Nel 1975, il giornalista Dick Russell intervistò Anton LaVey. Russell scrisse nell'intervista intitolata «The Satanist Who Wants To Rule the World» («Il satanista che vuole dominare il mondo») 8 che Anton LaVey era convinto che lui ed un'élite di satanisti avrebbero governato il mondo. LaVey si era servito di un opuscolo dell'occulto degli anni '30 e di alcune riflessioni estratte dal libro di Herbert George Wells (1866-1946) intitolato The Island of Dr. Moreau («L'isola del Dr. Moreau») per comporre un rituale.

 

Quest'ultimo comprendeva le seguenti parole: «L'Uomo è Dio. Noi siamo uomini. Noi siamo dèi. Dio è l'Uomo». Quando si legge questo libro, si comprende come questo rituale può adattarsi perfettamente al controllo mentale basato sul trauma. Infatti, le persone che frequentano i rituali segreti della Church of Satan, una volta entrante nella stanza dei riti due guardie incappucciate impediscono loro di uscire prematuramente dalle porte sbarrate.

 

I rituali sono stati definiti molto disgustosi. LaVey usava altari umani nudi per i rituali, come mostrano alcune fotografie scattate durante il battesimo satanico della figlia Zeena di tre anni officiato nel maggio del 1967. Forse la Church of Satan compie riti che comprendono l'evocazione demoniaca e l'adorazione di Satana? Sì, nella maniera più assoluta! Ad esempio, ecco alcune delle parole di un'importante evocazione usata nel corso dei suoi riti satanici:

 

«In nomine Dei nostri Satanas Luciferi excelsi! Nel nome di Satana, sovrano della Terra, Re del mondo, io comando alle forze delle tenebre di concedermi il loro potere infernale, io comando le Forze dell'Oscurità di concedermi il loro potere infernale! [...]. A tutti gli Dèi degli abissi, io comando che le cose di cui parlo vengano concesse! Venite innanzi e rispondete ai vostri nomi per manifestare i miei desideri! Ave Satana»!

 

 

Il libro di LaVey The Compleat Witch («La Strega completa») 9 difende chi realizza l'auto-comprensione e «abbraccia e cura teneramente il demone che ha dentro di sè». Nel libro The Satanic Witch («La Strega satanica») 10, egli afferma che per avere successo una strega deve fare un patto col diavolo. La sua «chiesa» ama cantare Hail Satan («Ave Satana»). Ai suoi adepti piace la legge di Crowley, «Fà ciò che vuoi». LaVey e alcuni dei suoi accoliti insegnavano che al centro di ogni persona c'è un demone che aspetta di essere liberato.

 

LaVey amava le Messe Nere e la profanazione di tutto ciò che è sacro per i cristiani. Nelle sue opere, egli esorta le persone spronandole a tirare fuori il loro lato «oscuro». In una sezione della Satanic Bible, egli suggerisce il sacrificio umano, ma si guarda bene dallo spingersi pubblicamente troppo in avanti. In pubblico, egli ha sempre negato che i satanisti dovrebbero compiere sacrifici umani.

 

Si dice che una volta uno dei medici appartenenti alla Church of Satan di San Francisco abbia trafugato dall'ospedale dove lavorava una gamba umana amputata, che fu cosparsa di Triple Sec e mangiata da LaVey e dal suo gruppo. La maggior parte dei rituali vengono officiati in segreto, per cui non c'è nessun modo di verificare le voci secondo cui mangerebbero carne umana, ma conoscendo la mentalità di alcuni membri della sètta, lo farebbero solo per avere un'esperienza nuova. L'editore William Randolph Hearst fu di grande aiuto ad Anton LaVey. La sua Avon Books pubblicò la Satanic Bible nel 1969 (venne distribuita alle librerie nel dicembre del '69).

