CAPITOLO XII
RISULTATI OTTENUTI DALLA MASSONERIA

 

 

«La Massoneria si deve far sentire ovunque, ma non la si deve scoprire da nessuna parte» 248.


 

Fiera delle sue vittorie, oggi la Massoneria manifesta trionfalismo annunciando nuove conquiste. Nel marzo del 1991, il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dichiarava:

 

«Fra due anni la luce della Massoneria illuminerà tutti i Paesi dell'Est, e la Chiesa si sbaglia se crede di poter far ricomparire una fede dogmatica» 249.

 

massoni

 

Diverse vittorie in molteplici campi...

 

Questo trionfalismo si spiega se si tiene conto dei successi massonici ottenuti nel mondo intero:

 

- Successo nel campo delle idee

La nostra società è caratterizzata dal razionalismo («dogma» della sovranità popolare; istituzioni e vita sociale laicizzati; rifiuto di sottomettersi all'ordine divino - naturale e soprannaturale - la politica, l'educazione, la cultura, l'economia...) e dall'occultismo, di cui il Movimento New Age manifesta il potere latente. Ora, razionalismo e occultismo costituiscono i due componenti dell'ideologia massonica.

 

- Successo nel campo morale

Inizialmente sviluppata nelle Logge, la «morale» massonica in materia di contraccezione, di aborto, di eutanasia, di libertà sessuale, ecc..., è stata legalizzata quasi ovunque o lo sarà prossimamente.

 

liberazione sessuale

Sopra: i frutti della liberazione sessuale.

 

- Successo in campo politico

Dopo avere sperimentato i meccanismi nelle sue Logge, la Massoneria ha fatto adottare, in numerosi Paesi, un regime politico a sua immagine e a sua convenienza; un regime chiamato «democrazia» che lo storico francese François Furet (1927-1997) così caratterizza:

 

«In ogni potere democratico c'è un'oligarchia nascosta, contraria al tempo stesso ai suoi principî e indispensabile al suo funzionamento» 250.

 

françois furet

Sopra: lo storico François Furet.

 

- Successo nella conquista dei livelli elevati del potere

Il presidente degli Stati Uniti, Georges Bush sr. è «Potentissimo Sovrano Commendatore del 33 Grado» della Massoneria americana 251. Il gabinetto ministeriale di Édith Cresson conta numerosi massoni 252.

 

édith cresson

Sopra: Édith Cresson, primo ministro

di Francia negli anni 1991-1992.

 

- Successo nel campo dell'insegnamento e della scuola

 

Due risultati particolarmente importanti

 

Insisteremo su tre aspetti della vittoria massonica che hanno segnato in profondità la società civile e religiosa.

 

- La penetrazione del liberalismo nella Chiesa

Non si può negare che grazie al Concilio Vaticano II (1962-1965), le idee liberali abbiano accentuato la loro penetrazione nella Chiesa. Nel suo libro L'œcuménisme vu par un franc-maçon de tradition («L'ecumenismo visto da un massone di tradizione»), apparso nel 1964, il massone Yves Marsaudon (1899-1984) si rallegrava di questo fatto:

 

«Non pensiamo che un massone degno di questo nome, e che si è impegnato a praticare la tolleranza, non possa che felicitarsi senza alcuna restrizione dei risultati irreversibili ottenute dal Concilio, qualunque ne siano le conclusioni momentanee. Applaudiamo a queste manifestazioni tanto inattese e talvolta brutali, ma era evidente che la Chiesa più dogmatica doveva un giorno scomparire o adattarsi, e adattandosi tornare alle fonti [...]. I cattolici non dovranno dimenticare che ogni strada conduce a Dio ("ci sono molte dimore nella casa del Padre mio...") e mantenersi in questa coraggiosa nozione di libertà di pensiero che, in questo caso, si può parlare veramente di una rivoluzione partita dalle nostre Logge massoniche si è magnificamente estesa al di sopra della Basilica di San Pietro» 253.

