di Giuseppe Cosco 1
è stata grande la polemica sullo scrittore francese Lèon Bloy (1846-1917), del quale l'Editore Adelphi ha ripubblicato il libro del 1892 Dagli ebrei la salvezza. Bloy, reputato un fervente cattolico, già nel suo L'anima di Napoleone parlava di Napoleone in questi termini: «La faccia di Dio nelle tenebre […], uno strumento divino». Nel libro ristampato da Adelphi l'ha detta o, meglio, l'ha scritta proprio grossa. Del Paraclito annunciato da Cristo egli si disse certo che «è talmente il nemico, talmente l'identico a quel Lucifero che fu chiamato Principe delle Tenebre, che è quasi impossibile separarli» 4. Secondo Raymond Barbeau (1930-1992), biografo di Bloy, le rivelazioni allo scrittore furono fatte dalla sua amante Anne-Marie Roulé, una prostituta medium. Bloy fu un fervido seguace di una Gnosi luciferina denominata «Esegesi simbolica» 5.
La vita del pittore Amedeo Modigliani (1884-1920) cela un segreto inquietante. Il pittore poneva spesso, accanto alla sua firma, il numero della Bestia dell’Apocalisse, il 666. Molti dei suoi scritti, scrive acutamente la studiosa di Storia dell'Arte Maria Vescovo, «sono "segnati" da simboli, lettere ebraiche, numeri (si nota il 6 nei riccioli sulla fronte delle figure femminili, gli orecchini a triangolo), sigilli (il sigillo di Salomone o Stella di Davide) che Modigliani ha volutamente "nascosto" nelle opere, per canalizzare una seconda lettura che doveva essere compresa da pochi» 6. Un Modigliani pittore inconsueto, che ha profonde conoscenze esoteriche e, sembrerebbe, anche convinto di essere un predestinato, «un messia, o Yehovah - bellezza, Dio - che trasforma la materia grezza, o colui che possiede la Saggezza [...]. I riscontri sono moltissimi, e non certo casuali, si trovano parecchie opere che possono documentare e confermare tutto questo» 7.
Nel mondo del grande schermo le cose
vanno anche peggio. La guardia del corpo dell'armatore greco
Aristotele Socrate Onassis (1906-1975), Frank Monte, in una
autobiografia-scandalo, ha fatto rivelazioni incredibili. Monte, che
è stato l'uomo accanto al quale Onassis ha trascorso gli
Il mago nero
Aleister Crowley
(1875-1947) è popolare anche tra i vip della musica rock:
«Già i Beatles lo avevano inserito fra le "persone che ci
piacciono" sulla copertina del famoso Sergeant Pepper […].
Jimmy Page (già dei Led Zeppelin) è uno dei maggiori collezionisti
mondiali di
Non perse tempo e fece convocare nel suo studio i Beatles e i più stretti collaborati per dare loro la sorprendente notizia. Con sguardo ieratico, quando li ebbe tutti dinanzi, rivelò la buona novella agli esterrefatti amici: «Ho una cosa molto importante da comunicarvi - attaccò - Sono Gesù Cristo, sono tornato...». Poi ci fà sapere Goldman: «Chiese che la Apple (la casa discografica; N.d.R.) preparasse un comunicato stampa per annunciare immediatamente il suo ritorno...», di Gesù Cristo naturalmente 14.
Yoko Ono e John Lennon avevano anche una particolare attrazione per l'antico Egitto. Un giorno, Yoko arrivò perfino a comprare una mummia, il perché è presto svelato. Era convinta che quel corpo mummificato fosse una delle sue precedenti incarnazioni. Albert Goldman scrive nel suo libro che «essere una principessa egizia era solo una delle fantasie di Yoko. Lei e John godevano anche dell'idea di essere la reincarnazione di Napoleone e Giuseppina» 15.
Yoko Ono fece molto altro ancora. Un bel
giorno del 1977 si rivolse ad un suo fidatissimo amico e gli disse
che voleva conoscere una vera strega. Il motivo di tale richiesta,
spiega Goldman, derivava dal fatto che la compagna dell’ex beatle
si era messa in testa di legare, indissolubilmente, a sè Lennon e
perciò le serviva l'aiuto di una strega. Il suo amico John Green
prima la stette a sentire
Jim Morrison (1943-1971) era uno stregone. Nel 1970 sposò a New York Patricia Kennealy col rito stregonesco della Wicca. Queste streghe venerano le forze primordiali della natura, la Grande Madre e il Dio Cornuto. Ray Manzarek, tastierista dei Doors, parlando della musica del complesso dei Doors ebbe a dire: «La nostra è proprio come una cerimonia tribale e Jim è lo sciamano [...]. Gli allucinogeni ci aiutano ad entrare più rapidamente e più profondamente in questa dimensione» 17. Morrison specificò meglio: «La nostra è una ricerca nei territori dell'Ignoto [...]. L'Oscurità, il Male, il Selvaggio sono per noi territori da sondare, da percorrere cavalcando il Serpente» 18. Le sue orazioni predicavano, tra l'altro: «Il mio è anche un invito rivolto ai poteri oscuri, alle forze del male, perché escano allo scoperto» 19.
