
di
don Jean-Luc
Lafitte 1

Premessa
Il termine
«Rivoluzione» viene usato in questo articolo non per
identificare un particolare episodio storico, come un moto
di piazza, ma nel nostro caso viene
caricato in senso metafisico (con la «R» maiuscola) per
indicare un processo che si snoda attraverso la storia umana
manifestandosi mediante tappe ben precise.
Tale processo ha
avuto inizio all'alba dei tempi con la rivolta di Lucifero,
l'angelo ribelle, ma ha iniziato a rendersi visibile
all'interno della cristianità alla fine dell'alto Medioevo
con il Rinascimento, per giungere fino al satanismo
esplicito dei nostri giorni. In questo articolo, l'Autore ce
ne dà una descrizione sintetica e sommaria, che naturalmente
implica un approfondimento ulteriore da parte del lettore di
un argomento vastissimo, ma che è indispensabile conoscere
almeno a grandi linee.
Definizione
Come insegna l'insigne teologo
Mons
•
Naturalismo: negando il peccato originale e le sue
conseguenze; l'uomo è buono per natura, e non ha bisogno del
Nostro Signore Gesù Cristo, della Sua grazia e della Sua Chiesa; |
•
Umanesimo:
mettendo l'uomo al posto di Dio e al centro del mondo; |
•
Soggettivismo: pretendendo che l'uomo si costruisca
la sua verità, determinando da sé ciò che è bene e ciò che è male; |
•
Liberalismo: attribuendo gli stessi diritti alla
verità e all'errore. |
Bisogna annotare accuratamente i tre
seguenti punti:
•
La Rivoluzione non è un fatto
transitorio, ma uno stato perpetuo di movimento: è la
«Rivoluzione permanente»; |
•
La Rivoluzione è negli spiriti
prima di essere nei fatti: un spirito rivoluzionario teorico
conduce sempre ad una rivoluzione pratica nei fatti; |
•
La Rivoluzione è nella sua
essenza contro Dio e contro la Chiesa cattolica. |

Sopra: quadro che
illustra
le varie fasi della
Rivoluzione.

Sopra: a sinistra: le tavole dei Dieci Comandamenti.
A destra: il cosiddetto «Decalogo Repubblicano» dei Diritti
dell'Uomo. Nella stampa appaiono diversi simboli massonici (Occhio
onniveggente, Uroboro, Fascio littorio, Squadra e filo a piombo,
ecc...).
|
Le sue cause
Per definire propriamente la
Rivoluzione, bisogna rispondere a quattro domande:
•
Chi vuole la Rivoluzione? È la
ricerca della causa efficiente; |
•
Perché si fa la Rivoluzione? È la
ricerca della causa finale; |
• Come si forma la Rivoluzione? È la
ricerca della causa formale; |
• A partire da cosa opera la
Rivoluzione? È la ricerca della causa materiale. |
La causa efficiente della
Rivoluzione è il demonio (causa efficiente principale)
che utilizza quegli strumenti che sono i cattolici liberali, i
comunisti, i massoni, le false religioni, ecc... (causa
efficiente strumentale).
La causa finale della Rivoluzione
è la dannazione eterna delle anime.
La causa formale della Rivoluzione è
il principio democratico di libertà, uguaglianza e fratellanza,
ossia la legge del numero, della maggioranza, del suffragio
universale, legge che è stata utilizzata per distruggere l'altare
(annientare la Chiesa cattolica), il trono (estirpare le
monarchie cattoliche), e cancellare il principio di autorità
(poiché ogni autorità viene di Dio).
È evidente che esiste una vera libertà
che conduce alla virtù di ubbidienza (il potere di scegliere i
migliori mezzi per raggiungere il proprio fine), una vera
uguaglianza che conduce alla virtù di giustizia. Tutti gli uomini
sono uguali, nel senso che tutto sono dotati della stessa natura umana, e che
tutti saranno giudicati dallo stesso Dio, ma sono diversi per i
vari doni che hanno ricevuto da questo stesso Dio. Una vera
fratellanza conduce alla virtù di carità, dato che abbiamo un Padre comune che è Dio,
che dobbiamo lodare, onorare e servire.
La causa materiale della Rivoluzione
sta nell'orgoglio, nell'ignoranza e nell'amore
per le novità.
La sua storia
La storia della Rivoluzione non è nient'altro che la storia della
«de-cattolicizzazione» del mondo.
Se la causa efficiente principale della Rivoluzione è il demonio
stesso,
va da sé che dobbiamo cercarne le radici nella rivolta di Lucifero, col suo grido
di guerra contro Dio: «Non serviam tibi»! («Non ti servirò»!).
Con la loro caduta, Adamo ed Eva hanno introdotto nei nostri cuori
le ferite del peccato
originale, che sono l'ignoranza, la debolezza, la
malizia e la concupiscenza.
Dopo la morte e risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, la Chiesa
cattolica
ha diffuso ovunque il messaggio del Vangelo, e il più alto grado di
civiltà è stato raggiunto a metà del XIII secolo, il tempo dei
grandi
predicatori come San Francesco d'Assisi (1182-1226),
San Domenico di Guzmàn (1170-1221) e San Bonaventura
(1217-1274); dei grandi filosofi come Sant'Alberto Magno
(1206-1280) e San Tommaso d'Aquino (1225-1274); dei
grandi re come San Ferdinando re di Castiglia (1199-1252),
San Luigi IX di Francia (1214-1270) e Sant'Enrico
imperatore di Germania (973-1024). Il Medioevo fu un'epoca
interamente teocentrica, ossia tutta incentrata in Dio; fu il
regno sociale di Nostro Signore Gesù Cristo!