 

yves marsaudon - l'œcuménisme vu par un franc-maçon de tradition

Sopra: il barone Yves Marsaudon e il suo libro, scritto mentre il Concilio Vaticano II

era in corso, L'œcuménisme vu par un franc-maçon de tradition.

 

In definitiva, nel 1964 Yves Marsaudon constatava la realizzazione parziale del piano massonico esposto dall'Alta Vendita italiana nel 1819. Si può immaginare una ferita più temibile portata alla religione fondata sulla Verità rivelata che quella che consiste nel distruggere dall'interno la nozione stessa di verità? Basta dare un'occhiata ai nostri «percorsi catechistici» per misurare l'ampiezza delle devastazioni causate da questa rivoluzione.

 

- L'adozione universale del «dogma» della sovranità popolare

Questo «dogma» può essere così riassunto:

 

«Ogni individuo è libero e sovrano per natura e per essenza. La sovranità del popolo è la risultante di queste sovranità individuali. Essa si oppone diametralmente alla nozione cristiana di potere, e conduce necessariamente all'eliminazione di Dio che è cacciato dalla società a causa della rivolta dell'uomo, ispirato dallo spirito infernale» 254.

 

Conseguenza inevitabile: la laicità. Diceva il politico massone Ferdinand Buisson (1841-1932): «La laicità è il corollario della sovranità popolare» 255. La diffusione di queste idee politiche e la loro messa in pratica universale è certamente opera delle Logge. In presenza di tali risultati si comprende come l'ex Gran Maestro del Grand'Oriente di Francia, Michel Baroin, abbia potuto dichiarare nel 1979: «L'ora della Massoneria è suonata».

 

ferdinand buisson

Sopra: il massone Ferdinand Buisson, fondatore e

presidente della Lega per i Diritti dell'Uomo.

 

 

 

CAPITOLO XIII
PUNTI DEBOLI DELLA MASSONERIA

 

 

Ad esaminarla come abbiamo fatto fin qui, la Massoneria può dare l'impressione di essere un’organizzazione impeccabile, così potente da non avere alcuna fretta di vincere, oltre al fatto che due secoli di vittorie le conferiscono una specie di invincibilità. È dunque essenziale proseguire l'esame illustrando i punti deboli del dispositivo massonico.

 

Le liti tra clan massonici

 

«Le religioni dividono, la Massoneria unisce»: questo slogan massonico costituisce una vera falsità. Durante i suoi due secoli e mezzo di esistenza, la Massoneria si è divisa in numerose obbedienze tra le quali le liti sono state sempre vivaci e frequenti. Menzioniamo l'esempio delle due grandi obbedienze inglesi del XVIII secolo.

 

«In effetti, siamo in presenza di due organizzazioni generate dallo stesso ceppo (la Massoneria operativa), più o meno nella stessa epoca e nello stesso Paese, che si sono evolute diversamente in quanto una si è assai sviluppata nell'ambiente della grande borghesia, degli intellettuali e degli aristocratici, mentre l'altra si è evoluta in un ambiente più democratico [...]. Per oltre un secolo, le due Gran Logge si sono fatte tra loro una guerra spietata» 256.

 

grand'oriente d'italia - gran loggia

Sopra: da sinistra, il logo del Grand'Oriente d'Italia e quello della Gran Loggia, le due obbedienze

massoniche italiane separate dalla questione del Grande Architetto dell'Universo.

 

Rivalità e purghe

 

Alle cause proprie dell'organizzazione massonica vengono ad aggiungersi altri motivi di litigio: quelli provocati dalla diversità delle opzioni politiche tra massoni. A questo titolo, l'esempio della Rivoluzione Francese è tipico. Prima di riconoscere che «le idee della Rivoluzione erano maturate nelle Logge» 257, e che «tra 1789 e 1793, la Massoneria fornì indiscutibilmente una parte dei suoi quadri alla Rivoluzione», il massone Jean-André Faucher (1921-1999) aveva sottolineato l'ecatombe di massoni avvenuta nello stesso periodo:

 

«Per i massoni è difficile dimenticare che (la Rivoluzione Francese) ha ucciso dei loro più di ogni altro regime. Essa ha ucciso innanzi tutto degli aristocratici (massoni) [...]. In seguito, alcuni rivoluzionari massoni furono stritolati dalla macchina che loro stessi avevano messo in moto» 258.

