di Jonas E. Alexis 1
Nel suo libro Great Wars and Great Leaders, lo studioso Ralph Raico afferma:
Sopra: Ralph Raico e il suo libro Great Wars and Great Leaders.
Questo è un punto storicamente razionale, perché noi tutti sappiamo che Iosif Stalin (1878-1953) era già al potere, nel 1932, quando liquidò oltre 5.000.000 di contadini. Nessuna nazione occidentale fece pressioni su lui o gli disse di smettere di macellare quelle persone innocenti. Storicamente parlando, possiamo affermare che i volenterosi carnefici di Stalin erano parte integrante dell'élite dominante. Sappiamo, ad esempio, che i complessi problemi sociali degli anni Venti, come la rivoluzione bolscevica in Russia, erano considerati da molti occidentali come attività rivoluzionarie ebraiche 3.
Durante la rivoluzione bolscevica, milioni di persone vennero liquidate, inclusi contadini innocenti 4. Inoltre, l'ideologia bolscevica, col suo marxismo-comunismo (e con le sue propensioni diaboliche), iniziò a diffondersi come vento infuocato in Paesi asiatici come la Cina 5, e ovunque arrivarono i rossi iniziò il massacro di milioni di persone 6.
I leader politici, sia americani che europei, sapevano perfettamente che il bolscevismo stava creando il terrorismo politico in Russia, e che alla fine avrebbe tentato di conquistare buona parte del mondo. Ad esempio, nel 1931 il Dipartimento di Stato americano pubblicò un rapporto in tre volumi in cui si affermava che le banche ebraiche in Germania avevano inviato grosse somme di denaro a Lenin (1870-1924), a Trotskij (1879-1940) e agli altri astri del bolscevismo per il rovesciamento dello zar 7.
Finanzieri ebrei come Jacob Schiff (1847-1920), negli Stati Uniti, e Max Warburg (1867-1946) e Paul Warburg (1868-1932), in Germania, versarono milioni di dollari a favore del movimento bolscevico. Si dice che Schiff abbia donato 20 milioni di dollari al regime, una somma equivalente a miliardi di dollari odierni 8. Entro il 1937, molto prima che Hitler avesse un potere politicamente significativo, Stalin aveva già ucciso per fame o giustiziato qualcosa come 10.000.000 di contadini 9.
Sopra: da sinistra, i tre leader bolscevichi più famosi e i loro ricchi finanziatori d'oltre Oceano.
Sopra: vittime della carestia artificiale voluta da Stalin.
Questo periodo della Storia - 1929-1937 - è noto come Olocausto Rosso 10. Entro il 1938, morì un totale di 9,7 milioni di persone, e dal 1939 al 1953, altri 9 milioni di individui persero la vita 11. Dal 1937 al 1939, Stalin giustiziò 50.000 ecclesiastici 12. Il terrorismo di Stalin iniziò ben presto nel 1918, quando
Il celebre storico Jonathan Otto Pohl scrive che «i coreani sovietici furono la prima popolazione che il regime di Stalin deportò nella sua totalità in base alla loro etnia. Fu un atto di repressione nazionale su grande scala» 14. Lo storico statunitense Norman Naimark ha dichiarato che «una buona ragione potrebbe essere che Stalin intendeva annientare sistematicamente i kulaki come gruppo di persone - e non solo solo metaforicamente come una classe - e che quindi il risultato di questa operazione può essere considerato un genocidio» 15.
Giovanissime vittime della carestia artificiale in Ucraina.
Più avanti, egli continua: «L'astensione di principio dell'uso del termine "genocidio" può servire sia per scopi politicizzati che per la sua applicazione alle specifiche circostanze storiche» 16. Anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, Stalin non smise di terrorizzare i contadini 17. I gruppi minoritari come i greci, i tedeschi, i turchi, i cristiani ortodossi, i lituani e i vlasoviti caddero sotto la falce della pulizia etnica staliniana 18.
Per Lenin, il vero nemico era la Chiesa. Egli dichiarò appassionatamente nel 1922:
Lo storico Donald Rayfield, dell'Università di Londra, che non è certamente un simpatizzante della Chiesa, ha scritto:
Sopra: militanti bolscevichi distruggono una chiesa dedicata a San Giorgio nella città di Gorky. In tutta la Russia, i comunisti distrussero o trasformarono in magazzini 50.000 edifici dedicati al culto cristiano.
