IV

IN THE WAKE OF POSEIDON

 

in the wake of poseidon - king crimson

 

 

Il secondo album, In the Wake of Poseidon (EG Records 1970), vide già importanti cambiamenti nella formazione dei King Crimson: di Ian McDonald rimase traccia solo come compositore in un paio di pezzi, mentre Michael Giles e Greg Lake in pratica  suonarono solo come session-men. In sostituzione arrivarono Pete Giles al basso, Gordon Haskell, voce in Cadence and Cascade, Mel Collins ai fiati e Keith Tippett al piano (anche se non si considerò mai un membro vero e proprio, e anzi, coltivò altri progetti musicali).

 

Per conoscere le principali fonti di ispirazione dei testi di questa seconda opera, occorre innanzitutto leggere quanto affermò Peter Sinfield riguardo ad un incontro al ristorante dello Speakeasy con Marc Bolan (1947-1977) 27 e la moglie June:

 

«Era sempre un piacere parlare con "l'elfo danzante" (Marc Bolan), come era definito all'epoca, una delle poche persone con cui potevo discutere e fare ricerche su materiale di natura magica ed esoterica. Durante la conversazione qualcuno disse che avrei dovuto conoscere l'astrologo di June, Richard Gardner… così non molto tempo dopo mi incontrai con Richard. Chiamarlo astrologo non sarebbe appropriato, in quanto è più simile ad un profeta. Però lo fece ugualmente e scrisse la mia sorte su di un pezzettino di carta. Questo foglietto conteneva i suoi sorprendenti commenti: "Tu possiedi la conoscenza della verità" [...], oltre ad altre rivelazioni. Durante il mio discorso con Richard si parlò molto dei dodici Archetipi, anzi delle "Carte" degli stessi che erano state realizzate e che ci vennero spiegate a lungo..., e che portarono ad un meeting con il pittore delle immagini, Tammo de Jongh che avrei incontrato non molto tempo dopo» 28.

 

mel collins keith tippett marc bolan
Mel Collins Keith Tippett Marc Bolan

 

Tammo de Jongh (1927-1997) era un artista di origini olandesi. Fin dagli anni '60 si stabilì con altri due amici (Thomas Knapp - alias Sebastien Llewelyn Michael - ed Herewood Gabriel) a Kentish Town, nei pressi di Londra, dove diede vita ad una piccola comunità di tipo monastico di stampo New Age. Si facevano chiamare The Green Monks («I monaci verdi»), ma in seguito il gruppo divenne la Graigian Society (o The Community). De Jongh assunse il nome di Anelog.

 

Come molte comunità hippies dell'epoca essi portavano avanti istanze ecologiste, criticavano l'urbanizzazione selvaggia delle campagne, rifiutavano la visione tradizionale riguardo al lavoro, alla proprietà, allo Stato, alla gerarchia e alla sessualità. Si proponevano di «bilanciare nell'individuo la componente maschile con quella femminile», ed erano a favore di una sessualità inclusiva e polimorfica.

 

Tra le altre cose, si dedicavano ai Tarocchi e all'opera di Gurdjieff. La comunità si sciolse un paio di anni dopo la morte di Anelog/De Jongh, avvenuta nel 1997 per un infarto. La filosofia di tutti questi personaggi confluì in due testi che uscirono in quegli anni: The purpose of Love (1970), di Richard Gardner, e The Magic Circle of the Soul: The 12 Aspects of the Mind: an Astonishing Revelation about Human Types (scritto nel 1969, ma la 2ª edizione rivista è del 1974),  di Tammo de Jongh. La frequentazione con Sinfield ebbe come frutto l'utilizzo di un dipinto di Tammo de Jongh per la copertina del nuovo album.

 

Realizzato nel 1967, era intitolato The 12 Archetypes or The 12 Faces Of Humankind («I dodici archetipi» o «i dodici volti dell'umanità»). Nella psicologia analitica di Carl Gustav Jung (1875-1961) l'archetipo designa il tema simbolico dell'inconscio collettivo. Gli archetipi sono un numero definito di rappresentazioni, o immagini, che ricompaiono sostanzialmente uguali attraverso le epoche, le culture, le situazioni individuali, e indicano in termini simbolici temi esistenziali universali. Essi sono rintracciabili nei sogni, nella produzione immaginativa degli schizofrenici, nei grandi miti, nelle leggende, nell'arte 29.