 

ghigliottina

 

Come abbiamo mostrato, la Massoneria mira a far superare un modello di società utilizzando a questa fine tutte le opzioni politiche disponibili; il modello di società è l'essenziale; l'opzione politica, il mezzo. Ma la realtà è più complessa di questo schema. Gli uomini si attaccano alle opzioni politiche, la loro ambizione se ne nutre; da qui sorgono contrasti inspiegabili tra Fratelli massoni, purghe e guerre tra collettività umane dirette da massoni. A tale punto che un autore come Léon de Poncins ha potuto dire una boutade che contiene una larga parte di verità: «Le guerre moderne sono guerre civili della Rivoluzione».

 

I Superiori Incogniti

 

Per via del fatto della suddivisione orizzontale propria di ogni apparato segreto, il massone non conosce la persona dei suoi superiori: si tratta di personaggi ignoti che si manifestano più per suggestione che mediante gli ordini, e con cui non è possibile intrattenere delle relazioni personali. Dunque, il massone è privato della relazione umana con un capo conosciuto, rispettato e amato, relazione che possiede di per sé una grande forza di mobilitazione.

 

superiori incogniti

 

Parole vuote, scopi e risultati sordidi o ripugnanti

 

Che cosa propongono infatti questi massoni che hanno sempre sulla bocca le parole «umanità», «progresso» e «solidarietà»? Una società in cui la famiglia non esisterà più, in cui saranno praticati nuovi costumi a base di contraccezione, di aborto, di eutanasia, di inseminazione artificiale, di libertà sessuale più totale... una visione del mondo laicizzata, senza Dio, né fine ultimo, e che conduce alla disperazione...

 

Nulla che elevi il cuore; solo fango e sangue. Fango e sangue che, malgrado il vocabolario umanitario utilizzato per camuffarli, appaiono alla luce del giorno, per poco che si voglia guardare. Le grandi purghe della Rivoluzione Francese, l'espulsione di decine di migliaia di religiosi all'inizio del XX secolo, le centinaia di migliaia di aborti all'anno: ecco l'opera della Massoneria.

 

prete ucciso dai giacobini

Sopra: prete cattolico massacrato dai giacobini.

 

Un aspetto ridicolo e stravagante

 

Accanto all'odioso appare il ridicolo che, se non uccide, scredita. Da qui l'interesse di conoscere gli aspetti ridicoli della Massoneria.

 

- Il ridicolo dei titoli e dei Gradi

Ricordiamo i titoli del 31º 32º e 33º Grado della Massoneria degli alti Gradi: «Grande Ispettore Inquisitore Commendatore», «Sublime Principe del Real Segreto», «Sovrano Gran Ispettore Generale». Ecco la genesi del celebre 33º Grado:

 

«I tre Gradi inglesi di Apprendista, Compagno e Maestro componevano originariamente la Massoneria Simbolica, all'epoca della sua introduzione in Francia. Questi tre Gradi primitivi, cui andarono ad aggiungersi altri quattro Gradi creati da Ramsay, formarono, nel loro insieme di sétte, la Massoneria detta Scozzese e gli alti Gradi. Questi sette Gradi addizionati ad altri diciotto partoriti dallo spirito fecondo di Pényet Pirlet, per facilitare il commercio dei Gradi, in tutto venticinque, costituirono la Massoneria di Perfezione o degli alti Gradi, detta anche Massoneria degli Imperatori d'Oriente o d'Occidente, e Massoneria dei Principi del Real Segreto» 259.