Scrive
Papa Leone XIII
(1810-1903) nella sua Enciclica anti-liberale Immortale Dei
(del 1º novemmbre 1885): «Vi fu un tempo in cui la filosofia del
Vangelo governava gli Stati».
Il XIII secolo ne è un magnifico esempio: la legge dei Dieci
Comandamenti era la legge degli Stati. L'indifferentismo religioso e
la libertà di coscienza era condannata al tempo stesso dalla Chiesa
e dagli Stati.

Sopra:
Papa Leone XIII e
l'Enciclica Immortale Dei.
Ma a partire dalla morte del San Tommaso d'Aquino
(1274), la civiltà cattolica iniziò a regredire lentamente, seguendo
lo scivolamento degli Stati e degli spiriti cattolici. Tappa per
tappa, è possibile distinguere:
•
La
Rivoluzione umanistica o Rinascimento (XIV-XV
secolo). Sotto l'influenza di Erasmo da Rotterdam
(1466-1536), l'uomo diventa il centro della società (antropocentrismo):
è la fine della società «teocentrica» del Medioevo. La vita
soprannaturale si indebolisce nelle anime, mentre la corte di re
Francesco I di Francia (1494-1547) cerca i piaceri del
mondo; è il Rinascimento, un'epoca pervasa dai principî
umanistici e naturalisti. |
•
La
Rivoluzione protestante (XVI-XVII secolo). Il monaco
dissoluto e apostata Martin Lutero (1483-1546) tende ad
eliminare l'influenza della Chiesa sulle anime distruggendo il
Santo sacrificio della Messa, la maggior parte dei Sacramenti e
la grazia. |
• La
Rivoluzione liberale, detta anche Rivoluzione Francese
(XVIII secolo). Dopo il lavorio sotterraneo di preparazione
operato dalla
Massoneria -
fondata nel 1717 da John Theophilus Desaguliers
(1683-1744) e dal filosofo tedesco Immanuel Kant
(1724-1804) - lo spirito di libertà, di uguaglianza e di
fratellanza esplode prima nella Rivoluzione americana (1776), e in seguito nella
Rivoluzione Francese (1789). |

• La
Rivoluzione comunista (1917). Preparata da Il
Manifesto del Partito Comunista (1848), dell'ebreo
Karl Marx (1818-1883), scritto
in collaborazione col filosofo tedesco Friedrich Engels
(1820-1895), la Rivoluzione russa esplode nel 1917. Ė il
comunismo. Con Engels,
scompare la nozione stessa di verità: la tesi (il
vero) si mescola all'antitesi (il falso) per produrre
la sintesi (la nuova verità). Questa nuova verità si
mescola con una nuova antitesi per produrre una nuova
sintesi... Questo processo diabolico (la dialettica
hegeliana applicata alla Storia) si perpetua continuamente:
ecco il principio di Rivoluzione permanente. La
verità è in costante mutamento. E dunque, non esiste più
una verità oggettiva: essa non esiste più o non esiste
che soggettivamente nel cervello di ogni individuo.
Ciascuno è libero di creare la propria «verità». |
•
La
Rivoluzione modernista (sviluppatasi dopo la morte di
Papa Pio XII, nel 1958). Ai nostri tempi il demonio può
lavorare in totale impunità anche all'interno della Chiesa.
Condannato già nel 1907 da Papa San Pio X (1835-1914), il
modernismo riesplode con virulenza dopo il Concilio Vaticano II
(1962-1965) sotto forma di tre bombe a scoppio ritardato: la libertà religiosa (la libertà rivoluzionaria), la
collegialità (l'uguaglianza rivoluzionaria) e l'ecumenismo
(la fratellanza del 1789). |
• La
Rivoluzione satanica. Oggi la si vede ovunque: è il
rifiuto della legge naturale. Saturati dai vizi «secondo
natura», ora gli uomini ricercano i vizi «contro natura» (omosessualità,
rock
satanico,
pornografia,
eutanasia, ecc...). Da «teocentrica» (la società medievale
incentrato su Dio), la società è divenuta «antropocentrica»
(incentrata sull'uomo), per poi divenire «demonocentrica»
(il diavolo diventa il centro e il dio della nuova società):
è la
Nuova Era. |