 

Il dipinto venne commissionato a de Jong dall'omeopata John Da Monte (1916-1975). Originario di Gibilterra, si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università di Montpellier, ma fu costretto ad abbandonare gli studi poiché venne chiamato nell'Esercito inglese. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale aveva fatto parte dei servizi segreti, si trasferì in Gran Bretagna per studiare omeopatia con l'amico Thomas Maughan (1901-1962). Oltre ad insegnare le pratiche omeopatiche, Da Monte fu un eminente membro dell'Ordine Druidico, si dedicò alla radiestesia, alla Teosofia, alla psicoterapia, all'Astrologia e alla Kabbalah.

 

herewood gabriel john da monte thomas maughan
Herewood Gabriel John Da Monte Thomas Maughan

 

Per un certo periodo fece pure parte di Scientology, salvo poi abbandonarla e aiutare altre persone ad uscirne. Nella sua attività usò molti di questi «insegnamenti», anche in diverse combinazioni, a seconda dei problemi dei suoi pazienti 30. Alla base di The Magic Circle of the Soul vi è un pot-pourri di psicologia, di ecologismo, di esoterismo, di teorie sulla liberazione sessuale. La lettura di qualche breve passo di questo libro ci potrà aiutare a capire meglio anche il lavoro dei King Crimson 31.

 

- «La condanna dell'omosessualità ha avuto un cattivo effetto inibitore su una gran moltitudine di uomini, inducendoli a reprimere ogni tenero sentimento e l'amore che avrebbero potuto provare nei confronti di un amico, quando per natura siamo tutti capaci di amare i nostri equivalenti psichici tra entrambi i sessi fisici» (pag. 4).

- «La natura interiore di ogni persona può essere riassunta ordinando i quattro elementi secondo una o l'altra delle ventiquattro combinazioni possibili: Aria – Acqua – Fuoco - Terra  e così via. Questa combinazione rappresenta uno "schema dell’anima", cioè il modo in cui una persona viene motivata, in cui si relaziona ai quattro aspetti del proprio essere e il modo in cui è orientata. Tutto ciò lo chiamiamo "Cosmografia"» (pag. 4).

- «La Cosmografia mostra dodici possibili combinazioni di due elementi in relazione ad una particolare tipologia, queste rappresentano dodici mondi, o disposizioni d'animo, atmosfere, energie, ritmi, dodici stati mentali combinati in dodici archetipi. Ogni sé consiste in due "mondi", ad esempio fuoco 1 e acqua 2 […]. I dodici stati d'animo consistono in due opposti gruppi di sei "mondi" mascolini e sei "mondi"  femminili, che generano sei conflitti intra-psichici». (pag. 7).

 

Per semplicità tralasciamo tutti gli schemi e i dettagli della teoria, rimandando chi ne fosse interessato alla lettura del testo originale.

 

- «A quell'epoca capivo solo a tentoni il significato delle mie esperienze e delle mie visioni, ma in seguito esse mi divennero chiare, in particolar modo attraverso l'opera di Gurdjieff» (pag. 9).

 

De Jongh fà poi una descrizione di ciascuno dei dodici archetipi e alla fine arriva a svelare le finalità delle comunità che ha portato avanti:

 

- «Come conseguenza delle nostre terribili convenzioni sociali e delle nostre abitudini repressive, quello che noi chiamiamo "l'occulto" o "soprannaturale" è riuscito a vivere pubblicamente solo negli ultimi decenni e normalmente non è mai stato messo in relazione in modo positivo con l'estetica e l'arte. Similmente, nemmeno alla politica, all'arte e alla religione è stato permesso di averci a che fare. Qualsiasi cosa avesse potuto rivelare le nostre sensazioni subconscie o portare a una visione della vita seria ed integrata, veniva messo all'indice dal nostro sistema educativo e solamente i tetri e distruttivi punti di vista ufficiali erano permessi» (pag. 25).

