L'acid rock band britannica
Pink Floyd fu
fondata da Syd Barrett (1946-2006) nel 1965, ma il successo
commerciale arrivò solo con l'album del 1973 The Dark Side of
the Moon («Il lato oscuro della Luna).
«I temi erano
incessantemente cupi - alienazione, paranoia, schizofrenia - e la
musica era allo stesso tempo sterile e lugubre»2.
L'album rimase nella classifica pop di Billboard per
725 settimane.
Sopra: la cover
dell'album
The Dark Side of
the Moon.
Il loro album del 1990, The Wall («Il
muro»), incassò in un anno 20 milioni di dollari.
«I testi di "The Wall" esploravano i poteri psichici ("Nobody
Home"), il sesso ("Young Lust" e "I Need a Dirty
Woman"), e l'anarchismo
educativo».
I titoli delle canzoni includevano temi malsani come Goodbye
Cruel World («Addio mondo crudele»), Empty Spaces
(«Spazi vuoti»)3, e Comfortably
Numb («Piacevolmente stupido»).
Sopra: un'animazione
del 1980 che accompagnava il brano Empty Spaces, dove
l'intrecciarsi di due fiori allude apertamente all'atto sessuale.
Anche altre immagini richiamano gli organi genitali maschile e
femminile.
La rivista Rolling Stone
ha descritto questo popolare album rock come «un grido
di alienazione a quattro voci, così inquietante da far sembrare
la "Plastic Ono Band" di Lennon una melodia sinfonica del sabato
pomeriggio»4. In Another
Brick in the Wall («Un altro mattone nel muro), i
Pink Floyd
incoraggiano i giovani a ribellarsi ai genitori e agli insegnanti:
«We don't
need no education
We don’t
need no thought control [...] I ain't did nothing to you.
I ain't
dumb, I ain’t stupid [...]
Hey,
teacher, leave us kids alone».
Non abbiamo bisogno di
istruzione
Non abbiamo bisogno di controllo del pensiero [...]
Non vi ho fatto niente.
Non sono stupido, non sono scemo [...]
Ehi, insegnante, lasciaci da
soli noi ragazzi».
Nel loro brano Lucifer Sam, dal loro album
The Piper at the Gates of Dawn
(«Il pifferaio ai cancelli dell'alba»; Capitol 1967) essi cantano:
«Lucifer Sam [...]
Always sitting by your
side
Always
by your side».
Lucifero Sam [...]
Seduto sempre dalla tua parte
Sempre dalla tua parte.
Syd Barrett attribuì parte della sua ispirazione al guru
dell'acido
Timothy Leary
(1920-1996). Consumava infiniti trip di LSD, che lo
trasformarono quasi in un vegetale.
Durante i suoi ultimi giorni con
la band, fu descritto come «completamente cambiato,
sembrava proprio che non ci fosse nessuno in casa»5. Durante i concerti si limitava a stare sul
palco in uno stato catatonico, «suonando una nota o non suonando
nulla». Trascorse del tempo in un ospedale psichiatrico e visse
quasi come un recluso. Picchiò la sua ragazza con un mandolino e la
tenne chiusa in una stanza per tre giorni.
Ẻ morto
nel 2006 all'età di sessant'anni di cancro al pancreas.
Sopra: una foto di Syd
Barrett scattata
poco prima della sua
morte.
Nota a cura
del
Centro Culturale San
Giorgio
Anche Syd Barrett si
era interessato seriamente all'opera del mago nero inglese
Aleister Crowley (e pure alla Teosofia), su
istigazione di Elena O' Connell (Ella), una bohemien,
madre di un amico di Roger Waters, presso la quale Barrett
abitò per un certo periodo. Così infatti si legge nella
corposa biografia Syd Barrett & Pink Floyd.
Dark Globe, di Julian Palacios (Flexus, 2016)
(*):
«"Syd abitava presso di noi", afferma Seamus O' Connell.
"Aveva un monolocale. Mia madre aveva messo su casa in
questo posto. Lì vari amici avevano un monolocale. Un posto
spaventoso, ma con una certa atmosfera. Syd si stava
interessando all’occulto, cosa in cui era
coinvolta mia madre. Leggeva i Tarocchi per lui".
L'interesse di Barrett per l'occulto era cresciuto
velocemente, tanto che Syd aveva passato molte notti a
parlare con Ella di astrologia, rune e cose simili.
Barrett studiò con
cura l'"Enciclopedia dell'Occulto" di Ella [...].
Ella diede a Barrett una prima edizione del romanzo di
Alesteir Crowley "Moonchild: A Prologue", del 1929 (il
diciottesimo capitolo è intitolato "The Dark Side of the
Moon").
