CAPITOLO VIII
METODI D
'AZIONE MASSONICA

 

 

«La storia del giacobinismo non è la storia dei giacobini; gli uomini sono nella macchina come il vapore è in una locomotiva; probabilmente più o meno ce ne sarà, ma non è ciò che importa. È la forma, è il meccanismo che bisogna vedere» 147.


 

Passando in rassegna i diversi aspetti dell'organizzazione massonica come si può conoscerla, abbiamo visto la suddivisione del lavoro in:

  • azione diretta (che utilizza mezzi di costrizione fisica);

  • preparazione all'azione diretta (utilizzando principalmente mezzi intellettuali e impiegando sistematicamente la suggestione 148).

Esamineremo ora più in dettaglio quest'ultimo metodo d'azione, com'è praticato nella Loggia e al di fuori da essa (l'unico al quale si dedicano i massoni dei Gradi inferiori).

 

gustavo raffi

Sopra: Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grand'Oriente d'Italia dal 1999 al 2004.

 

Il fenomeno della «società di pensiero»

 

Quando vuole spiegare il suo metodo d'azione, la Massoneria si definisce come una società di pensiero. A che cosa corrisponde questo tipo di società che si è diffusa nei Paesi occidentali, in seguito alla Massoneria, a partire dal XVIII secolo? 149. Si tratta, in effetti, o delle Logge massoniche stesse, o di gruppi che non appartengono organicamente alla Massoneria, ma che funzionano pressappoco come le Logge. Le società di pensiero si distinguono per una doppio attività:

  • Attività interna: elaborare intellettualmente un nuovo modello di società per l'esercizio di un pensiero «libero», ossia di una società in cui «non si deve tener conto di nessun imperativo: tradizione, esperienza, equilibri sociali» 150.

  • Attività esterna: formare, orientare e teleguidare l'«opinione» pubblica in funzione delle norme di questo pensiero «libero» e del modello di società che gli corrisponde.

Poiché i prototipi delle società di pensiero sono stati le Logge massoniche, è innanzi tutto in seno alla Massoneria che conviene vederle all'opera.

 

loggia massonica

Sopra: lavori in Loggia...

 

La Loggia, modello di società di pensiero

 

- Tre principî: libertà, uguaglianza, fratellanza

Per il loro funzionamento interno e la loro azione esterna, le Logge massoniche applicano dei principî che riassumono il motto «libertà, uguaglianza, fratellanza». Tre parole-chiave che in questa sede occorre evidentemente comprendere nel senso che dà loro la Massoneria:

  • Libertà: si tratta qui della libertà di pensiero precedentemente definita; essa è concepita come l'assenza completa di un legame a riguardo di una verità immutabile, di un ordine trascendente; il che conduce al rifiuto di sottoporsi all'ordine naturale 151 e all'ordine soprannaturale.

  • Uguaglianza: associazione di uguali, la società di pensiero massonica rifiuta ogni gerarchia che non condivida i suoi poteri con questi uguali; tale società tende a generalizzare all'esterno l'applicazione di questo principio che è alla base della democrazia moderna.

  • Fratellanza: poiché non ci sono più verità immutabili che si impongano a tutti, nel campo delle idee la fratellanza esigerà la sottomissione all'opinione comune sulla quale sarà stato ottenuto il consenso generale.

libertà - uguaglianza - fratellanza

 

In seno ad ogni società che funziona secondo i principî di libertà, di uguaglianza e di fratellanza, così compresi, si svilupperà una doppia operazione:

  • operazione di riduzione delle idee all'opinione comune;

  • operazione di selezione degli uomini, eliminando le personalità più indipendenti e spingendo avanti gli spiriti brillanti e superficiali.

- Un quarto principio: la sottomissione incosciente a sobillatori sconosciuti

Una società di pensiero che funzioni secondo i soli principî di libertà, di uguaglianza e di fratellanza giungerebbe logicamente ad un tipo di anarchia intellettuale e potrebbe operare solamente un'opera di dissoluzione. Ora, come abbiamo visto, la Massoneria pretende di dissolvere e in seguito di ricostruire, conformemente al suo motto alchemico «Solve et coagula» («Dissolvi e ricostruisci»).

 

solve et coagula

 

Per ricostruire - e anche per dissolvere con una certa rapidità - una società ha bisogno di un orientamento generale, di una certa unità di direzione. L'orientamento e l'unità di direzione sono assicurati applicando un quarto principio: il principio di organizzazione, già descritto, di sottomissione incosciente a sobillatori sconosciuti 152. È per mezzo di questi quattro principi - libertà, uguaglianza, fratellanza e pilotaggio da parte di sobillatori sconosciuti - che si distingue il funzionamento di una Loggia massonica. Riassumiamo il loro ruolo:

  • Mediante la «libertà», ci si libera dall'autorità di ogni ordine trascendente (naturale o soprannaturale);

  • Mediante l'«uguaglianza», ci si libera dall'autorità delle gerarchie naturali (i cui poteri provengono da Dio) 153;

  • Mediante la «fratellanza», che esige l'adesione di tutti all'opinione comune, si riducono le verità religiose, filosofiche, morali e politiche al minimo accettato da tutti.

  • Mediante la sottomissione ai sobillatori sconosciuti, si orientano, nel senso voluto da questi, i lavori delle Logge. Ne risulta «la creazione di una "dottrina immaginata" intorno all'opinione media delle persone che costituiscono il gruppo» 154.

massoni in loggia

Sopra: massoni del Grand'Oriente d'Italia.

 

Si immagini la terribile efficacia del meccanismo così concepito:

  • efficacia all'interno alla società di pensiero per destabilizzare e manipolare i suoi membri (i quali non possono più ricollegarsi ad una verità oggettiva);

  • efficacia nell'azione esterna, se gli stessi metodi vengono utilizzati in seno agli intermediari della Massoneria.

Spiega lo storico e sociologo francese Augustin Cochin (1876-1916):

 

«Il dramma si svolge con la logica di un teorema [...]. Gli uomini sono superati. La storia del giacobinismo non è la storia dei giacobini; gli uomini sono nella macchina come il vapore è in una locomotiva; probabilmente più o meno ce ne sarà, ma non è ciò che importa. È la forma, è il meccanismo che bisogna vedere» 155.

 

augustin cochin

Sopra: Augustin Cochin.

