titolo piccolo catechismo della controchiesa

di Dominicus 1

 

postato: 31 agosto 2022

 

 

 

Premessa

 

La storia dell'umanità, nella sua trama fondamentale, è costituita dalla lotta permanente che la contro-chiesa (San Paolo già la chiamava il «mistero di iniquità») conduce contro la vera Chiesa, il Corpo mistico di Gesù Cristo. Questo è ciò che alcuni grandi spiriti, illuminati da Dio, ci hanno chiaramente spiegato: Sant'Agostino di Ippona, quando ha descritto la lotta delle due città che due amori diversi hanno generato; Sant'Ignazio di Loyola quando ha parlato del combattimento tra i due stendardi.

 

E più recentemente, il Cardinale Louis-Edouard-Desire Pie, che fu uno dei grandi teologi del XIX secolo, ha mirabilmente riassunto ciò che fu, sul piano metafisico e teologico, la rivolta di Lucifero. Il mistero di iniquità è caratterizzato dal rifiuto della Grazia. Mentre nella creazione divina l'ordine naturale e l'ordine soprannaturale coesistono armoniosamente, da alcuni secoli assistiamo al satanico tentativo di dominazione luciferina, ad una rivolta della natura contro la Grazia e al tentativo di deificare la creatura umana.

 

massoneria demoniaca

 

 

PARTE PRIMA 2
LA CONTRO
-CHIESA

 

 

Si può dire che il genere umano è diviso in due campi nemici?

 

● Sì, è ciò che dice Papa Leone XIII (1810-1903) con tutta la Tradizione cattolica:

 

«Il genere umano, dopo che "per l'invidia di Lucifero" si ribellò sventuratamente a Dio creatore e largitore dei doni soprannaturali, si divise come in due campi diversi e nemici tra loro; l'uno dei quali combatte senza posa per il trionfo della verità e del bene, l'altro per il trionfo del male e dell’errore» 3.

 

leone XIII

 

Come si chiama il primo di questi campi?

 

«Il primo è il regno di Dio sulla terra, cioè la vera Chiesa di Gesù Cristo; e chi vuole appartenervi con sincero affetto e come conviene a salute, deve servire con tutta la mente e con tutto il cuore a Dio e all'Unigenito Figlio di Lui» 4.

 

chiesa cattolica

 

E il secondo campo?

 

«Il secondo è il regno di Satana, e sudditi ne sono quanti, seguendo i funesti esempi del loro capo e dei comuni progenitori, ricusano di obbedire all'eterna e divina legge, e molte cose imprendono senza curarsi di Dio, molte contro Dio» 5.

 

principe di questo mondo

 

Che cosa ci indica il Papa con quest'ultima frase?

 

● Ci indica che ci sono due gruppi distinti nel regno di Satana, detto anche contro-chiesa: da una parte ci sono quelli che lottano direttamente contro Dio (ad esempio, i comunisti e i massoni), e dall'altra quelli che vogliono fare a meno di Dio (ad esempio, i liberali). Ma entrambi fanno parte della stessa società.

 

Sant'Agostino ha già operato questa distinzione tra le due città opposte?

 

● Sì, questa opposizione si trova in Sant'Agostino (354-430), ed è lo stesso Papa Leone XIII che ce lo conferma:

 

«Questi due regni, simili a due città che con leggi opposte vanno ad opposti fini, con grande acume di mente vide e descrisse Agostino, e risalì al principio generatore di entrambi con queste brevi e profonde parole: "Due città nacquero da due amori; la terrena dall'amore di sé fino al disprezzo di Dio, la celeste dall'amore di Dio fino al disprezzo di sé"» 6.

 

sant'agostino di ippona

 

Il Papa afferma che le leggi delle due città sono opposte. Quali sono queste leggi?

 

● Poiché il Papa, seguendo Sant'Agostino, ci dice che i principî costitutivi di ogni città sono l'amore di sé e l'amore di Dio, le leggi saranno i mezzi privilegiati per arrivare a realizzare questo principio. Per la città terrestre, sarà la concupiscenza della carne (la lussuria e la gola), la concupiscenza degli occhi (l'avarizia), e la superbia della vita, secondo ciò che ha detto San Giovanni nella sua prima Lettera (1 Gv 2, 16) 7.

 

Al contrario, le leggi della città celeste saranno i tre consigli evangelici: la povertà (contro la concupiscenza degli occhi), la castità (contro la concupiscenza della carne) e l'ubbidienza (contro l'orgoglio della vita). Mediante la pratica di questi tre consigli, o almeno del loro spirito, si arriva facilmente alla perfezione della carità.

 

Quale conclusione si può immediatamente trarre da queste leggi opposte?

 

● Si può dire che i religiosi che fanno professione di praticare i tre consigli evangelici, saranno in qualche modo i soldati della città celeste. Saranno anche i più grandi nemici della contro-chiesa, e i primi a soffrire le sue persecuzioni.

 

Il Papa dice anche che le due città sono opposte a causa dei loro ideali. Potete spiegare quali?

 

San Tommaso d'Aquino (1225-1274), Dottore della Chiesa, spiega che l'ideale proposto dal capo della contro-chiesa, Satana, è la «libertà». È proprio di chi esercita il potere condurre coloro che governa al proprio fine (al proprio scopo). Il fine che il demonio si propone è di allontanare da Dio la creatura ragionevole: ed è per questo che fin dall'inizio ha tentato di allontanare l'uomo dall'ubbidienza al precetto divino; e questa avversione di Dio («aversio a Deo») ha ragione di fine (di scopo), in quanto la si ricerca sotto forma di libertà, secondo quanto ha detto il profeta Geremia:

 

«Poiché già da tempo hai infranto il tuo giogo, hai spezzato i tuoi legami e hai detto: "Non ti servirò"»! (Ger 2, 20).

 

san tommaso d'aquino

 

Pertanto, dunque, gli uomini, peccando, sono condotti a questa fine e cadono sotto l’impero e il governo del demonio. Perciò si dice che Satana è il loro capo 8.

 

Dunque i liberali hanno torto quando chiedono di introdurre l'ideale di «libertà» - proprio della contro-chiesa - all'interno della Chiesa cattolica?

 

● Infatti. Ascoltiamo il bel commento di Padre Thomas Pègues o.p. (1866-1936) a questo articolo di San Tommaso d'Aquino nella sua opera Commentaire de la Somme théologique (1933):

 

viva la libertà«Non è forse al grido di "viva la libertà" che si son visti perpetrare tutti gli attentati e tutti i crimini contro Dio, contro la Chiesa e contro ogni autorità legittima che vuole comandare nel loro nome? Come sarebbe bello poter consegnare questa dottrina di San Tommaso alla meditazione dei tanti spiriti ingenui che si persuadono che non c'è niente che non sia lodevole ed eccellente in questo grido che è diventato il grido di adunata nella società moderna. Non è altro, in definitiva, che il grido di rivolta del grande nemico di Dio e degli uomini: ed è lanciandolo alle folle che le raduna, in tutto l'Universo, sotto lo stendardo della sua ribellione. Nella misura in cui gli uomini ubbidiscono a questo grido, cadono, ci dice San Tommaso, sotto l'impero e il governo del demonio» 9.

 

Sopra: il frontespizio dell'opera

Commentaire de la Somme théologique.

 

Quindi San Tommaso d'Aquino ammette l'esistenza della contro-chiesa?

 

● Sì, in questo articolo, «uno dei più importanti di tutta la santa dottrina», come scrive Padre Pègues, San Tommaso spiega che i «malvagi» formano un «corpo mistico» di cui il diavolo è la testa, come i «buoni» formano il Corpo mistico della Chiesa, di cui Cristo è il Capo. Tuttavia, non c'è una simmetria perfetta: infatti, Cristo esercita un'influenza interiore sui Suoi membri (tramite la Grazia divina) nello stesso momento in cui li governa esternamente (mediante la Sua legge e i Suoi ministri..., ossia per mezzo di tutto ciò che ci manifesta la Sua volontà).

 

Il demonio non può penetrare dentro la volontà; sarà la testa a causa del solo governo esterno. Ed egli governa portando, al grido della «libertà», gli uomini al suo fine, al suo scopo che è di deviare da Dio. Il leviatano (figura del demonio), dice Giobbe, è «il re su tutte le fiere più superbe» (Gb 41, 26).

 

demonio

 

 

Questa distinzione delle due città è antica nella Chiesa?

 

● La si trova già nei Padri apostolici, fin dal I secolo: ad esempio, la Didaché (composto negli anni 90-100), il primo catechismo della religione cattolica, oppone la via della luce alla via dei nemici di Dio:

 

«Ora questa è la via della vita: innanzi tutto amerai Dio che ti ha creato, poi il tuo prossimo come te stesso; e tutto quello che non vorresti fosse fatto a te, anche tu non farlo agli altri [...]. La via della morte invece è questa: prima di tutto essa è maligna e piena di maledizione: omicidi, adultèri, concupiscenze, fornicazioni, furti, idolatrie, sortilegi, venefici, rapine, false testimonianze, ipocrisie, doppiezza di cuore, frode, superbia, malizia, arroganza, avarizia, turpiloquio, invidia, insolenza, orgoglio, ostentazione e spavalderia».

 

didaché

 

Potete citare un altro testo simile risalente alla stessa epoca?

 

● Sì, l'Epistola di Barnaba (scritta nel 96-98), che dichiara:

 

«Due sono le vie dell'insegnamento e della libertà; quella della luce e quella delle tenebre. Grande è la differenza tra queste due vie. Per l'una sono disposti gli angeli di Dio apportatori di luce; per l'altra gli angeli di Satana. L'uno è il Signore dei secoli nei secoli, l'altro è principe di questo tempo di iniquità» 10.

 

bivio bene e male

 

Dunque non è stato Sant'Agostino ad inventare la distinzione tra le due vie?

 

● No, ma l'ha messa magnificamente in luce. Citiamo, per il nostro piacere, il Dottore di Ippona 11:

 

uomo giusto«Due amori quindi hanno costruito due città: l'amore di sé spinto fino al disprezzo di Dio ha costruito la città terrena, l'amore di Dio spinto fino al disprezzo di sé la città celeste. In ultima analisi, quella trova la gloria in sé stessa, questa nel Signore. Quella cerca la gloria tra gli uomini, per questa la gloria più grande è Dio, testimone della coscienza. Quella solleva il capo nella sua gloria, questa dice al suo Dio: "Tu sei mia gloria e sollevi il mio capo" (Sl 111, 4). L'una, nei suoi capi e nei popoli che sottomette, è posseduta dalla passione del potere; nell'altra prestano servizio vicendevole nella carità chi è posto a capo provvedendo, e chi è sottoposto adempiendo. La prima, nei suoi uomini di potere, ama la propria forza; la seconda dice al suo Dio: "Ti amo, Signore, mia forza" (Sl 17, 1). Nella prima città, perciò, i sapienti, che vivonouomo malvagio secondo l'uomo, hanno cercato i beni del corpo o dell'anima o tutti e due; oppure quanti hanno potuto conoscere Dio non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. Mentre si dichiaravano sapienti (cioè gonfiandosi nella loro sapienza sotto il potere dell'orgoglio), sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili (nella pratica di questa idolatria essi sono stati alla testa dei popoli o li hanno seguiti). Hanno venerato e adorato la creatura al posto del Creatore, che è benedetto nei secoli (Rm 1, 21). Nell'altra città invece non vi è sapienza umana all'infuori della pietà, che fa adorare giustamente il vero Dio e che attende come ricompensa nella società dei santi, uomini e angeli, che Dio sia tutto in tutti (1 Cor 15, 28)» 12.

 

Si può dire che, in questo caso, Sant'Agostino abbia conservato qualche traccia del manicheismo che aveva professato in gioventù?

 

● Niente affatto. Dopo la sua conversione, Sant'Agostino fu un avversario spietato del manicheismo 13. Non bisogna confondere il dualismo completamente legittimo del tema delle due città con il manicheismo. Mons. Jean-Joseph Gaume (1802-1879), in un interessantissimo libro intitolato Le Traité du Saint-Esprit («Il Trattato dello Spirito Santo»), dimostra che il mondo è sotto l'influenza di due spiriti contrari: lo spirito del bene e lo spirito del male. Ma si affretta ad aggiungere:

 

«Secondo il dualismo, questi due spiriti sono i veri dominatori del mondo. Questo non è affatto vero e, ci teniamo a precisarlo, essi non sono per nulla uguali tra loro. Pretendere una cosa del genere equivarrebbe a cadere nel manicheismo, un errore mostruoso che la ragione respinge e che la fede condanna. La verità è che questi due spiriti sono disuguali, di una disuguaglianza infinita. Uno è Dio, potenza eterna; l'altro, una semplice creatura, un essere della Sua infallibile saggezza, ma di cui l'uomo non potrà mai - finché è quaggiù - sondare la profondità, Dio ha lasciato a Satana il terribile potere di lottare contro di Lui; e, nel possesso del genere umano, di ottenere l'incerta vittoria» 14.

