CAPITOLO IV
«Lo spirito massonico è uno»
Ecco due testimonianze di massoni a questo riguardo:
«Dottrina stabile e permanente», «lo spirito massonico è uno»: come definire tali caratteristiche?
Un'ideologia a due componenti: razionalismo e occultismo
Nell'esposizione storica precedente abbiamo rievocato due elementi dell'ideologia massonica. Abbiamo mostrato l'origine massonica dei principî del 1789 che non fanno che applicare un'ideologia razionalista, liberale e soggettivista alla vita sociale e politica che conduce alla deificazione dell'uomo.
Abbiamo citato la testimonianza del rabbino Toaff sulla presenza nella Massoneria di una «dottrina segreta filosofica e religiosa introdotta dai Rosacroce gnostici all’epoca della loro fusione con i liberi muratori nel 1717»; dottrina che, spiega il rabbino, non è nient'altro che la Gnosi. Si constata così come l'ideologia comune a tutte le Massonerie si divide in due componenti, una apertamente propugnata, l'altra tenuta segreta, un binomio che può essere riassunto in due parole: razionalismo e occultismo.
Il
vocabolario varia a seconda degli autori. Anziché di occultismo, si
parlerà spesso di Gnosi, di «misticismo» o di illuminismo.
Al razionalismo si assoceranno idee liberali (di cui il razionalismo
fa parte), il soggettivismo, il culto dell'uomo,
ecc... Alcune citazioni permetteranno di mettere meglio in evidenza
la presenza simultanea del razionalismo e dell'occultismo come
elementi costitutivi dell'ideologia massonica:
Sopra: alla Luce dei Misteri massonici l'Uomo viene divinizzato.
CAPITOLO V
Sopra: libertà di pensiero in nome della Scienza e della Ragione.
Aspetto filosofico
- Uno stato d'animo anti-dottrinale Uno stato d'animo secondo cui non ci sarebbe né alcun ordine stabile delle cose, indipendente dall'uomo, né una verità universale, né una morale immutabile... Esso corrisponde a ciò che in filosofia viene detto «nominalismo», ed è assai prossimo alla concezione protestante del libero esame 56; per tentare di dargli un carattere rispettabile, i razionalisti e i massoni lo chiamano «libertà di pensiero». Alcune recenti dichiarazioni di Gran Maestri del Grand'Oriente o della Gran Loggia di Francia ne danno un'idea precisa:
Se niente è assoluto, se «tutto è relativo», siamo in presenza di un «relativismo eretto a dogma» 62.
- Il motto «Libertà, Uguaglianza, Fratellanza»
Che la libertà del motto massonico sia
prima di tutto e soprattutto la libertà di pensiero precedentemente
definita, è ciò che dimostrano innumerevoli testi massonici; eccone
un esempio:
Sopra: predica in piazza nel Settecento.
Aspetto religioso
- Naturalismo e anti-cattolicesimo Poiché per i massoni non esiste alcuna verità universale, non c'è nemmeno una verità universale rivelata. Nelle Logge si può fare riferimento a diverse rivelazioni: alla Bibbia, al Corano, alle Upanisad... a patto di considerarle come scelte personali, materie facoltative e non verità universali che si impongono a tutti gli uomini.
In queste condizioni, la Massoneria non può accettare il vero ordine soprannaturale e rivelato cattolico (ossia universale): essa è dunque naturalista, essendo il naturalismo per definizione «un atteggiamento indipendente e repulsivo dell'ordine soprannaturale e rivelato» 64; la Massoneria è fondamentalmente anti-cattolica nel suo pensiero e nella sua azione. Illustriamo mediante alcuni testi recenti l’anti-cattolicesimo espresso dalle due principali obbedienze massoniche francesi.
- L'anti-cattolicesimo del Grand'Oriente:
Sopra: il crocifisso viene rimosso dalle aule scolastiche, un segno dell'avanzata del laicismo massonico.
- L'anti-cattolicesimo della Gran Loggia Dal canto suo, la Gran Loggia di Francia manifesta un anti-cattolicesimo meno aggressivo, ma più radicale. L'ex Gran Maestro Pierre Simon (1925-2008) ne fa testimonianza nel suo libro De la vie avant toute chose («La vita innanzi tutto»). «La polemica intorno alla legge Veil è lo scontro tra due mondi» 67: mondo massonico contro mondo cattolico.