Diversi membri dell'episcopato russo furono arrestati a Mosca e alcuni di loro furono condannati a morte 21. Anche se si accetta il fatto secondo cui Adolf Hitler (1889-1945) avrebbe ucciso sei milioni di ebrei, non lo si può mettere sullo stesso piano dell'Olocausto rosso di Stalin sia per questioni numeriche che di durata in anni. Come ha notato Steven Rosefielde,
Secondo Rosefielde, durante la pulizia etnica dei contadini, Stalin utilizzò mezzi violenti, incluse le esecuzioni, il terrore e la fame, che iniziarono con un tentativo nel 1917 23. Come egli scrive, «per i bolscevichi la ruralità era l'obiettivo primario, in quanto essa era in netto contrasto con il paradigma marxista di Lenin, fondato sulla criminalizzazione della proprietà privata, degli affari e dell'imprenditorialità» 24.
Vediamo lo stesso modello applicato nella Cina comunista, dove Mao Tse-tung (1893-1976) «collettivizzò forzatamente le zone rurali» 25. Alla fine, la Cina comunista si rese responsabile della morte di almeno 40 milioni di persone 26. D'altronde, Il libro nero del comunismo ci dice che il regime sovietico e i suoi ideali sono responsabili della morte di 100 milioni di persone. Gli altri storici riducono questa cifra a circa 60 milioni di vittime 27.
Sopra: a sinistra, Mao Zedong; a destra, esecuzione di oppositori politici.
In poche parole, ogni qualvolta l'attività rivoluzionaria ebraica è stata coerentemente seguita, ci sono sempre stati sanguinosi conflitti che hanno dato luogo alla morte di milioni di persone. Quando Mao, ad esempio, seguì la filosofia comunista e socialista, che era uscita dalle penne di persone come Karl Marx (1818-1883), Moses Hess (1812-1875) e Ferdinand Lassalle (1825-1864), lo storico Frank Dikotter ci dice che «tra il 1958 e il 1962, la Cina discese all'inferno» 28. Nel 1949, Mao si recò in Russia per copiare dall'Unione sovietica, e dal 1955 al 1956, egli iniziò ad attuare la collettivizzazione sul modello stalinista 29. Come Stalin, Mao fece piazza pulita della religione:
In generale, Mao creò in Cina un inferno vivente, essendo il suo regime responsabile della morte di oltre 40 milioni di vittime massacrate nel giro di soli dieci anni: dal 1952 al 1962. E questo inferno vivente venne rapidamente esteso ai Paesi confinanti come la Cambogia, i cui leader adottarono l'ideologia comunista. La fame nel regno comunista di Mao era così dilagante che un crescente numero di persone iniziò a cibarsi di carne umana 31. Nell'estate del 1958, la carestia era così orribile che
Sopra: bambini cinesi affamati dal regime maoista.
Ci furono diversi casi in cui «numerosi bambini furono mangiati» 33. Altri atti terribili di cannibalismo si diffusero in località come Tongwei, Yumen, Wushan, Jingning e Wudu, mentre i leader comunisti erano perfettamente al corrente di ciò che stava accadendo 34. Ad esempio, in un'altra regione «una donna di settant'anni dissotterrò i corpi di due bambini e li cucinò» 35.
Altri atti disumani erano molto diffusi, come quello in cui un bambino di dieci anni venne legato e gettato in una palude in cui morì dopo pochi giorni 36. Altre persone vennero lasciate al freddo nude, e molte di esse morirono; nessuna eccezione venne fatta, anche per le donne incinte 37. In altre circostanze, alcune persone vennero ricoperte per punizione con escrementi e urina.
Sopra: vittime della grande rivoluzione culturale inaugurata da Mao nel 1966.
Un individuo fu costretto a ingoiare escrementi, e morì alcune settimane dopo 38. Un'altra punizione abbastanza comune consisteva nell'inchiodare al muro le persone per le orecchie 39. Un'altra forma estrema di punizione consisteva nel seppellire le persone vive 40. Di conseguenza, per sfuggire alla tortura, molti finirono per togliersi la vita 41. Ad esempio, «a Shantou, una donna accusata di furto legò i suoi due figli al proprio corpo e si gettò nel fiume» 42.
Ancora una volta dobbiamo constatare che il marxismo, il comunismo, lo stalinismo - e ora il sionismo/neo-bolscevismo/neo-conservatismo - non sono solamente iniziative politiche o intellettuali. Generalmente, questi movimenti hanno avuto ramificazioni dannose, se sono stati portati avanti con perseveranza. Il loro nucleo era costituito da un rifiuto metafisico del Logos, e rigettando il Verbo divino come misura di ogni cosa questi movimenti hanno finito per abbracciare su larga scala l'opposto della ragione come mezzo estremo metafisico per costruire il paradiso in terra, che nella realtà si è sempre rivelato essere un inferno.
