dossier del centro culturale san giorgio

titolo caratteristiche esoteriche dell'arte moderna

di Cunha Alvarenga 1

 

postato: 4 dicembre 2021

 

Sopra: tempera intitolata Alterpiece, dipinta dalla pittrice

svedese Hilma af Klint (1862-1944), mistica e teosofa.

 

 

Prefazione

 

Nel presentare questo articolo siamo consapevoli del fatto che chiediamo al lettore di affrontare un argomento un po' ostico per i non addetti ai lavori e per chi non si è mai interessato - come noi - in maniera approfondita all'arte moderna. Eppure dalla lettura di questo scritto emerge un aspetto insospettato di questa materia: il suo rapporto con l'occulto. Chi segue il nostro sito sa che abbiamo dedicato numerosi articoli agli aspetti più tellurici e demoniaci di un'altra forma d'arte: la musica contemporanea. In fondo, in moltissimi casi si tratta di aspetti così evidenti che chiunque si renderebbe conto delle forme più infere presenti in questo genere musicale.

 

samael - ceremony of opposites

Sopra: la cover di Ceremony of Opposites, un LP del 1994 del gruppo svizzero black metal Samael. In questo caso, l'elemento demoniaco è ben visibile anche per un profano in campo musicale sia nell'immagine che di copertina che nei testi dei brani.

 

Ma mai ci saremmo aspettati di scoprire che anche diverse correnti artistiche tipiche della modernità, come l'astrattismo o il surrealismo, fossero state così fortemente influenzate dalla magia e dall'esoterismo (e in parte anche dal freudismo). Dunque, il Mistero di Iniquità non si è servito solo del rock o del pop per forgiare i gusti e le tendenze delle nuove generazioni, ma anche delle tele e dei pennelli, di pittori illustri che hanno dipinto quadri che ai nostri giorni hanno un valore artistico e commerciale enorme.

 

Una cosa che si fa fatica ad accettare nell'arte astratta è la necessità del filtro del critico d'arte. Poiché l'uomo della strada, messo di fronte ad un quadro surrealista, fatica ad apprezzarne il significato perché i suoi occhi distinguono il più delle volte solo un pastrocchio di linee e colori o deformità grossolane, ecco venirgli in aiuto l'immancabile critico (l'esperto...) che gli spiega il significato più intrinseco, ossia quello che il profano non coglie guardando quella tela alla ricerca della bellezza o del significato.

 

Il più delle volte, al «povero ignorante» viene così spiegata la presunta visione delle cose dell'artista e il messaggio che esso dovrebbe veicolare. Peccato che nella maggior parte dei casi il critico si guardi bene dal rivelare al suo interlocutore che magari quell'opera è stata dipinta in stato di trance medianico o che quel pittore seguiva gli insegnamenti di qualche stregone.

 

Nel caso del dipinto di Paul Klee Castello e Sole, l'elemento occulto è molto meno percepibile e per carpirlo occorre conoscere la fonte d'ispirazione del pittore svizzero-tedesco (un adepto della Teosofia) e del significato esoterico attribuito a colori e linee. 

 

Ciò che comunque emerge dalla lettura di questo articolo è del resto quello che vediamo accompagnare ogni forma di espressione che esce dalla fucina dell'uomo moderno: il rifiuto della realtà oggettiva, come conseguenza diretta del rifiuto del Creatore, e l'immancabile utopia di un mondo nuovo e di una nuova umanità svincolata dalla fede e dalla morale, senza Dio e totalmente incredula circa un fine soprannaturale dell'esistenza umana. Ecco la ragione per cui in molti casi quei quadri trasmettono a chi li vede un senso di angoscia e di disperazione. Essi non sono che l'espressione del rifiuto dell'ordine stabilito da Dio, di una concezione orizzontale della vita umana senza alcuna prospettiva che non sia il disordine, la follia, il male, la morte e la dissoluzione.

 

  Paolo Baroni

 

 

PRIMA PARTE

ARTE MODERNA E OCCULTO

 

 

Premessa

 

«Bello è ripugnante, e ripugnante è bello», dicono le streghe nel dramma shakespeariano Macbeth (atto I, scena I). Secoli dopo, riferendosi alla bellezza, il famoso pittore astrattista spagnolo Pablo Picasso (1881-1973) dichiarò: «"Bello" è una parola che per me non ha alcun significato» 2. Dunque, l'arte moderna si svincola dal concetto di bellezza e parla un linguaggio diverso. Molte persone ingenue immaginano di poter comprendere e apprezzare l'arte moderna seguendo i criteri del buon senso. Si tratta di un errore.

 

pablo picasso

 

Un'enorme quantità di inchiostro è stata utilizzata per scrivere giustificazioni ed elogi dell'arte moderna, anche dal punto di vista cattolico. Sebbene molto sia stato scritto, nulla è stato rivelato perché o i critici non capiscono ciò che vedono e dicono, o capiscono le premesse dell'arte moderna, ma sono volutamente ambigui per non rivelare il suo programma completo. Gli iniziati ai suoi scopi occulti, infatti, sono ben consapevoli delle incursioni che la Rivoluzione ha compiuto nel settore artistico, ma non vogliono svelarle agli occhi del pubblico.

 

juan miró - carnaval d'arlequin em catalão

Sopra: il quadro Il carnevale di Arlecchino, dipinto nel 1925 dal pittore surrealista spagnolo Juan Miró (1893-1983), che riteneva bisognasse lasciare al subconscio il compito di illustrare la «bellezza».

 

juan miró

 

Il ruolo della vera arte

 

La bellezza è un attributo dell'essere. Verità, bontà e bellezza sono attributi essenziali dell'essere. Questi attributi sono interconnessi, in quanto ciò che è vero è anche buono e bello, ciò che è buono è vero e bello e ciò che è bello è buono e vero. Poiché tutto ciò che esiste è ontologicamente vero, la bellezza dovrebbe apparire più spesso di quanto non faccia ora nella nostra creazione inquinata dal male e dal peccato. Dio ci ha creati nella bellezza in quanto ci ha creati nell'essere.

 

bellezza della natura

 

Alla fine della Sua opera di creazione, Egli vide che tutto era bello e buono (Gn 1, 31). Senza il peccato degli angeli decaduti e dell'uomo, senza questo cambiamento nell'ordine divino, l'errore, il male e la bruttezza non avrebbero alcun significato pratico. L'ordine e l'armonia dell'Universo hanno una bellezza perenne.

 

La bellezza non dovrebbe apparire per caso, ma sarebbe presente in ogni cosa se il disegno originario di Dio fosse stato seguito. Ci sono diversi tipi di bellezze che corrispondono ai diversi tipi di essere: gli esseri fisici, intellettuali, morali e divini. Il ruolo dell'arte dovrebbe essere quello di rivelare il più possibile gli attributi essenziali dell'essere. L'arte dovrebbe adoperarsi, insegna Papa Pio XII (1876-1958),

 

«per far riflettere la luce divina del sorriso sull'uomo [...] per aiutare l'uomo ad amare tutto ciò che è vero, puro, giusto e santo» 3.

 

papa pio XII

 

Una cosa non è del tutto bella se non è completamente inserita nell'ordine divino, che è l'unico modo perché l'essere si realizzi e raggiunga la sua pienezza. La bruttezza, la menzogna e il male rappresentano le deficienze dell'essere. Se dovessimo definire la bruttezza assoluta, diremmo che è il peccato, la negazione dell'ordine divino, l'assenza dell'essere.

 

Arte moderna, esoterismo e panteismo

 

Questa base filosofica fornisce ai cattolici i criteri per giudicare la bellezza nella sua piena dimensione, che è una dimensione morale, poiché la morale è la scienza del bene. Etica ed estetica si completano a vicenda, cercando il compimento del disegno di Dio nella creazione. Questi principi, tuttavia, non significano nulla per gli artisti dell'arte moderna. Essi parlano una lingua diversa.

 

Per i surrealisti, ad esempio, «l'arte non è altro che un mezzo per accedere al surreale». Se chiedessimo ad un artista surrealista cosa sia esattamente il surreale, non ci darebbe una risposta coerente. Pertanto, siamo obbligati ad adottare un approccio indiretto per scoprire di cosa si tratta. Il dadaista Marcel Raymond (1897-1981) riteneva che

 

«di tutte le filosofie, quella più adatta al surrealismo è l'esoterismo (la scienza dell'occulto, delle dottrine segrete) - trasmessa e arricchita da una tradizione secolare. Il presentimento di un universo surreale - che assorbe l'esterno e l'interno, l'oggettivo e il soggettivo, nella loro esperienza della morte della sensibilità - sembra essere la normale conseguenza del misticismo latente nel surrealismo e nel suo rifiuto della realtà».

 

marcel raymond

 

L'artista surrealista francese Georges Buraud (pseudonimo di André Breton; 1896-1966) ha affermato:

 

«Il surrealismo è una forma di esoterismo, un revival di una magia verbale e grafica che utilizza nuovi metodi o le vecchie pratiche ribattezzate da una nuova poesia [...]. Il surrealismo si ispira alla magia. Questa è la ragione della sua influenza e della sua forza suggestiva» 4.

 

georges buraud - andré breton

 

Dietro il surrealismo c'è il panteismo (Dio presente in tutte le cose e non separato dal creato), che cerca la fusione di ogni cosa nel Gran Tutto. Mentre possiamo dire che la vera arte è diretta verso Dio, il surrealismo e l'arte moderna sono diretti verso il diavolo. Ci sono due tendenze nel surrealismo: in primo luogo, una che cerca di sovvertire la realtà della creazione, e la seconda, che cerca di esprimere il mistero del subconscio.

 

Man mano che sviluppano queste diverse tendenze, i surrealisti si servono del sogno, della follia, della magia, del metapsichismo, della libido, dell'istinto selvaggio e dell'automatismo. Essi usano componenti di questi diversi campi senza riserve con il pretesto che l'artista dev'essere liberato da qualsiasi legame con la morale o con la logica. Tali aberrazioni irrazionali e immorali non sono esclusive del surrealismo. Le troviamo anche, con lievi variazioni, nel cubismo, nell'espressionismo, nel dadaismo, nel futurismo, nell'astrattismo e in altri sottorami di questa cabala artistica.