In questo scontro, Pierre Simon oppone «un nuovo concetto della vita» 68, «un nuovo codice etico» 69, una nuova idea di famiglia 70 alle concezioni cattoliche corrispondenti. Su ciascuno di questi punti, si tratta di un conflitto prettamente religioso: «Il conflitto tra la contraccezione e i valori religiosi del passato è inevitabile» 71.
Sopra: l'ex Gran Maestro Pierre Simon e il suo libro De la vie avant toute chose.
Per «morale tradizionale», bisogna certamente intendere la morale cattolica...
- Massoni deisti e massoni atei A partire dal naturalismo (il rifiuto dell'ordine soprannaturale e rivelato, che costituisce uno dei caratteri essenziali della Massoneria), due correnti massoniche si sono sviluppate: una deista e l'altra atea, o piuttosto agnostica. La Massoneria anglosassone e le obbedienze che la seguono sono in generale deiste; e poiché costituiscono la maggior parte dei battaglioni massonici 73, si può dire che i massoni, nella loro stragrande maggioranza, sono deisti 74.
In compenso, il Grand'Oriente di
Francia, dopo essere stato deista, a partire dal 1884 si è rifiutato
di prendere posizione circa l'esistenza di Dio 75.
Del resto, una simile distinzione è priva di grande importanza
pratica, essendo il «Grande Architetto dell'Universo»
dei massoni deisti una divinità persa dietro le sue nuvole che non
si occupa del mondo in cui viviamo. Come spiega il libro Vérités
sur la Franc-maçonnerie 76,
Sopra, il motto massonico «A gloria del Grande Architetto dell'Universo».
Si potrebbe confermare questo carattere
indefinito attraverso numerosi altri testi massonici, almeno nei
Gradi più bassi, del Grande Architetto dell'Universo:
- «Un protestantesimo laico»
Priva di dogmi, perché fondata sul libero esame
e sulla libertà di coscienza, riferendosi ad una «divinità»
indefinita, la «religione» massonica sarà dunque particolarmente
accomodante. Spiega l'ex massone Jean Marqués-Rivière
(1903-2000):
Sopra: l'ex massone Jean Marqués-Rivière.
- Il culto dell'uomo «Protestantesimo laico», umanesimo senza vera trascendenza, la religione massonica può condurre unicamente al culto dell'uomo e dell'umanità. Ecco tre testi che manifestano questa tendenza:
Sopra: Lucifero si ribella a Dio e precipita sulla Terra.
Si potrebbero moltiplicare i testi in cui la Massoneria afferma il primato dell'uomo sulla Rivelazione, e in cui si esaltano «i benefici di un pensiero liberato dal dogma da una giusta concezione dei poteri della ragione umana» 84, e in effetti viene proposta la deificazione dell'uomo 85. Notiamo en passant che nell'odierno movimento New Age si ritrova questa stessa idea di deificazione dell'uomo grazie allo sviluppo dei poteri della ragione umana.
Aspetto morale
«Mettere l’uomo sull'altare anziché metterci Dio», rifiutare non solo l'ordine soprannaturale e rivelato, ma anche l'ordine naturale: simili concezioni conducono i massoni a proporre nuovi modelli di società ai quali corrisponde un certo tipo di uomo nuovo.
- L'uomo «costruttore del proprio destino» Innumerevoli testi massonici presentano il tipo di massone ideale: libero da ogni regola, eccetto da quella della Loggia, che sviluppa la propria «autonomia», essendo egli stesso la sua legge, superiore a tutto.
Spiega la rivista del Grand'Oriente Humanisme (luglio 1975):
Sopra: la rivista massonica Humanisme.
La stessa idea emerge in questa presentazione dell'ideale rotariano di André Siegfried (1875-1959):
Sopra: il rotariano André Siegfried.
- La morale massonica Se «l'uomo è il punto di partenza di ogni cosa e di ogni conoscenza; egli è la sua sorgente e il suo riferimento», se deve «lavorare per la propria salvezza, senza mettersi tra le mani di una gerarchia», è lui, dunque, che deve elaborare la propria morale. Si ritrova qui la concezione del filosofo tedesco Immauel Kant (1724-1804), per il quale la coscienza non deve nulla a nessuno: essa stessa è la sua regola, la sua legge, la sua sanzione, il suo tribunale supremo 88. Si finisce a ciò che i massoni chiamano la «morale pura» 89 e che presentano così:
Sopra: il filosofo protestante Immanuel Kant.
Una morale di questo genere si esprimerà mediante una serie di paroloni con tanto di lettera maiuscola: Libertà, Uguaglianza, Fratellanza, Solidarietà, Progresso, Emancipazione delle Coscienze, ecc...