 

mons. jean-joseph gaume - le traité du saint-esprit

Sopra: Mons. Jean-Joseph Gaume

e il suo Le Traité du Saint-Esprit.

 

Questa opposizione è presente anche nel Vangelo?

 

● Su questo punto, Nostro Signore Gesù Cristo è molto chiaro: «Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro» (Mt 6, 24). Non c'è neutralità possibile: «Chi non è con me è contro di me» (Mt 12, 30). Nel Vangelo di San Giovanni si ritrova continuamente l'opposizione tra la luce e le tenebre, tra la vita e la morte.

 

E nella sua prima Lettera (1 Gv 3, 10), San Giovanni oppone i figli di Dio ai figli del diavolo. San Luca riporta queste parole di Nostro Signore Gesù Cristo: «I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce» (Lc 16, 8). Il che indica che la linea di demarcazione tra le due città è costituita dalla fede: tramite la luce della fede diventiamo partecipi della città di Dio, mentre quelli che rifiutano questa luce rimangono nelle «tenebre esteriori» della città terrestre.

 

figlio delle tenebre

 

Come viene designata la contro-chiesa nel Nuovo Testamento?

 

● Essa viene semplicemente chiamata «il mondo», termine che designa coloro che non hanno riconosciuto Nostro Signore (Gv 1, 10), e rimangono di conseguenza nelle tenebre (Gv 1, 5). Questo mondo è immerso nel male (o nel Maligno, in Satana; 1 Gv 5, 19). Satana è detto «il principe di questo mondo» (Gv 12, 31; 14, 30; 16, 11), il «dio» (2 Cor 4, 4; Ef 6, 12), l'ispiratore dei criteri del mondo o aspirazioni (Gv 8, 44,). È il mondo dell'errore o della seduzione (1 Gv 4, 1-6) non può ricevere lo Spirito di verità (Gv 14, 17) e Nostro Signore non ha pregato per esso (Gv 17, 9).

 

Anche San Paolo oppone la Chiesa alla contro-chiesa?

 

● Ecco alcuni passi molto chiari, in cui l'Apostolo delle genti distingue il Tempio di Dio, la vera Chiesa di Gesù Cristo, e quello degli idoli, la città terrestre:

 

«Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? Quale intesa tra Cristo e Beliar 15, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele? Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: "Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi", dice il Signore, "non toccate nulla di impuro. E io vi accoglierò, e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie", dice il Signore onnipotente» (2 Cor 6, 14-18).

belial

Sopra: un'antica rappresentazione

del demone Belial.

 

Si potrebbe citare anche Col 1, 13, in cui San Paolo rende grazie a Dio «che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto», e molti altri testi.

 

Questa separazione è presente anche nell'Antico Testamento?

 

● Sì, ad esempio nel primo Salmo, che serve da introduzione a tutto il salterio e ne riassume la spiritualità. È una meditazione sullo stato del mondo diviso tra giusti e peccatori (non c'è una terza via!) e sulla necessità di progredire, di camminare verso la perfezione, per non cadere sotto l'influenza del peccato e della sua concatenazione fatale.

 

Potete citare un altro passo dell'Antico Testamento?

 

● C'è un testo capitale che mostra allo stesso tempo il ruolo primordiale della Vergine Maria nella lotta tra le due città; è Gn 3, 15:

 

«Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».

 

ipsa conteret caput tuum

«Ipsa conteret caput tuum».

 

È fuor di dubbio, soprattutto dopo la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione, che questo versetto riguarda la Madonna. Ecco infatti ciò che dice Papa Pio IX (1792-1878) nella sua Bolla dogmatica Ineffabilis Deus, dell'8 dicembre 1854:

 

«Così la SS.ma Vergine, unita strettamente e inseparabilmente a Lui (Gesù Cristo), fu, per Lui e con Lui, l'eterna nemica del velenoso serpente, lo vinse, lo schiacciò sotto il Suo piede verginale e senza macchia, e gli ruppe la testa».

 

papa pio IX

 

Ci sono, dunque, due stirpi: quella della donna (della SS.ma Vergine Maria) e quella del Serpente (del demonio). Ed esse si fanno una guerra che
terminerà solamente alla fine del mondo.

 

Potete commentare questo testo?

 

● Ecco il commento che ne fa San Luigi-Maria Grignion de Montfort (1673-1716):

 

maria vince satana«È bene spiegarlo qui (questo versetto), a gloria della Vergine santissima, a conforto dei Suoi figli e a confusione del diavolo [... ]. Dio ha fatto e preparato una sola ma irreconciliabile inimicizia, che durerà ed anzi crescerà sino alla fine: l'inimicizia tra Maria, Sua degna Madre, e il diavolo, tra i figli e servi della Vergine santa e i figli e seguaci di Lucifero. Pertanto, la nemica più terribile del diavolo che Dio abbia mai creata, è Maria, sua santa Madre [...]. Dio non ha costituito soltanto una inimicizia, ma delle inimicizie; l'una tra Maria e il demonio, l'altra tra la stirpe della Vergine santa e la stirpe del demonio. In altre parole, Dio ha posto inimicizie, antipatie e odî segreti tra i veri figli e servi della Vergine santa e i figli e schiavi del demonio. Non si amano tra loro, non c'è intesa tra loro! Gli schiavi di Satana, gli amici del mondo - che è la stessa cosa! - hanno sempre perseguitato e continueranno più che mai a perseguitare quelli e quelle che appartengono alla santissima Vergine, come un giorno Caino ed Esaù, figure dei reprobi, perseguitarono i loro rispettivi fratelli Abele e Giacobbe, figure dei predestinati. Ma l'umile Maria riporterà sempre vittoria su quel superbo, e vittoria così grande, che riuscirà perfino a schiacciargli il capo, dove si annida il suo orgoglio. Ne svelerà sempre la malizia serpentina, ne sventerà le trame infernali, ne manderà in fumo i diabolici disegni e difenderà sino alla fine dei tempi i Suoi servi fedeli da quelle unghie spietate» 16.

 

san luigi-maria grignion de montfort

Sopra: statua di San Luigi-Maria Grignion

de Montfort mentre schiaccia il demonio.

 

Esiste una altro testo della Bibbia che mostra questo ruolo della Vergine Maria come Regina della Città celeste in lotta con il diavolo?

 

● Sì, il capitolo XII del Libro dell'Apocalisse parla di due grandi segni sotto forma di Donna e di drago:

 

«Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato» (Ap 12, 1-4).

 

maria vergine nell'apocalisse

«Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi

piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle».

 

Il seguito di questo capitolo mostra che il combattimento tra le due città si concentra soprattutto in un combattimento tra il drago e la Donna aiutata dagli angeli. Ora, Papa San Pio X (1835-1914) dice formalmente che questa donna rappresenta la SS.ma Vergine Maria:

 

«Un grande segno - è in questi termini che l'Apostolo San Giovanni descrive una visione divina - un grande segno è apparso nel cielo: una donna, rivestita di sole, che ha sotto i Suoi piedi la Luna, e, intorno alla Sua testa, una corona di dodici stelle. Ora, nessuno ignora che questa donna rappresenta la Vergine Maria che, senza perdere la Sua integrità, generò il nostro Capo» 17.

 

san pio X

 

Potete fornire un esempio noto nella Tradizione della Chiesa di questa divisione dell'umanità in due campi avversi?

 

● Sì, la famosa meditazione dei due stendardi che Sant'Ignazio di Loyola (1491-1556) pone nel quarto giorno della seconda settimana dei suoi Esercizi Spirituali:

 

Il primo preludio è il soggetto della meditazione: Cristo chiama tutti gli uomini e li vuole sotto la Sua bandiera, mentre Lucifero li vuole sotto la sua.

Il secondo preludio è la composizione vedendo il luogo: qui sarà vedere un grande campo nella regione di Gerusalemme, dove Cristo nostro Signore è il capo supremo dei buoni, e un altro campo nella regione di Babilonia, dove Lucifero è il capo degli avversari.

Il terzo preludio consiste nel domandare quello che voglio: qui chiederò di conoscere gli inganni del malvagio capo, e l'aiuto per difendermi da essi; e di conoscere la vera vita che il supremo e vero capitano insegna, e la grazia di imitarlo.

Primo punto. Immagino nel vasto campo di Babilonia il capo degli avversari, che siede su un grande seggio di fuoco e di fumo, orribile e spaventoso nell'aspetto.

Secondo punto. Considero che egli chiama a raccolta innumerevoli demoni e poi li sparge, chi in una città chi in un'altra, per tutto il mondo, senza tralasciare alcuna regione o luogo o stato di vita, né alcuna persona in particolare.

Terzo punto. Considero il discorso che egli rivolge loro, incitandoli a gettare agli uomini reti e catene; come di solito avviene, cominceranno ad attirarli con l'avidità delle ricchezze; così essi giungeranno più facilmente alla ricerca del vano onore del mondo, e infine ad un'immensa superbia. Vi sono perciò tre scalini: il primo è tre scalini egli spinge gli uomini a tutti gli altri vizi.

Tutto al contrario, si deve immaginare il sommo e vero capitano che è Cristo nostro Signore.

Primo punto. Considero Cristo nostro Signore, in un vasto campo nella regione di Gerusalemme, in luogo umile, bello e gradevole.

Secondo punto. Considero il Signore di tutto il mondo, che sceglie tante persone apostoli, discepoli e altri e li invia in tutto il mondo per diffondere la Sua santa dottrina tra gli uomini di ogni stato e condizione.

Terzo punto. Considero il discorso che Cristo nostro Signore rivolge a tutti i suoi servi e amici, che invia a questa missione» 18.

 

sant'ignazio de loyola - esercizi spirituali

Sopra: Sant'Ignazio di Loyola

e suoi Esercizi Spirituali.

 

È stato obiettato che la contro-chiesa non esiste in quanto non ha l'equivalente delle quattro note della Chiesa (unità, santità, cattolicità ed apostolicità). Cosa ne pensate?

 

● Non è stupefacente che la contro-chiesa non possieda queste quattro note che sono esclusive della vera Chiesa, e che servono a riconoscerla tra tutte le false religioni. Ma anche la contro-chiesa possiede le sue note. Esse sono descritte nell'articolo «Ecclésiologie comparée» («Ecclesiologia comparata») 19. Eccone una citazione:

 

solve et coagula«Dal punto di vista della causa formale (la nota che corrisponde all'"unità" della vera Chiesa), la contro-chiesa si nota soprattutto per il suo anti-cristianesimo; certamente, i raggruppamenti di cui è costituita (comunismo, Massoneria, islam, ecc...) saranno spesso in lotta gli uni contro gli altri, come i demoni all'inferno, ma hanno in comune questa volontà di distruggere la Chiesa e di rovinare così i piani di Nostro Signore. Per raggiungere questo obiettivo, la contro-chiesa passa per due fasi: "Solve et Coagula" 20; da qui i due aspetti della nota corrispondente: una fase di rivoluzione, per distruggere la società cristiana, e una fase di cospirazione per preparare il regno dell'Anticristo [...]. Quanto alla causa efficiente (la nota che corrisponde all'"apostolicità" della vera Chiesa), il diavolo è l'iniziatore della contro-chiesa, e i suoi accoliti ricevono da lui determinati poteri mediante il rito dell'iniziazione, come ha spiegato chiaramente René Guénon 21, che essendo massone lo sapeva bene. Infine, per ciò che riguarda la causa finale (la nota che corrisponde alla "santità" della vera Chiesa), il demonio attira quelli che influenza promettendo loro una falsa felicità. Ai comunisti, prometterà la società senza classi, ai musulmani un paradiso sensuale, ecc... Lo scopo proposto dal demonio ai membri del New Age è un tipo di fusione con l'energia cosmica, una trascrizione moderna del nirvana 22 orientale. La "spiritualità" orientale è largamente all'origine del movimento New Age».

 

La contro-chiesa, dunque, può essere definita con precisione?

 

● No, la contro-chiesa non è una società così precisa come la Chiesa cattolica, di cui si conoscono esattamente i capi (il Papa e i Vescovi) e i cui membri si riconoscono facilmente grazie ai segni visibili di tutti (la professione della fede, il battesimo, la sottomissione alla Gerarchia) e soprattutto che si definisce per le note che Nostro Signore gli ha dato e che saranno le stesse fino alla fine dei tempi.

 

La contro-chiesa ha un carattere sfumato, impreciso e mutevole: i suoi veri capi sono spesso sconosciuti, i suoi principali membri si nascondono nelle Società Segrete, e si adatta alle diverse epoche. E se il succitato articolo fornisce quattro note che permettono di distinguere le persone più attive dell'attuale contro-chiesa, ci sono molte persone che non corrispondono a queste quattro note e che, tuttavia, fanno parte della contro-chiesa.

 

In effetti, per appartenere alla contro-chiesa basta non appartenere alla Chiesa, perché «chi non è con me, è contro di me» (Mt 12, 30,). Tutti coloro che non fanno parte della Chiesa cattolica fanno parte della contro-chiesa, perché Gesù Cristo e la Sua Chiesa sono un tutt'uno.

 

Perché la contro-chiesa non è una società bene definita come la Chiesa cattolica?