 

Sopra: il dipinto Le tentazioni di Sant'Antonio, del pittore surrealista tedesco Max Ernst (1891-1976). Più che la figura del Santo, in questo quadro risaltano le forme mostruose dei demoni.

 

max ernst

 

Arte moderna e modernismo

 

L'arte moderna si è infiltrata nella Chiesa cattolica con l'«arte sacra» esoterica ed estremamente sospetta come parte del movimento dell'eresia modernista (condannata da San Pio X nel 1907). Nello stesso tempo, va notato che nella Chiesa ci sono state altre infiltrazioni. Sotto il titolo generale di «modernismo», abbiamo assistito alla rinascita alla fine dell'Ottocento dello gnosticismo.

 

«Anche la sètta degli gnostici riapparve, e nel 1893 prese forma con la Chiesa Gnostica, fondata nel 1906 in Francia da Léonce Fabre des Essarts. Gli gnostici cercavano un denominatore comune esoterico che presumibilmente esiste in ogni culto. A questo scopo studiarono lo spiritismo, l'ipnotismo e la magia. Essi cercarono di spiegare il mondo senza un Creatore e finirono col professare un panteismo immanentista. Sulla stessa linea, gli gnostici cercarono di collegare l'esoterismo degli antichi filosofi greci all'ermetismo del Medioevo, supponendolo alla base delle dottrine dei Cavalieri Templari, dei Rosacroce e dei massoni. Il loro pontefice fu Albert Journet, che si vantava di essere il capo incontestabile dei cattolici modernisti e mirava a realizzare quella che chiamava un'"armonia messianica". Quest'ultima sarebbe stata una sintesi tra la Chiesa e il mondo moderno, che avrebbe incorporato le verità moderne alla dottrina cattolica» 5.

 

léonce fabre des essarts - chiesa gnostica

Sopra: Léonce Fabre des Essarts, «patriarca» della Chiesa Gnostica.

 

Quindi, crediamo che l'arte moderna debba essere studiata da una prospettiva più ampia, come parte del movimento di vasta portata chiamato «modernismo». Lo storico inglese Arnold Joseph Toynbee (1889-1975) considera il futurismo, anch'esso parte dell'arte moderna, come autentico satanismo.

 

L'architetto e scrittore francese Gaston Bardet (1907-1989) spiegava come rintracciare il satanismo nella nuova arte religiosa: «Per dimostrare la presenza del satanismo nell'arte sacra moderna, dovremmo applicare la prova mariana». Ciò significa che dovremmo guardare a come l'arte moderna rappresenta la Madonna per sapere dove sta andando. Applicando questo test, potremmo chiederci se la Vergine ai piedi della Croce nel Calvario del pittore ebreo Marc Chagall (nato Moishe Segal; 1887-1985) ci spinge a servire Dio o il diavolo.

 

Arnold Joseph Toynbee - gaston bardet - marc chagall

marc chagall - calvario

Sopra: Il Calvario, dipinto da Marc Chagall nel 1912. La figura della

Vergine è orribile. Dietro di lei si nota Caronte (?!) con la sua barca.

 

Un altro esempio che mostra la perversione dell'arte moderna è raffigurato nel frontespizio del libro del 1930 L'Immaculée Conception («L'Immacolata Concezione»), del già citato André Breton e di Paul éluard (1895-1952), entrambi surrealisti.

 

l'immaculée conception - andré breton - paul éluard

Sopra: il libro L'Immaculée Conception e i suoi

autori, (da sinistra) i surrealisti Paul Eluard e André Breton.

 

l'immaculée conception - andré breton - paul éluard

Sopra: il frontespizio dello stesso libro. Alla sinistra, appare una stampa disegnata dall'altro surrealista Salvador Dalì (1904-1989) in cui appare una donna seminuda che si copre il volto avvinghiata ad un uomo, che ha tra le gambe un volto disperato. Indubbiamente, un'immagine adatta ad un libro con un titolo del genere...

 

salvador dalì

 

pablo picasso - le rêve

Sopra: il quadro di Pablo Picasso intitolato Le Rêve («Il sogno»), dipinto nel 1932. Questa tela, che è stata acquistata per 155 milioni di dollari, mostra una donna che dorme seduta in poltrona. Se si osserva attentamente, si noterà che le sue mani (poste sui genitali) hanno sei dita (simbolo del movimento), e che la parte superiore del volto separata dal resto della faccia sembra un pene. Si tratta quindi un sogno erotico... Ecco la magia del surrealismo.

 

 

SECONDA PARTE

ARTE ASTRATTA E TEOSOFIA

 

 

Non si può negare l'influenza occulta, magica e satanica sulle correnti più rappresentative dell'arte moderna, soprattutto sul surrealismo. Quest'ultimo, secondo lo storico dell'arte austriaco Hans Sedlmayr (1896-1984) 6 non è nient'altro che il realismo sotterraneo o la base demoniaca dell'arte. Credo che lo stesso si possa dire dell'arte astratta.

 

 

La prima opera nota di arte astratta fu un acquerello dipinto nel 1911 dal pittore e teorico russo Wassily Kandinsky (1866-1944). Un anno dopo, questo stesso artista scrisse il libro Concerning the Spiritual in Art («A proposito dello spirituale nell'arte»), che fornì il primo fondamento teorico per l'arte astratta. In esso, il pittore riconosce apertamente che le sue teorie artistiche sono basate sugli insegnamenti occulti di Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), la fondatrice della Società Teosofica 7 e autrice dell'opera La Dottrina Segreta (pubblicata nel 1888).

 

waasily kandinsky - concerning the spiritual in art

Sopra: Wassily Kandinsky e il suo libro

Concerning the Spiritual in Art.

 

Scrisse Kandinsky nel 1918: «Ho avuto tutto da "La Dottrina Segreta 8. Il libro della Blavatsky è così fondamentale per la magia moderna che il 1888, la data della sua pubblicazione, è considerato un anno fondamentale nei circoli teosofici. Sebbene russo di nascita, Kandinsky appartenne al movimento espressionista tedesco noto come Die Brücke («Il ponte»), fondato nel 1905.

 

kandinsky - acquerello

Sopra: acquerello di Kandisnky del 1911. Si tratta

della prima opera astratta di cui si abbia notizia.

 

I suoi membri includevano Emil Nolde, Max Pechstein, Ernst Ludwig Kirchner e Karl Schmidt-Rottluff.

 

madame blavatsky - la dottrina segreta

Sopra: Madame Blavatsky e il suo libro La Dottrina Segreta.

 

Rifiutando il loro background «borghese», essi adottarono uno stile di vita bohémien comprendente il libero amore e frequenti nudità nella loro arte. Questo gruppo è stato fortemente influenzato anche dalla magia attraverso le teorie occulte della Blavatsky, della sua discepola Annie Besant (1847-1933) e di Charles Webster Leadbeater (1854-1934), «vescovo» della chiesa cattolica liberale, espulso dalla Società Teosofica per pedofilia e in seguito riammesso.

 

charles webster leadbeater - annie besant

 

Un altro precursore dell'arte astratta fu il pittore olandese Piet Mondrian (1872-1944), noto per il suo lavoro nella forma chiamata «neoplasticismo» (il movimento De Stijl). Anch'egli era teosofo e amico intimo dell'altro teosofo olandese Mathieu Hubertus Schoenmaekers (1875-1944), filosofo e mistico, autore di molte opere sul «misticismo razionalista», tra cui La Nuova Immagine del Mondo, che propone un intero sistema di simbolismo universale che tenta di spiegare il significato dei colori, delle forme e delle linee. Scrive Mondrian:

 

«Sono sempre spinto verso lo spirituale. Attraverso la Teosofia mi sono reso conto che l'arte poteva fornire una transizione verso le regioni più belle, che chiamerò il regno spirituale» 9.

 

piet mondrian - mathieu hubertus schoenmaekers

 

Già nell'antichità (IV secolo d. C.) Ermete Trismegisto («Ermete tre volte grande») aveva cercato di spiegare quel regno spirituale:

 

«Ciò che è in basso è equivalente a ciò che è in alto, e ciò che è in alto è equivalente a ciò che è in basso» 10.

 

ermete trismegisto

Sopra: il mago Ermete Trismegisto che indica l'uguaglianza cabalistica tra ciò che è sopra e ciò che è sotto. Secondo gli occultisti moderni si sarebbe trattato di un antico saggio egizio, o addirittura del dio Thoth. In realtà, Ermete era uno gnostico vissuto nei primi secoli dell'era cristiana.

 

Lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), un illuminato, conferma la stesso principio della magia occulta utilizzando altre parole: «Niente è dentro, niente è fuori. Perché l'interno è l'esterno». Nell'affermare ciò, Goethe non ha fatto altro che ripetere un principio della Kabbalah ebraica. Per questo esiste una curiosa somiglianza tra questi trattati di teoria della forma e quelli delle cosiddette scienze occulte.

 

johann wolfgang von goethe

 

La Teosofia ha elaborato determinate teorie per spiegare i processi psichici. Da un lato, un libro del 1901 intitolato Thought Forms («Le forme del pensiero») di Annie Besant e Charles Webster Leadbeater, afferma che c'è una continuità graduale e sottile in ogni piano dell'Universo, dallo spirituale al meccanico; poi presenta file di quadrati colorati che presumibilmente rappresentano le forme del pensiero.

 

annie besant - c. w. leadbeater - thought forms

Da sinistra: Annie Besant, Charles Webster Leadbeater e il libro Thought Forms. Notare che sia entrambi i teosofi indossano paramenti massonici, a dimostrare che la Teosofia, come tutti i movimenti magici di fine 800, non è nient'altro che l'ennesima sètta esoterica uscita dalle Logge.