 

gremboili massonici

Sopra: grembiuli massonici appartenenti ai Gradi più elevati.

 

I 33 Gradi del Rito Scozzese Antico e Accettato

1 Apprendista 2 Compagno 3 Maestro
4 Maestro Segreto 5 Maestro Perfetto 6 Segretario Intimo
7 Prevosto e Giudice 8 Intendente degli Edifici 9 Cavaliere Eletto dei Nove
10 Cavaliere Eletto dei Quindici 11 Sublime Cavaliere Eletto 12 Gran Maestro Architetto
13 Compagno dell'Arco Reale di Enoch 14 Grande Eletto Perfetto e Sublime Massone o Grande Scozzese della Volta Sacra 15 Cavaliere d'Oriente o della Spada
16 Principe di Gerusalemme, Gran Consigliere, Capo delle Logge Regolari 17 Cavaliere d'Oriente e d'Occidente 18 Sovrano Principe Rosa-Croce o Cavaliere dell'Aquila e del Pellicano
19 Gran Pontefice o Sublime Scozzese detto della Gerusalemme Celeste 20 Venerabile Gran Maestro di tutte le Logge Regolari, Sovrano Principe della Massoneria o Maestro a vita 21 Noachita o Cavaliere Prussiano
22 Cavaliere dell'Ascia Reale o Principe del Libano 23 Capo del Tabernacolo 24 Principe del Tabernacolo
25 Cavaliere del Serpente di Bronzo 26 Scozzese Trinitario o Principe di Compassione 27 Grande Commendatore del Tempio o Sovrano Commendatore del Tempio di Gerusalemme
28 Cavaliere del Sole o Principe Adepto 29 Grande Scozzese di Sant'Andrea di Scozia o Patriarca delle Crociate, Cavaliere del Sole, Gran Maestro della Luce 30 Grande Eletto Cavaliere Kadosch o Cavaliere dell'Aquila Bianca e Nera
31 Grande Ispettore Inquisitore Commendatore 32 Sublime Principe del Real Segreto 33 Sovrano Grande Ispettore Generale

 

Sopra: la struttura dei 33 Gradi del Rito Scozzese.

 

Il «Rito di Perfezione» così creato fu esportato negli Stati Uniti:

 

«Il 31 maggio 1801, a Charleston, nella Carolina del Sud, nell'America del Nord, sette deputati Ispettori del "Rito di Perfezione" in venticinque Gradi, si riunirono e convennero che il Rito sarebbe aumentato di otto Gradi (portandoli così a trentatre) 260; essi decisero anche la creazione del Primo Supremo Consiglio del 33º ed ultimo Grado del Rito Scozzese Antico e Accettato. Era la prima pietra dell'immenso edificio che oggi ricopre occultamente tutta la terra» 261.

 

33º grado del rito scozzese

Sopra: simbolo del 33º Grado del Rito Scozzese.

 

- Il ridicolo degli abiti e delle cerimonie

Grembiuli di seta, pose ieratiche, interrogatori strampalati... Negli Stati Uniti, una delle obbedienze, il Mystic Shrine («Santuario Mistico»), organizza grandi parate dei suoi adepti in abiti egizi che assomigliano alle sfilate del circo.

 

shriners

Sopra: parata di shriners su ridicole mini-automobili negli Stati Uniti.

 

- Il ridicolo di certe proposizioni massoniche

Come la visione idilliaca di un mondo futuro in cui il rapporto a tre diverrebbe la regola universale. Scrive il già citato ex Gran Maestro della Gran Loggia di Francia Pierre Simon:

 

«La sessualità e l'erotismo esigono del tempo libero; questo tempo sarà dato a ciascuno. La felicità sarà senza Marx e senza Gesù; il matrimonio diventerà una comodità sociale. Il suo problema: non sconfinare nella vita sessuale. Al genitore succederà l'amante».

