli americani avevano di se stessi, sdoganando quelle che fino a poco tempo prima erano ritenute «perversioni» e derubricandole come pratiche diffuse e, soprattutto, normali. Il Rapporto includeva persino la pedofilia e la «sessualità infantile» suscitando per altro strascichi e polemiche mai sopite:

 

«[...] infatti, è attualmente in corso negli Stati Uniti un'indagine, la HR279, che cerca di capire come siano stati ottenuti i dati della famosa tabella 34, in cui sono riportate le frequenze di orgasmi di infanti e bambini e i tempi necessari per raggiungere lo scopo [...]. Come ha fatto Kinsey a mettere insieme quella statistica? [...]. Detto in parole povere, il gruppo di ricercatori guidati da Kinsey ha partecipato all'abuso su 317 infanti e bambini»? 3.

 

tabella 34 - rapporto kinsey

Sopra: la famigerata tabella nº 34 del Rapporto Kinsey in cui il ricercatore ha registrato il numero di orgasmi negli infanti e nei bambini.

 

Nel secondo Rapporto esiste un paragrafo intitolato «Contatti nell'età prepubere con maschi adulti», nel quale vengono descritti dei rapporti sessuali tra bambine e uomini adulti, ovviamente alla presenza di Kinsey e colleghi. Le osservazioni condotte avevano indotto Kinsey a sostenere che i rapporti tra adulti e bambini, previo loro consenso, non recavano necessariamente danni psichici negli infanti:

 

«Se la bambina non fosse condizionata dall'educazione, non è certo che approcci sessuali del genere di quelli determinatisi in questi episodi (contatti sessuali con maschi adulti; N.d.A.) la turberebbero. È difficile capire per quale ragione una bambina, a meno che non sia condizionata dall'educazione, dovrebbe turbarsi quando le vengono toccati i genitali, oppure turbarsi vedendo i genitali di altre persone, o nell'avere contatti sessuali ancora più specifici.

 

Quando i bambini vengono messi in guardia di continuo dai genitori e dagli insegnanti contro i contatti con gli adulti, e quando non ricevono alcuna spiegazione sulla natura esatta dei contatti proibiti, sono pronti a dare in manifestazioni isteriche non appena una qualsiasi persona adulta li avvicina, o si ferma a parlar loro per strada, o li carezza, o propone di fare qualcosa per loro, anche se quella persona può non avere alcuna intenzione sessuale.

 

Alcuni tra i più esperti studiosi di problemi giovanili sono addivenuti alla convinzione che le reazioni emotive dei genitori, dei poliziotti e di altri adulti i quali scoprono che il bambino ha avuto contatti, possono turbare il fanciullo più seriamente degli stessi contatti sessuali. L'isterismo in voga nei riguardi dei trasgressori sessuali può benissimo influire in grave misura sulla capacità dei fanciulli ad adattarsi sessualmente, alcuni anni dopo, nel matrimonio.

 

no genitori sessuofobi

 

Vi sono, naturalmente, esempi di adulti che hanno inflitto lesioni fisiche a bambine con le quali avevano tentato contatti sessuali, e possediamo le biografie di alcuni maschi responsabili di tali lesioni. Ma i casi del genere sono la minoranza, e il pubblico dovrebbe imparare a distinguere i contatti di tale gravità da altri contatti con adulti che, con ogni probabilità, non possono fare alla bambina alcun male apprezzabile, purché i genitori non si turbino.

 

Il numero straordinariamente piccolo di casi in cui la bambina riporta danni fisici è indicato dal fatto che fra 4.441 femmine delle quali conosciamo i dati, ci risulta un solo caso chiaro di lesioni inflitte a una bimba, e pochissimi esempi di emorragie vaginali che, d'altronde, non determinarono alcun inconveniente apprezzabile» 4.

 

Ovviamente lo studio di Kinsey non può spiegare come un minore, addirittura un infante, possa concedere liberamente il proprio consenso ad un rapporto sessuale con un adulto senza che intervenga una forma di plagio o di coercizione psichica.

 

Il ruolo di Hefner

 

Quale che fosse la validità di tali ricerche, il Rapporto Kinsey ebbe tuttavia un'eco clamorosa, nell'America di quegli anni: fu chiamata la «bomba-Kinsey», questa valanga di dati che si abbatté devastante sul tradizionale moralismo d'oltreoceano, e rappresentò uno shock mediatico che avrebbe innescato un processo irreversibile, anche perché, nello stesso periodo, la «Rivoluzione Sessuale» veniva portata avanti, oltre che sul piano «scientifico», anche su quello, più popolare, delle prime riviste porno-soft ad ampia tiratura.