 

È un'aggiunta alle teorie teosofiche sul simbolismo dei colori. D'altra parte, nel Traité Élémentaire de Science Occulte («Trattato elementare di scienza occulta»), Gérard Encausse, detto Papus (1865-1916), spiritista francese e «vescovo» della Chiesa Gnostica, noto per i suoi libri sulla magia, sulla Kabbalah e sui Tarocchi), fa molte analogie tra le forme grafiche e gli elementi psichici 11.

 

papus - traité élémentaire de science occulte

Sopra: Papus e il suo Traité Élémentaire de Science Occulte.

 

Dipingendo in stato di trance

 

È un fatto storico che a partire dalla metà del XIX secolo i movimenti dell'arte moderna siano stati influenzati da un'ondata di misticismo e filosofia orientali. Anche l'espressionismo tedesco, culla dell'astrattismo, era profondamente immerso nella Teosofia e nel panteismo orientale. Ciò che l'arte moderna ha perso rifiutando il cristianesimo è stato sostituito dal taoismo, dal brahmanesimo, dalla magia, dall'astrologia e dal falso misticismo e filosofia asiatica. L'arte non può vivere senza religione.

 

Kandinsky, insieme a molti altri espressionisti di quel tempo, considerava l'arte come un mezzo per esercitare la «forza divina» e giunse ad affermare: «L'arte è una forza, e un'opera d'arte scaturisce dall'anima dell'artista in modo misterioso e segreto». Secondo la testimonianza dello storico e letterato anarchico britannico sir Herbert Read (1893-1968), Picasso dipingeva in stato di trance. Così hanno fatto anche Kandinsky e il poeta portoghese Fernando Pessoa (1888-1935).

 

herbert read - fernando pessoa

 

Era una pratica comune tra gli artisti moderni. Secondo il pensiero di Lao Tse (VII secolo A. C.), filosofo e mistico dell'antica Cina, gli iniziati ai «segreti» dell'astrattismo credevano divino, «un grande quadrato senza angoli né lati», un'aspirazione suprema nel cammino verso l'infinito. Mi sembra che questa definizione di infinito sia tanto ottusa quanto la definizione di «nulla» fornita da un filosofo urbano: «"Nulla" è un coltello senza lama e senza manico».

 

Questa sensazione di essere posti davanti a qualcosa di irrazionale e ottuso è ciò che prova l'uomo normale quando viene messo davanti a un'opera d'arte moderna. Per comprendere le origini più profonde della pittura astratta, dobbiamo collegarla con l'occulto e con la magia. Quando le persone vedono quelle manifestazioni caotiche di forme e colori, non hanno idea della scienza occulta che ha ispirato quei dipinti. Come ardente seguace di Madame Blavatsky, Kandinsky molto probabilmente seguì anche le esperienze teosofiche di Annie Besant e di Leadbeater, come rivelato nei loro libri Thought Forms e Man, Visible and Invisible.

 

leadbeater - man, visible and invisible

 

Confrontando le illustrazioni di queste due opere, pubblicate nel 1903 e nel 1905, con le opere d'arte astratta di Kandinsky, che iniziò a dipingere nel 1911, si riscontrano marcate somiglianze. In effetti, i paralleli sono così ovvi che un osservatore è costretto a concludere che l'arte di Kandinsky si basa più sulle teorie della Teosofia che sull'avere dipinto in uno stato di trance o avere qualche origine misteriosa segreta 12.

 

Questa conclusione è rafforzata quando confrontiamo con ciò che Kandinsky chiamava «il linguaggio delle forme e dei colori» con la teoria di Leadbeater sui colori astrali. Quest'ultimo pensava che ogni uomo avesse un'aura che risiedeva sul piano astrale, e che ogni colore e sfumatura astrali avessero un significato occulto diverso 13.

 

kandinsky - besant arte

Sopra: a sinistra, un dipinto astratto di Wassily Kandinsky; a destra una figura estratta dal libro di Annie Besant Thought Forms. Notate la stretta somiglianza.

 

A questo punto iniziamo a renderci conto che l'arte astratta non è iniziata né con Kandinsky, considerato il suo protagonista, né con il movimento espressionista tedesco, né con Mondrian, né con il gruppo dell'architettura moderna Bauhaus. In realtà, sembra essere un sottoprodotto delle manifestazioni astrali rivelate dalla Teosofia.

 

piet mondrian

Sopra: dipinto astratto di Piet Mondrian.

 

 

TERZA PARTE

ARTE MODERNA, SOCIALISMO E MARXISMO

 

 

Le esposizioni di arte moderna possono facilmente produrre l'impressione che la maggior parte delle opere siano espressioni della stravaganza, della follia, della stupidità o della scaltrezza di «artisti» che vogliono sfruttare il pubblico ingenuo e vendere i proprî quadri a prezzi spropositati. Lineamenti distorti, linee incoerenti e forme mal assortite; quasi tutto esprime la bruttezza, il grottesco, lo squilibrato, il mostruoso o la disperazione.

 

arte moderna

L'arte moderna è una coincidenza o nasconde un'agenda?

 

Un critico non può fare a meno di pensare che quest'arte caotica non sia stata creata a caso. Da qui sorge la domanda: queste deformazioni sono fatte apposta per corrompere il senso estetico della società brutalizzando i sentimenti e pervertendo i gusti? Un osservatore più esigente potrebbe spingersi oltre e chiedersi se dietro questa follia generale si nasconda qualcos'altro. Proprio come l'ermetismo e la Kabbalah sono alla base di alcune forme di poesia, forse anche l'arte moderna ci sta portando verso qualcosa di nuovo da preparare per la società futura.

 

Arte astratta e socialismo

 

A questa domanda si risponde in parte guardando ad alcune correnti politiche rivoluzionarie che convergono con l'arte moderna. Commentando la prima Biennale d'Arte Moderna svoltasi a San Paolo, in Brasile, nel 1951, il critico d'arte José Lins do Rego (1901-1957) ha sottolineato il carattere politico della nuova arte:

 

«Quello a cui stiamo assistendo è più una battaglia politica che una polemica sull'arte. C'è chi vuole usare la pittura per promuovere la propria agenda politica, e si è inserito come pretesto in questa disputa tra figurativisti e astrattisti. Essi non sono interessati al colore, alla forma, al design o alla scultura; quello che vogliono è imporre principî che siano meno legati alla tecnica della pittura che ad un metodo di agitazione delle masse. I loro modelli non sono Da Vinci e altri maestri d'arte, ma piuttosto Engels, Marx e altri molto più vicini a noi. Questa è la chiave di lettura per comprendere questo discorso sterile sull'arte, ma fecondo per la rivoluzione sociale» 14.

 

josé lins do rego

 

La critica di Lins do Rego è fondata in quanto mostra che l'arte moderna viene utilizzata dagli agitatori per promuovere l'agenda comunista-socialista, ma non spiega tutto. Essa implica che se non fosse usata per scopi politici, l'autentica arte moderna sarebbe buona. È corretto? Una risposta a questa domanda appare nell'apologia della seconda Biennale d'Arte Moderna di San Paolo (nel 1953) dello scrittore brasiliano Murillo Mendes (1901-1975), difensore dell'arte astratta. Egli affermò:

 

«Dobbiamo renderci conto che quella che viene chiamata "arte astratta" è una conseguenza di un vasto movimento non solo nell'estetica ma anche nella politica, nella filosofia e nella morale. Si vuole riformare un mondo in cui questi valori si intrecciano. Noi sogniamo un nuovo ordinamento dei valori in cui contenuto e forma si bilancino a vicenda, dove il regno superiore dello spirito risuonerà nelle strutture sociali ed economiche della società. Da questo punto di vista, si vede subito che l'arte astratta non si contrappone alla realtà, ma ne è un'amplificazione. Gli artisti astratti di oggi si fondono con i grandi utopisti politici e gli scienziati del passato per raggiungere i loro ideali comuni» 15.

 

murillo mendes

 

Mendes afferma chiaramente che gli scopi dell'arte astratta si fondono con gli obiettivi dei politici e dei filosofi utopisti. Quali sono questi obiettivi, se non l'avvento del socialismo nel mondo? Sir Herbert Read, anarchico inglese, poeta e adepto dell'arte astratta, è andato oltre e ha identificato chiaramente gli ideali dell'arte astratta con quelli del socialismo. Egli dichiarò:

 

«L'arte astratta è l'arte del futuro, l'arte di una società senza classi. È impossibile prevedere tutte le forme che avrà quest'arte. Ci vorranno molti anni per maturare completamente. Dobbiamo letteralmente costruire una nuova società con mattoni e cemento, acciaio e vetro, e non possiamo costruire questa società senza artisti. Gli artisti sono lì in attesa di un'opportunità: artisti astratti che ora sono in una fase di transizione, migliorando la loro sensibilità. Quando verrà il momento, saranno pronti ad applicare i loro talenti alla grande opera di ricostruzione. Questa ricostruzione non sarà fatta per compiacere i tradizionalisti romantici o i sentimentali letterari. Il costrutto del socialismo è realista, scientifico ed essenzialmente classico» 16.

 

red africa

 

Surrealismo e marxismo

 

Non sono solo gli artisti astratti a sostenere la rivoluzione egualitaria; prima di loro è stata sostenuta da molti figurativisti, una tipologia di artista moderno che mantiene ancora un forte riferimento al mondo reale. La Rivoluzione ha molti fronti, e a ciascuno di essi si può dire che corrisponda una corrente di arte moderna. Prendiamo, per esempio, il caso dei surrealisti.

 

I surrealisti «si sono evoluti» per diventare marxisti. Alcuni di loro, come il poeta francese André Breton, hanno seguito la linea trotzkista; altri, come lo scrittore Louis Aragon (1897-1982), hanno preferito la linea stalinista. Ciò che è importante notare è che tutte queste scuole servirono la rivoluzione socialista. Questo è vero anche nel caso di fascisti, come il poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944), che politicamente si allineò con Mussolini, e l'artista Giorgio de Chirico (1888-1978), che stilizzò le camicie nere fasciste su tela.