 

- La lentezza d'azione del processo massonico

È lo stesso Pierre Simon che, per descrivere il processo utilizzato per giungere alla legalizzazione della contraccezione e dell'aborto, ha parlato di «lunga marcia»:

 

«Avanti per la lunga marcia! Una lunga marcia in cui la tattica è primordiale. Occorre procedere punto per punto, con minuziosità e precisione» 262.

 

sfilata massonica

 

Una lunga marcia che è durata trent'anni (dal 1950 al 1980). Per la Massoneria questa lentezza è al tempo stesso un vantaggio (perché permette un lavoro in profondità) e un inconveniente (perché dà agli avversari della Massoneria il tempo di reagire). Perché questa lentezza nell'azione? Perché il processo messo in opera (agire per mezzo di suggestione, per modificare l'opinione pubblica e creare nuovi consensi) esige del tempo.

 

«Non potendo impartire ordini, il Potere occulto, ha bisogno dei lunghi spazi di tempo per raggiungere i suoi scopi» 263, osserva l'ex massone Paul Copin-Albancelli che conclude: «Possiamo utilizzare questo tempo per organizzare la lotta» 264. Ciò è stato scritto nel 1909. Malgrado il tempo perso da allora, l'osservazione resta vera.

 

 

 

CAPITOLO XV
COME LOTTARE CONTRO LA MASSONERIA

 

 

«La Rivoluzione era stata preparata da molto tempo dal libertinaggio degli spiriti e dei costumi. Sono stati gli empi e i briganti risoluti che l'hanno fatta esplodere; ma non sarebbero mai riusciti nei loro disegni se non avessero avuto per alleati gli egoisti e i fifoni, e soprattutto i sostenitori ad oltranza delle mezze misure e della conciliazione» 265.


 

Perché, malgrado i punti deboli che abbiamo appena segnalato, la Massoneria è così potente? Il motivo sta nella nota osservazione di Papa San Pio X (1835-1914) che bisogna ripetere instancabilmente:

 

«Oggi, più che mai, la forza principale dei cattivi sta nella vigliaccheria e nella debolezza dei buoni; e tutta l'energia del regno di Satana risiede nella mollezza dei cristiani».

 

messa con massoni

Sopra: 20 agosto 2012; Padre Geraldo Magela Silva, parroco della chiesa di Nostra Signora della Concezione, nello Stato di Pernambuco, in Brasile, abbraccia soddisfatto un Gran Maestro dopo avere celebrato una messa in presenza dei rappresentanti di una Loggia locale.

 

Mollezza nella preghiera, mollezza nello studio, mollezza nell'azione.

 

Il ricorso alla preghiera

 

Il Vangelo ce lo insegna: certi demoni si scacciano solamente con il digiuno e la preghiera (Mc 9, 16). Da qui l'importanza della preghiera per lottare contro un organismo che incarna sulla terra il «non serviam» di Lucifero. Quale preghiera più particolarmente? Nella sua Enciclica Humanum genus Papa Leone XIII lo precisa:

 

squadra e compassa«Ma ben comprendiamo che le comuni nostre fatiche non sarebbero sufficienti a svellere questa perniciosa semenza dal campo del Signore, se il Celeste padrone della vigna non ci sarà largo a tale effetto del suo generoso soccorso [...]. Invochiamo a tal fine l'aiuto e la mediazione di Maria Vergine Madre di Dio, affinché contro le empie sètte, in cui si vedono chiaramente rivivere l'orgoglio contumace, la perfidia indomita, la simulatrice astuzia di Satana, dimostri la potenza sua, essa che trionfò di lui sin dal suo primo concepimento. Preghiamo altresì San Michele, principe dell'angelica milizia, debellatore del nemico infernale; San Giuseppe, sposo della Vergine Santissima, Celeste e salutare patrono della cattolica Chiesa; i grandi Apostoli Pietro e Paolo, propagatori e difensori invitti della fede cristiana. Per il patrocinio di essi e per la perseveranza delle comuni preghiere confidiamo, che Iddio si degnerà di sovvenire pietosamente ai bisogni della umana società, minacciata da tanti pericoli».