- Emancipazione delle coscienze mediante la libertà sessuale e l'aborto Nella pratica, a quale «morale» conduce la concezione dell'uomo liberato da ogni regola e superiore a tutto? Di questa «morale» abbiamo due esempi sorprendenti sotto gli occhi: la soppressione dei più deboli (per mezzo dell'aborto) e l'immoralità (mediante la libertà sessuale eretta a regola d'oro della nuova società). È nota la posizione dei massoni a riguardo dell'aborto, di cui sono stati degli infaticabili propugnatori. In un articolo, Le Point, dell'11 settembre 1978, riassumeva il loro ruolo in questi termini: «I lavori massonici sono spesso all'avanguardia del movimento delle idee. La pianificazione familiare, la contraccezione e l'aborto sono cosa loro».
Il lassismo in materia sessuale costituisce una delle norme del nuovo modello di società presentata dall'ex Gran Maestro della Gran Loggia di Francia Pierre Simon:
Questo lassismo sessuale non è nuovo per i massoni. Già negli anni '30, essi animavano in Francia i movimenti naturisti e nudisti 92. «La felicità senza Marx e senza Gesù»: in fondo, questo è l'ideale della nostra società liberale avanzata. Non è forse più massonica di quanto si creda?
- La prospettiva del superuomo A quelli che non si accontentano di una «felicità senza Marx e senza Gesù», viene offerta una prospettiva ancora più attraente: quella dell'evoluzione di un'élite mediante le proprie capacità e la sua volontà di potenza, in direzione del superuomo, di una superumanità. Tali obiettivi sono apertamente proposti da movimenti di chiara ispirazione massonica come la Nuova Destra francese e il movimento New Age. Basterà paragonare due testi:
Sopra: Alain de Benoist.
Aspetto politico
Abbiamo già indicato che la filosofia politica della Massoneria è espressa nei «principî del 1789», e come li si trova nella Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789.
- I testi-chiave Sui diciassette articoli della Dichiarazione, ne tratterremo tre che bastano a definire la filosofia soggiacente:
Che cosa troviamo in questi testi? Due idee essenziali.
- Prima idea: l'uomo è libero in ogni campo; egli dipende solamente da sé stesso È ciò che si desume dall'art. nº 4: la libertà consiste «nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri». Ritroviamo, insite nell'art. nº 4, la libertà di pensiero e la «morale pura» generata della coscienza dell'uomo, e non fondata su di un ordine trascendente, nozioni massoniche che abbiamo già visto più sopra.
- Seconda idea: l'autorità e la legge emanano dall'uomo (considerato collettivamente) Se l'uomo dipende unicamente da sé stesso, il fondamento delle autorità sociali - qualunque esse siano - e quello della legge non potrà trovarsi che in lui. È ciò che precisano gli articoli nº 3 e nº 6. Nell'art. nº 3 si afferma la teoria della sovranità popolare. La formula cattolica «omnis potestas a Deo» («ogni potere viene da Dio») è sostituita da una formula equivalente a «omnis potestas a populo» («ogni potere viene dal popolo», dalla nazione, ossia dall'uomo considerato collettivamente).
Secondo l’art. nº 6 («La legge è l'espressione della volontà generale»), la legge positiva, quella che votano i parlamenti, anziché essere un prolungamento della legge naturale, non è nient'altro che un'invenzione dell'uomo collettivo, di quell'uomo la cui volontà verrà chiamata «volontà generale».
Sopra: allegoria della repubblica francese; sulla pergamena che tiene in mano è scritto «sovranità popolare».
- Un ateismo pratico radicale Così, sul piano individuale come sul piano sociale e politico, tutto poggia sull'uomo, tutto è fondato sull'uomo. Egli non riconosce nessuna autorità che gli sia superiore, nessuna trascendenza. L'ateismo pratico più radicale impregna la filosofia politica dei massoni. Si comprende come essi non abbiano mai cessato di lottare per ottenere, in ogni Paese, la separazione della Chiesa dallo Stato. Così si presenta, dunque, il razionalismo massonico:
Nei quattro campi presi in considerazione (filosofico, religioso, morale e politico), l'opposizione tra le posizioni cattoliche e quelle del razionalismo massonico si rivela totale. Già all'inizio dell'800, Joseph de Maistre (1753-1821) aveva ben compreso ciò che stava accadendo:
Sopra: il filosofo e politico francese Joseph de Maistre.