 

Da allora ha superato le trenta ristampe. Il libro successivo di LaVey, The Satanic Rituals («I Rituali satanici»), venne pubblicato dalla Avon Books nel 1972. Esso parla del potere che i sacrifici di sangue conferiscono al mago. I giornali editi da Hearst gli diedero una grande pubblicità. LaVey ha sempre escogitato nuovi modi per promuovere la sua teologia. Anni fa, egli organizzò un sabba di streghe in topless sulla North Beach di San Francisco. Negli anni '90, la Church of Satan entrò nel business musicale dell'heavy metal. Essa iniziò a pubblicare un mensile intitolato The Cloven Hoof («Il piede caprino»), che per la maggior parte dei membri è stato il maggior modo di comunicare indirettamente con il Magus LaVey 11.

 

the compleat witch

the satanic rituals

the satanic witch

Da sinistra: The Compleat Witch, The Satanic Rituals e The Satanic Witch.

 

6-6-66: LaVey fonda la Church of Satan

 

Indubbiamente, il 1966 fu un anno fruttuoso per il vecchio diavolo. Fu l'anno in cui il beatle John Lennon (1940-1980) assicurò al mondo che il cristianesimo stava per uscire di scena:

 

«Il cristianesimo si eclisserà. Verrà meno e scomparirà. Non c'è bisogno di addurre argomentazioni; ho ragione, e i fatti dimostreranno che ho ragione. Adesso siamo più amati di Gesù; non so che cosa scomparirà per primo, se il rock'n'roll o il cristianesimo» 12.

 

Lennon, Paul McCartney e gli altri Beatles si recarono in India ad adorare un guru induista, e introdussero i loro guru e le altre vestigia di misticismo orientale nella cultura occidentale.

 

Il tutto in uno stato mentale confusionale a causa della marijuana, dell'LSD e della cocaina di cui facevano uso. La CIA e i poteri forti fecero in modo che le cose seguissero un certo corso. L'US Intelligence Agency mise il satanista Jerry Garcia (1942-1995) e i suoi Grateful Dead sul suo libro-paga. Secondolo lo storico Gerald Heard (1889-1971) e la Sri International, la CIA distribuì tonnellate di LSD ad una generazione giovanile di tossici. Si trattò di un esperimento di controllo mentale per verificare l'efficacia delle droghe allucinogene per scopi militari. Gli anni '60  videro il trionfo del sesso satanico di Hollywood con l'uscita nei cinema di Rosemary's Baby, un film realizzato con la consulenza di Anton LaVey.

 

Alla fine degli indulgenti anni Sessanta, l'America fu testimone di una scia di omicidi, di sesso deviato e di mutilazione satanica che raggiunse il suo culmine nel 1969 con i massacri perpetrati dalla Family di Charles Manson. Questi si era inspirato ad Anton LaVey. Anche altri furono ispirati dal «papa nero». Il famoso attore-cantante di colore Sammy Davis Jr. (1925-1990), si convertì al giudaismo e divenne un satanista praticante unendosi alla macabra congrega di adoratori del demonio di LaVey. Anche la biondissima Jayne Mansfield si unì alla sètta, e come lei fecero altri personaggi di Hollywood e di Las Vegas 13.

 

michael aquino, sammy davis jr. e anton lavey

Da sinistra: Michael Aquino, Sammy Davis Jr. e Anton Lavey.

 

Jack Parsons, Ron Hubbard e Anton LaVey 14

 

La Process Church che aprì i battenti a San Francisco, fu anch'essa una propaggine della Chiesa di Scientology, che fu una trovata di L. Ron Hubbard - un agente dell'Office of Naval Intelligence e il figlio di un Comandante della Marina militare americano. Prima di essere ispirato a creare la sua «chiesa», Hubbard era un socio e un discepolo di Jack Parsons, un esperto di missilistica e un avido seguace dell'occulto che contribuì alla realizzazione del prestigioso Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California. Allo stesso tempo, Parsons erano il capo del capitolo americano della sètta massonica dell'Ordo Templi Orientis (O.T.O.), un titolo che gli era stato conferito dal suo mentore Aleister Crowley, un occultista inglese.