 

louis aragon - filippo tommaso marinetti - giorgio de chirico

de chrico - il trovatore

Sopra: dipinto surrealistico del 1961 di de Chirico intitolato Il Trovatore, una critica all'uomo moderno e alla società.

 

Anche i surrealisti desideravano una società senza classi. Lo scrittore francese Yves Duplessis (1890-1959) definì con queste parole il loro obiettivo:

 

«Non vogliono che il surrealismo sia una chimera accessibile solo a pochi privilegiati. Stanno cercando di liberarlo dal giogo della struttura capitalista applicando le teorie di Karl Marx. Nel 1929 è apparso il "Secondo Manifesto del Surrealismo" con un chiaro carattere politico [...]. Nel 1930, la rivista francese "La Révolution surréaliste" cambiò nome per diventare "Le Surréalisme au service de la révolution". Il cambiamento del titolo corrispondeva all'"evoluzione" del movimento dall'individualismo anarchico verso il socialismo più tardivo. Poiché la liberazione dell'uomo è la prima condizione per la liberazione della mente, essi si sono resi conto che tale liberazione si può ottenere attraverso la Rivoluzione proletaria» 17.

 

rivista surrealista

Sopra: da «La rivoluzione surrealista» a

«Il surrealismo al servizio della rivoluzione».

 

  Arte concreta e socialismo

 

I guru dell'arte moderna non sono d'accordo su quale sarà l'arte del futuro. In questo panorama possiamo trovare chi si è staccato dall'astrattismo. Ad esempio, il dr. Jorge Romero Brest (1905-1989), influente critico d'arte in Uruguay, che fu direttore del Museo Nazionale di Belle Arti di Buenos Aires, credeva che il futuro appartenesse non all'arte astratta, ma all'arte concreta, una forma di astrattismo che vuole esprimere la realtà in sé stessa.

 

Sopra: il pittore tedesco Günter Fruhtrunk (1923-1982)

e a lato un suo quadro di arte concreta.

 

Egli affermava che le linee e i colori sono concreti di per sé; da qui il nome di questa scuola. Inoltre Brest sosteneva:

 

«I seguaci dell'arte astratta sono quelli le cui opere creative sono più strettamente legate all'aspetto caotico della realtà moderna. L'astrattismo è il presente. L'arte concreta è una profezia per il futuro. I seguaci dell'arte concreta cercano di attingere dalla realtà le idee e le forme che consentono loro di annunciare una nuova visione del mondo. Qualcuno potrebbe chiederci: perché sono così pochi a conoscere quest'arte dal momento che deriva dalla realtà? Perché le loro creazioni non si basano sulla superficialità della vita, ma su principî che, sebbene ancora espressi attraverso metodi superati, sono abbastanza forti - crediamo - da trasformare le fondamenta stesse del comportamento dell'uomo in futuro. Questa realtà, tuttavia, sta solo iniziando ad emergere. La sua costruzione è composta di simboli e il suo atteggiamento è essenzialmente profetico. I seguaci dell'arte concreta sono un passo avanti rispetto alla realtà, cosa normale nelle epoche di iniziazione. Questo spiega le loro esitazioni e contraddizioni. Essa richiede anche allo spettatore una tale fede nel destino che può solo essere intravista. L'arte concreta coincide con il neorealismo, chiamato anche realismo socialista perché ordina il ricco contenuto soggettivo della realtà in nuove forme oggettive» 18.

 

jorge romero brest

 

Troviamo così divergenze di opinione sulle forme d'arte che prevarranno in futuro, ma tutte le correnti concordano che, rispetto al loro carattere socio-politico e alle loro conseguenze, il futuro appartiene al socialismo.

 

arte comunista

Sopra: Un tipo dagli Urali, dipinto nel 1959 dal pittore

russo Vasily Andreevich Neyasov (1926-1984).

 

Arte e letteratura al servizio della Rivoluzione

 

Lo stretto rapporto dell'arte moderna con la Rivoluzione socialista non è sorprendente. Se la letteratura e l'arte hanno sempre avuto un ruolo saliente nelle epoche passate, perché non dovrebbero continuare a farlo in questa fase finale della Rivoluzione? Durante il Rinascimento, la letteratura e l'arte umaniste devastarono la cristianità. Fu nell'ordine estetico e intellettuale che Dio fu inizialmente negato, i bisogni spirituali dell'anima abbandonati e tutto incentrato sull'uomo, principalmente sul suo corpo.

 

creazione di michelangelo

Sopra: creazione di Adamo nella Cappella Sistina,

affresco di Michelangelo Buonarroti (1475-1564).

 

Non più Dio, ma solo l'uomo. Non più fede, ma solo ragione. Non più anima, ma solo corpo. Questa rivoluzione completa nelle tendenze dell'uomo medievale ha aperto la strada alla rivoluzione nelle idee. L'umanesimo e il Rinascimento prepararono la Rivoluzione protestante in ambito religioso con le sue enormi conseguenze socio-politiche. Così l'arte e la filosofia sono normalmente legate alle conquiste politico-sociali.

 

Analogamente, se analizziamo attentamente questi movimenti estetici, scopriremo che essi hanno largamente favorito l'avanzata rivoluzionaria. Lo scrittore francese Victor Hugo (1802-1885), ad esempio, diceva: «Il romanticismo è liberalismo in letteratura». Sapeva benissimo di cosa stava parlando, poiché egli stesso era una delle stelle del romanticismo. Il modo corretto di intendere l'arte è cercare le sue connessioni con i movimenti socio-politici dell'epoca e vedere come servono all'avanzata della Rivoluzione. Così facendo si comprende la grande malizia delle varie correnti.

 

victor hugo

 

 

QUARTA PARTE

LA CABALA DELL'ARTE MODERNA

 

 

Più sopra, ho fatto riferimento alla «coincidenza» che le correnti dell'arte moderna siano emerse contemporaneamente alla spirale della magia e delle «scienze» occulte nel XIX secolo. La presenza apparentemente sporadica di temi cabalistici nelle opere letterarie divenne quasi sistematica con l'avvicinarsi dell'Illuminismo, come nelle opere di John Milton (1608-1674) nel XVII secolo o in quelle di Goethe nel XVIII secolo. Ad esempio, il romanticismo e il simbolismo del XIX secolo si svilupparono contemporaneamente all'influenza crescente della magia e dell'occulto.

 

john milton

 

Questi movimenti non erano solo il frutto dell'inclinazione esoterica individuale di un Victor Hugo in Francia, di un Abilio Guerra Junqueiro (1850-1923) in Portogallo o di un Manuel Antônio Álvares de Azevedo (1831-1852) in Brasile. Né erano semplicemente una conseguenza delle divagazioni occulte di un Charles Baudelaire (1821-1867), di un Eugénio de Castro (1869-1944) o di un João da Cruz e Sousa (1861-1898).

 

Piuttosto essi rappresentavano un intero movimento artistico e letterario che derivava dal nuovo impulso dato alle sétte gnostiche. Diverse correnti dell'arte moderna condividono con il socialismo lo stesso obiettivo politico di una società senza classi e l'ideale utopico di impiantare un regno chiliastico sulla terra 19.

 

artisti e scrittori esoterici

 

Questo fine condiviso indica uno sfondo dottrinale e un culto comuni, che hanno definito «panteismo trascendente». Questo presunto credo di sincretismo religioso ispirato alla magia e all'occulto, servì ad innescare il socialismo. Come sappiamo, il socialismo - o panteismo sociale - segue sempre il panteismo religioso, che è legato al pensiero gnostico che ha contagiato quasi tutte le eresie fin dall'era apostolica. Mentre per un cattolico l'arte è legata ad un ideale di elevazione e di bellezza, per un partigiano di queste correnti moderne l'arte è qualcosa di diverso.

 

L'abilità artistica e il talento diventano mezzi per diffondere misteri oscuri e per imporre il dominio sociale. Fu il suo coinvolgimento nella magia e nel falso misticismo che portò Paul Gauguin (1848-1903) nelle isole della Polinesia francese, nel Pacifico meridionale, per imparare i rituali e la stregoneria degli indigeni.

 

paul gauguin - fatata te miti

Sopra: Fatata Te Miti (1892), Paul Gauguin.

 

Simili influenze ermetiche generarono la nascita del movimento della Confraternita preraffaellita in Inghilterra, il cui capofila fu il poeta e pittore Dante Gabriel Rossetti (1828-1882. Le sue opere erano fortemente intrise di occultismo. Cubismo, futurismo, espressionismo, dadaismo, suprematismo, surrealismo, orfismo, astrattismo, concretismo: questi sono alcuni dei diversi nomi assunti da questa cabala artistica nel XX secolo.

 

dante gabriel rossetti

 

Uno sforzo per dominare gli altri

 

Possiamo comprendere meglio questa sovversione dell'arte mostrando come il poeta portoghese Fernando Pessoa ne esponga i principî fondamentali. Nel suo lavoro Notes for a Non-Aristotelian Aesthetics («Appunti per un'estetica non-aristotelica»), Pessoa ha cercato un'estetica basata sulla forza e sull'energia, e non sulla verità e sulla bellezza. Egli sostiene che, poiché l'arte è un fenomeno sociale, «è soprattutto uno sforzo per dominare gli altri». Pessoa spiega che mentre l'arte aristotelica influenza convincendo, l'arte moderna domina soggiogando. E prosegue affermando:

 

«La prima, l'arte aristotelica, si basa sul concetto di bellezza perché vuole realizzare ciò che piace; si basa sull'intelligenza perché vuole rendere comprensibile ciò che è. La seconda, l'arte moderna, si basa sul sentimento, che è specifico e personale. È attraverso questo sentimento personale che dominiamo; altrimenti dominare significherebbe perdere la propria personalità o, in altre parole, essere dominati».