 

Il modello di processo rivoluzionario analizzato si rivela qui ancora più pericoloso dell'ideologia rivoluzionaria; in generale è un fenomeno poco studiato a causa della tendenza che hanno le persone ad interessarsi troppo esclusivamente delle idee e a trascurare i processi.

 

L'azione esterna delle società di pensiero massoniche

 

- Obiettivo principale e modalità d'azione corrispondente

In un articolo apparso sulla rivista Preuves 156, Fred Zeller (1912-2003), a quel tempo Gran Maestro del Grand'Oriente di Francia, definiva così l'obiettivo principale e il metodo d'azione esterna delle Logge:

 

«Camere di riflessione, le nostre Logge sono anche delle basi di partenza per un'azione che desideriamo condurre in tutti gli ambienti profani in cui siamo impiantati: associazioni diverse, partiti, sindacati, alta amministrazione, ecc... L'infiltrazione nell'apparato dello Stato si è imposta quando c'è stato bisogno di difendere e consolidare le libertà repubblicane allora minacciate dalla Chiesa e dalla reazione sociale, o quando è occorso procedere alla separazione della Chiesa dallo Stato. Oggi, dobbiamo liberarci, prendere quota e provare a definire nuovi valori mobilitatori di civiltà [...]. In qualche anno, la Massoneria può giocare, come in passato, un ruolo di primo piano, senza sconfinare nel campo dei partiti o dei sindacati, ma come società di pensiero e di riflessione».

 

fred zeller

Sopra: il massone Fred Zeller sulla copertina del suo libro

di memorie Trois points c'est tout («Tre punti è tutto»).

 

In un'intervista concessa a Le Nouvel Observateur, Fred Zeller ha insistito nuovamente sullo stesso punto: «Innanzi tutto, la Massoneria, società di pensiero, non è un partito politico, un sindacato o una lega qualsiasi» 157. Si vede l'idea. «L'infiltrazione nell'apparato dello Stato», vale a dire che un'azione diretta sulla politica militante quotidiana non è il metodo d'azione normale della Massoneria (sebbene sia stato frequentemente utilizzato da essa (almeno in Francia).

 

Per i massoni, l'essenziale è di essere all'avanguardia del combattimento delle idee, di condurre un'azione a lungo termine sull'opinione pubblica. Parlando del Convento (assemblea generale) della sua obbedienza tenutosi nel 1978, Michel Baroin, Gran Maestro del Grand'Oriente di Francia, disse: «Si potranno vederne i risultati fra dieci anni» 158. E dunque, nella sua azione esterna, la Massoneria, in tempi normali, si comporta molto più come un organo di preparazione ideologica all'azione che come un organo di azione politica diretta. Ecco come Copin-Albancelli - che rimase affiliato alla Massoneria per sei anni - spiega la cosa:

 

«In effetti, solo quelli che comprenderanno bene i metodi di combattimento del Potere occulto 159 e troveranno metodi e armi efficaci da opporgli, si renderanno conto che se, in certe epoche assai rare come quella in cui ci troviamo, la Massoneria ha il compito di agire, la maggior parte del tempo, almeno da duecento anni a questa parte, ha avuto al contrario come unico compito di preparare momenti d'azione brusca e rapida, dopo lunghi periodi di propaganda, di manipolazione dell'opinione pubblica, di creazione di nuovi stati d'animo, utilizzando tutti i mezzi, ma soprattutto nascondendosi come il Potere occulto si nasconde dal suo sguardo. Essa non ha altri mezzi d'azione e può riuscire solamente a patto di lunghissimi periodi di preparazione mediante la suggestione» 160.

 

massoneria inglese

 

Tale è la norma; essa è stata trasgredita abbastanza spesso. E tutte le volte che le società di pensiero massonico si sono trasformate in lega d'azione politica diretta, certi massoni altolocati hanno espresso discrete riserve 161.

 

- Utilizzazione degli intermediari

Le Logge si sforzeranno di trasformare o di costituire in società di pensiero i diversi gruppi che le servono da intermediari. E di fatto possono essere considerate come società di pensiero gli innumerevoli gruppi (sia che si tratti di sindacati, di parlamenti, di consigli d'amministrazione, di gruppi d'Azione Cattolica 162, di consigli di classe... o di corsisti sottoposti alla «dinamica di gruppo») in cui sono applicate certe procedure qualificate come «liberali» (libertà di pensiero) e «democratiche» (membri uguali che si sottomettono tramite la fratellanza all'opinione comune). Basta che qualche persona teleguidata dai massoni appartenga a questi gruppi affinché sia messo in moto il quarto principio (pilotaggio da parte dei sobillatori sconosciuti) e che sia costituito un eccellente intermediario della Massoneria.

 

 

 

CAPITOLO IX
LA COMPONENTE OCCULTISTA DELL
'IDEOLOGIA MASSONICA

 

 

«Esiste nella Massoneria una dottrina segreta filosofica e religiosa introdotta dai Rosacroce gnostici ai tempi della loro fusione con i liberi muratori nel 1717» 163.


 

L'occultismo è già stato presentato come una delle due componenti dell'ideologia massonica (l'altra è il razionalismo); gli sono stati associati, nelle citazioni che lo concernono, la magia, il panteismo, la Kabbalah, l'esoterismo e l'ermetismo. Di che cosa si tratta? Tratteremo sommariamente prima dell’occultismo in generale e poi dell'occultismo massonico.

 

L'occultismo a grandi linee

 

L'occultismo è definito dal Dizionario Le Robert come «l'insieme delle scienze occulte e delle pratiche annesse». Ci limiteremo al richiamo di alcuni punti fondamentali che costituiscono come i segni dell'occultismo e che permettono di captare facilmente la sua presenza nei movimenti che esso è riuscito ad influenzare. Lasciando da parte altri aspetti importanti del pensiero occultista (l'hypertheos, la manifestazione, la teoria dei cicli, l'illuminazione, l'Androgino Primitivo, ecc...), tratterremo in questa sede solamente i seguenti caratteri: panteismo, reincarnazione, sistema ternario e spiritismo.

 

- Il panteismo

Il panteismo è un sistema di spiegazione del mondo che confonde il Creatore con la sua creazione; ciò permette di eliminare il dogma della creazione e conduce alla deificazione dell'uomo. Nella categoria del panteismo adottato dall'occultismo («panteismo emanazionista»), il mondo è considerato come un'emanazione della divinità. A questo panteismo sono logicamente associati altri due errori: la preesistenza delle anime e la reincarnazione.