 

- «Il Positive Movement ebbe inizio nell'estate del 1965 sul Monte Anelog, nel nord del Galles, a causa della profonda preoccupazione nei riguardi di un futuro nel quale "il progresso", "la modernizzazione", la tecnologia e le conseguenti  sovrapproduzione e sovrappopolazione, ci minacciano. Il simbolo dei dodici mondi è il mezzo del movimento per far conoscere i propositi del riconoscimento dei dodici aspetti della vita e quindi riconciliarli. Questo non significa solamente che il movimento sia politico e che attraverso il socialismo reale voglia creare uno Stato nuovo e totalmente decentralizzato (in cui ogni villaggio o quartiere acquisisca il proprio governo), ma che esso è anche spirituale e  desidera fondare una nuova e originale filosofia religiosa, quella della Cosmologia e dello Sviluppo delle proprie capacità. Il Positive Movement mira ad una libertà interiore totale, il che vuol dire la libertà di vivere secondo i propri istinti naturali e secondo le proprie intuizioni, ed essere liberi di obbedire alle leggi cosmiche che determinano le nostre genuine reazioni sessuali. Perciò si augura di vedere l'abolizione di tutte le leggi prodotte dall'uomo e delle condizioni che ostacolano questa libertà; ma desidera anche vedere l'imposizione di restrizioni e controlli alla barbarica sregolatezza che ha consumato le nostre città, sta distruggendo la campagna e rende la difesa dell'ambiente una questione della massima urgenza» (pag. 26).

 

libertà sessualeStendiamo un velo pietoso sul desiderio di creare una società basata sul socialismo reale: in fin dei conti eravamo negli anni '70, ma oggi certe affermazioni dovrebbero lasciare il tempo che trovano. Per de Jongh, quindi, bisognerebbe vivere secondo i proprî istinti sessuali naturali, i quali non dovrebbero assolutamente essere repressi. Tutte le leggi prodotte dall'uomo che in qualunque modo rischiano di limitare questa libertà assoluta, andrebbero abolite. Quindi, se uno sente di avere istinti omosessuali dev'essere lasciato libero di esprimersi. Ammettiamo pure che una persona adulta scelga liberamente di seguire questa via e tralasciamo tutta una serie di altre considerazioni (ci limitiamo a ricordare che, contrariamente a quanto erroneamente diffuso dai mass media, chi sente di avere una tendenza omosessuale spesso non ci convive serenamente - e ciò non dipende solo dalla famiglia o dalla società!). Ma di istinti sessuali ce ne sono di tanti tipi. Il mondo è assai vario. Come la mettiamo con la pedofilia? In Olanda, esiste persino un partito che la promuove, visto che lì la «manifestazione del libero pensiero» non è reato. Allora, se seguiamo lo stesso ragionamento, anche i pedofili dovrebbero essere liberi di seguire i propri istinti naturali... E per i rapporti incestuosi? Dobbiamo lasciare che vengano seguiti gli istinti?

 

E a questo punto, se vogliamo mantenerci nella filosofia di de Jongh, vogliamo discriminare chi pratica la «zoofilia», cioè chi ha rapporti con gli animali? Di fronte all'evidente assurdità di certe tesi, abbiamo preferito metterla sul piano del paradosso. Ma togliendo le leggi e le implicazioni morali che in qualche modo frenano gli istinti, a cosa si arriva? In pratica a seguire solamente il motto «fa' ciò che vuoi»! del celebre satanista Aleister Crowley (tra l'altro, un vero e proprio ispiratore di molti musicisti rock). E chi l'ha detto poi che l'istinto naturale sia una cosa positiva di per se stessa? Come definire poi «naturali» comportamenti contro-natura?

 

Non facciamo gli ingenui, per favore: l'uomo, se abbandonato ai proprî istinti, può compiere qualsiasi nefandezza, senza una legge morale o positiva che lo limiti (o che faccia almeno in parte da deterrente). Inutile illudersi. Per il celebre filosofo inglese Thomas Hobbes (1588-1679) valeva il detto «Homo homini lupus» («L'uomo è come un lupo nei confronti di un altro uomo»). Egli affermava che gli uomini in un ipotetico stato di natura sarebbero spinti a sopraffare gli altri a causa del loro egoismo innato, in una situazione costante di guerra di tutti contro tutti («bellum omnium contra omnes»).

 

Ma per fortuna la ragione suggerisce all'uomo i principî da cui derivano le leggi del vivere civile. Non occorre quindi ricorrere ai concetti cristiani di peccato originale e di colpa per capire che una vita senza regole comuni, anche solo in ambito sessuale, trasformerebbe il mondo in una giungla, dove i più forti cercherebbero di soddisfare i proprî desideri anche con la violenza, incuranti di chi li dovrebbe subire.