 

● Ciò deriva in parte dal fatto che il demonio, pur essendo la «scimmia di Dio», non ha lo stesso potere. E, dunque, egli non può realizzare tra gli uomini che sono sotto il suo dominio una tale armonia e una tale unità che esistono solo nella vera Chiesa. Ma c'è un'altra ragione profonda e importante. Non avendola afferrata, certuni non hanno compreso la profonda differenza che c'è tra la contro-chiesa e la Chiesa di Gesù Cristo, e hanno concluso troppo rapidamente che la contro-chiesa non esiste. Per ben comprendere questo punto, citiamo un testo di Jean Vaquié (1911-1992), uno specialista della contro-chiesa:

 

«Questi due campi nemici sono due "corpi! che si comportano come due gemelli diversi di cui l'umanità è incinta e che partorirà: "Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto" (Rm 8, 22). I "capi" di questi due corpi, ovvero le teste di queste due posterità, sono Cristo e l'Anticristo. Cristo è apparso prima della Chiesa, e dunque ha preceduto il Suo Corpo Mistico, come nel caso di un bambino il cui parto si presenta bene e che è destinato alla vita. L'Anticristo, al contrario, apparirà dopo il suo corpo mistico, verrà per ultimo, alla fine dei tempi, come un bambino il cui parto si presenta male e che muore dopo la sua nascita. Durante tutta la loro gestazione, questi due corpi saranno diversi. Saranno dei fratelli nemici» 23.

 

jean vaquié

 

Nostro Signore, il fondatore della Chiesa, è venuto prima del Suo Corpo Mistico. Di conseguenza, ha potuto istituire una Gerarchia per succederGli: San Pietro e gli altri Apostoli che hanno avuto dei successori. Ma il capo supremo terrestre della contro-chiesa, l'Anticristo, verrà solamente alla fine dei tempi; e di conseguenza, nella contro-chiesa, che è il suo «corpo mistico» 24, i capi non sono i suoi vicari, ma solamente delle sue prefigurazioni.

 

Tale differenza comporta delle conseguenze sulla questione della gerarchia della contro-chiesa?

 

● Sì, una conseguenza non trascurabile: mentre la successione apostolica è importante per la Chiesa cattolica (per fare parte della vera Gerarchia della Chiesa, bisogna essere successore degli Apostoli), tale questione non si pone per la contro-chiesa. In quest'ultima, c'è una certa successione, o una trasmissione di poteri. L'occultista e massone Réné Guénon (1886-1951) dava una grande importanza a questa trasmissione per mezzo dell'iniziazione.

 

E di fatto, l'iniziazione è un mezzo per porsi sotto l'influenza demoniaca . Ma non è così necessaria. Anche Réné Guénon ammetteva alcuni casi di iniziazioni spontanee. Infatti, si vedono certi capi prestigiosi della contro-chiesa di cui non si è sicuri che siano mai stati iniziati. Il demonio li ha costituiti direttamente, in seguito ad un patto cosciente o incosciente contratto con lui.

 

réné guénon

 

L'espressione «contro-chiesa» è un termine tradizionale per designare il campo di Satana?

 

● È d'uso corrente tra gli autori cattolici dall'inizio del XX secolo 25. Ecco, ad esempio, una citazione di Padre Henri Hello (1859-1941) 26 estratta dalla sua opera La Mystique de la Révolution («La mistica della Rivoluzione») 27:

 

«Per rendersi conto delle lotte che la Chiesa e l'ordine sociale cristiano nato da essa hanno dovuto sostenere, è necessario conoscere la contro-chiesa, chiamata da Nostro Signore "le porte degli inferi". "Su questa pietra costruirò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa" (Mt 16, 18)».

 

et portæ inferi non prævalebunt

«Et portæ inferi non prævalebunt».

 

Sembra che anche Mons. Ernest Jouin (1844-1932), fondatore della Revue Internationale des Sociétés Secrètes («Rivista Internazionale delle Società Segrete») ne abbia divulgato l'impiego tra le due guerre mondiali.

 

mons. ernest  jouin - revue internationale des sociétés secrètes.

Mons. Ernest Jouin e la sua

Revue Internationale des Sociétés Secrètes.

 

Ma se l'espressione è abbastanza recente, la realtà designata risale all'inizio del cristianesimo e ha ricevuto varie denominazioni: il «mondo», la «Sinagoga di Satana» (Ap 2, 9), il «mistero di iniquità» (2 Ts 2, 7), le «porte degli inferi» (Mt 16, 18), i «figli del diavolo» (1 Gv 3, 10), la «città terrestre» (La Città di Dio, 14, 28), la «città del diavolo» (La Città di Dio, 20, 11), la «città empia» (La Città di Dio, 20, 9-14), il «corpo del demonio» (De doctrina christiana 3, 37), la «moltitudine degli empi che formano il corpo del diavolo» (Somma Teologica, III, q. 8, a. 7-8), ecc...

 

contro-chiesa

Sopra: il demonio e alcuni dei

suoi «santi» alla rovescia.

 

È vero che Maritain negava l'esistenza della contro-chiesa?

 

In effetti, il filosofo francese Jacques Maritain (1872-1973), volendo negare che l'ebraismo infedele a Cristo costituisca una parte della contro-chiesa, negava l'esistenza di qualsiasi contro-chiesa, poiché affermava che Israele «non è una contro-chiesa. Allo stesso modo, non esiste un contro-Dio o una contro-Sposa» 28. Ma Maritain aveva alcune idee curiose sul demonio e sull'inferno.

 

Egli sosteneva, in un specie di saggio o di poesia, che il demonio, come tutti i dannati, potrebbe essere perdonato. Non per andare in paradiso, ma per andare nel limbo a godere una felicità naturale, mescolata alla tristezza di essersi escluso dal cielo. L'Autore confessa di dare qualche importanza alle sue fantasticherie:

 

the devil«Secondo le parole di Ernest Hello, che Bloy ha ripreso e arrangiato, i santi si appelleranno alla Tua giustizia e alla Tua gloria [...]. E perché non potrebbero essere esauditi? Perché l'eccesso del miracolo non potrebbe rispondere al loro eccesso d'amore - miracolo di bontà nella giustizia stessa? [...] Un miracolo, e solo un miracolo, può cambiare tutto questo. Dico di lasciarli agli inferi, ma di trasferirli solamente dagli abissi alle cime dell'inferno eterno [...]. Colpita al centro di sé stessa, la volontà, fino a quel momento confermata nel male, viene miracolosamente orientata, come verso il vero fine di ogni natura, verso Dio autore della natura, verso questo Dio che amava e detestava al tempo stesso. Soprattutto ora lo ama, di questo stesso amore naturale che spunta naturalmente, al momento della risurrezione dei corpi, nell'anima dei bambini morti senza battesimo, e che la volontàdemon di cui parliamo ora riceve per puro miracolo. Questo dannato "perdonato" (sempre dannato, ma perdonato) lascia i luoghi più profondi, destinati al fuoco, e viene trasportato nel limbo. Sebbene rimanga ferito, godrà di quella felicità naturale di cui abbiamo parlato più sopra, e che è ancora un inferno allo sguardo della gloria [...]. E adesso, questo miracolo si rinnova anche ad intervalli di tempo grandi quanto si vorrà; poiché l'eternità esaurisce tutti i tempi, bisognerà che ad un certo momento i luoghi più profondi degli inferi siano svuotati. Se sarà così, senza dubbio Lucifero sarà l'ultimo ad andarsene. Per un certo tempo sarà solo nell'abisso, e crederà di essere l'unico condannato ai tormenti senza fine, e il suo orgoglio sarà senza limiti. Ma per lui, perciò, si pregherà e si griderà. E alla fine anch'egli sarà restituito al bene, nell'ordine della sola natura, reso suo malgrado all'amore naturale di Dio, portato per miracolo in questo limbo in cui la notte brilla di stelle. Riprenderà il suo ufficio di principe - sempre reietto - a riguardo della gloria; amato di nuovo, a riguardo della natura» 29.

 

jacques maritain

 

Cosa bisogna rispondere a Maritain?

 

● San Tommaso d'Aquino ha già risposto in anticipo, nel suo commento al Vangelo di San Matteo:

 

«Certuni, come Origene, hanno voluto che il supplizio non sia eterno. Dunque, essi dicono che un giorno ogni supplizio finirà. Ed essi affermano che ciò che è detto nel Vangelo ("E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna"; Mt 25, 46), è detto in maniera esagerata. Ma Sant'Agostino risponde: "Se non è così, anche quando è detto che i giusti andranno alla vita eterna sarebbe un’esagerazione"» 30.

 

supplizio eterno

«E se ne andranno, questi al supplizio eterno...».

 

Ecco il testo di Sant'Agostino:

 

«E non si può dire, come parecchi che si illudono, che il fuoco è detto eterno, ma non la combustione. Pensano, infatti, che coloro a cui la salvezza è promessa attraverso il fuoco, a causa della loro fede morta, passeranno attraverso questo fuoco eterno, in modo che il fuoco che c'è sarà eterno, ma la loro combustione, o l'opera del fuoco su di essi, non sarà eterna. Mentre Nostro Signore, prevedendo questa opinione, conclude il suo discorso dicendo: "E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna"» 31.

 

Lo stesso Sant'Agostino dice altrove:

 

«Tra quelli che negano l'eternità delle pene dell'inferno, il più misericordioso è Origene, che ha creduto che il demonio stesso e i suoi angeli, dopo rigorosi e lunghi supplizi proporzionati ai loro errori, avrebbero ottenuto la loro liberazione e sarebbero ritornati nella società dei santi angeli. Ma la Chiesa l'ha giustamente condannato per questo errore e per altri ancora» 32.

 

inferno

«Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato

per il diavolo e per i suoi angeli» (Mt 25, 41).

 

Quanto alla ragione sulla quale poggia Maritain, ossia la preghiera dei Santi in favore dei dannati, ecco ciò che ne pensa Papa San Gregorio Magno (540-604):

 

«Si obietta ancora: "Ma come si può credere alla santità di coloro che non pregheranno affatto per i loro nemici che vedranno allora in preda alle fiamme"? I Santi pregano per i loro nemici, affinché le loro preghiere possano portare i loro cuori ad un pentimento utile e salutare, ma perché pregherebbero per quelli che non possono più in nessuno modo essere separati dall'iniquità»? 33.

 

papa san gregorio magno

 

Dunque, invece di sognare con Maritain ad un tipo di «redenzione universale», è preferibile pensare che il demonio resterà il demonio e che la contro-chiesa esiste.

 

Si può appartenere contemporaneamente alla Chiesa e alla contro-chiesa?

 

● Sì, lo si può in una certa misura, per il fatto che la Chiesa è composta di una anima e di un Corpo. Si può appartenere all'anima della Chiesa, senza appartenere al Suo Corpo; è il caso di quelli che hanno il battesimo di desiderio e allo stesso tempo la fede e la carità soprannaturale, ma che non hanno ancora ricevuto il battesimo.

 

È probabile che queste persone appartengano esteriormente alla contro-chiesa, ma interiormente, per desiderio, siano membri della Chiesa cattolica. Ma si può appartenere anche al Corpo della Chiesa senza appartenere alla sua anima; è il caso di quelli che sono in stato di peccato mortale. Essi sono membri della Chiesa, se sono battezzati, e se non sono né eretici né scismatici, ma in realtà, appartengono spiritualmente alla contro-chiesa, e, se muoiono in questo stato, passano direttamente all'inferno, che è lo stato finale e definitivo della contro-chiesa.

 

Appartengono a questa particolare categoria i membri della Gerarchia della Chiesa che hanno rigettato la fede: se non sono manifestamente eretici, ma sono contro Nostro Signore e contro la Sua Chiesa che tentano di distruggere dall'interno. San Giovanni dice che questi «anticristi» non sono dei nostri, pur essendo con noi (1 Gv 2, 19).

 

il demonio vuole distruggere la chiesa dall'interno

Sopra: il demonio vuole distruggere la Chiesa cattolica, soprattutto operando dall'interno attraverso i falsi cristiani (gli eretici)...

 

Nella contro-chiesa c'è unità di pensiero e di azione?

 

La contro-chiesa è molto eterogenea, poiché contiene tutti coloro che non sono nella Chiesa. Tuttavia, si può parlare di una certa unità di pensiero e di una certa unità di azione che proviene dall'influenza del suo unico capo invisibile, il demonio. Egli è un angelo decaduto. E gli angeli sono assai diversi dagli esseri umani: essi non ritornano mai sulle decisioni prese. In ogni epoca, il diavolo influenzerà gli uomini che sono sotto il suo potere in modo analogo.

 

Il «corpo mistico» del demonio.

 

 Il pensiero della contro-chiesa è chiamato «Gnosi», mentre l'azione della contro-chiesa è detta «la congiura anticristiana», o «complotto contro la Chiesa».

 

 

PARTE SECONDA
LA GNOSI

 

 

Che cos'è la Gnosi?