 

panteismo

 

- La reincarnazione

- La teoria:

 

«La reincarnazione è il nuovo nome dato alla metempsicosi. Essa viene detta anche teoria della migrazione o della trasmigrazione delle anime [...]. È la dottrina secondo cui le anime umane passano da un corpo all'altro. Le anime sopravvivono ai corpi (cosa di cui nessuno dubita); e, dopo avere aspettato per un periodo di tempo più o meno lungo e in situazioni diverse a seconda delle scuole, ritornerebbero sulla terra per animare nuovi corpo al momento della loro nascita» 164.

 

reincarnazione

Sopra: il ciclo delle reincarnazioni.


- La sua confutazione

Questo «dogma» è incompatibile con la fede cattolica:

  • Prima incompatibilità: nell'ipotesi della reincarnazione, ogni anima umana ha animato già uno o parecchi altri corpi in un passato più o meno remoto, il che implica la preesistenza dell'anima. Ora, la Chiesa insegna la non preesistenza dell'anima: forma sostanziale del composto umano, l'anima è creata da Dio al momento del concepimento.

  • Seconda incompatibilità:

«(L'anima) appare non più al momento della nascita, ma al momento della morte. La sentenza resa al momento del giudizio particolare al quale ogni anima viene sottoposta dopo la morte è immediatamente esecutiva. Stando al secondo Concilio di Lione (1274), "le anime dei giusti sono ricevute immediatamente in paradiso". E secondo il Concilio di Firenze (1439) "le anime dei reprobi scendono immediatamente all'inferno a soffrire il castigo di pene senza pari". Quanto alle anime che non sono né immediatamente elette, né immediatamente reiette al momento del giudizio particolare, esse entrano in purgatorio. Ora, né il Magistero né alcun Dottore della Chiesa hanno mai insegnato che il purgatorio consiste in una migrazione delle anime di corpo in corpo» 165.

 

morte del giusto e morte del peccatore

Morte del giusto e morte del peccatore.

 

- Le sue conseguenze

 

«Questo "dogma" sopprime la responsabilità umana; esso fa dell'esistenza del male la conseguenza inesorabile di una concatenazione di fatti anteriori a colui che lo commette; chiude sia l'inferno che il cielo, sostituendo il primo con le reincarnazioni, e il secondo con l'assorbimento dell'uomo nel Gran Tutto, o, a seconda dei casi, con il suo annientamento» 166.

 

 

- Il sistema ternario

- La teoria:

Esisterebbe un mondo intermedio localizzato tra il mondo fisico e il mondo spirituale:

 

«L'insieme dei tre mondi forma una sfera. Il mondo spirituale occupa l'emisfero superiore, mentre il mondo fisico occupa l'emisfero inferiore. Tra i due emisferi, a livello dell'equatore, il mondo intermedio adotta parimenti la forma di un disco piatto dello stesso raggio della sfera globale. Questo disco separatore, ma anche intermedio, prende in prestito le sue caratteristiche della faccia superiore dal mondo spirituale e per la sua faccia inferiore dal mondo fisico» 167.

  • È in questo mondo intermedio (spesso chiamato mondo astrale o mondo psichico) che risiederebbero i demoni.

  • L'uomo sarebbe un insieme di tre principî di essere: corpo fisico, corpo astrale o anima, e spirito, appartenendo ciascuno ad uno dei tre mondi precitati.

«A causa della sua appartenenza al mondo intermedio, l'anima umana è al tempo stesso semi-materiale e semi-spirituale; essa offre un punto di passaggio privilegiato per la risalita della materia verso lo spirito poi verso Dio, senza soluzione di continuità» 168.

 

mondo intermedio

 

- La sua confutazione

La Chiesa insegna l'esistenza di due universi, spirituale e materiale (e non di tre): «Credo in unum Deum... factorem cæli et terræ, visibilium omnium et invisibilium...». Essa insegna che l'uomo è un composto di due principî, e non di tre, materia e forma, corpo fisico ed anima spirituale; dottrina così definita dal Concilio di Vienna:

 

«Disapproviamo come erronea e opposta alla fede cattolica ogni dottrina od ogni tesi che afferma temerariamente che la sostanza dell'anima razionale e intellettuale non è veramente e per sé stessa la forma del corpo umano o lo metta in dubbio; e definiamo, affinché tutti conoscano la verità della pura fede e per chiudere la porta all'ingresso surrettizio di ogni errore che chiunque oserà affermare, difendere o sostenere ostinatamente che l'anima razionale o intellettuale non è per sé stessa ed essenzialmente la forma del corpo, sia considerato come eretico» 169.

 

La spiritismo

 

- Definizione:

 

«Lo spiritismo è la scienza occulta che si propone, evocando gli spiriti (disincarnati) di conoscere le cose nascoste, ad esempio, la sorte dei defunti e i segreti della vita futura. Gli spiritisti pongono le loro domande a degli intermediari, detti "medium"» 170.

 

 

- Nocività fondamentale dello spiritismo

 

«La pratica dello spiritismo è una superstizione completamente illecita, perché non è nell'ordine divino che Dio invii spiriti buoni per favorire la curiosità umana. Se degli spiriti rispondono alle domande degli spiritisti, non può trattarsi dunque che di demoni che vogliono entrare in comunicazione con l'uomo unicamente per nuocergli e spingerlo al male. Perciò la Chiesa ha assolutamente vietato di prendere parte a qualsiasi esperienza di spiritismo» 171.

 

demonio - seduta spiritica

 

- L'insegnamento del Catechismo di San Pio X sullo spiritismo

 

- «D. - Quali altre cose proibisce il primo Comandamento?

- R. - Il primo Comandamento ci proibisce anche di avere commercio con il demonio e di aggregarci alle sètte anticristiane.

- D. - La persona che ricorresse al demonio o lo invocasse commetterebbe un peccato grave?

- R. - La persona che ricorresse al demonio o lo invocasse commetterebbe un peccato enorme, perché il demonio è il più perverso dei nemici di Dio e dell'uomo.

- D. - è permesso interrogare le tavole dette parlanti o scriventi, o di consultare in qualche modo le anime dei defunti mediante lo spiritismo?