 

thomas hobbes

 

E come spesso accade, chi porta avanti questo tipo di idee, alla fine senza rendersene conto arriva a contraddirsi, dimostrando di avere un metodo di ragionamento del tutto irrazionale. De Jongh, infatti, per quel che riguarda gli uomini non vuole leggi, ma allo stesso tempo invoca regole molto rigide e controlli per la salvaguardia dell'ambiente! Salviamo le querce e gli abeti, ma non i bambini! E, in caso di zoofilia, nemmeno le pecore!

 

Tornando ai King Crimson, alla luce di quanto scritto in precedenza, ora potremo capire meglio il senso di alcune frasi del brano che dà il titolo all'album, il cui testo venne scritto e riscritto da Sinfield parecchie volte per cercare di esprimere nel miglior modo possibile i concetti di de Jongh e Gardner. E con la scusa dei simboli archetipici, qua e là Sinfield ne approfitta per dare qualche stoccata al cristianesimo. Negli schemi seguenti abbiamo cercato di illustrare come ad ogni coppia di versi del brano corrispondano uno dei personaggi della copertina, uno dei dodici archetipi e una combinazione dei quattro elementi naturali (presi a due a due). Le definizioni degli archetipi sono prese direttamente dal testo di de Jongh.

 

In the Wake of Poseidon («Nella scia di Poseidone»)

(Fripp, Sinfield)

 

- 1ª strofa

 

Testo originale Traduzione Figura ed elementi Archetipi

Plato's spawn cold ivyed eyes/

Snare truth in bone and globe.

I freddi occhi d'edera della progenie di Platone/ Ottengono la verità nelle ossa e nella sfera

L'Osservatore

Aria e Terra

tammo de jongh - l'osservatore

Il saggio orientale, il guru errante non attaccato a nulla (nemmeno alla vita). In senso negativo diventa la morte, impersonale, inespressiva, indifferente. Lo scheletro con la  clessidra e la falce è l'immagine archetipica significativa.

Harlequins coin pointless games/

Sneer jokes in parrot's robe.

Arlecchini inventano giochi inutili/ Fanno scherzi sogghignando in vesti da pappagallo

Il Buffone

Fuoco e Aria

tammo de jongh - il buffone

Il buffone, un imbroglione che con i suoi discorsi vivaci e divertenti entra ed esce dalle più improbabili situazioni.

Two women weep, Dame Scarlet Screen/

Sheds sudden theatre rain,

Due donne piangono,

La Dama del Paravento Scarlatto/ Sparge un'improvvisa pioggia teatrale

L'Attrice

Acqua e Fuoco

tammo de jongh - l'attrice

Una dea, fonte d'ispirazione per la sua eleganza, che si muove nella sua tragedia; un'attrice che recita il dramma d'amore, posseduta da un qualche spirito che abita in lei.

Whilst dark in dream the midnight queen/

Knows every human pain.

Mentre oscura nel sogno la regina di mezzanotte/ Conosce ogni umano dolore

L'Incantatrice

Acqua e Terra

tammo de jongh - l'incantatrice

Un oracolo, un'indovina nei pressi di un pozzo segreto ed incantato; l'archetipo che Jung chiama «anima»; eternamente femminile; un'incantatrice al pari delle Sirene nell'Odissea; una bellissima, triste, sentimentale fanciulla con lunghi capelli blu scuro.

 

- Note: Stando a quanto dichiarato dallo stesso Sinfield, «Plato spawn» («la progenie di Platone») rappresenta i pensatori del mondo freddi e senza emozioni, di cui Platone era appunto uno dei primi rappresentanti 32. Secondo l'interpretazione di Jon Green, anch'essa plausibile, potrebbe riferirsi anche ai mistici neoplatonici, i quali, presentando il misticismo come una sorta di scienza, diventano però freddi e dogmatici 33. L'espressione «snare truth in bone and globe» («ottengono la verità nelle ossa e nella sfera») probabilmente allude a rituali di divinazione tramite la sfera di cristallo o il lancio delle ossa.