 

Sopra: 10 aprile 2012; Mons. Demetrio Valentini, Vescovo di Jales, nello Stato di San Paulo, in Brasile, viene accolto con tutti gli onori in una Loggia massonica.

 

Non dimentichiamo di pregare per la conversione dei massoni; Padre Massimiliano Kolbe (1894-1941), che dedicò una parte dei suoi sforzi alla lotta contro la Massoneria, attribuiva una grande importanza a questa intenzione di preghiera.

 

padre massimiliano kolbe

Sopra: Padre Massimiliano Kolbe.

 

Una conoscenza migliore

 

Constatiamolo: attorno a noi la Massoneria è poco conosciuta; rare sono le persone che si prendono la pena di studiarla; alle sue manifestazioni discrete di potere e di vittoria non si accorda che una condiscendenza divertita. Ignorarla fino a questo punto non equivale forse a fare il gioco dell'avversario? In un testo già citato, Paul Copin-Albancelli riferisce di una conversazione che ebbe con un massone di alto Grado:

 

«Potete misurare il potere della Massoneria [...]. Il Paese ignora la nostra organizzazione e i nostri scopi. Ne deriva che possiamo agire senza che se ne dubiti, e di conseguenza senza che qualcuno si opponga alla nostra azione. Ecco il segreto della nostra forza» 266.

 

massoni in loggia

 

Da qui la prima forma d'azione anti-massonica: conoscere l'organizzazione e gli scopi massonici: «Mostrare il vero volto della Massoneria, dopo averle strappato la maschera» 267. Oggi i massoni facilitano questo compito rivelando essi stessi nei loro libri alcune delle loro modalità d'azione, come nel caso de La vie avant toute chose di Pierre Simon, un'opera che meriterebbe di essere studiata con maggiore profondità.

 

Un contrattacco intelligente

 

Oltre alla preghiera «prima forma e prima forza d'azione» 268, oltre allo studio dell'ideologia, dell'organizzazione e dei metodi massonici, che cosa si deve fare?

 

- Una reazione sul piano personale e familiare

Una riflessione di Padre de Clorivière s.j. ci servirà da guida:

 

«La Rivoluzione era stata preparata da molto tempo dal libertinaggio degli spiriti e dei costumi. Sono stati gli empi e i briganti risoluti che l'hanno fatta esplodere; ma non sarebbero mai riusciti nei loro disegni se non avessero avuto per alleati gli egoisti e i fifoni, e soprattutto i sostenitori ad oltranza delle mezze misure e della conciliazione» 269.

 

dialogo chiesa e massoneria

Sopra: sulla scia delle affermazioni del Cardinale Ravasi, il 19 ottobre 2018 si è tenuto a Gubbio un incontro organizzato dalle ACLI di Perugia e dal Collegio Circoscrizionale dell'Umbria del Grand'Oriente d'Italia sul tema del dialogo tra Chiesa cattolica e Massoneria.

 

Libertinaggio degli spiriti, libertinaggio dei costumi, inclinazione eccessiva per le mezze misure e per la conciliazione: questi tre fattori hanno contribuito - e contribuiscono ancora - al successo della Rivoluzione, ossia a quello della Massoneria. Reagire contro queste tendenze costituisce una prima linea d'azione.
 

- Reazione intellettuale: il rifiuto del liberalismo

L'espressione «libertinaggio degli spiriti» che utilizza Padre de Clorivière qualifica in maniera esatta il liberalismo intellettuale, universalmente propugnato dai massoni, una teoria secondo cui, in assenza di ogni verità universale, ciascuno si fa la propria verità. L'intelligenza è fatta per la verità; il liberalismo dissolve la nozione stessa di verità.