- R. - Tutte le pratiche dello spiritismo sono proibite, poiché sono superstiziose e spesso non sono esenti da interventi diabolici; esse sono state giustamente vietate dalla Chiesa» 172.

 

catechismo di san pio X

 

 

Panteismo, reincarnazione, sistema ternario, spiritismo: tali sono i quattro «segni» dell'occultismo che ci sembrano al tempo stesso i più importanti e i più facili da riconoscere.

 

Le fonti dell'occultismo

 

- Le tradizioni esoteriche dell'Oriente e dell'Occidente

Gli adepti dell'occultismo designano spesso la loro «religione» con l'espressione «pensiero tradizionale». Di quale «tradizione» si tratta? Su questo argomento, rimandiamo alla lettura dell'opuscolo del saggista francese Jean Vaquié (1911-1992) intitolato Le brûlant problème de la Tradition («Il bruciante problema della Tradizione») 173, di cui riportiamo qualche passo.

 

La Tradizione primordiale (l'insieme delle rivelazioni che furono ricevute dai nostri progenitori e dai patriarchi loro successori), fu, fin dalle origini, la causa di una divisione che si manifestò mediante

 

«la separazione dei due culti: il culto di Abele, che era un sacrificio espiatorio, accettato da Dio come costituente la vera religione soprannaturale, e il culto di Caino, il quale era solamente un'offerta di lode e in cui si esercitava unicamente la religiosità naturale. Ciascuno dei due culti diede in seguito vita ad una tradizione la cui antichità è identica, ma il cui contenuto e lo spirito sono diversi» 174. «Parallelamente alla corrente tradizionale fedele, che è quella dei grandi Patriarchi, circola un'altra corrente, anch'essa "tradizionale" [...], una corrente inquinata che deriva dal sacrificio di Caino e che veicola [...] tutte le nozioni eterogenee che possono generare la religiosità naturale dell'uomo» 175.

 

jean vaquié - le brûlant problème de la tradition

Sopra: Jean Vaquié e il suo opuscolo Le brûlant problème de la Tradition.

 

Questa seconda corrente, che Jean Vaquié definisce «Tradizione inquinata», ha soffocato gli elementi della Tradizione primordiale «sotto l'esuberanza della vegetazione pagana con i suoi componenti umanitari, panteistici e politeisti» 176 e, potremmo aggiungere, demoniaci. È da là che provengono le tradizioni esoteriche d'Oriente e d'Occidente in cui si radica l'occultismo contemporaneo.

  • Tradizioni esoteriche dell'Oriente: Veda, Upanisad, ecc... li vediamo divulgati oggi in Occidente, sulla scia del Movimento New Age;

  • Tradizioni esoteriche dell'Occidente: si tratta principalmente della Kabbalah, la tradizione esoterica degli ebrei, e della Gnosi.

La Kabbalah 177

 

è risaputo che bisogna distinguere due religioni ebraiche: quella mosaica e quella talmudica. Il giudaismo mosaico era fondato sull'Antico Testamento, o almeno su una versione più o meno completa e talvolta modificata di quest'ultimo. Il giudaismo talmudico, pur facendo riferimento all'Antico Testamento, ha per principali libri sacri il Talmud (un codice morale), e quei libri che sono stati codificati nella Kabbalah, e che corrispondono a ciò che si potrebbe definire una filosofia e una teologia dogmatica 178.

 

talmud - kabbalah

Sopra: a sinistra, un trattato talmudico; a desta, lo Zohar, un trattato cabalistico.

 

Supporto dogmatico dell'ebraismo talmudico, la Kabbalah è essenzialmente un dottrina occultista alla quale si unisce anche una pratica occultista. Essa può essere considerata come «la tradizione esoterica degli ebrei» 179, la «tradizione occulta d'Israele» 180. Scrive l'occultista francese Papus (Gérard Encausse; 1865-1916): «Nella Kabbalah si trova l'esposizione delle regole teoriche e pratiche della Scienza occulta» 181. Si distinguono due tipi di Kabbalah:

  • La Kabbalah letterale: un metodo che cerca di interpretare le lettere delle parole della Bibbia e che si presta alla magia;

  • La Kabbalah teorica: l'unica di cui ci occuperemo in questa sede.

papus

Sopra: Papus, fondatore del martinismo.

 

- Caratteristiche della Kabbalah teorica

Trasmessa soprattutto per via orale, la Kabbalah teorica è stata messa per iscritto principalmente in due libri: il Sefer Yetzirah, redatto verso il III-V secolo d.C., e lo Zohar, redatto da Moses de Léon (1250-1305) verso XIV secolo. Essa pretende di basarsi sulla tradizione mosaica, ma in realtà «è la tradizione di Mosé falsata, paganizzata e - si può dirlo - diabolicizzata dagli apporti caldei e persiani» 182.

 

albero cabalistico«La Kabbalah vuole sostituire il "Libro della Genesi" e spiegare la creazione negando il Dio creatore. Al posto di Dio, la Kabbalah ci presenta un Essere Infinito, l'En Soph (Aïn-Soph), una parola che significa "Senza Fine", un Essere che non ha più gli attributi di Dio creatore e che non può esercitare l'azione che Dio ha nel "Libro della Genesi". Al posto della creazione, la Kabbalah insegna l'emanazione. Ed ecco la differenza. Parlando in un linguaggio terra-a-terra, mediante la creazione Dio ha tratto il mondo dal nulla, ha fatto qualcosa con niente. Nell'emanazione, l'En Soph trae il mondo da sé. Non è il Dio creatore del cielo e della terra. Il dogma che apre il Credo cattolico sparisce. E noi dobbiamo accettare un essere senza fine, un En Soph che trae ciò che esiste da ciò che esisteva già, ossia da lui. Gli spiriti, la materia, in una parola tutto il mondo visibile e invisibile e tutti gli esseri che contiene provengono dell'En Soph in quei dieci sviluppi successivi generati gli uni dagli altri che sono i dieci Sephirot. Gli occultisti cancellano il mistero della Trinità, sostituendolo con la teoria del mondo ternario e l'uomo si fonde in Dio, il dio dell'occultismo, l'anima del mondo, il piano divino in cui sprofondano le anime dopo estreme purificazioni, mentre gli altri due elementi, corpo fisico e corpo astrale, si dissolvono nelle parti corrispondenti dell'essere unico che è l'Universo, vale a dire nella materia e nel fluido astrale. Il microcosmo rientra nel macrocosmo e diventa uno con lui. È sempre il panteismo» 183.