 

Il lancio delle ossa, ad esempio, viene praticato in Africa dai sangoma, cioè da sciamani esperti di magia e divinazione, i quali prevedono il futuro lanciando ossicini di animali diversi a seconda di quello che devono scoprire. Ma probabilmente qui sta a rappresentare rituali di divinazione in genere. L'Attrice invece per Sinfield è «tutta emozioni», cioè il tipo opposto rispetto a questi freddi pensatori. Ancora Jon Green sostiene che gli Arlecchini che «inventano giochi inutili» e «fanno scherzi sogghignando in vesti di pappagallo» possano essere i preti, i quali, a causa della loro mancanza di saggezza, non possono fare altro che ripetere come pappagalli quello che leggono (le Sacre Scritture). I «giochi inutili» sarebbero i riti della religione organizzata, seguiti dalle masse dotate di una fede cieca (le due donne che piangono) 34.

 

- Ritornello

 

In air, fire, earth and water

World on the scales

Air, fire, earth and water

Balance of change

World on the scales

On the scales.

Nell'aria, nel fuoco, nella terra e nell'acqua

Il mondo è sui piatti della bilancia

Aria, fuoco, terra e acqua

Equilibrio di mutamento

Il Mondo è sui piatti della bilancia

Sui piatti della bilancia.

 

- Note: Il bilanciamento degli opposti (ad esempio, maschile e femminile, positivo e negativo, yin e yang) è uno dei temi ricorrenti in Sinfield (e nell'esoterismo). Qui egli vede il mondo nel tentativo di ritrovare un difficile equilibrio tra gli elementi  (Aria, Fuoco, Terra, Aria), che lo riporti cioè, secondo gli insegnamenti dell'alchimia e della Kabbalah, a quello che sarebbe stato originariamente. Il mondo cioè è in una fase cruciale di trasformazione («Balance of change/ World on the scales»). Questo concetto si trova in The Purpose of Love, con cui Richard Gardner intendeva, attraverso gli stessi dodici archetipi,

 

«creare un'intelaiatura che stimolasse gradualmente i nostri istinti più elevati, in modo da renderci capaci di permettere alla natura più impercettibile e dormiente al nostro interno, di venire allo scoperto, creando un equilibrio di influenza psichica che preannuncerà la Nuova Era» 35.

 

Dalla fine degli anni '60 fino a più o meno metà degli anni '70, molto diffusa nel mondo hippy e in generale nella cosiddetta «controcultura» era l'idea di una prossima trasformazione del mondo, in concomitanza con l'arrivo del Sole nella costellazione dell'Acquario. Sarebbe cioè sorta una Nuova Era, detta appunto l'Età dell'Acquario, che avrebbe portato la pace universale, nuove forme di coscienza e di spiritualità, e quindi un nuovo modo di vivere. Si pensi ad esempio al musical Hair (1967), che qualche anno dopo (1979) divenne un film con la regia di di Miloš Forman.

 

miloš forman hair - miloš forman
Miloš Forman Hair

 

I fondamenti della controcultura, anche se molti non lo sanno, derivavano in realtà da dottrine occultistiche come la Teosofia, che teorizzava la fine dell'Età dei Pesci, cioè del cristianesimo (i pesci erano il simbolo usato dai primi cristiani ai tempi delle persecuzioni) e l'arrivo dell'Età dell'Acquario, in cui sarebbe sorto Lucifero, visto come il vero dio. Molte di queste idee, riciclate in una nuova veste esteriore,  sono poi sfociate nel movimento New Age. Ma alla fin fine, dopo tutti questi anni, dove sono la pace e l'amore universale? Vatti a fidare delle promesse di Lucifero!

 

- 2ª strofa

 

Testo originale Traduzione Figura ed elementi Archetipi

Bishop's kings spin judgement's blade/

Scratch «faith» on nameless graves.

I re dei vescovi fanno ruotare la lama del giudizio/ Incidono «fede» su sepolcri senza nome

Il Patriarca

Aria e Acqua

tammo de jongh - il patriarca

Il giudice, qualcuno la cui parola è legge, un dominatore spirituale, onnisciente e saggio, la figura paterna delle grandi religioni, Geova, Dio Padre, rappresentato sulla Terra da un profeta, un Papa, un imperatore, un patriarca, un capo.

Harvest hags hoard ash and sand/ Rack rope and chain (for slaves)

Le vecchie della mietitura ammucchiano cenere e  sabbia/

Mettono su di una rastrelliera la corda e la catena (per gli schiavi)

La Vecchia

Terra e Aria

tammo de jongh la vecchia

La vecchia saggia, che raccoglie ramoscelli ed erbe, la vecchia strega con il manico di scopa, la Baba Yaga delle storie russe, la dea Kalì degli induisti, spaventosa; colei che dà ammonimenti.