Sopra: militanti comunisti cinesi distruggono a martellate statue di Cristo e dei Santi sul sagrato di una chiesa cattolica.
Il Libro dell'Apocalisse usa un termine specifico per delineare questa attività diabolica: la Sinagoga di Satana (Ap 2, 9). Probabilmente, Padre Denis Fahey (1883-1954) avrebbe definito questa realtà «il Corpo Mistico di Satana» 43. Questo sistema diabolico, per usare le parole di Winston Churchill (1874-1965), «è stato la molla di ogni movimento sovversivo durante il XIX secolo» 44, e continuerà a scuotere il mondo col suo orrore politico, sociale e spirituale.
All'inizio del XX secolo, lo statista inglese aveva denunciato con vigore questo processo dissolutivo in una serie di articoli apparsi sui quotidiani di quel periodo. Tuttavia, anziché mettere in pratica le conclusioni del suo ragionamento, nei decenni successivi Churchill finì per cadere nelle mani dei leader sionisti, che lo portarono rapidamente a considerare sterminatori di massa del calibro di Stalin e Tito (1892-1980) come anime gemelle 45. Ad un certo punto,
Sopra: Winston Churchill e il dittatore rosso Josif Broz detto Tito.
Ancora una volta, siamo costretti a pensare che Churchill non poteva non sapere che stava emulando la Germania nazista, quello stesso regime che odiava con passione. Concedeteci per un momento di ritenere che Hitler avrebbe voluto trasformare la Germania in un posto in cui gli ebrei non avrebbero semplicemente avuto nessuna opportunità. Forse Churchill voleva vivere in Germania? Perché mai era così interessato a ridurre la Germania in una condizione di misera schiavitù? Perché odiava così tanto Hitler? Scrive Raico:
Sopra: Winston Churchill e Stalin, il più grande assassino della Storia.
Raico continua scrivendo:
Churchill disse chiaramente che Hitler, e non Stalin o Tito, era il suo obiettivo primario: «La sconfitta, la rovina e l'eliminazione di Hitler, escludendo tutti gli altri scopi e propositi» 51. Quando Stalin e gli altri leader comunisti crearono un inferno in Europa nei loro mattatoi rossi, gli osservatori più attenti iniziarono ad essere sconvolti. Ancora una volta la risposta di Churchill fu stupefacente:
Sopra: da sinistra, due cartoline massoniche commemorative di Churchill. Egli era stato iniziato alla sètta nella Loggia Studholme No. 1591 il 24 maggio 1901. A destra, Churchill figura tra i membri della Loggia Albion, dell'Ancient Order of Druids («Antico Ordine dei Druidi»). La foto è stata scattata il 15 agosto 1908 al Blenheim Palace.
Nel 1915, dopo avere fatto di tutto affinché le altre nazioni entrassero in guerra, Churchill dichiarò: «So che in ogni momento questa guerra sta annientando e distruggendo migliaia di vite umane, e tuttavia non posso farci nulla. Io amo ogni secondo della mia vita» 53. Churchill voleva distruggere letteralmente la Germania perché era convinto che questa nazione fosse la causa di ogni male nel mondo.
Egli dichiarò nel 1943: «Le due radici di tutti i nostri mali - la Germania nazista e il militarismo prussiano - devono essere estirpate. Finché ciò non verrà realizzato, non ci saranno sacrifici che non faremo e nessuna forma di violenza cui non faremo ricorso» 54. Churchill sapeva benissimo che stava diffondendo bugie a spese della verità. Nel suo libro sulla guerra, egli affermò:
Churchill stava seguendo un piano implicitamente diabolico, e questo divenne ben chiaro quando l'inutile distruzione della città di Dresda (nel marzo del 1945) creò il panico in tutta la Germania e in buona parte dell'Europa.
Sopra: in alto, la città di Dresda ridotta in macerie il 13 febbraio 1945, a guerra ormai finita. I quadrimotori inglesi e americani sganciarono bombe incendiarie e ad alto esplosivo che crearono temperature intorno ai 1.500 gradi centigradi. Sotto, migliaia di civili morirono uccisi dal monossido di carbonio o letteralmente arsi vivi dalle alte temperature dentro i rifugi antiaerei.
Churchill era al corrente di essere stato uno degli uomini che avevano fomentato tutto questo. Sapete cosa rispose subito dopo questo inutile massacro compiuto un mese prima della fine delle ostilità? Ascoltate molto attentamente: «Non possono ricordarmi tutto circa questo fatto (Dresda). Pensavo fossero stati gli americani a farlo» 57.