 

Sopra: il cabalista Moses de Léon (noto come Moshe ben Shem-Tov)

e a lato il trattato cabalistico Sefer Yetzirah.

 

Come mostrano i succitati libri di Papus e di Padre Emmanuel Barbier, i quattro «segni» dell'occultismo che abbiamo ritenuto opportuno trattare (panteismo, reincarnazione, sistema ternario e spiritismo) si ritrovano nella Kabbalah 184.

 

- La Kabbalah «tradizione segreta dell'Occidente»

Ma la Kabbalah non è solo una forma di occultismo tra le altre. Papus la considera come «la tradizione segreta dell'Occidente» 185, ovvero come la sorgente e l'ispirazione delle tradizioni esoteriche occidentali. Padre Emmanuel Barbier è dello stesso parere. Parlando delle diverse forme occidentali di occultismo, egli scrive:

 

«Occultisti, gnostici, teosofi, cabalisti, martinisti e Rosacroce si danno la mano. Studiando più a fondo questi sistemi, si scoprirebbe probabilmente che essi derivano dalla medesima sorgente: la Kabbalah» 186.

esagramma - occulto

Sopra: la presenza costante dell'Esagramma in molti simboli dell'occulto o di società segrete (Ordine Martinista, Società Teosofica, Golden Dawn, ecc...) testimonia l'enorme influenza esercitata su questo mondo dalla Kabbalah ebraica.

 

La Gnosi

 

La Gnosi (o gnosticismo) è «l'effervescenza sincretista che turbò i primi secoli del cristianesimo» 187. «Il primo degli gnostici, il fondatore della scuola è, senza dubbio possibile, Simon Mago» 188, di cui parlano gli Atti degli Apostoli (At 8, 9-11). Durante i primi quattro secoli, diversi sistemi gnostici si costituirono sulla scia della Gnosi simoniana. Come caratterizzare questi generi diversi di Gnosi?

  • Per la loro carattere semi-segreto: si tratta di correnti di idee che amano diffondersi in modo sotterraneo;

  • Per il loro carattere sincretistico: esse mescolano e pretendendo di unificare il paganesimo, la filosofia, il giudaismo e il Vangelo, e associano ai libri santi dei cristiani altri pseudo-libri santi che hanno preparato;

  • per il loro carattere occultista: in esse si ritrovano i temi dell’occultismo che abbiamo appena rievocato 189.

simon mago

Sopra: Simon Mago in un antico bassorilievo medievale.

 

Altri veicoli delle teorie e delle pratiche occulte

 

Tra di essi occorrerebbe segnalare principalmente:

 

- Il manicheismo, il catarismo e l'Ordine del Tempio

Il manicheismo è anch'esso un fungo nato dal mycelium gnostico. Ma è storicamente distinto dallo gnosticismo se non fosse che per una vitalità particolarmente lunga, poiché esso si ritrova all'origine della dottrina catara nel Medioevo 190. Nel succitato libro di Padre Nicolas Deschamps s.j. Les sociétés secrètes et la société è presente un'esposizione delle caratteristiche generali di questi tre veicoli dell'occultismo.

 

croce catara

Sopra: croce usata dagli eretici catari.

 

L'occultismo massonico

 

- Il ruolo della Kabbalah nell'occultismo massonico

Se abbiamo insistito sulla Kabbalah è perché essa sembra costituire:

  • La fonte primaria dell'occultismo occidentale in generale;

  • La fonte primaria dell'occultismo massonico in particolare.

Riprendiamo alcuni testi già citati e completiamoli con altre testimonianze:

- Rabbino Elia Benamozegh (1823-1900)

 

«Ciò che c'è di certo è che la teoria massonica corrisponde abbastanza bene a quella della Kabbalah. D'altra parte, uno studio approfondito dei trattati rabbinici dei primi secoli dell'era cristiana fornisce numerose prove che l'Haggada era la forma popolare di una scienza riservata che offriva, tramite i metodi dell'iniziazione, le più sorprendenti somiglianze con l'istituzione massonica. Coloro che vorranno prendersi la briga di esaminare con cura la questione dei rapporti tra l'ebraismo, la Massoneria filosofica e i misteri in generale, perderanno, ne siamo convinti, un po' del loro superbo disprezzo per la Kabbalah» 191.

 

elia benamozegh

Sopra: il rabbino livornese Elia Benamozegh.

 

- Rabbino Hirsch Geffen (1879-1977)

 

«Non si può acquisire una piena comprensione dei simboli massonici se non mediante lo studio del misticismo occidentale: cabalistico, pitagorico e altre forme analoghe» 192.

 

rabbi hirsch geffen

Sopra: la tomba di rabbi Hirsch Geffen. Notate l'insegna massonica.

 

- Bernard Lazare (1865-1903)
 

«È certo mentre ci furono degli ebrei nella culla stessa della Massoneria, degli ebrei cabalisti, come lo provano certi riti conservati» 193.

 

bernard lazare

Sopra: l'uomo politico ebreo francese Bernard Lazare.

 

- Albert Pike (1809-1891) e il suo libro Moral and Dogma

Tra le personalità massoniche più conosciute del XIX secolo, l'americano Albert Pike (33º Grado) può essere considerato come una delle più importanti. Egli appartenne allo «Scottish Rite of the Southern Jurisdiction», un'obbedienza alla quale furono affiliati numerosi presidenti della Repubblica degli Stati Uniti e membri del Congresso americano.

 

Il suo libro Moral and Dogma, apparso nel 1871, è considerato nella sua obbedienza come «la base della filosofia massonica» 194. Nelle pagine del suo già citato libro sulla Massoneria americana Behind the Lodge's Door, dedicato a Morals and Dogma, Paul A. Fisher mostra, citando Albert Pike, che la Massoneria è figlia della Kabbalah:

 

«Come ha scritto Pike, le "verità" propugnate dalla Massoneria sono basate sulla tradizione mistica ebraica conosciuta con il nome di "gnosticismo cabalistico", il quale è stato trasmesso dalla Massoneria tramite i Templari» 195. «A più riprese, "Morals and Dogma" insiste sul fatto che la Massoneria è una religione basata sulla filosofia occulta ebraica che si trova nella Kabbalah» 196.