Sopra: il
capitolo XVIII del libro di Aleister Crowley
ha lo stesso
titolo del famoso album dei
Pink Floyd...
Moonchild parla di
una giovane donna sedotta da un mago bianco in una battaglia
di incantesimi. Ingravidata la ragazza con un figlio della
Luna eterico (Moonchild), il mago la guida in una ricerca
nell'occulto. Barrett sedeva nella sua squallida stanza e
leggeva: "Fa ciò che vuoi sarà tutta la legge. Io entro
nella casa"».
(*)
Cfr. J. Palacios,
Syd Barrett & Pink Floyd: Dark Globe, Flexus, 2016, pagg. 48 e
90.
Spesso la musica dei
Pink Floyd glorificava
l'abuso di droghe. Una delle loro canzoni su questo tema si
intitolava Comfortably Numb. Nel 1975, 511 persone furono
arrestate per possesso di droga durante una serie di concerti tenuti
dai Pink Floyd allo
stadio di Los Angeles. Il loro album Animals (Harvest
1977) contiene un'interpretazione blasfema del Salmo 23, intitolata
Sheep («Pecora»).
Sopra: la cover
dell'album Animals.
Il testo descrive i cristiani come
pecore ingenue condotte al macello da un Dio crudele e spietato. La
canzone, cantata con voce elettronicamente distorta, si conclude con una crudele
affermazione che il popolo alla fine si ribellerà e distruggerà Dio.
«The Lord
is my shepherd, I shell not want.
He maketh
me to lie down through pastures green.
He leadeth
me the silent waters by; with bright knives he eleaseth my
soul. He makes me to hang on hooks in high places.
He
converteth me to lamb cutlets.
For lo, he
hath great power and great hunger.
When cometh
the day we lowly ones through quiet reflection and great
dedication master the art of karate, we shell raise up and
then we shell make the bugger's eyes water».
Il Signore è
il mio pastore, non manco di nulla.
Mi fa riposare
su pascoli verdi.
Mi conduce
presso acque tranquille; con coltelli luccicanti libera
la mia anima.
Mi fa stare appeso su ganci in luoghi alti.
Mi converte in
cotolette di agnello.
Poiché egli ha
grande potere e tanta fame.
Quando verrà
il giorno che noi sottomessi attraverso una calma
riflessione e grande dedizione saremo maestri nell'arte del
karate, ci ribelleremo e allora faremo piangere gli occhi
del bastardo.
Nel 1986, un adolescente del
Wisconsin si suicidò impiccandosi nella sua stanza del dormitorio
della St. John's Military Academy.
«La sua morte fu
chiaramente identificata come un suicidio rituale. Accanto al
corpo c'erano un teschio umano e una candela accesa. Musica rock
registrata veniva suonata ininterrottamente. Qual era la musica
registrata? Era un macabro album dei
Pink Floyd intitolato
"The Wall". I testi di questo LP possono causare una grave
depressione e promuovono il suicidio. Il medico legale ha
dichiarato: "La mia opinione personale è che questo tipo di
musica aggravi la depressione. Se sono depressi, questa musica
li farà precipitare ancora di più. E se volessero cambiare idea in
un momento come questo, la musica non gli sarebbe d'aiuto". Quali
erano i titoli delle canzoni degli album? Alcune erano "Is There
Anybody Out There?" [«C'è qualcuno là fuori?»], "Goodbye,
Cruel World" e "Waiting for the Worms" [«Aspettando i vermi»]»6.
Nel 1980, la canzone suicida dei
Pink FloydGoodbye Cruel World rimase in classifica
per settimane.
«A Plano, nel
Texas [nel 1983], Bruce e Bill, due migliori amici, ascoltarono
l'album dei Pink Floyd "The Wall", che parla di un cantante rock che
costruisce un muro attorno alla sua vita per isolarsi dal mondo. I
due adolescenti iniziarono a vestirsi con giacche di pelle e stivali
in stile ribelle. Una notte, durante una gara di accelerazione, Bill
fu accidentalmente urtato e ucciso. Bruce da allora in poi se ne
stette per conto suo, dicendo agli amici che avrebbe rivisto Bill
"some sunny day", parole contenuto nell'album.
Il giorno dopo il
funerale di Bill, Bruce fu trovato morto nella sua auto per
avvelenamento da monossido di carbonio. La cassetta nel mangianastri
stava riproducendo una delle canzoni dei Pink Floyd, "Goodbye, Cruel
Wolrd". Sei giorni dopo, un altro ragazzo di Plano si suicidò con lo
stesso metodo. Secondo Newsweek, la sua radio trasmetteva a tutto
volume lo stesso tipo di musica»7.