 

«Chiunque ama la verità detesta l'errore e questa detestazione dell'errore è la pietra di paragone dalla quale si riconosce l'amore per la verità. Se non amate la verità, potete dire che l'amate e anche farlo credere ad altri; ma siate sicuro che in questo caso, voi mancate di orrore per ciò che è falso, e, da questo segno, si riconoscerà che non amate la verità» 270.

 

no alla massoneria

 

- Reazione morale: il rifiuto dei costumi pagani introdotti dai massoni

Diceva il massone Vindice: «Fate dei cuori viziosi e non avrete più cattolici». Da qui il programma di corruzione di cui tracciava le grandi linee e che in seguito è stato realizzato. Come potrebbero sperare i cattolici una certa efficacia della loro lotta anti-massonica se si lasciano contaminare dalla corruzione massonica e adottano più o meno i costumi massonici caratterizzati dall'infedeltà coniugale, dal mancato rispetto per la vita, dall'indecenza nell'abbigliamento e dalla perdita totale del senso di purezza?

 

- Altra reazione morale: il rifiuto delle mezze misure e dello spirito di conciliazione ad oltranza

Esempio di mezza misura: pur rifiutando ogni legame con la Massoneria, ci si affilierà, pensando di poter trarre profitto per la buona causa, ad una di quelle società di spirito massonico che proliferano in Europa, e di cui il Rotary ed il Lion's Club sono gli esempi più conosciuti.

 

- Una reazione sul piano sociale e politico

Ecco come l'ex massone Paul Copin-Albancelli definiva la linea di condotta che gli sembrava la migliore per l'azione anti-massonica:

 

occhio onniveggente«Sì, in effetti la Massoneria è un organismo educativo e non d'azione, ma un organismo educativo che tende all'azione, alla lotta, alla guerra intellettuale; solo mediante la creazione di organismi analoghi potremo lottare con successo contro di essa. Se le associazioni che organizziamo non sono che organismi d'azione, elettorale o altro, senza che i loro membri siano stati formati da un'educazione preliminare che tende a far loro conoscere l'avversario che si mostra ovunque senza che lo vedano, allora queste associazioni si batteranno a vuoto, come è stato fatto in questo ultimo secolo. Al contrario, si tratta di organismi educativi, senza però che questa educazione tenda all'azione, alla lotta, alla guerra contro ciò che tende costantemente all'azione, alla lotta e alla guerra contro le tradizioni che sono le sorgenti della vita? Dunque, per quanto si agitino, per quanto zelo ci mettano, essi lasceranno perire la Francia e le sue tradizioni, perché non colpiranno coloro che, al contrario, sono occupati unicamente a colpire» 271.

 

Capiamo bene ciò che propone Copin-Albancelli: non si tratta di copiare i metodi massonici; non si tratta nemmeno di lasciarci trascinare in un campo che non è il nostro. Che cosa fa la Massoneria? È sempre all'avanguardia del combattimento delle idee, formando continuamente degli uomini atti a questo combattimento.

 

È urgente bloccarla su questo campo, di opporre una dottrina di verità alla sua fumosa ideologia, di non più incorrere nel rimprovero che il politico socialista Jean Jaurès (1859-1914) fece nel 1905 ai deputati cattolici all'epoca della discussione sulla «Legge di separazione tra Stato e Chiesa»:

 

«I nostri avversari ci hanno risposto? Hanno forse opposto dottrina a dottrina, ideale ad ideale? Hanno avuto il coraggio di contrapporre al pensiero della Rivoluzione tutto il pensiero cattolico che rivendica per Dio - per il Dio della rivelazione cristiana - il diritto non solamente di ispirare e guidare la società spirituale, ma anche di organizzare la società civile? No, essi si sono sottratti; hanno cavillato su alcuni dettagli organizzativi. Non hanno affermato nettamente il principio stesso che è come l'anima della Chiesa» 272.

 

jean jaurès

Sopra: il politico socialista Jean Jaurès.