 

albert pike - morals and dogma

Sopra: l'alto dignitario massonico Albert Pike e il suo libro Morals and Dogma.

 

- Arthur Edward Waite (1857-1942), massone

 

«Bisogna notare che quando si passa da un Grado all'altro avanzando nella scala dei Gradi, questa istituzione (la Massoneria) diventa sempre più cabalistica» 197.

 

arthur edward waite

Sopra: l'occultista e massone

statunitense Arthur Edward Waite.

 

Altre fonti e veicoli dell'occultismo massonico

 

Nel suo libro Les sociétés secrètes et la société, probabilmente l'opera più completa sulla Massoneria del XIX secolo, Padre Nicholas Deschamps s.j. ne cita quattro: la Gnosi, il manicheismo, gli albigesi e i Templari. Si tratta di fonti e veicoli dell'occultismo interessanti e da conoscere visto che hanno ispirato certi rituali massonici. Ma l'essenziale si trova già nella Kabbalah.

 

Dire, con il massone Albert Pike che «la Gnosi è l'essenza e il midollo della Massoneria» 198, e considerare con lo stesso Pike che la Massoneria è figlia della Kabbalah, costituiscono affermazioni perfettamente compatibili se si ammette che la Kabbalah, «tradizione segreta dell'Occidente», è la sorgente principale da cui è stato generato l'occultismo occidentale.

 

Due testimonianze

 

Illustreremo l'esposizione sull'occultismo massonico che precede con la testimonianza dell'ex massone Jean Marqués-Rivière e quella del massone svizzero Oswald Wirth (1860-1943).

 

- La testimonianza di Jean Marqués-Rivière

Abbiamo già citato questo ex massone che ruppe con le Logge nel 1931. Nel suo libro La trahison spirituelle de la Franc-maçonnerie, dopo avere descritto la pseudo-religione razionalista dei massoni, che egli qualifica come «protestantesimo laico», Marqués-Rivière affronta la seconda componente dell'ideologia massonica: l'occultismo.

 

«Accanto a questa religiosità, bisogna notare anche nell'atmosfera massonica [...] un'angoscia mistica di un ordine tutto particolare: la ricerca dell'occulto. La Massoneria è veramente l'ultimo salone in cui si incontrano coloro che studiano le scienze occulte [...]. Devo insistere sul fatto che la Massoneria è il luogo in cui le diverse sétte attingono i loro elementi; per esse, si tratta di una scuola preparatoria, di un filtro, di una disciplina [...]. Accanto alla Massoneria ci sono molteplici sètte la cui organizzazione è ricalcata sulla madre comune. Alcune sono originali, altre rasentano la comicità; certune arrivano al puro satanismo, altre al manicomio» 199.

 

massoni in loggia

 

Dopo avere ricordato l'esistenza di «esseri delle tenebre che si travestono in angeli di luce» 200, e che finiscono per incontrare gli adepti dell'occultismo, Jean Marqués-Rivière non esita ad affermare:

 

demone«Certi sorrideranno di fronte a simili affermazioni. Essi ignorano il potere demoniaco di ciò che chiamo "i mondi magici", che circondano la terra come una rete invisibile e di cui parlerò più avanti. Esseri delle tenebre popolano questo piano di perdizione, ostile all'uomo. È da questi mondi che provengono i conducenti astrali, che appaiono e scompaiono, gli istruttori, le guide durante le cerimonia di alta magia la cui la realtà è incontestabile; sono questi "demoni" che ispirano le Logge segrete e i gruppi esoterici, ed è un profondo mistero d'iniquità. L'ho avvicinato, ne ho sentito la pestilenza e, anche se dovessi sembrare pazzo o illuminato, ne denuncio qui la realtà e l'esistenza [...]. Satana non si presenta mai come tale; ed è una puerilità crederlo; egli si manifesta sempre come Angelo di Luce, come Consolatore, come Spirito di Verità. Questo Padre della Menzogna diventa un apostolo della Pace, un Ispiratore mistico, un Principe della Scienza. Ma guai a coloro che, scendendo i gradini della gerarchia satanica, e poco a poco entrano in contatto con lui» 201.

 

Da qui la conclusione:

 

«Esiste una contro-chiesa, con le sue scritture, i suoi dogmi, i suoi sacerdoti, e la Massoneria ne è uno degli aspetti visibili» 202. «Il profondo mistero dei demoni che "vengono scatenati" per un certo periodo di tempo sembra corrispondere ad una terribile realtà. È tutto un mondo, è tutta una dottrina, è tutto uno stato d'animo, è tutta una gerarchia, è tutta un falsa chiesa che bisogna fuggire. I pericoli sono grandi, i rischi temibili e la morte spirituale non è una vana parola» 203.

 

contro-chiesa

 

- La testimonianza del massone Oswald Wirth

Massone eminente, fondatore e direttore della rivista Le symbolisme, Oswald Wirth fece nei suoi libri L'idéal initiatique e Le livre du Compagnon alcune precisazioni sull'iniziazione massonica 204:
 