 

Già prima dei surrealisti, Fernando Pessoa componeva le sue poesie in stato di trance. Egli divenne un medium e si unì allo spiritismo. Fu iniziato alla Teosofia da Annie Besant e da Madame Blavatsky, ed era in corrispondenza con il famoso stregone britannico Aleister Crowley (1875-1947) 20. Egli affermò di aver scoperto nella «santa» Kabbalah «la fonte di tutta l'illuminazione e di tutta la filosofia esoterica». Secondo lui,

 

«gnosticismo, neoplatonismo, teosofia, spiritismo e occultismo; tutto porta alla stessa conclusione: il significato del mondo, la spiegazione della vita e della morte stessa appartengono a coloro che sono iniziati ai misteri dell'Occulto» 21.

 

crowley - pessoa

Sopra: da sinistra, Aleister Crowley gioca a scacchi

con Ferdinando Pessoa a Lisbona nel 1930.

 

Queste nozioni di forza e di dominio sociale saldarono l'alleanza tra futurismo e fascismo, o socialismo di destra. Come alleato naturale, Mussolini diede a Marinetti, iniziatore italiano del movimento futurista, il titolo di «San Giovanni Battista del Fascismo».

 

Metodi dell'arte moderna

 

Che dire dei metodi usati dall'arte moderna? Su questo argomento offro l'opinione dello studioso francese Maurice Nadeau (1911-2013) nella sua opera The History of Surrealism. Nadeau afferma:

 

«I metodi del surrealismo costituiscono una vera rivoluzione. Primo, il surrealismo nega la poesia cercando di superarla. Nella poesia l'ordine viene eliminato per lasciare spazio al testo spontaneo, ai puri e semplici dettami dell'inconscio, alla narrazione del sogno. Non c'è nessuna preoccupazione artistica per la ricerca della bellezza. Viene data importanza a ciò che è vile e non dignitoso. Lo spirito del poeta è quello che è: scempio, dove sensazioni, sentimenti, desideri e speranze si mescolano e si esprimono nel tumulto; incoerenza attraverso la parola parlata e la penna [...]. Per mezzo di una distruzione radicale, i poeti surrealisti costruirono "nuovi valori" nell'atmosfera (caotica) della creazione del mondo. Questa rivoluzione nella poesia è divenuta possibile attraverso una rivoluzione interiore nell'uomo e nei suoi rapporti con il mondo [...]. Il marchese di Sade è la figura centrale del suo Pantheon (Sade era un poeta e libertino francese che si dava alle più corrotte crudeltà sessuali con altre persone; dal suo nome deriva il termine "sadismo"). Il surrealismo vuole distruggere l'intera eredità trasmessa dalla famiglia, dalla morale e dalla religione. Il poeta comunista francese Louis Aragon disse: "Le leggi, la morale e l'estetica sono state create per imporre il rispetto per i deboli. È necessario liberarsi da ciò che è debole. I nostri eroi sono Viollette Nozière che ha ucciso i suoi genitori, il criminale anonimo, l'uomo deliberatamente sacrilego" (cfr. "Les Aventures de Télémaque"). La vecchia opposizione tradizionale tra il borghese e l'artista è stata sostituita da un violento antagonismo tra il rivoluzionario e il proprietario, tra lo schiavo e il padrone. Mentre i surrealisti iniziarono con un idealismo mistico del predominio dello spirito sulla materia, finirono con il materialismo rivoluzionario» 22.

 

maurice nadear - the history of surrealism

Sopra: Maurice Nadeau e il suo libro The History of Surrealism.

 

jackson pollock

Sopra: dipinto del pittore statunitense Paul Jackson Pollock

(1912-1956) ricevuto per via medianica.

 

Queste parole di Nadeau sul surrealismo potrebbero essere applicate anche ad altre correnti dell'arte moderna e ai movimenti gnostici della nostra storia contemporanea.

 

Ispirazione demoniaca

 

Cos'è la pittura automatica, questo abbandono agli istinti dell'inconscio, questa ricerca del mostruoso, del negativo e dell'infranaturale? Cos'è questo consegnarsi alle allucinazioni e alla follia che ha portato molti di questi «geni» al suicidio? Cos'è questo degrado che imita la barbarie del selvaggio, l'immatura immaginazione del bambino o le grottesche improvvisazioni del clown? Tutto questo sembrerebbe nient'altro che i sintomi di consegna del proprio libero arbitrio al diavolo... Entrando nelle profondità sottese a questa cabala artistica, lo studioso d'arte moderna Hans Seldmayr concorda:

 

«Affermo che in nessun altro periodo della storia dell'uomo l'arte demoniaca ha dominato come ai nostri giorni, al punto che l'immagine stessa dell'uomo è divenuta demonizzata» 23.

 

hans sedlmayer - perdita del centro

Sopra: nel suo libro Perdita del centro (Rusconi 1974) Sedlamyr pone attenzione alla crisi dell'uomo moderno, indicando i fenomeni artistici come sintomi di tale crisi. La «perdita del centro» è appunto la scomparsa di una realtà divina dall’orizzonte umano, che si traduce ipso facto nella perdita di senso della vita umana, sino a propiziare la perdita di ogni percezione conforme a realtà, giustizia ed ordine, in ogni ambito; in altre parole, la rinuncia ai punti di riferimento fondamentali che per secoli avevano sorretto la cultura ed in generale ogni aspetto della società. In queste condizioni l’arte assume spesso i connotati di un'azione sovversiva, che sfiora in taluni casi il demoniaco, essa è letteralmente «cacodemonica», ossia derivante da un'ispirazione maligna, diabolica, infera, discendente.

 

demonic despair

Sopra: dipinto surrealista intitolato Demonic Despair («Disperazione demoniaca») rivela l'ispirazione che si cela dietro questo movimento.

 

Credo che questo riferimento all'arte moderna applicato alle sue diverse scuole dovrebbe essere un criterio per aiutarci a valutare tali opere ogni volta che le incontriamo.

 

 

QUINTA PARTE

«UN'ARTE SACRA POSSEDUTA DAL DIAVOLO»

 

 

Un articolo del Cardinale Celso Constantini (1876-1958), Segretario della Congregazione per la Propagazione della Fede, pubblicato su L'Osservatore Romano (dell'11 ottobre 1953, pag. 5), conferma quanto abbiamo scritto più sopra sull'arte moderna. Finora nei nostri articoli non ci siamo occupati specificamente dell'arte sacra, ma piuttosto dell'arte moderna in generale, mostrando essa che veicola un messaggio demoniaco che la rende inaccettabile per il pubblico, ovunque si trovi.

 

cardinale celso constantini

 

Ovviamente questa incompatibilità aumenta quando si tratta di arte sacra autentica, poiché è rivolta alla gloria di Dio. Quindi, quanto più elevato è il tema della pittura o della scultura, tanto maggiore è l'abominio quando si ispira ai principî dell'arte moderna. Il Cardinale Constantini concorda affermando:

 

«Alcuni artisti, seguendo la moda odierna di un falso primitivismo o della selvaggia tendenza alla deformazione e ad un astrattismo metafisico, hanno cercato di entrare nelle nostre chiese con opere (d'arte) che offendono il senso cattolico dei fedeli [...]. I Sommi Pontefici Pio XI e Pio XII hanno emesso condanne solenni contro tali tendenze. In effetti, Pio XI affermava: "Tante opere d'arte, indiscutibilmente belle [...] ci portano alla mente - mediante un'irresistibile forza di contrasto - altre cosiddette opere d'arte sacra che non ci portano né a pensare al sacro né a presentarcelo, ma al contrario lo deformano e ne fanno una caricatura, una vera profanazione". Anche Pio XII è stato perentorio al riguardo: "Dobbiamo rimproverare e deplorare, per dovere della Nostra coscienza, quelle pitture e quelle sculture recentemente introdotte da alcuni (nelle chiese) che si presentano come degradi e deformazioni della vera arte, e che a volte oltraggiano apertamente il decoro, la modestia e la pietà cattolica, e offendono miseramente il genuino sentimento religioso. Devono assolutamente essere banditi dalle nostre chiese ed espulsi da esse, come tutto ciò che non è in armonia con la santità dei luoghi santi"».

 

Sopra: crocifisso orribile nella Kaiser-Wilhelm-Gedächtnis-Kirche di Berlino. Purtroppo Pio XII e il Cardinale Costantini sono rimasti inascoltati.

 

Come si vede, le condanne della Chiesa miravano alle deformazioni e al degrado dell'arte moderna. Questa scuola va combattuta non solo in nome dell'arte, ma soprattutto in nome della fede. È quanto afferma il Cardinale Constantini, citando una lettera ricevuta dal Cardinale Georges Grente (1872-1959), Vescovo di Le Mans:

 

«Noi, che siamo fratelli nel sacerdozio e custodi delle tradizioni vive dell'arte cristiana, dobbiamo insorgere contro queste deviazioni non solo in nome dell'arte, ma anche e soprattutto in nome della fede. Oggi è in atto un attacco (contro l'arte sacra) che è anche peggiore dell'eresia iconoclasta, perché colpisce con la mannaia le radici del cristianesimo. Il comunismo sta combattendo radicalmente la concezione spirituale della vita, anche nel campo dell'arte sacra. Artisti e studiosi mi scrivono denunciando questo nuovo assalto anticristiano. Picasso è comunista e, secondo le parole del poeta Claudel, (Picasso) aggredisce sacrilegamente la figura umana, fatta ad immagine e somiglianza di Dio: "vir imago et gloria Dei" (1 Cor 11,7)».

 

cardinale georges grente

 

Non molto tempo fa, durante un dibattito pubblico sull'arte moderna, un giornalista cattolico ha attribuito il titolo di profeta a Picasso. Se è un profeta, è un profeta dell'antichiesa dell'arte moderna ispirata al diavolo, che i suoi discepoli cercano di introdurre nei luoghi santi. Il Cardinale Costantini ha aggiunto:

 

«La pittura sacra è di per sé una liturgia. Dobbiamo essere convinti che è una bestemmia deformare l'immagine di Dio che si è fatto uomo, deformarlo, e dare al Verbo Incarnato una fisionomia sinistra, idiota o criminale».