Sono molti altri gli idoli del rock che non nascondono la loro simpatia per il diavolo. I Rolling Stones, adesempio, fanno esplicito riferimento a Satana in diverse loro canzoni. Ecco alcuni titoli esemplificativi: Simpathy for the Devil («Comprensione per il diavolo»), Sweet Black Angel («Dolce angelo nero»), Invocation of my Demon Brother («Invocazione al mio fratello demone»), To Their Satanic Majesties Request («Su richiesta delle loro maestà sataniche»), Dancing with Mr. D. («Ballando col signor D.»). E poi ci sono i Greateful Dead con Friend of the Devil («Amico del diavolo»); Eddie Kirkland con The Devil («Il diavolo»); il gruppo Venom con Welcome to Hell («Benvenuti all'inferno»); i Morbid Angel con Bleed for the Devil («Sanguina per il diavolo»); Diamanda Galas con The Litanies of Satan («Le litanie di Satana»), ecc... Non proseguo oltre, anche se la lista di complessi famosi, con analoghe simpatie, è molto lunga.
Altra sicura grande sorpresa desterà il sapere che, a quanto scrive Alessandro Barbera, il grande Walt Disney (1901-1966), «il padre di Topolino, fu membro di società iniziatiche, lanciò nei suoi cartoon messaggi esoterici, simpatizzò per Mussolini e frequentò il partito nazista americano». Secondo Barbera, «Disney iniziatico lo si trova soprattutto nei lungometraggi. Una cosa che si nota subito, in tutto l'arco della sua attività creativa, è che i fenomeni magici non sono mai per lui superstizione. Può trattare con serietà e con umorismo questi argomenti, ma non li svaluta mai» 20. L'attrice ventiseienne Sharon Tate, moglie del regista Roman Polansky, incinta di otto mesi, seviziata e uccisa nella sua villa al numero 10050 di Cielo Drive, Bel Air, Los Angeles, in California, il 9 Agosto 1969 tra mezzanotte e le due, dalla sètta del satanista Charles Manson, sarebbe stata lei stessa una seguace del diavolo.
Il settimanale Rosa&Nero, nel numero del 14 aprile 1995, sostiene che a dirlo è la stessa sorella di Sharon, Patti Tate, che nel suo libro Synonymous With Evil?, tra l'altro, racconta: «Pochi sanno che mia sorella era affascinata dal demonio. Sharon [...]. Quando aveva incontrato Roman Polansky, si era subito interessata a lui per la fama diabolica che il regista polacco si era conquistata con la sua opera e anche con alcuni episodi della sua vita». Una curiosità. Helter Skelter è il titolo di una canzone dei Beatles che, pare, abbia ispirato la strage compiuta, nel 1969, dal satanista Charles Manson e dai suoi seguaci.
Il movente, come confessarono, era accendere l'Helter Skelter, ossia scatenare il caos, dal titolo del brano dei Beatles. Manson affermerà che il testo in questione lo avrebbe ispirato. In ogni caso, agli atti del processo per la strage di Bel Air è allegata la convocazione, da parte della Corte, di Paul McCartney e di Jonn Lennon. Al giornalista Maurizio Blondet un misterioso individuo, che egli definisce come «un esperto di un genere assai speciale», confidò che anche l'attrice Jodie Foster avrebbe fatto parte, come sacerdotessa, della sètta Skull and Bones («Teschio e ossa»), e fece anche altri nomi di importanti personaggi dello scenario mondiale 21.
Note
1 Scritto reperibile alla pagina web http://cosco-giuseppe.tripod.com/mitologia/vita.htm 2 Cfr. F. King, Magia rituale, Mediterranee, Roma 1970. 3 Cfr. J. Webb, Il sistema occulto. La fuga dalla ragione nella politica e nella società del XX secolo, Sugarco Edizioni, Milano, 1989. 4 Cfr. L'Italia settimanale, del 28 settembre 1994, pag. 52. 5 Cfr. R. Barbeau, Un prophéte luciférien: Léon Bloy («Un profeta luciferino: Léon Bloy»), Ed. Montaigne, Parigi 1957. 6 Cfr. Risk - arte oggi, settembre-ottobre 1994, nº 14, pag. 11. 7 Ibid. 8 Cfr. Corriere della Sera, del 2 novembre 1991. 9 Cfr. M. Introvigne, Il cappello del mago, SugarCo, Milano 1990, pag. 388. 10 Ibid., pag. 386. 11 Ibid., pag. 291. 12 Cfr. Panorama, del 30 settembre 1994, pag. 140. 13 Cfr. L'Italia settimanale, del 2 Novembre 1994, pag. 57. 14 Cfr. A. Goldman, John Lennon, Mondadori, Milano 1988. 15 Ibid. 16 Ibid. 17 Cfr. W. Mandel, Jim Morrison. Lo Sciamano e il Peyote, Kaos Ed., Milano 1990, pag. 24. 18 Ibid. 19 Ibid., pag. 104. 20 Cfr. L'Italia settimanale, del 14 dicembre 1994. 21 Cfr. M. Blondet, Gli «Adelphi>» della dissoluzione, Ed. Ares, Milano 1994, pagg. 230-234.
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