 

Una scuola di preparazione all'azione; e più precisamente una scuola di preparazione all'azione «ideologica» al servizio del diritto sociale cattolico: non è forse ciò che richiede in primo luogo la situazione dei Paesi cattolici d'Europa, condizionati - senza che se ne rendano conto - dalla Massoneria?

 

- Una reazione instancabile e continua

 

«Il lavoro che siamo per intraprendere non è l'opera di un giorno, né di un mese, né di un anno; esso può durare molti anni, forse un secolo: ma nelle nostre file il soldato muore e la guerra continua».

 

Parte Quinta

Parte Settima


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Note

 

248 Cfr. Convent du Grand'Orient 1922, pag. 362; cit. in L. de Poncins, Christianisme et Franc-maçonnerie, pag. 47.

249 Dichiarazione del Gran Maestro del Grand'Oriente d'Italia fatta in occasione di una conferenza stampa in occasione del Convento di questa obbedienza; essa è stata riprodotta da J. Ploncard d'Assac in Present, del 28 agosto 1991, e da Chiesa Viva, luglio-agosto 1991.

250 Cfr. F. Furet, Penser la Révolution Française («Pensare la Rivoluzione Francese»), Gallimard, Parigi 1978, pag. 241.

251 Cfr. La Stampa, del 23 marzo 1990.

252 Cfr. National Hebdo, del 13 giugno 1991.

253 Cfr. Y. Marsaudon, L'œcuménisme vu par un franc-maçon de tradition, éd. Vitiano, pagg. 120-121. Il libro di Yves Marsaudon è apparso nel 1964, quando il Concilio Vaticano II era ancora in corso.

254 Cfr. M. de la Bigne de Villeneuve, Satan dans la cité («Satana nella città»), pag. 109.

255 Ibid., pag. 163.

256 Cfr. L. de Poncins, Christianisme et Franc-maçonnerie, pag. 145.

257 Cfr. J.-A. Faucher, op. cit., pag. 74.

258 Ibid., pag. 71.

259 Cfr. La vérité sur la Franc-maçonnerie, éd. R.I.S.S., 1935, pag. 27.

260 Secondo il libro La vérité sur la Franc-maçonnerie, il numero 33 gli sarebbe stato suggerito dal grado di latitudine della città di Charleston.

261 Cfr. J. Marqués-Rivière, op. cit., pag. 105. Vedi anche J.-A. Faucher, Histoire de la Grande Loge de France («Storia della Gran Loggia di Francia»), éd. Albatros, pag. 35.

262 Cfr. P. Simon, op. cit., pag. 134.

263 Cfr. P. Copin-Albancelli, op. cit., pag. 85.

264 Ibid.

265 Testo di Padre Pierre-Joseph de Clorivière (1735-1820), riprodotto da Padre Terrien nella sua opera Histoire du père de Clorivière («Storia del Padre de Clorivière»), pag. 236; cit. in M. P. Biron, Les messes clandestines sous la Révolution («Le Messe clandestine sotto la Rivoluzione»), éd. N.E.L., pag. 29. Padre de Clorivière, gesuita, è stato uno dei migliori analisti della Rivoluzione Francese. Egli fu incaricato da Papa Pio VII di ristabilire in Francia la Compagnia di Gesù dopo la caduta di Napoleone I.

266 Cfr. P. Copin-Albancelli, op. cit.; cit. in Permanences, nº 96.

267 Cfr. S.S. Leone XIII, Lettera Enciclica Humanum genus.

268 Cfr. J. Ousset, L'action, pag. 271.

269 Cfr. P. Terrien, Histoire du Père de Clorivière, pag. 236.

270 Così Ernest Hello; cit. in J. Ousset, Pour qu'Il règne, pag. 2.

271 Cfr. P. Copin-Albancelli, op, cit., pag. 84.

272 Cfr. P. E. Barbier, Histoire du catholicisme libéral et social en France, vol. IV, pag. 39.
 

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