 

Fu infatti grazie ad un amico e collaboratore di Kinsey, di nome Hugh Hefner (1926-2017) - ricco, potente e dalle frequentazioni a volte misteriose - che vide la luce negli stessi anni la rivista Playboy. Spiega la studiosa italiana Dina Nerozzi:

 

«Secondo lo stesso Hefner, Kinsey era il ricercatore e Hefner il suo editore. Lo schema filosofico seguito dagli editori di "Playboy" era quello per cui gli uomini erano i playboy e le donne e i bambini erano i "playthings", i "giocattoli 5

 

hugh hefner - playboy

Sopra: Hugh Hefner e la sua rivista Playboy.

 

del desiderio. Hefner, però, non era soltanto uno scaltro imprenditore interessato a far soldi, né Playboy era solo una rivista alla moda: dietro di loro, infatti, si muoveva un oceano di poteri e interessi di altissimo livello. La stessa rivista Playboy, di fatto, non era che l'espressione di una fondazione omonima 6, la Playboy Foundation, che sembra aver goduto di appoggi e, soprattutto, di finanziamenti pressoché illimitati.

 

playboy logo

 

La stessa Playboy Foundation si distinguerà negli anni per l'appoggio offerto, di volta in volta, alla campagna per la liberalizzazione dell'aborto, a quella per la liberalizzazione dell'uso delle droghe 7, e persino all'insolita crociata per la liberalizzazione dei rapporti sessuali tra esseri umani e animali. La Fondazione finanzierà anche, con migliaia di dollari a fondo perduto, una delle prime organizzazioni omosessuali americane, la National Gay Lesbian Task Force.

 

national gay lesbian task force

 

È inoltre da ricordare che lo stesso Heffner, a testimonianza della potente rete di conoscenze di cui ha sempre goduto, nel 1980, è stato insignito del premio annuale dell'Anti-Defamation League («Lega ebraica contro la diffamazione e l'antisemitismo»), diretta espressione dell'ala ebraica della Massoneria, il B'nai B'rith.

 

anti-defamation league - b'nai b'rith

 

D'altronde, è probabile che la rivista Playboy abbia potuto giovare di una così capillare e veloce diffusione anche grazie a questa straordinaria rete di conoscenze, con «padrini» d'eccezione come il gruppo editoriale Filippacchi (gestito da Edmund de Rothschild e dal magnate Rupert Murdoch 8) che ne curerà la pubblicazione in Francia e nel Vecchio Continente.

 

edmund de rothschild - rupert murdoch

 

Anche in questo caso, peraltro, è interessante constatare come la rivista Playboy sia divenuta, oltre che un fenomeno commerciale straordinario, anche un inusitato strumento per la propaganda di una «nuova visione della persona umana», soprattutto grazie alla rubrica delle cosiddette «lettere al direttore», inviate da presunti lettori, attraverso le quali Hefner e il suo gruppo hanno condotto per anni una corrosiva e incessante campagna di ridicolizzazione dei «valori tradizionali» come la fedeltà coniugale e l'istituzione familiare.

 

In mezzo a questo ribollire di «novità», tuttavia, l'aspetto della bomba-Kinsey che fece più scalpore fu il «dato» secondo il quale il 10% della popolazione maschile americana sarebbe risultato essere omosessuale! Anche in questo caso, peraltro, la «scientificità» di tale studio fu messa pesantemente in dubbio:

 

«Kinsey, infatti, aveva tirato fuori il suo 10% da un unico campione, dando per buona la valutazione di intervistatori omosessuali o bisessuali, i quali decidevano che un soggetto era da considerarsi omosessuale sia se aveva avuto delle esperienze apertamente omosessuali, sia se aveva avuto un qualsiasi pensiero omosessuale [...]. Pertanto, anche chi pensava in maniera negativa o ricordava un'aggressione omosessuale entrava a far parte di quel 10%» 9.