...for slaves
Who fireside fear

fermented words/ Then rear to spoil the feast;

...per gli schiavi

che accanto al fuoco temono parole agitate/

poi si alzano per saccheggiare il banchetto

La Schiava

Terra e Fuoco

tammo de jongh - la schiava

Una lavoratrice volonterosa, una serva o una schiava, una contadina, una donna di servizio; una prostituta che concede il suo corpo a chiunque serva e lo richieda; primitiva; un cavallo da tiro o una mucca, parte del gregge. Un senso di sicurezza le viene dall'essere parte di un corpo sociale, dall'essere accettata.

Whilst in the aisle the mad man smiles/ To him it matters least.

Mentre nel corridoio il pazzo sorride/ A lui non importa minimamente

Lo Sciocco

Fuoco e Acqua

tammo de jongh - lo sciocco

Lo stupido sbadato, sciocco e irrazionale; un clown ridanciano aperto ad ogni tipo di stimolo; uno scapolo allegro. Nei Tarocchi è Dio stesso, la forza vitale, perché nella spontaneità totalmente disinteressata siamo inebriati dal divino e in tal modo «pazzi».

 

- Note: Per Sinfield il re («Bishop's kings»), un Vescovo o un qualsiasi dominatore, è l’opposto della schiava. Per de Jongh questo patriarca rappresenta la persona rigida, conservatrice, attenta alla forma. Viene associato anche «alle istituzioni, alle cattedrali, alle cerimonie, a posti dove i pensieri e le idee vengono conservati in biblioteche, o come reliquie nei musei, dove vengono prodotti leggi, teorie e dogmi, dove le convinzioni sono mantenute e i rituali vengono rappresentati, ecc... (pag. 14).

 

E poi associa questa figura archetipica al Dio delle grandi religioni, al Papa, al giudice, ecc... Pur trattandosi di simboli psicologici, dai discorsi di de Jongh è quindi evidente la sua avversione per ogni forma di istituzione o di religione organizzata tradizionale.

 

- 3ª strofa

 

Testo originale Traduzione Figura ed elementi Archetipi

Heroes hands drain stones for blood/ To whet the scaling knife.

Le mani degli eroi prosciugano le pietre per il sangue/ Per affilare il coltello incrostato

Il Guerriero

Fuoco e Terra

tammo de jongh - il guerriero

Guerriero, conquistatore, eroe, diavolo. Accecato dalla rabbia e dalla brama di potere. È virile, rappresenta la lussuria e la fertilità, è il dio delle antiche religioni.

Magi blind with visions light/ Net death in dread of life.

I Magi accecati da visioni di luce/ Catturano la morte nel timore della vita

Il Logico

Aria e Fuoco

tammo de jongh - il logico

Un mago, uno stregone che può cambiare una cosa in un'altra; le moderne stregonerie tecnologiche  divenute una minaccia per la vita organica su questo pianeta; uno che riempie ogni spazio circostante con il suo ciarpame.

Their children kneel in Jesus till/ They learn the price of nails;

I loro bambini si inginocchiano davanti a Gesù finché/ Non imparano il prezzo dei chiodi

La Bambina

Acqua e Aria

tammo de jongh - la bambina

Bambina innocente; una fata o un angelo; Cenerentola, la cui povertà e delicatezza sono degni di pietà; l'orfana abbandonata e santa; l'erede della terra, che vive nella beatitudine, che deve perdonare; la Vergine Maria vestita di turchese, il colore del Paradiso.

Whilst all around our mother earth/ Waits balanced on the scales.

Mentre tutt'intorno la nostra madre terra/

Aspetta tenuta in equilibrio sulla bilancia

Madre Natura

Terra e Acqua

tammo de jongh - madre natura

Madre Terra o la Natura; pesante, sonnolenta e confortevole, grassa come l'argilla, che alleva e allatta la prole.

 

- Note: Al di là dei riferimenti alle figure archetipiche di de Jongh e di Da Monte, qui Sinfield diventa abbastanza esplicito: «Their children kneel in Jesus till/ They learn the price of nails» («I loro bambini si inginocchiano davanti a Gesù/ finché non imparano il prezzo dei chiodi»). Per de Jongh l'immagine della bambina sta a rappresentare l'innocenza. Sinfield invece ne approfitta per volgere questa figura anche in senso negativo e lanciare questo messaggio: chi si fida di Gesù è un illuso ed è destinato a soccombere.