patto satanico«Sollecitare l'iniziazione è cosa grave, perché è un patto da firmare. La firma, è vero, non è formale, visibile o esteriore; non si appone con l'aiuto di una piuma immersa nel sangue, giacché puramente morale e immateriale. Essa impegna l'anima nei confronti di sé stessa. Non si tratta dunque di un contratto concluso con il diavolo, un tipo scaltro che si lascia abbindolare, ma di un serio impegno bilaterale le cui clausole sono ineluttabili. Infatti, gli Iniziati contraggono dei doveri verso l'allievo che prendono alla loro scuola, e anche lui si trova per questo fatto indissolubilmente legato ai suoi maestri [...]. Notate che le guide restano invisibili e che esse non si impongono [...]. Gli obblighi contratti sono il punto di partenza di ogni vera iniziazione. Dunque, guardatevi dal bussare alla porta del tempio se non siete decisi a diventare un uomo nuovo [...]. Tutto sarebbe solamente illusione e inganno, se chiedeste di essere iniziati gratuitamente, senza pagare con la vostra anima la vostra entrata nella comunione fraterna con i costruttori del grande edificio umanitario, il cui piano è tracciato dal Grande Architetto dell'Universo [...]. Essendo soddisfatte le condizioni preliminari di moralità, garanzie per la buona fama del candidato, il suo primo obbligo formale riguarda la discrezione: egli deve impegnarsi a tacere davanti ai profani, perché l'iniziazione rivela dei segreti che non devono essere divulgati [...]. Infatti, i piccoli misteri convenzionali non sono che il simbolo di segreti giuramento massonicomolto più profondi, che sta all'iniziato di scoprire conformandosi al programma dell'Iniziazione [...]. Se la Grande Opera degli ermetisti non si compie in noi, restiamo dei profani e il nostro scialbo piombo non diverrà mai oro luminoso. Ma chi è abbastanza ingenuo da immaginare che un simile miracolo possa avverarsi? Nell'iniziazione i riti non sono che dei simboli. Essi traducono visibilmente degli atti interiori, destinati a trasformare la nostra personalità morale. Se tutto rimane esteriore, l'operazione è fallita; il piombo resta piombo, tutt'al più dorato in superficie [...]. Quando la Massoneria o qualsiasi altra confraternita iniziatica, si vanta dei suoi inviolabili segreti, non si tratta del contenitore comunicabile dei misteri, ma del loro contenuto intelligibile. Solo la lettera morta è suscettibile di divulgazione, non lo spirito che si rivela ai privilegiati della comprensione [...]. Da là si libera una fede massonica operante, indipendente delle opinioni particolari. La Massoneria è la chiesa del Progresso umano, e se esercita un'azione nel mondo, è per effetto di convinzioni incrollabili che mostrano ai massoni un'Umanità migliore, più illuminata e più fraterna [...]. Ora, la forza della Massoneria risiede nel volere collettivo dei suoi aderenti. Essi si riuniscono con un'intenzione di lavoro, e, poiché nulla si perde nel campo delle energie messe in opera, ogni Loggia è un focolare di trasformazione sociale e umanitaria. Non chiedete, tuttavia, all'immensa maggioranza dei massoni digrande architetto dell'universo analizzare la loro azione. Essi agiscono di istinto conformandosi ad oscure tradizioni che esercitano attraverso i secoli la loro influenza suggestiva. Esiste anche una dottrina massonica che non è esplicitamente formulata che sta alla Massoneria come il cristianesimo sta alle chiese cristiane: è il massonismo [...]. Ora, il Grande Architetto, probabilmente perché meno trascendente del Dio dei teologi, è un'allusione ad un'entità che esiste insindacabilmente, perché il lavoro costruttivo dell'ideale propulsore dei massoni si ispira ad una formidabile energia. Una forza superiore a loro stessi fa agire i massoni e coordina i loro sforzi con un'intelligenza che sono ben lontani dal possedere individualmente. Tale è il fatto brutale che si constata e davanti al quale ci inchiniamo. Che ciascuno lo interpreti a modo suo» 205. «Il Serpente seduttore che invita a mordere il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, simboleggia un istinto particolare, che non è quello della conservazione, ma un impulso al tempo stesso più nobile e più sottile la cui caratteristica è di far provare all'individuo il bisogno di elevarsi nella scala degli esseri. Questo pungiglione segreto è il promotore di tutti i progressi, di tutte le conquiste che estendono la sfera d'azione degli individui. Ciò spiega perché il Serpente ispiratore della disubbidienza, dell'insubordinazione e della rivolta fu maledetto dagli antichi teocrati, mentre era in onore tra gli Iniziati» 206.

 

oswald wirth

Sopra: il massone e occultista svizzero Oswald Wirth.

 

Riassunto dell'occultismo massonico

 

Riassumiamo le seguenti caratteristiche dell'occultismo massonico:

  • Vi si ritrovano i «segni» classici dell'occultismo (panteismo, reincarnazione, sistema ternario e spiritismo);

  • La Kabbalah, o esoterismo ebraico, ne costituisce il fondo;

  • Esso è riservato ai Gradi più alti della Massoneria;

  • Costituisce un fenomeno reale, di ispirazione diabolica, in cui Satana si presenta più travestito in angelo di luce che da diavolo cornuto! Così, quando Papa Leone XIII (1810-1903) sottolinea il «disegno satanico» della Massoneria 207 e rievoca a questo proposito «il regno di Satana» 208, i suoi insegnamenti possono essere presi in un senso stretto.

giuliano di bernardo

«Nelle Logge del GOI (Grand'Oriente d'Italia) si praticano riti osceni, derivanti dalla tradizione templare francese, nei quali il diavolo Baphomet è invocato unitamente all'Ente Supremo».

 

- Giuliano Di Bernardo, ex Gran Maestro del Grand'Oriente d'Italia dal 1990 al 1993

(La Repubblica, del 2 novembre 1993)

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/11/02/gran-maestro-cercasi.html?refresh_ce

 

 

Parte Terza

Parte Quinta


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Note

 

147 Cfr. A. Cochin, La Révolution et la Libre pensée («La Rivoluzione e il libero pensiero»), Plon, 1924.

148 Ciò che Eckert definiva «azione guerriera» e «azione pacifica».

149 Fu lo storico Augustin Cochin il primo ad intraprendere lo studio metodico delle società di pensiero. I suoi due principali libri, Les sociétés de pensée et la démocratie («Le società di pensiero e la democrazia») e La Révolution et la libre pensée («La Rivoluzione e il libero pensiero»), sono indispensabili per lo studio di questo fenomeno. Un ottimo riassunto del pensiero di Cochin è presente nell'ultimo capitolo intitolato «La théorie du jacobinisme», del libro di François Furet intitolato Penser la Révolution Française (Gallimard, 1978).

150 Cfr. «Augustin Cochin et la Révolution», in Spectacle du Monde, n° 206, pag. 113.

151 Ordine che codifica i Comandamenti di Dio, o Decalogo.

152 Si tratta di alcuni membri appartenenti ad una società superiore che partecipano - senza essere conosciuti come tali - ai lavori in Loggia concertandosi tra loro.

153 Secondo la formula di San Paolo «omis potestas a Deo», «ogni potere proviene da Dio» (Rm 13, 1).

154 Cfr. A. Loubier, La Franc-maçonnerie cette inconnue («La Massoneria questa sconosciuta»), pag. 25. Esempio di riduzione: il passaggio dal Dio della Rivelazione al Dio dei filosofi; poi da questo al Grande Architetto dell'Universo. Esempio di dottrina immaginata: l'evoluzionismo di Darwin e ciò che ha colmato il vuoto così creato.