 

Le logiche dell'ideologia e della propaganda, tuttavia, non conoscono preoccupazioni di tipo «scientifico», e di fatto non è errato affermare che i presupposti fondamentali dell'ideologia gender si ritrovano già tutti nell'opera di Kinsey. È sempre lui, infatti, l'inventore della cosiddetta «Scala Kinsey» (o, più precisamente, «Heterosexual/ Homosexual Rating Scale»), in base alla quale esisterebbe una scala con sette livelli di «orientamenti sessuali», che andrebbero da una completa eterosessualità fino ad una completa omosessualità.

 

scala kinsey

Sopra: una rappresentazione della «Scala Kinsey».

 

Secondo tale visione, i veri eterosessuali, ma anche gli omosessuali «puri», sarebbero una ristretta minoranza, mentre la maggior parte delle persone «viaggerebbe» su questa scala di sfumature, potendo anche cambiare il proprio «orientamento» nell'arco della vita.

 

Kinsey tra masochismo e pedofilia

 

Bisessuale, ossessionato dal sesso, sadomasochista, pedofilo. A cambiare orientamento nella sua vita, come la Scala che porta il suo nome, fu lo stesso Kinsey, dichiaratamente bisessuale e soprattutto attratto dai suoi stessi allievi. Sulla condotta sessuale del medico si è detto e scritto molto, nel corso dei decenni; secondo lo storico James H. Jones 10, autore della biografia Alfred C. Kinsey: a public/private life («Alfred Kinsey: una vita pubblica/privata», egli era un vero e proprio maniaco sessuale che fin da giovane

 

«si torturava, anche fisicamente, per reprimere i proprî impulsi sessuali e che avrebbe cercato di giustificare la sua ossessione con la scienza».

 

james h. jones - alfred c. kinsey: a public/private life.

Sopra: James H. Jones e il suo libro

Alfred C. Kinsey: a public/private life.

 

Nel 1954, durante una pratica sadomasochistica, Kinsey si impiccò, letteralmente, per i genitali; da quel momento, e probabilmente a causa di tale gesto, la sua salute, da sempre cagionevole, precipitò; subì diversi ricoveri «misteriosi», la sua dipendenza da barbiturici e anfetamine divenne ingestibile 11. Morì il 25 agosto 1956, probabilmente a causa di un embolo. Scrive Ennio Caretto:

 

«Secondo James Jones, uno storico rispettato, Kinsey era un maniaco sessuale: masochista (in età avanzata si autocirconcise con un coltellino senza anestesia), dedito alle orge, con tendenze pedofile, non alieno dai ricatti e fondamentalmente gay, nonostante il matrimonio. Non a caso, i soggetti delle sue ricerche, tutti volontari, sarebbero stati in buona parte molestatori, prostitute, pervertiti e così via.

 

Jones racconta che Kinsey seduceva gli studenti, soprattutto i maschi, per soddisfare i proprî appetiti e giungeva al punto di organizzare orge tra i collaboratori e i volontari, con la partecipazione anche della moglie, e di filmarli, un po' per tenerli in pugno e un po' per studiare la sessualità dal vivo. Con questo sistema, aggiunge lo storico, egli riuscì a farsi finanziare da alcune fondazioni, inclusa la Rockefeller. A parere di Kinsey, il fine giustificava i mezzi. Ma quale fine?

 

Sopra: Alfred Kinsey con due suoi collaboratori. Spesso chi lavorava con lui era coinvolto in orge organizzate da Kinsey per le sue «ricerche» sul sesso.

 

Quello di aprire gli occhi al mondo su un argomento ritenuto tabù o quello di promuovere la rivoluzione sessuale? James Jones glieli attribuisce entrambi. Kinsey sognava di studiare fino a centomila casi. Glielo impedirono il maccartismo, la caccia alle streghe comuniste, la dittatura del perbenismo: dopo lo scalpore suscitato da "Il comportamento sessuale della donna", il potere politico riuscì a zittirlo, sia pure troppo tardi» 12.

 

ennio caretto

 

Queste informazioni sulla sua biografia non erano del tutto segrete, ma vennero in parte nascoste per non inficiare le sue ricerche e per sostenere il mito del progressismo americano 13. Ma come avrebbero potuto reagire la popolazione americana, i media e la cittadella universitaria se si fosse scoperto che il dottor Kinsey era anche un seguace della «Grande Bestia 666», al secolo il mago inglese Aleister Crowley (1875-1947)? 14.