 

È noto che la mitezza e l'innocenza vengono infatti esaltate da Gesù Cristo. Questo archetipo in particolare fa venire in mente un paio di passi evangelici:

 

«In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: "Chi dunque è più grande nel regno dei cieli"? Allora, chiamato a sé un fanciullo, lo pose in mezzo a loro, e disse: "In verità vi dico: se voi non vi convertite e non diventate come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà umile come questo fanciullo, egli sarà il più grande nel regno dei cieli, e chiunque accoglierà un fanciullo come questo in nome mio, accoglie me» (Mt 18, 1-5).

 

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli!

Beati gli afflitti, perché saranno consolati!

Beati i miti, perché erediteranno la terra!

Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati!

Beati i puri di cuore perché vedranno Dio!

Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio!

Beati quelli che sono perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli!

Beati sarete voi, quando vi oltraggeranno e perseguiteranno, e falsamente diranno di voi ogni male per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nel regno dei cieli; perché così pure hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi» (Mt 5, 3-12; noto anche come Discorso della Montagna).

 

 

Al di là del sarcasmo, onestamente questa volta Sinfield non avrebbe neanche tutti i torti: chi vuole seguire Cristo deve metter in conto le sofferenze che avrà in questa vita. In effetti, oggi si ha come l'impressione che molti vogliano far diventare il cristianesimo una sorta di blanda filosofia umanitaria, accomodante e mielosa. Ma Gesù Cristo non l'ha mai voluta così, anzi, è stato molto chiaro:

 

«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Poiché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio la troverà» (Mt 16, 24).

 

gustav holstMa è ovvio che le tribolazioni di questa vita sono una realtà per tutti, non solo per i cristiani. E infatti molti celebri poeti o scrittori non credenti, come Leopardi, Camus, Cechov, Kafka, hanno rappresentato la vita come un'esperienza tragica, portatrice di dolore e di illusioni. Quindi è verissimo che il cristiano prima o poi «imparerà il prezzo dei chiodi», ma è anche vero che Cristo ha dato un senso alla sofferenza, promettendo la gioia della vita eterna, come ricordato nelle Beatitudini.

 

Ed è questa speranza che ha sempre aiutato moltissime persone ad affrontare con coraggio le peggiori difficoltà. A questo punto non ci resta che concludere l'analisi relativa a quest'album con un'ultima curiosità, relativa al lungo pezzo strumentale intitolato, tanto per restare in tema con Belzebù, The Devil's Triangle. Si tratta di un rifacimento di un brano della suite I Pianeti (op. 32), più precisamente Mars, the Bringer of War, del compositore inglese Gustav Holst (1874-1934), opera influenzata dall'interesse dell'autore per la Teosofia e per l'Astrologia. I King Crimson all'epoca della prima formazione lo eseguivano nei concerti con il titolo Mars, ma non avendo ottenuto il permesso dagli eredi del compositore, furono costretti a cambiarne il titolo. Optarono per The Devil's Triangle, probabilmente anche a causa dell'uso del tritono, noto anche come diabolus in musica 36.

 

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Note

 

27 Il leader del gruppo glam-rock T-Rex, morto nel 1977; lo Speakeasy era un noto locale di Londra.

28 Citazione tratta da A. Keeling, Musical Guide to In The Wake of Poseidon by King Crimson and McDonald and Giles by McDonald and Giles, 2010.

29 Cfr. Enciclopedia Europea Garzanti, voce «Archetipo».

30 Si veda il saggio di P. Morrell, The Homeopathy of John Da Monte (1916-75); vedi pagina web

http://www.homeoint.org/morrell/articles/pm_damon.htm

31 Il libro è reperibile on line a questo indirizzo: http://www.hyperimaging.com/12archetypes/

32 Le indicazioni di Sinfield riguardanti i personaggi della copertina sono prese da una lettera indirizzata ai fans reperibile sia sull'edizione on line del libro vedi nota nº 31), sia alla pagina web

http://www.songsouponsea.com/Promenade/lyrics/gallery/CrimComm10.html

33 Vedasi http://www.songsouponsea.com/Promenade/Poseidon2D.html

34 Ibid.

35 Vedasi http://thehope.tripod.com/rgface12.htm

36 Tra l'altro, secondo Jon Green, il tritono si potrebbe anche collegare a Tritone, figlio di Poseidone.

 

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