 

● Essendo l'intelligenza dell'uomo fatta per conoscere la verità, e specialmente la Verità suprema che è Dio, essa raggiunge normalmente quaggiù questa conoscenza per mezzo della fede, preludio della visione beatifica. Poiché si distrugge bene solamente ciò che si può sostituire, il demonio propone a coloro che si mettono al suo servizio una contraffazione della fede che si chiama «Gnosi», dal greco gnôsis, termine che significa «Conoscenza».

 

Alcuni dicono che bisogna distinguere tra una Gnosi buona e una Gnosi falsa, o gnosticismo 34. Cosa bisogna pensarne?

 

● Le persone che fanno questa distinzione sono troppo favorevoli alla Gnosi. In realtà, se la parola greca gnôsis è stata utilizzata dagli scrittori cattolici della Chiesa dei primi secoli per designare la scienza della fede, la parola «Gnosi» è stata ben presto rilevata dai sistemi di pensiero erroneo della contro-chiesa, e occorre tradurre il parola gnôsis degli scrittori cattolici con «scienza». Di conseguenza, conviene rifiutare il parola Gnosi e non ammettere questa distinzione. Dice un proverbio: «Fategli ingoiare la parola, ed essi finiranno per ingoiare la cosa».

 

terzo occhio

Sopra: nell'occultismo, il cosiddetto «Terzo Occhio» permetterebbe all'iniziato di acquisire la vera Conoscenza (la Gnosi).

 

Quand'é che è apparsa la Gnosi per la prima volta?

 

● Quando il demonio ha proposto ad Adamo ed Eva di ricevere la «scienza del bene e del male», a patto di credere a lui, piuttosto che credere a Dio:

 

«No (sottinteso "Dio vi inganna, e dovete credermi"), non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male» (Gn 3, 5).

 

admo eva serpente eden

«Eritis sicut deus scientes bonum et malum».

 

In seguito, qual è stata la storia della Gnosi?

 

● È certo che alcuni uomini hanno continuato ad avere contatti con i demoni, e, di conseguenza, a riceverne delle conoscenze. Ma è difficile ricostruire la storia del Gnosi, perché questi rapporti degli uomini con l'inferno sono circondati di menzogna e di fumo. Certi pensano che la Gnosi sia apparsa in ambiente ebraico, sotto forma di Kabbalah, mentre altri sono del parere che sia apparsa in ambiente giudeo-cristiano e che abbia avuto per principale iniziatore Simon Mago, nel I secolo della nostra era.

 

kabbalah

Sopra: l'Albero della

Vita della Kabbalah.

 

Altri la vedono presente nella mitologia pagana, mostrando come dietro i diversi miti ci sia la presenza di un unico schema contrario alla vera religione. C'è probabilmente una parte di verità in tutte queste diverse spiegazioni, poiché la Gnosi è presente in tutte le false religioni che sono di origine demoniaca, o sotto influenza demoniaca, e in tutte le eresie 35. La sua influenza sarà più o meno grande a seconda dell'influsso che il demonio avrà sugli autori di questi errori.

 

La Gnosi forma un corpo dottrinale?

 

● Nella contro-chiesa non c'è un unico Credo come nella Chiesa. Infatti, essa non ha un capo che possa imporre con autorità una credenza ben stabilita, e non c'è nemmeno da parte dei membri della contro-chiesa una virtù analoga alla virtù di fede che unisca gli spiriti. Ma ci sono anche delle grandi linee di pensiero che si ritrovano un po' ovunque, specialmente presso i Gran Maestri della contro-chiesa. Ciò proviene dal fatto che il demonio ha il suo modo di pensare, e, come abbiamo detto, non cambia. Dunque, trasmetterà ai suoi adepti il suo modo di vedere le cose.

 

maestri della contro-chiesa

Sopra: alcuni tra i più celebri

Maestri della contro-chiesa.

 

Quali sono le linee principali di pensiero della Gnosi?

 

● Sono i frutti dell'orgoglio 36, che è il tratto caratteristico del demonio. C'è l'orgoglio dello spirito, che nega di sottomettersi alla verità rivelata. Ciò si manifesta in modi diversi: in certi sarà il razionalismo (la ragione che giudica tutto), in altri la ricerca di una Conoscenza superiore ottenuta con mezzi superstiziosi (ad esempio, i mantra). In un modo o in un altro, l'intelligenza si rifiuta di piegarsi alla verità, e gli uomini preferiscono le loro tenebre alla luce di Dio.

 

illuminazione interiore

Sopra: illuminazione tramite lo yoga.

 

C'è un'altra forma di orgoglio che consiste nel dividere gli uomini in caste, o in diverse categorie. Il caso più frequente è la separazione tra coloro che sono atti a ricevere un'«iniziazione» e che, dunque, possono avere accesso ad una Conoscenza superiore, «esoterica» (ossia per pochi eletti), e il resto degli uomini che deve accontentarsi di una conoscenza «essoterica» (aperta a tutti) molto inferiore alla prima.

 

Evidentemente, i sostenitori di queste teorie sono quelli che si pongono nella categoria superiore. C'è infine un'altra forma di orgoglio che consiste nel negare di riconoscersi peccatore. Il mezzo più semplice è di negare la responsabilità dell'uomo nel peccato (ad esempio, negando la libertà dell'uomo). Il male morale non esiste più, o è solamente un'apparenza di cui bisogna liberarsi. Il vero male è l'errore di cui ci si libera tramite la Conoscenza illuminativa o Gnosi.

 

 

La Gnosi è dualista?

 

● In apparenza sì, almeno in certi sistemi gnostici come il manicheismo. Ma si tratta di un'apparenza, perché in fondo, l'idea di un male che abbia un potere identico al bene non è affatto rassicurante per l'uomo. Inoltre, il demonio, che si presenta come «un angelo di luce», non sopporta di essere considerato uguale ad un «altro dio». Ecco perché i grandi iniziati, come René Guénon, sono monisti.

 

dualismo

 

Ed è lo stesso motivo per cui la Gnosi insiste sul principio di identità, e cerca di far credere che l'essere e il non-essere, il bene e il male possono identificarsi. È il fondo della filosofia moderna (pensate alla dialettica di Georg Wilhelm Friedrich Hegel; 1770-1831), e dunque al modernismo, come ha ampiamente dimostrato Padre Julio Meinvielle (1905-1973) nel suo libro De la Cabala al Progresismo («Dalla Cabala al progressismo»).

 

padre julio meinvielle - de la cabala al progresismo

Padre Julio Meinvielle e il suo libro

De la Cabala al Progresismo.

 

Di questo se ne sono accorti anche i Papi. Ecco, ad esempio, la prima proposizione condannata da Pio IX nel Sillabo (1864):

 

«Tutte le cose sono Dio e hanno la sostanza stessissima di Dio; e Dio è una sola e stessa cosa con il mondo, e quindi si identificano parimenti tra loro, spirito e materia, necessità e libertà, vero e falso, bene e male, giusto ed ingiusto».

 

pio IX - sillabo

Sopra: il Sillabo di Papa Pio IX.

 

Perché attribuite tanta importanza a René Guénon?

 

● Come abbiamo detto, la contro-chiesa progredisce, preparando il regno dell'Anticristo, e la sua marcia è in qualche modo inversa a quella della Chiesa, che ha il suo inizio nell'Incarnazione di Nostro Signore. Ecco perché, mentre i Padri della Chiesa, vale a dire i principali Dottori della Chiesa, sono venuti nei primi secoli, i principali dottori della contro-chiesa verranno solamente negli ultimi tempi.

 

Ora, René Guénon è probabilmente il più potente maestro che la contro-chiesa abbia conosciuto. Ciò è dovuto alla chiarezza del suo spirito, alle sue grandi conoscenze nel campo della Gnosi, al sostegno che ha ricevuto dai grandi iniziati, e verosimilmente ad un aiuto tutto particolare del demonio. Si può trovare una conferma di tutto ciò nel fatto che gli attuali principali rappresentanti della contro-chiesa subiscono tutti, più o meno, la sua influenza.

 

segno dell'occulto

 

Dov'è che la Gnosi si è più sviluppata?

 

● In Asia. La sua forma più pura è l'induismo, da cui è derivato il buddismo e il taoismo. In effetti, Réné Guénon ha ricercato la sua Gnosi nell'induismo e ne fa grandi elogi. È verosimilmente la ragione per cui il Vangelo fatica a penetrare in questi Paesi. Eppure, essi hanno avuto dei grandissimi missionari, come San Tommaso Apostolo, San Francesco Saverio (1506-1552) e una quantità impressionante di martiri.

 

San Francesco Saverio ha parole molto dure per i bramini dell'India che si opponevano con tutte le loro forze all'evangelizzazione. Anche il buddismo, malgrado il suo supposto culto della non-violenza, ha fatto dei martiri. Ad esempio, l’11 agosto 1949, un sacerdote svizzero, il beato Maurice Tornay (1910-1949), è stato ucciso a colpi di fucile dai lama tibetani perché voleva recarsi dal Dalai Lama per chiedergli il permesso di predicare il Vangelo nel Tibet.

 

padre maurice tornay

 

E il suo predecessore nella sua missione delle Indie, vicino al Tibet, era già stato avvelenato dai lama. Parecchie volte, ci furono degli inizi molto promettenti di evangelizzazione: dall'epoca apostolica, al XIII secolo con le missioni francescane e domenicane giunte fino in Cina e in Giappone, al XVI secolo con le missioni gesuite, francescane e domenicane in tutta l'Asia, all'inizio del XX secolo in Cina.

 

Ma finora il demonio è riuscito a ridurre l'espansione di queste prime cristianità, e la grande massa dell'Asia è ancora sotto il suo giogo. Tuttavia, bisogna segnalare anche la presenza della Gnosi nell'ebraismo attuale, sotto forma di Kabbalah. Questa forma di Gnosi è molto attiva nei nostri Paesi occidentali, soprattutto a partire dal Rinascimento. Secondo l'opinione di molti specialisti, è la Kabbalah ebraica che domina nella Massoneria.

 

massoneria

 

Certuni affermano che la Gnosi non esiste, perché la Chiesa non ne parla nei suoi documenti ufficiali

 

● È inesatto. I Padri della Chiesa, i Papi e i teologi hanno condannato numerose volte il pensiero della Gnosi, e ne hanno riconosciuto l'importanza: non è un caso se Papa Pio IX ha messo come prima proposizione condannata dal Sillabo, un'idea apertamente gnostica. Ciò che è esatto, è che la parola «Gnosi» è stata raramente utilizzata. E questo per diverse ragioni.

 

Innanzi tutto, gli errori condannati vengono designati con un termine ben preciso. Ora, raramente gli stessi gnostici si definiscono tali. Fu il caso di certe eresie dei primi secoli della Chiesa, ed è per questo che Sant'Ireneo di Lione (130-202) ha scritto un libro intitolato Contro le eresie. Un’altra ragione viene dal fatto che la Chiesa ama condannare degli errori precisi. Ora, come abbiamo detto, la Gnosi è più uno spirito e un insieme di grandi linee che un sistema preciso.

 

sant'ireneo di lione - contro le eresie

Sopra: Sant'Ireneo di Lione e il suo libro Contro le eresie.

 

Si può anche aggiungere che la Gnosi progredisce col tempo, man mano che si avvicina l'era dell'Anticristo. È verosimile, dunque, che, col passare del tempo essa si manifesterà più apertamente, e verrà condannata dalla Chiesa. Si potrebbe dire la stessa cosa della contro-chiesa: il suo nome non si trova negli atti del Magistero, ma vi si trova la realtà, come dimostriamo in questo piccolo catechismo. O ancora, si potrebbe dire che la parola «demonio» è poco adoperata nei testi del Magistero, e forse si troverebbe difficilmente un testo dei Papi o dei Concilî che condanna il demonio in quanto tale.

 

La Gnosi ha tentato di penetrare il pensiero cattolico?

 

● Sì, certamente. I primi tentativi di penetrazione risalgono agli inizi della Chiesa con Simon Mago. Al principio del XX secolo, c'è stato il caso di René Guénon che collaborava ad una rivista sul Sacro Cuore prima di essere denunciato dalla Revue Internationale des Sociétés Secrètes 37.

 

Quali altre opere recenti consigliereste per approfondire la questione della Gnosi?

 

● Si può leggere la succitata opera di Padre Julio Meinvielle 38, e gli studi del Prof. Jean-Claude Lozac'hmeur 39.

 

jean-claude lozac'hmeur

 

 

 

PARTE TERZA
IL COMPLOTTO

 

 

Affrontare un argomento che fa sorridere la maggio parte degli studiosi universitari; perché mai?

 

● Le università laiche e anticristiane post-rivoluzionarie sono completamente nelle grinfie del demonio. Ora, la prima preoccupazione del diavolo è di far credere che non esiste, o almeno che, se esiste, non è così cattivo come si dice, e che non complotta contro la Chiesa cattolica. Si pretende che l'idea del complotto sia stata avanzata unicamente a titolo di ipotesi da un gesuita, Padre Augustin Barruel s.j. (1741-1820), che scrisse durante la Rivoluzione Francese, molto vicino agli avvenimenti.