 

aleister crowley

 

L'ossessione per Crowley

 

Nel 1947, Kinsey incontrò il cineasta omosessuale Kenneth Anger (1927-2023), noto seguace dell'occultista Aleister Crowley e futuro autore del film Lucifer Rising («L'ascesa di Lucifero»; 1972). Da quel primo incontro nacque una profonda amicizia, che durò fino alla morte del medico, tanto che Anger, nonostante il suo celebre «caratteraccio», in seguito avrebbe ricordato Kinsey come il suo primo cliente, dato che aveva acquistato una copia del suo primo film Fireworks nel 1947, l'anno della sua realizzazione 15.

 

kenneth anger - lucifer rising

Sopra Kenneth Anger e il suo film Lucifer Rising.

 

I due svilupparono un rapporto stretto, quasi filiale: Bill Landis, il biografo di Anger, scrive che Kinsey divenne per Anger una sorta di figura paterna, un modello da emulare. Fu proprio Anger ad aiutare Kinsey ad accrescere l'archivio di film necessario alle sue ricerche sul sesso. La collezione Anger include la corrispondenza tra i due uomini e lettere da e per John Bancroft, l'ex direttore di The Kinsey Institute for Research in Sex, Gender, and Reproduction 16. Anger avrebbe poi parlato apertamente della sua partecipazione alle ricerche di Kinsey, che includeva l'essere filmato mentre si masturbava.

 

bill landis - john brancroft

kinsey institute

 

Se Anger è ed è stato un seguace di Crowley, anche Kinsey condivideva la stessa passione per il mago inglese, codificatore della magia sessuale in Occidente. Anger ricorda quanto Kinsey fosse ossessionato dai «diari sessuali» di Crowley e come il suo motto, «Fa' del tuo meglio e lascia che gli altri reagiscano come vogliono», richiamasse la celebre legge «Fa' ciò che vuoi» del mago inglese 17.

 

Il medico sognava di riuscire ad avere i diari privati di Crowley per ottenere maggiori informazioni: egli doveva inoltre giustificare agli occhi dell'Università il motivo delle sue ricerche votate «24 ore su 24 al sesso» 18, altrimenti avrebbe rischiato di perderne i finanziamenti. Gli serviva quindi del materiale documentato come base solida dei suoi studi; gli servivano i diari sessuali del mago. Ovviamente il pubblico non poteva sapere che Kinsey era un seguace di Crowley, altrimenti avrebbe reagito a questa rivelazione in modo negativo, inficiando così le sue ricerche ed estromettendolo dal mondo accademico 19.

 

Il ricercatore Jim Keith (1949-1999), nel suo Mass Control: Engineering Human Consciousness Controllo di massa: progettare la coscienza umana») 20, scrive che Kinsey sarebbe divenuto amico anche del poeta e noto apologeta nazista George Sylvester Viereck (1884-1962) e del giurista francese René Guyon (1876-1963), autore del Manifesto per la libertà sessuale e fautore della «dottrina della legittimità sessuale e della libertà sessuale» che veniva indicata come rimedio all'infelicità umana e alternativa alla (etero)sessualità ufficiale «senza gusto e senza gaiezza».

 

jim keith - mass control: engineering human consciousness

Sopra: Jim Keith e la sua opera

Mass Control: Engineering Human Consciousness.

 

george viereck - rené guyon

 

Il Manifesto invitava peraltro alla

 

«più fervida militanza, praticando il sesso libero e organizzandosi per sconfiggere il fanatismo dei sessuofobi» 21.

 

rené guyon - libertà sessuale

Sopra: due libri scritti da René Guyon; Sexual Freedom («Libertà sessuale») e The Ethics of Sexual Acts («L'etica degli atti sessuali»). Ecco gli amici di Kinsey...

 

Secondo il coautore dei Rapporti, il sessuologo Wardell B. Pomeroy (1913-2001) 22, Kinsey avrebbe addirittura tentato di finanziare le ricerche di Crowley quando questi era ormai caduto in disgrazia.

 

wardell b. pomeroy

 

Di certo sappiamo soltanto che Kinsey nel 1955 si recò insieme ad Anger a Cefalù, presso l'Abbazia di Thélema fondata dallo stesso mago (una celebre foto li immortala all'interno del santuario) 23 per reperire i diari sessuali, in cui si narrava che Crowley avrebbe anche documentato i rapporti tra alcuni pedofili e i bambini molestati.