Note
47 Cfr. D. Béresniak, Juifs et francs-maçons («Ebrei e massoni»), Éditions Bibliophane, 1994, pag. 33. L'Autore è un israelita. 48 Cfr. G. Martin, Manuel d'histoire de la franc-maçonnerie («Manuale di Storia della Massoneria»); cit. in L. de Poncins, La franc-maçonnerie contre la France, pag. 12. Martin è massone. 49 Cfr. G. Vinatrel, Communisme et franc-maçonnerie («Comunismo e massoneria»); cit. in L. de Poncins, Christianisme et franc-maçonnerie, pag. 172. L'Autore è massone. 50 L'Autore viene dal parlare del ruolo delle scienze occulte nella Massoneria. 51 Cfr. J. Marqués-Rivière, op. cit., pag. 228. Jean Marqués-Rivière era un ex massone che nel 1931 ruppe con la Massoneria e da allora ne denunciò i pericoli. Secondo la testimonianza di Léon de Poncins (in Christianisme et franc-maçonnerie, pag. 52) egli «apportò informazioni preziose sulla vita e sull’attività delle Logge massoniche». 52 Secondo il Dizionario Le Robert, la teurgia è una «magia che fa ricorso alle divinità celesti e agli spiriti superiori di cui l'uomo utilizza i poteri». 53 Cfr. B. Lazare, L'antisémitisme, son histoire, ses causes («L'antisemitismo, la sua storia, le sue cause»), pag. 167. In questo libro, lo storico ebreo Bernard Lazare (1865-1903) riporta notizie precise sull'azione politica delle forze ebraiche, specialmente nel XVIII e XIX secolo. 54 Cfr. D. Béresniak, op. cit., pagg. 33-34. 55 Così Michel Baroin, ex Gran Maestro del Grand'Oriente di Francia. 56 In un articolo intitolato «La vraie nature du protestantisme» («La vera natura del protestantesimo»), pubblicato su Le Figaro, del 30 maggio 1974, il pastore Richard-Molard definì il protestantesimo come una religione «senza dogma fisso, senza morale immutabile e senza regola definitiva». 57 Così Georges Marcou, Gran Maestro della Gran Loggia di Francia, nella rivista confidenziale di questa obbedienza (1983, n° 48) ; cit. in J. Ploncard d'Assac, Lettres politiques, n° 87. 58 Così Jacques Mitterrand, ex Gran Maestro del Grand'Oriente, nel suo libro La politique des francs-maçons («La politica dei massoni»), 1973, pag. 134. 59 Così Richard Dupuy, ex Gran Maestro della Gran Loggia di Francia, al Convento annuale della sua obbedienza nel 1968. 60 Così Pierre Simon, ex Gran Maestro della Gran Loggia di Francia, in Le Monde, del 1º luglio 1970. 61 Così Michel Baroin, ex Gran Maestro del Grand'Oriente, durante una trasmissione su Radio-France, il 4 febbraio 1979, e riprodotta nel corriere settimanale di Pierre Debray, del 22 febbraio 1979. 62 Espressione utilizzata dal giornalista Henri Tincq per definire l'ideologia massonica (cfr. Le Monde, del 16 novembre 1985). 63 Parole pronunciate dal massone Jammy Schmidt, oratore al Convento del 1925 del Grand'Oriente; cit. in J. Marqués-Riviére, op. cit., pag. 170. 64 Vedi il capitolo intitolato «Le Naturalisme» del libro di J. Ousset Pour qu'Il règne. 65 65 Cfr. J. Mittérand, op. cit., pag. 19; cit. in L. de Poncins, Christianisme et franc-maçonnerie, pag. 15. Jacques Mittérand fu per due volte Gran Maestro del Grand'Oriente di Francia. Ecco il testo molto simile di un insegnamento dispensato il 23 settembre 1898 dal Grand'Oriente all'epoca del suo Convento annuale: «Per l'esattezza, non è il libero insegnamento che combattiamo. È l'insegnamento, la dottrina clericale. In una parola, ciò che combattiamo è l'eterno nemico [...]. Occorre restituire allo Stato, in nome della vera libertà, il monopolio dell’educazione» (cfr. J. Lemaître, La franc-maçonnerie, pag. 17). 66 Cfr. J. Mitterand, op. cit., pag. 142. 67 Cfr. P. Simon, De la vie avant toute chose, Mazarine, 1979, pag. 211. La Legge Veil ha liberalizzato l’aborto in Francia (N.d.T). 68 Ibid., pag. 255. 69 Ibid., pag. 199. 70 Ibid., pag. 222. 71 Ibid., pag. 145. 