 

Crowley aveva preso il comando dell'Ordo Templi Orientis nel 1922, quando Theodor Reuss - un occultista tedesco - lo aveva fatto entrare nell'Ordine. Nell'area della baia di San Francisco, Anton Szandor LaVey e Kenneth Anger, entrambi seguaci di Crowley, organizzarono la Church of Satan, di cui LaVey divenne una sorta di celebrità, il principe dei pagliacci del satanismo.

 

Da questa sètta nacquero in seguito il Tempio di Set - guidato dallo specialista in guerra psicologica Michael Aquino - e il Werewolf Order, fondato da Zeena LaVey e e da Nikolas Schreck, un grande ammiratore di Charles Manson (e del nazismo). Zeena LaVey e Nikolas Schreck sono anche entrati nella cronaca per aver tenuto una riunione pubblica l'8 agosto del 1988 per celebrare l'anniversario dell'assassinio brutale di Sharon Tate da parte della Family di Manson.

 

nikolas schreck e zeena lavey

 

LaVey, Crowley e il rock satanico

 

Il denominatore comune tra il rock demoniaco, Aleister Crowley e Anton LaVey è il satanismo. Tutti e tre sono anticlericali, disprezzano il cristianesimo e tutti quelli che professano il nome di Cristo. L'influenza di questi due personaggi sulla musica moderna è ampiamente attestata. Sulla copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band appaiono i Beatles e sullo sfondo, come disse Ringo Starr, «le persone che ci piacciono e ammiriamo» 15. Della stessa cover disse Paul McCartney: «Volevamo avere sul muro le fotografie di tutti i nostri eroi» 16.

 

Uno degli eroi dei Beatles era dunque il satanista infame Aleister Crowley (vedi sotto)! La maggior parte delle persone, specialmente nel 1967, non sapeva chi fosse Crowley, ma lo sapevano sicuramente i Beatles. Apparentemente, i Beatles presero sul serio Crowley, tanto che il beatle John Lennon, in un'intervista affermò:

 

«Tutta l'idea dei Beatles era di fare ciò che vuoi, giusto? Prendersi le proprie responsabilità, fare quello che vuoi senza danneggiare le altre persone, giusto? Fà ciò che vuoi ("Do What Thou Wilst"), senza fare male a nessuno» 17.

 

 

Una delle canzoni di grande successo degli anni '70 fu Hotel California, degli Eagles. La maggior parte della gente ignora che questo brano si riferisce Church of Satan, la quale ha sede in un albergo convertito in abitazione in California Street! All'interno della cover dell'album, tra le persone raccolte nella hall dell'albergo, in un loggiato interno, si vede il volto di Anton LaVey (vedi foto sotto)! La gente è convinta che gli Eagles lo abbiano fatto solo per vendere più dischi.

 

Sopra: la testa pelata di LaVey spunta in una delle

tre finestre visibili all'interno della cover di Hotel California.

 

E tuttavia, il manager degli Eagles, Larry Salter, nel corso di un'intervista concessa al Tribune-Herald di Waco 18, ha affermato che gli Eagles hanno rapporti con diversi membri della Church of Satan! Non sorprende, dunque, che una delle canzoni degli Eagles sia intitolata Have A Good Day in Hell («Abbi un buon giorno all'inferno»). Come si può vedere, Crowley e LaVey hanno avuto un'influenza profonda sulla cultura rock. Kurt Donald Cobain (1967-1994), era il leader dei Nirvana.

 

Cobain si suicidò il 5 aprile 1994. «Egli era ossessionato da Anton LaVey» 19, tanto da cercare di convincere LaVey a suonare il violoncello nell'album Nevermind dei Nirvana! Il coinvolgimento di Cobain nella stregoneria e nel satanismo spiega quale fosse la fonte della sua inspirazione e della sua abilità misteriosa che aveva di allettare, sedurre adescare i fans dei Nirvana. Cobain è stato descritto come uno che «scopriva melodie che nemmeno lui sapeva da che ispirazione venissero» 20.