 

cristo - arte moderna

 

Egli affermava inoltre:

 

«Chiunque visiti mostre di arte (moderna), anche di arte sacra, può vedere con disgusto come tanti artisti hanno ritratto Cristo, la Vergine e i Santi come tipi umani ripugnanti con aspetti scimmieschi o imbecilli che li fanno sembrare appartenenti ai manicomi».

 

È il caso del Cristo proletario di José Clemente Orozco (1883-1949), pittore socialista messicano. Qui il Cristo ribelle impugna la scure sulla Croce che ha abbattuto e alza il pugno per dichiarare il suo nuovo ruolo di proletario risvegliato.

 

cristo proletario - orozco

Sopra: il Cristo proletario di Orozco.

 

josé clemente orozco

 

Il fauvista francese George Rouault (1871-1958) fa lo stesso tipo di attacco contro Cristo e la Santa Vergine nella sua serie Miserere.

 

george rouault

Sopra: George Rouault e un Cristo da lui dipinto.

 

È anche il caso di quel ridicolo San Francesco nella Chiesa di Pampulha realizzato dal pittore comunista brasiliano Candido Portinari. Non si tratta solo di mancanza di conformità con la liturgia. Tale arte dovrebbe essere vista come un'azione del diavolo, e dovremmo insorgere contro di essa con più vigore che contro le bestemmie dette, poiché le bestemmie dell'arte hanno una vita molto più lunga. Lo si deduce da queste parole dello stesso Cardinale:

 

«Una volta un uomo posseduto da una legione di diavoli si presentò a Cristo. Chiese di essere curato e sosteneva che i diavoli volevano essere inviati in altri corpi. Cristo liberò l'indemoniato e i diavoli entrarono in una mandria di porci. Oggi una certa arte cristiana è posseduta dal diavolo e bisognerebbe farne un esorcismo. Dove andranno i diavoli non è una nostra preoccupazione. Dobbiamo gridare - "Fore canes" ("Fuori dalla Chiesa, cani"!) - come afferma l'Apocalisse (22, 15) e chiudere le porte dei nostri templi ai bestemmiatori dell'arte cristiana».

 

candido portinari

Sopra: Candido Portinari e il suo San Francesco.

 

Confermando la nostra posizione nei precedenti articoli in cui abbiamo esposto il satanismo dietro l'arte moderna, il Cardinale Celso Constantini afferma i suoi sospetti sull'arte astratta e, senza mezzi termini, mette in guardia i fedeli contro di essa. Avevamo avvertito i nostri lettori delle sue radici gnostiche nutrite dalle sètte occulte e teosofiche. Egli ci avverte anche dicendo:

 

«Alcune persone hanno cercato di portare nelle nostre chiese un'arte non figurativa, cioè un'esibizione di linee e colori, la cosiddetta "arte astratta" [...]. Tuttavia, i fedeli non vogliono guardare linee e un contrasto di colori; vogliono pregare davanti alle immagini sacre. Il cristianesimo è la religione dell'Incarnazione. Esso ha rappresentato un immenso progresso per quanto riguarda l'arte di Israele e dell'islam. Gesù Cristo è vissuto come Uomo in mezzo a noi e noi vogliamo vedere la Sua Divina Umanità. L'arte non figurativa ci ricorda l'eresia del docetismo dove si negava la realtà corporea di Cristo».

 

george rouault

Sopra: un altro raccapricciante volto

di Cristo dipinto da George Rouault.

 

Ebbene, cos'è il docetismo se non uno dei tanti travestimenti dello gnosticismo e del manicheismo che si manifesta nell'odio della materia e dell'umanità? Quella vecchia tendenza rinasce oggi nella magia, nei falsi mistici orientali e in un sincretismo religioso con una piega panteistica.

 

Questa tendenza è presente nell'arte moderna, sia nel suo lato «costruttivo», la fuga dalla realtà che l'astrattismo compie, sia nel suo lato «distruttivo», le deformazioni e la presentazione ripugnante della natura umana operata dal surrealismo. Di conseguenza, l'arte sacra moderna falsifica la rappresentazione del Nostro Divin Salvatore sia presentandolo come un Cristo glorioso astratto o pneumatico, sia come una caricatura della Sua umanità.

 

In entrambi i casi, vediamo la Gnosi infiltrarsi nell'arte moderna. Così troviamo che l'arte sacra abbandona la sua posizione di «serva della liturgia», come la definì così bene Pio XII, per essere uno strumento della Rivoluzione usato per sovvertire il piano di salvezza stabilito da Nostro Signore e per instaurare il regno delle tenebre.

 

 

SESTA PARTE

PICASSO DIPINGEVA IN STATO DI TRANCE

 

 

Tra i cosiddetti «maestri» dell'arte moderna, Picasso gode di un posto di primaria importanza. Oltre ad essere l'ideatore del cubismo, il suo spirito tumultuoso lo ha portato a partecipare agli stili più diversi e alle scuole d'arte più squilibrate. In ciascuna di queste fasi, i suoi ammiratori e critici hanno trovato il modo di lodarlo e celebrarlo.

 

picasso - la donna

Sopra: La donna, dipinto cubista di Picasso.

 

È il caso, ad esempio, del noto critico d'arte inglese già citato sir Herbert Read. Egli affermava che «Picasso mostrò fin dalla sua giovinezza la prodigiosa infallibilità di un genio». Questo stesso critico ha dichiarato che in una certa fase della sua carriera artistica, Picasso trasferiva le immagini dal suo subconscio sulla tela dipingendo in stato di trance. Read ha spiegato che questa non era satira, dal momento che la satira è un'arma intellettuale, e che Picasso non era un artista intellettuale, come lui stesso dichiarò. Al contrario, egli era un artista che

 

«con un'intensa concentrazione delle sue facoltà intuitive, si è tuffato in profondità sotto la superficie della sua coscienza per esplorare la serenità del subconscio collettivo».

 

pablo picasso

Sopra: Picasso indossa un cappello peruviano.

 

Cosa cercava Picasso in quel tenebroso tuffo nel «subconscio collettivo»? Risponde Read:

 

«In questo terreno troviamo i sintomi particolari dei disordini psichici della società. Questi sono i dolori e i conflitti di un caos indescrivibile che trova sfogo negli orrori fisici della guerra e della persecuzione. Da questo caos Picasso ha tratto le sue immagini inquietanti, immagini che sono archetipi, spettri della foresta oscura dove tutti noi vaghiamo, dove ci perdiamo se non veniamo salvati dalle nostre forze di autointegrazione».

 

pablo picasso

 

Tutto questo sembra abbastanza confuso, quindi mettiamolo in parole più chiare. Picasso è considerato un genio, e come tale infallibile. Egli aveva l'abitudine di dipingere in stato di trance. In questa condizione è entrato nello strato profondo del subconscio collettivo. Lì ha trovato i sintomi speciali dei disordini psichici della società.

 

Quelle immagini orribili che ha dipinto in uno stato di trance sono spettri del subconscio collettivo. Picasso rifletteva sulla tela i disordini psichici della società in modo tale che quello che per noi sembra essere un grottesco groviglio di linee, può presumibilmente diventare più chiaro se entrassimo anche noi in uno stato di trance. Poi vedremmo che quelle righe esprimono effettivamente «i dolori e i conflitti di un caos indescrivibile che trova il suo sfogo nell'orrore fisico della guerra e della persecuzione».

 

Cosa ne pensava lo stesso Picasso di tutto questo? La risposta ce l'ha data lo scrittore e poeta Giovanni Papini (1881-1956), lo stesso autore di Gog, in una immaginaria intervista al creatore del cubismo ne Il libro nero (1951). Trascriveremo solo la sua parte finale. Papini attribuisce ironicamente la seguente «confessione» a Picasso, che qui presumibilmente dipinge a parole il proprio ritratto:

 

picasso«A poco a poco le nuove generazioni - appassionate di meccanica e di sport, sempre più schiette, ciniche e brutali - abbandoneranno l'arte nei musei e nelle biblioteche come reliquie incomprensibili e inutili del passato. Cosa può fare un artista come me, che vede chiaramente questo tempo che si avvicina? Sarebbe troppo difficile cambiare mestiere e mettere a repentaglio il cibo in tavola. Per lui sono aperte solo due strade: cercare di divertirsi e fare soldi. Poiché l'arte non è più ciò che ispira il meglio della società, l'artista può provare ciò che vuole in nuove formule, capricci di fantasia e ciarlataneria intellettuale. La gente non cerca più consolazione o esaltazione nell'arte. Tuttavia, quelli dotati di una sensibilità delicata, i ricchi, i vagabondi e coloro che producono la quintessenza delle merci - mode, profumi, gioielli, auto di lusso, orologi, ecc... - cercano ancora le cose nuove, strane, originali, stravaganti e scandalose. Nel cubismo ho soddisfatto queste persone e quei critici con tutte le mutanti cose bizzarre che mi sono accadute, e nella misura in cui non potevano capirmi, mi ammiravano. Mentre mi divertivo con queste bufale, acrobazie di versi, enigmi, arabeschi e rebus, sono diventato rapidamente una celebrità. Celebrità per un pittore significa vendite, profitto, fortune e ricchezza. Oggi, come sai, sono famoso e ricco. Ma quando sono solo di fronte a me stesso, non ho il coraggio di considerarmi un artista nel grande significato antico della parola. I veri pittori furono Giotto e Tiziano, Rembrandt e Goya. Io sono solo l'intrattenitore del pubblico, che ha capito il suo tempo e ha sfruttato il più possibile l'imbecillità, la vanità e la cupidigia dei suoi contemporanei. Questa è una confessione amara, più dolorosa di quanto possa sembrare, ma ha il merito di essere sincera».

 

giovanni papini - il libro nero

Sopra: Giovanni Papini e il suo Il libro nero.