 

Sopra: il regista underground e occultista Kenneth Anger (che frequentava l'Ordo Templi Orientis) con Kinsey. I due nutrivano il desiderio di recarsi insieme a Cefalù, in Sicilia, per visitare l'Abbazia di Thelema, una sorta di santuario dell'occulto fondata nel 1920 dal mago nero Aleister Crowley. In questa casa, Crowley aveva praticato la magia sessuale, e Kinsey ed Anger speravano di trovarvi il suo diario segreto. Kinsey, dunque, non era solo un pedofilo e un depravato, ma anche un seguace dell'esoterismo, e in particolare di Crowley, definito da molti autori il «padre del satanismo moderno».

 

Clifford Bishop ha però spiegato che

 

«la profanazione dell'infanzia ha sempre fatto parte della magia nera rituale, probabilmente più come manifesto che come pratica» 24

 

magia nera con bambini

 

sebbene molti occultisti e satanisti, come testimoniato anche da recenti fatti di cronaca 25, nelle loro pratiche abbiano abusato, e abusino, di minori. Racconta Joe Schimmel, pastore presso la Blessed Hope Chapel di Simi Valley e autore del documentario in DVD They Sold Their Souls for Rock n Roll («Essi hanno venduto l'anima per il rock'n'roll»):

 

«Secondo Wardell B. Pomeroy, che fu coautore dei rapporti di Kinsey sul sesso, quest'ultimo non solo amava gli scritti perversi e omosessuali di Crowley, ma si recò anche a Cefalù, in Sicilia, presso il tempio sessuale di Crowley, l'Abbazia di Thélema, per ritrovare i diari sessuali del mago britannico. Ne parliamo nel nostro video "The Kinsey Syndrome", in cui si scopre che Crowley stava lavorando con un certo numero di pedofili, che aveva spinto a tenere diari sessuali per documentare le reazioni dei bambini molestati.

 

Sopra: una fotografia di Kenneth Anger scattata nel 1955 presso la porta dell'Abbazia di Thélema. Notate sul muro il motto di Crowley «Do what thou wilt» («Fa' ciò che ti piace»).

 

Ecco perché Kinsey fu in grado di raccogliere dati circa i rapporti sessuali con bambini o neonati di alcuni mesi. Se Kinsey abbia assunto Crowley, che negli ultimi anni della sua vita dovette affrontare grosse difficoltà finanziarie, per compilare un diario sessuale per lui, o se Kinsey abbia saputo che Crowley teneva un diario sessuale, e dove trovarlo, non lo sappiamo con certezza.

 

aleister crowley - cefalù in sicilia

Sopra: il quotidiano londinese Sunday Express riporta il racconto di una donna che è stata ospite all'Abbazia di Thélema. L'articolo è intitolato: «Le orge in Sicilia di Aleister Crowley».

 

In ogni caso, tale comportamento è incredibilmente malvagio, ed è una delle ragioni per cui Crowley venne definito dalla stampa dei suoi tempi "the wickedest man in the world" ("l'uomo più empio della Terra"). Pomeroy, che in quel periodo era uno stretto collaboratore di Kinsey, scrive che questi non solo fu in grado di procurarsi i diari sessuali di Crowley, ma che lui e il regista underground satanista Kenneth Anger rimossero dai muri del tempio sessuale di Crowley il colore, che il governo italiano aveva dato ordine di stendere, per riportare alla luce gli affreschi osceni che rappresentavano orge cui prendevano parte anche alcuni bambini» 26.

 

joe schimmel - they sold their souls for rock n roll

Sopra: Joe Schimmel e il documentario da lui realizzato

su DVD They Sold Their Souls for Rock n Roll.

 

Pomeroy aveva infatti documentato nel suo Dr. Kinsey an the Institute for Sex Research l'ossessione di Kinsey per l'opera di Crowley:

 

«La Grande Bestia (Aleister Crowley; N.d.A.) e i suoi seguaci erano contro ogni tipo di religione, sotto qualsiasi forma, tranne la loro. Le orge di gruppo erano una parte integrante del loro rituale e prevedevano la partecipazione di bambini [...]. Le pareti interne vennero dipinte usando colori orientali britannici, e vennero ricoperte (come Kinsey ammette) da scene di natura sessuale [...]. Il resto dei dipinti erano rappresentazioni a grandezza naturale di attività sessuale, omosessuale ed eterosessuale, singolarmente, in coppia e in gruppo, inclusi i bambini» 27.