 

padre augustin barruel

 

Dopo la Restaurazione, sarebbero stati scoperti i limiti di questa concezione che è stata ripresa solamente dai sempliciotti e dai semplicisti. Vediamo chi sono questi sempliciotti e semplicistici. Innanzi tutto, lo stesso Spirito Santo:

 

«Fattosi giorno, i giudei ordirono una congiura e fecero voto con giuramento esecratorio di non toccare né cibo né bevanda, sino a che non avessero ucciso Paolo. Erano più di quaranta quelli che fecero questa congiura. Si presentarono ai sommi sacerdoti e agli anziani e dissero: "Ci siamo obbligati con giuramento esecratorio di non assaggiare nulla sino a che non avremo ucciso Paolo"» (At 23, 12-14).

 

sinedrio ebraico

Sopra: i membri del Sinedrio

cospirano per uccidere San Paolo.

 

Poi ci sono i Papi:

 

«È una forza nemica che, sotto l'istigazione e l'impulso dello spirito del male, non ha smesso di combattere il nome cristiano, e si è sempre associata a certi uomini per riunire e dirigere i loro sforzi distruttori contro le verità rivelate da Dio, e, per mezzo di funeste discordie, contro l'unità della società cristiana. Sono là, come le coorti disposte per l'attacco, e nessuno ignora quanto, in tutti i tempi, la Chiesa ha avuto a soffrire dei loro assalti. Ora, lo spirito comune a tutte le sètte anteriori che sono insorte contro le istituzioni cattoliche, ha ripreso vita nella sètta che si chiama "massonica", e che, fiera di potere e di ricchezza, non teme di attizzare con una violenza inaudita il fuoco della guerra, e di portarlo in tutti i campi più sacri» 40.

 

Sopra: stampa del periodo della Rivoluzione Francese. In essa, la dea Libertà scaccia con lo scettro della Ragione (da cui escono fulmini e luce) l'ignoranza e il fanatismo, simboli attribuiti alla religione cattolica. Notare l'Occhio onniveggente massonico nello scettro. Questa immagine racchiude in sé tutto l'odio delle sètte per Gesù Cristo e la Sua santa Chiesa.

 

Ciò che è da notare in questo documento, è che il Papa dice che questa «forza nemica» ha agito «in tutti i tempi». La Massoneria è una sua forma attuale. Dunque, non bisogna dire che i Papi abbiano combattuto solo contro la Massoneria, ma che avevano l'idea di un complotto più generale ordito contro la Chiesa cattolica.

 

C'é un altro testo altrettanto forte?

 

● Sì, è l'Esorcismo contro Satana e gli angeli ribelli, che Leone XIII fece pubblicare nel 1884, dovuto, si dice, ad una visione che egli ebbe dopo avere celebrato la santa Messa 41. Ecco il passaggio principale estratto dalla versione integrale:

 

san michele schiaccia satana«Anche ora, voi San Michele e tutto l'esercito degli Angeli beati, combattete la battaglia del Signore, come un tempo avete lottato contro Lucifero, il corifeo della superbia, e contro i suoi angeli apostati. Ed ecco, non poterono vincere, e il loro luogo non si trovò più nel cielo. Ed egli fu gettato, il grande drago, l'antico serpente, colui che è chiamato il diavolo o Satana, il seduttore del mondo intero, fu gettato sulla terra, e i suoi angeli furono gettati con lui (Ap 12, 8-9). Ora, ecco che questo antico nemico, "omicida fin dal principio" (Gv 8, 44), si è innalzato con veemenza, "travestito da angelo di luce" (2 Cor 11, 14), che ha per scorta l'orda degli spiriti perversi, e che percorre in ogni senso la terra, e si inserisce ovunque, in vista di abolire il nome di Dio e del suo Cristo, in vista di rubare, di fare perire e di perdere nella dannazione senza fine, le anime che dovevano incoronare la gloria eterna. Il drago malefico trasfonde, negli uomini mentalmente depravati e corrotti dal cuore, un fiotto di abiezione: il virus della sua malizia, lo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia, il soffio mortale del vizio, della lussuria e dell'iniquità universalizzata. La Chiesa, Sposa dell'Agnello Immacolato, eccola satura di amarezza e abbeverata di veleno, da nemici molto astuti; le loro mani empie sono cadute su tutto ciò che desidera di più sacro. Laddove fu istituita la sede del beato Pietro, e la cattedra della Verità, là hanno posto il trono della loro abominazione nell'empietà; in modo che essendo percosso il pastore, il gregge possa essere disperso. Oh, San Michele, capo invincibile, rendetevi dunque presente al popolo di Dio che è alle prese con lo spirito di iniquità, dategli la vittoria e fatelo trionfare».

 

I Sommi Pontefici hanno parlato di complotto prima di Padre Barruel?

 

● Sì, certamente. Ad esempio, hanno spesso denunciato la congiura dei protestanti contro la Chiesa cattolica. Hanno anche visto chiaramente il legame esistente tra la Rivoluzione Francese e queste prime congiure. Ecco, ad esempio, un testo di Papa Pio VI (1717-1799) del 1793, ossia di due anni prima dell'uscita del libro di Padre Barruel:

 

massoneria«Già da molto tempo, i calvinisti avevano cominciato a congiurare in Francia per la rovina della religione cattolica. Ma per giungere a questo obiettivo, bisognava preparare gli spiriti e abbeverare i popoli di quei principî empi che gli innovatori non hanno cessato di spargere nei libri che respiravano solamente perfidia e sedizione. È in questa prospettiva che si coalizzarono con i filosofi traviati. L'Assemblea Generale del clero di Francia del 1745 aveva scoperto e denunciato gli abominevoli complotti di tutti questi artigiani dell'empietà. E Noi stessi, fin dall’inizio del Nostro pontificato, prevedendo le esecrabili manovre di un partito così perfido, annunciammo il pericolo imminente che minacciava l'Europa, nella Nostra Lettera Enciclica, inviata a tutti i Vescovi della Chiesa cattolica, ai quali parlavamo in questi termini: "Strappate il male in mezzo di voi, vale a dire allontanate dalla vista dei vostri greggi, con grande forza e continua vigilanza, tutti questi libri appestati" 42. "Se si fossero ascoltate le Nostre parole e i Nostri pareri, non avremmo a gemere dei progressi di questa vasta cospirazione tramata ora contro i re e contro gli imperi"» 43.

 

papa pio VI

 

Altrove altri Papi hanno parlato di «congiura», di «abominevoli complotti», di «vasta cospirazione» prima di Padre Barruel.

 

Potete citare altri testi di Papi che parlano del complotto?

 

● Ce ne sono molti, soprattutto successivamente alla Rivoluzione Francese:

 

Papa Pio VII (1742-1823):

 

«Perché in quest'epoca di profonde miserie e di orribili tempeste, Satana non ha meno desiderato, che in ogni altra epoca anteriore, di passarci tutti al vaglio come il frumento [...]. Voi, dunque, prima di tutti gli altri, Venerabili Fratelli, vi preghiamo, vi scongiuriamo, vi esortiamo, vi avvertiamo, e infine vi comandiamo di vigilare con sollecitudine, con applicazione e con fatica per salvaguardare il deposito della dottrina di Cristo, deposito contro cui sapete quale congiura è stato ordita, e da chi ("ad quod perdendum nostis, quanta conjuratio, et a quibus facta sit") [...]. Senza dubbio, il vostro zelo deve abbracciare tutto il gregge su cui lo Spirito Santo vi ha stabiliti Vescovi. È, tuttavia, una porzione di questo gregge che, più di tutti gli altri, reclama tutto ciò che la vostra tenerezza paterna vi può ispirare di attenzione, di applicazione, di interesse e di attività: è la gioventù che Gesù Cristo ci ha raccomandato tanto con i Suoi esempi e con i Suoi discorsi. Per corrompere e avvelenare queste tenere anime, nulla è stato dimenticato da parte di questi spiriti perversi che hanno giurato ("sunt molliti") la rovina di tutto il bene privato e pubblico, l'annientamento di tutti i diritti divini e umani: è là che giace la principale speranza dei loro orribili complotti (“spem in eo maximam nefaria cogitata perficiendi collocantes")» 44.

 

 

«La Chiesa [...] è stata attaccata così spesso, e da nemici così terribili che, senza la divina ed immutabile promessa, si è temuto che perisse interamente, circonvenuta, o con la forza, o mediante gli artifici messi in opera dai suoi persecutori [...]. Nessuno ignora quale numero prodigioso di uomini colpevoli si siano coalizzati ("convenerit in unum") in questi tempi così difficili contro il Signore e contro Cristo, e si siano dati da fare per ingannare i fedeli per mezzo delle sottigliezze di una falsa e vana filosofia, e per strapparli dal seno della Chiesa, nella folle speranza di rovinare e di rovesciare la stessa Chiesa. Per raggiungere più facilmente questo scopo, la maggior parte di essi ha formato alcune società occulte, delle sètte clandestine ("occultos cœtus, clandestinasque sectas coegerunt"), ritenendo con questo mezzo di associarne più liberamente un numero più grande possibile ai loro complotti e ai loro disegni perversi ("in suæ conjurationis e sceleris societatem liberius pertraherent").

 

simbologia massonica

 

Molto tempo fa, questa Santa Sede, avendo scoperto queste sètte, si elevò contro esse con forza e coraggio, e mise alla luce del giorno i tenebrosi disegni che esse tramavano contro la religione ("consilia quæ clam ab iis essent inita contra religionem") e contro la società civile. È già da molto tempo che essa ha richiamato l'attenzione generale su questo punto, provocando la necessaria vigilanza affinché queste sètte non possano tentare la realizzazione dei loro empi progetti ("quod nefarie meditabantur"). Ma occorre fremere per il fatto che lo zelo della Santa Sede non ha ottenuto gli effetti che si aspettava, e che questi uomini perversi non hanno rinunciato alla loro impresa, dalla quale infine derivano tutte le disgrazie che abbiamo visto. Inoltre, questi uomini, il cui orgoglio cresce senza tregua, hanno osato formare delle nuove società segrete» 45.

 

papa pio VII


Papa Pio IX:

 

«Conoscete ancora, Venerabili Fratelli, altre mostruosità di errori ed altre frodi, con cui i figli del secolo acerbamente impugnano la divina autorità e le leggi della Chiesa, per conculcare insieme i diritti della potestà civile e di quella sacra. A questo mirano inique macchinazioni ("neferiæ molitiones") contro questa Romana Cattedra del Beatissimo Pietro, nella quale Cristo pose l'inespugnabile fondamento della sua Chiesa. A questo mirano altresì quelle sètte segrete che occultamente sorsero dalle tenebre per corrompere gli ordini civili e religiosi, e che dai Romani Pontefici Nostri Predecessori più volte furono condannate con lettere apostoliche da Noi, con la pienezza della Nostra Potestà Apostolica» 46.

 

massoneria

Sopra: Gran Maestro della Massoneria.

 

Papa San Pio X (1835-1914):

 

«Voi conoscete lo scopo delle empie sètte che curvano le vostre teste sotto il loro giogo, poiché tale scopo esse stesse l'han dichiarato con cinica audacia: decattolicizzare la Francia» 47.

 

giuramento massonico

Sopra: giuramento massonico.

 

Si potrebbero anche citare: Pio VIII (1761-1830), Traditi, del 24 marzo 1829; Leone XIII, Humanum genus, del 20 aprile 1884 (in cui il Papa parla dei «complotti» e della «cospirazione» dei massoni), e... altri trentasette documenti di Papi che condannano la Massoneria a partire dal 1738.

 

papa pio VIII

 

I Padri della Chiesa hanno parlato di questo complotto?

 

● Sì, certamente. Ad esempio, Sant'Agostino, nel suo commento al Salmo 83. Quest'ultimo descrive la cospirazione dei popoli nemici d'Israele in vista di distruggere il popolo santo:

 

«Contro il tuo popolo ordiscono trame e congiurano contro i tuoi protetti. Hanno detto: "Venite, cancelliamoli come popolo e più non si ricordi il nome di Israele". Hanno tramato insieme concordi, contro di te hanno concluso un'alleanza» (Sl 83, 4-6).

 

Sant'Agostino vede particolarmente in questo salmo la cospirazione finale che avrà luogo sotto la guida dell'Anticristo, con la partecipazione del
demonio (designato con il nome di «Assur») e dei suoi angeli (i «figli di Lot»).

 

«Cosa cercano questi nemici, se non di possedere il popolo di Dio, vale a dire di soggiogarlo, affinché ceda ai loro empi desideri [...]. Esiste fin da ora questo corpo dei nemici di Dio che hanno invidia del popolo di Dio. Già da ora, quando possono, fanno un gran baccano e sollevano la testa; ma ciascuno per conto suo e non tutti insieme, come invece accadrà alla fine dei secoli, quando il giudizio sarà vicino. Ma oggi, questo corpo dei nemici di Dio è formato, innanzi tutto, da quelli che crederanno e che passeranno in un altro corpo, e poi da quelli che persevereranno fino alla fine nella stessa empietà».