 

Questo autoritratto immaginario ci sembra abbastanza fedele. Ma se fosse davvero una confessione di Picasso, avrebbe bisogno di essere più esplicita per essere davvero sincera. I suoi quadri non sono solo acrobazie e stravaganze per soddisfare il gusto depravato dell'epoca. Esse hanno molto di diabolico in loro. Anche se non avesse dipinto in stato di trance e in comunicazione con il diavolo, ci ha trasmesso un'agitazione e una bruttezza demoniache. Ciò non escluderebbe che fosse anche un ciarlatano, poiché il diavolo è il padre della menzogna.

 

pablo picasso - guernica

Sopra: il quadro di Pablo Picasso dedicato a Guernica (1937)

esprime uno stato mentale caotico e rivoluzionario.

 

 

SETTIMA PARTE

L'ARTE D'AVANGUARDIA CONTRO LA CHIESA

 

 

Tenendo conto di quanto abbiamo già analizzato sull'arte moderna, sia nelle sue correnti figurative che astratte, possiamo affermare che l'arte moderna è stata creata per servire come strumento alla Rivoluzione per combattere la dottrina cattolica in campo estetico. Oltre alle prove che abbiamo già presentato sulle opere artistiche prodotte da queste correnti, abbiamo molte testimonianze dei partigiani dell'arte moderna.

 

Essi hanno iniziato attaccando duramente la «tirannia artistica» dei medioevali, che chiamavano «l'antica prassi dogmatica» distrutta dal Rinascimento. Quindi, hanno rivelano un chiaro carattere anticattolico nelle molteplici fasi di questa rivoluzione estetica.

 

Sopra: il quadro del 1910 Il lavoro (La città che sale), del pittore futurista calabrese Umberto Boccioni (1882-1916), allievo di Marinetti, esprime la rivolta contro il passato.

 

umberto boccioni

 

«Vogliamo gratificare i nostri istinti»

 

Ad esempio, lo psichiatra e intellettuale brasiliano Osório César (1895-1979), autore del XX secolo e partigiano dell'arte moderna in Brasile, ha fatto questa valutazione incentrata sulla religione di un ramo del movimento:

 

«Il futurismo è nato in un'epoca di dinamismo affascinante. Nessuno crede più ai dogmi. La fede cristiana è scomparsa e la sua schiavitù non ci tormenta più. Anche l'arte dei maestri non ci affascina più. Non ci soddisfa. Abbiamo visto i nostri primi desideri, che nella nostra infanzia sono stati soppressi da pregiudizi morali, spostarsi nel subconscio ed essere ora espressi dagli artisti d'avanguardia» 24.

 

osório césar

 

Il succitato poeta portoghese Fernando Pessoa, definendo la sua posizione religiosa, rivelò il fondamento dell'arte moderna:

 

«(Io sono) un cristiano gnostico e, quindi, completamente contrario a tutte le chiese organizzate, soprattutto alla Chiesa di Roma. Sono fedele [...] alla tradizione segreta del cristianesimo, che è intimamente connessa con la tradizione segreta d'Israele (la santa Kabbalah) e con il nucleo occulto della Massoneria» 25.

 

kabbalah

Sopra: l'Albero della Vita della Kabbalah.

 

Per ragioni simili, dietro le principali correnti dell'arte moderna più decadente troviamo guru occulti come Max Jacob (1876-1944), Guillaume Apollinaire (1880-1918), Madame Blavatsky, Annie Besant, Charles Webster Leadbeater, ecc...

 

max jakob - guillaume apollinaire
 

Progressismo sostenuto dai leader dell'arte moderna

 

Simili interessi gnostici portarono Oswald de Andrade (1890-1954), uno dei fondatori dell'arte moderna brasiliana, a confessare le sue simpatie per le correnti liturgiche di sinistra che si erano infiltrate nella Chiesa. Egli affermò che il cattolicesimo si stava adeguando, «tornando, per così dire, alla sua posizione filo-socialista». Tuttavia, ciò che lo interessava di più, nel movimento di rinnovamento del cattolicesimo, fu la persona del sacerdote cattolico e studioso progressista tedesco, Romano Guardini (1885-1968). De Andrade affermò a riguardo di quest'ultimo:

 

«Questo leader attribuisce un peso enorme al culto, ai riti e alla liturgia, e questo mi sembra di capitale importanza poiché cerca di distruggere il nucleo reazionario del clericalismo moralizzante. Ne "Lo spirito della liturgia" Guardini si spinge fino a porre il culto al di sopra dell'etica. Nell'affrontare la vocazione dell'uomo a credere e ad adorare, Romano Guardini risolve questioni che un tempo facevano del peccato un problema di coscienza per la maggioranza dei credenti. Mentre Barth ci comanda di credere, Guardini ci invita ad adorare. Per me queste sono le uniche strade che possiamo trovare oggi per un rinnovamento del cristianesimo all'interno del regno dell'utopia e del sogno, non al di fuori della sfera sociale» 26.

 

oswald de andrade - romano guardini

 

L'occulto ispira rami dell'arte moderna

 

Dietro questo genere di arte si cela un gruppo che tiene nelle sue mani i fili di tutti i burattini, sia quelli che sono iniziati ai suoi oscuri segreti, sia gli ingenui che sono trascinati da questo folle gioco di raggiri. Tralasciamo qui l'espressionismo e le altre correnti artistiche dell'Ottocento per guardare ai principali rami della cosiddetta avanguardia dell'arte moderna sorta all'inizio del Novecento. Insieme al ritorno al primitivismo, l'arte magica degli stregoni africani e dell'Oceania, è emerso il cubismo.

 

Da esso derivarono due correnti: da una parte futurismo, rayonismo e astrattismo, dall'altra, dadaismo e surrealismo. C'erano anche varianti meno importanti del cubismo come il tubularismo del pittore francese Fernand Léger (1881-1955) con le sue figure di carne d'acciaio che sottolineavano il suo fascino per la macchina, e il purismo di Le Corbusier (1887-1965), pseudonimo Charles-Édouard Jeanneret-Gris, con la sua enfasi sulla forma basilare ed essenziale degli oggetti.

 

fernand léger - le corbusier

Sopra: cappella dedicata a Notre Dame du Haut, a Romchamp, presso Parigi, realizzata da Le Corbusier nel 1955. I timori di Pio XII e dei suoi predecessori hanno preso forma. L'arte moderna è penetrata anche nell'architettura sacra.

 

Come abbiamo visto negli articoli precedenti, l'arte moderna non cerca di ritrarre la bellezza, ma mira piuttosto ad esprimere e a trasmettere l'ideale socialista della vita. Così affermava Picasso: «Non so perché si parli di bellezza: nessuno chiede ad un farmacista di comporre un bel prodotto». Tutte queste correnti adottano come paradigmi l'arte di pazzi, selvaggi e medium, e le improvvisazioni di clown e bambini. Questo spiega come un premio alla Prima Biennale di San Paolo (1951) sia stato assegnato ad Heitor dos Prazeres (1898-1966), un completo analfabeta nelle arti plastiche.

 

heitor dos prazeres

 

In molti degli artisti d'avanguardia troviamo l'influenza della magia e dell'occulto. Abbiamo mostrato che Kandinsky produceva le sue opere d'arte in stato di trance. Sir Herbert Read afferma che Picasso fece lo stesso con molti dei suoi dipinti 27. Il pittore tedesco Ernst Paul Klee (1879-1940) si ispirò alle opere artistiche del cosiddetto uomo primitivo (che confuse con i selvaggi della Polinesia e delle Americhe), nonché alle allucinazioni dei pazzi. Egli dipingeva in stato di ipnosi.

 

ernst paul klee

 

De Chirico dipingeva i suoi paesaggi fantasmagorici ad occhi chiusi, anche in stato di trance. Abbiamo già descritto i legami teosofici di uno dei capi dell'astrattismo, il pittore olandese Piet Mondrian. Questi fatti da soli dovrebbero sollevare sospetti nei cattolici su queste prime correnti dell'arte moderna poiché mostrano chiaramente l'opposizione radicale dei principî fondamentali di questa arte con la dottrina cattolica. Tuttavia, presenteremo altri esempi per i nostri lettori.

 

Perché gli evoluzionisti vogliono tornare all'uomo delle caverne?

 

L'automatismo surrealista è una tecnica generalizzata senza autocensura cosciente che lotta per tornare agli istinti dell'uomo primitivo. A prima vista, sembra contraddire la teoria dell'evoluzione. I partigiani di questa corrente si presentano infatti come artisti d'avanguardia, fautori di una continua evoluzione dell'umanità, desiderosi di tagliare ogni legame con il passato. Arrivano addirittura a proporre di bruciare tutti i musei.

 

Questi stessi artisti supermoderni adottano come fondamento della loro arte un ritorno allo stato mentale del selvaggio, del primitivo uomo delle caverne. Come si spiega questa contraddizione? Osório César ci dice che l'obiettivo è «liberare» l'umanità dal cristianesimo e, seguendo la versione gnostica, incoraggiare il mondo a tornare all'antica Gnosi (dal greco «Conoscenza»), o scienza perduta, che si è ritirata quando la materia e lo spirito sono stati congiunti nell'uomo.

 

andré masson - sketch automatico

Sopra: il pittore francese André Masson (1896-1987) e a lato un suo sketch automatico. Si tratta di un fenomeno medianico in cui chi scrive o dipinge lo fa in stato di trance guidato da una mano invisibile...

 

Questo panteismo gnostico disprezza intensamente ciò che chiama «moralismo» e «ascesi», ossia le parti della dottrina cattolica volte a domare la nostra natura corrotta e a sottometterla allo spirito. Ogni nozione di colpevolezza è estranea al sistema gnostico. Per esso, la nozione di male non può raggiungere il livello personale. Il male presumibilmente è il risultato di un cataclisma cosmico che ha fatto sì che lo spirito fosse catturato e reso schiavo della materia.

 

Così, più l'uomo scende nel mondo dei suoi sensi brutali, più si avvicina a quel disastro iniziale e più si libera dalla corruzione della materia. Se trascende la materia in questo processo a ritroso ed entra in quello stadio iniziale puro dell'idea, sarà completamente liberato. Pertanto, l'astrattismo mira a rendere artistica quell'idea iniziale e pura nella coscienza subliminale dell'uomo. Questo aiuta a spiegare perché i moderni gnostici pongono tanta enfasi sul ritorno all'uomo primitivo.