Nell'ottobre del 1944, Churchill disse a Stalin: «Il problema è come impedire alla Germania di mettere le mani sulla vita dei nostri nipoti» 58. Churchill non credeva realmente a ciò che aveva scritto vent'anni prima nell'articolo «Zionism vs. Bolshevism». «I reiterati avvertimenti da parte di Adam von Trott e degli altri leader della resistenza circa un'imminente "bolscevizzazione" dell'Europa non fecero alcuna impressione su Churchill» 59.
In breve, si può dire che il premier inglese fu uno dei volenterosi carnefici di Stalin, in quanto «anziché offrire ai tedeschi una via d'uscita prima che l'Armata Rossa invadesse l'Europa Centrale, Churchill chiese loro una resa incondizionata». Ma quest'ultima condizione implicava anche che gli Stati Uniti avrebbero potuto applicare il Piano Morgenthau, «il quale mostrò ai tedeschi un'immagine spaventosa di ciò che avrebbe voluto dire "resa incondizionata". Questo piano, siglato da Roosevelt e Churchill nel Quebec, prevedeva di trasformare la Germania in un Paese agricolo e pastorizio; anche le miniere di carbone della Ruhr dovevano essere distrutte» 60. Scrive Raico:
Il 3 luglio 1940, per impedire che la flotta francese ancora intatta a Mers-el-Kébir, in Algeria, cadesse nelle mani dei tedeschi, Churchill ordinò all'ammiraglio James Somerville che venisse distrutta. L'attacco costò la vita a 1.300 marinai francesi che erano ancora a bordo delle navi.
Alla fine dei conti, era abbastanza chiaro agli osservatori più attenti e agli studiosi che Churchill e Franklin Delano Roosevelt (1882-1945) intendevano distruggere la Germania.
Sopra: Churchill. Roosevelt e Stalin durante la conferenza di Yalta (11 febbraio 1945). I «tre grandi» si spartirono l'Europa del dopoguerra creando due sfere d'influenza. In questa sede, tutti i Paesi dell'Est europeo vennero consegnati da Churchill e Roosevelt (massone pure lui) nelle mani della terribile dominazione sovietica, che è durata fino al 1989, con l'implosione dell'URSS e la caduta del Muro di Berlino.
Churchill, Stalin - e a dire il vero anche Roosevelt - distrussero la Germania. Come lo storico statunitense Thomas Goodrich indica giustamente,
Sopra: Wesel, città della Renania settentrionale-Vestfalia, ridotta a «suolo lunare» dai bombardamenti alleati.
Il processo di Norimberga fu semplicemente una farsa ridicola. Durante quel processo, la maggior parte dei giudici accusatori era composta da volenterosi carnefici di Stalin! Tali persone erano «esperti veterani delle purghe degli anni ‘30» 64. Quindi, ecco la logica: i boia di Stalin hanno liquidato più di 10 milioni di persone in meno di tre anni; ma quegli stessi boia e assassini avrebbero presieduto più tardi il processo di Norimberga. Tutto ciò è davvero patetico.
Sopra: al processo di Norimberga (1945-1946) i gerarchi nazisti sono stati accusati di crimini contro l'umanità da altri criminali dello stesso stampo. Da sinistra, i giudici sovietici Alexander Volchkov e Iona Nikitchenko. A destra, il giudice inglese Norman Birkett.
Se vogliamo commemorare i morti - sia le persone che morirono sotto il regine nazista che quelle che perirono sotto altre dittature - dobbiamo commemorarli tutti, e non solo quelli uccisi dai tedeschi. É irrazionale e immorale dedicare dozzine di musei alle persone che sono morte a causa della Germania nazista e non avere un solo museo per le vittime - inclusi i cristiani - che sono state massacrate dal bolscevismo e dagli altri regimi comunisti.