 

satana - pentacolo

 

È evidente che, per Sant'Agostino, i nemici di Dio formano già un corpo, e perciò parla di una «società» (societas), ma che la loro alleanza verrà completata solamente negli ultimi tempi. E che, in questa contro-chiesa, certuni si convertiranno prima della loro morte, mentre altri no. Anche San Roberto Bellarmino (1542-1621) vede in questo salmo la congiura che avrà luogo ai tempi dell'Anticristo 48.

 

san roberto bellarmino

 

Se i Papi dicono che i nemici della Chiesa formano un complotto, e Sant'Agostino pone il tempo di questo complotto ai tempi dell'Anticristo, bisogna forse pensare che siamo già agli inizi di questi tempi?

 

● Era ciò che temeva San Pio X:

 

«Giacché veramente contro il proprio Creatore "fremettero le genti e i popoli meditarono cose vane" (Sl 2, 1), talché è comune il grido dei nemici di Dio: "Allontanati da noi" (Gb 21, 14). E conforme a ciò, vediamo nei più degli uomini estinto ogni rispetto verso Iddio Eterno, senza più riguardo al suo supremo volere nelle manifestazioni della vita privata e pubblica; che anzi, con ogni sforzo, con ogni artifizio si cerca che fin la memoria di Dio e la Sua conoscenza sia del tutto distrutta. Chi tutto questo considera, bene ha ragione di temere che siffatta perversità di menti sia quasi un saggio e forse il cominciamento dei mali, che agli estremi tempi son riservati; che già sia nel mondo il figlio di perdizione, di cui parla l'Apostolo (2 Ts 2, 5)»? 49.

 

anticristo

Sopra: il demonio assiste l'Anticristo in

un affresco nella Cattedrale di Orvieto.

 

Come l'avvento dell'Anticristo è preparato da una serie di figure che sono chiamate «anticristi», allo stesso modo il complotto finale dell'Anticristo sarà preparato da una serie di complotti e di congiure.

 

Potete fornire alcuni esempi di queste congiure?

 

● Il primo esempio è il comunismo, complotto denunciato dalla Madonna a Fatima, nel luglio del 1917, quando ancora nessuno sapeva che la Russia avrebbe sparso «i suoi errori nel mondo, provocando delle guerre e delle persecuzioni contro la Chiesa». Un altro esempio contemporaneo è il Concilio Vaticano II (1962-1965). Nel 1962, un po' prima dell'apertura del Concilio, è apparso a Roma un libro intitolato Complot contra la Iglesia («Complotto contro la Chiesa»), opera di un certo Maurice Pinay 50. Questo studio venne distribuito a tutti i Padri conciliari. Diceva la prefazione:

 

«La più perversa cospirazione mai realizzata contro la santa Chiesa sta per essere realizzata. I suoi nemici tramano per distruggere le sue tradizioni più sacre, operando delle riforme audaci e maligne come quelle di Calvino, di Zwingli e degli altri grandi eresiarchi, tramite un falso zelo di "modernizzare la Chiesa e di metterla al passo con la nostra epoca", ma in realtà con il proposito nascosto di aprire la porta al comunismo, di accelerare la caduta del mondo libero e di preparare la futura distruzione del cristianesimo».

 

complot contra la iglesia - joaquìn sáenz y arriaga

Sopra: la voluminosa opera Complot contra la Iglesia, scritto da un team di sacerdoti messicani guidati dal gesuita Padre Joaquìn Sáenz y Arriaga (1899-1976) con lo pseudonimo di «Maurice Pinay».

 

Questo progetto apparentemente incredibile, certuni vogliono vederlo realizzato nel corso del Concilio Vaticano II, e noi siamo in possesso di prove evidenti che dimostrano come la redazione di alcuni documenti conciliari sia stata realizzata dopo riunioni segrete 51 tenute con alcuni rappresentanti dei vertici del comunismo, della Massoneria mondiale, del giudaismo talmudico, e con il potere occulto dell'oro che tiene i nemici della Chiesa sotto il suo controllo.

 

cardinale augustin bea - rabbi abraham joshua heschel

Sopra: 1963; il Cardinale Augustin Bea (1881-1968) a colloquio con il rabbino Abraham Joshua Heschel (1907-1972). Durante il Concilio, Bea ebbe diversi incontri segreti a New York con esponenti della Massoneria ebraica del B'nai B'rith per concordare il contenuto della Dichiarazione conciliare Nostra Ætate, un documento in cui gli ebrei vengono scagionati da qualsiasi responsabilità della morte di Nostro Signore, ucciso dalle autorità romane...

 

Dopo un sondaggio preliminare, gli Autori di questo libro hanno previsto che le forze delle tenebre avrebbero iniziato con alcune timide riforme che avrebbero provocato meno resistenza da parte dei difensori della santa Chiesa, e che avrebbero proseguito a poco a poco con la sua trasformazione, spingendosi in avanti tanto quanto lo avrebbero permesso gli elementi più conservatori.

 

Inoltre, in questa voluminosa opera essi affermano le cose più incredibili per quelli che ignorano che queste forze anticristiane potevano (e possono) contare incondizionatamente dentro alla Gerarchia della Chiesa su una vera e propria quinta colonna di agenti al servizio della Massoneria e del potere occulto del denaro, perché previdero che i Cardinali, gli Arcivescovi e i Vescovi della stessa linea di pensiero avrebbero formato una sorta di ala progressista in seno al Concilio e avrebbero tentato con tutte le loro forze di realizzare alcune riforme perverse che avrebbero sorpreso la buona fede e il sano desiderio di progresso presente in molti Padri conciliari.

 

fumo di satana

«Attraverso qualche fessura, il fumo di Satana è entrato

nel tempio santo di Dio» (Paolo VI, 29 giugno 1972).

 

Essi assicurarono che questo blocco progressista, che si sarebbe formato all'inizio del Sinodo, avrebbe potuto contare sull'appoggio della Santa Sede, che queste forze anticristiane dicevano di controllare. Tutta la cosa appare incredibile, e ci potrebbe pensare più il frutto di un spacconata ostentatoria da parte dei nemici della Chiesa che la realtà.

 

E tuttavia lo menzioniamo affinché si veda fin dove i nemici della santa Chiesa e del mondo libero vogliono spingersi. È interessante rileggere queste pagine dopo gli avvenimenti. Ciò che sembrava incredibile agli editori si è in buona parte realizzato. Il libro esponeva le diverse offensive contro la Chiesa nel corso dei duemila anni della sua storia. Bisogna aggiungere che ciò che essa ha subito a partire dal 1962 non è ancora finito.

 

E così il Concilio Vaticano II avrebbe dovuto affrontare la questione del complotto contro la Chiesa?

 

● È verosimile:

 

«All'epoca della preparazione del Concilio, un Vescovo brasiliano, Mons. Antonio de Castro Mayer, chiese che il Concilio denunciasse "l'esistenza di una congiura contro la città di Dio" e propose che la formazione del clero avrebbe dovuto "tendere in primo luogo a generare dei sacerdoti combattivi a riguardo della congiura anticristiana". Il suo compatriota, Mons. Geraldo de Proença Sigaud, non fu meno chiaroveggente e pugnace denunciando "il nemico implacabile della Chiesa e della società cattolica [...]: la Rivoluzione". In particolare, egli chiese un "combattimento controrivoluzionario contro il comunismo"» 52.

 

mons. antonio de castro mayer - mons. geraldo de proença sigaud

 

Ecco la conclusione dei vota per il Concilio di Mons. Antonio de Castro Mayer (1904-1991) datata 20 agosto 1959:

 

«Non c'è dubbio che la restaurazione della città cristiana dipenda soprattutto dall'azione dei Vescovi. Ecco perché, in occasione dell'inchiesta ordinaria per la presentazione dei candidati all'episcopato, mi sembra che occorra vegliare innanzitutto sul loro stato d'animo nei riguardi del socialismo, del laicismo, del neomodernismo, ecc..., e in generale verso tutti gli errori e le dottrine che nutrono la congiura anticristiana, per assicurarsi che abbiano la capacità e la forza per combattere fermamente, attivamente ed efficacemente questi errori, queste dottrine artificiose e questi comportamenti».

 

Esiste, al di sopra delle società segrete e dei diversi nemici della Chiesa cattolica, un'unica autorità, ancora più segreta, che manipolandoli tutti al suo servizio, malgrado le loro apparenti divergenze, dirige e organizza nell'ombra l'insieme del complotto?

 

● È l'opinione di certi autori come l'ex massone Paul Copin-Albancelli (1851-1939), Mons. Henri Delassus (1836-1921), Pierre Virion (1899-1998), ecc... Ecco uno dei loro argomenti:

 

«Quanto a questo potere, più o meno occulto, della Massoneria e delle società segrete che perseguono lo stesso scopo, esiste, per la semplice ragione che non c'è corpo senza testa, non c'è società senza governo, non c'è esercito senza generale, non c'è popolo senza potere pubblico. L'assioma romano "tolle unum est turba: adde unum est populus" 53, assume in questo caso il suo pieno significato: senza potere direttivo, la Massoneria sarebbe una folla, più o meno invaghita di alcune idee sovversive, ma che si disgregherebbe da se stessa anziché essere la padrona del mondo» 54.

 

paul copin-albancelli - mons. henri delassus - pierre virion

 

Diciamo che questo punto non è affatto provato, malgrado gli argomenti probabili che sono stati portati a suo favore. È possibile che l'unità della contro-chiesa e dei complotti contro la Chiesa sia assicurata dall'azione del demonio stesso. Ciò che è certo, e tutti possono constatarlo, è che se questa unità non esiste, siamo in marcia verso di essa, e sarà perfettamente realizzata sotto il regno dell'Anticristo.

 

Quali letture mi consigliereste per approfondire la questione del complotto contro la Chiesa?

 

● Il libro di Mons. Henri Delassus, La Conjuration anti-chrétienne («La congiura anticristiana») 55 è il miglior libro per comprendere lo spirito della contro-chiesa e il modo in cui questo complotto è stato ordito nel corso dei secoli. È anche importante conoscere il pensiero dei Sommi Pontefici su tale questione. L'opera più completa è Les Enseignements originaux des Papes sur la Franc-maçonnerie de 1717 à nos jours («Gli insegnamenti originali dei Papi sulla Massoneria dal 1717 ai nostri giorni»), un dossier redatto da Arnaud de Lassus (1921-2017) e pubblicato dall'Editore Téqui 56.

 

arnaud de lassus - les enseignements originaux des papes sur la franc-maçonnerie de 1717 à nos jours

Sopra: Arnaud de Lassus e la sua opera Les Enseignements

originaux des Papes sur la Franc-maçonnerie de 1717 à nos jours.

 

Si possono leggere anche altri autori specialisti in materia: Jacques Crétineau-Joly (1803-1875) 57, Mons. Jean-Joseph Gaume (1802-1879) 58, Padre Nicolas Deschamps s.j. e Claudio Jannet (1844-1894) 59, Paul Copin-Albancelli, la Revue Internationale des Sociétés Secrètes, Léon de Montaigne de Poncins (1897-1975), Jean Lombard 60, Jacques Bordiot (1900-1983), Pierre Virion 61, Epiphanius 62 e tutti i libri seri che trattano della Massoneria.

 

jacques crétineau-joly - claudio jannet - léon de poncins - jacques bordiot

 

Qual è lo scopo di questo complotto?

 

● È ben spiegato da Mons. Delassus, e si rimane stupiti nel constatare come, oltre cent'anni dopo, questo piano si sia in gran parte realizzato come lo ha descritto. In poche parole, la contro-chiesa mira a «ricostruire il Tempio» (quello di re Salomone), secondo il gergo dei massoni, e in questo Tempio, ci saranno due navate: la «navata politica» costituita da una Repubblica Universale «democratica» fondata su un Nuovo Ordine morale, e la «navata religiosa», che è la nuova religione mondiale, la «religione dell'Uomo», cui la «Chiesa conciliare» sembra tendere con l'antropocentrismo e l'ecumenismo.

 

Sopra: stampa massonica in cui sono rappresentate tutte le religioni del mondo che alla fine dovranno confluire nell'unica religione mondiale, un credo orizzontale senza dogmi e soprattutto senza Gesù Cristo...

 

Per mezzo di questi strumenti il demonio vorrebbe ottenere la dannazione del più gran numero di persone, vendicandosi per la dispersione dei popoli, pena inflitta da Dio per punire il peccato di orgoglio degli uomini, e preparando la venuta dell'Anticristo, che sarà il capo di questa Repubblica Universale, e si farà adorare come rappresentante del demonio.

 

 

CONCLUSIONE

 

 

Perché oggi più che mai è urgente studiare la questione della contro-chiesa, della Gnosi e del complotto?

 

● Questo argomento è importante per ogni cristiano, per ricordargli che la vita cristiana è una vita di combattimento, e che non bisogna cercare né il compromesso, né una falsa pace. Bisogna combattere fino alla fine, morire «con le armi in pugno», altrimenti passeremo immancabilmente nel campo della città terrestre, nemico della città celeste.

 

Per chi è chiamato ad esercitare delle responsabilità nella vita civile, questo argomento è particolarmente importante. Il combattimento tra le due città è la chiave della Storia. Dio benedirà i capi che si metteranno risolutamente al servizio della città celeste e combatteranno senza debolezza la città del male.