 

Nell'occulto, questa pratica viene definita «scrittura automatica», ossia una forma di medianità in cui il compositore diventa una specie di canale. Questo è ciò che è accaduto a Cobain, che è divento un medium al servizio di entità sataniche. Persino il leggendario chitarrista Chuck Barry avrebbe esclamato: «Aveva un tocco che molti chitarristi ucciderebbero per averlo» 21. Ma è probabile che per avere quel tocco più che uccidere sia necessario vendere la propria anima.

 

Nel 1985, il giornale New Solidarity pubblicò un’intervista a Hezekiah Ben Aaron, il terzo uomo nella scala gerarchica della Church of Satan. Attualmente, Aaron è un cristiano convinto. Nel corso dell’intervista, egli rivelò che fu la sua «chiesa» a lanciare molti gruppi heavy metal, tra church of satancui i BLACK SABBATH, i BLUE ÖYSTER CULT e molti altri. A quel tempo, la Church of Satan era sotto la guida del Sommo Sacerdote Anton LaVey. Tuttavia, molti sono del parere che LaVey, in passato un domatore di leoni, fosse solo la facciata dietro cui si celava il vero Sommo Sacerdote, Kenneth Anger, colui che aveva trascinato i ROLLING STONES nell'occultismo. Ecco un estratto dell'intervista ad Aaron: «Stavo lavorando per la “chiesa” [...]. La “chiesa” aveva altre persone che erano degli intermediari presso altre compagnie. C'erano degli intermediari presso la Apple (la casa discografica fondata dai BEATLES; N.d.A.), la Warner Bros. e altre case discografiche. Alcuni di questi intermediari venivano da me e dicevano: “Ho per le mani una cassetta registrata e vorrei che tu la sentissi e mi dicessi se te la senti di sponsorizzare questo gruppo rock”. Io rispondevo: “Va bene, la sentirò”». Alcuni giorni dopo, Aaron richiamava l'intermediario e organizzava un altro incontro durante il quale gli diceva: «Io non ti do affatto 100.000 dollari e tu non firmerai nulla. Cosa ne sai se quello specchio sul muro non nasconda un vetro a specchio e non stiamo filmando o fotografando quello che sta accadendo in questa stanza? Il denaro che tu mi dovrai restituire, nel caso che il gruppo che mi stai proponendo non funzioni, è parecchio. Alcune volte gli interessi sono superiori al 60%». E continua Aaron: «Ora andrai in un negozio. Lì troverai i costumi e gli amplificatori. È già stato tutto pagato con i soldi che ti abbiamo dato. Ti stiamo organizzando una tournée e dei contratti. Sei sul nostro libro-paga».

 

Aaron ha poi spiegato che se il gruppo non faceva ciò che gli era stato detto, egli aveva ricevuto l’ordine di recuperare i soldi o di prendere altri «provvedimenti». Questi altri «provvedimenti» possono forse spiegare il «suicidio» di tante rockstars. La mafia della droga dispone di molti mezzi per eliminare quelli che non pagano...

 

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Note

 

8 Cfr. Argosy, giugno 1975, pag. 41

9 Dodd, Mead, New York 1971, pag. 266.

10 Feral House, Los Angeles 1969.

11 Vedi la pagina web

http://whale.to/b/sp/spra1.html

12 Cfr. Neewsweek, del 21 marzo 1966.

13 Vedi la pagina web

http://www.jesus-is-savior.com/False Religions/Illuminati/1966.htm

14 L'intero capitolo è stato estratto da un articolo di David McGowan intitolato There's Something About Henry («C'è qualcosa a proposito di Henry»), del giugno 2000.

15 Cfr. Hit Parader, ottobre 1976, pag. 14.

16 Cfr. Musician, Special Collectors Edition, «Beatles and Rolling Stones», 1988, pag. 12.

17 Cfr. D. Sheff-G. B. Golson, The Playboy Interviews with John Lennon and Yoko Ono, pag. 61. Da notare che Lennon menzionò il motto di Crowley usando la stessa forma arcaica utilizzata dal mago nero inglese.

18 Del 28 febbraio 1982.

19 Cfr. Mojo Magazine, settembre 1999, pag. 86.

20 Ibid., pag. 70.

21 Ibid., pag. 71.

 

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