 

gnosticismo

 

Dottrina e storia cattolica si oppongono alla Gnosi

 

Tuttavia, secondo l'insegnamento cattolico corroborato dalla vera scienza, non esiste un uomo primitivo o uno stadio iniziale di ferocia e barbarie. Dio ha creato l'uomo a Sua immagine e somiglianza in uno stadio di integrità con la più brillante intelligenza possibile. Il primo uomo visse in uno stato di giustizia originale che garantiva alla sua anima il completo controllo del proprio corpo. Pertanto, l'uomo è partito non guidato dai suoi istinti e privato di una coscienza morale, ma guidato dai doni della conoscenza e della saggezza.

 

Non è solo una questione di fede. Anche le testimonianze e le scoperte archeologiche di antiche civiltà confermano che non è mai esistito un uomo delle caverne. Al contrario, le istituzioni e i monumenti degli uomini antichi sono espressioni di un alto livello di intelligenza e di cultura. I selvaggi contemporanei, lungi dal rappresentare l'uomo primordiale iniziale, rappresentano solo le rovine psicologiche di ciò che l'uomo era un tempo.

 

bassorilievo assiro

Sopra: le più recenti scoperte archeologiche hanno rivelato che anche i popoli più antichi avevano un'arte raffinata, come mostra questo bassorilievo assiro.

 

Ad esempio, negli indiani Bororos del Mato Grosso (Brasile) vediamo che la struttura logica della loro lingua è rimasta come espressione della cultura elevata che avevano un tempo e che in seguito è stata abbandonata. Oggi esistono solo come resti fatiscenti di una cultura molto più elevata. Ci sono pervenuti solo alcuni esempi delle culture pre-diluviane.

 

Ma quelle vestigia non supportano la tesi del feticismo e del primitivismo difesa dai mentori dell'arte moderna. Lungi dall'essere guidato dai loro istinti, l'uomo antico mostra un grande sviluppo intellettuale. Ecco perché Ippocrate (460-377 a.C.) disse: «In origine, le arti erano grazie date agli uomini dagli dèi».

 

ippocrate

 

L'arte moderna, un altro aspetto della Rivoluzione

 

In sintesi, l'arte moderna non accetta l'insegnamento della Chiesa cattolica, ma aspira a un ritorno al paganesimo, disprezza il dogma del peccato originale, e quindi non può ammettere che l'uomo possa essere salvato dalla pratica dei Comandamenti della Legge di Dio . Essa non accetta gli uomini come discendenti di Adamo ed eredi della sua colpa, ma vuole che gli uomini disobbediscano al loro Creatore, e pretende di raggiungere una conoscenza paradisiaca con mezzi magici e occulti.

 

Nemici del disegno divino, membri del corpo mistico del diavolo - che è l'opposto del Corpo Mistico di Cristo, i mentori di questa sovversione satanica hanno invertito i codici della purezza e della decadenza.

 

corpo mistico del diavolo

 

Lo psicanalista Inaldo de Lyra Neves Manta (1903-2000) affermava:

 

«Chi immagina che la mentalità dell'avanguardia sia decadente rivela la più grande incomprensione possibile. L'uomo d'avanguardia, come il bambino e lo schizofrenico, è l'individuo che ritorna alla purezza preistorica, rinunciando agli stupidi pregiudizi moderni, reagendo contro di essi attraverso i simboli» 28.

 

inaldo de lyra neves manta

 

Secondo l'insegnamento di Pio XII, la perdita della nozione di peccato è uno dei peggiori flagelli del mondo odierno. L'arte moderna, come sistema, mira proprio a questo: alla distruzione della nozione stessa di peccato. Non dobbiamo perdere di vista l'insieme della Rivoluzione nei suoi vari fronti d'attacco alla civiltà cristiana e alla Chiesa cattolica. Nel campo delle arti visive, ci troviamo di fronte ad una sfaccettatura di quel grande ensemble che sta preparando nei suoi laboratori segreti con la sua moltitudine di teologi, filosofi, scienziati, artisti, politici, sociologi, streghe e stregoni l'avvento del regno del diavolo.

 

«Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio» (Gn 3, 4-5).

 

maria immacolata concezione

 


banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione dagli articoli originali in lingua inglese Esoteric Characteristics of Modern Art, Abstract Art & Theosophy, The Modern Art's Kabala, «A Sacred Art Possesed by the Devil», Picasso Painted in a State of Trance, a cura di Paolo Baroni. Scritti reperibili alle pagine web:

https://www.traditioninaction.org/HotTopics/c015ht_ModernArt_1.htm

https://www.traditioninaction.org/HotTopics/c018ht_ModernArt_2.htm

https://www.traditioninaction.org/HotTopics/c020ht_ModernArt_3.htm

https://www.traditioninaction.org/HotTopics/c021ht_ModernArt_4.htm

https://www.traditioninaction.org/HotTopics/c023_ModernArt_5.htm

https://www.traditioninaction.org/HotTopics/c025_ModernArt_6.htm

https://www.traditioninaction.org/HotTopics/c026_ModernArt_7.htm

Gli articoli sono apparsi sulla rivista brasiliana Catolicismo, rispettivamente nel

• nº 31 luglio 1953;

nº 34 ottobre 1953;

• nº 35 novembre 1953;

• aprile 1954;

nº 21 settembre 1952;

n. 38 febbraio 1954;

2 Cfr. R. Huygue, Les Contemporains («I contemporanei»), 1949, pag. 61.

3 Cfr. S. S. Pio XII, Allocuzione al Congresso Internazionale dell'Arte Cristiana, settembre 1950.

4 Cfr. G. Buraud, «Les magies de l’esoterism nouveau» («Le magie del nuovo esoterismo»), in études Carmélitaines.

5 Cfr. Dictionnaire Apologétique de Foi Catholique («Dizionario apologetico della fede cattolica»), éd. A. d’Alés, vol. II, pag. 123.

6 Cfr. H. Sedlmayr, Art du Démoniaque et Démonie de l’Art («Arte del demoniaco e demonìa dell'arte»), Archivio de Filosofia. Trattasi dell'organo ufficiale dell’Istituto di Studi Filosofici.

7 La Teosofia (letteralmente «saggezza divina»), tenta di sintetizzare la conoscenza delle leggi che governano l'Universo in una visione del mondo unificata per mezzo della scienza «nascosta» o occulta.

8 Cfr. C. Botkamp, Mondrian: The Art of Destruction, («Mondrian: l'arte della distruzione»), Reaktion Books, Londra 2001, 2ª ed., pag. 111.

9 Cfr. J. E. Cirlot, La Pintura Abstracta («La pittura astratta»), Ediciones Omega, Barcelona 1951, pag. 60.

10 Cfr. J. G. Simões, Vida e Obra de Fernando Pessoa («Vita e opera di Ferdinando Pessoa»), 1987, pag. 39.

11 Cfr. J. E. Cirlot, op. cit., pag. 60.

12 Cfr. T. H. Robsjonhson-Gibbings, Mona Lisa's Mustache («I baffi di Monna Lisa»), pag. 151.

13 Cfr. C. W. Leadbeater, Man Visible and Invisible («Uomo visibile ed invisibile), paragrafo 131

https://www.anandgholap.net/Man_Visible_And_Invisible-CWL.htm

14 Cfr. J. Lins do Rego, «A Semana Traída» («Una settimana tradita»), in Diário de São Paulo, del 22 aprile 1952.

15 Cfr. M. Mendes, «Sugestoes da Bienal» («Suggestioni dalla Biennale»), del 2 dicembre 1951.

16 Cfr. H. Read, The Politics of the Unpolitical («I politici del non-politico»), pagg. 130-131.

17 Cfr. Y. Duplessis, Le Surréalism («Il surrealismo»), pag. 111.

18 Così Jorge Romero Brest in un'intervista rilasciata alla Folha da Manhã di San Paolo, del 14 dicembre 1952.

19 Ossia un regno millenarista, una sorta di Età d'Oro.

20 Aleister Crowley fu definito da un giudice britannico «l'inglese più sporco e perverso». Alla domanda su chi fosse, egli rispose: «Prima che Hitler fosse, io sono». Questo satanista, morto il 2 dicembre 1947, fondò a Berlino due riviste - Gnosis e Lucifer - tra il 1920 e il 1922. Al suo funerale i suoi discepoli cantarono sulla sua tomba l'Inno a Pan composto dallo stesso Crowley, l'Inno a Satana di Giosué Carducci e la Collection for a Gnostic Mass, composta sempre da Crowley per il suo tempio satanico a Londra. Fernando Pessoa tradusse l'Inno a Pan in portoghese (cfr. A. Mager, Satan de nos jours).

21 Vedi, a questo riguardo, i capitoli «Iniziazione Esoterica» e «La Santa Cabala», in J. G. Simões, Vida e Obra de Fernando Pessoa («Vita e opera di Fernando Pessoa»).

22 Cfr. M.Nadeau, Histoire du Surréalism («Storia del surrealismo»).

23 Cfr. H. Sedlmayr, art. cit. Vedi anche Filosofia dell'arte edita dal Centro Internazionale di Studi Umanistici. Sull'origine gnostica della musica moderna, vedi R. Vlad, Demonicità e dodecafonia.

24 Cfr. O. César, A arte dos loucos e dos artistas de vanguarda («L'arte dei pazzi e gli artisti d'avanguardia»), 1954.

25 Cfr. G. Simões, op. cit., 2ª ed., pag. 234.

26 Cfr. O. de Andrade, «A Marcha das Utopias», in Estado de São Paulo, del 27 settembre 1953.

27 Cfr. H. Read, in Journal of the Royal Society of Arts, del 18 gennaio 1946.

28 Cfr. I. de Lyra Neves Manta, nella prefazione ad A arte dos loucos e dos artistas de vanguarda.

 

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