di David W. Cloud 1
L'heavy metal band britannica Judas Priest («Prete di Giuda») si è formata nel 1969. Il leader del gruppo, Rob Halford, aveva precedentemente fondato una band chiamata Lord Lucifer («Il signore Lucifero»).
Le loro canzoni malvagie includono Sin afer Sin («Peccato dopo peccato»), The Devil's Child («Il figlio del diavolo») e la beffarda Defenders of the Faith («Difensori della fede»). Essi hanno dichiarato alla stampa: «Per noi l'heavy metal non è solo musica. È una filosofia e uno stile di vita» 2. Il loro album Sin afer Sin (Columbia Records 1977) incoraggia i giovani a pensare a «salvarsi nel futuro» e a godersi il peccato oggi.
Sopra: la cover dell'album Sin after Sin.
La ribellione promossa dai
Judas Priest è evidente nella canzone We Don't
Need No Parental Guidance («Non
abbiamo bisogno della guida dei genitori»).
Halford concorda:
Come la maggior parte dei gruppi rock, i Judas Priest trattano nei loro brani argomenti abietti e immorali e mettono in scena atti osceni durante i loro concerti. Glen Tipton ha affermato: «Impazzisco quando salgo sul palco [...]. Ẻ come se qualcun altro prendesse il controllo del mio corpo» 5. Halford è noto per essersi tolto i pantaloni di pelle a metà concerto 6.
Essi elogiano il sadomasochismo, e Halford ha affermato di praticarlo nella sua vita personale: «Sessualmente, ho sempre sperimentato appieno l'esperienza che il sadomasochismo ha da offrire» 7. Una delle loro canzoni più indecenti descrive il fatto di costringere qualcuno a compiere atti sessuali sotto la minaccia di una pistola. La canzone dei Judas Priest Devil's Child, contenuta nell'album Screaming for Vengeance («Urlando in cerca di vendetta»), parla di giovani che si offrono come sacrifici umani. Il testo recita:
Sopra: la cover dell'album Screaming for Vengeance.
La musica feroce dei Judas Priest produce violenza. Halford ha dichiarato: «Mi piace pensare a ciò che facciamo come ad una decadenza controllata» 8, ma si illude se pensa che il degrado possa essere controllato. Durante un concerto del 1984, i fans dei Judas Priest si sono spesso scatenati e hanno causato gravi danni al Madison Square Garden. Ad un concerto dei Judas Priest del 1986 a Tacoma, nello Stato di Washington, un fan in piedi davanti al palco tirò fuori un coltello e pugnalò due persone, uccidendo un giovane e ferendo una ragazza. La band stava suonando la feroce canzone Screaming for Vengeance. I fans fuori dal concerto rovesciarono un'auto della polizia.
Nel 1987, due giovani di Sparks, nel Nevada, si spararono con un fucile da caccia mentre erano seduti in auto nel parcheggio di una chiesa dopo aver ascoltato per ore l'album Stained Class (Columbia 1978) dei Judas Priest. Mentre ascoltavano la musica, fumavano marijuana e bevevano birra, strinsero un patto suicida. Il diciottenne Raymond Belknap morì sul colpo, mentre il diciannovenne James Vance rimase sfigurato in modo permanente, con parte del volto spazzato via. Tre anni dopo, Vance morì per overdose.
Sopra: i due ragazzi che cercarono il suicidio; da sinistra, Raymond Belknap e James Vance.
Sopra: la cover dell'album Stained Class.
Nel 1990, i genitori fecero causa ai Judas Priest, sostenendo che i testi dell'album, combinati con la musica heavy metal stridente, feroce e deprimente, avevano ipnotizzato i giovani, convincendoli che «la risposta alla vita era la morte» 9. L'avvocato dei genitori, Kenneth McKenna, dichiarò:
È un'ipotesi ragionevole, ma la causa fu persa perché questo genere musicale è protetto dal Primo Emendamento degli Stati Uniti che protegge la libertà di espressione.
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