 

Potete fornire esempi che dimostrino questa importanza per i capi?

 

● Vediamo tre esempi:

  • Carlo Magno (742-814) si è impregnato del pensiero di Sant'Agostino contenuto nel libro La Città di Dio. È là che egli ha attinto la sua geniale ispirazione che è stato il principio dell'Europa cristiana e della civiltà cristiana per mille anni;

  • Garcia Moreno (1821-1875), presidente dell'Ecuador, ucciso dai massoni, si è imbevuto dello stesso pensiero leggendo tre volte l'imponente Storia Universale della Chiesa cattolica di Padre René François Rohrbacher (1789-1856) 63. Quest'ultimo diceva parlando de La Città di Dio di Sant'Agostino:

«Svelare a fondo l'impero satanico degli errori e delle tenebre; fare conoscere e amare l'impero divino della verità e della luce; studiare l'uno e l'altro nella loro origine, nei loro sviluppi e nei loro fini ultimi; iniziare così a penetrare i misteri della divina Provvidenza, e fornire una chiave di lettura della Storia umana: tale è l'oggetto di Sant'Agostino. La sua opera ci è servita da base e da regola per la nostra, alla quale abbiamo cercato di incorporarla, citandone alcuni punti tra i più salienti» 64.

 

carlo magno - garcia moreno

padre rené françois rohrbacher - storia universale della chiesa cattolica

Sopra: Padre René François Rohrbacher e la sua opera

in più volumi Storia Universale della Chiesa cattolica.

 

 

Quale rimedio potreste indicare contro la falsa spiritualità di chi vorrebbe una riforma morale e spirituale della Chiesa cattolica in senso progressista?

 

● Il rimedio è sempre Nostro Signore Gesù Cristo. Padre Emmanuel d'Alzon (1810-1880), propone più particolarmente come rimedio la devozione all’anima di Gesù Cristo 65:

 

«Il falso spiritualismo sceglie le sue vittime con un'attenzione più mirata, e si possono applicare a lui queste parole della Sacra Scrittura: "Il suo cibo è un cibo di prima qualità" 66. Esso si dà in pasto agli ignoranti che si credono scienziati, agli scienziati che si credono Dio (ce ne sono, e i nostri panteisti lo sanno), agli spiriti che respingono lo Spirito Santo, alle anime che chiedono la luce agli spiriti di tenebre, come nel caso dello spiritismo. Che mali pesano sulla nostra povera umanità! La invitiamo ad un grande rimedio: all'amore e alla devozione per l'anima di Nostro Signore Gesù Cristo. Se è conosciuta, l'anima di Nostro Signore ci salverà dal materialismo; se è conosciuta, l'anima di Nostro Signore ci preserverà dal falso spiritualismo e ci condurrà sulla giusta via della verità e della carità».

 

padre emmanuel d'alzon

 

E per concludere?

 

● Quando si combatte la contro-chiesa, si danno dei colpi... e, certamente, se ne ricevono. Ma è il buon combattimento quello che ci merita la vita eterna e che ci procura fin da ora grandi gioie. Si deve farlo in spirito di fede e di carità. E sotto la protezione di San Michele Arcangelo e della SS.ma Vergine Maria, a cui Dio ha riservato il ruolo di schiacciare la testa del Serpente, e dunque la contro-chiesa, per il trionfo del Suo Cuore Immacolato.

 

Chi combatte per Satana ha scelto come capo un perdente...

 

https://www.centrosangiorgio.com/rock_satanico/video/risorto.gif

Chi combatte per Cristo ha scelto come capo

Colui che ha vinto il demonio e la morte...

 

maria santisssima immacolata

 


banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione dall’originale francese Petit catéchisme de la Contre-Église, de la Gnose et du «complot», a cura di Paolo Baroni. Articolo estratto dalla rivista Le Sel de la Terre (nº 37, Estate 2001).

2 Questo piccolo «catechismo» non è una raccolta di articoli di fede; il termine «catechismo» va evidentemente inteso in senso estensivo e metaforico in uso nella lingua francese dal XVIII secolo: «Compendio di ciò che bisogna sapere in un campo o un altro» (come si usa dire «catechismo dell'agricoltura» o «catechismo dell'economia politica»).

3 Cfr. Papa Leone XIII, Lettera Enciclica Humanum genus, del 20 aprile 1884. Il grassetto è nostro.

4 Ibid.

5 Ibid.

6 Cfr. Sant'Agostino, De Civitate Dei, lib. XIV, c. 17.

7 «Perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo».

8 Cfr. San Tommaso d'Aquino, Somma teologica, III, q. 8, a. 7.

9 Cfr. P. T. Pègues, Commentaire de la Somme théologique («Commento della Somma teologica»), III, q. 8, a. 7. Pensiamo ai difensori della libertà religiosa voluta dal Concilio Vaticano II che servono così mirabilmente il demonio.

10 Cfr. Epistola di Barnaba, 18, 1-2. L'autore di questa lettera, falsamente attribuita a Barnaba, compagno di San Paolo, rimane sconosciuto. La data di composizione si colloca nei primi anni del II secolo.

11 Nel Commento secondo la lettera sulla Genesi (l. 12, cap. 15) l'opera della Città di Dio era annunciata in questi termini: «Questi due amori, di cui uno è innocente, l'altro immondo, uno basato sulla carità, l'altro sull'egoismo, hanno stabilito, nel genere umano, la distinzione tra le due città...».

12 Cfr. Sant'Agostino, op. cit., 14, 28; RJ 1763. Il Santo di Ippona tratta tale questione in altre opere. Ad esempio, nel De Doctrina christiana (3, 37): «La settima ed ultima regola di Tichonius è intitolata: "Del demonio e del suo corpo". Il demonio è il capo degli atei che, formando in qualche modo il suo corpo, sono destinati a subire con lui il supplizio del fuoco eterno, come Gesù Cristo è il capo della Chiesa che è il Suo Corpo, chiamato a regnare con Lui nella gloria senza fine. Ora, come nella prima regola: "Del Signore e del Suo Corpo", dobbiamo scoprire, in ciò che è detto di una stessa persona, ciò che conviene al capo e ciò che si riferisce al corpo; allo stesso modo, quest’ultima ci avverte che spesso la Sacra Scrittura attribuisce al demonio ciò che si applica più direttamente al suo corpo, questo corpo formato non solo dagli uomini che sono manifestamente fuori dalla Chiesa, ma di quelli che perciò, appartenendo già al demonio, tuttavia si trovano mescolati agli eletti, fino al giorno in cui il vaglio separerà la paglia dal buono grano. Così secondo le parole di Isaia: "Come mai è caduto dai cieli Lucifero che si alzava fin dalla mattina"? (Is 24, 12) e le successive che, sotto la figura del re di Babilonia, sono dette della stessa persona o si rivolgono alla stessa persona, sono evidentemente applicabili al demonio. Ma le parole: "Ciò che manda a tutte le nazioni è stato rotto sulla terra", possono convenire al capo? Il demonio, è vero, manda i suoi angeli verso tutte le nazioni; ma allora è il suo corpo e non sé stesso che è rotto, a meno che si voglia intendere che risieda in qualità di capo nel suo corpo che è rotto come la polvere che il vento spazza dalla superficie della terra».

13 Il manicheismo era un'antica religione fondata nel III secolo dal persiano Mani (216-276 d.C.). Per alcuni secoli ebbe una vasta diffusione e fu tenacemente avversata dai principali teologi cristiani. Mani si proclamava l'ultimo profeta di una serie che comprendeva Zoroastro, Buddha e Gesù, le cui rivelazioni parziali si completavano nella sua dottrina. Oltre all'influenza dello zoroastrismo e del cristianesimo, il manicheismo rivela una chiara matrice gnostica. L'universo manicheo si suddivide in due regni rivali, quello della Luce (Spirito), governato da Dio, e quello delle Tenebre (Materia), governato da Satana: in origine separati, i due regni si trovarono coinvolti in perpetua lotta dopo che, per una catastrofe primordiale, il regno delle Tenebre invase quello della Luce. La stirpe umana è il risultato di questa lotta, espressa dalla contrapposizione dualistica tra un corpo materiale e un'anima spirituale; l'umanità dovrà redimersi mediante la conoscenza del regno della Luce rivelato dal succedersi dei messaggeri divini, da Buddha a Cristo fino a Mani: con tale conoscenza l'anima può dominare i desideri carnali e ascendere al regno divino.

14 Cfr. Mons. J.-J. Gaume, Le Traité du Saint-Esprit, Gaume, Parigi 1890 (3ª edizione), vol. I, pag. 3.

15 Parola ebraica che significa «inutilità», e per derivazione «iniquità». In questo contesto, San Paolo se ne serve per designare Satana, l'avversario.

16 Cfr. San Luigi-Maria Grignion de Montfort, Trattato della vera devozione a Maria, § 51 e ss. Contrariamente a quanto afferma il Montfort, Giovanni Paolo II (1920-2005), figlio della moderna teologia, ha affermato a riguardo di questo versetto biblico: «Gli esegeti sono ormai unanimi nel riconoscere che, secondo l'originale ebraico, il testo della Genesi attribuisce l'azione contro il serpente, non direttamente alla "donna", ma alla sua discendenza. Il testo mette in evidenza il ruolo che eserciterà nella lotta contro il tentatore: il vincitore del serpente sarà, in effetti, la sua progenitura. Tutti questi segni costituiscono una realizzazione concreta dell'oracolo del sedicente "protevangelo" che, suggerendo un'estensione universale della parola "donna" all'interno e al di là dei limiti visibili della Chiesa, dimostra che la vocazione unica di Maria è inseparabile dalla vocazione dell'umanità, e in particolare da quella di ogni donna chi si illumina grazie alla missione di Maria, proclamata prima alleata di Dio contro Satana e contro il male» (cfr. Osservatore Romano, del 29 gennaio 1996). «Questo testo, secondo la versione latina "essa ti schiaccerà il capo", ha ispirato numerose rappresentazioni dell’Immacolata mentre schiaccia il serpente sotto i suoi piedi. Abbiamo avuto già l’opportunità di ricordare che questa versione non corrisponde al testo ebraico in cui non è la donna, ma la sua stirpe e la sua discendenza che schiaccerà la testa del serpente. Dunque, questo testo attribuisce, non a Maria, ma a suo Figlio la vittoria su Satana» (cfr. Osservatore Romano, del 30 maggio 1996). Tuttavia, si deve anche ricordare che, essendo Maria SS.ma unita intimamente a Suo Figlio, si può dire che sia Lei che Gesù Cristo, o entrambi schiacceranno la testa del Serpente infernale.

17 Cfr. San Pio X, Ad Diem Illum, del 2 febbraio 1904. A riguardo di questo passo della Sacra Scrittura, Giovanni Paolo II ha affermato: «In favore dell'Immacolata Concezione si cita spesso come testimonianza biblica il capitolo XII dell'Apocalisse in cui si parla della "donna vestita di sole" (12, 1). L'esegesi attuale è unanime nel riconoscere in questa donna la comunità del popolo di Dio che partorirà nel dolore il Messia risorto. Ma accanto all'interpretazione collettiva, il testo suggerisce un'interpretazione individuale che afferma "partorirà un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con uno scettro di ferro" (12, 5) (cfr. Osservatore Romano, del 30 maggio 1996). Nondimeno, diversi dotti esegeti sono del parere che la Donna che partorisce nel dolore sia l'Antico Testamento, che ha preparato la venuta di Gesù Cristo. Come per tanti altri passi, la Chiesa applica queste parole nella sua liturgia alla Madonna.

18 Cfr. Sant'Ignazio di Loyola, Esercizi spirituali, Éd. Desclée di Brouwer, 1963, pagg. 82-84.

19 Articolo apparso sulla rivista Le Sel de la Terre, nº 1, pag. 25.

20 «Dissolvere e ricostruire», espressione degli alchimisti ripresa dalla Massoneria per designare le due fasi del suo progetto.

21 Vedi l’articolo di A. A. Motreff, «Qui a inspiré René Guénon» («Chi ha ispirato René Guénon»), in Le Sel de la Terre, nº 13, pag. 33.

22 Malgrado certe apparenze, il nirvana non ha nulla a che vedere con il paradiso dei cristiani, ma ne è piuttosto la contraffazione diabolica. Da un parte, c'è una fusione con un «principio» impersonale ottenuto dalle forze della natura e comprendente la scomparsa della vita personale; dall'altra, c'è l'unione mediante la visione beatifica e la carità con la SS.ma Trinità ottenuta dalla Grazia soprannaturale di Gesù Cristo senza la distruzione della personalità umana.

23 Cfr. J. Vaquié, «Réflexions sur les ennemis et la manoeuvre» («Riflessioni sui nemici e sulla manovra»), in Lecture et Tradition, nº 126, luglio-agosto 1987, pagg. 33-34. Si può leggere con frutto, dello stesso Autore, anche l'opera Abrégé de démonologie («Riassunto di demonologia»), Vailly sur Sauldre, Éd. Sainte Jeanne d’Arc, 1988, 2ª ed.).