155 Cfr. A. Cochin, La Révolution et la libre pensée; cit. in A. Loubier, op. cit., pag. 26.

156 Cfr. Preuves, n° 11, 3º trimestre 1972.

157 Cfr. Le Nouvel Observateur, del 24 maggio 1976.

158 Cfr. Le Point, dell'11 settembre 1978.

159 Con questa espressione, l'Autore designa le società segrete di livello superiore.

160 Cfr. P. Copin-Albancelli, op. cit., pag. 67.

161 Nel testo precitato, Fred Zeller ha osservato: «Oggi dobbiamo liberarcene» (sottinteso «della politica politicante»).

162 Vedi questa osservazione di Joseph Folliet, apparsa sulla Chronique sociale, del 30 settembre 1958: «In certi gruppi d'Azione Cattolica, in particolare sul piano locale, ho potuto verificare le osservazioni fatte da Augustin Cochin sulle società di pensiero che precedettero la Rivoluzione Francese - e particolarmente la tendenza alla chiusura del gruppo su sé stesso attorno ad un'ortodossia ideologica. Non parlo qui, beninteso, dell'ortodossia cattolica, ma di un'ortodossia di gruppo aggiunta, ispirata da un piccolo gruppo centrale i cui membri si trovano, gli uni rispetto agli altri, in uno stato di costante rilancio» (cfr. J. Madiran, Structures et techniques des sociétés de pensée dans le catholicisme, supplemento ad Itineraires, n° 79, gennaio 1964).

163 Testo del rabbino Elio Toaff; cit. in L. de Poncins, Christianisme et Franc-maçonnerie, pag. 157.

164 Cfr. J. Vaquié, Occultisme et foi catholique («Occultismo e fede cattolica»), A.F.S., Parigi 1990, pag. 28.

165 Ibid., pag. 29.

166 Cfr. P. E. Barbier, op. cit., pag. 50.

167 Cfr. J. Vaquié, op. cit., pag. 16.

168 Ibid., pag. 20.

169 Cfr. G. Dumeige, La foi catholique («La fede cattolica»), Orante, 1961, § 265. Il Concilio di Vienna (il 15º Concilio Ecumenico), si è tenuto tra il 1311 e il 1312.

170 Cfr. P. A. Boulenger, La doctrine catholique («La dottrina cattolica»), éd. Emmanuel Vitte, 1923, pag. 299.

171 Ibid., pag. 300.

172 Cfr. Grand catéchisme de Saint Pie X («Catechismo Maggiore di San Pio X), 3ª parte, cap. II, I.

173 Cfr. Lecture et Tradition, n° 167, gennaio 1991.

174 Cfr. J. Vaquié, op. cit., pag. 20.

175 Ibid., pag. 22.

176 Ibid., pag. 25.

177 Fonti utilizzate: il già citato libro di Padre Barbier, Les infiltrations maçonniques dans l'Église, e il libro La Cabbale: Tradition secrète de l'Occident (La Kabbalah: Tradizione segreta dell'Occidente»), di Papus (Gérard Encausse). L’occultista francese Papus fu il fondatore dell'Ordine Martinista.

178 Cfr. P. E. Barbier, op. cit., pag. 122.

179 Ibid., pag. 112.

180 Cfr. Papus, La Cabbale: Tradition secrète de l'Occident, Parigi 1903, 4ª di copertina.

181 Ibid., pag. 17.

182 Cfr. P. E. Barbier, op. cit., pag. 119.

183 Ibid., pag. 120.

184 Insieme agli altri temi caratteristici dell'occultismo. Menzioniamo in particolare questo: «L'introduzione dei sessi in Dio è uno dei tratti più notevoli della Kabbalah» (cfr. Papus, op. cit., pag. 31).

185 Questa frase è il sottotitolo del suo libro sulla Kabbalah.

186 Cfr. P. E. Barbier, op. cit., pag. 112.

187 Cfr. J. Vaquié, op. cit., pag. 1.

188 Ibid., pag. 2.

189 Vedi, a questo riguardo, l'articolo di Jean Vaquié intitolato Occultismo e fede cattolica nella sezione occultismo del nostro sito.

190 Cfr. J. Vaquié, «Le retour offensif de la Gnose» («Il ritorno offensivo della Gnosi»), in Lecture et Tradition, n° 110, novembre-dicembre 1984, pag. 15.

191 Cfr. E. Benamozegh, Israël et l'Humanité («Israele e l'umanità»); cit. in L. de Poncins, Christianisme et Franc-maçonnerie, pag. 107.

192 Cfr. New Age, maggio 1940, pag. 290; articolo del rabbino Hirsch Geffen intitolato «The Antiquity of Symbolism» («L'antichità del simbolismo»); cit. in P. A. Fisher, op. cit., pag. 241. New Age è la rivista mensile dello «Scottish Rite of Freemasonry of the Southern Jurisdiction» (un'obbedienza americana).

193 Cfr. B. Lazare, L'antisémitisme, son histoire, ses causes («L'antisemitismo, la sua storia, le sue cause»), éd. de la Vieille Taupe, pag. 167.

194 Cfr. New Age, gennaio 1950, pag. 27; cit. in P. A. Fisher, op. cit., pag. 41.

195 Cfr. P. A. Fisher, op. cit., pag. 44.

196 Ibid., pag. 47.

197 Cfr. P. N. Deschamps s.j., op. cit., vol. I, pagg. 283 a 317.

198 Cfr. P. A. Fisher, op. cit., pag. 42.

199 Cfr. J. Marqués-Rivière, op. cit., pagg. 226, 232, 233.

200 Ibid., pag. 236.

201 Ibid., pag. 238.

202 Ibid., pag. 242.

203 Ibid., pag. 252.

204 è chiamata qui «iniziazione» l'ammissione ai misteri della Massoneria ottenuta progressivamente quando l'adepto passa da un Grado al Grado superiore.

205 Cfr. O. Wirth, L'idéal initiatique, pagg. 8, 10, 36, 58; cit. in L. de Poncins, Christianisme et Franc-maçonnerie, pag. 122.

206 Cfr. O. Wirth, Le livre du compagnon; cit. in L. de Poncins, Christianisme et Franc-maçonnerie, pag. 123.

207 Cfr. S. S. Leone XIII, Lettera al popolo italiano, 1892.

208 Cfr. S. S. Leone XIII, Lettera Enciclica Humanum genus, del 20 aprile 1884

 

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