Come combatterla?
Essendo la Rivoluzione per sua natura
spirituale (è la lotta del demonio contro Dio), i mezzi per
combatterla saranno necessariamente soprannaturali. Senza una solida
fede cattolica, lo stato di grazia costante nell'anima, e una
profonda vita spirituale (basata, ad esempio, sugli Esercizi
Spirituali di Sant'Ignazio frequentati ogni anno), non è
possibile sottrarsi agli effetti di questa calamità. La Rivoluzione
è un fenomeno contro natura, violento e drastico. Solo adottando
misure drastiche è possibile sbaragliarla nella nostra anima.
Tentiamo di tracciare alcune regole:
Se non
vivete come credete e pensate, un giorno finirete per credere
e pensare come vivete
Se avete la fede cattolica, dovete
vivere secondo i suoi dettami; se vivete secondo i principî
rivoluzionari, non potete pretendere di essere cattolici.
Dovete
essere cattolici in ogni cosa, non solo nel modo di pensare,
ma anche nel modo di agire e di vivere
Una giovane donna che si veste in
maniera indecente, un padre di famiglia che non controlla cosa
guardano i figli alla televisione, o che li manda alla scuola
pubblica senza curarsi del veleno che assorbono durante le lezioni
(evoluzionismo, menzogne storiche, ecc...), non possono pretendere
essere realmente cattolici perché, consapevolmente o meno, fanno il
gioco della Rivoluzione. Nessuno può servire al tempo stesso due
padroni. I capifamiglia hanno in questo campo un'enorme
responsabilità!
Per lottare
contro la Rivoluzione, occorre innanzi tutto imparare a
pensare nel modo giusto e ad utilizzare correttamente l'intelligenza
Un cattolico ha il dovere di studiare
il Magistero perenne della Chiesa a riguardo di un certo numero di
argomenti, ossia le grandi Encicliche pontificie contro:
•
Il liberalismo:
Leone XIII (Libertas);
San Pio X (Notre
Charge Apostolique). |
• Il modernismo:
San Pio X (Lamentabili
e Pascendi Dominici Gregis);
Pio XII (Humani
Generis). |
• L'indifferentismo religioso:
Gregorio XVI (Mirari
Vos); Pio IX (Quanta
Cura e Sillabo);
Pio XI (Mortalium
Animos). |
• La Massoneria:
Leone XIII (Humanum Genus). |
• Il comunismo:
Pio XI (Divini
Redemptoris). |
Ė oltre
modo utile, anzi indispensabile, leggere buoni libri
di dottrina cattolica, scritti da autori riconosciuti e
lodati dalla Chiesa.
La
Rivoluzione assomiglia ad un complesso ingranaggio che può essere
fermato da un semplice sassolino che si incastra tra due ruote
dentate
Un cattolico può fare molto. San Pio X
diceva: «Datemi un piccolo esercito che reciti la corona del
rosario ogni giorno, e possiamo riconquistare il mondo»! Quando
Nostro Signore Gesù Cristo disse: «Senza di me non potete far
nulla» (Gv 15, 8), voleva dirci che in effetti con Lui
tutto è possibile.
Conclusione
L'unico
modo per diventare autentici cattolici consiste nel fare tutto, con
la grazia di Dio, per diventare santi! Forse, un cambiamento nei
nostri costumi e nelle nostre abitudini è necessario per vivere
secondo la nostra fede. Se la Rivoluzione ha potuto così facilmente
operare all'interno di così tante famiglie cattoliche, è prima di
tutto a causa della nostra mancanza di convinzioni!
Cerchiamo sempre
di trovare un compromesso con il mondo, perché vogliamo sentirci
buoni, e per una malintesa forma di carità, vogliamo che il nostro
prossimo si senta bene quando è con noi. Ma Nostro Signore Gesù
Cristo non dev'essersi sentito molto bene stando sulla Croce! Per
molti tra noi, il primo atto per rimettersi in carreggiata potrebbe
consistere semplicemente nel farsi in pubblico il segno di croce in
un ristorante, nello spegnere la televisione, nel distruggere i CD
rock o nel seguire le regole della modestia cristiana! Dice
la Sacra Scrittura:
«Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o
rovina sé stesso? Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui
si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e
del Padre e degli angeli santi» (Lc 9, 25 26).
«Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu
fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo
né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca» (Ap 3,
15-16). |
Scrive la scrittrice cattolica Carole Jackson Robinson
(1911-2002):
«Abbiamo bisogno di un San Francesco d'Assisi nel nostro
Paese. Quale gioia sarebbe avere un grande santo a piedi nudi per
aiutarci ad estirpare le catene del materialismo che ci legano alla
considerazione delle cose terrestri. Ma abbiamo tanto bisogno anche
di un San Domenico. Ci vorrebbe qualcuno che gridasse ad alta voce
ciò che noi osiamo appena sussurrare a riguardo dei nostri «folli
padroni», che non sanno nemmeno quale sia lo scopo della vita.
Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia il coraggio di ignorare
l'ultimo esperto mondano per preferirgli l'Esperto divino. Poi
potremo cadere in ginocchio, e la luce ci sarà data». |
Che i milioni di martiri, che sono morti perché
rifiutavano ogni compromesso col mondo, ci guidino verso Colui che è
«la Via, la Verità e la Vita».



Note
1
Traduzione dall'originale francese La Revolution («La
Rivoluzione»), a cura di
Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web
http://notredamedesdons.net/671/les-differentes-causes-de-la-revolution/