 

Sopra: una fotografia dell'Abbazia di Thélema

scattata alla fine degli anni '20.

 

Per chi volesse approfondire le tematiche affrontate in questo articolo, consigliamo caldamente la lettura dell'opera UNISEX. Cancellare l'identità sessuale: la nuova arma della manipolazione globale. Per acquistare una copia dell'opera clicca qui.

 

Sito di Enrica Perucchhietti:

https://www.enricaperucchietti.it/

 

Blog di Gianluca Marletta:

https://www.gianlucamarletta.it/wordpress/

 

 

banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Estratto (pagg. 36-45) dall'opera UNISEX. Cancellare l'identità sessuale: la nuova arma della manipolazione globale (Arianna Editrice, Ed. 2015). Il grassetto è nostro.

2 Sull'effetto avuto dall'opera di Kinsey nel contesto della «Rivoluzione Sessuale» e sulla sostanziale a-scientificità dei suoi studi vedi D. Nerozzi, L'uomo nuovo, Ed. Rubbettino, Saveria Mannelli, 2008, pagg. 17-28.

3 Cfr. D. Nerozzi, op. cit., pagg. 23-24.

4 Cfr. A. Kinsey, Il comportamento sessuale della donna, Bompiani, Milano 1956, pagg. 159-160.

5 Cfr. D. Nerozzi, op. cit., pag. 26.

6 Cfr. Y. Moncomble, La politique, le sexe et la finance («La politica, il sesso e la finanza»), Ed. Yann Moncomble, Parigi 1989, pag. 51 e ss.

7 Il nome stesso di Hefner, insieme a quello di Burton M. Joseph, direttore della Playboy Foundotion, appare nel consiglio direttivo della N.O.R.M.L., l'organizzazione americana per la liberalizzazione della marijuana, finanziata con milioni di dollari a fondo perduto da istituzioni quali la Ford Foundotion e la Commonwealth Fund.

8 Cfr. Y. Moncomble, op. cit., pag. 51.

9 Ibid., pagg. 22-23.

10 Vedi http://www.pbs.org/fmc/interviews/jones.htm

11 Vedi https://www.libertaepersona.org/wordpress/2013/02/kinsey-era-un-maniaco-il-guru-della-cultura-gay/

12 Vedi http://archiviostorico.corriere.it/1997ldicembre/13/Kinsey_Altro_che_scienziato_del_co_0-97121313953.shtml

13 Vedi Vedi http://www.pbs.org/fmc/interviews/jones.htm

14 Cfr. B. Landis, Anger, Harper Collins, 1995.

15 Vedi http://www.kinseyinstitute.org/publications/newsletterFall2004.htm

16 Vedi http://en.wikipedia.org/wiki/John_Bancroft_%28sexologist%29

17 «Kinsey was obsessed with obtaining the Great Beast's (Crowley's) day-to-day sex diaries...To obtain grant monies and maintain the support of the University, Kinsey needed the excuse of research to validate his twenty-four-hours-a-day obsession with sex. However, Prok's [Kinsey's nickname] battle cry of "Do your best and let other people react as they will" seemed a variation on Crowley's "Do what thou wilt" maxim» (cfr. J. Keith, Mass Control: Engineering Human Consciousness, Adventures Unlimited Press, 1999, pag. 50.

18 Cfr. J. Keith, op. cit., pag. 50.

19 Ibid.

20 Ibid., pag. 49 e ss.

21 Cfr. G. Rossi Barilli, Il movimento gay in Italia, Feltrinelli, Milano 1999, pag. 29.

22 Vedi https://en.wikipedia.org/wiki/Wardell_Pomeroy

23 ln un'intervista-video, Anger descrive il viaggio di Kinsey a Cefalù

https://www.youtube.com/watch?v=Uul3pflrvPw

24 Cfr. C. Bishop, Sesso e Spirito, EDT, Torino 1999, pag. 158.

25 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/20 I 4/ I I / I 8/pedofili-a­westminster-politici-di-primo-piano-coinvolti-in-stupri-e-omicidi-di-bambini2I.html

26 Vedi http://www.gcmwatch.com/762I/common-roots-homosexuality-pedophilia-harry-hay-and-satanism

27 Cfr. W. B. Pomeroy, Dr. Kinsey and the Institute for sex Research, Yale University Press, 1982, pagg. 413-414.

 

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