24 San Tommaso d'Aquino lo ammette e lo spiega in III q. 8, a. 8: «L'Anticristo può essere definito la testa dei malvagi a causa della pienezza della sua malizia; non che sia un'incarnazione del diavolo - il demonio non ha questo potere - ma perché sarà più di ogni altro sotto la sua influenza. Ecco perché i suoi predecessori sono delle figure dell'Anticristo, ed ecco perché il "mistero d’iniquità è già all'opera"» (2 Ts 2, 7).

25 Abbiamo trovato già questa espressione in un corso di esegesi degli anni 1925-1926 di Padre Samuel de Sant’Étienne, un religioso cappuccino morto in odore di santità.

26 Altri titoli dello stesso Autore: La Vérité sur l’Inquisition («La verità sull'Inquisizione»), Pierre Téqui, Parigi 1922, pag. 71; La Saint-Barthélémy («La notte di San Bartolomeo»), Bloud, Parigi 1907; Les libertés modernes d'après les encycliques («Le libertà moderne secondo le encicliche»), Libraire Vic ed Amat, Parigi 1900. Padre Henri Hello fu assistente generale dei Fratelli di San Vincenzo de' Paoli dal 1898 al 1904, poi maestro delle novizie, per trent'anni, in questa stessa Congregazione. «Amava appassionatamente la verità e non temeva di difenderla verso e contro tutti se occorreva, rivendicando arditamente i diritti di Dio e rivolgendosi con veemenza, nelle sue lettere, contro le malefatte della Rivoluzione Francese e la sua Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo» (dal suo necrologio).

27 Cfr. P. H. Hello, La Mystique de la Révolution, Lione 1936, pag. 5.

28 Cfr. J. Maritain, Questions de conscience («Questioni di coscienza »), DDB, Parigi 1938, pag. 63.

29 Cfr. J. Maritain, Au Secret de la foi (in J. e R. Maritain, Oeuvres complètes, vol. XIII, Friburgo, Éd. Universitaires-Paris, Éd. Saint-Paul, 1992, pagg. 440-478).

30 Cfr. San Tommaso D'Aquino, Super Evangelium S. Matthæi lectura, Marietti, Torino-Roma 1951, pag. 326, nº 2113.

31 Cfr. Sant'Agostino, La Città di Dio, 21, 3; cit. in La Chaîne d'or de saint Thomas d'Aquin («La catena d'oro di San Tommaso d'Aquino»).

32 Cfr. Sant'Agostino, Libro delle morali, 34, 16; cit. in La Chaîne d'or de saint Thomas d'Aquin.

33 Ibid.

34 Ad esempio, la rivista Sol Invictus, nº 11, Primavera 2001, pag. 4.

35 In Francia, alcuni Autori (soprattutto Étienne Couvert) sostengono che la Gnosi sia di origine pagana, e che solo nel Medioevo avrebbe infiltrato gli ambienti ebraici e cabalistici. In realtà, come dimostra Erik Peterson sull'Enciclopedia Cattolica (voce «Gnosi»), è esattamente vero il contrario. Il cabalismo ebraico si è travestito da gnosticismo pagano per infiltrare la società cristiana (N.d.T.).

36 San Tommaso d'Aquino dice che «l'orgoglio è la radice di ogni peccato», e Padre Réginald Garrigou-Lagrange o.p. (1877-1964) afferma che «l'eresia è frutto dell'orgoglio», (cfr. Les trois âges de la vie intérieure, Cerf, Parigi 1938, vol. I, pag. 546.

37 A questo proposito, per chi conosce il francese, consigliamo la lettura dell'opuscolo di Jean Vaquié intitolato L'École de l'ésotérisme chrétien («La scuola dell'esoterismo cristiano), Société Augustin Barruel. Si può anche leggere il libro di don Basilio Meramo dal titolo Les Hérésies de la Gnose du professeur Borella («Le eresie della Gnosi del professor Borella), Éd. Les Amis de St. François de Sales, Sion.

38 Ad esempio, la sua già citata opera De la Cábala al Progresismo, pubblicata in Italia con il titolo L'influsso dello gnosticismo ebraico in ambiente cristiano, a cura di don Ennio Innocenti (Sacra Fraternitas Aurigarum in Urbe 1995). Reperibile in rete in formato PDF alla pagina

https://www.donennioinnocenti.it/pubblicazioni/influsso-dello-gnosticismo-ebraico-in-ambiente-cristiano/

39 Cfr. J.-C. Lozac’hmeur, Fils de la Veuve: essai sur le symbolisme maçonnique («I Figli della Vedova; saggio sul simbolismo massonico»), Éd. Sainte-Jeanne d'Arc, Vailly sur Sauldre, 1990; J.-C. Lozac’hmeur-B. De Karer, De la Ré-volution: essai sur la politique maçonnique («La Ri-voluzione: saggio sulla politica massonica»), Éd. Sainte-Jeanne d’Arc, Vailly sur Sauldre, 1992.

40 Cfr. Leone XIII, Lettera Enciclica Inimica vis, dell'8 dicembre 1892.

41 Cfr. Revue de l'Ordre Séculier de Saint-Augustin, New York, dicembre 1981.

42 Cfr. Papa Pio VI, Enciclica Inscrutabile divinæ Sapientiæ, del 25 dicembre 1775.

43 Cfr. Papa Pio VI, Allocuzione al Concistoro, del 17 giugno 1793.

44 Cfr. Papa Pio VII, Diu satis, del 15 maggio 1800; Raccolta delle Allocuzioni concistoriali, Encicliche, ecc..., citata nel Sillabo, dell'8 dicembre 1864, 2ª ed., Adrien Le Clère, Parigi 1865, pagg. 110 e ss.

45 Cfr. Papa Pio VII, Ecclesiam a Jesu Christo, del 13 settembre 1821; Raccolta delle Allocuzioni concistoriali, Encicliche, ecc..., citata nel Sillabo, pag. 137 e ss.

46 Cfr. Papa Pio IX, Qui pluribus, del 9 novembre 1846.

47 Cfr. Papa San Pio X, Vehementer Nos, dell'11 febbraio 1906.

48 Si potrebbe inoltre citare il commento del Salmo 2 di Sant'Ilario. Vedi anche le omelie del Cardinale Pie su questo Salmo al vol. X delle sue Oeuvres complètes (Oudin, 1894, pag. 241 e ss.).

49 Cfr. Papa San Pio X, Lettera Enciclica E supremi apostolatus, del 4 ottobre 1903.

50 Questo libro, sicuramente sollecitato da numerosi membri della Curia romana, fu l'opera collettiva di eruditi sacerdoti, sotto la direzione di un dotto gesuita, Padre Joaquìn Sáenz y Arriaga, s.j., coadiuvato da un team di ricercatori che lavoravano sia presso le facoltà romane che in numerose Università del Sudamerica, e particolarmente in quella di Guadalajara, in Messico.

51 Vedi l'articolo apparso sulla rivista americana Look, del 26 gennaio 1966. L'Autore si riferisce a due accordi segreti: il primo, stipulato nel 1962, prima dell'apertura del Concilio, tra il Cardinale Eugène Tisserant (1884-1972), per conto di Giovanni XXIII (1881-1963), e il Patriarca russo Nikodim, a Metz (in Francia), secondo il quale la Chiesa ortodossa avrebbe partecipato inviando degli osservatori al Concilio a patto che la Chiesa cattolica si impegnasse a non condannare il comunismo (e difatti Guadium et spes non ne fa parola). Il secondo accordo, stretto tra il Cardinale Augustin Bea (1881-1968), responsabile del Segretariato per l'Unità dei Cristiani, e le varie associazioni ebraico-massoniche (come il B'nai B'rith o il World Jewish Congress), e riguardante la redazione della Dichiarazione conciliare Nostra Ætate, e in particolare il punto nº 4 sui rapporti della Chiesa con l'ebraismo. Le lobby ebraiche chiesero (ed ottennero) che la Chiesa sconfessasse il suo insegnamento bimillenario sul giudaismo e ripudiasse l'accusa di deicidio rivolta al popolo ebraico.

52 Cfr. Fideliter, marzo-aprile 2001, pagg. 12-13. Vedi anche Mons. G. de Proença Siguaud, Catéchisme anticommuniste («Catechismo anticomunista»), Éd. Saint-Michel, 1968.

53 «Togli uno ed è una folla, aggiungi uno ed è un popolo».

54 Cfr. P. Virion, Bientôt un gouvernement mondial: une Super et Contre-Église? («Avremo presto un governo mondiale: una super e contro-chiesa»?), Téqui, Parigi 1967, pagg. 217-218.

55 Cfr. Mons. H. Delassus, La conjuration antichrétienne: le Temple maçonnique voulant s'élever sur les ruines de l'Église catholique («La Congiura anticristiana: il tempio massonico vuole elevarsi sulle rovine della Chiesa cattolica»), Éd. Scivias-Létourneau, Québec; L'Américanisme et la conjuration antichrétienne («L’americanismo e la congiura anticristiana»), Éd. Scivias-Létourneau, Québec, 1998, pagg. 230. In lingua italiano quest'ultimo libro è reperibile qui:

https://www.ibs.it/americanismo-congiura-anticristiana-libro-henri-delassus/e/9788885223899

Complemento al libro precedente. Per il lettore italiano consigliamo la lettura del libro di Mons. Henri Delassus Il problema dell’ora presente, 2 voll., Desclée, Roma 1907 al seguente link:

https://www.ibs.it/problema-dell-ora-presente-vol-libro-henri-delassus/e/9788885223721?inventoryId=47062911&queryId=f353f2451433859b7f93d77be763cabf

https://www.ibs.it/problema-dell-ora-presente-vol-libro-henri-delassus/e/9788885223752?inventoryId=52613618&queryId=f353f2451433859b7f93d77be763cabf

In PDF qui:

http://www.traditio.it/SACRUM IMP/2009/ottobre/3/Il problema dell'ora presente Delasuss I parte.pdf

http://www.traditio.it/SACRUM IMP/2009/ottobre/3/Il problema dell'ora presente Delasuss II parte.pdf

56 Si può anche leggere con profitto il libro di Mons. Marcel Lefebvre (1905-1991) C'est moi l'accusé qui devrais vous juger. Commentaires des Actes Pontificaux condamnant les erreurs modernes («Io sono l’imputato che dovrei giudicarvi: commenti degli Atti pontifici che condannano gli errori moderni»), Étampes, Clovis.

57 Cfr. J. Cretineau-Joly, L'Église romaine en face de la Révolution («La Chiesa romana di fronte alla Rivoluzione»), 1859.

58 Cfr. Mons. J.-J. Gaume, Le Traité du Saint-Esprit («Il trattato dello Spirito Santo»), Gaume, Parigi 1890.

59 Cfr. P. N. Deschamps s.j., Les Sociétés Secrètes et la Société («Le Società Segrete e la società»), 2ª edizione, rivista e corretta da Claudio Jannet, Avignone 1880.

60 Cfr. J. Lombard, La face cachée de l’Histoire moderne («La faccia nascosta della Storia moderna»), Madrid 1984 (traduzione francese del primo dei quattro volumi dell'omonima opera spagnola La Cara oculta de la historia moderna), DPF, Chiré-en-Montreuil.

61 Cfr. P. Virion, Mystère d’iniquité («Mistero d’iniquità»), Éd. Saint-Michel, 4ª edizione, Saint-Cénéré 1966; Bientôt un gouvernement mondial: une Super et Contre-Église? («Ben presto un governo mondiale: una super e contro-chiesa»?), Saint-Cénéré, Éd. Saint-Michel, 5ª edizione, Saint-Cénéré 1967.

62 Cfr. Epiphanius, Massoneria e sètte segrete: la faccia occulta della Storia, Controcorrente 2008. Si può acquistare qui:

https://www.ibs.it/massoneria-sette-segrete-faccia-occulta-libro-vari/e/9788889015636

63 «Rivelandogli il ruolo politico della Chiesa, che tanti uomini di Stato morranno senza conoscere, l'opera di Padre Rohrbacher fece penetrare nella sua anima lo spirito di Carlo Magno e di San Luigi IX. Nessun libro uscito dalla mano degli uomini esercitò su di lui una simile influenza. Lesse per tre volte i ventinove volumi, approfondendo ad ogni ripresa le tesi esposte dall'Autore di cui ammirava il genio. Grazie alla sua eccellente esposizione, ne citava spesso delle pagine intere per avvallare le sue opinioni» (cfr. A. Berthe cssr, Garcia Moreno, Président de l’Équateur, vengeur et martyr du droit chrétien, vol. I, Téqui, Parigi 1926, pag. 214).

64 P. R. F. Rohrbacher, Histoire universelle de l'Église catholique, («Storia universale della Chiesa cattolica»), 28 volumi più un tomo di Léon Gautier, Gaume et J.
Duprey, Parigi 1857-1861, vol. VII, pag. 448.

65 Articolo pubblicato in Le Sel de la Terre, nº 14.

66 «Cibus ejus electus» (Ab 1, 16).

 

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