Note
1 Traduzione di un estratto dell'originale inglese Lenin, Stalin, and Mao's Willing Executioners, a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web http://www.veteranstoday.com/2014/10/19/lenin-stalin-and-maos-willing-executioners-2/ 2 Cfr. R. Raico, Great Wars & Great Leaders («Grandi guerre & grandi capi»), Ludwig von Mises Institute, Auburn 2010, pag. 80. 3 Vedi Y. Slezkine, The Jewish Century («Il secolo ebraico»), Princeton University Press, Princeton 2004; C. H. Edward, The Bolshevik Revolution («La rivoluzione bolscevica»), Macmillan, New York 1950; S. Cohen, Bukharin and the Bolshevik Revolution («Bukharin e la rivoluzione bolscevica»), Oxford University Press, New York 1980; A. B. Ulam, Bolsheviks («Bolscevichi»), Harvard University Press, Cambridge 1980; J. Z. Muller, Capitalism and the Jews («Il capitalismo e gli ebrei»), Princeton University Press, Princeton 2010. Molti studiosi non ammettono che gli ebrei furano a capo della rivoluzione perché ciò potrebbe implicare che le reazioni anti-ebraiche dovrebbero essere rivedute. 4 Vedi R. Conquest, Harvest of Sorrow: Soviet Collectivism and the Terror-Famine («Raccolto di dolore: il collettivismo sovietico e il terrore-carestia»), Oxford University Press, New York 2008; The Great Terror («Il grande terrore»), Oxford University Press, New York 1990; M. Dolot, Execution by Hunger: The Hidden Holocaust («Esecuzione mediante la fame: l'olocausto nascosto»), W. W. Norton, New York 1987. 5 Vedi S. Rosefielde, Red Holocaust («Olocausto rosso»), Routledge, New York 2010. 6 Vedi F. Dikotter, Mao's Great Famine («La grande carestia di Mao»), Walker, New York 2010. 7 http://avalon.law.yale.edu/subject_menus/forrel.asp 8 Vedi G. Allen, None Dare Call It Conspiracy («Nessuno osa chiamarla cospirazione»), Buccaneer Books, Cutchogue 1976. 9 Cfr. S. Rosefielde, op. cit., pag. 40. 10 Ibid., pag. 50. 11 Ibid., pag. 20. 12 Ibid., pag. 44. 13 Ibid., pag. 42. 14 Cfr. J. O. Pohl, Ethnic Cleansing in the USSR, 1937-1949 («Pulizia etnica nell'Unione Sovietica, 1937-1949»), Greenwood Press, Santa Barbara 1999, pag. 9. 15 Cfr. N. Naimark, Stalin's Genocide («Il genocidio di Stalin»), Princeton University Press, Princeton 2010, pag. 63. 16 Ibid., pag. 124. 17 Cfr. S. Rosefielde, op. cit., pag. 46. 18 Ibid., pagg. 79-80. 19 Cfr. D. Rayfield, Stalin and His Hangmen: The Tyrant and Those Who Killed for Him («Stalin e il suo boia: il tiranno e quelli che uccisero per lui»), Random House, New York 2005, pag. 126. 20 Ibid. 21 Ibid., pagg. 126-127. 22 Cfr. S. Rosefielde, op. cit., pag. 7. 23 Ibid., pag. 35. 24 Ibid., pagg. 35-36. 25 Ibid., pag. 103. 26 Cfr. F. Dikotter, op. cit. 27 Cfr. S. Rosefielde, op. cit. 28 Cfr. F. Dikotter, op. cit., pag. ix. 29 Ibid., pag. xvii. 30 Ibid., pag. 167. 31 Ibid., pag. 320. 32 Ibid. 33 Ibid. 34 Ibid., pagg. 321-323. 35 Ibid., pag. 323. 36 Ibid., pag. 294. 37 Ibid., pagg. 294-295. 38 Ibid., pag. 295. 39 Ibid., pagg. 295-296. 40 Ibid., pag. 296. 41 Ibid., pagg. 304-305. 42 Ibid., pag. 305. 43 Cfr. H. Akins, Synagogue Rising («L'ascesa della sinagoga»), Catholic Action Resource Center, Orlando 2012, pag. vii. 44 Cfr. W. Churchill, «Zionism versus Bolshevism» («Sionismo contro bolscevismo), in Illustrated Sunday Herald, dell'8 febbraio 1920. 45 Cfr. R. Raico, op. cit., pagg. 84-85. 46 Ibid., pag. 59. 47 Ibid., pag. 85. 48 Ibid., pag. 95. 49 Ibid., pagg. 65-66. 50 Ibid., pag. 76. 51 Ibid., pag. 81. 52 Ibid., pag. 95. 53 Ibid., pag. 101. 54 Ibid. 55 Ibid., pag. 98. 56 Ibid., pag. 92. 57 Ibid., pag. 101. 58 Ibid., pag. 85. 59 Ibid., pag. 86. 60 Ibid., pag. 87. 61 Ibid., pag. 89. 62 Ibid., pagg. 91, 101. 63 Cfr. T. Goodrich, Hellstorm: The Death of Nazi Germany 1944-1947 («Tempesta infernale: la morte della Germania nazista 1944-1947»), CreateSpace Independent Publishing Platform, 2014, pag. 277.
64
Cfr. R. Raico, op.
cit., pag. 97. |