72 Ibid., pag. 233. 73 Ricordiamo che negli Stati Uniti ci sono contro più di 3 milioni di massoni, mentre in Francia ce ne sono circa 70.000. 74 Leone XIII constata il fatto nella sua Enciclica Humanum genus: «Sebbene, presa nel suo insieme, la sètta faccia professione di credere nell'esistenza di Dio...». 75 Fu nel 1884 che il Grand'Oriente di Francia modificò l’articolo nº 1 dei suoi Statuti, in modo da sopprimere ogni riferimento a Dio. Ecco come suonava l'antica redazione: «La Massoneria [...] ammette per principio l'esistenza di Dio, l'immortalità dell’anima e la solidarietà umana. Essa considera la libertà di coscienza come un diritto proprio di ogni uomo e non esclude nessuno a causa delle sue credenze». Ed ecco la nuova redazione: «La Massoneria, considerando le concezioni metafisiche come proprie del campo esclusivo del giudizio individuale dei suoi membri, si rifiuta di emettere qualsiasi affermazione dogmatica» (cfr. J. Lemaitre, op. cit., pag. 58). 76 Éd. R.I.S.S., 1935, pag. 86. 77 Cfr. O. Wirth, L'idéal initiatique, èd. Le Symbolisme, 1927, pag. 2. 78 Rapporto del Consiglio Federale della Gran Loggia (Bollettino ufficiale, n° 20, 1923); cit. in J. Marqués-Rivière, op. cit., pag. 213. 79 Così Claude Collin, Consigliere Generale della Gran Loggia di Francia per la regione Mediterranea; cit. in Le Méridional, del 12 settembre 1988. 80 Cfr. J. Marqués-Rivière, op. cit., pag. 226. 81 Testo del massone Marcel Cauwell al Convento della Gran Loggia nel 1924; cit. in J. Marqués-Rivière, op. cit., pagg. 209-210. 82 Testo del senatore Goblet d'Aviello, membro del Grand'Oriente del Belgio, parlando il 5 agosto 1877 alla Loggia «des Amis Philanthropiques» di Bruxelles; cit. in L. de Poncins, Christianisme et Franc-maçonnerie, pag. 120. 83 Cfr. J. Mitterand, op. cit., pag. 162. 84 Testo del massone Vasset al Convento della Gran Loggia di Francia del 1924; cit. in J. Marqués-Rivière, op. cit., pag. 21. 85 Vedi, a questo riguardo, J. Marqués-Rivière, op. cit., 3ª parte, cap. I. 86 Così Michel Baroin, ex Gran Maestro del Grand'Oriente di Francia, durante una trasmissione mandata in onda da Radio-France il 4 febbraio 1979. 87 Cfr. Le Figaro, del 25 maggio 1953; cit. in J. Ousset, op. cit., pag. 248. 88 Ecco, a questo proposito, un passo estratto dal libro di Mons E. Julien (1856-1930) intitolato Bossuet et les protestants (pag. 324): «Per dare un fondamento alla morale, Kant si è accontentato di trasporre nell'ordine pratico il soggettivismo soprannaturale del suo maestro Lutero. Tutto avviene all'interno dell'uomo, e benché tutto supponga l'intervento di un Dio giusto e buono, tutto accade come se Dio non esistesse e non avesse nulla da chiedere all'uomo. La coscienza non deve nulla a nessuno: essa stessa è la sua regola, la sua legge, la sua sanzione, il suo tribunale supremo». 89 «Lo scopo della Massoneria [...] ha per base essenziale la morale pura, la solidarietà e la libertà di coscienza». Brano estratto da un discorso tenuto alla Loggia «des Trois H» di Le Havre; cit. in J. Marqués-Rivière, op. cit., pag. 155. 90 Testo del Convento della Gran Loggia di Francia del 1925; cit. in J. Marqués-Rivière, op. cit., pag. 161. 91 Cfr. P. Simon, op. cit., pag. 243. 92 Cfr. Vérités sur la Franc-maçonnerie, éd. R.I.S.S., pag. 115. 93 Cfr. A. de Benoist, Nietzsche, morale et grande politique («Nietzsche, la morale e la grande politica»), GRECE, Parigi 1973, pag. 41. 94 Uno dei termini che designano il razionalismo massonico.
95
Cfr. J. du Perron,
Droite et gauche, Tradition et Révolution («Destra e sinistra,
tradizione e rivoluzione»), pag. 365. Facciamo notare che il de
Maistre, in gioventù era stato membro dell'Ordine Martinista, un
obbedienza massonica, e che non rinnegò mai tale appartenenza
(N.d.T.). |